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Capodanno a Dubai e Abu Dhabi con voli diretti da tutta Italia


Mappamondo propone un’esperienza di viaggio unica per esplorare gli Emirati Arabi Uniti e festeggiare il Capodanno nello sfarzo di Dubai. Tutte le offerte di viaggio comprendono un pacchetto ricco di attività ed esperienze esclusive che renderanno la vacanza memorabile. Visita guidata di 6 ore della città di Dubai, una fusione perfetta tra modernità e tradizione in una delle città più affascinanti del mondo. Cena al Sabaa Restaurant di Al Seef Heritage Hotel, Curio Collection by Hilton, dove godere dei sapori autentici e delle tradizioni della cucina araba in un ambiente suggestivo. Un’intera giornata di visita ad Abu Dhabi con pranzo incluso, per esplorare la capitale degli Emirati Arabi Uniti e i suoi iconici punti di riferimento. Infine un safari nel deserto in 4×4 con cena BBQ tra le dune in un tipico accampamento beduino con soft drinks illimitati, per vivere l’avventura del deserto con un’esperienza che include passeggiata a dorso di cammello e sandboarding.
Per il massimo comfort dei propri clienti e per ottimizzare al meglio il tempo a disposizione, le camere saranno a disposizione dalle 9:00 del mattino, per i voli che arrivano molto presto, e fino alle 23:00 il giorno della partenza, per i voli di rientro dopo la mezzanotte. Assistenti Mappamondo in italiano saranno presenti quotidianamente negli alberghi per offrire assistenza oltre che un supporto costante e professionale. Viaggi di 5 o 6 notti con quote a partire da 1.890 Euro, partenze disponibili il 26, 27, 28, 29 e 30 dicembre da Milano, Bergamo, Venezia, Bologna, Pisa, Roma, Bari, e Palermo.

Speciale combinato Dubai e Abu Dhabi
Per chi desidera vivere un’esperienza ancora più completa, è disponibile un viaggio combinato Dubai e Abu Dhabi. Anche in questo caso tre escursioni esclusive, camere a disposizione dalle 9:00 del mattino per i voli che arrivano molto presto e fino alle 23:00 il giorno dellapartenza per i voli serali. Tour di 7 notti, con partenza il 30 dicembre da Bologna e Roma. Le quote partono da 2.290 Euro a persona, sempre con posti in allotment a conferma immediata. Come sempre, il supplemento YQ è incluso nelle quote e commissionabile per le agenzie, offrendo un importante ulteriore vantaggio commerciale.

travelnostop.com

Percorsi. Ecco i cento luoghi dell'arte contemporanea che bisogna visitare in Italia


Negli ultimi tre decenni, l'Italia ha vissuto un'evoluzione significativa nel panorama dei luoghi espositivi dedicati all'arte contemporanea, segnando una svolta sia in termini di quantità che di qualità delle strutture. Questo sviluppo ha riflettuto una crescente attenzione e valorizzazione dell'arte contemporanea, storicamente in secondo piano rispetto all'immenso patrimonio artistico classico e rinascimentale del Paese. A partire dagli anni '90, si è assistito all'apertura di numerosi musei e spazi espositivi dedicati all'arte contemporanea in diverse città italiane. Tra i più rilevanti, il Museo d'Arte Contemporanea di Roma (MACRO) e il Museo del Novecento a Milano, inaugurati rispettivamente nel 1999 e nel 2010, che hanno segnato un importante passo avanti nell’offerta culturale delle metropoli italiane. Questi spazi sono stati affiancati da istituzioni più recenti come il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, anch'esso a Roma, che ha aperto le sue porte nel 2010, rappresentando un polo di eccellenza architettonica e curatoriale a livello internazionale. Parallelamente alla costruzione di nuovi musei, si è assistito a una vasta opera di riqualificazione di spazi industriali e storici convertiti in centri espositivi. Esempi emblematici includono la Fondazione Prada a Milano, un ex complesso industriale su cui ha lavorato l’archistar Rem Koolhaas e aperto nel 2015, e l'ex carcere delle Murate a Firenze, trasformato in un vivace centro culturale. Un'altra tendenza significativa è stata la diffusione di spazi espositivi al di fuori delle grandi città, favorendo una maggiore decentralizzazione della cultura. Realtà come il Museion a Bolzano, il MART di Rovereto e il Castello di Rivoli vicino a Torino hanno contribuito a portare l'arte contemporanea in contesti più periferici, promuovendo una fruizione più democratica e capillare. L'influenza delle fondazioni private è cresciuta esponenzialmente, con istituzioni come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino e la Fondazione Merz che hanno giocato un ruolo chiave nel promuovere e sostenere l'arte contemporanea in Italia. Allo stesso tempo, sono proliferati spazi indipendenti, gestiti da curatori e artisti, che hanno favorito un dinamismo culturale particolarmente evidente in città come Napoli, Palermo e Venezia, sede della Biennale, il più importante appuntamento espositivo italiano e uno dei più significativi a livello mondiale. Infine, il periodo ha visto un'innovazione significativa nel campo della curatela e del design museale. Gli spazi espositivi italiani sono diventati sempre più interattivi e multimediali, rispondendo a nuove esigenze espositive e coinvolgendo un pubblico sempre più eterogeneo e internazionale. L'Italia ha dimostrato di sapere rinnovarsi e ampliare la sua offerta culturale nel campo dell'arte contemporanea, bilanciando la sua ricca eredità storica con una nuova vitalità nel presente. Mancava però una mappa di tutte queste realtà, a cui si possono aggiungere singole installazioni particolarmente significative, come l’“Ago, filo e nodo” di Claes Oldenburg a Milano, “Opera” di Ernesto Tresoldi sul lungomare di Reggio Calabria. “L.O.V.E.” di Maurizio Cattelan davanti alla Borsa di Milano, Piazza Verdi della Spezia nel progetto di Daniel Buren o la “Sfera grande” di Arnaldo Pomodoro a Pesaro. Ora questa guida c’è e conduce in un viaggio straordinario in “100 luoghi del contemporaneo in Italia” (come recita il titolo) a cura di Nicolas Ballario, edito da 24 ORE Cultura (pp. 272, in grande formato; 65 euro). Si tratta di percorso ragionato, alternativo ai percorsi storici più battuti e ricco di piacevolissime sorprese. Con le sue 100 schede riccamente illustrate dedicate a musei, associazioni e fondazioni tra le più innovative, ma anche a eventi, esposizioni diffuse e opere d’arte, il volume di Nicolas Ballario - aperto dalla prefazione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo - vuole offrire un’ampia finestra sull’arte contemporanea d’Italia, per consentire di avvicinarsi a luoghi e manifestazioni artistiche sia ben conosciute sia poco battute. Ballario è curatore e conduttore televisivo e radiofonico, ha studiato fotografia alla John Kaverdash School di Milano e ha frequentato l’Accademia Altieri di Roma. Entrato nello staff di Oliviero Toscani, è diventato esperto riconosciuto del connubio tra arte e mass media. Scrive nella sua Introduzione: “Dal punto di vista artistico, spesso si ha la sensazione che tra l’essere e il non essere il nostro Paese preferisca l’essere stato. C’è però una fittissima rete di luoghi che affronta i temi del presente e guarda a quelli del futuro e questo volume ha cercato di mettere insieme alcuni di quelli più significativi, che siano grandi istituzioni o piccole iniziative”. Un obiettivo raggiunto che fa del libro un compagno da consultare spesso per fare esperienza del contemporaneo in Italia. avvenire.it

Ita raddoppia i voli in Arabia Saudita: Gedda nuova destinazione


Taglio del nastro all’aeroporto di Roma Fiumicino per il nuovo volo diretto da Roma Fiumicino a Gedda, operato da Ita Airways con tre frequenze settimanali. Il collegamento segna la seconda destinazione della compagnia in Arabia Saudita dopo la capitale Riyadh, un importante passo avanti per migliorare la connettività tra i due paesi, supportando il turismo e gli scambi commerciali.

