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Torna "Intrecci sul Lago Maggiore": a Premeno la seconda edizione della fiera mercato


Sabato 17 e domenica 18 giugno a Premeno torna, dopo il successo dell'edizione 2022, la fiera-mercato dei più apprezzati artisti dell'intreccio: "Intrecci sul Lago Maggiore" parte dalla manualità e dalle tradizioni di un tempo, per valorizzare la maestria degli artigiani contemporanei ed è senza dubbio l'occasione per conoscere e apprezzare il lavoro di tanti piccoli artigiani e riscoprire antichi saperi. Cestai, impagliatori, magliaie, artigiani di feltro, uncinetto, pizzo macramé o chiacchierino e di piccoli gioielli con i loro prodotti frutto di sapiente lavoro di intreccio arricchiranno i cortili fioriti e gli antichi vicoli in pietra del grazioso centro storico di Premeno.

Al centro della manifestazione sarà la fiera-mercato, con dimostrazioni di lavorazione e vendita dei prodotti artigianali, aperta al pubblico dalle 15,30 alla mezzanotte di sabato 17 e dalle 9,30 alle 19 di domenica 18 giugno. Le due giornate lasceranno spazio anche alla gastronomia tipica: selezionati "artigiani del gusto a km0" proporranno i loro prodotti tra le vie del borgo, mentre durante tutta la manifestazione sarà attivo un goloso punto ristoro.

Una serie di iniziative collaterali ed appuntamenti speciali sono in calendario per scoprire, rigorosamente a passo lento, questa porzione panoramica di Lago Maggiore: mostre, proiezione di documentari, laboratori
per grandi e piccini arricchiranno il week end di Premeno durante la seconda edizione di "Intrecci sul Lago Maggiore".

Presso il cinema di Premeno sabato 17 (ore 16,30 e ore 18) e domenica 18 (ore 11 e ore 16) verrà proiettata una rassegna di documentari dedicati al territorio e al Parco Nazionale della Val Grande, ai suoi abitanti,
alla sua flora e alla sua fauna. Sabato 17 giugno alle ore 20.45, sempre presso il cinema di Premeno, è in programma - ad ingresso gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili - la proiezione del documentario Sky Original "La via incantata". Il documentario, che ha ottenuto il patrocino del Club Alpino Italiano, realizzato su soggetto e sceneggiatura di Francesco Fei e Marco Albino Ferrari e regia di Francesco Fei, è dedicato alla Val Grande.

L'associazione La Lencistra coinvolgerà i bimbi dai 5 anni di età nell'antica arte dell'intreccio, con piccoli workshop gratuiti di un'ora in programma alle ore 17 di sabato e alle ore 10 di domenica, mentre Alexandra Klaus, talentuosa cestaia di origini tedesche, insegnerà a realizzare una piccola borsa intrecciando corteccia di castagno. Organizzato sabato 17 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 13 alle ore 15, il corso di intreccio per adulti Corteccia, nel centro storico di Premeno, prevede la partecipazione di massimo 5 persone. Il costo è di 75 euro a partecipante, info e prenotazioni a amarksdolcedo@gmail.com.

Ad impreziosire ulteriormente "Intrecci sul Lago Maggiore", nel centro storico di Premeno saranno allestite tre mostre: "Féman" di Serena Guerra, dedicata alle donne di un tempo, e le fotografiche "Gente di Premeno nell'estate '81" di Loris Caretti e Luciano Magni ed "Esio e La Lencistra" di Andrea Caretti.

novaratoday.it

A Wytheville, la città della Virginia dal nome unico al mondo


(di Gina Di Meo) (ANSA) - WYTHEVILLE, 08 GIU - Si pronuncia 'with-ville' ed è la cittadina della Virginia ai piedi dei monti Blue Ridge dal nome unico.

Wytheville è infatti l'unico luogo al mondo a chiamarsi così, non a caso il suo motto è 'There is only one' (Ce ne è solo una). Oltre alla particolarità del nome, anche se abitata da poche migliaia di persone, circa 8 mila, Wytheville, in realtà, tra i suoi confini custodisce una ricca storia a molti ancora ignota ma che vale la pensa di essere scoperta.

 E' il luogo ad esempio che ha dato i natali a Edith Bolling Galt Wilson, la First Lady seconda moglie di Woodrow Wilson, il 28/o presidente degli Stati Uniti, in carica dal 1913 al 1921.
    Fu etichettata il 'primo presidente donna degli Stati Uniti' grazie al suo ruolo svolto dopo l'ictus del marito nel 1919.
    Attualmente la sua casa d'infanzia e gioventù è sede dell'Edith Bolling Wilson Birthplace Museum.
    Un altro pezzo di storia si trova all'Willowbrook Homestead Museum, una proprietà di quasi quattro ettari che ha lo scopo di riprodurre e preservare a livello educativo la vita contadina dal 18/o al 19/o secolo. Un museo piuttosto insolito è 1'870 Octagon Mansion History Museum/Gallery', con la collezione privata di John Cushman, un residente di Wythville, che ha raccolto negli anni migliaia di cimeli di storia americana. In passato, inoltre, la cittadina è stata testimone nel 1950 di una terribile epidemia di poliomielite con circa 200 casi su una popolazione di poco più di 5 mila persone. Per motivi ancora ignoti, i residenti erano cento volte più soggetti a contrarre la malattia. Quell'anno passò alla storia come 'l'estate senza bambini' (Summer without children), in quando genitori terrorizzati tennero chiusi in casa i loro figli lasciando vuoti i parchi giochi. Al 'Thomas J. Boyd Museum', immagini e documenti storici sono una testimonianza di cosa si verificò all'epoca.
    Wytheville offre anche tante opportunità di intrattenimento serale e di attività all'aperto. Al 'Wohlfahrt Haus Dinner Theatre' si può cenare mentre si assiste ad uno spettacolo teatrale, mentre il 'Historic Millwald Theatre', con i suoi oltre 500 posti, ha un calendario ricco di performance durante tutto l'anno. Tuttavia il vero spettacolo della cittadina è quello naturale. Data la sua posizione strategica, Wytheville è un paradiso per gli amanti delle escursioni, le arrampicate, il mountain biking o anche solo il campeggio. Tra i luoghi più significativi 'Crystal Springs Recreation Area', il 'New River Trail State Park' e il 'Big Walker Lookout', che da una torre di oltre 30 metri offre un'incantevole vista sulle montagne della Virginia occidentale. In una giornata particolarmente chiara si arrivano a vedere anche cinque stati confinanti. Il profumo di lavanda inebrierà invece i sensi di chi visita 'Beagle Ridge Herb Farm', dove oltre a coltivare la pianta nota per il particolare colore viola e l'inconfondibile profumo, si insegna a godersi la natura e la vita all'aperto. La sua missione è inoltre di preservare il patrimonio naturale per le generazioni future. (ANSA).

