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Otto cinesi su dieci vogliono visitare l’Italia: Firenze al top


Il turista cinese che sta tornando a visitare l’Italia è amante dello shopping di lusso, giovane, con una capacità di spesa superiore al pre-pandemia e una maggiore familiarità con i pagamenti digitali. Non solo: sogna le destinazioni europee e mette le località italiane tra le mete preferite, grazie soprattutto alla moda. Questi alcuni degli elementi dell’analisi realizzata da Global Blue e Retex China.

Secondo un sondaggio di Global Blue, la propensione degli shopper cinesi a viaggiare rimane elevata, con l’81% che dichiara di pianificare una visita in Europa nei prossimi mesi, mentre il tasso di recovery della capacità aerea a livello europeo dovrebbe raggiungere durante l’estate e l’autunno l’85% rispetto ai livelli del 2019 (dati Forwardkeys). In particolare, il numero di passeggeri cinesi tornati in Italia ha già superato i valori pre-pandemia (recovery di giugno al 111% rispetto al 2019).

Dai dati sullo shopping Tax Free del Q2 2024, lo shopper cinese risulta essere un soggetto tendenzialmente giovane (il 68% è under 44, segmento in crescita di 7 punti percentuali rispetto al 2019) e che preferisce fare acquisti in fashion&clothing (78%, +4 punti sul pre-pandemia), categoria che registra il tasso di recovery più elevato rispetto al 2019 (62%). Aumenta lo scontrino medio, che sul fashion&clothing passa da 1.005 a 1.441 euro (+43%). È un cinese che, in generale, spende di più. Ad avere il maggiore potere di acquisto sono i Millennials (30-44 anni), con uno scontrino medio di 3.590 euro. I prodotti preferiti? Quelli del lusso, che registrano un forte aumento dello scontrino medio, passato da 1.883 a 2.669 euro (+42%). A livello di spesa nelle città, in cima alla classifica per contribuzione alla spesa Tax Free rimane Milano, con il 44% dei volumi e un alto tasso di recovery rispetto al 2019: 65%, contro il dato medio nazionale, fermo al 59%. Seguono Roma (20%), Firenze (10%) e Venezia (7%): quest’ultima registra lo scontrino medio più elevato (2.273 euro).

L’analisi condotta attraverso la piattaforma ICONIC Social Intelligence di Retex China, che monitora e analizza le conversazioni online attraverso i social media e altri canali digitali, indica le destinazioni preferite dai turisti cinesi e quale sia il loro sentiment sui social. Emerge che le mete europee stanno diventando sempre più popolari tra i cinesi, registrando una crescita continua.

L’Italia è la terza nazione più popolare per buzz generato in rete e tra i paesi europei più visitati nel Q1 del 2024 secondo Ctrip – la principale app di prenotazione di viaggi cinese – dietro a Francia e Regno Unito. Il viaggiatore cinese, inoltre, ama condividere la propria esperienza sui social. A dominare il buzz sono due piattaforme popolari in Cina, utilizzate per trovare ispirazioni sulle mete da visitare: Red, che detiene il 45%, e Douyin con il 29%. Il buzz sul nostro Paese è creato da vari argomenti: post sui viaggi in Italia; ruolo delle pop star sul territorio; short drama apprezzati in rete. Chi conversa online? 26-36enni, principalmente donne (62%), con tone of voice tendenzialmente umoristico.

Le attrazioni iconiche sono, infine, le più popolari. Nel primo trimestre 2024, al primo posto figura la Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, più apprezzata rispetto al Duomo di Milano e al Colosseo. Seguono, in ordine di preferenza, altri luoghi simbolo, come la Galleria degli Uffizi, il Pantheon e, infine, l’iconico stadio San Siro.

travelnostop.com

Rinnovato il portale ‘Cina’ di Evolution Travel


 Destinazione che suscita sempre un’aurea di mistero, la Cina adesso è pronta a svelare anche i suoi aspetti meno conosciuti e le sue località un tempo irraggiungibili dai viaggiatori italiani. Evolution Travel ha riaperto, aggiornato e rinnovato il suo portale web dedicato ai viaggi in Cina: https://cina.orizzonteviaggi.com/it_IT/home.html

Ad occuparsi del restyling, Emilio Zanetti e Valeria Silvestrini, consulenti di riferimento del prodotto Cina per Evolution Travel, e il consulente tour operator Evolution Travel Giancarlo Vetrugno, che ha lavorato alla ricerca delle proposte dei fornitori, in particolare dei tour con guide che parlano in italiano, all’aggiornamento dei programmi di viaggio e dei voli aerei, le convenzioni, gli accordi con gli hotel.

“Le richieste per la Cina stanno aumentando moltissimo – spiega Giancarlo Vetrugno – È un Paese che è stato chiuso per tanto tempo a causa del covid, solo dal marzo 2023 è stato possibile viaggiare, ma con limitazioni. Ora invece il governo cinese ha anche tolto l’obbligo di visto fino al 2025, per viaggi di 15 giorni”.

Le tipologie di viaggi proposte sul portale sono per lo più tour di gruppo ben organizzati anche con guide in italiano, a partire da 7 giorni fino a quelli più lunghi, considerando la vastità del Paese e le difficoltà spesso dovute alla lingua, ma anche ad usanze diverse.

“Il viaggio più richiesto è quello guidato, in quanto ci sono difficoltà obiettive, dalle modalità di pagamento che spesso avvengono solo tramite alcune app, alla necessità di iscriversi per svolgere alcune visite, alle prenotazioni che talvolta sono solo in lingua cinese – spiega Emilio Zanetti – La Cina è super tecnologica e ci sono diversi aspetti da conoscere, ma gran parte della popolazione non parla l’inglese o altre lingue occidentali, in quanto tutto si è evoluto molto in fretta”.

Il vantaggio di organizzare un viaggio con Evolution Travel sta anche nell’entrare a contatto di dinamiche turistiche locali, che possono agevolare i visitatori nei loro spostamenti. Ad esempio, per visitare la famosa Città Proibita di Pechino, senza un accordo con gli operatori locali ci vogliono ore di fila per entrare. Inoltre, con il nuovo portale, Evolution Travel può predisporre tour personalizzati, con guida riservata.

Tante le proposte tra cui scegliere come il tour classico di circa 8 o 9 giorni che comprende la visita a Pechino, con tappa a Xi’an, antica città imperiale con l’esercito di terracotta e Shanghai, compreso il volo interno per la capitale economica cinese. Oppure il tour che consente di raggiungere la caratteristica località di Guilin, considerata una delle più pittoresche del Paese e situata sulla riva ovest del fiume Li: qui si può partecipare ad una suggestiva crociera tra colline a forma di panettone e risaie, ed esplorando la vita del fiume. Più gettonata ultimamente è la zona del Tibet. Vicino c’è Chengdu, la capitale del Sichuan, molto famosa e visitata anche dai cinesi. Qui c’è il centro per la conservazione dei panda e sono tanti coloro che raggiungono questa località per vedere da vicino i bellissimi animali. Un luogo, tra l’altro, dal clima ideale, nel quale sembra essere sempre primavera, e dove la cucina locale è molto rinomata. Il viaggio può proseguire nella provincia dello Yunnan al confine con il Vietnam, dove visitare villaggi tradizionali del sud, quasi isolati tra le montagne e che per secoli hanno mantenuto inalterato il loro aspetto architettonico. Da qui si parte spesso per andare in Tibet. Tra le destinazioni particolari, seppure più costose: il Parco forestale nazionale di Zhangjiajie, conosciuto come la foresta del film Avatar, situato nella provincia di Hunan in Cina e noto per le sue impressionanti formazioni geologiche. Originale anche il tour lungo la famosa Via della Seta terrestre, che parte dall’antichissima capitale Xi an e la possibilità di congiungersi alla parte centro-Asiatica raggiungendo la Turchia attraverso stati come Kyrgyzstan e l’Uzbekistan.

