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Uffizi, inaugurate nuove sale di maestri fiamminghi e marmi antichi


 Maestri fiamminghi e marmi antichi sono i protagonisti dei nuovi spazi espositivi inaugurati agli Uffizi di Firenze alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha tagliato il nastro delle quattro sale insieme al direttore Simone Verde. A seguire, Verde e Sangiuliano hanno anche presentato la nuova acquisizione che entra nella collezione delle Gallerie: ‘Lo sposalizio mistico di Santa Caterina’ di Pierre Subleyras.

“Le inaugurazioni e l’ingresso di un nuovo capolavoro nella collezione degli Uffizi – ha detto Sangiuliano – dimostrano che grazie alle idee e all’impegno è possibile rendere ancora più prezioso un gioiello che tutto il mondo ci invidia. Attraverso iniziative come quella di oggi conseguiamo un nuovo obiettivo nel processo che punta a elevare l’offerta e la qualità dei musei italiani”.

Tra le nuove sale spicca il Gabinetto dei marmi che torna accessibile dopo circa 200 anni proponendo una selezione delle più importanti sculture romane della collezione medicea. Il riallestimento attuale vuole restituire l’antico fascino alla sala, la serie dei 12 rilievi che la connotava è stata quindi posizionata nella sua collocazione originale. Tra le opere esposte figurano capolavori come i due rilievi con le vendite di cuscini e di tele provenienti da una tomba dell’Esquilino di età flavia, la figura di pastore seduto, parte di un ninfeo monumentale di prima età imperiale, e la riproduzione del tempio di Vesta. Visibile anche la raffigurazione di Zeus Ammone, divinità sincretistica di età ellenistico romana, parte della decorazione scultorea del Foro di Augusto a Roma, che viene ora restituita al pubblico dopo un lungo periodo di permanenza nei depositi. Le altre tre sale sono dedicate alla pittura fiamminga e tedesca del Quattro e Cinquecento e propongono una selezione di 31 dipinti di scuola nordeuropea con capolavori di Albrecht Dürer, Cranach, Hans Memling, Nicolas Froment e Rogier Van Der Wyeden.

Questi spazi accolgono il Compianto sul Cristo morto, identificato come la tavola proveniente dall’altare della Villa Medicea di Careggi, il Trittico di Nicolas Froment, che, dopo molti anni di assenza dalla Galleria, ritrova la sua centralità e le due coppie di Adamo ed Eva realizzate da Cranach e da Hans Baldung Grien. Oltre alle nuove sale, il museo ha anche presentato ‘Lo sposalizio mistico di Santa Caterina’, capolavoro del Settecento francese acquistato dal direttore del museo Simone Verde alla fiera internazionale Tefaf a Maastricht nel febbraio 2024 per 760mila euro. L’opera verrà ora restaurata e poi esposta negli spazi dedicati alla pittura del XVIII secolo.

“Oggi si concretizzano i primi tre capitoli dell’annunciata ricomposizione del patrimonio degli Uffizi – commenta Verde -: la restituzione al pubblico della pittura fiamminga, laddove venne collocata in epoca lorenese, il monumentale gabinetto dei marmi antichi, così come appariva ai visitatori nell’Ottocento; infine, l’acquisizione del grande dipinto del maestro francese della pittura settecentesca Pierre Subleyras a colmare una lacuna nel percorso storico pittorico della Galleria, per come era stata pensata da Luigi Lanzi”.

travelnostop.com

Estate. Turismo esperienziale, l'ospitalità religiosa fa il pieno di viaggiatori

Le previsioni su luglio e agosto indicano un +4,3% di presenze rispetto al 2023 e tassi di occupazione per luglio e agosto già al 75% nelle località marine e di montagna. Il sondaggio fra i gestori

Santuario della Madonna di Barbana a Grado, in Friuli Venezia Giulia - Foto Associazione Ospitalità religiosa italiana

Una vacanza alternativa, su mete meno battute, per vivere un turismo esperienziale. Sempre più viaggiatori scelgono di muoversi con questo stile sui cammini e lungo le vie della fede, alloggiando in strutture religiose e non profit.

Un segnale di questa tendenza arriva dal sondaggio realizzato tra le tremila realtà (2.500 gestite da ordini, congregazioni, diocesi e parrocchie o di loro proprietà e 500 di impronta laica legate al terzo settore) che fanno parte dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, con una offerta di 200mila posti letto.

