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Calasca Tradizione, buon cibo e musica per celebrare la montagna e i suoi custodi il 31 Agosto 2025


 Domenica 31 agosto, l’alpe Quaggiui sarà di nuovo al centro della tradizione calaschese con due giorni di festa dedicati agli abitanti e ai visitatori, in ricordo degli anziani che con dedizione e passione hanno custodito gli alpeggi. Domenica 31, la festa si concentrerà sui momenti religiosi e conviviali: alle 12 sarà celebrata la messa in onore della Beata Panacea, seguita, alle 12.30, dal pranzo con polenta, spezzatino, formaggi e grigliata.

Ossola News

Sgamela'a d’Vigezz Domenica 31 agosto a Santa Maria Maggiore la storica corsa vigezzina con percorsi da 25, 10 e 3 km: già oltre 450 iscritti


 La Sgamelàa d'Vigezz è ormai diventata una corsa della tradizione, appuntamento imprescindibile di fine stagione per la Valle Vigezzo ed una della marce non competitive tra le più storiche d’Italia. La 52° edizione si svolgerà domenica 31 agosto con partenza alle ore 10 – e arrivo - presso il Centro Polifunzionale (Centro del Fondo) di Santa Maria Maggiore.

Prevede la possibilità di scegliere tra tre distanze per altrettante tipologie di sportivi, dagli atleti ai piccoli amici, lungo i suggestivi scorci panoramici che si snodano su vari tipi di terreno, dall’asfalto delle piste ciclabili al ciotolato delle stradine tra le case nei borghi di Toceno e Craveggia, dalla terra battuta dei sentieri all’erba dei prati. Importante sarà un equipaggiamento adeguato, numerosi sono i punti ristoro lungo il percorso adeguatamente segnalato ed anche i servizi, le docce e l’area ristoro a fine gara. A quello “classico” di 25 km che tocca i sette comuni della valle Vigezzo (Santa Maria Maggiore, Druogno, Toceno, Craveggia, Villette, Re e Malesco e parecchie frazioni) si è aggiunto da qualche anno anche quello più breve di 10 km con partenza in contemporanea dal comune di Re, ed il minigiro di 3 km intorno alla pineta di Santa Maria Maggiore con partenza alle ore 10,30.

Andrea Fortis, presidente dell’Atletica Ossolana Vigezzo, esprime tutta la sua soddisfazione “E’ una manifestazione che organizziamo con il supporto di tutti gli enti locali della valle: i sette Comuni, la protezione Civile, le Forze dell’Ordine e le associazioni di volontari senza i quali non sarebbe davvero possibile. La risposta anche quest’anno è stata di grande coinvolgimento: quando abbiamo chiesto un impegno economico, tutti gli imprenditori locali hanno risposto positivamente e ce lo hanno riconosciuto. È sempre bello vedere come questa valle ci tiene a questo appuntamento storico, il nostro desiderio è quello di mantenerlo vivo”

Tutte le attività commerciali che sostengono la manifestazione sono impossibili da elencare, sono presenti nel backdrop al Centro Polifunzionale e sul sito internet della manifestazione. I main sponsor sono Asigest Broker, consulenza assicurativa; Pastificio Ossolano, a Malesco dal 1992 per offrire alle nostre tavole specialità tipiche; Vigezzo, l’acqua della “nostra” valle,che sorge nel cuore del Parco Nazionale Val Grande; la ferramenta Jnni & Ceschi; la farmacia Salusfarma a Santa Maria Maggiore e il Parco Nazionale Val Grande, l’area wilderness più grande d’Italia.

Un ricco pacco gara, comprensivo di t-shirt celebrativa e sacco porta scarpe, prodotti energetici e integratori di Salusfarma, acqua minerale Vigezzo ed il segnalibro Corri in Vigezzo, attende i partecipanti - ad oggi 450 – che potranno iscriversi fino al giorno precedente la manifestazione sia on line sul sito www.sgamelaa.it che nei punti convenzionati in valle: Ufficio Turistico di Druogno, in Piazza della Chiesa; Proloco di Santa Maria Maggiore Piazza Risorgimento, 3 e Laura Sport Via per Re, 20 a Malesco.

Tanti i premi in palio, oltre alla medaglia celebrativa per tutti i partecipanti. Saranno premiati i primi 3 classificati della “classica” di 25 km cosi come quelli della 10 km, categoria donne e uomini, oltre ai primi 5 del minigiro, Under 14 sia femminile che maschile. Come da tradizione, inoltre, saranno premiati la prima Vigezzina ed il primo Vigezzino che taglieranno il traguardo sia della 25 km che della 10 km ed il Gruppo più numeroso iscritto, scelto tra tutte e tre le corse.  Questa edizione avrà anche un premio in più, istituito dalla famiglia in ricordo di Roberto Notaris, indimenticato maestro di sci della Valle Vigezzo, per tanti anni alla Baitina di Druogno e alla Piana di Vigezzo. Al più giovane classificato, ragazza o ragazzo, tra i primi 70 che taglieranno il traguardo della 25 km sarà riservato un bellissimo trofeo. Una bella iniziativa nel ricordo di un grande appassionato della montagna, che ha insegnato tanto ai giovani, accompagnandoli a muovere i primi passi sugli sci, nonché atleta appassionato che ha corso decine di volte la Sgamela’a d’Vigezz.

La Sgamelaa d’Vigezz è l’ultimo appuntamento del nuovo circuito turistico-sportivo “Corri in Vigezzo” che per la prima volta ha visto la collaborazione congiunta di quattro Associazioni Sportive di altrettanti Comuni della Valle ed ha animato l’estate vigezzina. Ha riscosso un enorme successo con – ad oggi – 1000 partecipanti tra le varie manifestazioni. Il primo appuntamento è stato il 6 luglio scorso con la Marcialonga di Druogno, corsa panoramica di 13 km non competitiva e non cronometrata; il secondo la Sfadiàa – Trofeo Bonzani - il 26 luglio a Craveggia, corsa in montagna competitiva da 19 km, non competitiva da 11 km e mini giro di 3,5 km ed il terzo la prima edizione della corsa serale Ciao Marti a Buttogno il 5 agostonon competitiva di 7 km e mini giro di 1,5 km.

Parole di encomio sono state espresse da Claudio Cottini, sindaco di Santa Maria Maggiore: “Sappiamo tutti che fare rete oggi è fondamentale: che da quattro associazioni sportive sia nata la volontà di fare squadra, credo sia un insegnamento importante per tutti e, mi preme sottolineare, il fatto che sia proprio dall’ambito sportivo che nascono le opportunità migliori! Per quanto riguarda la Sgamelàa non posso che essere fiero della continuità che le state assicurando nel migliore dei modi: più che un’iniziativa sportiva nasce come un fatto di costume e come tale ha continuato ad esserlo. Mi piace che in questi anni siamo riusciti a mantenere quest’immagine. Fatto di costume perché tutti e 7 i comuni della valle vendono toccati e nasce anche con la volontà di permettere a turisti e villeggianti di salutare a loro modo di vacanza quest’ultimo evento a fine stagione”

Le previsioni meteo dovrebbero essere più clementi di quelle dello scorso anno, in cui la pioggia non ha fermato comunque l’entusiasmo di oltre 650 iscritti. I tempi da battere della 25 km saranno quelli di Thomas Floriani (2001) primo in 1 h 34’43’’ e di Corinna Vanni (2005) al traguardo in 1 h 57’05’’, entrambi della società Sport Project Vco. La manifestazione si svolgerà con qualsiasi tempo.