In viaggio con i bambini, avventure nel parco Movimënt

 

La tessera Alta Badia Summer Card, gratuita per i bambini fino agli 8 anni e con tariffe ridotte per i ragazzi fino ai 16 anni, completano le offerte di una delle più divertenti aree children friendly delle Alpi. Ogni settimana bambini e ragazzi hanno un ricco programma di attività e sport da fare in gruppo, di itinerari alla scoperta delle api o delle leggende locali e di parchi dove divertirsi tra giochi d'acqua e pareti da scalare. Ogni giorno ci sono attività guidate e giochi da provare: fino al 31 agosto ogni lunedì e giovedì il geocaching permette di andare a caccia di tesori nascosti con il gps, passeggiando da Piz La Ila a Piz Sorega. Equipaggiati con cartina e bussola si può provare, invece, l'orienteering: il martedì fino al 6 settembre o il venerdì fino al 2 settembre ci si orienta nei boschi e tra i rifugi. Tutti i giovedì si può giocare alla tombola delle Dolomiti: nel bosco e nei prati si va alla ricerca di piccoli elementi della natura per completare una fila di oggetti numerati e vincere un regalo.
    Per chi ama le biciclette Movimënt organizza 3 e-mtb tour settimanali con partenza da La Ila: due tragitti facili il martedì e la domenica fino al 18 settembre, e uno di media difficoltà ogni giovedì fino al 15 settembre.
    Sempre di giovedì, fino al 15 settembre, Movimënt dles Ês è l'appuntamento perfetto per chi vuole saperne di più sul mondo delle api: a Piz La Ila con una guida esperta i bambini scoprono tante curiosità su questi insetti attraverso giochi a tema, alveari osservabili dall'interno e piccole sfide. Infine, il 7 e il 17 agosto tornano i Movimënt Day che trasformano Piz La Ila in un "Paese delle Meraviglie": si fa festa con artisti di strada, maghi e giocolieri tra prati e boschi. L'evento è pensato per le famiglie e propone anche musica dal vivo e attività divertenti per i più piccoli.
    Ma non finisce qui: al Piz Sorega c'è il minigolf dedicato all'orso, un circuito in pietra e legno che termina in una caverna didattica e ludica, dove imparare a conoscere l'animale simbolo di questo territorio. In zona si trova anche un parco con giochi d'acqua, scivoli, un pumptrack un percorso con dossi e balzi per fare salti con la bicicletta - e un'area dove sfidarsi a tiro con l'arco. Al Piz La Ila si praticano sport all'aria aperta tra pareti per arrampicata dedicate a tutte le età, un circuito pumptrack in legno perfetto per andare in bicicletta e un'area per la slackline per esercizi di equilibrio con diversi livelli di altezza e difficoltà. Lungo il percorso che dal Piz La Ila arriva alla seggiovia Braia Fraia, invece, c'è una sorpresa: scaricando la Movimënt app si accede a un gioco interattivo, basato sulla leggenda di Re Ombro e Ombretta, che appartiene alle tradizioni orali ladine. Il racconto si sovrappone alla realtà mentre si cammina nei luoghi in cui è ambientata la storia.
    Per spostarsi tra le diverse aree di Movimënt c'è una rete di sentieri percorribile comodamente a piedi, con le e-bike o con i comodi passeggini "fuoristrada", appositamente studiati per permettere alle famiglie con bambini piccoli di apprezzare i percorsi di montagna. Quest'ultimi si noleggiano al Piz La Ila, al PizSorega e al Col Alt. Tre giorni alla settimana, dalle 13.30 alle 16, è attiva la kids hour quando gli animatori specializzati di Movimënt propongono attività, giochi e laboratori gratuiti ai bambini permettendo così ai genitori di rilassarsi o di fare sport.

ansa

Da Perugino a Piero, riapre la Galleria Nazionale dell'Umbria. Dopo un anno di lavori brilla a Perugia lo scrigno di capolavori

 

La grande croce del Maestro di San Francesco del 1272, meraviglia di quasi cinque metri metri, è il pezzo da novanta di apertura. Poi il Perugino con l' Annunciazione Ranieri e altri 14 dipinti, scelti tra i 23 che costituiscono il corpus di opere del pittore più consistente al mondo.