I dati previsionali su luglio e agosto annunciano un +4,3% di presenze rispetto al 2023, con gli ospiti stranieri che salgono del 2,6% e tassi di occupazione per luglio e agosto già al 75% nelle località di mare e di montagna. L’incremento maggiore di presenze si registra nelle località marine (+10%), seguite dalle città d’arte (+5%), i luoghi immersi nella natura (+4%), mentre la montagna si ferma a un +2%. Il dato più confortante per i viaggiatori giunge dalle tariffe, aumentate mediamente dall’estate scorsa solo dell’1,3% (la montagna offre le stesse del 2023). “Con questa politica tariffaria si intuisce come si sia andati incontro alle necessità di tante famiglie e gruppi anche per questa estate, rinunciando a facili guadagni in favore di un ampliamento della platea degli ospiti”, dice il presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, Fabio Rocchi, evidenziando inoltre come l’88% dei gestori abbiano espresso la loro soddisfazione per l’andamento stagionale.

La controprova giunge dai costi delle sistemazioni. Una camera doppia per due persone che in alta stagione desiderano dormire in queste strutture e consumano la prima colazione, costa mediamente € 77 a notte, senza grandi differenze tra mare, montagna, città o natura, con un range medio tra 76 e 79 euro. “Queste realtà – sottolinea Rocchi - non sono in concorrenza col settore alberghiero, ma propongono un tipo di accoglienza che completa l’offerta turistico-ricettiva nazionale, fornendo a chiunque una scelta sempre più ampia di esperienze da vivere nella semplicità, serenità, fraternità e - per chi lo desidera - spiritualità”.

Dalla collaborazione tra le associazioni non profit Ospitalità religiosa italiana e Vita in cammino, con il contributo professionale di SpiritualTour e il sostegno di FederCammini, è nato nei mesi scorsi (presentato a Milano in occasione della fiera “Fa’ la cosa giusta”) anche il portale dormireincammino.it, che permette al camminatore di pianificare in anticipo tutte le tappe lungo un percorso, raggiungendo con un form i gestori delle ospitalità, per ricevere poi le conferme scritte delle prenotazioni. Il tutto senza spese o commissioniStrumenti utili per sostenere un altro modo di viaggiare. E di alloggiare. Su altre mete, fuori dalle rotte del turismo di massa.

avvenire

Jacobs, Tamberi e i gioielli dell’atletica italiana: a Roma via a un Europeo che sembra un’Olimpiade. Occasione per visitare Roma

Una grande festa dell’atletica italiana, a tre anni dalle cinque medaglie d’oro di Tokyo e a meno di due mesi dai Giochi di Parigi. Per molti saranno l’obiettivo principale dell’anno, l’unico in cui un podio sarà avvicinabile. Per altri, come Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, saranno l’occasione per compensare con l’adrenalina dell’Olimpico una condizione ovviamente tarata sul grande appuntamento di Parigi. Partono a Roma gli Europei di atletica, dal 7 al 12 giugno sarà un campionato pieno di fuoriclasse: ben nove incoronati agli ultimi Mondiali di Budapest, e 34 agli Europei di Monaco 2022. 1559 atleti, di cui 798 uomini e 761 donne, 48 le nazioni in gara, diretta tv sui canali Rai e Sky.

Se l’Italia è il paese ospitante, gli uomini copertina non possono essere che loro due, i gemelli dell’oro di Tokyo Jacobs e Tamberi (finali sabato e martedì), e come first lady c’è Antonella Palmisano, regina olimpica della marcia arrivata a Roma senza il suo sodale-rivale Massimo Stano infortunato. La sua sarà la prima finale che assegnerà medaglie, la 20 km di venerdì nel parco del Foro Italico. Ma se si parla del campione olimpico dei 100, come dimenticare i quattro dell’apocalisse, la 4x100 d’oro a Tokyo Patta-Jacobs-Desalu-Tortu? Sono tutti presenti a Roma, anche se la staffetta è in evoluzione ed è entrato Rigali. Allargando il campo ad altri che stanno scrivendo la storia dell’atletica, ecco il pluriprimatista dell’asta, lo svedese Armand Duplantis salito a 6,24 e alla ricerca del terzo oro europeo (finale mercoledì); l’immensa Femke Bol, olandese oro mondiale dei 400 hs che agli ultimi Europei vinse anche 400, 4x400 e staffetta mista (martedì la finale che ha scelto, i 400 hs); Jakob Ingebrigtsen, il norvegese che ha battuto l’Africa sui 1500 a Tokyo e a Roma cerca un tris mai realizzato prima, l’oro dei 1500 e 5000 per la terza volta di fila, dopo la prima doppietta a Berlino a soli diciassette anni.