“Da Roma e Milano ci sono tantissimi voli diretti per la Cina: Pechino, Xi’an, Shanghai, Chengdu, Wuhan, Hangzhou nel Milione di Marco Polo, Shenzhen, città che si trova di fronte ad Hong Kong, il più grande distretto industriale tessile per la Cina – sottolinea Emilio Zanetti – Ci sono tanti imprenditori che viaggiano e stanno crescendo notevolmente i turisti. I prezzi, inoltre, sono più bassi rispetto al mercato dei voli quest’anno. Prenotando per tempo, con 800 euro si riesce a fare andata e ritorno”. Il periodo migliore per viaggiare è l’autunno e la primavera, anche se si incontrano diversità di clima. Il prezzo complessivo di un pacchetto completo di tour guidati, soggiorno e voli è a partire da 2.500 euro a persona.

“Le strutture ricettive sono notevoli – racconta Giancarlo Vetrugno -.Dopo la rivoluzione culturale in Cina sono state costruite in poco tempo città dal nulla, tanti alberghi di livello medio alto, grandi catene alberghiere a 5 stelle e fino a 7 stelle con maggiordomo in camera. Normalmente gli hotel a 4 stelle sono simili a quelli occidentali, i 3 stelle sono più tradizionali cinesi”.

travelnostop.com

‘Così fan tutte’ avvicina Hong Kong e Pugliapromozione


La Regione Puglia guarda all’estremo Oriente per nuovi mercati del turismo. Domani venerdì 21 e sabato 22 giugno, la Hong Kong Grand Opera e l’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong porteranno in scena ‘Così fan tutte’ di Wolfgang Amadeus Mozart nel prestigioso ‘Hong Kong Jockey Club Amphitheatre’.

L’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Petruzzelli, con il supporto dell’Agenzia regionale del Turismo Pugliapromozione, si inserisce nel contesto del progetto Petruzzelli in Residence, grazie al quale gli attori cinesi hanno avuto l’opportunità di frequentare masterclass di canto e recitazione tenute dagli insegnanti del Tetro Petruzzelli di Bari.

Tutto ruota, quindi, attorno alla economia della cultura attraverso la quale l’Assessorato al Turismo Regione Puglia / Pugliapromozione si propone di far conoscere la destinazione Puglia nel mondo, in rete con altri partner istituzionali prestigiosi come la Fondazione Teatro Petruzzelli. Hong Kong è uno dei mercati extra-UE che rappresentano un target importante per il compimento della nuova strategia regionale volta all’internazionalizzazione dell’incoming tramite la destagionalizzazione dei flussi e lo sviluppo di nuovi mercati ad alto potenziale e con elevata capacità di spesa.

Lo spettacolo sarà interpretato in italiano, con sottotitoli in inglese e cinese. Dirige l’Orchestra ed il Coro della Grand Opera di Hong Kong, il maestro Elio Orciuolo, la produzione è affidata a Dongjian Gong, Giandomenico Vaccari curerà la regia dello spettacolo.

Il progetto, che è in corso in questi giorni ad Hong Kong, prevede anche una masterclass in ‘Performing Arts Management’ tenuta dalla professoressa Sara Allegretta, nell’ambito di un ampio workshop dedicato ai musicisti locali, articolato in quattro moduli formativi che si chiuderanno con la messa in scena di un’opera in due repliche domani venerdì 21 e sabato 22 giugno.

travelnostop.com


Turismo cinese: per la Festa di Primavera visitate oltre 1.700 città in tutto il mondo

 

Gli otto giorni di vacanza a ridosso della Festa di Primavera offrono alle persone una maggiore scelta di destinazioni da raggiungere rispetto agli anni precedenti. Nella Festa di Primavera di quest’anno, le persone hanno più possibilità di viaggiare al di fuori della cerchia delle 10 ore di volo. Secondo i dati di Qunar.com, destinazioni come Melbourne, Londra, Istanbul e Dubai, dove i voli diretti superano le 10 ore, sono diventate destinazioni popolari per i viaggiatori cinesi.

Secondo gli ordini della piattaforma di viaggio, i turisti cinesi hanno visitato più di 1.700 città in tutto il mondo. Sono andati a Hurghada, in Egitto per ammirare il sole splendente, a Genova in Italia per vedere i monumenti antichi e a Tromso, in Norvegia, per sperimentare il freddo pungente dell'Artico. Molte destinazioni di nicchia sono anche molto popolari.

I giovani, indossando abiti tradizionali cinesi, hanno anche diffuso il sapore del nuovo anno in tutto il mondo. Secondo i dati di Xiaohongshu (Little Red Book), durante la Festa di Primavera, più di 10.000 blogger di piattaforme sociali all'estero hanno indossato Hanfu per celebrare il nuovo anno. Abiti tradizionali cinesi sono stati indossati nei Paesi Bassi, in Spagna, a Malta, in Islanda e in altri paesi, facendo risplendere il mondo con gli Hanfu. 

italian.cri.cn

Alipay lancia tour virtuale per i cinesi alla scoperta di Leonardo da Vinci

In occasione della Giornata Internazionale dei Musei di quest’anno, Digital to Asia, agenzia italiana di marketing digitale focalizzata sul mercato cinese, e Way Experience, società di produzione italiana che crea esperienze uniche e immersive con la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) per i settori della cultura e del turismo, lanciano un innovativo tour virtuale per poter apprezzare l’arte di Leonardo da Vinci su Alipay, la principale piattaforma open platform in Cina.

Il tour, con una visione a 360 gradi resa possibile grazie a tecnologie 3D immersive, permette a tutti gli appassionati d’arte cinesi di vedere e conoscere le opere di Leonardo da Vinci esposte in diversi musei del mondo, visitando un unico museo virtuale. I designer e i grafici italiani si sono ispirati all’architettura rinascimentale europea per l’estetica e l’atmosfera del museo virtuale. La visita comprende anche una guida in lingua cinese sulla vita di Leonardo da Vinci e sui suoi dipinti più iconici, come la Gioconda e l’Ultima Cena, nonché sulle sue invenzioni, come la macchina volante, raccolte nel Codice Atlantico. Gli utenti cinesi amanti dell’arte possono acquistare il tour attraverso il miniprogramma chiamato ‘Yunshang Mibao’ direttamente sulla piattaforma Alipay.

Il museo virtuale su Alipay è il più recente esempio di come la tecnologia può essere utilizzata per dare vita alla storia e alla cultura per una nuova generazione di consumatori. Grazie alla collaborazione con Alipay, Digital to Asia e Way Experience sono in grado di offrire agli amanti dell’arte cinese un’esperienza unica e coinvolgente che non sarebbe altrimenti possibile.