E infine, il sommo Piero della Francesca con lo straordinario Polittico di S. Antonio, che tutti conoscono ma ignorano sia conservato qui. E' il tris d' assi della Galleria Nazionale dell' Umbria che dal 1 luglio riapre al pubblico dopo un anno di lavori da cinque milioni di euro con un nuovo allestimento dei suoi tesori. Una collezione arricchita da tanti jolly, dal senese Duccio di Boninsegna ad Arnolfo di Cambio, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Pinturicchio, Luca Signorelli, i caravaggeschi fino al barocco di Pietro da Cortona e Bernini. E la novità della sala dedicata al contemporaneo con Gerardo Dottori, Pietro Dorazio e due tele di Alberto Burri.
    ''E' una storia dell' arte quasi completa'', commenta compiaciuto il direttore Marco Pierini. Alleggerire è stata la parola d' ordine degli interventi. Il numero delle opere esposte è passato da 280 a 235, togliendo pezzi 'ripetiviti' del Cinquecento e integrando con lavori dai depositi o ottenuti in comodato anche dall' estero. Il bianco delle pareti dà ora nuova luce agli ambienti. Ma l' operazione di restyling non è stata facile. ''Abbiamo allestito nel peggior momento possibile prima per la pandemia e poi per la guerra - spiega all' ANSA il direttore - perché oltre al blocco dei lavori sono aumentati i prezzi di tutti i materiali e i tempi delle forniture si sono dilatati. Pensavamo di riuscire a completare i lavori in nove mesi, ne abbiamo impiegati 12''. Il risultato premia gli sforzi.
    Il visitatore segue ora un percorso obbligato nelle 39 sale della Galleria in cui si snoda il racconto che comincia con le sculture di Arnolfo di Cambio e Nicola Pisano e i bronzi della Fontana Maggiore della città. Segue ''l' azzardo'' contemporaneo voluto da Pierini affidando allo scultore Vittorio Corsini la ricostruzione delle due vetrate perdute di San Costanzo e San Lorenzo nella Cappella dei Priori, affrescata da Benedetto Bonfigli tra il 1450 e il 1470 con la 'fotografia' della Perugia dell' epoca. La prima delle due sale - prima erano sette - dedicate a Pietro Vannucci, il Perugino, che il direttore definisce scherzosamente 'il pittore noioso più divertente del mondo'', accoglie le sue opere giovanili, con la Pietà del Farneto, datata 1472, la sua prima conosciuta, le Tavolette di San Bernardino, l' Adorazione dei Magi, e la celebre Annunciazione Ranieri. Un' altra chicca, è la stupenda sala dai grandi finestroni lasciata vuota perché si guardi verso l' alto per ammirare gli affreschi e il soffitto prezioso. A rendere orgoglioso il direttore è il sistema ''unico al mondo, pensato da noi e realizzato dalla ditta Arguzia di Benevento'', che grazie a un braccio meccanico su una base di acciaio consente a di allontanare senza sforzo dal muro le molte opere su tavola di grandi e medie dimensioni per controllare e intervenire facilmente sul retro. Sulla parete di uno dei corridoi l' artista Roberto Paci d'Alò ha tracciato sul percorso del Tevere la 'linea del tempo' del territorio, dal 1236 data della prima opera esposta in galleria, al 1961, prima marcia della Pace promossa dal filosofo Aldo Capitini, antifascista e antesignano della non violenza vissuto nel palazzo. Ecco poi la sala con le copie delle opere di Raffaello, che dal 1502 al 1506 fu a Perugia e realizzò capolavori, tra cui la Deposizione Baglioni, oggi alla Galleria Borghese, a Roma, perché il cardinale Scipione Borghese nel 1608 la fece rubare dalla Chiesa di San Francesco al Prato. A Pierini piace ricordare che la Galleria è l' unico museo nazionale nato civico e ospitato in un palazzo sede del comune. Al primo piano c' è l' ufficio del sindaco e si riunisce il consiglio, e questo spiega il legame così forte con i perugini. Il 2019, l' ultimo anno da considerare prima dell' emergenza Covid, ha segnato il picco di 98 mila spettatori.
    ''Nel 2023, lo dico con un po' di sfrontatezza, puntiamo a 120-130 mila persone - si augura il direttore - anche perché sarà tutto per il Perugino. Celebreremo il quinto centenario della sua nascita con una grande mostra''. (ANSA).

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Turismo, Torino supera Berlino nella soddisfazione dei turisti

 

Nel 2021 l'area di Torino e prima cintura ha avuto un valore del sentiment, ovvero del livello di soddisfazione dei turisti, superiore a quello di Berlino in tutti i comparti, con la differenza maggiore rilevata nella ricettività con 85/100 contro 83/100 e in particolare sul fronte dei bed&breakfast, con 89,6/100 contro 75,4/100. Il dato è stato diffuso oggi in conferenza stampa nel capoluogo piemontese, presenti il governatore del Piemonte Alberto Cirio, l'assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio, e il presidente di VisitPiemonte Beppe Carlevaris.

Un risultato analogo arriva anche nel confronto con Milano, dove anche in questo caso lo scarto maggiore si rileva nella ricettività: 85,1/100 per Torino contro 81,1/100 per il capoluogo lombardo, con la differenza più marcata nei B&B: 89,6/100 per Torino e prima cintura contro 73,7/100 per Milano. Anche le colline del Piemonte nel 2021 hanno fatto registrare un valore del sentiment superiore rispetto al territorio del Chianti nella ricettività: 90,6/100 contro 89,9/100.

La Stampa

L'ITALIA NEL VILLAGGIO GLOBALE DELL'IMTM IN ISRAELE


L'Italia partecipa a Imtm fino al 30 marzo, la principale fiera dedicata all'industria turistica dell'area mediterranea orientale che si tiene in Israele con l'obiettivo di creare una solida rete di collaborazioni. Il Bel Paese con Enit è presente con uno stand di 72 metri quadrati con le Regioni italiane per sostenere le eccellenze nostrane e illustrare l'offerta turistica 2022. Al taglio del nastro il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e l'Ad Enit Roberta Garibaldi. "L'Italia è un forte attrattore per i viaggiatori israeliani. Nell’anno prima della pandemia gli israeliani hanno speso per un periodo di soggiorno in Italia oltre 109 milioni di euro. Dati che ci invogliano ad accrescere e personalizzare l'offerta sempre di più" dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci. Secondo l'Ufficio Studi Enit su dati Banca d'Italia, gli arrivi turistici da Israele sono stati 222mila, per un totale di oltre 944mila notti. Circa il 42% viene per vacanza, e la ragione principale è visitare le città d'arte (32,4%); Il 6,6% si reca in visita a parenti e amici e l'8,5% viene per motivi di lavoro, soprattutto per congressi (6,2%). Il centro Italia è l'area geografica preferita: qui si concentra il 70,4% dei viaggiatori e il 50% della loro spesa turistica. Alberghi e villaggi turistici sono le tipologie di alloggio preferite, il 38,5% delle notti totali viene trascorso in queste strutture. Assai diffuso è pure il pernottamento presso parenti e amici(24,7% delle notti). Il 40,5% dei viaggiatori ha un'età compresa tra i 25 e 34 anni; a seguire la fascia 35-44 (32%). Il periodo preferito per una vacanza in Italia è tra luglio e ottobre: luglio ed agosto accolgono il 23,1% dei viaggiatori, quota che sale al 35,4% tra settembre e ottobre. La durata media del soggiorno è di 4 notti per una spesa media giornaliera di 115 euro.

Fonte: Comunicato stampa Enit



Turismo: la Bit sposta la data, sarà a Milano ad aprile

 

Non più a febbraio ma in primavera. La Bit, Borsa internazionale del turismo, si svolgerà dal 10 al 12 aprile 2022 a Milano (Fiera Milano City al Portello), mantenendo comunque la sua formula che guarda alle mete turistiche italiane e internazionali e proponendo un'offerta completa per chi arriva e chi parte, attraverso gli espositori.

"Il turismo - si legge in una nota degli organizzatori - sta vivendo un momento di incertezze. In un contesto in cui la pandemia condiziona gli spostamenti a breve e a lungo raggio, il settore è ancora interessato dalle decisioni dei vari governi e dai comportamenti dei singoli. In questo contesto gli operatori del turismo che vedono in Bit un momento unico e privilegiato per fare business e incontrarsi, chiedono più tempo per permettere al settore di ritrovare un equilibrio e identificare le tendenze che caratterizzeranno i prossimi mesi".

Le date sono stae scelte per consentire dunque agli operatori di osservare meglio l'evoluzione della pandemia covid e delle conseguenti decisioni politiche e di promuovere la stagione turistica a partire dalla primavera del 2022. "Da qui ad aprile - si legge ancora nella nota - l'osservatorio di Bit sarà attivo per monitorare la situazione e identificare le soluzioni ottimali per rilanciare il settore".