E ancora, il leader del lancio del peso europeo che è un fiorentino, Leonardo Fabbri, fresco di record italiano. Il neo primatista del mondo del disco, il lituano Mykolas Alekna, figlio d'arte in gara col fratello Martynas. Karsten Warholm, il norvegese che a Tokyo volò sui 400 ostacoli con uno spaziale 45.94, e a Roma vuole eguagliare i tre ori consecutivi del tedesco Harald Schmid: contro di lui ci sarà Alessandro Sibilio tornato a correre in 48.25, finale martedì. Ma anche il campione olimpico e mondiale del lungo, il greco Miltiadis Tentoglou, avrà un avversario italiano, Mattia Furlani. Già argento ai Mondiali indoor di Glasgow quando si produsse nell’imitazione dello Spiderman afro in cui si identifica. Giovane, emergente e già carismatico come altre nuove leve azzurre, Lorenzo Ndele Simonelli anche lui argento a Glasgow nella scia di un campione assoluto come Grant Holloway. Come Zaynab Dosso, prima azzurra su un podio mondiale della velocità (bronzo sui 60 a Glasgow). Per non parlare di Larissa Iapichino che sembra una veterana ma è del 2002. L’elenco è talmente lungo, non solo a livello di quantità (116 azzurri), ma anche di qualità: Pietro Arese, Yeman Crippa, Nadia Battocletti, Catalin Tecuceanu, Chituru Ali, Sara Fantini, Francesco Fortunato, Eyob Faniel, Sara Fantini, Ayomide Folorunso, e si può andare avanti a lungo. L’Italia di Tokyo insomma ha tanti eredi, e questo è il loro momento. Per prendersi il futuro, e nel frattempo una medaglia europea.

IL PROGRAMMA

(sono indicati solo alcuni azzurri tra i favoriti)

DAY 1 | VENERDI’ 7 GIUGNO

9:35 disco M qual.

09:40 100m hs eptathlon F

10:03 peso F qual.

10:10 100m hs F 1° turno

10:40 110m hs M 1° turno

10:55 disco M qual.

11:10 triplo F qual.

11:35 alto eptathlon F

11:45 1500m F 1° turno

12:15 disco F qual.

12:20 800m M 1° turno

12:55 lungo M qual. Mattia Furlani

13:05 3000m st F 1° turno

13:35 disco F qual.

SESSIONE SERALE

18:35 20km Marcia F Finale Antonella Palmisano

18:40 peso eptathlon F

19:55 peso M qual.

20:30 alto F qual.

21:00 disco M Finale

21:10 100m M 1° turno

21:33 peso F Finale

21:45 200m eptathlon F

22:20 4x400m Mixed Finale ITALIA

22:40 5000m F Finale Nadia Battocletti

DAY 2 | SABATO 8 GIUGNO

SESSIONE MATTUTINA

10:05 Martello M qual.

10:10 3000m st M 1° turno

10:40 Asta F qual.

10:50 100m F 1° turno

11:30 Martello M qual.