“Dopo un 2023 con livelli record di crescita, il mercato dell’Arabia Saudita continua a registrare performance molto positive. Nel primo semestre del 2024, infatti, il traffico da Roma Fiumicino è cresciuto di un ulteriore +34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con flussi addirittura quintuplicati rispetto al 2019”,  ha detto Ivan Bassato, chief aviation officer di Aeroporti di Roma, nel corso della cerimonia di inaugurazione. “Confidiamo che l’avvio di questo nuovo collegamento di ta Airways per Gedda – ha aggiunto – contribuirà a rafforzare il trend di sviluppo in atto, a pieno beneficio della mobilità tra l’Italia e l’Arabia Saudita, ampliando peraltro le opportunità di interconnessione verso le altre destinazioni internazionali offerte direttamente dal nostro hub, con un riferimento particolare alla crescente offerta di Ita Airways sul mercato americano”.

“Il nostro primo volo diretto da Roma Fiumicino a Gedda rafforza la nostra presenza in Arabia Saudita, mercato in fortissima crescita” ha aggiunto Emiliana Limosani, chief commercial officer di Ita Airways e ceo di Volare. “Questa nuova apertura – ha aggiunto – fa seguito all’avvio del collegamento diretto per Riyadh dello scorso giugno e si inserisce nell’attuale espansione del nostro network estivo, che vanta ottimi risultati in termini di prenotazioni. Il volo, operato con il nuovo A321neo, consentirà di ampliare il network di medio raggio e di potenziare gli scambi commerciali e culturali tra la Penisola Arabica e l’Italia, oltre a garantire connessioni con la nostra rete di destinazioni raggiungibili dal nostro hub di Roma Fiumicino”.

“Aprire una rotta è un messaggio forte in ogni caso. Ha connotati economici, politici e culturali. Più si aprono nuovi ponti, più si ha successo nel creare relazioni, nello svilupparle e nel dare enfasi a quelli che sono i caratteri dei due punti che si collegano. Questo è per noi un aspetto fondamentale”, ha detto oggi Carlo Baldocci, ministro plenipotenziario in servizio presso la Direzione Generale per gli Affari Politici e ambasciatore designato a Riyadh.

Da parte sua, Susann Kern, country manager Italy di Saudi Tourism Authority, ha sottolineato come l’Arabia Saudita sia aperta ai turisti che “per noi sono i benvenuti”. Presente al taglio del nastro, anche Ascenzo Forte, responsabile direzione relazioni istituzionali e comunicazione dell’Enac, che ha evidenziato come l’avvio di questo nuovo collegamento rappresenti “un traguardo che si somma ad altri risultati strategici che nel corso degli ultimi mesi hanno potenziato il network dei voli a lungo raggio di Ita Airways”.

travelnotop.com

Priante, Enit: “Bisogna valorizzare l’unicità di Roma”


Il presidente di Enit, Alessandra Priante, scende in campo a difesa di Roma e, in occasione del convegno Turismo&Giubileo organizzato dal comune cittadino, commenta: “Criticare a Roma sembra essere lo sport preferito di molti. Non è possibile che ogni iniziativa nella città, come l’introduzione dei cestini da parte del sindaco per esempio, sia regolarmente criticata da più parti. Roma è una città fuori dal comune, unica al mondo. Non possiamo considerarla solo come un elenco di cose che non vanno bene. Roma è una città estremamente difficile da gestire, ma è proprio questa complessità che la rende unica. La sua bellezza, la ricchezza artistica e archeologica possono rallentare la realizzazione di alcune opere e infrastrutture – continua la presidente -. Tuttavia, è proprio questa unicità che attira visitatori da tutto il mondo. Dobbiamo utilizzare Roma come un bellissimo esempio per gli altri. Una città come Roma non esiste altrove, esattamente come Venezia. Altri paesi possono essere più efficienti e preparati, ma sfiderei chiunque a gestire il Comune di Roma.”

Priante lancia poi un’idea. “Pensiamo a Roma come a una piattaforma per innovare e creare qualcosa di nuovo. Invece di concentrarci sulle criticità, dobbiamo valorizzare ciò che rende Roma speciale e lavorare insieme per migliorarlo. Il turista si fidelizza con l’esperienza e quello che dobbiamo fare è rende l’esperienza romana come un’esperienza unica. Siccome Roma ha la sua complessità, dobbiamo essere bravi a raccontarla, così da rendere il turista una sorta di ‘cittadino temporaneo’”.

ttgitalia.com

Da Bolzano a Bari: 10 città italiane ideali per i nomadi digitali

Cavalcando l’onda del lavoro da remoto e cogliendo le opportunità offerte dal recente decreto per i nomadi digitali, che prevede il rilascio di visto e permesso di soggiorno ai cittadini extra UE che svolgono un’attività lavorativa ‘altamente qualificata’ in modalità full remote, l’Italia compete con Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca e Germania tra le mete più ambite dai ‘lavoratori viaggiatori’. SumUp – fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione – ha individuato 10 città italiane fortemente attrattive per chi desidera abbracciare uno stile di vita e lavorativo itinerante. Le località sono state individuate considerando diversi fattori chiave, tra cui qualità e costo della vita, bellezza del territorio, velocità di connessione e diffusione dei pagamenti digitali.

“L’entrata in vigore del decreto rappresenta un’importante opportunità per l’Italia. Il nostro Paese, ricco di cultura, bellezza e possibilità, ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione privilegiata per i lavoratori da remoto di tutto il mondo – commenta Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp – Flessibilità, stile di vita attivo e fiducia nella tecnologia sono le caratteristiche che accomunano i nomadi digitali, in genere persone under 40 che svolgono professioni legate al mondo della consulenza, del marketing o della comunicazione, che non richiedono presenza fissa in ufficio. Avere una connessione internet veloce ed efficiente è fondamentale, ma non basta: per attrarre talenti internazionali è necessario mettere a disposizione spazi adatti al lavoro da remoto, creare occasioni di scambio e legame con il territorio, costruire una città accessibile e accogliente per tutte le diversità. La digitalizzazione dei servizi, in particolare, rappresenta un’attrattiva importante. Nel settore dei pagamenti, per esempio, contribuisce a determinare il grado di inclusione economica di una città, facilitando l’accesso ai servizi finanziari”.

Bolzano (Alto Adige)
Da anni ai primi posti delle classifiche per qualità della vita, grazie a servizi, infrastrutture1, trasporti pubblici, spazi verdi, culturali e sportivi, Bolzano unisce efficienza, splendidi panorami e aria di montagna. Ma non solo: nel 2023 si è posizionata in testa alle città più cashless di Italia con +58,8% di transazioni digitali rispetto all’anno precedente2, un elemento di forte attrattività per chi proviene da paesi con valute diverse ed è abituato a pagare con carta oppure ha difficoltà a reperire contanti. La Capitale delle Alpi vanta anche uno dei tassi più alti di occupazione femminile in Italia3, confermandosi destinazione ideale per le nomadi digitali di tutto il mondo.

Torino (Piemonte)
Il capoluogo piemontese è da anni in vetta alla Top 5 delle province in Italia per velocità di connessione di rete4, elemento da non sottovalutare per chi arriva a Torino attratto dalla sua combinazione di gioielli architettonici e musei (dal famoso Museo Egizio a quello del Cinema), ma anche dalla sua fama di città dell’automobile e polo dell’innovazione italiana. Torino resta anche una delle province italiane dove conviene di più comprare e affittare casa: nel 2023 si è posizionata al secondo posto per tempi medi di vendita del residenziale5 e anche la richiesta di case in affitto è in aumento.

Parma (Emilia-Romagna)
Oltre la metà dei cittadini di Parma ritiene che in città sia facile trovare un buon lavoro, ma la provincia emiliana raccoglie consensi positivi dai suoi abitanti anche per quanto riguarda il livello di sicurezza, la presenza di ottime strutture scolastiche, culturali e servizi sanitari6. Senza contare la qualità dell’aria, elemento non trascurabile che va a sommarsi alla bellezza di quella che è stata eletta Città Creativa UNESCO per la gastronomia in Italia e capitale della Food Valley7. A Parma la tradizione convive con l’innovazione: il capoluogo emiliano, infatti, è nella Top 10 delle province più cashless di Italia8.