Fonte: milanotoday.it

(Segnalazione web a cira di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Turismo Culturale - Viaggi News turismoculturale@yahoo.it)

Sono i più giovani a preferire questa formula. Nuovi modi di viaggiare: è boom del camper sharing

Viaggiare su e giù per lo stivale o andare in Spagna o in Portogallo. Sono sempre più gli Italiani e i giovani a decidere di partire per un viaggio in camper: è quello che emerge dai dati sull’andamento delle prenotazioni di Yescapa piattaforma leader europea di camper sharing con 10 anni di storia. I dati si riferiscono nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2021 su 40.000 utenti locali attivi (il doppio rispetto all’anno precedente).

A quasi quattro anni dal lancio in Italia di Yescapa, si sta delineando sempre meglio l’identikit del viaggiatore Italiano che decide di partire all’avventura in camper. In particolare, si è gradualmente registrato un abbassamento dell’età media per quanto riguarda sia i viaggiatori sia i proprietari: rispettivamente di 37 e 44 anni, tra le più basse in Europa. Un segno di inversione di tendenza che fa ben sperare e che dimostra l’interesse anche delle fasce più giovani per questa tipologia di viaggio. Il 46% dei viaggiatori del 2021 ha prenotato un camper per un on the road di coppia; a seguire, il 30% dei camperisti ha optato per una vacanza family friendly su quattro ruote, mentre il 20% è partito in gruppo con gli amici.

I dati raccolti evidenziano anche le mete più scelte nel 2021 per un viaggio in camper: il 52% degli italiani camperisti ha viaggiato all’estero, prenotando un veicolo oltre frontiera, prediligendo i territori oltralpe rispetto al Belpaese. L’Italia si difende comunque bene con il 48% delle prenotazioni. Tra le destinazioni di partenza più gettonate dagli italiani spiccano Milano e Roma, scelte come tappa da cui cominciare il su e giù per lo Stivale. A queste si aggiungono ben due basi sarde, Alghero e Olbia. Le posizioni centrali confermano invece il forte interesse per l’estero degli Italiani: in ordine, Gran Canaria, Fuerteventura, Lisbona e Lanzarote. Non stupisce come ben 3 delle 8 destinazioni più scelte siano state isole delle Canarie, tra le poche destinazioni aperte al turismo estero in mesi di chiusure dovute al Covid, e per questo diventate meta d’elezione degli Italiani nel 2021.

Sul fronte delle prenotazioni, la scorsa stagione ha evidenziato un vero e proprio boom del camper sharing, rispetto a un 2020 segnato dalla diffusione della pandemia e da ripetuti lockdown locali e globali. Con oltre 15.000 richieste, lo scorso anno Yescapa Italia ha inoltre toccato il record di prenotazioni, registrando una crescita del +160% del numero di prenotazioni confermate sul sito. In particolare, nell’ultimo trimestre 2021 ha raggiunto un picco straordinario, con un +800% delle prenotazioni di veicoli. Tra questi, i più richiesti sono stati i van (31%), seguiti dai camper mansardati (23%) e dai furgoni camperizzati (19%).

Yescapa camper sharingConsiderando tutti i mercati, le oltre 55.000 prenotazioni del 2021 hanno creato un volume d’affari di quasi 40 milioni di euro. L’impatto economico è stato positivo anche per i proprietari italiani che hanno messo il proprio veicolo a disposizione sulla piattaforma: il loro guadagno totale percepito nel 2021 si attesta a 1,7 milioni di euro. “Il camper sharing di Yescapa si conferma una formula vincente per rilanciare il settore dei veicoli ricreazionali e di autofinanziamento del nuovo”, spiega Dario Femiani, Country Manager. “Sono infatti sempre più i proprietari di camper interessati a condividere il proprio mezzo sulla nostra piattaforma nei periodi di inutilizzo, mettendolo a disposizione di terzi sporadicamente e quindi senza improvvisarsi noleggiatori di professione”. Sono sufficienti 6 settimane di condivisione del proprio veicolo per ammortizzare totalmente il costo annuale relativo al suo mantenimento (bollo, assicurazione, revisione e manutenzione): il compenso medio di un proprietario attraverso la piattaforma di camper sharing è di circa 575€ a settimana (poco più di 80€ al giorno), mentre quelli annui si aggirano intorno ai 4.000€.

Rai News

(Segnalazione Web a  cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Turismo Culturale)




Indagine di Booking: Matera è la città più accogliente del mondo

 

Sarà perché gli stranieri hanno avuto due anni per conoscerla a fondo durante il periodo che l’ha incoronata Capitale della Cultura. Fatto sta che Matera ora è in cima alla lista delle città più accoglienti del mondo nel 2022 secondo la decima edizione dei Traveller Review Awards stilata da Booking.com. Un risultato emerso attingendo a oltre 232 milioni di recensioni verificate di viaggiatori reali. Sul podio anche Bled in Slovenia e la città di Taitung a Taiwan.
«Comprendendo tanto celebri meraviglie architettoniche quanto bellezze naturali incontaminate, le destinazioni più accoglienti nel 2022 - scrive Booking.com - offrono esperienze di viaggio memorabili in ogni angolo del globo. Ha fatto da sfondo a film di successo, e le sue abitazioni scavate nella roccia ne hanno fatto un sito Patrimonio Mondiale dell'Unesco: Matera, questa meraviglia dell'Italia meridionale, è in cima alla lista delle città più accoglienti del mondo nel 2022».
Per quanto riguarda le regioni le più accoglienti del 2022 si estendono su sei continenti: in vetta ci sono la slovena Gorenjska, Taitung (Taiwan), la Tasmania (Australia). A livello locale, secondo gli italiani, sul podio ci sono Basilicata, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta. 

lastampa.it

(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci)

Enit TURISMO, PUBBLICATI BANDI PER 120 ASSUNZIONI PER I PROGETTI DEL PNRR

 Pubblicati i bandi per 120 assunzioni a tempo determinato per laureati e diplomati. Si tratta di varie figure professionali tra cui laureati in statistica, economia, giurisprudenza, scienze della comunicazione e lingue. Enit - Agenzia Nazionale del Turismo è incaricata delle selezioni e delle assunzioni del nuovo personale finalizzato a supportare il conseguimento degli obiettivi e degli interventi di competenza del Ministero del Turismo previsti nel Pnrr. Le domande di ammissione vanno presentate entro il 7 gennaio 2022.