Gli indecisi potranno ancora iscriversi fino alle 9,30 di domenica mattina presso la segreteria organizzativa allestita presso il Centro Polifunzionale di Santa Maria Maggiore che sarà operativa Sabato 30 agosto dalle ore 15,00 alle ore 19,00 e Domenica 31 agosto a partire dalle ore 7,30, anche per il ritiro del pettorale e dei pacchi gara. Il costo dell’iscrizione della 25 km è di euro 20,00 fino al 29 agosto e di euro 25,00 il 30 e 31 agosto; euro 15,00 per la 10 km ed euro 10,00 per il minigiro.

Ossola News

#SbrinzRoute Dopo 150 chilometri attraverso le Alpi, festa a Domodossola con l’amministrazione comunale, i gruppi folkloristici, l’associazione Oscella Felix e lo scambio di doni tra Italia e Svizzera


La Sbrinz Route accolta a Domodossola: la carovana svizzera ha concluso il viaggio in piazza Mercato

Ossola News

È arrivata oggi a Domodossola la carovana della Sbrinz Route, il trekking partito da Lucerna domenica scorsa e che in una settimana ha attraversato le Alpi lungo 150 chilometri per giungere, passando da Riale, Formazza, Crevoladossola fino al capoluogo dell’Ossola. Una rievocazione che ripercorre un’antica via commerciale, un tempo percorsa dai mercanti walser per trasportare beni e in particolare il celebre formaggio svizzero Sbrinz, da cui il percorso prende il nome.

In piazza Mercato, i someggiatori con gli asini al seguito sono stati accolti dall’amministrazione comunale, dai gruppi folkloristici e dall’associazione Oscella Felix, che ha offerto un rinfresco ai partecipanti.

Nel suo intervento, l’assessore comunale al commercio e ai mercati Gianluca Iervasi ha sottolineato come la Sbrinz Route non sia soltanto una rievocazione storica, ma anche un momento di incontro che rafforza i legami ancora oggi esistenti tra Italia e Svizzera, segnati da vicinanza culturale, tradizioni comuni e rapporti di amicizia che continuano a unire le comunità di montagna. A suggellare questa amicizia c’è stato anche uno scambio di doni: l’amministrazione comunale ha consegnato al capo trekking una confezione di vini ossolani, mentre i rappresentanti svizzeri hanno offerto alla città di Domodossola del formaggio Sbrinz, simbolo dell’antico commercio alpino. Come da tradizione gli alpigiani svizzeri hanno messo in vendita il celebre formaggio.

L’arrivo a Domodossola ha trasformato la piazza in una grande festa che ha riportato in vita l’atmosfera delle antiche carovane alpine. Un appuntamento che ogni anno rinnova la memoria del passato e al tempo stesso celebra il presente delle Alpi come luogo di dialogo e condivisione. 



Cosa fare (anche gratis) a Milano dal 29 al 31 agosto: tutti gli eventi -- Weekend 29-31 agosto

 Il Festival del Gin, le sagre e i cinema all'aperto, il Mercatone dell'Antiquariato e ancora eventi gratuiti e per famiglie.

Gli ultimi giorni di agosto segnano il rientro in città dopo le vacanze, con numerosi appuntamenti che profumano ancora d’estate.

Concerti e performance animano ancora le serate di ‘Estate al Castello’, la rassegna culturale nel Cortile delle Armi che emoziona il grande pubblico con un ricco programma di spettacoli live, promosso dal Comune di Milano (tutto il weekend).

Negli spazi dell’Ex Macello arriva invece il ‘Gin & Tonic Festival’, tre serate gratis all’insegna di degustazioni, musica e divertimento con oltre 400 gin artigianali e internazionali (tutto il weekend),

Alla Fabbrica del Vapore prosegue la ricca programmazione di Vapore d’Estate, la rassegna di musica, danza e cinema sotto le stelle (tutto il weekend).

Infine, tutti gli appassionati di modernariato e di vintage non possono perdersi il Mercatone dell'Antiquariato, con quasi 400 espositori lungo il Naviglio Grande tra arredamento e abbigliamento (domenica).

Concerti e serate

Tra le serate di questi ultimi giorni di agosto, la grande festa di Le Cannibale, con Parra for Cuva e Velasco, nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco (domenica).

Cibo e vino

Sagre e festival arricchiscono questo fine settimana con appuntamenti adatti letteralmente ad ogni palato.

Al Magnolia arriva la nuova edizione di ‘Viva Las Vegan’, una giornata interamente dedicata al mondo vegano con workshop, talk, laboratori e musica dal vivo (domenica).

A Garbatola torna invece la tradizionale ‘Festa Granda’, con un programma ricco e variegato: cucina tipica, incontri culturali, concerti, eventi sportivi e, come da tradizione, il grande spettacolo pirotecnico finale (tutto il weekend).

Infine, vicino a Busto Garolfo torna la Festa popolare di Olcella, con un ricco programma di intrattenimento: concerti, cibo, incontri e un grande spettacolo di fuochi d'artificio finale (tutto il weekend).

Incontri e manifestazioni

Tra gli incontri di questi giorni estivi in città, le grandi serate al Parco Tittoni, con musica e buon cibo fino a tarda notte (tutto il weekend).

Infine, impossibile non menzionare gli spettacoli e i concerti di Arena Milano Est tra musica e performance (tutto il weekend).

Gratis

Tra i numerosi eventi gratuiti di questa estate milanese, Materia/Metamorfosi. Dialogo, mostra personale di Ercole Pignatelli presso MA-EC Gallery presenta. L’esposizione vede una selezione di opere pittoriche rappresentative del Maestro Pignatelli e offre al pubblico la visione delle sue opere plastiche, finora inedite, frutto di una profonda riflessione lunga decenni sul rapporto tra forma e spazio (tutto il weekend).

Lo studio legale Laruffa Bottinelli Avvocati Associati ospita invece una mostra personale dell’artista fotografo Walter Turcato: una selezione di fotografie d’arte su legno rappresentative della recente produzione dell’autore lombardo, a partire dal 2017 fino ad oggi, che toccano tematiche e linguaggi differenti (tutto il weekend).

Step FuturAbility District è invece il nuovo spazio di “connessione con il futuro”, divulgativo ed esperienziale, che nasce per connettere la comunità con il prossimo futuro e dare a tutti l’opportunità di intraprendere un viaggio per acquisire una maggiore consapevolezza sulla trasformazione digitale in atto (tutto il week-end).