Camogli (Liguria)
Per chi vuole evadere dalla città, al Nord Italia tra i borghi più consigliati per i nomadi digitali c’è Camogli: affacciata sul Golfo Ligure, nota per le sue case colorate, il porticciolo e il clima mite, è una destinazione popolare non solo per i turisti, ma anche per chi intende vivere e lavorare sul mare. Oltre a offrire diversi spazi di coworking in cui incontrare altri professionisti e socializzare, Camogli ha di recente ottenuto un importante riconoscimento all’inclusività: la Bandiera Lilla che premia le iniziative svolte dai comuni per incrementare e migliorare l’accoglienza dei turisti con disabilità.

Castiglione d’Orcia (Toscana)
In provincia di Siena, immerso nel paesaggio della Val d’Orcia, Castiglione d’Orcia è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Tra le colline e i filari di cipressi, questa zona della Toscana custodisce luoghi di rara bellezza ed eccellenze enogastronomiche, complice anche la vicinanza di località celebri in tutto il mondo, come Montalcino e Pienza. Forte delle sue bellezze, Castiglione d’Orcia è particolarmente consigliata ai professionisti itineranti: i dintorni ospitano, infatti, numerose aziende agricole che propongono pacchetti “smart working” ai nomadi digitali, comprensivi di soggiorno, spazi per lavorare, prodotti enogastronomici a chilometro 0 ed esperienze esclusive sul territorio9.

Orvieto (Umbria)
Nel cuore dell’Italia, Orvieto è una meta particolarmente ambita dai lavoratori itineranti di tutto il mondo grazie a una storia di oltre tremila anni, in cui resti etruschi e romani convivono con lo splendore medioevale e rinascimentale. Oltre alle bellezze offerte dalla città, tra cui il celebre Duomo, i dintorni regalano ottimo cibo e splendidi paesaggi: non a caso, nel 2022 Orvieto è stata inclusa nella classifica dei “best places to smartworking”10 e sono numerose le realtà che stanno investendo nella costruzione di spazi per lo smart working internazionale, dotati di servizi digitali e connessione internet veloce.

Bari (Puglia)
Arrivando a Sud, il capoluogo pugliese mostra di sapersi innovare senza perdere posizioni nella classifica della qualità della vita11: l’elevata velocità di connessione internet e l’aumento di pagamenti cashless nell’ultimo anno (+60,4%)12, rendono Bari sempre più digitale e attraente per i nomadi digitali. Al tempo stesso, il costo della vita resta relativamente basso e nel 2024 la qualità dell’aria è risultata la migliore in assoluto in Italia, grazie anche alla vicinanza del mare13. Questo mix di innovazione, vita lenta e accessibilità economica rende la città pugliese meta ideale per chi lavora da remoto.

Castelnuovo Cilento (Campania)
Gli amanti dei borghi hanno di che scegliere anche a Sud: Castelnuovo Cilento si trova in provincia di Salerno, su un promontorio a 280 metri, in posizione strategica per visitare Campania, Calabria e Basilicata e godere della ricchezza paesaggistica e gastronomica di questo territorio. Il borgo, che si caratterizza per un centro storico medioevale che è un museo a cielo aperto, si distingue per essere tra le località più vivibili di Italia grazie anche a vari investimenti nelle energie rinnovabili. Negli ultimi anni sono in crescita i professionisti che, da tutto il mondo, scelgono la località campana per lavorare da remoto attirati dal crescente numero di residenze e strutture che offrono spazi multifunzionali per i digital nomad.

Catania (Sicilia)
Passando alle Isole, ai piedi dell’Etna e affacciata sulla costa orientale della Sicilia, c’è Catania: uno dei centri più importanti del barocco siciliano, con architetture dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Oltre alla bellezza paesaggistica e all’arte, la città è famosa anche per la ricchezza enogastronomica e la vivace vita notturna: perfetta per i lavoratori full-remote che, oltre a scegliere tra i numerosi spazi di coworking presenti in città, la sera possono svagarsi tra i locali del cosiddetto “Quadrato d’Oro”, la zona compresa tra Piazza del Duomo, Piazza Teatro Massimo e Piazza Università.

Cagliari (Sardegna)
Cagliari è immersa in un paesaggio caratterizzato da spiagge incantevoli, montagne maestose, flora e fauna uniche al mondo. La sua posizione strategica permette di raggiungere facilmente altre località di grande fascino in Sardegna – da Barumini a Costa Rei – rendendola meta perfetta per i nomadi digitali che sono alla ricerca di mare, relax e tempo libero all’aria aperta. Soprattutto considerando che Cagliari è nella Top 10 delle città migliori d’Italia per benessere climatico14 e costo della vita, più contenuto rispetto ad altre località marittime altrettanto belle.

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La cucina italiana protagonista all’ambasciata a Tokyo


La valorizzazione della cucina italiana e il sostegno della candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco sono stati i temi al centro della
serata organizzata dall’ambasciata d’Italia in Giappone, in collaborazione con l’Ufficio Ice di Tokyo, alla presenza di autorità locali, operatori e chef italiani e giapponesi del settore agroalimentare per il riconoscimento del valore enogastronomico del nostro Paese come bene intangibile dell’umanità.
Alla serata nella capitale giapponese era presente la squadra maschile della Nazionale di Rugby, che, nell’ambito di gare amichevoli della Summer Nations Series, disputerà il 21 luglio a Sapporo un incontro con la nazionale giapponese; nonché la Federazione giapponese di Rugby. “Legare la qualità della cucina italiana, la nostra identità e le nostre tradizioni, vuol dire valorizzare il legame profondo che c’è tra la corretta alimentazione, i corretti stili di vita e l’attività fisica. Accostare il buon cibo italiano allo sport è forse uno dei momenti più alti per dimostrare che la nostra tradizione culinaria non rappresenta solo un insieme di ricette, esperienze, pratiche e contaminazioni ma è il cuore della dieta mediterranea, caratterizzata da prodotti alimentari d’eccellenza, da cibi sani, dalla varietà e dalla biodiversità”, ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Parole condivise dal presidente di Ice Agenzia, Matteo Zoppas, secondo cui iniziative come queste costituiscono un importante volano per il
rafforzamento dei prodotti italiani su un mercato strategico come quello giapponese. “Il Giappone è un partner commerciale storico per l’Italia, e anche grazie al supporto dell’Ice, i prodotti italiani sono facilmente disponibili nel Sol Levante. Negli ultimi anni, l’export di prodotti alimentari italiani sul mercato è cresciuto sistematicamente, raggiungendo quasi un miliardo di euro. Inoltre, in vista di Expo Osaka 2025, sarà cruciale porre l’enogastronomia italiana in primo piano, rafforzando ulteriormente la nostra presenza. La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco è un’occasione autorevole di racconto dei valori che caratterizzano il Made in Italy enogastronomico anche nei canali oltre l’etnico”.Nel corso della serata un menù di piatti tipici della cucina italiana, firmato dall’Accademia della cucina italiana, ha raccontato le eccellenze del territorio attraverso un percorso di sapori dal mare alle montagne. La cerimonia si è conclusa con la consegna di una targa di riconoscimento ad otto associazioni giapponesi del settore agroalimentare che contribuiscono a diffondere la conoscenza della nostra cucina in Giappone.
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Per gli italiani l’estate è sinonimo di relax e buon cibo


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Nel 2024, agli italiani piace viaggiare per rilassarsi e per mangiare, è quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Nestlé, focalizzata sui comportamenti alimentari in viaggio, condotta su un campione di 1.200 persone rappresentativo della popolazione italiana. La ricerca ha inoltre l’obiettivo di sondare le mete preferite e quanto, in vacanza, siamo disposti a controllare i nostri istinti a scapito di un’alimentazione sana, tendenza rilevata nell’ultimo anno che ci vedeva consumatori virtuosi con un aumento del consumo di frutta, verdura e legumi oscillante fra un +30 e +40%.

Al primo posto della classifica dei desiderata per le vacanze 2024 c’è, per più del 57% degli italiani, la ricerca del puro relax, seguito dal divertimento per il 24% e dal desiderio di nuove esperienze gastronomiche per il 13%. Ma, in cerca di relax o di divertimento, tutti concordiamo che il mangiare bene è sempre molto o abbastanza importante per il 78%, mentre il 20% ha spudoratamente dichiarato che questa estate mangerà di tutto, senza fare minimamente attenzione ad un’alimentazione sana e bilanciata.