Fonte: Comunicato Stampa Enit



Ter­mi­ni Ime­re­se, una gui­da tu­ri­sti­ca rea­liz­za­ta dai ra­gaz­zi Down

 

Dal­l’Ai­pa, l’As­so­cia­zio­ne ita­lia­na per­so­ne Down, fi­nan­zia­to con i fon­di rac­col­ti in me­mo­ria di Nino Agnel­lo, il noto im­pren­di­to­re lo­ca­le mor­to lo scor­so mar­zo per Co­vid-19, e coor­di­na­to da Ago­sti­no Mo­sca­to, in­se­gnan­te im­pe­gna­to nel cam­po so­cia­le, con la col­la­bo­ra­zio­ne di Rosa Lo Bian­co, Er­co­le Pic­cio­ne, Enzo Giun­ta ed An­ge­lo Casà. Con que­sta gui­da, rea­liz­za­ta da otto ra­gaz­zi Down di Ter­mi­ni Ime­re­se, i pro­mo­to­ri pun­ta­no a fa­ci­li­ta­re la vi­si­ta del­la cit­tà a tut­te le per­so­ne con di­sa­bi­li­tà in­tel­let­ti­va, po­ten­zian­do la loro co­no­scen­za del ter­ri­to­rio e dei suoi siti di in­te­res­se sto­ri­co e cul­tu­ra­le.

fonte: giornalelora.it


L’Isola di Zvërnec e il suo Monastero, tra le meraviglie d’Albania

L’Isola di Zvërnec è, indubbiamente, uno dei posti più affascinanti del Sud dell’Albania. Situata all’interno della Laguna di Narta, a pochi chilometri da Valona, è raggiungibile anche a piedi attraverso un ponte che collega la penisola all’isola.

Di recente costruzione, l’ampio ponte sembra quasi appoggiato sull’acqua, tanto da dare l’idea di passeggiare all’interno della Laguna. Il collegamento si snoda verso un punto panoramico, dove si possono scattare delle suggestive fotografie. L’isola si trova vicino ad alcune delle spiagge più frequentate del Paese; per visitarla, non ci si impiega più di mezza giornata e per coloro che passano da Valona per vacanza o altro, diventa una tappa obbligatoria.

Grazie al divieto di caccia emanato nel 2014, l’isola si è popolata di una grande varietà di volatili. Si possono ammirare i pellicani, le anatre selvatiche e a volte il pellicano dalmata, un esemplare raro da incontrare. Non è da meno la variegata presenza di vegetali, che caratterizza l’isola.

Il protagonista indiscusso di questo incantevole posto è il magico Monastero di Zvërnec, di creazione bizantina, collocato al centro dell’isola e circondato da una ricchissima vegetazione. La costruzione ortodossa, risalente al XIII secolo, è dedicata a Santa Maria.

L’edificio si presenta in tutta la sua bellezza già all’esterno, con le pietre poste sulla facciata, che sembrano resistere imperterrite alle intemperie e con il suo tetto spiovente sostenuto da magnificenti arcate. Sulla porta d’ingresso troneggia un crocifisso, quasi a benedire chiunque vi faccia accesso. Appena entrati, si ha la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo. L’atmosfera che regna è portentosa e avvolgente, proprio come i delicati profumi che la natura le dona. Sono numerosi gli affreschi bizantini che impreziosiscono gli interni e che resistono molto bene all’usura del tempo, essendo in perfette condizioni. I colori delle icone riprodotte sono caldi e il regnante e religioso silenzio è puro incanto.

Totalmente abbandonata durante il totalitarismo, che vietava ogni forma di pratica religiosa, sino all’imposizione dell’ateismo decretato dalla Costituzione, la costruzione viene restaurata e riaperta al pubblico con la caduta del regime e la proclamazione dell’indipendenza d’Albania. All’esterno dell’edificio vi sono i resti di un antico cimitero, le cui iscrizioni in lingua greca fanno pensare che sia stato popolato da donne, forse delle martiri religiose. L’entrata al monastero è libera, ma non è consentito scattare fotografie all’interno.

Il monastero di Zvërnec, oggi, oltre che essere una bellissima attrazione turistica, è un centro religioso molto importante per il distretto di Valona, particolarmente frequentato il 14 e il 15 agosto, in occasione della festa ortodossa dell’Assunzione.

La notte del 14 diventa magica: i pellegrini si recano sull’isola la sera e attendono il nuovo giorno, consumando cibo, cantando e ballando danze tradizionali. Durante la giornata del 15 si svolgono le funzioni religiose dedicate alla festività, che costituiscono una grande attrazione per i credenti. I turisti, invece, sono ben felici di poter assaporare i piatti locali, di potersi avvicinare alle usanze del posto e di trascorrere una festività differente. A parte i giorni di festa, l’isola è abitata esclusivamente dal guardiano del Monastero. Pertanto, se si decide di passare del tempo in loco, è necessario attrezzarsi per un picnic.

Una chicca d’Albania l’isola di Zvërnec. Non dimenticate di annotarla sul taccuino dei viaggi!

fonte: turismo.al

Albania, il trasporto aereo supera i livelli pre-pandemia

 

A ottobre 20mila passeggeri in più all’aeroporto di Tirana rispetto al 2019.

Le ultime informazioni che arrivano dell’Istituto di statistica dell’Albania, riferiti ai dati sui trasporti nel 2021, mostrano che nell’ottobre di quest’anno si registra un aumento del numero di voli del 74,3% rispetto all’ottobre dell’anno precedente.

Anche in confronto al mese di ottobre 2019 (pre pandemia), l’aumento dei voli ha registrato un +11,2%.

Fonte: turismo.al

Turismo sostenibile: Enit e Distretto Costa d’Amalfi insieme per itinerari di viaggio a basso impatto ambientale

 


ENIT, l'Agenzia Nazionale Italiana del Turismo e il Distretto Turistico Costa d'Amalfi insieme per un turismo sostenibile. Il nuovo e ambizioso progetto che sarà lanciato ufficialmente lunedì 13 settembre da Amalfi prevede numerosi appuntamenti e iniziative a tema indirizzati a stampa e turisti tedeschi, tour operator, agenzie di viaggio, aderenti al Forum Anders Reisen, un'associazione aziendale e imprenditoriale con sede ad Amburgo specializzata in un turismo a impatto zero che comprende agenzie di viaggio di e tour operator tedeschi di piccole e medie dimensioni, specialisti con certificazione in turismo sostenibile.

Due saranno gli appuntamenti che verranno sviluppati nel periodo autunnale.