La meditazione, infine, è la protagonista di The Prism Way, un percorso meditativo che consente di meditare ovunque si desideri e, in particolare, in una location d’eccezione: il The Prism Core Center, lo spazio permanente di The Prism in Piazza Napoli 22. 

Mostre

Tra le numerose esibizioni da segnalare in questi giorni, la mostra ‘More than kids’, di Valerio Berruti, un percorso ricco di installazioni, sia interattive che scenografiche: non solo sculture, ma anche proiezioni e grandi scenografie.

Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano in collaborazione con Camera– Centro Italiano per la Fotografia di Torino presenta la mostra Dorothea Lange, a cura di Walter Guadagnini e Monica Poggi, che attraverso 140 di scatti celebra la fotografa americana a 130 anni dalla nascita.

All’Armani Silos prosegue la mostra sui 20 anni di Armani Privè, la collezione di alta moda del grande stilista italiano. La mostra è curata personalmente da Giorgio Armani e ripercorre la storia della linea d’alta moda attraverso una selezione di centocinquanta abiti da sogno esposti sull’intera superficie del Silos (tutto il weekend).

‘Un altro sguardo. Opere dalla Collezione Gemma De AngelisTest’a, a Villa Panza, organizzata dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano e dedicata al collezionismo d’arte privato (tutto il week-end).

Largo Greppi è invece il ritrovo per scoprire la nuova escape room digitale del Museo Bagatti Valsecchi, tra arazzi e indizi per scovare l’enigma (tutto il week-end).

Infine, ‘Cristian Chironi, Chironautica’ è la terza mostra ospitata negli ambienti dello studio Lauri Viglione Penalisti, a cura di Rischa Paterlini, che esplora il concetto dell’abitare come espressione artistica e culturale (tutto il week-end).

Cinema e teatro

Proseguono in questi ultimi giorni di agosto gli appuntamenti per gli amanti delle pellicole, a partire dalla rassegna 'Estate al Castello' (tutto il weekend).

Nella bellissima cornice di Mare Culturale Urbano prosegue ancora ‘CineMare’, il cinema sotto le stelle e in cuffia, con una ricca programmazione fino a fine mese.

Infine, in diversi luoghi di Milano prosegue AriAnteo, la rassegna di cinema all'aperto che coinvolge numerosi luoghi della città come Palazzo Reale, Fabbrica del Vapore e CityLife, con una programmazione variegata fino a settembre (tutto il weekend).

Bambini

Tra i numerosi appuntamenti estivi per i bambini, 'M'Incanto', festival di musica e spettacoli con oltre 60 eventi gratuiti in tutta la città (tutto il weekend).

Infine, al Museo della Scienza il sottomarino Toti apre le sue porte a tutti gli appassionati di mare, con visite guidate per tutto il weekend.

Fonte: milanotoday.it

Una frase di Charles de Montesquieu sul valore del viaggio


La citazione di Charles de Montesquieu, tratta dal Saggio sulle cause che possono influire sullo spirito e sul carattere, recita:

«I viaggi danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio paese e non si è disposti a farsi carico di quelli degli stranieri.»

Queste parole condensano uno dei pensieri più moderni e universali del politico filosofo francese: l’idea che il viaggio non sia soltanto un’esperienza fisica, ma soprattutto un processo di trasformazione intellettuale e spirituale. Per Montesquieu, infatti, il confronto con altre culture e altre abitudini ha il potere di scuotere certezze radicate, di relativizzare convinzioni considerate assolute e di aprire la mente a nuove prospettive.

Charles de Montesquieu e il viaggio come esperienza di libertà

Nel XVIII secolo, epoca in cui Montesquieu scrive, il viaggio non era un’esperienza di massa come oggi, ma un’impresa riservata a pochi: studiosi, nobili, mercanti, esploratori. Era il tempo del cosiddetto “Grand Tour”, il viaggio formativo che i giovani aristocratici europei intraprendevano per completare la loro educazione. Per Montesquieu, però, il senso del viaggio va ben oltre il semplice arricchimento culturale o la conoscenza di monumenti e tradizioni. Viaggiare significa liberarsi dai vincoli invisibili dei pregiudizi, rompere i confini mentali, oltre che quelli geografici.

Il “cerchio dei pregiudizi” di cui parla è quell’insieme di convinzioni, tradizioni e abitudini che ogni società costruisce e che spesso accetta come verità assolute. Chi non ha mai visto altro tende a considerare normale solo ciò che appartiene al proprio contesto, giudicando come sbagliato o bizzarro tutto ciò che è diverso.

Il relativismo culturale di Montesquieu

Il filosofo francese, che viaggiò molto in Europa, osservò con attenzione le differenze tra popoli e governi. Nel suo capolavoro Lo spirito delle leggi mise in luce come le leggi e i costumi di ciascun paese fossero legati al clima, alla geografia, alla storia e alla religione, anticipando quello che oggi definiamo relativismo culturale.

La frase sulla funzione del viaggio si inserisce proprio in questa visione: conoscere altri popoli permette di relativizzare i propri schemi, comprendendo che ciò che a casa nostra è ritenuto essenziale o naturale altrove può essere marginale o persino inesistente. In questo senso, il viaggio diventa un antidoto contro l’etnocentrismo, ossia la tendenza a giudicare tutte le culture sulla base dei valori della propria.

Uscire dai propri pregiudizi

Charles de Montesquieu sottolinea che viaggiare significa uscire da se stessi, dalla rassicurante ma limitante visione del proprio paese. È un esercizio di apertura che costringe a rivedere giudizi e convinzioni. Tuttavia, aggiunge un dettaglio importante: chi viaggia non deve sostituire i propri pregiudizi con quelli degli stranieri.

Questo significa che l’apertura mentale non consiste nell’aderire passivamente ad altre mentalità, ma nel mantenere una distanza critica: imparare dagli altri senza perdere la propria capacità di giudizio. Il viaggiatore autentico, secondo Montesquieu, non è un collezionista di usanze, ma un osservatore attento che, mettendo a confronto culture diverse, diventa più libero e consapevole.

Il valore educativo del viaggio

Questa riflessione conserva una validità enorme anche oggi. Nell’epoca della globalizzazione, dei voli low cost e della comunicazione digitale, viaggiare sembra più facile che mai. Eppure, non sempre l’esperienza porta a quella crescita interiore di cui parla Montesquieu. Spesso ci si limita a “consumare” luoghi e culture come prodotti turistici, senza realmente interrogarsi su ciò che ci mostrano.

Per trasformarsi in apertura mentale, il viaggio deve essere accompagnato da curiosità autentica, umiltà e spirito critico. Significa osservare, ascoltare, confrontarsi, lasciarsi sorprendere e, quando necessario, mettere in discussione ciò che si pensava indiscutibile. Non basta spostarsi fisicamente: bisogna essere disposti a cambiare interiormente.