Tutto ciò che implica la nostra sfera emotiva e intima sembra essere passata in secondo piano. Fare nuove amicizie, infatti, è vissuto come facoltativo e non necessario, votato solo per il 2% dagli intervistati. Pare tramontata anche l’era della ricerca di nuove emozioni o flirt più o meno duraturi: solo lo 0,3% ancora si mette in viaggio sperando di incontrare la ‘grande storia’ mentre solo due anni fa, nel 2022, il 10% sognava una vacanza d’amore. Una percentuale in caduta libera che segna un passaggio epocale in un Paese che ha vissuto fino a ieri sulla scia del romanticismo e dei grandi film d’amore. E patria, tra l’altro, dei cosiddetti ‘pappagalli’ alla ricerca, sulle coste italiane, di turiste pronte ad innamorarsi. Figure ormai desuete che lo tsunami prodotto dai nuovi costumi dettati da nuove generazioni e dai social ha infine spazzato definitivamente, decretandone la fine.

Quindi, delle due l’una: fra amore o sesso e cibo – sfere che sono in qualche modo correlate perché riguardano anche la socialità, lo scambio e la condivisione – gli italiani in vacanza prediligono il cibo.

Chi ha scelto di rimanere in Italia, soddisferà il piacere del buon cibo in queste cinque Regioni decretate le regine dell’estate 2024, nell’ordine: Sicilia, Puglia, Emilia-Romagna, Toscana e Campania. Mentre agli ultimi due posti si classificano Friuli Venezia-Giulia e Molise.

Per chi deciderà per ferie fuori dai patrii confini, è bene sapere che si troverà in numerosa compagnia nei ristoranti e locande di, nell’ordine: Grecia, Francia, Portogallo, Turchia e Germania. Chi vorrà provare l’ebbrezza di una vacanza nei Paesi meno frequentati e soprattutto meno votati perché ritenuti poco attraenti da un punto di vista gastronomico, potrà optare per gli ultimi due nella classifica degli intervistati: Polonia e Liechtenstein.
L’unica costante emersa nella ricerca è che sono i Paesi con regimi alimentari (più o meno) mediterranei a essere le destinazioni preferite dagli italiani, forse perché non riservano sorprese e permettono di non discostarsi totalmente dalle nostre abitudini alimentari.

Per quel 0,3% che ancora crede nell’amore in vacanza è bene sapere che, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Nestlé, il piatto giusto per conquistare qualcuno al primo appuntamento deve essere semplice e popolare per il 35% degli italiani, per il 19% basta una semplice Pizza, mentre per il 16,4% ci vuole qualcosa di più ricercato.

Otto cinesi su dieci vogliono visitare l’Italia: Firenze al top


Il turista cinese che sta tornando a visitare l’Italia è amante dello shopping di lusso, giovane, con una capacità di spesa superiore al pre-pandemia e una maggiore familiarità con i pagamenti digitali. Non solo: sogna le destinazioni europee e mette le località italiane tra le mete preferite, grazie soprattutto alla moda. Questi alcuni degli elementi dell’analisi realizzata da Global Blue e Retex China.

Secondo un sondaggio di Global Blue, la propensione degli shopper cinesi a viaggiare rimane elevata, con l’81% che dichiara di pianificare una visita in Europa nei prossimi mesi, mentre il tasso di recovery della capacità aerea a livello europeo dovrebbe raggiungere durante l’estate e l’autunno l’85% rispetto ai livelli del 2019 (dati Forwardkeys). In particolare, il numero di passeggeri cinesi tornati in Italia ha già superato i valori pre-pandemia (recovery di giugno al 111% rispetto al 2019).

Dai dati sullo shopping Tax Free del Q2 2024, lo shopper cinese risulta essere un soggetto tendenzialmente giovane (il 68% è under 44, segmento in crescita di 7 punti percentuali rispetto al 2019) e che preferisce fare acquisti in fashion&clothing (78%, +4 punti sul pre-pandemia), categoria che registra il tasso di recovery più elevato rispetto al 2019 (62%). Aumenta lo scontrino medio, che sul fashion&clothing passa da 1.005 a 1.441 euro (+43%). È un cinese che, in generale, spende di più. Ad avere il maggiore potere di acquisto sono i Millennials (30-44 anni), con uno scontrino medio di 3.590 euro. I prodotti preferiti? Quelli del lusso, che registrano un forte aumento dello scontrino medio, passato da 1.883 a 2.669 euro (+42%). A livello di spesa nelle città, in cima alla classifica per contribuzione alla spesa Tax Free rimane Milano, con il 44% dei volumi e un alto tasso di recovery rispetto al 2019: 65%, contro il dato medio nazionale, fermo al 59%. Seguono Roma (20%), Firenze (10%) e Venezia (7%): quest’ultima registra lo scontrino medio più elevato (2.273 euro).

L’analisi condotta attraverso la piattaforma ICONIC Social Intelligence di Retex China, che monitora e analizza le conversazioni online attraverso i social media e altri canali digitali, indica le destinazioni preferite dai turisti cinesi e quale sia il loro sentiment sui social. Emerge che le mete europee stanno diventando sempre più popolari tra i cinesi, registrando una crescita continua.

L’Italia è la terza nazione più popolare per buzz generato in rete e tra i paesi europei più visitati nel Q1 del 2024 secondo Ctrip – la principale app di prenotazione di viaggi cinese – dietro a Francia e Regno Unito. Il viaggiatore cinese, inoltre, ama condividere la propria esperienza sui social. A dominare il buzz sono due piattaforme popolari in Cina, utilizzate per trovare ispirazioni sulle mete da visitare: Red, che detiene il 45%, e Douyin con il 29%. Il buzz sul nostro Paese è creato da vari argomenti: post sui viaggi in Italia; ruolo delle pop star sul territorio; short drama apprezzati in rete. Chi conversa online? 26-36enni, principalmente donne (62%), con tone of voice tendenzialmente umoristico.

Le attrazioni iconiche sono, infine, le più popolari. Nel primo trimestre 2024, al primo posto figura la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, più apprezzata rispetto al Duomo di Milano e al Colosseo. Seguono, in ordine di preferenza, altri luoghi simbolo, come la Galleria degli Uffizi, il Pantheon e, infine, l’iconico stadio San Siro.

travelnostop.com

Estate italiana nel segno dell’incoming


In estate cresce l’incoming. Per il trimestre le strutture ricettive ufficiali attendono l’arrivo di circa 26,3 milioni di turisti stranieri, per un totale di 105 milioni di pernottamenti, 2,6 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
Una crescita cinque volte superiore a quella delle presenze italiane, per le quali si prevede un aumento di circa 590mila unità (+0,5%). Complessivamente, questa estate, un turista su due in Italia sarà straniero.

A dirlo è l’indagine di Assoturismo Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di 1.512 imprenditori della ricettività, per delineare alcune caratteristiche della domanda straniera. In particolare, incrociando i dati dei primi dieci mercati – che incidono per il 77% circa del totale dei flussi stranieri – sono state stimate le tendenze delle singole provenienze.
Picco a luglio
Il mese di picco degli stranieri sarà proprio luglio, durante il quale sono previste oltre 39,5 milioni di notti trascorse da turisti provenienti dall’estero, cioè il 37,5% dell’intero periodo, mentre per il mese di agosto sono attesi circa 36,3 milioni di pernottamenti (34,5%).
Bene Usa e Brasile, Cina in flessione
Anche per l’estate 2024 si conferma la rilevanza dei principali mercati tradizionali, in particolare di quelli europei. Gli incrementi più significativi sono attesi per i flussi tedeschi, francesi, svizzeri, olandesi, polacchi, austriaci e belgi. Tra i mercati extraeuropei le segnalazioni di aumento sono state registrate essenzialmente per il mercato statunitense e brasiliano. Un trend di stabilità è stato segnalato per il mercato canadese e scandinavo, mentre in leggera flessione risultano le richieste provenienti dal mercato cinese, giapponese, indiano e spagnolo.
Germania e Francia
Per il mercato tedesco, pari al 32% del totale delle presenze straniere del trimestre estivo, è atteso un aumento del 3,5%. Gli arrivi sono stimati in 6,5 milioni e i pernottamenti in 34,1 milioni. Scelgono soprattutto località marine e dei laghi. Rilevante anche l’interesse per città d’arte e aree di montagna. Oltre il 75% arriva in auto e, secondo dati Banca d’Italia, la spesa media è di 123,8 euro al giorno.