“Le tecnologie emergenti ci danno l’opportunità di creare luoghi virtuali e di viaggiare al loro interno per scoprire i più grandi capolavori dell’umanità. Siamo entusiasti di collaborare con la piattaforma Alipay per portare esperienze di visita innovative ai consumatori cinesi – ha dettoo Marco Pizzoni, cofondatore e CEO di Way Experience – Insieme a Digital to Asia, abbiamo creato per gli utenti cinesi amanti dell’arte un tour virtuale dei capolavori di Leonardo da Vinci esposti in un museo al design unico ispirato alla bellezza del rinascimento e ai luoghi più belli del patrimonio artistico italiano”.

“Come agenzia specializzata in strategie di marketing digitale per i mercati asiatici, ci confrontiamo sempre con tecnologie e user experience all’avanguardia. I consumatori cinesi sono mobile-savvy e amano intrattenersi con esperienze digitali innovative. Per questo, negli ultimi mesi abbiamo collaborato con il partner italiano Way Experience e con la piattaforma leader Alipay per offrire agli utenti un tour virtuale a tema Leonardo da Vinci, mai sperimentato prima – ha aggiunto Giuliana Zagarella, General Manager di Digital to Asia – Il profondo legame di Alipay con gli utenti e la disponibilità di vari strumenti digitali direttamente sulla piattaforma lo rendono il partner perfetto per noi in Cina”.
“La tecnologia digitale permette alle persone di trascendere i limiti del tempo e dello spazio e di sperimentare diverse culture ed espressioni artistiche da tutto il mondo. Come piattaforma, Alipay si impegna a sostenere le aziende per coinvolgere meglio l’audience digitale”, ha sottolineato Nicole Wang, esperta di soluzioni digitali di Alipay per il settore museale.

I settori della cultura e del turismo stanno diventando sempre più digitali e le aziende provano sempre più soluzioni per offrire nuove esperienze ai clienti. Secondo un’indagine di Accenture, i dirigenti del settore viaggi vedono la tecnologia come sempre più importante per lo sviluppo del successo aziendale a lungo termine.

Entro la fine del 2022, più di 2.000 musei hanno utilizzato la piattaforma Alipay per migliorare le loro operazioni digitali e connettersi con gli appassionati di arte, in particolare con le generazioni più giovani, abituate a interagire con i dispositivi mobili. Questi musei sfruttano gli strumenti e i servizi digitali offerti da Alipay, come i miniprogrammi, gli account lifestyle, live streaming e i Digital Collectibles basati su blockchain per migliorare il coinvolgimento dei visitatori. Secondo il rapporto dell’OCSE sulle tendenze e le politiche del turismo nel 2022, “le tecnologie digitali presentano ampie opportunità per facilitare il maggiore accesso ai consumatori, la produttività e la transizione verso un futuro più sostenibile e inclusivo, offrendo vantaggi alle micro e piccole imprese e alle comunità locali, oltre che ai visitatori”.

travelnostop.com

Gli Uffizi portano il Rinascimento a Shanghai e Pechino

FIRENZE - Doppia presenza degli Uffizi in Cina, con le Gallerie che portano contemporaneamente due mostre nel grande Paese asiatico: una nella capitale economica, Shanghai, l'altra in quella politica, Pechino, con il sostegno dell'ambasciata d'Italia a Pechino.

    Botticelli e il Rinascimento, in corso fino al 27 agosto al Bund One art museum di Shangai, comprende una selezione di dipinti dei maestri fiorentini del Quattrocento; è la seconda nella serie di 10 mostre del museo fiorentino in programma nei prossimi quattro anni nella città più popolata della Cina.
    Capolavori dell'autoritratto dalla collezione delle Gallerie degli Uffizi è invece il titolo della mostra al National museum of China di Pechino fino al 10 settembre, con 50 opere.

Si tratta di dipinti dal Rinascimento ad oggi, con opere di Raffaello, Rubens, Rembrandt, ma anche di Ingres, Morandi, Chagall, Yayoi Kusama e Cai Guo-Qiang. La raccolta di autoritratti del celebre museo fiorentino è la più antica, ricca e numerosa al mondo con le sue oltre duemila opere.
    Spaziando dal sedicesimo al ventunesimo secolo, le opere a Pechino presentano l'evoluzione di stile e di mentalità degli artisti, facendo comprendere al pubblico il genere dell'autoritratto nella storia della pittura. Le due mostre nascono da una collaborazione tra i due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, con il sostegno dell'ambasciata d'Italia a Pechino, del consolato generale d'Italia a Shanghai e degli Istituti italiani di cultura di Pechino e Shanghai. Per il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, "le due mostre sono frutto della vera sinergia tra le squadre curatoriali dei due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, e si incentrano su due temi importantissimi della nostra cultura".

ansa.it

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@yahoo.it


I viaggiatori cinesi tornano in Italia


I viaggiatori cinesi tornano in Italia. Il Bel Paese rinomato per l’enogastronomia tipica, le città d’arte e i marchi di moda ora fa gola anche per natura, sport, bleisure e wellness. in Europa nel 2023 - in base alle proiezioni del China Outbound Tourism Research Institute diffuse da European Travel Commission - è possibile aspettarsi circa 6 milioni di arrivi di cui 2 milioni dovrebbero riguardare l’Italia. Secondo uno studio ENIT, elaborato su un campione di cittadini cinesi residenti nelle città di prima fascia e con esperienze di viaggi all’estero nel corso del biennio 2028 – 2019, l'Italia è la destinazione più attrattiva (38%) tra i principali competitor in Europa. A seguire Svizzera (35%) e Francia (31%). La Civil Aviation Administration of China ha dichiarato che, entro la fine del 2023, il traffico aereo in&out of China recupererà il 75% rispetto ai livelli pre-pandemia.

Tra i futuri viaggiatori cinesi, l'Italia ha reputazione di essere un Paese vario con molte caratteristiche attrattive. Il famoso portale online cinese Sohu.com (uno dei più importanti in assoluto per notizie di attualità, sport, costume & società) ha stilato la classifica aggiornata alla primavera 2023 dei brand più influenti tra le destinazioni turistiche globali in Cina, prendendo come parametro i risultati delle performance online (ricerche + social media). L’Italia è complessivamente in settima posizione, subito dietro le principali destinazioni asiatiche e la seconda destinazione europea dopo la Svizzera. Considerando solo il parametro “attività sui social media”, l’Italia è in prima posizione tra le destinazioni europee e 4° nella classifica complessiva superando addirittura la Thailandia (Paese tradizionalmente in cima alle scelte di viaggio per i turisti cinesi che escono da Greater China).


Enit ha esaminato anche i nuovi trend del turismo cinese e i punti di forza e debolezza dell’offerta turistica italiana. I cinesi sperimentano l’Italia outdoor a contatto con la montagna e la natura. La visita mordi e fuggi alle principali città d’arte non è più sufficiente a soddisfare aspettative di viaggio. I giovani in Cina stanno dedicando molta attenzione alla carriera e all’autoaffermazione e tendono a sperimentare località autentiche, destinazioni che consentono esperienze di viaggio approfondite. I cinesi oggi guardano a mete prima non considerate come ad esempio la Sicilia, le Cinque Terre e le destinazioni balneari che prima erano trascurate e ora sono vissute pienamente, pur con modalità peculiari.

