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L'altra estate. Creato, silenzio, “digital detox”: chi va in vacanza negli eremi

 

L’eremo San Barnaba di Gamogna a Marradi (Firenze) - . A cinquecento metri dalle sponde del Lago di Garda si nascondono, all’ombra di una pineta e di un uliveto, il Santuario della Madonna del Carmine e l’annessa casa, che ogni estate ospita centinaia di turisti dall’Italia e dall’Europa. Dopo averli accompagnati alle loro camere, il responsabile della struttura Stefano Simi li osserva ogni giorno. Molti pregano in chiesa, mentre altri – buddhisti – meditano a pochi metri di distanza. I bambini, alcuni con disabilità, fanno l’orto, accarezzano gli asini, raccolgono le uova delle galline o corrono con le anatre. Gli adulti, se non sono al fianco dei figli, cantano in un coro o si sdraiano nel parco che circonda la casa per leggere un libro. A fine serata – assicura ad Avvenire – Stefano Simi ha visto molti sorrisi e pochissimi cellulari, perché in tanti alla Madonna del Carmine non sentono il bisogno di connettersi: «Molti ospiti – spiega – dicono di voler depurare l’anima e il corpo». In gergo tecnico, più che di depurazione, si parla di “disintossicazione digitale” (digital detox) e sempre più turisti italiani ne sentono l’urgenza durante i pochi giorni di vacanza annuali: ai lavoratori serve ad allontanare lo spettro della reperibilità continua durante le ferie, mentre per gli studenti è l’occasione di una pausa dall’intrattenimento digitale. A monitorare questo nuovo bisogno sono pochi sondaggi commissionati perlopiù da aziende del settore, ma tutti tracciano la stessa tendenza per il 2025: secondo un’indagine realizzata dalla compagnia di viaggi WeReoad, che ha intervistato 5.689 maggiorenni sul tema, il 61% dei viaggiatori ha già provato o vorrebbe vivere un’esperienza di digital detox. Stando, invece, a un sondaggio commissionato dalla compagnia aerea Vueling, già il 79,5% degli italiani sarebbe pronto a viaggiare lasciando a casa smartphone e dispositivi digitali.
Il Santuario del Carmine a San Felice del Benaco (Brescia)

Il Santuario del Carmine a San Felice del Benaco (Brescia) - .

Al di là delle intenzioni, però, per rilassarsi in un viaggio senza connessione non basta dimenticare il cellulare nel cassetto: servono luoghi isolati, a contatto con la natura, dove il soggiorno è economicamente sostenibile e che offrano, a chi è credente, occasioni di preghiera e meditazione. In altre parole: eremi e monasteri. Dalla fine della pandemia da Covid-19, perciò, decine di luoghi di ospitalità religiosa in Italia sono diventati un rifugio per i moltissimi turisti alla ricerca di una vacanza disconnessa. Nella casa per ferie al Carmine, a San Felice del Benaco (Brescia), molti ospiti – spesso inconsapevolmente – condividono di fatto lo stile di vita dei vicini frati carmelitani che dal XIII secolo, quando sul monte Carmelo in Palestina fondarono l’ordine, si dedicano alla preghiera contemplativa e alla fraternità. «Il chiostro dei frati confina con l’albergo – racconta il responsabile Stefano Simi – e, quindi, molti ospiti si trovano a condividere, almeno in parte, la vita religiosa. Le prime esperienze di ospitalità nella nostra casa, del resto, coinvolgevano proprio chi arrivava al lago per partecipare alle Lodi o alle Messe con i frati». Ora, invece, accanto al santuario (sede giubilare della diocesi di Verona) si trovano un orto e una fattoria didattica, aperta anche alla pet therapy per gruppi di persone con disabilità. Ai pellegrini, che ancora raggiungono il santuario, si aggiungono anche fedeli di altre religioni: «Possono essere buddhisti, musulmani o ebrei – commenta Simi –. Ma ci sono anche gruppi di lavoro o di studio. Tutti cercano un posto dove disconnettersi e stare nel silenzio anche per giorni interi. A proteggere questo luogo, è il santuario che lo immerge in un’aura spirituale». Dopo un anno di notifiche e risposte lampo ad amici e colleghi, però, per disconnettersi potrebbe non bastare una settimana al lago. «Per arrivare alla nostra casa non basta un’auto 4x4: l’ultimo tratto va percorso a piedi», racconta suor Giovanna, una delle due sorelle delle fraternità monastiche di Gerusalemme che abitano stabilmente nell’eremo San Barnaba di Gamogna a Marradi (Firenze). «Ma chi viene qua vive con noi come in una famiglia – assicura la religiosa –. È un rifugio». All’eremo di Gamogna, per stare lontani dai social, molti giovani trascorrono il soggiorno da soli. Simona (il nome è di fantasia, ma la storia è reale) ha raggiunto per la prima volta l’eremo nel 2023, per cercare «pace e silenzio». Ogni giorno, durante la sua vacanza, si ritirava nella cappella romanica, spoglia, distante duecento metri dalla casa. «Una sera le chiesi se fosse il suo posto preferito – racconta suor Giovanna – e la ragazza mi rispose che era il suo luogo ideale. Così, le proposi di pulirlo e, da allora, non ha mai smesso di darci una mano». Come Simona anche altri giovani, allontanatisi volontariamente da web e social network, hanno trovato all’eremo di Gamogna l’occasione per relazioni profonde: «Molti impariamo a conoscerli durante il soggiorno e ci danno una mano con il lavoro, portando a piedi quello che serve all’eremo – spiega la responsabile –. Altri pregano con noi tutti i giorni. Sono ragazzi in gamba che cercano di andare in profondità, di conoscere se stessi e di trovare la pace nel cuore. Anche da un breve soggiorno estivo si capisce la ricerca spirituale che li guida»
L’eremo San Geminiano a Guiglia (Modena)

L’eremo San Geminiano a Guiglia (Modena) - .

Ma non per tutti digital detox è sinonimo di isolamento. All’eremo di san Geminiano a Guiglia (Modena), ogni anno molti adolescenti scelgono di rinunciare agli smartphone per settimane. E lo fanno in gruppo. «Nelle missioni organizzate dalla nostra comunità, Chemin Neuf – racconta Roberto Rota, responsabile della struttura – ai ragazzi viene ritirato il cellulare e, al termine dell’esperienza, molti ringraziano e persino apprezzano di essersi allontanati dagli strumenti digitali». In questi contesti, per funzionare, il digital detox ha bisogno di luoghi adatti e organizzazione: «Le esperienze di disconnessione sono guidate da un approccio pedagogico che riempie di attività le giornate dei ragazzi: penso alle camminate, agli incontri e alla preghiera. In più, qua a San Geminiano, si vive un silenzio profondo e uno stretto legame con la natura che aiutano i giovani nella ricerca spirituale». 
 Avvenire

Estate Non solo crisi, cambia radicalmente il modello di vacanza Per risparmiare addio alle ferie d'agosto e viaggi più brevi


 Ansa

C'è il caro prezzi che non riguarda solo lettini e ombrelloni ma anche trasporti (in primis i voli aerei), ristoranti, hotel, divertimenti vari e musei.

Ma forse in atto c'è anche un cambio del modello di vacanza a cui siamo abituati che vedeva agosto e il mare a fare la parte del leone per l'estate. Per sapere se questo sia vero e se sia un fatto positivo oppure negativo, bisognerà attendere il consuntivo di questa estate 2025 rovente non solo per colpa del solleone ma anche per le numerose polemiche.

Polemiche che coinvolgono sempre di più anche la politica tanto da far scendere in campo la premier Giorgia Meloni: "Negli ultimi giorni, tra le diverse uscite, anche la segretaria del Pd Elly Schlein ha lasciato intendere che il turismo italiano fosse in crisi. Peccato che, poche ore dopo la sua uscita, i dati ufficiali del Viminale - tratti dalla banca dati 'Alloggiati web' della Polizia di Stato - abbiano certificato l'esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive.

Dal canto loro la ministra Daniela Santanchè e il ministero del Turismo, nei giorni scorsi, avevano dimostrato ottimismo: "Sempre più turisti scelgono i 'mesi di spalla' invece che soltanto agosto" e "sempre più le mete si allargano e la meta prescelta non è più solo mare, ma anche montagna, città d'arte e aree interne e mete non esattamente canoniche".