Per il turismo dalla Francia si stima invece un aumento del 4,5%, con 2,3 milioni di arrivi e 7,1 milioni di presenze. Visitano città d’arte, centri di interesse culturale e località marine. Circa il 48% dei turisti francesi arriva in Italia in auto, il 46% in aereo. È di 127,7 euro la spesa media giornaliera.
Degli americani il budget più consistente
Gli Usa sono l’unico mercato extraeuropeo con un rilevate incremento: 3,1%. Le aspettative sono di oltre 2,5 milioni di arrivi e 7,1 milioni di presenze questa estate. Vengono per le città d’arte e i centri culturali, ma cresce anche l’interesse verso le località marine. La spesa media giornaliera è di 209,4 euro, la più alta.

Per il mercato olandese la stima di crescita è del 2,9%, con 1,6 milioni di arrivi e 8 milioni di presenze. Più del 50% arriva in auto, oltre il 40% in aereo. Scelgono località marine e dei laghi, ma anche città d’arte. Spesa media giornaliera 122,3 euro.

Per l’estate 2024 è previsto un aumento del 1,7% anche del turismo dalla Polonia, con 760mila arrivi e 2,9 milioni di presenze: 123,9 euro la spesa media giornaliera. Per la Svizzera invece si stimano 1,6 milioni di arrivi e 6,2 milioni di presenze, con spesa media di 156 euro.

Leggerissimo aumento (+0,4%) anche per i turisti del Belgio, con 760mila arrivi e 2,8 milioni di presenze. 127,7 euro la spesa media.

Si prevede, invece, stabilità sia per i flussi dall’Austria (+0,5%, con 1,3 milioni di arrivi e 5,3 milioni di presenze, spesa media giornaliera 124 euro) che dal Regno Unito (+0,1%, con oltre 1,3 milioni di arrivi e 5,2 milioni di presenze, spesa media giornaliera 133,2 euro).

Le previsioni per il mercato spagnolo sono invece di un calo del 3,1%. Per il trimestre si stimano 750mila arrivi e circa 2 milioni di presenze. La spesa media giornaliera è di euro 97,7.
Rallenta la domanda italiana
“I dati – spiega Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – confermano come l’appeal turistico del Paese stia crescendo presso i mercati internazionali, e non solo tra quelli europei. La promozione della destinazione Italia ha sicuramente dato buoni frutti, e i turisti stranieri sono i primi sostenitori del comparto: nel mese di giugno, sul totale complessivo delle presenze attese, l’incidenza della domanda straniera è stata di oltre il 55%. Desta però, qualche preoccupazione l’andamento del mercato interno: gli operatori ci hanno segnalato un rallentamento inatteso della domanda italiana, sia per il nostro Paese che per destinazioni estere, negli ultimi due mesi. Un fenomeno da monitorare e che fa riflettere sull’entità della perdita di potere d’acquisto e di risparmio subita dalle famiglie in questi ultimi due anni”.
guidaviaggi.it

Spongebob festeggia i suoi 25 anni a Mirabilandia


Sabato 13 luglio Mirabilandia festeggia i 25 anni di SpongeBob, la property tanto amata di Paramount. La spugna di mare più famosa di sempre sarà protagonista, insieme ai suoi amici di Bikini Bottom, di una giornata speciale da non perdere. Una super festa con musica e una fantastica torta per festeggiarlo e ricordare, nel lontano 1999, la sua prima apparizione su Nickelodeon che in Italia è trasmesso su Sky canale 605. Durante la giornata saranno organizzate tante attività dedicate a SpongeBob e ai suoi amici, meet & greet per strepitose foto ricordo e non mancheranno le sorprese!

“Siamo onorati di essere stati scelti da Paramount per essere parte del ricco programma di iniziative legate al compleanno di SpongeBob – dice Sabrina Mangia, Sales and Marketing Director di Mirabilandia – Questo è un evento che richiamerà molti fan, i primi dei quali hanno ormai già dei bambini piccoli. Ci aspettiamo quindi un pubblico trasversale che saprà divertirsi con le speciali esperienze che abbiamo organizzato, oltre al grande divertimento delle nostre attrazioni”.

“Da diversi anni tutti gli amati personaggi delle nostre property rivolte ai più piccoli, risiedono qui nel Parco divertimenti – spiega Cecilia Padula, VP Kids & Family, Brand Head South Europe, Middle East and Africa, Paramount – Ogni giorno migliaia di bambini e famiglie partecipano alle attività che insieme al team di Mirabilandia, che ringrazio, organizziamo. Non ci poteva essere per questo importante traguardo una location migliore dove tutti potessero divertirsi come succede, da 25 anni, in ogni puntata di SpongeBob”.

Biglietti speciali di ingresso al parco, evento incluso, da 29 euro con il codice SPONGEBOB35

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Impazza la moda dei viaggi a sorpresa: sfiorate le 7 mila presenze estive


 Previsto il raddoppio dei viaggiatori italiani che faranno un viaggio sorpresa questa estate, sfiorando quota 7 mila presenze tra mare, laghi e montagna. Tutto secondo i dati di Waynabox, azienda leader nella proposta di viaggi a sorpresa sia in Italia sia in Europa. L’età media si

aggira intorno ai 30 anni, con una netta predominanza di donne (60%) rispetto al segmento maschile (40%).

Grazie alla popolarità di questa nuova modalità di viaggio, negli ultimi tre anni l’azienda catalana ha registrato una crescita esponenziale nel nostro Paese, chiudendo il 2022 con un fatturato di 260.000 euro mentre nel 2023 il fatturato ha raggiunto quota 1.600.000 euro, moltiplicando per sei il risultato dell’anno precedente. Le previsioni per il 2024 lasciano intuire un ulteriore incremento, con un fatturato stimato pari al doppio di quello dello scorso anno.
Nell’estate del 2023, circa 3.500 italiani hanno seguito il trend internazionale di viaggi a sorpresa in Europa, sempre più in auge sin dal 2014 anno in cui questo nuovo travel trend ha preso sempre più piede.
Il tipo di viaggio più gettonato e popolare su Waynobox in estate è quello su un’Isola a sorpresa, mentre il resto dell’anno i viaggiatori prediligono le città europee. Disponibili anche road trip in Italia.

“Il nostro prodotto di punta è sempre stato il viaggio a sorpresa in Europa, ma in estate tutto cambia e viaggiare verso un’isola a sorpresa diventa l’esperienza più richiesta. La protagonista assoluta. L’idea di trascorrere una vacanza spontanea su un’isola, prenotata in 2 click e a un buon prezzo, è insuperabile in estate”, afferma Jordi Agusti, CEO di Waynabox.

L’86% degli utenti viaggia con il partner mentre la restante parte dei viaggiatori si sposta o con la famiglia o con gli amici, per una media di 3-4 giorni e una spesa di circa 134,7 euro a notte.
La tendenza dei viaggi a sorpresa è iniziata nel 2014 in Spagna e da allora più di 250.000 persone hanno fatto un viaggio a sorpresa con Waynabox, che da marzo 2023 fa parte del Gruppo Atresmedia. Tra gli obiettivi 2024 di Waynabox il consolidamento dei nuovi mercati europei, in particolare Francia, Germania e Paesi Bassi, nonché la crescita nel settore dei cofanetti regalo.

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Aumentano i viaggi degli spagnoli: in I trimestre spesa a +25%



Gli spagnoli viaggiano e spendono di più per il turismo: hanno realizzato almeno 40,6 milioni di viaggi nel primo trimestre dell’anno, pari a un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una spesa superiore agli 11,6 milioni di euro, aumentata del 25,4%.
Secondo i dati diffusi oggi dall’Istituto nazionale di Statistica (Ine), i viaggi degli spagnoli nel territorio nazionale sono aumentati da gennaio a marzo del 13,7%, mentre quelli all’estero del 26,2%. Il trend positivo riguarda i viaggi per tempo libero, turismo e vacanze, incrementati del 24%, mentre quelli realizzati per affari o motivi professionali sono diminuiti del 14,2%.