Enit ha preparato la ripartenza posizionandosi su tutte le principali piattaforme digitali cinesi e ha commissionato uno studio per valutare quali cambiamenti siano intervenuti nella percezione che i turisti cinesi hanno della destinazione Italia.

“Va adattato il prodotto turistico tenendo conto che si tratta di viaggiatori con un ammontare di tempo inferiore rispetto ad altri mercati per ogni singola attività. Va sottolineata l’unicità di ogni singola esperienza e va costruita una narrativa localizzata dal punto di vista della qualità del messaggio, nonché favorito il contatto con la popolazione locale, soprattutto con chi condivide i medesimi interessi. In tema di adattamento del prodotto è importante inserire anche attività educative per bambini. Dobbiamo concentrarci sulla qualità invece che sulla quantità, sul monitoraggio della soddisfazione invece che sui grandi numeri” dichiara Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit.

“Si assiste anche ad una modifica delle tendenze come nel balneare soprattutto del segmento lusso con resort di alta qualità con esperienza in riva al mare con cucina di alto livello e aumenta la presenza dei giovani perché è cresciuta la disponibilità economica” commenta Sandro Pappalardo consigliere cda Enit.

Il sondaggio commissionato da Enit mostra che gli intervistati hanno una conoscenza buona del Paese. Quando si parla di Italia, il cibo è al primo posto (pizza e pasta), insieme alle città più famose di Roma e Venezia, mentre tra le attrazioni popolari spiccano la Torre Pendente di Pisa e il Colosseo. L'Italia è anche sinonimo di moda, marchi di lusso, una vibrante scena artistica: l'opera, Michelangelo e anche sport (calcio), storia e cultura (Rinascimento) vengono in mente alle persone. In particolare, i cinesi hanno più familiarità con la cucina (3,35), la moda (3,26), l'architettura e i musei (3,2).

Tuttavia, i viaggiatori conoscono meno la storia e la religione italiana, l'economia, la politica, l'istruzione e la tecnologia. Emerge invece ancora un po’ di confusione sulle attrazioni europee identificate come italiane. Gli intervistati (100%) hanno identificato erroneamente le attrazioni di altri Paesi (come la Basilica della Sagrada Familia) come nostrane. Il 24% degli intervistati è già stato in Italia.

Quasi tutti (97%) dicono che ritorneranno, il che riflette la buona reputazione e la qualità delle esperienze di viaggio nel Bel Paese. Scenari naturali (64%) e architettura (64%) sono i due principali motivi che ispirano i viaggiatori cinesi a visitare l'Italia. Inoltre, più della metà dei viaggiatori afferma che anche la cucina italiana (56%) è un motivo fondamentale. La barriera linguistica è la principale preoccupazione tra i viaggiatori cinesi (47%). Le preoccupazioni per la sicurezza (43%) sono il 2° motivo che impedisce ai viaggiatori di visitare l'Italia.

La Torre Pendente di Pisa è l'attrazione più popolare tra i viaggiatori cinesi, con oltre la metà (54%) degli intervistati disposti a visitarla. Il Colosseo è stato scelto da quasi la metà degli intervistati (49%), mentre il Canal Grande (46%) e il Duomo di Milano (45%) seguono in classifica. Roma è la prima scelta tra le città con il 63%, seguita da Milano con il 58% degli intervistati che sceglie la capitale mondiale della moda come la città più popolare in Italia.

Venezia (56%) è terza in classifica, con una percentuale decisamente superiore a Firenze (35%), Pisa (22%) e Napoli (13%). Lo shopping è la scelta numero 1 per i viaggiatori cinesi in termini di esperienze, seguito da ottimi vini e degustazioni di cibo, poi i principali monumenti e il paesaggio. Per alcuni viaggiatori, anche la moda e lo sport (il calcio in particolare) sono motivi importanti per visitare l'Italia.

Due sono tradizionalmente i picchi in termini di arrivi: i mesi estivi di luglio e agosto e la Golden Week (prima settimana di ottobre). Il numero di viaggi outbound dalla Cina è previsto superare i livelli del 2019 entro il 2024. Uno dei risultati della pandemia è il minore interesse verso tour di gruppo con sconosciuti. L’equilibrio si sposta con forza verso i viaggi su misura con piccoli gruppi di amici, colleghi o in famiglia (conseguenza dei lockdown e della ricerca di qualità). I tour di gruppo con sconosciuti sono ancora accettabili solo se tematici, e dunque basati su un interesse condiviso, come ad esempio lo sport, la fotografia, la musica.

Nei primi due mesi dell’anno i visti per turismo rilasciati dall’Italia a cittadini cinesi hanno raggiunto il 30% rispetto ai livelli del 2019, e dal 15 marzo l’Italia è entrata a far parte della lista di destinazioni autorizzate anche per i gruppi. L’obiettivo è raggiungere e superare entro il 2024 i livelli del 2019, anno dei record per il turismo cinese outbound, quando l’Italia era prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze.

La maggior parte dei viaggiatori è disposta a partire ma necessita di tempo per viaggiare in Europa. Il 20% degli intervistati che ha esperienza di viaggi fuori nazione è pronto a partire per l'Europa nel 2023. Inoltre, più della metà del totale (57%) inizierà il viaggio in Europa entro 2 anni e l'85% entro 3 anni.

Nel 2019 sono stati circa 170 milioni i viaggi di cittadini cinesi fuori dalla propria nazione. Solo una percentuale vicina al 10% dei cittadini cinesi possiede un passaporto. Permangono fattori strutturali che rallentano la ripresa dei viaggi outbound dalla Cina: i tempi di ottenimento dei visti, il numero di collegamenti aerei, ancora insufficiente a soddisfare la domanda, e i costi molto alti.
comunicato stampa Enit

Il 22 gennaio si festeggia il Capodanno cinese

 

Il 22 gennaio si festeggia il Capodanno cinese: gran parte dell'Estremo Oriente e le Chinatown di tutto il mondo partecipano alle celebrazioni del nuovo anno che durano 16 giorni - fino al 5 febbraio, festa delle Lanterne - ma che si concentrano, soprattutto tra le comunità cinesi all'estero, nella giornata di domenica.

Il Capodanno cinese è la festa di primavera e si celebra con riti e tradizioni antichissime: dalla cena alle offerte per le divinità e per gli antenati, dalle preghiere rivolte a Buddha alle grandi pulizie per liberare la casa dallo spirito dell'anno vecchio. Dal 22 gennaio si entra ufficialmente nell'anno del coniglio d'acqua, animale molto positivo per il popolo cinese, simbolo di mitezza, stabilità e pace.