Un altro aspetto interessante del pensiero di Charles de Montesquieu riguarda il rapporto tra viaggio e identità. Viaggiando, si scopre che non esiste un unico modo di vivere, ma una molteplicità di possibilità. Questo non porta a smarrimento, bensì a una maggiore consapevolezza di sé. Solo confrontandosi con ciò che è diverso, infatti, si comprende davvero chi si è e quali valori sono essenziali.

In questo senso, il viaggio diventa anche un processo di auto-conoscenza. La distanza dal proprio contesto permette di guardare con occhi nuovi non solo ciò che è estraneo, ma anche ciò che è familiare. Tornare a casa dopo un viaggio spesso significa rivedere la propria realtà con maggiore lucidità, riconoscendo abitudini che prima sembravano ovvie e che ora si mostrano in tutta la loro relatività.

Una lezione per il presente

La riflessione di Charles de Montesquieu è quanto mai attuale. In un mondo attraversato da nazionalismi, paure identitarie e diffidenze verso lo straniero, il viaggio – reale o anche simbolico, attraverso la lettura e il dialogo – rappresenta ancora uno strumento fondamentale per combattere l’intolleranza.

Il filosofo ci invita a non chiuderci nei confini angusti dei nostri pregiudizi, ma a guardare oltre. Non si tratta di rinunciare alla propria cultura, ma di arricchirla attraverso il confronto. Ogni incontro con l’altro diventa occasione di crescita, a patto di non cadere nella tentazione opposta: quella di idealizzare o assorbire acriticamente tutto ciò che è diverso.

Le parole di Montesquieu racchiudono una verità semplice e potente: il viaggio è una scuola di libertà e di apertura mentale. Uscire dal proprio orizzonte culturale significa liberarsi dalle catene invisibili dei pregiudizi, imparare a guardare il mondo con occhi nuovi e diventare cittadini più consapevoli.

In un’epoca in cui la mobilità è sempre più accessibile, questa lezione assume un valore ancora più grande: non basta spostarsi, bisogna imparare a viaggiare davvero, ossia a lasciarsi cambiare dall’incontro con l’altro. Solo così il viaggio diventa ciò che Montesquieu aveva intuito: un esercizio di apertura, di critica e di libertà interiore.

Fonte: Liberiamo

Week end d’autunno, vicino o lontano purché sia bello


Gli hotel, in questa stagione, diventano veri protagonisti del viaggio. Strutture storiche che raccontano secoli di vita, boutique hotel urbani con cortili nascosti, resort immersi nella natura o ville private che uniscono charme rustico e comfort contemporaneo. Non sono semplici luoghi in cui dormire, ma veri rifugi da vivere: con una cena gourmet, un calice di vino davanti al camino, un risveglio con vista mozzafiato.

Il bello dei viaggi romantici d’autunno è che si adattano a tutte le esigenze. Per chi cerca lusso ed esclusività, con servizi personalizzati e ambienti d’élite. Per chi invece predilige esperienze più semplici e autentiche, come la raccolta delle olive in una masseria o una passeggiata tra le colline al tramonto. In entrambi i casi, l’autunno offre il contesto perfetto: temperature miti, atmosfere rilassate e destinazioni meno affollate.
iodonna.it

Oggi arriva la Sbrintz Route dalla Svizzera a Domodossola


Arriveranno a Domodossola nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 30 agosto, tra le ore 17 e le 18, i partecipanti alla "Sbrintz Route" il trekking storico con gli asini che ripercorre un'antica via commerciale tra Lucerna in Svizzera e Domodossola.

La carovana, composta da camminatori in abiti storici e animali, giungerà in piazza Mercato dove ad attenderla vi saranno l’amministrazione comunale, l'associazione Oscella Felix, gruppi folkloristici e numerosi cittadini.

Previsto come sempre il saluto da parte dell'amministrazione comunale e del rappresentante svizzero, poi i partecipanti al trekking saranno invitati a un rinfresco organizzato da Oscella Felix. Sarà anche possibile acquistare il formaggio Sbrintz, che giungerà dalla Svizzera assieme alla carovana.

Ossola News

La moda reagisce al calo di vendite per abiti e borse: investe in ospitalità


Da Dolce&Gabbana a Fendi, i nuovi progetti per hotel, ristoranti stellati e spiagge, che si aggiungono alle linee di cosmetici

ilsole24ore

Turismo, i conti di agosto: "La ripresa c’è stata. Svolta in due mesi"


L’analisi delle categorie. Assohotel: "Meno statunitensi e italiani". Più positive Federalberghi e Confcommercio: "È fase di assestamento".

Un’estate in calo per le imprese ricettive secondo Assohotel Confesercenti Firenze: "Primavera un po’ di calo rispetto al 2024, luglio calo del 15%, che invece anno scorso era andato benino; agosto del 10% ed era già andato male anno scorso – dice la presidente Monica Rocchini –. Gli americani non ci sono più, gli italiani sono calati, mentre avevamo tanti connazionali di passaggio verso il mare che si fermavano un paio di notti". Il motivo? Non è il clima barlaccio: "Anzi quando è brutto tempo al mare, a Firenze si è sempre lavorato tanto – riferisce Rocchini – L’ italiano manca per motivi economici, nonostante i nostri prezzi oscillano continuamente e si adeguano".

Non incide la concorrenza dell’host privato: "Chi fa affitti brevi ha registrato la stessa flessione"; semmai "ci sono state tante aperture di student hotel e student e basta, colossi che hanno immesso migliaia di camere su Firenze, che fanno offerte con i cartelloni fuori e alcuni student vendono anche su Booking e non dovrebbero; gli student hotel invece possono farlo due mesi l’anno, ma ancora non è chiaro in che periodo. Ci vorrebbero regole certe". L’ultimo scampolo d’estate pare più roseo: "A metà settembre ripartono le prenotazioni, tanti dal Nord-Europa che compensano il calo Usa".
Leggermente diversa l’analisi di Federalberghi Firenze: "Giugno un po’ in flessione, luglio marcata, agosto parziale risalita ma in linea con lo scorso anno, a settembre c’è movimento – riporta il presidente Francesco Bechi – Non un’estate positiva come il 2024, ma è anche fisiologica, dopo due anni di crescita, una fase di assestamento o leggera flessione. Confidiamo che sia temporanea: gli alberghi, che si sono adeguati anche come politiche tariffarie. Si spera il mondo internazionale ritrovi fiducia, sugli americani ha influito tanto il cambio del dollaro".

"Per la clientela italiana, ancora una componente importante – sottolinea Bechi – la contrazione della capacità di spesa incide moltissimo". Il tema degli affitti brevi, "esisteva anche l’anno scorso, non hanno creato un’ulteriore decrescita dei fatturati delle strutture – riflette – certo più offerta c’è in un momento di flessione, più influenza dà sugli equilibri, però bisogna anche considerare che ha una platea in parte diversa", e poi "c’è stata un’emersione delle locazioni brevi, ora censite: la loro crescita è in buona parte riconducibile alla regolamentazione, a seguito di cui anzi hanno avuto una contrazione".