"Molte persone - fa notare Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Italia - scelgono la montagna, i laghi, le città d'arte o l'estero: nel 2024, ad esempio, il 10,8% degli italiani ha optato per la montagna e quasi il 3% per i laghi. Il mare resta la meta preferita, ma oggi viene vissuto in modo più flessibile e frammentato. Allo stesso tempo, le vacanze lunghe di un mese o più non sono più la norma: ci si muove per periodi brevi o molto brevi, concentrandosi su uno o due weekend al massimo o scegliendo una settimana mordi e fuggi. Non è un caso se gli stabilimenti tornano pieni nei fine settimana, da maggio a settembre inoltrato".

Anche sul fronte economico il quadro è complesso. "Dal 2012 al 2025 le tariffe di noleggio balneare - ragiona - sono cresciute mediamente del 20%, pari a circa meno del 2% medio annuo: un incremento contenuto se rapportato all'inflazione post-Covid, che tra il 2021 e il 2023 ha oscillato tra l'1,9% e l'8,1%, riducendo il potere d'acquisto delle famiglie con le retribuzioni in media inferiori di oltre il 12%. Nello stesso periodo, il costo del lavoro dipendente stagionale è quasi triplicato, arrivando a 110 euro giornalieri per lavoratore".

Alla sfida interna si somma quella internazionale: in destinazioni come il Montenegro o Corfù l'Iva sul turismo è al 5%, condizione che in teoria permetterebbe di mantenere prezzi più bassi. "Tuttavia, il confronto reale dimostra che l'Italia resta competitiva: una settimana di ospitalità in Grecia o Croazia costa in media 600 euro a persona, mentre per le stesse condizioni in Italia (che può offrire sia città d'arte che località balneari) la spesa media è di circa 500 euro a persona" continua.

La nota dolente dei prezzi rimane, tanto che in moltissimi dicono addio alla villeggiatura lunga concentrata ad agosto, in favore di viaggi più frequenti e più brevi spalmati tra giugno, luglio e settembre: le vacanze estive, tra trasporti, alloggi e servizi connessi, - calcola il Codacons - costano in media il 30% in più rispetto all'era pre-Covid, un aumento della spesa che ha profondamente modificato le abitudini degli italiani. A subire i rincari più pesanti è stato il comparto del trasporto aereo - analizza l'associazione - e oggi i voli nazionali costano in media l'81,5% in più rispetto allo stesso periodo di sei anni fa, +67,8% i voli europei. I prezzi dei traghetti sono saliti nello stesso periodo del 13,9%, quelli dei treni del +10,7%, autobus e pullman +10,1%. Spostarsi con un'auto a noleggio è più caro del 21,6%. Chi invece preferisce optare per un pacchetto vacanza si ritrova a spendere il 56,6% in più rispetto al 2019, e per dormire fuori occorre fare i conti con i rincari delle strutture ricettive: nello stesso periodo i listini di alberghi e motel sono saliti del 42,6%, villaggi vacanza e campeggi segnano un +12,7%, b&b, case vacanza e alloggi in altre strutture +22,7%. Rincarati anche parchi divertimento (+21,4%), musei e monumenti (+20,5%), parchi nazionali, zoo e giardini (+13%). Per una cena al ristorante o in pizzeria si spende questa estate il 22,5% in più, ma anche consumare uno spritz al tramonto sarà più salato rispetto all'era pre-Covid, con gli aperitivi alcolici rincarati del +18,2%, mentre la birra sale del +17,2%: va peggio agli astemi, dal momento che i prezzi delle bibite analcoliche aumentano del +28,8%.

Dalle Alpi al mare, dove vanno i politici in vacanza


La politica va in vacanza per ricaricare le batterie, ma solo per qualche giorno. Ad agosto le Camere sospendono l’attività parlamentare e il governo rallenta i ritmi, anche se i dossier sono sempre aperti per la premier ed i suoi ministri. Così come per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Che anche quest’anno predilige la montagna, a differenza del suo predecessore Giorgio Napolitano habituè agostano delle Eolie. Il capo dello Stato si traferirà nei prossimi giorni in Val di Siusi, in Trentino, per un breve soggiorno.

Riserbo sugli spostamenti di Giorgia Meloni anche se più voci la danno in arrivo in una isola greca delle Cicladi in queste ore con la famiglia per poi passare qualche altro giorno di relax, rigorosamente al mare, dopo ferragosto, in Puglia.

E mare sarà anche per il presidente della Camera Lorenzo Fontana, atteso sul Gargano per una settimana di riposo. Più a sud, nella sua Sicilia, si dirige il presidente del Senato Ignazio La Russa che potrebbe comunque spendere qualche giorno a Zoagli nel Tigullio.

Tra i ministri, Matteo Salvini è atteso in montagna, in Trentino, anche se molti giorni del mese – fanno sapere dal suo staff – li passerà al lavoro al ministero.

Vacanze familiari e domestiche per Antonio Tajani: il ministro degli Esteri starà con i suoi nelle sue terre, a Fiuggi. Stessa impostazione per Roberto Calderoli che si godrà il suo casolare nel Monferrato, in Piemonte.

Per Nicola Fratoianni la vacanza sarà di mare, in Grecia. Mentre per Angelo Bonelli qualche giorno in Trentino. La segretaria del Pd Elly Schlein starebbe ancora decidendo una destinazione anche se ha già nel suo carnet una serie di appuntamenti politici pubblici.

Il leader di Azione Carlo Calenda sfrutterà il tempo libero a disposizione per visitare il Portogallo, mentre l’ex premier e leader dei 5 stelle Giuseppe Conte trascorrerà alcuni giorni nella sua “amata Puglia”.

Vacanze montane anche per Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ad Alpiaz Montecampione, in Valcamonica (Lombardia). Sicuramente in famiglia per Matteo Renzi, leader di Iv, anche se la destinazione non sarebbe ancora definita.
travelnostop


Gli italiani preferiscono il mare o la montagna? Le statistiche dei viaggi italiani


 geopop.it

Mare o montagna? Per il 44% degli italiani vince il mare, ma cresce la montagna (19%). E poi città d’arte, borghi, partenze, alloggi, animali domestici… Il sondaggio del Touring Club racconta molto sulle vacanze estive. E sì, qualcuno chiede pure consiglio a ChatGPT.

In vacanza con gli adolescenti: meglio lasciarli liberi o trascorrere più tempo insieme?


Le vacanze rappresentano spesso uno dei momenti più difficili da gestire nella relazione tra genitori e figli adolescenti. Se da un lato gli adulti desiderano riposo e tranquillità, dall’altro gli adolescenti cercano libertà, divertimento, stimoli, nuove esperienze e socialità. Bisogna mediare tra il loro desiderio di autonomia e il bisogno di trascorrere del tempo insieme in famiglia. Come fare? Lo abbiamo chiesto a Marinella Cozzolino, psicoterapeuta.

Quando si parla di adolescenti è importante ricordare che si tratta di una fascia d’età molto ampia. «Si va dai pre-adolescenti, dai 10 ai 13 anni, agli adolescenti veri e propri, dai 13 fino ai 18 anni – spiega Cozzolino -. Ci sono bisogno e desideri differenti, che vanno riconosciuti e accompagnati con consapevolezza. È un tempo che può generare conflitto, ma il conflitto è naturale e sano: segnala che l’adolescente sta cercando spazio e identità. Il primo passo che i genitori devono compiere è riconoscere i propri figli. Quando si parla di vacanze occorre capire che si sta partendo con una ragazza o un ragazzo con curiosità e passioni diverse dalle proprie, con un desiderio, più che lecito, di divertirsi e, perché no, sfrenarsi. Nulla a che vedere con la voglia di mamma e papà di riposarsi dopo un anno di lavoro. È allora importante giungere a un compromesso».