  In Cina, ma anche in altri Paesi orientali, il Capodanno lunare o festa di primavera si festeggia addobbando la casa con festoni rossi per tenere lontano il mostro Niam; per allontanarlo si usano i fuochi d'artificio, i petardi o semplicemente si sbattono le pentole per far rumore. Secondo la tradizione la gente si riunisce, facendo anche lunghi viaggi, per festeggiare insieme l'anno nuovo mangiando e scambiandosi hongbao, piccole buste rosse contenenti denaro. Porta fortuna vestirsi di rosso, mangiare pesce o il dolce fatto di riso e purè di fagioli (tang yuanr) e i jiazoi, i ravioli al vapore che contengono una moneta nascosta all'interno. Parchi e piazze delle città si trasformano in luoghi di celebrazioni e cerimonie sacre, mentre di sera il cielo si illumina con centinaia di fuochi pirotecnici benauguranti. Ovunque si fa festa mentre davanti ai templi acrobati, percussionisti e artisti di strada si esibiscono tra nuvole di fumo d'incenso ed esibizioni di pratiche di arti marziali. In questi giorni di festa le vie si riempiono di bandiere, lanterne, messaggi augurali e giganteschi draghi di cartapesta.
    Singapore, con una forte cultura multietnica e un legame forte con la Cina, si anima con i festeggiamenti per il Capodanno e dà vita a River Hongbao, l'evento celebrativo che si tiene a Gardens by the Bay per 9 giorni. Storia, cultura e tradizioni cinesi si traducono in eventi e show. Il 20 gennaio si aprono le celebrazioni con la cerimonia di apertura, mentre il giorno successivo Gardens by the Bay si anima con i festeggiamenti del Capodanno, durante il quale singaporiani e turisti possono ammirare lo spettacolo di fuochi d'artificio sincronizzati, che creano una sinfonia di colori vividi nel cielo. Ogni sera fino al 29 gennaio, vengono organizzati performance di artisti e danze multiculturali, mentre di giorno è possibile immergersi nelle tradizioni cinesi grazie ai sapori tradizionali e alle ricette tipiche da provare presso il food court dei Gardens by the Bay.
    Anche in Italia le principali comunità cinesi hanno organizzato feste e cerimonie: a Milano la tradizionale sfilata del dragone viene fatta dalle 14 all'Arco della Pace e non in via Paolo Sarpi come di consuetudine. Si può così assistere a danze, esibizioni, sfilate di lanterne rosse e performance di figuranti travestiti da dragoni portafortuna. A Padova l'appuntamento per i festeggiamenti è alle 15 davanti a Palazzo Moroni per la danza del drago, che prosegue per il centro storico. Dal 24 gennaio al 2 febbraio ritorna il "Padova Chinese Film Festival", quattro serate di proiezioni di film cinesi in lingua originale con sottotitoli in italiano al Cinema Lux di Padova, alle ore 21. Il 21 gennaio Macerata ospita un doppio evento: alle 15 in piazza Annessione con il corteo di draghi, leoni e tamburi e alle 17 in piazza Mazzini per festeggiare l'anno del Coniglio con arti marziali, danze, canti e degustazione di tè, ravioli e involtini primavera. Infine a Napoli il capodanno cinese si festeggia il 21 gennaio dalle 10 al Mann, il museo archeologico nazionale: workshop gratuiti per scoprire la cultura dalle millenarie tradizioni, una dimostrazione pratica di mahjong, il famoso gioco con le tessere, e un mini-corso esperienziale di degustazione del tè. Oltre ai numerosi workshop si aggiungono una suggestiva dimostrazione di tai-chi nella sala del Toro Farnese, un corso di pittura tradizionale e uno show cooking di cucina cinese per imparare a preparare gli jiaozi, i gustosi ravioli. Altri appuntamenti sono previsti alla Galleria Principe dalle 17. Info: capodannocinesenapoli.it (ANSA).


Virus Cina: Bocca, per turismo contraccolpo immediato

(ANSA) - ROMA, 28 GEN - "Per il turismo il contraccolpo è già stato immediato ma ci stiamo preparando a contare danni ancora più gravi. E non saranno perdite indifferenti, possiamo già dirlo. Sono infatti convinto che ancora non abbiamo percepito la vera dimensione del problema e che ancora non la sappiamo assolutamente tutta la storia. Penso che purtroppo il peggio debba ancora venire: anche perché visto il numero degli abitanti della Cina, il numero di contagiati e morti è molto basso. Noi di cancellazioni e disdette ne stiamo già vedendo moltissime, anche io personalmente all'interno del mio gruppo, specialmente a livello di gruppi e tour operator. Per il mercato cinese sarà un anno molto complicato". Così il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca parlando con l'ANSA commenta gli effetti negativi della diffusione del Coronavirus sul mondo dei viaggi e del turismo.

Enit / Obiettivo Italia-Cina: triplicare i voli in poco più di un anno

Obiettivo Italia-Cina: triplicare i voli in poco più di un anno

n un’atmosfera surreale, dove a distanza di pochi metri è stato allestito il canale sanitario per i passeggeri in arrivo col volo della Southern China Airlines da Wuhan dopo l’allerta del Coronavirus, al terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino si è svolto il forum sulle prospettive del mercato turistico Italia-Cina.
A dispetto dell’emergenza sanitaria, infatti, le rotte tra Italia-Cina sono quelle col maggiore potenziale di crescita nell’interscambio turistico tra i due paesi. Ad oggi, sui circa 80 milioni di visitatori cinesi che effettuano vacanze in destinazioni estere, quest’anno l’Italia prevede di accogliere oltre 1 milione di viaggiatori cinesi, posizionandosi come terzo hub europeo per l’ingresso in Europa dei turisti provenienti dalla Cina.
Sul versante outgoing, e quindi di passeggeri italiani in Cina, il flusso è ancora dimensionato con circa 260mila viaggiatori italiani verso la Cina nel 2019. Fausto Palombelli, chief commercial officer di Aeroporti di Roma, ha sintetizzato il valore delle opportunità del mercato: «Nell’anno della cultura e del turismo Italia-Cina proclamato alcuni giorni fa, lo scalo di Fiumicino giocherà un ruolo chiave in termini operativi. Dai 56 voli settimanali che rappresentavano l’offerta aerea tra i due paesi nel recente passato, si è passati questo mese ad operare 108 frequenze settimanali, con uno step successivo nella prossima estate che vedrà un aumento di altre 24 frequenze, e ulteriori 24 si prevedono per il 2021. In poco più di un anno avremo dunque una triplicazione dei voli tra Italia e Cina. Da qui la necessità di raccogliere questa grande opportunità di crescita dei flussi in/out tra i due paesi, attivando tramite Enit e tutti gli operatori specializzati una adeguata offerta turistica della destinazione Italia, ma anche della meta Cina».
Ebbene sul versante incoming, la direttrice marketing dell’Enit, Elena Maria Rossi nel confermare il trend di aumento nell’ultimo anno intorno al +17% dei flussi di turisti cinesi in Italia, ha ribadito che «c’è una forte attenzione dell’agenzia verso il mercato cinese, lo dimostrano l’apertura il prossimo marzo di un nuovo ufficio di promozione a Shanghai ed entro la fine dell’anno quella di un altro ufficio a Guang-Zhou, che si affiancheranno alla delegazione già operativa a Pechino».
A ciò si aggiunge il trend emergente riferito ai turisti individuali rispetto ai gruppi, essenzialmente un target altospendente che segna un’evoluzione del segmento lusso. «Proprio su queste direttrici intendiamo muoverci, andando a presidiare il mercato cinese con mirate partecipazioni a fiere turistiche, supportando gli operatori, creando piattaforme virtuali e reali per le nostre impese, insieme alle Regioni. A tutto questo si devono aggiungere i contratti commerciali con le piattaforme che consentiranno agli operatori italiani di caricare le offerte, i pacchetti di viaggi e soggiorni in Italia», ha concluso la direttrice.
Riguardo poi all’assistenza che i cinesi legittimamente richiedono una volta arrivati in Italia, Sherry Lang, general manager marketing e operation di Alipay Europe, ha ricordato l’importanza di allestire servizi di informazione e di supporto agli ospiti che hanno forte sensibilità ai temi della mobilità, e quindi dettagli sui servizi pubblici di trasporto, sulla segnaletica, sugli orari di ingresso dei musei e sulla sicurezza, con prevenzione di furti, borseggi e assistenza post-furti che sono temi caldi ma di primaria importanza per i turisti cinesi che non conoscono la lingua italiana.
Mentre per Stefano Fiori, presidente Unindustria-Turismo sarà importante prestare forte attenzione al target dei giovani poiché nella fascia di età tra i 18 e 26 anni, i giovani cinesi hanno già viaggiato sei volte all’estero e occorre dar loro una adeguata offerta. Nella seconda parte del forum, dedicato all’outgoing,  Laura Mazzola responsabile commerciale del Mice di Uvet Events ha sottolineato come la destinazione Cina trova buon riscontro di vendite sul Mice e sull’incentive e occorre puntare sui due driver che sono la cultura e la tecnologia, poiché oggi la Cina è “the place to be”. Anche Andrea Canapa, segretario generale di Fiavet ha evidenziato come la meta Cina sia sempre più appetibile, ma accanto agli itinerari classici occorre sviluppare l’altra Cina, cercando di colmare alcuni deficit nell’accoglienza come la scarsezza di guide italiane, mentre a livello infrastrutturale e ricettivo, la destinazione Cina ha compiuto passi da gigante.
Infine Michele Serra, presidente di Quality Group, tra gli operatori più impegnati sul prodotto Cina, ha enfatizzato il valore degli itinerari combinati tra la Cina classica e quella alternativa comunque attrattiva; in particolare il Gruppo ha sviluppato dei combinati che valorizzano nuove zone come la Cina degli Avatar, la zona delle lanterne rosse, l’area di Sichouan (la terra dei panda) e la zona col Monastero di Shaolin. Anche Serra ha confermato che alto livello raggiunto dalle ferrovie cinesi e dalle strutture alberghiere, pongono davvero la Cina in pole position per l’immediato futuro outgoing italiano.
lagenziadiviaggi.it