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‘Così fan tutte’ avvicina Hong Kong e Pugliapromozione


La Regione Puglia guarda all’estremo Oriente per nuovi mercati del turismo. Domani venerdì 21 e sabato 22 giugno, la Hong Kong Grand Opera e l’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong porteranno in scena ‘Così fan tutte’ di Wolfgang Amadeus Mozart nel prestigioso ‘Hong Kong Jockey Club Amphitheatre’.

L’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Petruzzelli, con il supporto dell’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione, si inserisce nel contesto del progetto Petruzzelli in Residence, grazie al quale gli attori cinesi hanno avuto l’opportunità di frequentare masterclass di canto e recitazione tenute dagli insegnanti del Tetro Petruzzelli di Bari.

Tutto ruota, quindi, attorno alla economia della cultura attraverso la quale l’Assessorato al Turismo Regione Puglia / Pugliapromozione si propone di far conoscere la destinazione Puglia nel mondo, in rete con altri partner istituzionali prestigiosi come la Fondazione Teatro Petruzzelli. Hong Kong è uno dei mercati extra-UE che rappresentano un target importante per il compimento della nuova strategia regionale volta all’internazionalizzazione dell’incoming tramite la destagionalizzazione dei flussi e lo sviluppo di nuovi mercati ad alto potenziale e con elevata capacità di spesa.

Lo spettacolo sarà interpretato in italiano, con sottotitoli in inglese e cinese. Dirige l’Orchestra ed il Coro della Grand Opera di Hong Kong, il maestro Elio Orciuolo, la produzione è affidata a Dongjian Gong, Giandomenico Vaccari curerà la regia dello spettacolo.

Il progetto, che è in corso in questi giorni ad Hong Kong, prevede anche una masterclass in ‘Performing Arts Management’ tenuta dalla professoressa Sara Allegretta, nell’ambito di un ampio workshop dedicato ai musicisti locali, articolato in quattro moduli formativi che si chiuderanno con la messa in scena di un’opera in due repliche domani venerdì 21 e sabato 22 giugno.

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Crescita a doppia cifra per il turismo congressuale in Italia

Il turismo congressuale italiano sta vivendo una stagione di grande positività: aumentano i congressi e gli eventi business realizzati in Italia.
Il quadro emerge dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE, la ricerca promossa dall’associazione della meeting industry italiana Federcongressi&eventi e realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI.

Secondo la ricerca nel 2023 in Italia sono stati complessivamente realizzati 340.057 eventi registrando un aumento pari al +12% rispetto al 2022. I partecipanti sono stati 27.152.890 (+28% rispetto al 2022) e le presenze 41.835.932 (+31.9% rispetto al 2022).

Tutti gli indici principali hanno quindi una crescita a doppia cifra indicando chiaramente che, dopo lo stop dovuto al Covid19, le imprese sono tornate a investire in eventi, quali convention, meeting e lanci di prodotto, come strumento di marketing e fidelizzazione e le associazioni, soprattutto medico-scientifiche, in congressi capaci di diffondere e promuovere conoscenza e innovazione. Lo stato di buona salute del turismo congressuale italiano è dimostrato dal tasso di incremento dei congressi e degli eventi che nel 2023 è stato del 12%, pari quindi al triplo di quello medio annuo di 4,1% degli anni pre-Covid19, e soprattutto dalle presenze generate dagli eventi da più di un giorno, cresciute di oltre il 50% rispetto al 2022. Positive inoltre le previsioni per l’anno in corso, in termini di crescita sia del numero degli eventi sia del fatturato.

“Il MICE italiano gode di buona salute ed è in questo trend che si inserisce una fase di profondo cambiamento della meeting industry – commenta la presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile – Eventi e congressi hanno oggi una qualità sempre più elevata e richiedono, quindi, sedi avanzate dal punto di vista dei servizi e delle tecnologie e personale formato e costantemente aggiornato. Parallelamente, i grandi flussi turistici e il conseguente aumento del tasso di occupazione alberghiera nelle destinazioni storicamente a vocazione MICE sta spingendo gli organizzatori a scegliere per eventi e congressi anche sedi fuori dai circuiti più consolidati, favorendo così non solo la destagionalizzazione ma anche la delocalizzazione del turismo”.

La maggior parte dei congressi e degli eventi, il 59%, si è svolta al Nord, il 24,7% al Centro, il 10,2% al Sud e il 6,1% nelle Isole.
Per quanto riguarda poi le sedi per eventi, gli alberghi congressuali rimangono la tipologia più utilizzata e, infatti, hanno concentrato il 77,8% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico congressuali hanno ospitato il 3,1% degli eventi: sono la tipologia di sedi più cresciuta rispetto al 2022 sia per numero di giornate, +33,9%, sia di presenze, +54,7%. Le dimore storiche non alberghiere (abbazie, castelli, antiche locande e casali, palazzi storici, ville, ecc.) sono state sedi del 2,5% degli eventi.

In merito ai promotori, le aziende hanno organizzato la maggioranza degli eventi, il 66,3%, 13,5 punti in più rispetto alla rilevazione precedente, mentre le associazioni si confermano il secondo promotore con il 22,3% degli eventi. Infine, per quanto concerne la provenienza dei partecipanti, cessate le restrizioni dovute alla pandemia, riprendono gli eventi internazionali (cioè con partecipanti provenienti in percentuale significativa dall’estero) e nazionali (con partecipanti provenienti prevalentemente da fuori regione) anche se circa la metà degli eventi e congressi si conferma come negli anni passati a dimensione locale (con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si svolge l’evento).

Fonte. travelnostop.com

Turismo Italia. A luglio attesi 18 milioni arrivi e 75 milioni presenze

Incremento di flussi turistici a luglio. Le previsioni dell’Istituto Demoskopika, segnano infatti un incremento dei flussi turistici in Italia: ben 18,2 milioni di arrivi e 75,6 milioni di presenze, con una crescita rispettivamente pari all’1,5% e all’1,0% rispetto allo stesso periodo del 2023. In crescita i turisti stranieri: poco meno di 10 milioni (+3,6%) pari al 54,8% del totale degli arrivi previsti con 38,8 milioni di presenze (+2,0%). La spesa turistica dovrebbe toccare i 17,9 miliardi di euro con +3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Secondo la nota previsionale “Tourism Forecast Summer July 2024” dell’Istituto Demoskopika che ha stimato i principali indicatori turistici rispetto a luglio dello scorso anno si dovrebbe registrare un incremento di 263 mila arrivi e 755 mila presenze. Inoltre, secondo il presidente di Demoskopika Raffaele Rio, il verificarsi di uno scenario proattivo, potrebbe produrre un effetto “rialzista” sulle stime complessive: circa 19,3 milioni di arrivi e 78,6 milioni di presenze con una variazione in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2023, pari al 7,2% e al 5,0%. Crescita prevista anche rispetto all’anno boom 2019: gli arrivi, infatti, sarebbero in crescita del 4,8% mentre i pernottamenti dell’1,3%.

“Le nostre previsioni confermano, anche per il mese di luglio, una tendenza in crescita dei flussi turistici nel nostro paese. Da evidenziare, inoltre, che secondo le nostre stime, si potrebbe registrare, per il mese osservato, il livello di internazionalizzazione più alto dal 2010 sia per gli arrivi che per le presenze”, sottolinea Raffaele Rio, presidente di Demoskopika.

travelnostop.com


 

Estate di eventi fa impennare presenze, +63,8% sul 2023


L’estate italiana si illumina di eventi. Oltre 4.000, tra concerti, festival, conferenze e manifestazioni sportive, calamiteranno più di 28 milioni di visitatori, sia nazionali che internazionali, nel periodo giugno-settembre 2024. Sono soprattutto i borghi e le mete meno note, ma al contempo più autentiche e genuine, a giocare un ruolo fondamentale. Sagre e feste di paese, infatti, possono far segnare un incremento del +63,8% nell’affluenza rispetto al 2023. In generale, sono 20 mila le sagre realizzate ogni anno in Italia, per le quali si contano 48 milioni di visitatori, perlopiù giovani (31%) e famiglie (45%).