«Il compito di un adulto non è quello di intervenire solo quando il problema si presenta, ma di anticipare e prevenire – sottolinea l’esperta -. Le vacanze possono essere un’occasione preziosa per allargare i confini degli adolescenti, allenarli all’autonomia. In alcuni contesti di vacanza si permette loro di rientrare più tardi, si concede la prima discoteca, si dà il permesso di uscire anche dopo cena. Possono contare sulla bicicletta come mezzo proprio per muoversi autonomamente. Si cominciano a concedere queste libertà poiché il contesto più piccolo lo permette. Queste autonomie sono fondamentali per aiutarli a crescere: non diventano adulti come per magia soffiando le 18 candeline sulla torta. Crescere è un processo graduale che va accompagnato passo dopo passo, una conquista alla volta».

«Le vacanze ideali per un adolescente sono spesso in contesti contenuti e conosciuti, come un villaggio turistico, un piccolo paese o un luogo dove “tutti conoscono tutti” – consiglia Cozzolino -. In questi ambienti i genitori possono sentirsi più tranquilli nel concedere autonomia: andare a casa di un amico o un’amica, partecipare a corsi di surf o tennis, esplorare i dintorni in sicurezza. Se c’è possibilità bisogna evitare di far fare loro cose che non amano, come per esempio trascorrere la vacanza a casa della nonna in un paesino isolato, a meno che non ci sia un contesto familiare piacevole, dato magari dalla presenza di cugini della stessa età. Laddove la compagnia dei coetanei manca, per evitare che si annoino, bisogna giocare d’anticipo. Una buona idea può essere portare con sé un amico o un’amica, in modo che l’adolescente abbia qualcuno che gli faccia da spalla, un punto di riferimento con cui condividere esperienze, uscite, divertimento».

«Oggi i ragazzi sono cittadini del mondo. Hanno bisogno di uscire dal proprio ambiente scolastico e confrontarsi con persone diverse, provenienti da contesti culturali e geografici differenti. Le vacanze rappresentano un’occasione straordinaria per esplorare la diversità: fare amicizia con coetanei di altre regioni, ascoltare accenti diversi, confrontarsi su abitudini, modi di pensare e di vivere. Se ci sono le possibilità economiche, si può regalare ai ragazzi un’esperienza che rappresenti per loro un sogno: un viaggio in America, una settimana in barca, una meta lontana che hanno sempre voluto visitare. Potrebbe essere un perfetto regalo di compleanno o un regalo per l’intera famiglia. Nel posto dei loro sogni di sicuro non si annoierebbero ed i conflitti sarebbero ridotti a zero, al contrario si rafforzerebbe il legame familiare, anche attraverso la costruzione di ricordi comuni. Insomma la vacanza è un momento di “adultizzazione”, un percorso che piano piano li aiuti a camminare da soli», conclude Cozzolino.

Corriere della Sera

In Italia boom dei ‘buddy trip’: 20% in vacanza con gli amici


L’amicizia costituisce un valore importante nella vita di tutti i giorni e le vacanze, in particolare, possono diventare un vero banco di prova per l’amicizia. In vista della Giornata Internazionale dell’Amicizia, che si celebra ogni anno il 30 luglio, PiratinViaggio ha deciso di indagare la propensione degli italiani a partire con i propri amici e le proprie amiche, focalizzandosi sugli elementi che più infastidiscono e sulle caratteristiche più apprezzate.

Come emerge dalla ricerca, l’estate 2024 sarà all’insegna dell’amicizia tanto che 1 viaggiatore su 4 ha in previsione un ‘buddy trip’ (letteralmente, viaggio in compagnia dei propri amici ed amiche), con picchi per la Gen Z (50%) e i Baby Boomer (40%). Gli amici e le amiche sono i compagni preferiti per le vacanze dal 36% degli intervistati, in crescita di oltre 10 punti percentuali rispetto ad una ricerca della piattaforma del 2022 (25%)2. A differenza di queste due generazioni, chi non sarà orientato a vacanze ‘friends-friendly’ è la coorte della Gen X che sceglie i componenti della famiglia come propri compagni di viaggio per i viaggi estivi.

Tra le principali motivazioni di chi non ha in previsione un buddy trip, ci sono il budget limitato dovuto ad una vacanza già organizzata con il partner o con la famiglia (61%) e l’impossibilità di trovare un compromesso su una data e sulla location (34%). Significativo il fatto che per per la Gen X e i Baby Boomer sia proprio il budget la causa principale dietro a questa scelta, mentre per le generazioni più giovani sia il non riuscire a mettersi d’accorso sul luogo e sulle date di viaggio (per il 49% della Gen Z e per il 38% dei Millennials).

La vacanza friends-friendly perfetta: in Europa, per viaggi di massimo una settimana ed al mare
L’Europa è la meta privilegiata per la metà dei rispondenti (50%) mentre l’Italia ottiene la seconda posizione (39%); a tal proposito, interessante è evidenziare che questo rapporto si capovolge per i Baby Boomer per i quali i viaggi con i propri amici e amiche si svolgono principalmente nel Belpaese (49%). Per quanto riguarda la durata media, la formula più gettonata per 1 rispondente su 2 per quanto riguarda le vacanze con i propri amici e amiche è quella di soggiorni di massimo una settimana, seguita dai fine settimana (32%).
Indipendentemente dalle preferenze ed esigenze individuali, le vacanze con i propri amici e amiche si svolgono per tutte le generazioni al mare per oltre il 50% delle persone intervistate (53%): più specificatamente, la combo con il relax è al primo posto con il 24% delle scelte a cui segue l’avventura con il 17% e la cultura con il 12%. Sebbene il mare sia il vincitore indiscusso, le visite alle città d’arte si difendono bene conquistando il 38% delle preferenze (con un picco che raggiunge il 41% per i Baby Boomer).
Tra le attività più apprezzate durante questa tipologia di viaggi, vi sono esperienze insolite e “out of box” (42%), seguite da sfizi eno-gastronomici come per esempio, degustazioni (39%) e party (38%). Queste percentuali crescono nettamente per i GenZer (rispettivamente al 60%, al 45% e al 48%).

I “grandi no” e i “grandi si”
Durante le vacanze il dover vivere a stretto contatto con i propri amici ed amiche fa spesso emergere lati inaspettati del carattere e delle abitudini delle altre persone, che potrebbero creare malumori ed attriti: lo conferma il fatto che tra le caratteristiche che maggiormente infastidiscono i viaggiatori in un buddy trip sono i tempi eccessivamente lunghi di preparazione (con il 50% delle preferenze). Leggermente inferiori, ma significative sono le quote di persone che mal sopportano la diversa attitudine verso il budget (28%) e le abitudini alimentari degli amici e delle amiche come, per esempio, la poca apertura verso il cibo locale (23%).
Inoltre, tra gli altri fattori che incidono negativamente sulle vacanze quando le si condivide con gruppo più esteso di amici e amiche troviamo il ritardo (58%), l’incapacità di adattarsi (56% che cresce al 64% per la Gen Z) e l’egocentrismo (25%).
D’altro canto, secondo lo studio di PiratinViaggio, l’amico/a ideale in vacanza è per i viaggiatori appartenenti a tutte le generazioni una persona flessibile, spensierata e indipendente: la capacità di scendere a compromessi ha infatti ottenuto il 65% di preferenze e viene ritenuta imprescindibile per la buona riuscita della vacanza. Non da meno sono la voglia di divertirsi e di affrontare il viaggio con leggerezza e spensieratezza (51% con un picco che arriva al 61% per la generazione più giovane) e l’indipendenza dei propri compagni di viaggio (40%, ma scelta solamente dal 33% dei viaggiatori Baby Boomer).

Amici per sempre, ma solo se si superano le vacanze
Se è vero che vivere un viaggio comune consente di condividere esperienze e ricordi unici (come confermato dal 78% del campione) e di amplificare le emozioni (per il 45% dei rispondenti), è altrettanto vero che la metà dei rispondenti dichiara di aver avuto almeno un’esperienza negativa con amiche/amici in vacanza (48%). Tuttavia, solamente il 9% degli intervistati ha interrotto un rapporto d’amicizia a causa di un viaggio finito male, mentre il 19% ha visto il legame raffreddarsi. In questi casi, i motivi sono attribuiti principalmente alla scoperta di aspetti di difficile accettazione in merito al carattere dell’amico/a (49%) e ad un atteggiamento egoistico (28%).