Dal 13 al 17 settembre 2021 verranno ospitati alcuni rappresentanti della stampa tedesca di settore che avranno modo di toccare con mano le esperienze legate al turismo sostenibile in Costiera Amalfitana. Un nuovo modo di viaggiare e vivere il territorio che verrà ben raccontato ed illustrato durante la conferenza stampa del 14 settembre presso gli Arsenali della Repubblica di Amalfi.

Dal 25 al 29 ottobre, invece, verranno ospitati i tour operator, membri del Forum Anders Reisen, in un workshop educativo dove avranno modo di incontrare direttamente gli operatori locali del turismo sostenibile per poi proporre le varie attività ai propri clienti. Il trend legato ai viaggi sostenibili troverà una nuova spinta dopo la pandemia.

Dopo mesi di restrizioni e limiti, per il 2021 il richiamo della natura si fa più forte. Conosciuta per la sua biodiversità, che va dalle ripide scogliere ad alture che superano i mille metri di quota, dai vasti terrazzamenti eroici che animano gli scenari della media-alta costa ai promontorio a strapiombo sul mare, la Costa d'Amalfi è un patrimonio, a tratti fragile, dove la conservazione della natura, delle tradizioni e dei siti culturali è di vitale importanza non solo per i residenti, ma anche per i viaggiatori. Il progetto ENIT e Distretto Turistico Costa d'Amalfi per un turismo sostenibilediventa quindi un'opportunità per tutta la destinazione per esaltare e proteggere i diversi ecosistemi che delineano le 14 municipalità che si estendono lungo tutto il territorio del Distretto Turistico Costa D'Amalfi, sviluppare infrastrutture senza emissioni e rafforzare l'agricoltura, la pesca, la produzione alimentare e l'artigianato locale.

«Il distretto turistico in questi anni si è posto come obiettivo prioritario l'orientamento della destinazione verso un turismo più adatto e sostenibile sia dal punto di vista economico che da quello ambientale e sociale. La collaborazione con ENIT è vitale per comunicare lo sforzo che si sta facendo e porre l'attenzione su quelle esperienze e attività maggiormente in linea con quella che, oramai, è diventata anche una richiesta dei mercati» dichiara Andrea Ferraioli, presidente del Distretto Turistico Costa d'Amalfi, Rete Sviluppo Turistico Costa d'Amalfi.

Gli itinerari che verranno proposti accompagnano gli ospiti all'interno della ricchezza paesaggistica e culturale della Costiera Amalfitana attraverso escursioni, gite in bicicletta, percorsi artistici e antropologici, degustazioni e workshop gastronomici. Verranno inoltre organizzati una serie di itinerari in Costa d'Amalfi, fra cui la visita agli Arsenali di Amalfi e al Museo della Carta. Incontri con artigiani e imprenditori locali che hanno fatto del turismo sostenibile il loro marchio. Visite ai laboratori dove vengono prodotti il limoncello, i giardini di limoni dove viene coltivato il celebre Sfusato Amalfitano, gli atelier di ceramisti, cuore delle creatività delle famose maioliche della Divina.

«E' un laboratorio in fermento quello della sostenibilità e del turismo sostenibile, aperto a interazioni con più attori portatori di interessi, esperienze e competenze. L'interesse per i viaggi guidati dall'esperienza è sempre in aumento. Il 54% dei viaggiatori desidera fare volontariato durante la vacanza per mettere a disposizione delle popolazioni locali le proprie capacità professionali e vivere il tessuto connettivo sociale approfittando della vacanza. La Generazione Z, opta per acquisire esperienza di vita al di fuori della scuola da "rivendere" nel mondo del lavoro. Oltre la metà dei viaggiatori globali sarebbe disposto a impegnarsi in attività che contrastano l'impatto ambientale del loro viaggio. Anche solo prenotare consapevolmente soggiorni più ecologici e aiutare a pulire le spiagge. I viaggiatori si assumono maggiori responsabilità scegliendo di evitare i luoghi sovraffollati e dirigendosi verso destinazioni meno conosciute, piccole e grandi città, dove possono lasciare il segno in senso positivo» dichiara il presidente ENIT, Giorgio Palmucci.
ilvescovado.it

Ecco la collana di manuali pratici per vivere di turismo (in attesa che riparta)


Come reazione al crollo delle prenotazioni innescato dalla pandemia, sono molti gli esperti del comparto turismo ad aver individuato nel ricorso al digitale e all’innovazione nel suo complesso così come nella capacità di prendersi cura del viaggiatore, sempre e comunque, uno degli antidoti necessari per la ripartenza. Agli occhi di chi già opera nel settore extralberghiero nelle sue varie accezioni (case vacanza e agriturismi), è oggi più chiara che mai la necessità di accrescere le proprie competenze e professionalizzarsi per sopravvivere al momento di crisi che la pandemia ha imposto ed essere pronti ad intercettare la ripresa, parzialmente già in atto.

Per rispondere a queste esigenze è nato un progetto editoriale inedito e ambizioso, articolato in ben 40 volumi pubblicati dalla casa editrice siciliana Dario Flaccovio: due uscite mensili previste a partire dal prossimo 5 novembre, con l’obiettivo di trasferire, attraverso un linguaggio semplice e fruibile anche per una platea di non addetti ai lavori in senso stretto, strategie concrete e di immediata applicazione.

Il progetto, che si rivolge a tutte le persone che a vario titolo sono operative nel settore della cosiddetta ricettività alternativa e che vogliano accrescere le proprie competenze, vede la luce con la collana “Bed & Business” (parole chiave scelte non a caso per indicare la necessità di coniugare sempre e comunque l’accoglienza alla professionalità), diretta da Danilo Beltrante, già autore per Dario Flaccovio del manuale “Vivere di turismo – Guadagna affittando immobili anche se non ne possiedi e non hai capitali”, uscito nel 2018.

“Con la pandemia e la stretta sugli spostamenti – sottolinea Beltrante – è cambiato il modo di viaggiare degli italiani, sono cambiate le mete prescelte e le motivazioni del viaggio, e gestire case vacanza o B&B nei posti ameni della nostra bella Italia non basta più: bisogna essere bravi e professionali per riuscire ad intercettare chi sta viaggiando in questo momento ed essere in grado di soddisfare le sue aspettative per mantenere in salute le proprie aziende se già si opera nel settore o crearne di nuove e cambiare vita. In questa fase difficile in cui necessariamente il turismo è pressochè fermo è necessario un upgrade in termini di competenze personali perché prima o poi le persone torneranno a viaggiare ma con modalità diverse ed esigenze diverse dal pre Covid. Farsi trovare pronti è un imperativo”.

I primi due volumi in uscita sono “Self check-in” di Patrizio Donnini Gallo e “I segreti del customer care” di Gwendoline Brieux, entrambi con focus sull’ospitalità.