11:45 400m M 1° turno

12:10 lungo eptathlon F

12:20 400m F 1° turno

SESSIONE SERALE

18:00 20km Marcia M Finale Francesco Fortunato

18:05 Giavellotto eptathlon F A

19:20 Giavellotto eptathlon F B

19:50 800m M SF ev. Catalin Tecuceanu

20:06 lungo M Finale ev Mattia Furlani

20:12 100m hs F SF

20:38 110m hs M SF Lorenzo Simonelli

21:02 peso M Finale ev Leonardo Fabbri, Zane Weir

21:10 100m M SF ev Marcell Jacobs, Chituru Ali

21:37 disco F Finale

21:47 800m eptathlon F Finale

22:08 100m hs F Finale

22:18 110m hs M Finale ev Lorenzo Simonelli

22:28 5000m M Finale

22:53 100m M Finale Marcell Jacobs, Chituru Ali

DAY 3 | DOMENICA 9 GIUGNO

SESSIONE MATTUTINA

09:00 mezza maratona M Finale Eyob Faniel, Yeman Crippa

09:30 mezza maratona F Finale Sofia Yaremchuk

10:05 11:30 Martello F qual. Sara Fantini

10:45 triplo M qual. Emmanuel Ihemeje

11:35 alto M qual. Gianmarco Tamberi

11:50 200m M 1° turno

12:40 400m hs F 1° turno

13:20 400m hs M 1° turno

SESSIONE SERALE

20:05 400m F SF

20:30 alto F Finale Elena Vallortigara

20:38 400m M SF

21:05 100m F SF

21:11 Martello M Finale

21:21 triplo F Finale

21:35 200m M SF Filippo Tortu

22:04 3000m st F Finale

22:27 800m M Finale ev. Catalin Tecuceanu

22:36 1500m F Finale

22:53 100m F Finale ev. Zaynab Dosso

DAY 4 | LUNEDI’ 10 GIUGNO

SESSIONE MATTUTINA

10:05 100m Dec M

10:18 Asta M qual.

10:25 Giavellotto F qual.

10:35 200m F 1° turno

11:05 lungo Dec M

11:20 1500m M 1° turno Pietro Arese

11:45 Giavellotto F qual.

11:50 800m F 1° turno

12:40 400m hs M SF ev Alessandro Sibilio

13:05 peso Dec M

13:15 400m hs F SF

SESSIONE SERALE

19:30 alto Dec M

20:15 Asta F Finale ev Roberta Bruni

21:05 200m F SF

21:33 Martello F Finale ev Sara Fantini

21:40 400m M Finale

21:50 400m F Finale

22:00 3000m st M Finale

22:20 400m Dec M

22:50 200m M Finale ev Filippo Tortu

DAY 5 | MARTEDI’ 11 GIUGNO

SESSIONE MATTUTINA

09:35 110m hs Dec M

10:10 800m F SF

10:30 disco Dec M A

10:35 lungo F qual. Larissa Iapichino

10:45 4x400m M 1° turno ITALIA

11:15 4x400m F 1° turno ITALIA

11:35 disco Dec M B

11:55 13:10 Asta Dec M A

12:00 4x100m M 1° turno ITALIA

12:30 4x100m F 1° turno ITALIA

13:00 14:25 Giavellotto M qual.

SESSIONE SERALE

19:05 20:15 Giavellotto Dec M

20:35 alto M Finale ev Gianmarco Tamberi

20:55 triplo M Finale ev Emmanuel Ihemeje

21:05 400m hs M Finale Alessandro Sibilio

21:18 400m hs F Finale Ayomide Folorunso

21:30 10,000m F Finale Nadia Battocletti

21:36 Giavellotto F Finale

22:25 1500m Dec M Finale

22:53 200m F Finale

DAY 6 | MERCOLEDI’ 12 GIUGNO

SESSIONE SERALE

20:20 Asta M Finale

20:28 Giavellotto M Finale

20:54 lungo F Finale ev Larissa Iapichino

21:06 4x400m F Finale ev ITALIA

21:19 4x400m M Finale ev ITALIA

21:31 800m F Finale ev Eloisa Coiro

21:44 10,000m M Finale Yeman Crippa

22:26 1500m M Finale ev Pietro Arese

22:38 4x100m F Finale ev ITALIA

22:50 4x100m M Finale ev ITALIA

Fonte: La Repubblica

 

In crociera con Bing: l’estate per i piccoli di Costa


Sulle navi Costa Crociere da quest’estate i piccoli crocieristi troveranno Bing Bunny in persona. Il protagonista delle storie della celebre serie animata sarà in crociera grazie a una partnership tra Costa Crociere e Acamar Films e all’agenzia Maurizio Distefano Licensing che ha gestito l’accordo.

Il coniglietto sarà a bordo di Costa Toscana e Costa Smeralda, dove ogni settimana saranno organizzati eventi rivolti a tutte le famiglie, come meet & greet con il costume character di Bing, durante i quali i bambini potranno abbracciare il personaggio del loro cartone animato preferito, parate e feste a tema e tante altre attività ludiche e musicali che allieteranno le vacanze dei più piccoli e delle loro famiglie.