Flirt e amicizia: possono coesistere?
Sebbene si possa pensare che i flirt durante una vacanza all’insegna dell’amicizia possano essere causa di conflittualità, in realtà per quasi 9 rispondenti su 10 non ci sarebbe nessun problema se il proprio amico o amica decidesse di vivere un’avventura amorosa durante la vacanza insieme.
Più specificatamente, di questi il 52% sarebbe assolutamente neutrale, il 22% li accetterebbe solo se non si è in viaggio in due (opzione scelta dal 31% della Gen Z) e il 13% accetterebbe la situazione solo a patto di fare nuove amicizie ed organizzare attività di gruppo. Infine, la quasi totalità dei viaggiatori sostiene che da viaggi tra amici e amiche non è mai nata una storia d’amore (85%).

travelnostop.com

Truffe, su Facebook annuncio su casa vacanza fantasma: denunciati

 

Il prezzo era conveniente e la trattativa doveva concludersi in fretta, altrimenti l’offerta sarebbe terminata. Ma la casa al mare che da un annuncio su Facebook sembrava essere l’affare dell’estate, altro non era che una truffa. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri della Stazione di Cusano Mutri (Benevento), a conclusione di indagini scaturite dalla querela presentata da un cittadino per truffa avvenuta su social network: denunciati alla competente Autorità Giudiziaria un 58enne e una 39enne, di origini calabresi, già noti alle forze dell’ordine per i medesimi fatti.

In concorso tra loro, dopo aver pubblicato sul Facebook un falso annuncio di affitto di una casa vacanze sulle spiagge calabresi, hanno raggirato il malcapitato che, attratto dal prezzo conveniente e spronato a concludere la trattativa in fretta per non perdere la buona occasione, ha inoltrato con bonifico la somma di 390 euro a titolo di caparra. Solo dopo qualche giorno, constatando l’irreperibilità dei due furfanti e resosi conto quindi di essere stato truffato, si è rivolto ai carabinieri per denunciare i fatti.

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NH Collection Genova Marina presenta la sua nuova veste


 NH Collection Genova Marina annuncia il restyling ispirato ai colori del mare della magnifica città che lo ospita. Un design accogliente e ricercato, nei toni del blu e dei colori pastello, scelti per evocare il bellissimo panorama sul Porto Antico di Genova, riqualificato da Renzo Piano, su cui affaccia la struttura.

L’edificio, costruito su quattro piani, con tetti in ardesia e intonaci slavati e rossastri tipici dell’architettura ligure, galleggia sull’acqua ed è sorretto da speciali palafitte per un centinaio di metri, affacciandosi sul suggestivo ed elegante Golfo di Genova. L’hotel si trova vicino all’Acquario, al Museo del Mare e al terminal crociere Ponte dei Mille, nonché a pochi passi dal quartiere dello shopping e dai siti patrimonio dell’UNESCO della città, come Palazzo Ducale.

Il restyling che ha coinvolto le 140 camere, ampie e confortevoli, si ispira allo stile nautico e all’atmosfera marinara, con pareti e testate del letto sia nei toni del blu e azzurro, che rimandano ai colori del porto di Genova e alle nuance del mare, che nei toni pastello rosa e beige, che rievocano il colore del tramonto e della sabbia fine della Liguria. Vele e marinai sono protagonisti delle moderne stampe scelte come fil rouge dell’arredo, mentre le tipiche lampade in ottone e vetro lavorato decorano anche le aree comuni e la zona del ristorante ‘Il Gozzo’.

Tutte le camere con affaccio sul mare e i bellissimi terrazzini donano all’hotel la tipica forma di una nave da crociera dove, a poppa, si trova l’ingresso principale, mentre a prua il ristorante “Il Gozzo” che si affaccia direttamente sul mare con vista panoramica sulla Lanterna: simbolo della città che, dal 1543, indica la rotta ai naviganti. Il ponticello collega la zona vecchia alla nuova area dell’hotel, costruita su palafitte in occasione del rifacimento del Porto Antico da parte di Renzo Piano. Inoltre, da alcune camere e dal ristorante è visibile la vasca dei delfini dell’Acquario di Genova da cui è possibile ammirare da vicino questi fantastici animali.

L’hotel è connesso ad alcuni elementi storici della città, come ad esempio la nota ‘bitta’, guardiana silenziosa e resistente alle forze del mare, presente nella hall, nella lobby e sul vecchio molo visibile attraverso i vetri del pavimento. Un frammento del passato che ancora oggi evidenzia il forte legame con il Porto Antico.

“Siamo felici del restyling che ha coinvolto NH Collection Genova Marina, che si conferma una delle strutture più amate dai nostri ospiti internazionali e locali – commenta Manuela Calistri, General Manager di NH Collection Genova Marina – Una ristrutturazione voluta anche per omaggiare la nostra meravigliosa città dal fascino autentico, crocevia di popoli e cultura marittima. Il nostro albergo, situato sul Molo Ponte Calvi, ne custodisce frammenti antichi, fondendo passato e presente. Siamo soddisfatti di poter offrire, grazie a questo restyling, una struttura emblematica del brand NH Collection Hotels & Resorts, pronta ad accogliere al meglio i nostri ospiti in una cornice incantevole”.


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A Leolandia i bambini cantano con Daisy Dot


 Estate ricca di appuntamenti a Leolandia: tra giochi acquatici al cospetto dei draghi, giostre spericolate, spettacoli e avventure insieme ai protagonisti dei cartoni animati, il parco a tema preferito dai bambini continua a sorprendere i suoi ospiti.

L’ultima novità è il debutto, sabato 20 luglio, di Daisy Dot, nuova stella delle baby-dance che aiuta i piccoli a familiarizzare con l’inglese: in linea con diversi studi sull’apprendimento, lettere dell’alfabeto, nomi degli animali e dei giocattoli diventano il pretesto per allegre filastrocche che, tra un passo di danza e l’altro, insegnano ai bambini le parole chiave della lingua più diffusa al mondo.

Nel suo evento d’esordio a Leolandia, Daisy Dot si esibirà due volte sul palco all’aperto di Minitalia, cantando i suoi singoli di maggior successo, come ‘Chi chi boo!’, ‘Playing with the animals’ e il tormentone ‘Hickory dickory dock’, la canzone dell’orologio che, da sola, vanta già 1,4 milioni di riproduzioni sul web. Dopo aver cantato e ballato, i bambini potranno incontrare Daisy Dot di persona, per scattare una foto ricordo sul palco.

“Siamo felici di essere il primo parco a tema in Italia ad accogliere Daisy Dot per uno spettacolo dal vivo. È un personaggio di grande successo tra i bambini, compresi i più grandicelli che vanno già a scuola e stanno imparando l’inglese, e ben rappresenta la nostra idea di intrattenimento: un’esperienza coinvolgente che, oltre a divertire, lasci qualcosa di concreto, trasmettendo valori e contenuti che possono essere funzionali al processo di crescita del bambino”, ha detto David Tommaso, Direttore Marketing e Vendite Leolandia.

In attesa di Daisy Dot, sabato 6 luglio Leolandia ospiterà l’edizione 2024 del Thomas Day, giornata evento dedicata a tutti i fan del mitico Trenino, che da oltre 75 anni intrattiene intere generazioni di bambini con le sue avventure ispirate ai temi dell’amicizia e dell’inclusione. Oltre a fare il giro del parco a bordo delle carrozze blu del Trenino Thomas, grandi e piccoli potranno ballare la Thomas Dance, scattare una foto ricordo con il loro beniamino e scoprire tante altre sorprese che li catapulteranno nel magico mondo di Sodor.

L’estate è il momento perfetto per approfittare anche dei pacchetti Parco + Hotel, la formula ideale e conveniente per trascorrere un weekend in famiglia: 2 giorni a Leolandia + 1 notte in hotel, con possibilità di modifica o cancellazione gratuita fino a 4 giorni prima della partenza. Prenotare è semplicissimo, in agenzia di viaggi o direttamente online sul sito di Leolandia, scegliendo in pochi click la struttura alberghiera preferita.

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Comehome lancia la business unit ‘travel’


Spiagge incontaminate e isole incantate nell’arcipelago africano di Capo Verde, sole mare e vento tra le bellezze del Salento o esplorare in crociera le meraviglie del Mediterraneo Occidentale da Cannes, la perla della Costa Azzurra, a Barcellona, con la sua vibrante energia catalana, fino ad Ibiza,  l’isola del divertimento senza fine, e infine Cagliari, cuore della Sardegna. Sono solo alcune delle esperienze di viaggio organizzate da Comehome, https://comehome.fun/ per inaugurare la sua unit “travel”, evoluzione naturale dell’impegno dell’azienda nel creare connessioni autentiche tra le persone.