Enit / Italia sarà una 'calamita' per il turismo cinese


L'Italia promette di essere "una calamita" per i visitatori cinesi nel 2020. E' quanto sostiene l'Agenzia nazionale italiana del turismo (ENIT), un ente pubblico che promuove l'Italia come destinazione turistica. "Nuove sfide e nuovi percorsi nasceranno dall'Anno Cina-Italia, un contributo positivo per la penisola italiana, che sta avviando nuove strategie di innovazione che mettono la cultura al centro dell'offerta dedicata ai viaggiatori cinesi", ha sottolineato Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione dell'ENIT, si legge in un comunicato. Secondo il Dipartimento di Ricerca dell'ENIT, l'84% degli operatori turistici cinesi intervistati ha registrato una previsione positiva per il primo trimestre per il 2020 in termini di viaggi in Italia.
    "Alcuni hanno segnalato un aumento del 30-50% delle prenotazioni in Italia rispetto allo stesso periodo del 2019", ha segnalato il Direttore Esecutivo dell'ENIT Giovanni Bastianelli nel comunicato. Secondo i dati dell'ENIT, il turismo cinese in Italia è in crescita, con arrivi in aumento del 16% nel periodo gennaio-novembre 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e con soggiorni medi che vanno dalle 9 alle 13 notti.
    I visitatori cinesi hanno speso in Italia oltre 650 milioni di euro (718 milioni di dollari) lo scorso anno, con un incremento del 40,8% rispetto all'anno precedente, a fronte dei 40 miliardi di euro spesi da tutti i turisti internazionali in Italia tra gennaio e ottobre 2019.
Lo scorso anno, le destinazioni preferite dai visitatori cinesi sono state la Lombardia e la regione Lazio. Seguono la Toscana e il Veneto.
    L'Agenzia nazionale italiana del turismo ha inoltre annunciato l'intenzione di aprire due nuovi uffici in Cina continentale: uno a Shanghai e uno a Guangzhou, per "rafforzare il crescente interesse per l'Italia". L'ENIT ha attualmente uffici a Pechino, Seoul, Bangkok, Mumbai e Tel Aviv, oltre che in Europa e in Nord e Sud America. In progetto anche il consolidamento della partnership dell'ENIT con il portale turistico cinese Ctrip, leader nel settore dei trasporti, delle prenotazioni alberghiere e dei pacchetti turistici. L'ENIT ha aggiunto che, insieme alle autorità regionali italiane e ai privati, parteciperà alle principali fiere del turismo in Cina, tra cui la Guangzhou International Travel Fair (GITF) e l'annuale Global Tourism Economy Forum (GTEF), a cui partecipano leader politici, ministri del turismo, amministratori delegati ed esperti del settore. (XINHUA).

Virus, Cina ordina ad adv blocco vendite dei pacchetti turistici interni e internazionali

La Cina “ha ordinato a tutte le agenzie di viaggio di interrompere la vendita di tour interni e internazionali” per fronteggiare l’epidemia di coronavirus. Lo scrive Bloomberg che cita un documento del ministero della Cultura e del Turismo di Pechino di cui ha preso visione. Il dicastero “ha disposto lo stop alla vendita di biglietti per i pacchetti turistici a partire da oggi”, recita il testo citato da Bloomberg. Il giro d’affari del turismo cinese all’estero ha toccato nel 2018 i 130 miliardi di dollari.
travelnonstop.com
In scali di Bari e Brindisi adottate misure sicurezza contro virus cinese

Esordio a Pechino per il treno iper-veloce e senza conducente. 108 miglia e collegando la capitale, Pechino, con la città che ospiterà le Olimpiadi invernali 2022, Zhangjiakou

Esordio a Pechino per  il treno iper-veloce e senza conducente

Viaggia a 350 km/h e raggiunge Zhangjiakou da Pechino in soli 47 minuti. Stiamo parlando del super treno proiettile che percorre la più grande linea ferroviaria ad alta velocità al mondo, in Cina.
Per la prima volta un treno senza conducente raggiunge una velocità così elevata, percorrendo 108 miglia e collegando la capitale, Pechino, con la città che ospiterà le Olimpiadi invernali 2022, Zhangjiakou, riducendo così la durata del viaggio da tre ore a meno di 50 minuti. Il treno si ferma in 10 stazioni, tra cui Badaling Chang Cheng, la sezione più popolare della Grande Muraglia Cinese.
La nuova linea ferroviaria ha iniziato le sue corse lo scorso 30 dicembre, con il primo treno che parte dalla stazione nord di Pechino fino a Taizicheng. Attualmente sono 30 i convogli che ogni giorno collegano Pechino e Zhangjiakou, ma solo sei sono serviti dal nuovo treno smart.
lagenziaviaggi.it