"L’estate negativa paventata da molti è stata smentita dai fatti – è al contrario la lettura di Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana –, il dato non è assolutamente negativo. Agosto è positivo e ci sono buone aspettative per settembre-ottobre che sembrano rimettere a posto un giugno-luglio sotto l’anno passato". Marinoni concorda invece sulla provenienza nordeuropea: "Tedeschi, scandinavi, olandesi, inglesi, ma una minore presenza americana. Il turismo italiano è attivo anche se meno spendente, meno percepito dagli alberghi e più da commercio e somministrazione". E ribadisce che "l’affitto breve erode quote di mercato solo in parte, il grande incremento che si registra è perché si riporta alla luce un sommerso che prima del cin non appariva. Non lo demonizziamo, ma invochiamo le stesse regole: chi opera nello stesso mercato, deve sottostare agli stessi oneri".
La Nazione

Località, mete e mode, il nuovo turismo inventato dai social. I «content creator» orientano le migrazioni

Se non ti sei scattato un selfie, è come se non ci fossi stato. Perché oggi, a guidare i flussi turistici, non sono più i cataloghi delle agenzie, ma gli influencer. Nell’era della documentazione visiva digitale, a disegnare le mappe del desiderio turistico sono infatti loro: i content creator, croce e delizia del turismo 2.0. Bersagliate da migliaia di visitatori sedotti dalla viralità dei loro contenuti, le mete da visitare sono quelle più «instagrammabili», degne cioè di essere fotografate e postate su Instagram. Riducendo così l’esperienza di viaggio in una lista di cose da spuntare e condividere. Il risultato? Un serpentone umano che si muove alla ricerca del video più spettacolare e dello scatto più ardito, ma anche luoghi un tempo sconosciuti che, da un giorno all’altro, si ritrovano invasi da frotte di turisti. Il fenomeno è noto anche come «TikTok tourism» e sta riscrivendo le regole dei viaggi, portando alla ribalta località inaspettate salite così all’attenzione globale. Il segnale

È successo a fine gennaio a Roccaraso, tranquilla meta sciistica abruzzese invasa in un solo giorno da 10.000 persone e 220 autobus dopo un video su TikTok dell’influencer Rita De Crescenzo (1,7 milioni di follower). Succede ora, in questa folle estate governata dall’overtourism: il video e le immagini, virali sui social, delle migliaia di persone in fila alla stazione intermedia Furnes, a Ortisei, per salire sul Seceda alla ricerca della foto perfetta sullo sfondo delle Odle ha fatto il giro del mondo. La medaglia, è la foto da esibire sui social. Autobus sovraffollati per l’Alpe di Siusi, frotte di turisti al lago di Carezza, a quello di Braies (561 mila post Instagram) o al Sorapis (47.300 post e fino a 3 mila persone sul posto al giorno), il bacino indaco di Cortina d’Ampezzo che, con quell’azzurro glaciale, soddisfa in un click la fame insaziabile di «luoghi da vedere» invece che da vivere. È un caso il successo di «Dolomites for Beginners», la comunità online creata da Anna Zandegiacomo, studentessa 24enne cadorina di Planning and Management of Tourism Systems, a Bergamo, che indirizza i turisti principianti in visita sulle Dolomiti. Nata a fine 2023, oggi conta 239.305 membri ma tra questi, sull’onda del successo del portale, ora c’è anche chi promuove i propri servizi. «Sì, è vero. Alcuni fotografi propongono photo shooting per matrimoni tra le vette — puntualizza —, ma su Dolomites for Beginners si trovano soprattutto consigli su camminate facili e dritte per raggiungere i posti. Ora sto lavorando al tema della mitigazione dell’overtourism e presto ci saranno anche percorsi alternativi poco affollati». 

Le Dolomiti

I numeri dell'overtourism 

Nel turismo ridotto a performance digitale, ipertrofia dell’overtourism, il podio spetta poi alle località di mare: le falesie candide della Scala dei Turchi, in Sicilia (262.568 post Instagram e quasi 5000 su TikTok), Punta Prosciutto, nel Salento (87.600 post Instagram e 8000 su TikTok), i trulli fiabeschi di Alberobello, in Puglia (5 mila). Le immagini di questi giorni delle centinaia di persone appiccicate le une alle altre nelle più belle spiagge della Sardegna fanno venire i brividi e, di certo, il titolo di «spiaggia più bella del mondo» che il World’s 50 Best Beaches ha attribuito quest’anno a Cala Goloritzé, nel Golfo di Orosei, ha fatto schizzare l’algoritmo dei post e il corto circuito emozionale (83.834 post, come per la vicina Cala Mariolu). 

Non solo natura

Amate il buon cibo? Sappiate che i krapfen più virali dell’estate sono a Baita Friedrich August, sul Col Rodella: un bancone infinito carico di bomboloni con vista mozzafiato sulle Dolomiti. Famosissimi, grazie al reel (oltre 300 mila su Instagram) dell’influencer Sonia Peronaci, fondatrice di Giallozafferano, anche i croissant cubici della Farmacia del cambio a Torino e, a Milano, i dolci da forno di «Signor Lievito» (la coda ormai è inevitabile). A Bologna, la finestrella di via Piella era tra i segreti meglio custoditi della città, un romantico affaccio sul Canale delle Moline... oggi è virale. Anche quella. Scrive Louiskoby, su Instagram: «Questa finestra nascosta è diventata virale per la sua bellezza. Non c’è molto da vedere, ma ho potuto fare questo video!». Probabilmente lo stesso, identico, postato da tutti e visto milioni di volte: stesso angolo, stessa posa. Nient’altro.

L’analisi

«In realtà questa fluidità spinta dai social si posa su una posizione rigida: la domanda turistica continua a concentrarsi sugli stessi luoghi iconici del grand tour» osserva Jan Van Der Borg, professore di Economia e Politica del Turismo all’Università di Venezia. «Il risultato è paradossale: un’enorme staticità globale della domanda e, dentro questa, una fluidità di mode che si accendono e si spengono in poche settimane. Basta un video virale per spostare folle di visitatori, creando disagi notevoli a chi abita e a chi vorrebbe vivere i luoghi in modo tranquillo. Ma i problemi strutturali restano, e con l’intelligenza artificiale la velocità del passaparola rischia di accentuarsi ancora di più».

Corriere.it

La top 10 delle migliori città pedonali del mondo


Firenze, Italia
Riga, Lettonia
Amburgo, Germania
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Turismo, arrivano le casette galleggianti. Prima house boat in funzione ad Andora


La nuova frontiera dell’accoglienza è soggiornare sul mare. «Il primo test, partito da giugno, è andato alla grande»

La Stampa

Arrosticini, pallotte cacio e ova, parrozzo e ferratelle: sono loro a guidare la classifica delle ricette abruzzesi più cercate online, confermando la regione Abruzzo come una delle più attrattive del turismo enogastronomico digitale



A rivelarlo è lo studio “Viaggio nel gusto. Le tendenze gastronomiche d’Italia, tra tradizione e cibo da strada”, realizzato dall’Osservatorio Telepass in collaborazione con Moveo, Seed Digital e Change Media.