Nata nel 2017 dall’intuizione di tre under35, Michele Cesario, Daniele Chierchia e Andrea Vitale, come primo real life network che si è posto l’obiettivo di utilizzare il digitale per creare connessioni autentiche tramite l’organizzazione e la partecipazione ad eventi privati, Comehome è riuscita in breve tempo a raccogliere intorno a sé una community di oltre 500 mila utenti, lavorando nelle principali città italiane, quali Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Napoli e Genova.

I viaggi proposti dalla nuova unit, saranno caratterizzati da un’attenzione particolare per destinazioni uniche, esperienze culturali immersive e attività che promuovono il benessere e la convivialità. Gli utenti della community infatti, potranno scegliere tra una vasta gamma di destinazioni, dai viaggi avventurosi, ai city break in città ricche di storia e cultura, weekend e settimane in Italia e all’estero, il tutto arricchito da esperienze  e momenti di condivisione con gli altri partecipanti ed esperienze di viaggio personalizzate in base ad età, passioni e tipologia

“Il lancio della unit travel,  con alla guida Emma Lenoci, imprenditrice e manager con oltre 15 anni di esperienza nel settore del turismo, rappresenta un passo importante per ComeHome nella nostra missione di creare connessioni significative ed esperienze memorabili per la nostra community. Siamo entusiasti di offrire ai nostri utenti la possibilità di scoprire il mondo insieme, creando ricordi indelebili e amicizie durature – afferma Michele Cesario, CEO di Comehome – Crediamo che il viaggio sia uno dei modi più potenti per unire le persone, e siamo orgogliosi di rendere questa esperienza accessibile per tutti i membri della nostra community.”

L’offerta di Comehome per l’estate 2024 è già pronta, e numerose novità saranno presentate nei prossimi mesi, dall’Isola Che Non C’è fino ad Halloween e Capodanno 2024, in preparazione di una straordinaria programmazione per il 2025.

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Estate 2024, ENIT: oltre 4 mila eventi e 28 milioni partecipanti trascinano il turismo


- Oltre 4.000, tra concerti, festival, conferenze e manifestazioni sportive che calamiteranno più di 28 milioni di visitatori, sia nazionali che internazionali, nel periodo giugno-settembre: l’estate italiana si illumina di eventi.

Tradizioni, radici e identità: sono soprattutto i borghi e le mete meno note, ma al contempo più autentiche e genuine, a giocare un ruolo fondamentale. Sagre e feste di paese, infatti, possono far segnare un incremento del +63,8% nell’affluenza rispetto al 2023. In generale, sono 20 mila le sagre realizzate ogni anno in Italia, per le quali si contano 48 milioni di visitatori, perlopiù giovani (31%) e famiglie (45%).

I due principali catalizzatori sono i circa 290 eventi sportivi, che coinvolgeranno oltre 17 milioni di presenze, e i 2.000 spettacoli musicali, ai quali prenderanno parte oltre 5 milioni di persone. Inoltre, 3,5 milioni di spettatori parteciperanno ai concerti classificati a medio impatto e quasi un milione a quelli di alto impatto. Significativi anche gli 800 festival e le 100 esposizioni, capaci di attirare, rispettivamente, 3,7 e 1,7 milioni di partecipanti.

Secondo le stime ENIT su elaborazioni Data Appeal, ISTAT e Bankitalia, saranno circa 1,6 milioni i passeggeri aeroportuali attesi in Italia da giugno a settembre, di cui l’82,7% dall’estero e il 17,3% di origine nazionale, con la componente italiana in aumento del +4% sullo stesso periodo del 2023.

Tra i primi 20 Paesi di provenienza analizzati, quasi il 30% della clientela aeroportuale è di origine europea. Gli Stati Uniti – mercato alto spendente –, con oltre 285 mila passeggeri attesi (il 18,3% del totale), sono il principale mercato in entrata, seguiti da Francia e Germania, e poi da Spagna e Regno Unito. Mediamente, si prenota il volo 120 giorni prima della partenza, per una permanenza di almeno 12 notti.

“Sotto il cielo di un’estate azzurra, le stelle più luminose sono i borghi e le località meno conosciute, quelle più piccole. Lì dove si respira e si vive l’Italia più vera, sincera e affascinante, tanto per gli italiani stessi quanto per gli stranieri. Gli importanti numeri generati da sagre e feste di paese, infatti, testimoniano quanto queste piccole gemme della nostra offerta turistica siano un elemento fondamentale per l’intera industria e per il rafforzamento identitario del marchio ‘Italia’. Merito, anche, della sinergia messa in campo da Ministero, Regioni e territori, che ha portato – per mezzo di investimenti mirati, come le risorse per i piccoli Comuni a vocazione turistica – alla scoperta, alla riscoperta e alla valorizzazione di quelle realtà cosiddette ‘minori’ che rappresentano delle opportunità straordinarie per lo sviluppo sostenibile del comparto e il benessere economico della Nazione”, commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

“Il turismo sostenibile e la valorizzazione delle tradizioni creano un connubio perfetto per sostenere l’economia locale e attrarre un pubblico più giovane interessato alle proprie radici. Con oltre 800 eventi previsti sul territorio, sportivi, musicali, culturali, l’Italia conferma di avere le leve più giuste per diversificare i driver della motivazione al viaggio e attrarre sempre più turisti stranieri anche sulle aree interne e meno conosciute dove risiedono le più autentiche tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche dell’Italia, permettendoci di fare scelte realmente sostenibili, allargare la stagione e generare sviluppo economico ed occupazionale attraverso il turismo”, spiega il presidente ENIT Alessandra Priante.

“L’estate rappresenta un’opportunità unica per esplorare e valorizzare le ricchezze delle aree interne, offrendo ai visitatori esperienze autentiche. La prospettiva industriale del turismo deve considerare sempre di più queste realtà, che non solo aiutano a rendere l’offerta turistica meno legata alle stagioni canoniche, ma contribuiranno e continueranno a contribuire in futuro a far diventare l’Italia la meta più ambita al mondo”, commenta Ivana Jelinic, Ceo ENIT.

Fonte.finanza.repubblica.it

Windstar Cruises, Star Seeker torna in Alaska e Giappone nel 2026


Windstar Cruises ha rivelato il progetto di posizionamento della sua nuova nave, Star Seeker, in Alaska e Giappone nel 2026, anno in cui si
unirà alla flotta, tornando a proporre itinerari in questa regione dopo lo stop avvenuto nel 2023 quando Star Breeze è stata riposizionata a Tahiti. Star Seeker navigherà in Alaska da maggio ad agosto con crociere di 7, 10 e 11 giorni tra Juneau o Seward, in Alaska, e Vancouver, B.C. e saranno disponibili anche tour via terra prima e dopo la crociera a Denali. Star Seeker lascerà l’Alaska a fine agosto e salperà per il Giappone per iniziare le popolari crociere Grand Japan di 10 giorni tra Tokyo e Osaka offendo itinerari fino a novembre.

“Siamo  felici di poter riportare i nostri ospiti in Alaska e in Giappone – ha affermato il presidente di Windstar Christopher Prelog – Sappiamo che queste sono destinazioni popolari e molte persone ci chiedono di tornare lì. Non possiamo più mantenere questo segreto”.

In Alaska, Windstar impiegherà leader di spedizione a bordo per guidare le sue Signature Expeditions, come ha fatto nelle precedenti destinazioni dell’Alaska. Per esplorare aree selvagge e remote come i Misty Fjords, gli ospiti possono prenotare escursioni a piedi, in kayak e in skiff dalla nave per vivere avventure ravvicinate in piccoli gruppi guidati da una guida esperta che fornirà un’esplorazione completa durante il viaggio. Le guide delle  spedizioni terranno anche presentazioni a bordo della nave per far conoscere la ricca storia, la cultura, la flora e la fauna dell’Alaska.Windstar prevede che i dettagli del nuovo collocamento di Star Seeker, compresi Alaska e Giappone, saranno disponibili online e prenotabili all’inizio di agosto 2024.