I due principali catalizzatori sono i circa 290 eventi sportivi, che coinvolgeranno oltre 17 milioni di presenze, e i 2.000 spettacoli musicali, ai quali prenderanno parte oltre 5 milioni di persone. Inoltre, 3,5 milioni di spettatori parteciperanno ai concerti classificati a medio impatto e quasi un milione a quelli di alto impatto. Significativi anche gli 800 festival e le 100 esposizioni, capaci di attirare, rispettivamente, 3,7 e 1,7 milioni di partecipanti.

Secondo le stime ENIT su elaborazioni Data Appeal, ISTAT e Bankitalia, saranno circa 1,6 milioni i passeggeri aeroportuali attesi in Italia da giugno a settembre, di cui l’82,7% dall’estero e il 17,3% di origine nazionale, con la componente italiana in aumento del +4% sullo stesso periodo del 2023. Tra i primi 20 Paesi di provenienza analizzati, quasi il 30% della clientela aeroportuale è di origine europea. Gli Stati Uniti – mercato alto spendente –, con oltre 285 mila passeggeri attesi (il 18,3% del totale), sono il principale mercato in entrata, seguiti da Francia e Germania, e poi da Spagna e Regno Unito. Mediamente, si prenota il volo 120 giorni prima della partenza, per una permanenza di almeno 12 notti.

“Sotto il cielo di un’estate azzurra – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè – le stelle più luminose sono i borghi e le località meno conosciute, quelle più piccole. Gli importanti numeri generati da sagre e feste di paese, infatti, testimoniano quanto queste piccole gemme della nostra offerta turistica siano un elemento fondamentale per l’intera industria e per il rafforzamento identitario del marchio ‘Italia’. Merito, anche, della sinergia messa in campo da Ministero, Regioni e territori, che ha portato, per mezzo di investimenti mirati, come le risorse per i piccoli Comuni a vocazione turistica, alla scoperta, alla riscoperta e alla valorizzazione di quelle realtà cosiddette minori”.

“Con oltre 800 eventi previsti sul territorio, sportivi, musicali, culturali, l’Italia conferma di avere le leve più giuste per diversificare i driver della motivazione al viaggio e attrarre sempre più turisti stranieri anche sulle aree interne e meno conosciute dove risiedono le più autentiche tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche dell’Italia, permettendoci di fare scelte realmente sostenibili, allargare la stagione e generare sviluppo economico ed occupazionale attraverso il turismo”, spiega il presidente ENIT Alessandra Priante.

“L’estate rappresenta un’opportunità unica per esplorare e valorizzare le ricchezze delle aree interne, offrendo ai visitatori esperienze autentiche. La prospettiva industriale del turismo deve considerare sempre di più queste realtà, che non solo aiutano a rendere l’offerta turistica meno legata alle stagioni canoniche, ma contribuiranno e continueranno a contribuire in futuro a far diventare l’Italia la meta più ambita al mondo”, commenta Ivana Jelinic, Ceo ENIT.

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Nuovo visto europeo favorirà il turismo dall’India verso l’Italia


La nuova politica dell’Unione Europea in materia di visti renderà ai turisti indiani molto più facile di prima intraprendere un viaggio per scoprire la ricchezza della storia, della cultura e della cucina italiane. Un nuovo regime introdotto dalla Commissione Europea, infatti, consente il rilascio di visti più flessibili e di durata più lunga ai cittadini indiani. Questo cambio delle regole sui visti Schengen consente ingressi multipli a chi viaggia frequentemente.

Il cosiddetto sistema ‘a cascata’ permette ai cittadini indiani residenti in India che abbiano usufruito due volte negli ultimi tre anni di un visto Schengen per un soggiorno breve, di richiedere un visto di ingresso multiplo valido due anni. Questo può essere a sua volta seguito da un visto di cinque anni, a condizione che il passaporto abbia una validità sufficiente, evitando di ripresentare domanda in tempi ravvicinati.

Il visto Schengen consente soggiorni della durata massima di 90 giorni all’interno di un periodo di 180 giorni, in 29 paesi europei. Un visto a ingressi multipli fornisce quindi accesso all’area Schengen per un massimo di 180 giorni in totale all’anno senza la necessità di rifare domanda per ogni ingresso.

“Il rapporto tra India e Italia si è costantemente rinsaldato negli ultimi anni. Questo recente cambiamento nelle modalità di rilascio del visto favorirà ulteriormente il turismo tra i due paesi – ha detto Mauro Sementilli, Vice-Responsabile per l’Italia, VFS Global – L’Italia è una delle mete europee preferite dai turisti indiani, il che rende fondamentale per il settore turistico italiano offrire un processo di visto semplice e veloce: questa nuova politica dei visti a favore degli indiani favorirà certamente un aumento dei viaggi dall’India all’Italia”.

Centro elaborazione visti per l’Italia a Mumbai gestito dalla VFS Global, operatore specializzato leader in servizi di outsourcing e tecnologia. VFS Global, operatore specializzato leader in servizi di outsourcing e tecnologia, ha di recente rinnovato il contratto con l’Ambasciata italiana in India per gestire i servizi di visto. In India, VFS Global gestisce attualmente i Centri di richiesta visto per l’Italia (VAC) in dodici città: Nuova Delhi, Calcutta, Mumbai, Bangalore, Ahmedabad, Chandigarh, Chennai, Hyderabad, Jaipur, Jalandhar, Kochi, Pune.

VFS Global continuerà a fornire il suo servizio Premium Lounge (PL) in tutti questi centri e il servizio Visa at Your Doorstep (VAYD) in qualunque località del territorio indiano, garantendo un’esperienza comoda e personalizzata per i richiedenti che desiderano maggiore supporto. Offrirà un’esperienza di richiesta visto priva di disagi ai viaggiatori provenienti dall’India.

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Finisce la scuola: a giugno 15 mln di arrivi e 54 mln di presenze


Con la conclusione dell’anno scolastico, inizia anche la stagione delle vacanze estive. Per il mese di giugno sono attesi 15 milioni di arrivi di turisti nelle strutture ricettive italiane, in crescita del +2,2% rispetto allo stesso mese del 2023, per un totale di 54 milioni di pernottamenti (+1,8%). A stimarlo è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. Con le famiglie libere di portare in viaggio i figli, giugno segna anche l’inizio tradizionale del periodo delle vacanze estive degli italiani, anche se la maggior parte dei viaggiatori del nostro Paese si muoveranno a luglio ed agosto. Secondo le previsioni degli imprenditori della ricettività, questo giugno alberghi e strutture extralberghiere del nostro Paese ospiteranno poco più di 7 milioni di turisti italiani (+1,1%), per un totale di oltre 24 milioni di notti (+0,7%). La parte del leone, però, la faranno i turisti stranieri: per giugno si attendono quasi 8 milioni di vacanzieri dall’estero, per un totale di oltre 29,7 milioni di presenze. Sul totale complessivo delle presenze attese, nel mese di giugno l’incidenza della domanda straniera salirà al 55,2% dal 54,7% del 2023. “Il turismo italiano è in salute con numeri in crescita fin da inizio anno e continua ad essere un pilastro imprescindibile per la nostra economia – le parole di Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – È per questo che è necessario proseguire nelle politiche di sostegno all’intera filiera del settore: far ripartire gli investimenti, aggiornare l’offerta per essere sempre più in linea con le esigenze di un turismo internazionale e sostenibile, sebbene condizionato dai cambiamenti climatici, promuovere la destinazione Italia sul mercato internazionale”.
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Destination Wedding, cosa cercano le coppie che scelgono l’Italia