Enit 探索米兰 Perché chi fa turismo in Italia deve aprire un account Wechat


Numeri da record per il turismo a Milano: secondo i dati della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, nel 2018 il capoluogo lombardo ha raggiunto 7,7 milioni di arrivi(+2,2% rispetto al 2017) e 15,7 milioni di presenze (+1,6%). I visitatori stranieri hanno superato quelli italiani con 4,4 milioni di arrivi e 9 milioni di presenze, mentre gli italiani si sono fermati a 3,2 milioni di arrivi e 6,4 milioni di presenze. Una fetta importante di turisti è di provenienza cinese: nel 2018 sono stati circa 400mila i cinesi che hanno visitato Milano, in aumento dell’1,9% rispetto all’anno precedente.
Importante dunque che la città di Milano, con la propria offerta turistica, instauri un canale diretto coi visitatori cinesi. Poche settimane fa, l’annuncio del lancio dell’account ufficiale Yes Milano 探索米兰 (Tànsuǒ Mǐlán significa “esplorare Milano”) sull’applicazione cinese WeChat.
Milano è la prima città italiana ad avere un proprio account ufficiale su WeChat, app che conta più di un miliardo di utenti in tutto il mondo. L’iniziativa del Comune di Milano è frutto dell’accordo stipulato fra la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Tencent, l’azienda di Shenzhen proprietaria di WeChat. Partner dell’iniziativa anche Fc Internazionale, Teatro alla Scala e Camera della Moda. Entro il 2030, il turismo cinese rappresenterà quasi un quarto del turismo globale e si stima che nei prossimi 5 anni avrà per Milano un potenziale di 220 milioni di visitatori.

Perché Wechat

L’account YesMilano su WeChat avrà come funzione principale quella di fornire informazioni agli utenti che si trovano in Cina, da aspetti legati all’organizzazione del viaggio fino al soggiorno in città. Entro la fine del 2019, verrà inoltre avviata una seconda modalità d’interazione su WeChat. Attraverso un mini-program pensato per chi già si trova in Europa o a Milano, grazie alla geolocalizzazione l’utente potrà organizzare la visita in città sulla base dei propri interessi scegliendo tra percorsi enogastronomici, culturali, sportivi o dedicati allo shopping.
L’iniziativa YesMilano non è l’unica a dimostrare la forte attenzione di Milano e dei suoi operatori verso il turismo cinese. A giugno del 2018 Montenapoleone District, l’associazione che riunisce oltre 150 marchi del lusso del Quadrilatero della Moda di Milano, ha lanciato anch’essa il proprio account ufficiale WeChat. Secondo i dati Global Blue relativi al primo semestre 2019, i cinesi sono la prima nazionalità per acquisti tax free in Italia con il 28% del totale del mercato, e sono big spender in tutte e quattro le principali mete per lo shopping: a Venezia hanno pesato per il 35% sulla spesa totale, a Milano per il 33%, e a Roma e Firenze per il 28%.
Se da una parte, Milano ha una forte attrattiva agli occhi del consumatore cinese per lo shopping, la moda e anche il calcio, e vi è presente un tessuto industriale (e anche politico) che supporta iniziative di respiro internazionale, bisogna però ricordare che il viaggiatore cinese difficilmente quando viaggia in tratti di lunga percorrenza (come nel caso dell’Europa), visita solamente una città e neppure un singolo paese. I lunghi viaggi dei cinesi toccano più mete, anche perché solitamente avvengono durante le feste nazionali. Di conseguenza, la presenza digitale e social delle singole destinazioni assumerebbe maggiore visibilità se inserite in una strategia integrata del turismo italiano.
L’ente del turismo italiano Enit è già presente su WeChat dal 2017, così come l’Ambasciata italiana in Cina a Pechino e i vari consolati. Spazi di crescita ci sono, in particolare in vista del2020, anno del turismo Italia-Cina. Auspicabile quindi una maggiore attivazione sulle diverse piattaforme cinesi, molto diverse da quelle occidentali ma anche in costante evoluzione. Per esempio, TikTok è il social che sta crescendo di più in Cina e anche nel resto del mondo: a settembre è stata l’app più scaricata sia su Apple Store che Google store a livello globale.
wired.it

Cresce il turismo culturale in Sicilia. Il futuro punta su Cina e terme



Foto: Catania, le antiche Terme romane della Rotonda
In Sicilia, cresce il turismo delle città d’arte e dei siti culturali; i visitatori nel 2018 sono stati oltre 5 mln ed un introito di 28 mln di euro dagli ingressi nei siti culturali. Messina è la provincia in testa alla classifica del numero di visitatori con 1,1 mln, poi Agrigento con poco meno di 1mln ed a seguire Siracusa, Trapani, Palermo, Enna, Catania, Ragusa e Caltanissetta (solo 13mila presenze).
Sono i dati del Documento di economia e finanzia regionale che indica anche le azioni da mettere in campo per sostenere ed incrementare la crescita del settore del turismo: creare una governance unitaria tra cultura e turismo, valorizzazione il patrimonio culturale coordinando le azioni con la promozione del turismo, rafforzare il brand Sicilia. Per il futuro si punta sul mercato cinese e sul turismo termale.
Secondo il Documento di economia e finanzia (Def) i Beni culturali in Sicilia hanno beneficiato della ridotta incidenza dei processi d'industrializzazione e sfruttamento territoriale conservando così, più di tante regioni, un territorio ricco di testimonianze della memoria ed un’offerta per il turista,  grande, diffusa e variegata atta a soddisfare i diversi interessi e curiosità dei visitatori. 
Cosa fare per migliorare? il Def indica le azioni “strutturali”: modernizzare e digitalizzare i servizi, riqualificare e valorizzare il patrimonio culturale e migliorare la governance delle strutture. Ma non basta, si deve intervenire anche sulla formazione e la ricerca nel settore dei Beni Culturali. A Gela nascerà il laboratorio per la conservazione del legno umido e bagnato, il  laboratorio di restauro e conservazione di Palazzo Abatellis, e di quello della Biblioteca centrale della Regione Siciliana, saranno potenziati  e verrà creato l’Istituto superiore dei Beni Culturali che si occuperà dell’innovazione tecnologica e della valorizzazione.
Per il futuro, il Def punta a 2 obiettivi prioritari: turismo dalla Cina e settore termale. Per il primo va incrementata l’azione di promozione presso il mercato cinese, mentre per il secondo target va rilanciata questo tipo di offerta mettendo assieme l’offerta turistica balneare,  con  l’esperienza di cura del benessere. In particolare,  per le Terme di Acireale e di Sciacca, nel  Def è previsto l’affidamento per la gestione in concessione dei complessi termali proponendo all’utenza, oltre che le cure termali per malattie o patologie specifiche, anche pacchetti benessere. 
qaeditoria.it

L’ITALIA CON ENIT SI AGGIUDICA IL PREMIO COME DESTINAZIONE PIU’ POPOLARE DELL’ANNO IN CINA. BILANCIO POSITIVO ALL' ITB DI SHANGHAI


Un team di influencer e opinion leader premia l’Italia con ENIT in Cina come destinazione più popolare dell’anno. Il Bel Paese sale sul podio anche per la Regione Sicilia che si aggiudica il riconoscimento come “destinazione emergente dell'anno" nell’ambito del "It'a My World Travel Awards 2019", organizzato da Qyer, il sito che aggrega i maggiori influencer di viaggio e i kol, gli opinion leader, in materia di preferenze di viaggio. A ritirare il riconoscimento il presidente Enit Giorgio Palmucci che ha anche presenziato alla conferenza stampa della Regione Piemonte presso lo stand Italia,all'Itb di Shanghai che si conclude con un bilancio positivo per Enit con una tre giorni di incontri e relazioni istituzionali organizzati dall'Agenzia Nazionale del Turismo. come l'Italian Dream Night il 16 maggio: una serata completamente a tema italiano sponsorizzata da ENIT e da Itb presso la villa ed i giardini dell'InterContinental Shanghai.