“Queste spedizioni coinvolgenti e in piccoli gruppi sono una parte fondamentale del nostro programma in Alaska e avvicinano i nostri ospiti alla bellezza dell’Alaska – ha detto Prelog – Essere sull’acqua e vedere la topografia da quel punto di vista fa capire la grandezza dell’Alaska. È anche tranquillo e meditativo stare in questi luoghi selvaggi. Non si sa mai quale fauna selvatica si possa avvistare”.

Questa notizia si aggiunge alla precedente dichiarazione di Windstar che rivelava l’aggiunta di due nuove navi – Star Seeker e Star Explorer – alla sua flotta di yacht boutique; unità che verranno consegnate rispettivamente nel dicembre 2025 e nel dicembre 2026. Ciascuna di esse avrà 112 suite per una capacità di 224 ospiti e sarà simile agli attuali yacht a motore di classe Star della compagnia.

travelnostop


Turismo Italia. A luglio attesi 18 milioni arrivi e 75 milioni presenze

Incremento di flussi turistici a luglio. Le previsioni dell’Istituto Demoskopika, segnano infatti un incremento dei flussi turistici in Italia: ben 18,2 milioni di arrivi e 75,6 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari all’1,5% e all’1,0% rispetto allo stesso periodo del 2023. In crescita i turisti stranieri: poco meno di 10 milioni (+3,6%) pari al 54,8% del totale degli arrivi previsti con 38,8 milioni di presenze (+2,0%). La spesa turistica dovrebbe toccare i 17,9 miliardi di euro con +3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Secondo la nota previsionale “Tourism Forecast Summer July 2024” dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici rispetto a luglio dello scorso anno si dovrebbe registrare un incremento di 263 mila arrivi e 755 mila presenze. Inoltre, secondo il presidente di Demoskopika Raffaele Rio, il verificarsi di uno scenario proattivo, potrebbe produrre un effetto “rialzista” sulle stime complessive: circa 19,3 milioni di arrivi e 78,6 milioni di presenze con una variazione in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari al 7,2% e al 5,0%. Crescita prevista anche rispetto all’anno boom 2019: gli arrivi, infatti, sarebbero in crescita del 4,8% mentre i pernottamenti dell’1,3%.

“Le nostre previsioni confermano, anche per il mese di luglio, una tendenza in crescita dei flussi turistici nel nostro paese. Da evidenziare, inoltre, che secondo le nostre stime, si potrebbe registrare, per il mese osservato, il livello di internazionalizzazione più alto dal 2010 sia per gli arrivi che per le presenze”, sottolinea Raffaele Rio, presidente di Demoskopika.

travelnostop.com


 

Sguardi. È estate, mandiamo la fede «in vacanza»


Al di là dei soliti messaggi ispirati ai buoni sentimenti, il tempo di riposo può essere occasione per riscoprire il dono degli altri, perché la bellezza non si trova soltanto nella natura e nell'arte

Arriva l’estate. E, immancabile, porta con sé il messaggio del “don”, del parroco, del direttore spirituale: ricordati che la fede non va in vacanza. E se invece ci andasse? Nel senso che il periodo di riposo serve anche a staccare da abitudini incrostate, da atteggiamenti spirituali stantii, da pesantezze non solo fisiche. Resettare, o meglio aprire le finestre dell’anima per fare entrare aria fresca può essere molto utile. Ben vengano allora, per chi ne ha la possibilità, la spiaggia, la gita in montagna, o anche solo lo stop cittadino, magari in compagnia, sorseggiando qualcosa di buono. Attenzione, però a non dimenticare chi siamo. Qualche anno fa, in un vero e proprio decalogo delle vacanze, i vescovi francesi avevano messo in guardia: spesso in estate «siamo meno cristiani, a volte non lo siamo affatto». Per esempio, si va meno a Messa, si dimentica la dimensione della comunità, si possono assumere atteggiamenti discriminatori e arroganti. Non a caso, molti rapporti proprio in vacanza si rivelano più difficili, perché lontani dalle incombenze, dai doveri quotidiani ci mostriamo per quel che siamo sul serio. L’estate allora, come tempo per andare dentro sé stessi, per guardarsi con gli occhi del cuore, per scoprire che ci sono spigoli nel nostro carattere da smussare. In questo ci aiuta il rapporto con gli altri. In un antico Angelus, il 25 luglio 1965 Paolo VI suggeriva: «date pure all'incontro con le altre persone qualche momento di buona conversazione, specialmente con quelle domestiche: le famiglie si ritrovano forse separate durante l'anno dagli impegni che ciascuno deve osservare con orari così stringenti. Concedetevi momenti di pace domestica e poi anche gli incontri con gli amici, e gli incontri con le poche persone, con i gruppi affini ai quali siete vincolati. Date davvero questa distensione della buona amicizia».

L’estate come tempo per rinsaldare buone relazioni è un invito suggestivo e importante. Da vivere e approfondire, magari alla luce di qualche bella pagina di riflessione o di scrittura, anche solo di romanzo. Il che può aiutarci anche a guardarci meglio intorno. In un suo augurio estivo, datato 24 giugno 2020, papa Francesco auspicava che questo periodo potesse e possa «essere tempo di serenità e una bella occasione per contemplare Dio nel capolavoro del Suo creato». Guardare il bello in cui siamo immersi è infatti la più suadente e per certi versi facile, scuola di fede. E di preghiera, nel senso che lo stupore, la meraviglia facilitano il ringraziamento. Ma il bello non si trova soltanto nella natura o nell’arte. Ma anche negli altri. Vedere il buono nelle persone con cui veniamo a contatto: ecco il compito delle vacanze. Un impegno che può persino spingersi a rovesciare lo stile del nostro riposo, magari sollecitandoci a vivere la dimensione del servizio là dove di solito ci piace che siano gli altri a soddisfare le nostre esigenze.
Ma forse non è neanche quello il punto: a fare la differenza è l’atteggiamento di fondo che anima i giorni di relax. Se non ci consideriamo superiori a nessuno, se non siamo solo impegnati a guardarci allo specchio, persino mettersi a disposizione anziché pretendere che siano agli altri a farlo con noi, può essere un’occasione di festa. «Il cristiano si rallegra di tutto - scrivevano i vescovi francesi – perché la sua gioia è innanzitutto in Dio». Vale anche, anzi soprattutto, per le vacanze. Il cui specchio, per parafrasare madre Teresa di Calcutta, è il sorriso, «che dà riposo alla stanchezza, che nello scoramento rinnova il coraggio». Buona estate dello spirito allora, con la speranza di tornare dai giorni di riposo con il cuore un po’ più felice. Consapevoli che se la fede va in vacanza, è per rafforzare i muscoli dell’anima, per pulire lo sguardo, per ritrovare nel vocabolario del cuore la parola “grazie”. Grazie per la vita, per la bellezza che circonda, per il dono degli altri.

avvenire.it

Estate di eventi fa impennare presenze, +63,8% sul 2023


L’estate italiana si illumina di eventi. Oltre 4.000, tra concerti, festival, conferenze e manifestazioni sportive, calamiteranno più di 28 milioni di visitatori, sia nazionali che internazionali, nel periodo giugno-settembre 2024. Sono soprattutto i borghi e le mete meno note, ma al contempo più autentiche e genuine, a giocare un ruolo fondamentale. Sagre e feste di paese, infatti, possono far segnare un incremento del +63,8% nell’affluenza rispetto al 2023. In generale, sono 20 mila le sagre realizzate ogni anno in Italia, per le quali si contano 48 milioni di visitatori, perlopiù giovani (31%) e famiglie (45%).

I due principali catalizzatori sono i circa 290 eventi sportivi, che coinvolgeranno oltre 17 milioni di presenze, e i 2.000 spettacoli musicali, ai quali prenderanno parte oltre 5 milioni di persone. Inoltre, 3,5 milioni di spettatori parteciperanno ai concerti classificati a medio impatto e quasi un milione a quelli di alto impatto. Significativi anche gli 800 festival e le 100 esposizioni, capaci di attirare, rispettivamente, 3,7 e 1,7 milioni di partecipanti.