Il primo è un manuale pratico per gestire e ottimizzare la libera gestione dell’accoglienza degli ospiti con tanti esempi e consigli da mettere in pratica. Il volume racconta come il self check-in, che unisce digitale e tecnologie di automazione, possa davvero rivoluzionare il mondo dell’ospitalità̀ visto che il gestore ottimizza tempi e costi, mentre l’ospite può scegliere il momento migliore per accedere alla struttura, senza vincoli di orario, in tutta libertà e autonomia.

Nel secondo testo, si mostra come il customer care sia fondamentale per ogni struttura extralberghiera per riuscire a creare una relazione duratura e positiva con qualsiasi ospite. Il testo offre numerosi suggerimenti pratici: dalle email preimpostate con schedulazione automatica al metodo per convertire i preventivi in prenotazioni dirette, passando per la gestione delle recensioni.

Alcuni dei titoli in uscita per i prossimi mesi, con i relativi autori:

Paola Gheis, “Posizionare con successo case di lusso nel mercato extra alberghiero”

Golia Pezzulla, “Il carisma dell’host nel mercato extralberghiero”

Giuseppe Murina, “Come fare Revenue Management nel mercato extralberghiero”

Federico Mantuano, “Visual Brand identity nel mercato extralberghiero”

Antonella Brugnola e Silvia Ghezzi, “Mettere a reddito la propria casa nel mercato extra alberghiero”

Federica Benatti, “Borghi e dimore storiche nel mercato extralberghiero”

Carmela Lerede, “Come aprire le tue porte agli Smart Worker”

Alessio Venturi, “Prenotazioni dirette nel mercato extralberghiero”

Cristina Baldi, “Ingrediente segreto: l’Italianità”

Luca Sini, “Servizi ancillari: l’arma segreta dell’host”

Gianluca Murgia, “Il manuale degli adempimenti”

Davide Scarantino e Marco Celani “L’avventura Italianway”

Patrizia Menchiari, “Customer experience per fare innamorare i tuoi ospiti”

Alfredo Barbarisi, “La fiscalità nel settore extra alberghiero”

Fosca de Luca, “Home staging per il turismo”

travelnostop

#Roma #TevereDay, è festa grande per il "biondo" di Roma

 

ROMA - Oltre 8 chilometri di sponde, per un giorno trasformate in teatro a cielo aperto. Una festa lunga 75 eventi e con 65 enti e associazioni riuniti. Forse un momento tanto glorioso il Tevere, il fiume di Roma, non lo viveva da millenni. Non solo perché torna la seconda edizione del partecipatissimo Tevere Day, in programma quest'anno il 4 ottobre con un calendario fitto di appuntamenti. Ma perché il "biondo" di Roma, come lo chiamano nella capitale, "rischia" anche di ritrovarsi candidato a Patrimonio dell'Umanità Unesco.
    Una battaglia "lunga e complicata", racconta Alberto Acciari, presidente dell'Associazione Tevere Day che promuove la campagna pro-candidatura, illustrando l'iniziativa al Salone Mondiale Città e Siti Unesco World Tourism Event alla presenza del sottosegretario all'Ambiente, Roberto Morassut, del responsabile della Segreteria politica della presidenza della Regione Lazio, Maurizio Veloccia, e del delegato della sindaca di Roma per la riqualificazione del fiume, Silvano Simoni. "Ma la candidatura - dice Acciari - è un progetto che il Tevere merita", in modo che a Roma "non sia solo il centro storico a essere patrimonio Unesco. E sappiamo di avere una grande forza: il Tevere sano lo vogliono i cittadini. E' un giacimento culturale e naturalistico immenso. Io poi - aggiunge - sogno di rendere visitabile la Cloaca Massima. Penso anche a quanto ne godrebbero i porti imperiali o un'oasi come Farfa".
    Intanto, appuntamento il 4 ottobre, per celebrare (o riscoprire) questo lungo fiume, che dalla campagna si insinua nel centro della città, scorrendo tra cupole barocche e fortezze papali e puntando al mare, via fondamentale per i commerci della Roma imperiale oggi tanto fotografato dai turisti, qualche volta un po' dimenticato dai suoi concittadini.
    Il Tevere Day, che lo scorso anno ha coinvolto oltre 30 mila cittadini e turisti, spiega Acciari, "è nato proprio per esaltare tutte le componenti sociali, sportive, culturali del fiume". Da Castel Giubileo al Foro Italico, dal Ponte della musica allo Scalo del Pinedo, dall'isola Tiberina e Testaccio a Ostia, ecco allora che in un calendario a metà tra impegno e festa, si pensa all'archeologia con l'apertura degli scavi di Emporium a Testaccio condotti dalla Sovrintendenza alle Cripte sotto l'ospedale Fatebenefratelli, i locali del vecchio Ospedale Israelita e della vecchia sinagoga. All'ambiente, con l'iniziativa Clean Up per la pulizia delle acque e delle sponde in accordo con Ama; e all'arte con la mostra fotografica Oltre il fiume realizzata da Photo Tales e le passeggiate cine-letterarie di Roma Slow Tour per raccontare come il Tevere sia stato immortalato dal cinema e dalla letteratura, fino ai concerti delle bande popolari e la performance letteraria delle Donne di carta. A rivelare Storia, storie e leggende pensano invece il Touring Club, Stefano Caviglia e i circoli storici sul fiume. Tra gite sui barconi e incursioni sulle sponde, ecco anche la scoperta delle vecchie usanze alimentari romane nelle apette dello street food. E c'è anche tanto sport, dalle esibizioni dei campioni di skate e pattini a rotelle ai corsi di calcio, canottaggio, paddle e mini tennis, tiro alla fune, yoga, pilates, bici e boccette. Ma, tranquilli, confidando nel tempo, si potrà anche solo prendere un po' di sole lasciandosi cullare dal canto dell'acqua che scorre. (ANSA).