Secondo il report, le ricette abruzzesi generano oltre 75mila ricerche online ogni mese, con un trend in costante crescita. Nel 2024 sono stati registrati 6,5 milioni di ricerche legate alla cucina regionale, mentre nei primi mesi del 2025 si segnalano incrementi significativi: +27% sulle ricerche di sagre e +8% sui food tour.

In cima alla classifica si confermano gli arrosticini, con oltre 43mila ricerche annue. Subito dopo le pallotte cacio e ova (9.900) e il parrozzo (oltre 6.000), dolce natalizio ricoperto di cioccolato fondente. Completano la top 5 i bocconotti e le ferratelle.

Tra le ricette più cercate spiccano anche le scrippelle ‘mbusse, mentre la crescita più sorprendente è quella delle sise delle monache, che registrano un incremento del +203% rispetto allo scorso anno. Anche gli arrosticini, nonostante il primato consolidato, continuano a crescere (+22%), segno di un interesse sempre vivo.

Il dato più significativo riguarda il rapporto tra cucina e mobilità: le ricerche online non si limitano alla curiosità gastronomica, ma sono spesso legate alla pianificazione dei viaggi. Si parte per assaggiare un piatto tipico, e una volta a casa lo si cerca online per rivivere l’esperienza.

«Il turismo gastronomico è ormai una motivazione di viaggio a pieno titolo – spiega Aldo Agostinelli, Chief Consumer Revenues Officer di Telepass –. Si parte per provare un piatto, e al rientro lo si cerca online per riviverlo. Il nostro impegno è rendere la mobilità semplice e fluida, così che una ricetta scoperta sul web possa diventare la meta del prossimo weekend».

Con una cucina genuina e una forte identità territoriale, l’Abruzzo si posiziona tra le regioni italiane più attrattive nel panorama del turismo gastronomico esperienziale. Le sue specialità rappresentano non solo il legame con la tradizione, ma anche un motore di movimento sul territorio, tra esperienze autentiche, scoperta e ritorno ai sapori della memoria.

Lo studio mette in luce anche il ruolo di Telepass nel supportare la mobilità enogastronomica: grazie a un bouquet di 30 servizi integrati, dal pagamento dei pedaggi autostradali alla ricarica dei veicoli elettrici, l’azienda punta a rendere più semplici e accessibili anche le destinazioni meno centrali, contribuendo così a valorizzare territori come l’Abruzzo.

Il report completo “Viaggio nel gusto” è disponibile su Moveo, il magazine digitale di Telepass dedicato a viaggi e nuove abitudini di mobilità.

in https://news-town.it/

L'altra estate. Creato, silenzio, “digital detox”: chi va in vacanza negli eremi

 

L’eremo San Barnaba di Gamogna a Marradi (Firenze) - . A cinquecento metri dalle sponde del Lago di Garda si nascondono, all’ombra di una pineta e di un uliveto, il Santuario della Madonna del Carmine e l’annessa casa, che ogni estate ospita centinaia di turisti dall’Italia e dall’Europa. Dopo averli accompagnati alle loro camere, il responsabile della struttura Stefano Simi li osserva ogni giorno. Molti pregano in chiesa, mentre altri – buddhisti – meditano a pochi metri di distanza. I bambini, alcuni con disabilità, fanno l’orto, accarezzano gli asini, raccolgono le uova delle galline o corrono con le anatre. Gli adulti, se non sono al fianco dei figli, cantano in un coro o si sdraiano nel parco che circonda la casa per leggere un libro. A fine serata – assicura ad Avvenire – Stefano Simi ha visto molti sorrisi e pochissimi cellulari, perché in tanti alla Madonna del Carmine non sentono il bisogno di connettersi: «Molti ospiti – spiega – dicono di voler depurare l’anima e il corpo». In gergo tecnico, più che di depurazione, si parla di “disintossicazione digitale” (digital detox) e sempre più turisti italiani ne sentono l’urgenza durante i pochi giorni di vacanza annuali: ai lavoratori serve ad allontanare lo spettro della reperibilità continua durante le ferie, mentre per gli studenti è l’occasione di una pausa dall’intrattenimento digitale. A monitorare questo nuovo bisogno sono pochi sondaggi commissionati perlopiù da aziende del settore, ma tutti tracciano la stessa tendenza per il 2025: secondo un’indagine realizzata dalla compagnia di viaggi WeReoad, che ha intervistato 5.689 maggiorenni sul tema, il 61% dei viaggiatori ha già provato o vorrebbe vivere un’esperienza di digital detox. Stando, invece, a un sondaggio commissionato dalla compagnia aerea Vueling, già il 79,5% degli italiani sarebbe pronto a viaggiare lasciando a casa smartphone e dispositivi digitali.
Il Santuario del Carmine a San Felice del Benaco (Brescia)

Il Santuario del Carmine a San Felice del Benaco (Brescia) - .

Al di là delle intenzioni, però, per rilassarsi in un viaggio senza connessione non basta dimenticare il cellulare nel cassetto: servono luoghi isolati, a contatto con la natura, dove il soggiorno è economicamente sostenibile e che offrano, a chi è credente, occasioni di preghiera e meditazione. In altre parole: eremi e monasteri. Dalla fine della pandemia da Covid-19, perciò, decine di luoghi di ospitalità religiosa in Italia sono diventati un rifugio per i moltissimi turisti alla ricerca di una vacanza disconnessa. Nella casa per ferie al Carmine, a San Felice del Benaco (Brescia), molti ospiti – spesso inconsapevolmente – condividono di fatto lo stile di vita dei vicini frati carmelitani che dal XIII secolo, quando sul monte Carmelo in Palestina fondarono l’ordine, si dedicano alla preghiera contemplativa e alla fraternità. «Il chiostro dei frati confina con l’albergo – racconta il responsabile Stefano Simi – e, quindi, molti ospiti si trovano a condividere, almeno in parte, la vita religiosa. Le prime esperienze di ospitalità nella nostra casa, del resto, coinvolgevano proprio chi arrivava al lago per partecipare alle Lodi o alle Messe con i frati». Ora, invece, accanto al santuario (sede giubilare della diocesi di Verona) si trovano un orto e una fattoria didattica, aperta anche alla pet therapy per gruppi di persone con disabilità. Ai pellegrini, che ancora raggiungono il santuario, si aggiungono anche fedeli di altre religioni: «Possono essere buddhisti, musulmani o ebrei – commenta Simi –. Ma ci sono anche gruppi di lavoro o di studio. Tutti cercano un posto dove disconnettersi e stare nel silenzio anche per giorni interi. A proteggere questo luogo, è il santuario che lo immerge in un’aura spirituale». Dopo un anno di notifiche e risposte lampo ad amici e colleghi, però, per disconnettersi potrebbe non bastare una settimana al lago. «Per arrivare alla nostra casa non basta un’auto 4x4: l’ultimo tratto va percorso a piedi», racconta suor Giovanna, una delle due sorelle delle fraternità monastiche di Gerusalemme che abitano stabilmente nell’eremo San Barnaba di Gamogna a Marradi (Firenze). «Ma chi viene qua vive con noi come in una famiglia – assicura la religiosa –. È un rifugio». All’eremo di Gamogna, per stare lontani dai social, molti giovani trascorrono il soggiorno da soli. Simona (il nome è di fantasia, ma la storia è reale) ha raggiunto per la prima volta l’eremo nel 2023, per cercare «pace e silenzio». Ogni giorno, durante la sua vacanza, si ritirava nella cappella romanica, spoglia, distante duecento metri dalla casa. «Una sera le chiesi se fosse il suo posto preferito – racconta suor Giovanna – e la ragazza mi rispose che era il suo luogo ideale. Così, le proposi di pulirlo e, da allora, non ha mai smesso di darci una mano». Come Simona anche altri giovani, allontanatisi volontariamente da web e social network, hanno trovato all’eremo di Gamogna l’occasione per relazioni profonde: «Molti impariamo a conoscerli durante il soggiorno e ci danno una mano con il lavoro, portando a piedi quello che serve all’eremo – spiega la responsabile –. Altri pregano con noi tutti i giorni. Sono ragazzi in gamba che cercano di andare in profondità, di conoscere se stessi e di trovare la pace nel cuore. Anche da un breve soggiorno estivo si capisce la ricerca spirituale che li guida»
L’eremo San Geminiano a Guiglia (Modena)