Secondo le stime ENIT su elaborazioni Data Appeal, ISTAT e Bankitalia, saranno circa 1,6 milioni i passeggeri aeroportuali attesi in Italia da giugno a settembre, di cui l’82,7% dall’estero e il 17,3% di origine nazionale, con la componente italiana in aumento del +4% sullo stesso periodo del 2023. Tra i primi 20 Paesi di provenienza analizzati, quasi il 30% della clientela aeroportuale è di origine europea. Gli Stati Uniti – mercato alto spendente –, con oltre 285 mila passeggeri attesi (il 18,3% del totale), sono il principale mercato in entrata, seguiti da Francia e Germania, e poi da Spagna e Regno Unito. Mediamente, si prenota il volo 120 giorni prima della partenza, per una permanenza di almeno 12 notti.

“Sotto il cielo di un’estate azzurra – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè – le stelle più luminose sono i borghi e le località meno conosciute, quelle più piccole. Gli importanti numeri generati da sagre e feste di paese, infatti, testimoniano quanto queste piccole gemme della nostra offerta turistica siano un elemento fondamentale per l’intera industria e per il rafforzamento identitario del marchio ‘Italia’. Merito, anche, della sinergia messa in campo da Ministero, Regioni e territori, che ha portato, per mezzo di investimenti mirati, come le risorse per i piccoli Comuni a vocazione turistica, alla scoperta, alla riscoperta e alla valorizzazione di quelle realtà cosiddette minori”.

“Con oltre 800 eventi previsti sul territorio, sportivi, musicali, culturali, l’Italia conferma di avere le leve più giuste per diversificare i driver della motivazione al viaggio e attrarre sempre più turisti stranieri anche sulle aree interne e meno conosciute dove risiedono le più autentiche tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche dell’Italia, permettendoci di fare scelte realmente sostenibili, allargare la stagione e generare sviluppo economico ed occupazionale attraverso il turismo”, spiega il presidente ENIT Alessandra Priante.

“L’estate rappresenta un’opportunità unica per esplorare e valorizzare le ricchezze delle aree interne, offrendo ai visitatori esperienze autentiche. La prospettiva industriale del turismo deve considerare sempre di più queste realtà, che non solo aiutano a rendere l’offerta turistica meno legata alle stagioni canoniche, ma contribuiranno e continueranno a contribuire in futuro a far diventare l’Italia la meta più ambita al mondo”, commenta Ivana Jelinic, Ceo ENIT.

travelnostop

A Catania debutta Costa Fortuna con crociere di due settimane

 

Costa Fortuna debutta a Catania con due crociere di due settimane alla scoperta di Turchia e Grecia. Durante l’estate Costa Fascinosa sarà a Catania tutti i sabati per crociere di una settimana tra Grecia e Malta, con la novità delle Sea Destinations: nuove destinazioni da vivere a bordo, durante la navigazione, come la wine experience con i migliori vini siciliani di fronte allo splendido panorama dell’Etna.

Al via la stagione di Costa Crociere a Catania. Costa Fortuna è arrivata nel porto siciliano alle 13 di ieri, con circa 3.000 ospiti a bordo, nell’ambito di una crociera di due settimane che andrà alla scoperta di Turchia, con due giorni di sosta a Istanbul e uno a Izmir, Grecia e Tunisia. Costa Fortuna farà ritorno a Catania il 7 maggio, proponendo una crociera di due settimane che consentirà di visitare in un’unica vacanza Santorini, Mykonos e Ibiza, e poi altre due volte in autunno, sempre con gli stessi due itinerari.

La protagonista dell’estate sarà invece Costa Fascinosa: dall’8 giugno al 21 settembre sarà a Catania tutti i sabati, per un itinerario di una settimana tra Malta e le più belle isole della Grecia. Grazie alla presenza di queste due navi, alle quali si aggiungerà il Giro del Mondo di Costa Deliziosa a dicembre, gli scali di Costa Crociere a Catania nel 2024 saranno in tutto 22.

L’itinerario dell’estate 2024 di Costa Fascinosa visiterà Catania, Taranto, Santorini, Mykonos, La Valletta, con una grande novità, disponibile solo con Costa: le “Sea Destinations”. Accanto alle esperienze che porteranno a scoprire le destinazioni a terra, Costa Fascinosa offrirà, infatti, nuove esperienze da godersi a bordo, durante la navigazione, per vivere al meglio luoghi iconici compresi nella rotta della nave.

Ad esempio, subito dopo la partenza da Catania, a bordo della nave, gli ospiti potranno gustarsi una Wine Experience dedicata ai migliori vini della Sicilia, serviti direttamente dalle barrique, godendosi lo splendido panorama dell’Etna. Oppure, mentre la nave attraversa il punto più profondo del Mar Egeo, prenderà vita un party all’insegna degli abissi del mare, con ninfe, sirene e daimon marini che saliranno a bordo per una festa che si perde nelle profondità del mito, seguendo il canto delle leggende. In rada davanti a Santorini, mentre il sole scende lentamente creando sfumature incredibili in cielo, gli ospiti potranno catturare tutta la bellezza del panorama in una foto, sorseggiando il loro aperitivo preferito.

Durante la sosta in porto a Catania, gli ospiti potranno scendere a visitare la città e il suo territorio da un punto di vista unico, fuori dai percorsi tradizionali, grazie alle escursioni organizzate da Costa. Tra le proposte ci sono un trekking alla scoperta della cronistoria delle eruzioni dell’Etna, accompagnati da una guida esperta, fin sul bordo della Valle del Bove; il tour panoramico alla scoperta della Catania di Bellini, il tour dedicato allo street food catanese, il trekking fluviale tra le gole e i canyon del parco dell’Alcantara, guidati da un esperto fluviale; il tour in barca a vela tra le isole dei ciclopi.

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Al Brasile piace l’Italia, successo di Enit a WTM Latin America

 

I brasiliani sanno come organizzare la vacanza perfetta in Italia. Il conto alla rovescia inizia a marzo, mese in cui prenotano maggiormente una vacanza estiva in Italia. Prenotano 90 giorni prima della partenza per visitare il Bel Paese tra giugno e settembre. La durata media del soggiorno è di 3 settimane. Tra aprile e giugno 2024 sono in Italia attesi circa 35 mila brasiliani. Il 25% degli arrivi da San Paolo si concentra sull’aeroporto di Roma. Il 41% delle prenotazioni è in coppia.

Forte di questi risultati l’Italia in questi giorni partecipa a Wtm Latin America, la più importante fiera b2b internazionale leisure del mercato brasiliano che si è appena conclusa a San Paolo. L’Enit è presente con uno stand di 100mq con vari operatori italiani partecipanti tra cui ITA Airways.

“I brasiliani – spiega Alessandra Priante presidente Enit – segnano nuovi traguardi e nuove tendenze per la filiera turistica italiana. Il consolidamento della presenza italiana in Brasile rappresenta un’opportunità imperdibile per il settore. Attraverso una strategia di marketing mirata e efficace sensibilizziamo i brasiliani sulle numerose attrattive e peculiarità che l’Italia ha da offrire, stimolando un aumento significativo del flusso proveniente dal Brasile. Questo approccio strategico non solo promuove la crescita economica del settore, ma contribuisce anche a rafforzare i legami culturali tra i due Paesi, offrendo esperienze uniche e coinvolgenti per i viaggiatori brasiliani in Italia, anche attraverso i prodotti legati al turismo delle radici”.

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L’Italia può sperare in 70 mln di arrivi per l’estate 2024

 

Per l’estate sono attesi ben 65,8 milioni di arrivi e oltre 266 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari al 2,1% e all’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Dunque, si rileva un nuovo incremento dei flussi turistici in Italia dalle previsioni contenute nel Tourism Forecast Summer 2024 dell’istituto Demoskopika. A pesare maggiormente la componente estera: a optare per una destinazione italiana sarebbero 35,5 milioni di stranieri (+5% sul 2023) pari a poco più della metà del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 135,5 milioni di pernottamenti (+2.2%).

Per il presidente di Demoskopika Raffaele Rio, però, queste sono stime prudenziali perchè il verificarsi di uno scenario “proattivo” potrebbe produrre un effetto rialzista sulle stime: 70 milioni di arrivi e 278,3 milioni di presenze con una variazione in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari all’8.8% e al 5.8%. Uno scenario più ottimistico che potrebbe consolidare il sorpasso anche rispetto al periodo pre-pandemico del 2019 con un incremento sia degli arrivi (+6.8%) che dei pernottamenti (+7%).