“L’arrivo di Bing a bordo delle nostre navi ci consentirà di arricchire l’esperienza di vacanza che offriamo alle famiglie con qualcosa di unico e speciale - dice Paolo Reggiani, entertainment director di Costa Crociere -. Bing è estremamente popolare tra i bambini, quindi siamo certi che i nostri piccoli ospiti ameranno partecipare alle attività d’intrattenimento che abbiamo organizzato per loro su Costa Toscana e Costa Smeralda. Attraverso questa partnership non proporremo semplici occasioni di divertimento, ma faremo vivere momenti indimenticabili, che rimarranno nei cuori delle famiglie anche dopo lo sbarco”.

La collaborazione tra Costa Crociere e Acamar Films nasce proprio dall’esigenza di rendere indimenticabile l’esperienza a bordo degli ospiti più piccoli.

“Costa Crociere è esperta nell’offrire intrattenimento di alta qualità alle famiglie ospiti sulle sue navi, grazie soprattutto ai club dedicati ai bambini, con aree riservate - dice Kirsty Southgate, direttrice del team experiential and promotions di Acamar Films -. Siamo lieti di poter proporre un'esperienza davvero speciale agli ospiti più giovani, che potranno conoscere e interagire con Bing, rendendo la loro vacanza ancora più memorabile”.

ttgitalia.com

Fare turismo culturale senza sapere cos’è cultura


 

Quando in una famosissima città d’arte come Roma, e in più centro mondiale del cattolicesimo, si vedono masse di turisti in fila nelle zone storiche del centro, viene subito in mente quale può essere il rapporto fra l’attuale industria turistica e la cultura. La cosa meno edificante è lo spettacolo della generale smania, della meccanicità inarrestabile con cui visitatori venuti da tutto il mondo e dalle più varie tradizioni di mentalità scattano foto con i loro cellulari. Il cellulare è protagonista dell’esperienza turistica, che così esperienza non è più. Invece di aprire bene gli occhi e di usarli, di guardare, vedere, osservare e magari interpretare quello che si ha davanti, si scattano foto a centinaia da portarsi via e che forse verranno guardate poco anche in futuro, una volta collezionate. Appena identificato il luogo storico, il famoso monumento, il palazzo, la chiesa, la fontana, subito il turista sembra preso dall’istinto di liberarsi prima possibile da quella presenza fisica reale, per sostituirla con uno scatto, primo e unico compito del turista. A questo punto c’è da chiedersi che cos’è cultura, che cos’è “consumo culturale” da inserire quantitativamente nelle statistiche. Il filosofo e critico sociale Theodor Adorno aprì un suo saggio con questa provocatoria affermazione (cito a memoria): «Chi parla tanto di cultura è contro la cultura, è un amministratore, affarista o burocrate della cultura». La cultura non è una categoria generale di oggetti che “fanno cultura”, è un modo di essere, è un rapporto mentale con sé stessi, riguarda una qualità soggettiva, non un patrimonio di beni immobili materialmente accumulati. Cultura è spazio della coscienza nel quale un oggetto esterno risuona e manda messaggi. Il turista pensa qualcosa, dice agli altri qualcosa dopo aver guardato la Pietà di Michelangelo o la Vocazione di Matteo di Caravaggio? È avvenuto qualcosa nella sua mente? C’è anche naturalmente da rimanere in silenzio, senza smettere magari di pensarci ancora per qualche giorno. Ci sono al mondo ben poche altre immagini artistiche su cui posare lo sguardo. E quando le si hanno davanti, un tale momento privilegiato non dovremmo sprecarlo.