Enit / L'ITALIA A TUTTA CINA


Con oltre 3 milioni di arrivi e 5 milioni di presenze l’Italia rappresenta la meta preferita dei visitatori cinesi e primeggia in Europa superando Francia, Germania e Spagna. Le previsioni per il 2019 sono più che rosee: crescono, infatti, le prenotazioni di oltre il 20 per cento. Le vacanze di primavera ed estate vedranno i cinesi puntare alla volta del Sud e su nuove destinazioni del turismo culturale come i siti Unesco di Pompei, Amalfi e la valle dei Templi di Agrigento. Al di là di Shanghai e Bejing, si consolidano aree di partenza quelle di Guangzhou, Wenzhou e Chengdu. Si tratta soprattutto di visitatori di genere femminile tra i 25 ai 34 anni che scelgono l’Italia nei mesi di febbraio, luglio e ottobre e amano regioni come Lazio, Veneto, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Campania. Le città top sono Milano, Roma, Firenze e Venezia. E' quanto emerge da un'analisi dell’Ufficio Studi Enit sulla base di dati Unwto, Banca d’Italia, Etc, Istat, Eurostat, Forwardkeys nonché dal monitoraggio delle 30 sedi nel mondo dell’Agenzia Nazionale del Turismo

Enit / Turismo, il Piemonte fa rotta sulla Cina



Fino al 17 maggio la Regione Piemonte, in coordinamento con VisitPiemonte, la società in house per la valorizzazione turistica e agroalimentare della Regione Piemonte partecipata anche da Unioncamere, fa rotta sulla Cina con alcuni importanti appuntamenti a Pechino e a Shanghai. Ieri, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, VisitPiemonte ha raccontato la regione a media e operatori cinesi nel corso della presentazione “An unexpected experience of art, culture, food and wine, landscape: Torino, Piemonte, Italy…a surprise every day!”. Oggi sarà la volta di Shanghai, dove il Piemonte, e le altre regioni italiane presenti a ITB China, avranno l’opportunità di incontrare oltre 600 buyers cinesi alla cena di gala allo Shangri–La Hotel Pudong, che li vedrà ospiti di ITB China ed ENIT Italia, main sponsor di ITB China 2019. Dal 15 al 17 maggio il Piemonte entrerà nel vivo di ITB China, la fiera b2b dedicata esclusivamente al networking di settore e alla promozione del travel management in Cina, in programma al World Expo Convention & Exhibition Center di Shanghai. VisitPiemonte accoglierà media e operatori allo spazio ENIT Italia, insieme all’ATL Turismo Torino e provincia, l’ATL Biella e l’ATL Distretto Turistico dei Laghi, oltre ad un gruppo selezionato di tour operator. Il 16 maggio in conferenza stampa, sarà presentata l’offerta turistica della regione. A seguire media e operatori cinesi saranno invitati a scoprire i segreti del re dell’aperitivo, nato a Torino, con una speciale “Esperienza Vermouth”.


(© 9Colonne

Turismo: da Cina un milione presenze in più nel 2019



Un milione di presenze di turisti cinesi in più nel 2019. Lo prevede un'indagine del Centro studi Cna, condotta in collaborazione con Cna Turismo e Commercio secondo cui si supereranno i sei milioni di presenze, contro i cinque milioni del 2018 e del 2017 e i 4,5 milioni del 2016, anno in cui l'apertura di undici centri per i visti consolari ha facilitato gli ingressi nel nostro Paese. In termini relativi, la crescita delle presenze toccherebbe, di conseguenza, il 20% in un anno e il 33% in tre anni. 

Il movimento economico raggiungerà secondo le previsioni il miliardo e mezzo di euro tra spese di viaggio, pernottamento e mangiare e bere ma anche e soprattutto shopping. Anche in virtù del fatto che i cinesi tra gli extra-europei sono quelli che mediamente spendono di più: dall'analisi degli acquisti "tax free" emerge uno "scontrino" pro capite superiore ai mille euro. Una somma importante che incorpora, però, anche il fenomeno degli acquisti per interposta persona, sempre più diffusi tra i cinesi venuti in Italia, che importano privatamente prodotti acquistati per conto terzi, ordinati magari attraverso piattaforme digitali dedicate. Tra i turisti cinesi proprio l'attrazione esercitata dai marchi italiani - dell'abbigliamento in particolare, dell'enogastronomia, del design - favorisce la forte presenza di donne (rappresentano il 60% del totale) e la preponderante giovane (ma non giovanissima) età: il 65% conta tra i 20 e i 45 anni. 

Al di là dello shopping e di tutto quanto rientra nello stile di vita italiano - compresi turismo esperienziale, tradizioni artigianali ed enogastronomiche - le città d'arte sono uno dei principali attrattori. Una sempre maggiore importanza avranno i 54 siti Unesco anche a seguito dell'accordo tra Italia e Cina firmato di recente (in cui il turismo è uno dei temi chiavi per promuovere le relazioni fra i due popoli). 

Per soggiornare in Italia le preferenze dei turisti cinesi vanno agli alberghi, che ne attirano il 60%, lasciando a resort eleganti, alloggi signorili cittadini e ville di campagna la parte del leone nelle strutture extra-alberghiere. Quanto alla organizzazione dei viaggi, il fai-da-te tramite Internet attira soprattutto i più giovani (tra i 20 e i 35 anni).
ansa

Così si accolgono i turisti cinesi


“Il turista cinese è un turista maturo, e quando arriva in Italia ha già visitato altri Paesi”. Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, intervenendo al convegno organizzato da Alibaba Italia, ribadisce l’importanza, per il turismo italiano, del più grande mercato asiatico. E avverte: “C’è una barriera linguistica, e sarebbe opportuno avere qualcuno in staff che sappia parlare il cinese, tradurre la segnaletica all’interno dell’hotel e i menù. Come associazione di categoria spingiamo affinché le strutture facciano formazione e adeguino la propria offerta ai turisti cinesi”. Rivolgersi ai turisti big spender: è l'invito lanciato da Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, nel corso del convegno Alibaba. “Mission del Ministero è rivolgersi ai turisti altospendenti: costano meno in termini di servizi, ma lasciano molto di più sul territorio e possono fare da opinion leader”. Centinaio ha inoltre firmato con Alibaba il rinnovo del memorandum d’intesa per la tutela agroalimentare dei prodotti di eccellenza italiani.
Turismo d'Italia