Inoltre, la spesa turistica prevista per l’estate in Italia supererebbe la soglia dei 43 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 4% rispetto ai mesi estivi del 2023. L’effetto positivo, però, è rosicchiato quasi interamente dall’inflazione turistica, soprattutto nel trasporto aereo: per i mesi estivi del 2024 si stima, infatti, che la dinamica dei prezzi nel turismo registri una variazione tendenziale in aumento pari al 3,5% rispetto all’anno precedente.

“Guerre, crisi e tutte le cattive notizie che quotidianamente ci affliggono non riescono a sconfiggere il pensiero positivo, la voglia di sognare. E cosa c’è di più fantastico di un viaggio? Ecco: il turismo è un viaggio che in molti ancora desiderano e realizzano, come dimostrano le promettenti previsioni per l’estate, che confermano come la meta italiana sia sempre ambita, anche grazie al lavoro di un governo che ha ridato credibilità internazionale all’Italia, tanto da attirare consistenti quote di turisti esteri – commenta la ministra del Turismo Daniela Santanchè – Ed è proprio agli operatori del comparto che vanno i meriti principali per le ottime prestazioni fatte registrare dal turismo: il loro lavoro, i loro sacrifici, la loro resilienza sono la linfa vitale dell’intera industria”.

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Mauritius, l'isola tropicale con tre anime religiose

 

Tutti conoscono l’isola di Mauritius per le sue più ovvie qualità che la annoverano tra i cosiddetti “paradisi tropicali”, ma agli occhi di un viaggiatore attento quest’isola può offrire molto di più. Priva di una vera popolazione indigena, la cultura di Mauritius si è formata unendo le influenze dei coloni francesi e inglesi a quelle dei discendenti degli schiavi portati dall’Africa continentale e dei braccianti arrivati in massa dall’India del Sud. Ne risulta uno dei luoghi più multiculturali al mondo, l’unico dove le tre principali religioni del mondo (cristianesimo, Islam e induismo) convivono in armonia.

Basti pensare che le feste più importanti del calendario mauriziano sono due: la prima è il Maha Shivaratri, dove centinaia di migliaia di devoti del Dio Shiva marciano in processione verso il grande lago sacro di Ganga Talao, che si ritiene avere le stesse caratteristiche purificatrici del Gange, il grande fiume sacro dell’India. Secondo la tradizione induista, infatti, il lago di sarebbe formato per la caduta di una goccia d’acqua dalla testa del Dio Shiva, da cui sgorga il flusso di acque del fiume sacro agli induisti.

La seconda festa è l’anniversario della morte di Père Laval, missionario francese di metà 800, amatissimo da tutta la popolazione Mauriziana, beatificato nel 1989 da Giovanni Paolo II e noto per le sue opere di bene e per aver evangelizzato una larghissima fetta della popolazione dell’isola, al punto da guadagnarsi l’appellativo di “Apostolo di Mauritius”, come ricordato anche nella visita di Papa Francesco nel settembre del 2019 proprio in occasione della commemorazione del beato. Nella ricorrenza della sua morte, il 9 settembre, decine di migliaia di mauriziani si recano ancora una volta a piedi in pellegrinaggio presso la cattedrale che sorge nei pressi della sua tomba.

Il calendario di festività di mauritius è poi costellato delle classiche festività cristiane, ma anche musulmane (come il ramadan appena concluso) e soprattutto le festività induiste derivate dalle tradizioni dell’India del sud, come il Thaipoosam Cavadee. Qualunque periodo dell’anno, in sintesi, è buono per assaporare la grande varietà culturale e religiosa di quest’isola oltre che la sua natura lussureggiante, le sue montagne verdi, le sue foreste, e ovviamente la sua iconica cascata sottomarina, magica illusione ottica di madre natura che tutto il mondo associa ormai a questo piccolo paradiso sperduto in mezzo all’oceano indiano. In effetti, a ben guardare, si potrebbe dire che il mare cristallino di Mauritius sia persino un aspetto marginale della sua bellezza sempre ricca di sorprese.

avvenire.it

DESTINAZIONE VACANZA. 6 MOTIVI PER SPOSTARSI IN CAMPER

 

Alcuni recenti studi, tra i quali una ricerca dell’Università di Pisa, hanno dimostrato come viaggiare in camper sia più sostenibile rispetto ad altre tipologie di viaggio tradizionali. Le emissioni prodotte da un viaggio in camper risultano inferiori fino al 32% rispetto ad altri tipi di vacanze. Vacanza è sinonimo di libertà e il modo migliore per farlo è partire a bordo di un camper e di mettersi in viaggio anche verso la prima destinazione che passa per la mente. Che sia per un breve weekend, per uno dei tanti Ponti o per una vacanza più lunga, si consiglia questo tipo di esperienza che regala tante emozioni e rispecchia le esigenze di molti. Non serve possedere un costoso camper, oggi si possono facilmente noleggiare attraverso le numerose società di camper sharing che offrono ogni tipologia di mezzo, dal più grande al più piccolo, dal più spartano al più confortevole, proprio come una casa-vacanze mobile. Il camper è il mezzo che più si avvicina al concetto di casa. Dalla cucina alla camera da letto, dal soggiorno al bagno con tanto di doccia, non manca davvero nulla. Un altro vantaggio del camper è che non si deve rinunciare alle proprie passioni perché a bordo si possono portare tutte le attrezzature per lo sport e l’hobby preferito. Dalla bicicletta al surf, dal bricolage ai libri, c’è spazio per tutto.

Viaggiare in camper è un’esperienza da provare, per moltissime ragioni. Noi ne suggeriamo sei.

1Viaggiare in camper significa lasciarsi tutto alle spalle: il traffico caotico della città, i tempi contingentati. Gli impegni quotidiani rimarranno solo un ricordo e davanti si avrà solo natura, relax e libertà assoluta. Anche se ogni anno scegli una destinazione diversa, la routine è sempre la stessa.

2. Viaggiare in camper significa provare un’ebbrezza davvero inusuale: ci si sposterà con tutta la “casa”, nella quale si dormirà, si mangerà e ci si divertirà.

3. Uno dei motivi principe per viaggiare in camper, è il continuo contatto con la natura. Ci si potrà svegliare con il cinguettio degli uccelli e addormentarsi con il canto dei grilli. Si potrà prendere un caffè sotto i rami degli alberi e sorseggiare un aperitivo sotto la stellata più luminosa che si sia mai vista.

4. Inutile girarci intorno. Viaggiare in camper è molto più economico che soggiornare in un albergo. Forse le tariffe di alcuni campeggi non saranno in realtà molto più basse di quelle di alcuni hotel, ma si deve considerare che nel camper si potrà risparmiare sui costi del vitto. Inoltre, chi l’ha detto che si deve andare per forza in campeggio? Con il camper si potrà decidere di dormire anche nelle aree di sosta camper, abbattendo di parecchio i costi del pernottamento. Non si deve far altro che decidere in quale, magari in quella lontana da tutto e tutti.

5. Viaggiare in camper significa libertà, dire addio alle rigide programmazioni, agli orari e alle destinazioni certe. Si potrà cambiare itinerario ogni volta che lo si vorrà, decidendo in base all’ umore, al meteo e, perché no, ai programmi di una famiglia tanto simpatica che si è appena conosciuta. Questa sì, che è libertà! Non ci sarà bisogno di programmare nulla, né di fare e rifare le valige ogni qualvolta ci si vorrà spostare. Basterà mettere in moto e guidare fino alla destinazione desiderata.

6. Il nostro fido amico a 4 zampe non dovrà più rimanere a casa ad aspettarci. Cane o gatto che sia, l’animale domestico sarà ben felice di condividere le gioie di un viaggio in camper. Sarà sufficiente organizzargli il suo angolino con tutte le sue cose e mettersi in viaggio. A ogni sosta, il “tatone” preferito potrà scorrazzare libero in mezzo ai prati o correre sulla spiaggia, prima di tornare al camper per una bella bevuta di acqua fresca.

Fonte: salonedelcamper.it