L’eremo San Geminiano a Guiglia (Modena) - .

Ma non per tutti digital detox è sinonimo di isolamento. All’eremo di san Geminiano a Guiglia (Modena), ogni anno molti adolescenti scelgono di rinunciare agli smartphone per settimane. E lo fanno in gruppo. «Nelle missioni organizzate dalla nostra comunità, Chemin Neuf – racconta Roberto Rota, responsabile della struttura – ai ragazzi viene ritirato il cellulare e, al termine dell’esperienza, molti ringraziano e persino apprezzano di essersi allontanati dagli strumenti digitali». In questi contesti, per funzionare, il digital detox ha bisogno di luoghi adatti e organizzazione: «Le esperienze di disconnessione sono guidate da un approccio pedagogico che riempie di attività le giornate dei ragazzi: penso alle camminate, agli incontri e alla preghiera. In più, qua a San Geminiano, si vive un silenzio profondo e uno stretto legame con la natura che aiutano i giovani nella ricerca spirituale». 
 Avvenire

La Sicilia che stupisce tra montagne, riserve e avventura

 

Uno Stretto dove Scilla e Cariddi si fanno ancora sentire. Monti che hanno nascosto un popolo da quelli vicini, custodendone la lingua del Nord Italia. Gole le cui pietre scottano al tocco, mentre i piedi gelano anche nelle giornate d'estate. Vulcani neri di rabbia infuocata, da cui si vedono chilometri di orizzonte e dove una passeggiata può essere una discesa in scivolata tenendosi per mano. La Sicilia non è soltanto il suo incredibile patrimonio artistico e culturale. C'è qualcosa in più. Esperienze naturali diversissime – che si decida di andare a Sud, Nord, Est oppure Ovest – e che permettono a chi la visita di scoprire paesaggi mozzafiato e storie uniche nel loro genere.

La Sicilia con le parole di Giovanni Verga

Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all’orizzonte. Poi l’Etna si accese tutt’a un tratto d’oro e di rubini, e la costa bianchiccia si squarciò qua e là in seni e promontori oscuri.

Ansa



Proseguono i lavori per il nuovo porto turistico di Termini Imerese

Render progettuale


Proseguono i lavori per il nuovo porto turistico di Termini Imerese. Nonostante lo scetticismo di molti cittadini, l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Maria Terranova, non si lascia abbattere e proprio nella giornata di ieri ha divulgato un video dove si mostrano i lavori della nuova area del porto turistico di Termini Imerese. Lavori spesso invisibili dalla città, ma che proseguono spediti con tre cantieri aperti per garantire la realizzazione di una nuova opportunità turistica per la città.
Di seguito il video che mostra l’avanzamento dei lavori e una galleria fotografica con i render di come diventerà la nuova area in via di espansione.

Fonte: himeraweb


La Spagna ha chiesto ai pellegrini di evitare o interrompere il Cammino di Santiago a causa degli incendi


 La sera del 17 agosto la Protezione Civile di Castiglia e León, nel nord-ovest della Spagna, ha chiesto ai pellegrini impegnati nel Cammino di Santiago, o in procinto di partire, di interrompere o evitare d’intraprendere il percorso. Il motivo dietro la richiesta è individuabile nei grandi incendi che interessano da giorni la regione. Le autorità si sono anche raccomandate ad amici e parenti delle persone in viaggio di mettersi in contatto con loro, per avvisarle delle restrizioni e dei rischi.

Da oltre una settimana, in Spagna sono attivi diversi roghi. I vigili del fuoco stanno incontrando enormi difficoltà nel domarli a causa del grande caldo, del vento e della siccità. Una trentina dei quaranta incendi attualmente in attività nel Paese sono concentrati nella comunità autonoma di Castiglia e León, nelle province di Zamora, León, Salamanca e Ávila. Nell’ultima settimana, le forze dell’ordine locali si sono viste costrette a evacuare più di trentamila persone. Secondo il programma Copernicus dell’Unione Europea, nel 2025 in Spagna sono già bruciati più di 3.400 chilometri quadrati a causa delle fiamme.

Cos’è il Cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago è un’antica rete di sentieri europei che collega tra loro diverse città del continente a Santiago de Compostela, e che attraversa il nord e l’ovest della Spagna. Ogni anno migliaia di pellegrini intraprendono uno dei vari cammini possibili per raggiungere la cattedrale e poter, in questo modo, portare a termine un percorso di redenzione e di riscoperta personale.

Nel 1985 l’UNESCO ha inserito il centro storico di Santiago de Compostela nella sua lista dei patrimoni dell’umanità (lista che, almeno negli ultimi anni, ha subito diverse critiche, poiché contribuisce ad attirare orde di turisti, stravolgendo il contesto locale). Si ritiene, tuttavia, che l’enorme interesse internazionale verso il Cammino sia iniziato però nel 1993, considerato anno santo in quanto il giorno di San Giacomo, il 25 luglio, coincideva con una domenica.