Dai pascoli ai boschi variopinti, è momento foliage a Cortina

 

 E' una montagna piena di colori, dai pascoli d'alta quota ai boschi variopinti, quella delll'autunno a Cortina, dove il foliage dipinge il paesaggio di mille tinte e sfumature. Le giornate in quota acquisiscono il ritmo dell'andatura delle greggi e delle mandrie di ritorno dagli alpeggi estivi, in attesa della tradizionale Festa del Desmonteà, che celebra proprio il rientro del bestiame dai pascoli.
    L'autunno è la stagione ideale per passeggiate ed escursioni all'interno del Parco Naturale delle Dolomiti. Lo scenario è caldo, una tavolozza di rossi, arancioni, gialli e colori più bruni, ed è forse il periodo migliore per visitare luoghi come il Lago di Federa, Croda da Lago, il bosco di larici di Larieto.
    O, per i più allenati, l'escursione dei Tre Laghi, un giro ad anello di circa 5 ore per ammirare il Lago Pianozes, il Lago d'Ajal e il Lago Federa. La partenza è presso il meraviglioso Lago Pianozes, dall'acceso colore verde, circondato da un fitto bosco e sul quale si affaccia lo chalet di un un rinomato ristorante. Il clima è ancora mite, e in attesa del primo freddo si può camminare suoi pascoli e verso le malghe godendo dello spettacolo del foliage, fino a sera, quando il tramonto tinge di rosa le Dolomiti ampezzane. (ANSA).

Asti città degli arazzi, al via la mostra dell'artigianato artistico

 

PALAZZO MAZZETTI (ASTI)  L'artigianato artistico di bottega di due grandi maestri arazzieri astigiani è il filo conduttore di una mostra inedita che inaugura il 19 settembre  ad Asti, a palazzo Mazzetti, ed è visitabile fino al 17 gennaio 2021. Si intitola 'Asti città degli arazzi' ed è "un omaggio della città a due delle eccellenze locali, che hanno portato nel mondo la tecnica 'd'alto liccio' che ha ornato i più grandi transatlantici italiani, edifici pubblici nazionali e musei nel mondo", spiega il presidente della Fondazione Asti Musei, Mario Sacco.
    In esposizione 21 arazzi realizzati dai maestri Ugo Scassa e Vittoria Montalbano, "due delle più prestigiose manifatture astigiane, protagoniste di un capitolo importante e unico nell'ambito del rapporto tra la città e l'ambiente artistico e culturale a partire dagli anni Sessanta del Novecento", aggiunge Sacco.
    Tra le grandi opere che si possono ammirare, molte delle quali realizzate su disegni di grandi artisti del Novecento, 'Apollo e Dafne' da Corrado Cagli, 'Teatro delle Marionette' da Paul Klee, 'Tiro al bersaglio' da Felice Casorati e 'Composizione astratta' del cantautore astigiano Paolo Conte.
    Di Valerio Miroglio ci sono 'Omaggio a Rubens' e 'Doppio sole' (1989), Flora (1991) e altri da opere di Francesco Preverino, Sandro De Alexandris ed Eve Donovan. Nel percorso museale sono inserite installazioni multimediali e in movimento, che risaltano uso del colore e geometrie delle opere, e un telaio, "che consente di realizzare laboratori per la didattica" aggiunge Sacco.
    La mostra si inserisce nel ricco palinsesto di iniziative della Douja d'Or, la rassegna enogastronomica che si svolge nei fine settimana in città e nel Monferrato, fino al 4 ottobre.
    (ANSA).

A Perugia Raffaello tra reale e virtuale

 

PALAZZO BALDESCHI (PERUGIA) - Un Raffaello, tra reale e virtuale, animerà le sale di Palazzo Baldeschi a Perugia fino al 6 gennaio 2021. Le opere del sommo artista italiano sono da oggi esposte nella mostra 'Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia', in una versione multimediale per la sezione curata dalla Fondazione CariPerugia Arte e in una espositiva più classica grazie all'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' di Perugia.
    Gli organizzatori vogliono così, come è stato ricordato nel corso dell'inaugurazione, rendere omaggio a Raffaello Sanzio a 500 anni dalla sua scomparsa. Fra le manifestazioni riconosciute dal Comitato nazionale creato per le celebrazioni, la mostra è anche parte del percorso 'Perugia celebra Raffaello' e si inserisce nel più ricco programma 'Raffaello in Umbria', coordinato dal Comitato organizzatore regionale.
    Come ha spiegato Cristina Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la mostra è divisa in due sezioni: la prima, quella multimediale, a cura di Francesco Federico Mancini, con la regia di CariPerugia Arte e il contributo della Soprintendenza Archivistica dell'Umbria e delle Marche e dell'Archivio di Stato di Perugia; la seconda dal sottotitolo 'L'Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento' realizzata dall'Accademia di Belle Arti e curata da Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo e Saverio Ricci, con il coordinamento di Giovanni Manuali, conservatore dei Beni dell'accademia.
    La versione digitale di Raffaello si mostra subito coinvolgente, con i visitatori che possono persino vederlo mentre disserta con suo padre e con il suo maestro Pietro Vannucci, detto il Perugino, grazie ad alcuni attori in costume rinascimentale. La cosa particolare è poi che con questa esperienza immersiva tra suggestioni visive e sonore si potranno così ammirare, accompagnati da informazioni lette da una voce narrante, tutte le opere legate all'Umbria, se ne contano 12, oggi conservate nei più importanti musei del mondo.
    Raffaello nel capoluogo umbro ha trascorso più o meno sei anni della sua vita, dal 1500 al 1505 circa. Perugia e Città di Castello, rappresentano i luoghi dell'Umbria dove ha mosso i primi passi e svolto una parte significativa della sua formazione artistica. Le uniche due opere ancora conservate in Umbria sono comunque il Gonfalone della Trinità, nella Pinacoteca comunale di Città di Castello e l'affresco di San Severo presso l'omonima cappella annessa alla chiesa camaldolese, oggi di proprietà del Comune di Perugia.
    Fiore all'occhiello della mostra sono poi tre prestigiose opere del Rinascimento umbro appartenenti alla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e realizzate da tre maestri a cui Raffaello si ispira e con i quali si relaziona quando arriva in Umbria: la 'Madonna col Bambino e due cherubini' di Perugino, la 'Madonna con il Bambino e San Giovannino' di Pintoricchio e il 'Santo Stefano lapidato' di Luca Signorelli.
    Mario Rampini, presidente dell'Accademia di Belle Arti, ha presentato infine la sezione che mette in mostra l'eredità di Raffaello alla 'Pietro Vannucci'. Con quattro parti tematiche e cronologiche si vuole mostrare e dimostrare come, per tutto l'Ottocento, Perugia e l'Accademia, furono un vivaio di talentuosi pittori che rielaborano la lezione degli antichi maestri, Perugino e Raffaello prima di tutti, attualizzandone modelli e stile.
    La mostra è corredata da uno speciale catalogo definito "covid free", realizzato da Fabrizio Fabbri Editore con un innovativo sistema di stampa certificato "capace di abbattere la carica batterica e alcuni tra i principali agenti microbici e fungini, sviluppato con lo stampatore Graphic Masters in collaborazione con tre laboratori di analisi specializzati".
    (ANSA).