Negli ultimi anni il fenomeno dei Destination Weddings, i matrimoni celebrati in località esotiche o particolarmente suggestive, ha preso sempre più piede in Italia, registrando un fatturato di 803 milioni solo nel 2023, con oltre 13.600 matrimoni di coppie internazionali celebrati in Italia, cioè il 22,3% in più rispetto al 2022. Sono soprattutto le coppie di neosposi tra i 25 e i 35 anni a scegliere il Bel Paese come cornice ideale per festeggiare il loro giorno più importante, attratte dalla combinazione unica di bellezze paesaggistiche, patrimonio culturale e tradizione culinaria.
Il crescente interesse verso i Destination Weddings ha rivoluzionato il lavoro dei wedding planner italiani, che si trovano ad organizzare matrimoni della durata di più giorni, adattandosi e specializzandosi nel rispondere alle esigenze di una clientela internazionale alla ricerca di esperienze uniche e personalizzate. D’altra parte, attrae sul territorio una forte presenza di ospiti internazionali da cui può trarre vantaggio l’intero settore dell’ospitalità. In questo contesto, la digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale sotto vari punti di vista, dalla pianificazione al coordinamento dell’evento a distanza, fino ai pagamenti digitali, che semplificano l’esperienza di professionisti e clienti.
A fare il punto è SumUp, specializzata nei pagamenti digitali, che ha analizzato il fenomeno insieme a Silvia Bettini, Wedding Planner attiva nel settore da più di venticinque anni, per osservare come stia cambiando il mestiere del wedding planner e in che modo questa professione possa beneficiare di soluzioni come i pagamenti digitali.
“Il fenomeno del Destination Wedding può generare un notevole impatto economico per le comunità ospitanti, coinvolgendo molteplici attività commerciali locali, dal settore dell’ospitalità ai servizi di catering. I pagamenti digitali aiutano a rendere più gestibile l’intera esperienza, offrendo sicurezza e trasparenza nelle transazioni e semplificando l’organizzazione, soprattutto nel caso di coppie internazionali – spesso più abituate al cashless – che in tal modo non devono preoccuparsi del cambio valuta – spiega Umberto Zola, responsabile online Sales EU di SumUp – Allo stesso tempo, i pagamenti digitali garantiscono un soggiorno in Italia più agevole per gli ospiti internazionali invitati al matrimonio, che potranno utilizzare le modalità cashless per tutte le spese di viaggio, alloggio, ristoro o altre necessità. Abbracciare la digitalizzazione e i pagamenti digitali consente agli esercenti – e in generale al Paese – di essere competitivi anche nel mercato dei Destination Weddings, attraendo coppie da ogni parte del mondo”.

Insieme alla Wedding Planner Silvia Bettini, SumUp ha quindi individuato i trend che accompagnano la stagione delle cerimonie e le principali innovazioni che riguardano questo settore.

Stile e personalizzazione: il matrimonio all’Italiana – La personalizzazione dell’esperienza è un elemento chiave per le coppie straniere che scelgono l’Italia come meta per giurarsi amore eterno. Desiderano una cerimonia unica, che rifletta la loro personalità, ma al contempo regali un’atmosfera tipicamente italiana, in pieno stile “La Dolce Vita”. Viaggio in barca guidato sul Lago di Como, servizio fotografico in mezzo ai vigneti, degustazioni di vino nel Chianti toscano, visita a masserie e uliveti storici pugliesi: non solo la ricerca dell’italianità è evidente in ogni dettaglio – dal mandolino al pizza-party – ma l’intera organizzazione (compresi spostamenti e servizi concierge) è studiata per offrire un’esperienza indimenticabile, autentica e coinvolgente, per gli sposi e gli ospiti.

Il matrimonio come una vacanza – La durata prolungata dell’evento, che può estendersi da 4 a 7 giorni, consente di vivere appieno ogni momento. Ad esempio, le coppie americane – tra le più appassionate di destination wedding, insieme a australiane e indiane – sono solite organizzare una cena “di prova” prima del matrimonio, mentre l’ultimo giorno è previsto un brunch conclusivo. Una scelta dettata dal desiderio di regalare agli invitati una vera e propria vacanza, per ringraziarli della loro partecipazione sebbene lontano da casa. Guardando ai numeri, se alcune coppie preferiscono optare per un matrimonio più intimo, con circa 50 invitati, altre – spesso influenzate da fattori culturali – prediligono celebrazioni in grande che contano fino a 150 persone.

La scelta della location originale – L’iconico arrivo di George Clooney sul Lago di Como e la conseguente scelta di vari VIP di sposarsi qui, ha reso questa location una delle più amate nel panorama del destination wedding. In realtà sono  numerose le destinazioni ambite, tra cui Salento, Noto e l’Isola di Favignana, Chianti e Val d’Orcia, Costiera Amalfitana e Capri. Location affascinanti, ma impegnative. “Spesso le strutture scelte dalle coppie straniere non sono adibite ad ospitare matrimoni, come nel caso di località più autentiche e tradizionali quali masserie pugliesi, spiagge siciliane o vigneti toscani. Richiedono sopralluoghi dettagliati con il wedding planner fino a due anni prima dell’evento, per garantire che ogni aspetto sia curato nei minimi dettagli e personalizzato secondo le esigenze degli sposi”, precisa la Wedding Planner Silvia Bettini. “Pur mantenendo il romanticismo, è importante quindi per il wedding planner riuscire a mettere insieme  creatività e realismo, così che le coppie possano godersi ogni momento della pianificazione senza stress, sapendo di essere in mani sicure e competenti”.
Matrimoni internazionali tra burocrazia e rito – Per le coppie provenienti dall’estero, organizzare un matrimonio  comporta una serie di iter burocratici di cui il wedding planner è chiamato a occuparsi: dal rispetto delle scadenze legali alla soddisfazione delle richieste dei clienti; dalla pianificazione degli spostamenti degli ospiti al coordinamento con i consolati per ottenere i visti necessari, fino alla gestione della cerimonia. La maggior parte delle celebrazioni sono puramente simboliche, rivisitazioni di cerimonie già legalizzate nel paese di provenienza degli sposi. Nel caso di una celebrazione ufficiale, come ad esempio un rito cattolico, è necessario presentare la documentazione necessaria alla diocesi italiana o all’istituzione di riferimento.
Gestione senza confini grazie alla digitalizzazione – Le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale nel facilitare il contatto a distanza tra le coppie e i wedding planner. Videocall, agende sincronizzate online e tool di pianificazione digitali, firme elettroniche e fatture digitali garantiscono la massima efficienza consentendo una gestione sicura e rapida dei documenti legali e limitando la necessità di incontri in presenza o in loco. Anche i pagamenti possono essere effettuati a distanza tramite strumenti digitali, a volte semplicemente con la condivisione di un link che consente di completare la transazione in modo semplice, veloce e sicuro. Inoltre, il cashless rappresenta una soluzione per sposi e ospiti internazionali anche durante il soggiorno in Italia, che potranno evitare l’uso del contante e non preoccuparsi del cambio valuta.
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Arabia Saudita più vicina all’Italia, si riduce il costo dell’e-visa


Un training alternativo quello pensato da Saudi Tourism AuthorityAlUla e The Red Sea per gli agenti di viaggi. L'Arabia Saudita, infatti, ha incontrato gli adv della tappa milanese in un centro yoga abbinando la formazione alle pratiche mindfulness.

La destinazione è sempre più vicina grazie ai voli in partenza dagli aeroporti di Milano, Roma, Venezia e Napoli, con anche il recentissimo collegamento di Ita Airways da Fiumicino a Riyadh.
“Tra le novità - spiega Alberto Truffa, market manager di Sta Italy -, c'è anche la riduzione del 18% del costo dell’e-visa”. Ma non solo.

L'Arabia Saudita è costantemente protagonista di grandi eventi come l'attesissima Expo 2030 di Riyadh, nonché gli appuntamenti sportivi con gli e-sport, il tennis, il calcio, il golf e la Formula 1.

“Anche AlUla aspetta i visitatori italiani - prosegue Lucrezia Martinengo, trade manager Italia Rcu -. Il volo diretto da Parigi di Saudia, in aggiunta a quelli via Medio Oriente, permette di arrivare molto agevolmente. Inoltre - conclude - visto il contesto in cui siamo oggi, sottolineo come AlUla sia la meta ideale per chi ama lo yoga, con il 5 Senses Sanctuary che, alla luce del successo riscosso durante il festival Alula Wellness, dovrebbe presto diventare fruibile tutto l’anno”.

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