MetropolitanMagazine

Beni di lusso e nuove tendenze per il futuro. Turismo esperenziale in pole position

Il settore dei beni personali di lusso sta affrontando un rallentamento significativo, considerato il più marcato degli ultimi 15 anni, a causa di incertezze geopolitiche, fluttuazioni valutarie e tensioni commerciali, specialmente tra Stati Uniti e Cina. Secondo le previsioni di Bain & Company, per il 2025 si attende una contrazione globale del mercato tra -2% e -5%, con un possibile recupero solo nel lungo termine. Attualmente i giganti del lusso registrano performance divergenti: Hermès e Richemont resistono invece con una crescita attesa, mentre LVMH e Kering (Gucci) segnano perdite rilevanti. Nuovi segmenti resilienti Accanto al rallentamento continueranno a emergere segmenti resilienti come il beauty di fascia alta, il turismo esperienziale e la gioielleria di prestigio. Ma proviamo a capire i motivi: molti brand hanno aumentato i prezzi durante la crescita del mercato, ma senza adeguati livelli di innovazione, erodendo il valore percepito, un fenomeno che viene chiamato “Greedflation”. Non meno importante il calo dei consumi in Cina e Stati Uniti, un tempo mercati trainanti, ha messo in difficoltà i brand che non si erano diversificati abbastanza anche a causa della troppa dipendenza con questi mercati. Ma forse la chiave più interessante da non sottovalutare sono i cambiamento nei valori d’acquisto delle nuove generazioni (Millennial e Gen Z) che privilegiano esperienze, autenticità e “quiet luxury” (lussoso discreto), più che marchi appariscenti. E infine, la minaccia continua di nuovi dazi e tensioni commerciali (tra USA e UE), e che aumentano l’incertezza normativa e di mercato. Le nuove tendenze vedono un aumento delle tecnologie immersive e un retail ibrido con investimenti in realtà aumentata, smart store e flagship immersivi permettono di trasformare il retail fisico in ambienti esperienziali. Ma anche maggiore sensibilità alla sostenibilità verso un “lusso etico”, trasparenza, economia circolare e il vintage – o seconda mano – vincono consenso tra i consumatori. In tutto ciò nuovi mercati si affacciano alla domanda-offerta come: Medio Oriente, India, Sud-est asiatico e Latin America dove emergono nuove aree di crescita. Potremmo definire la crisi del lusso non è un collasso definitivo, ma una fase di transizione. Il futuro del settore sarà determinato da chi saprà reinventare il valore dell’esclusività, rispondere con autenticità ai nuovi valori dei consumatori e offrire esperienze emozionali anziché solo prodotti. In pole position come scelta troviamo sicuramente il turismo esperienziale di lusso Il turismo di qualità è oggi è uno dei segmenti più resilienti e promettenti del mercato del lusso, proprio perché intercetta un cambiamento profondo nei gusti dei consumatori: non più (o non solo) possedere un oggetto costoso, ma vivere un’esperienza unica, irripetibile e altamente personalizzata. La crescita stimata: secondo Bain & Company, vede il turismo esperienziale di lusso con una crescita del +7-9% annuo entro il 2030, più del lusso materiale. La città che più sembra attirare turismo da tutto il mondo sembra essere Venezia grazie al suo potenziale in Patrimonio artistico e storico senza eguali, per la presenza di Location private e inaccessibili per eventi personalizzati, Tradizioni artigianali uniche (vetro, tessuti, maschere).Scenari naturali e urbani irripetibili per esperienze su misura. Se ben gestito, questo turismo potrebbe riportare residenzialità in centro, con ricadute occupazionali di alto profilo. Aumentare il valore economico per visitatore e Ridurre la pressione del turismo di massa che sta facendo morire la città lagunare, privilegiando qualità su quantità.
 First Online

Colosseo non smette di stupire, aperto un nuovo museo


 AGI – È stato inaugurato un nuovo settore museale nell'ipogeo est dell'Anfiteatro Flavio. Il Parco archeologico del Colosseo ha presentato alla stampa un nuovo allestimento espositivo (aperto al pubblico da qualche giorno), che completa il progetto museografico complessivo dei sotterranei del Colosseo, curato da Alfonsina Russo, Federica Rinaldi e Barbara Nazzaro.

Un percorso dedicato agli spettatori dell’arena

Nel 2023 era stata aperta al pubblico l'area orientale dei sotterranei, che racconta la storia dei gladiatori, attraverso la valorizzazione (con una proiezione olografica) del criptoportico di collegamento con la palestra di allenamento (Ludus Magnus) e l'esposizione di mosaici, reperti lapidei e lucerne. Questa nuova apertura, invece, è dedicata agli spettatori, un pubblico di oltre 50mila persone che sedevano sui gradini della cavea per assistere agli spettacoli dell’Imperatore.

Reperti dagli scavi del sistema idraulico

In quest’area è esposto per la prima volta il materiale archeologico rinvenuto durante i lavori al sistema idraulico sottostante la piazza, antico e moderno, coordinati dal PArCo a partire dal 2022. Nello scavo del collettore idraulico ipogeo nella porzione meridionale del Colosseo sono stati liberati 70 metri di stratigrafia. All’interno sono stati ritrovati reperti depositati come rifiuti: resti animali e vegetali, anfore, lucerne, monete, oggetti di uso quotidiano.

La vita quotidiana degli spettatori

Gli oggetti perduti, tornati alla luce, testimoniano le abitudini degli spettatori: cura del corpo, gioco d’azzardo, scommesse e maledizioni contro i rivali. Lo raccontano spilloni per capelli, pettini, aghi da cucito, spolette, stuzzicadenti, dadi, tavolette plumbee, pedine e monete del tardo impero.

Reperti rari e oggetti rituali

Tra i reperti di maggior valore: un anello d’oro e una laminetta plumbea della categoria delle defixiones, datata al III-IV secolo d.C., con raffigurazioni di scudo e albero secco tra fulmini. Nei condotti fognari è stata ritrovata anche una moneta di oricalco (lega di rame e zinco) emessa da Marco Aurelio per celebrare i dieci anni di regno.

Tecnologia e animali nell’arena

Esposti anche reperti tecnologici legati agli elevatori che facevano comparire i protagonisti nell’arena. Sono stati identificati animali domestici (tori, buoi, cavalli, cani), animali selvatici esotici (leoni, leopardi, struzzi) e locali (orsi, lupi, cinghiali). L’orso era il più utilizzato, soprattutto in età tardoantica, per le esibizioni di animali ammaestrati.

Un progetto di valorizzazione continua

La nuova area museale rientra in un progetto di ridefinizione del percorso turistico, per approfondire la storia e cultura del tempo attraverso la provenienza dei reperti. "Tutela, ricerca e valorizzazione sono i tre pilastri di ogni museo", dichiara Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo.

Collaborazioni scientifiche e prossime pubblicazioni

Il lavoro è stato svolto in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma (Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Biologia ambientale e Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”) e con l’Istituto Centrale del Restauro. È in preparazione un’edizione scientifica delle ricerche, disponibile in autunno

Turismo a Ferragosto: mare, montagna o arte, un giro d’affari da 5 miliardi



Sfiorerà i 5 miliardi il giro d’affari del turismo nella settimana di Ferragosto, per un totale di 15 milioni di pernottamenti e 5 milioni di turisti.

Lo stima un’indagine di Cna Turismo e Commercio. A placare chi parla di crisi del turismo arrivano anche i dati del Viminale, che registrano “una forte crescita di turisti nelle strutture ricettive”, che sia mare o montagna, terme o città d’arte.

iodonna.it