avvenire.it

Fare turismo culturale senza sapere cos’è cultura


 Quando in una famosissima città d’arte come Roma, e in più centro mondiale del cattolicesimo, si vedono masse di turisti in fila nelle zone storiche del centro, viene subito in mente quale può essere il rapporto fra l’attuale industria turistica e la cultura. La cosa meno edificante è lo spettacolo della generale smania, della meccanicità inarrestabile con cui visitatori venuti da tutto il mondo e dalle più varie tradizioni di mentalità scattano foto con i loro cellulari. Il cellulare è protagonista dell’esperienza turistica, che così esperienza non è più. Invece di aprire bene gli occhi e di usarli, di guardare, vedere, osservare e magari interpretare quello che si ha davanti, si scattano foto a centinaia da portarsi via e che forse verranno guardate poco anche in futuro, una volta collezionate. Appena identificato il luogo storico, il famoso monumento, il palazzo, la chiesa, la fontana, subito il turista sembra preso dall’istinto di liberarsi prima possibile da quella presenza fisica reale, per sostituirla con uno scatto, primo e unico compito del turista. A questo punto c’è da chiedersi che cos’è cultura, che cos’è “consumo culturale” da inserire quantitativamente nelle statistiche. Il filosofo e critico sociale Theodor Adorno aprì un suo saggio con questa provocatoria affermazione (cito a memoria): «Chi parla tanto di cultura è contro la cultura, è un amministratore, affarista o burocrate della cultura». La cultura non è una categoria generale di oggetti che “fanno cultura”, è un modo di essere, è un rapporto mentale con sé stessi, riguarda una qualità soggettiva, non un patrimonio di beni immobili materialmente accumulati. Cultura è spazio della coscienza nel quale un oggetto esterno risuona e manda messaggi. Il turista pensa qualcosa, dice agli altri qualcosa dopo aver guardato la Pietà di Michelangelo o la Vocazione di Matteo di Caravaggio? È avvenuto qualcosa nella sua mente? C’è anche naturalmente da rimanere in silenzio, senza smettere magari di pensarci ancora per qualche giorno. Ci sono al mondo ben poche altre immagini artistiche su cui posare lo sguardo. E quando le si hanno davanti, un tale momento privilegiato non dovremmo sprecarlo.

Avvenire

Msc-Gip, via libera Ue al controllo congiunto di Italo

 

Arriva l’ok della Commissione europea all’acquisizione del controllo congiunto di Italo da parte di Msc Mediterranean Shipping Company e del fondo americano Gip.

L’operazione riguarda principalmente il mercato del trasporto passeggeri ferroviario ad alta velocità in Italia, nonché le agenzie di viaggi e il trasporto marittimo di passeggeri tramite traghetti o crociere.

Ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, l’Antitrust Ue ha stabilito che la concentrazione progettata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto limitato sulla concorrenza nei mercati in cui operano le società. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la normale procedura di controllo delle concentrazioni.

Il 2 ottobre 2023, il Gruppo Msc dell’armatore Gianluigi Aponte aveva firmato un accordo vincolante per acquisire una quota di circa il 50% in Italo da Global Infrastructure Partners (Gip).

L’altra quota di circa il 50% in Italo resta di proprietà di Gip, in governance congiunta con Msc, Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners, oltre ad altri investitori, tra i quali Luca Cordero di Montezemolo (che resta presidente), Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei.

lagenziadiviaggimag.it

Sbloccati i viaggi d’istruzione: è l’alba di una nuova era

 

Via libera ai viaggi d’istruzione anche senza “stazioni appaltanti“, cioè gli enti che hanno il potere di indire una gara d’appalto. Arriva il parere favorevole dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) sulla possibilità da parte delle scuole di proseguire nella procedura di acquisto per l’organizzazione di viaggi, stage linguistici e scambi culturali, senza necessità che ci siano qualificate stazioni appaltanti. Si riapre, dunque, un bacino d’utenza che per alcuni t.o. specializzati e agenzie di viaggi rappresenta un importante canale di vendita.

Con un’apposita circolare diramata nei giorni scorsi l’Anac ha riconosciuto che le scuole, dall’8 marzo al 30 settembre prossimi, a prescindere dal valore degli affidamenti, potranno continuare a operare autonomamente per garantire la continuità dei relativi servizi, erogati dal sistema scolastico a supporto del diritto allo studio. Inoltre, si è resa disponibile a supportare le scuole con osservazioni preventive su schemi degli atti di gara.

Positivo il commento del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara: «Si tratta di un risultato molto importante, in quanto le difficoltà incontrate dalle istituzioni scolastiche nell’ottenere questa qualificazione rischiavano di compromettere soprattutto l’organizzazione dei viaggi di istruzione, che rappresentano un momento significativo del processo formativo ed educativo degli studenti».

Soddisfazione da parte del presidente di Fiavet Nazionale, Giuseppe Ciminnisi: «E’ una buona notizia, abbiamo lavorato molto in questa direzione per aiutare la categoria. Le scuole, con il nuovo Codice degli Appalti, devono diventare stazioni appaltanti qualificate per stipulare contratti superiori ai 140.000 euro. Questo ha frenato moltissimo il mercato dei viaggi d’istruzione che rappresentano un momento formativo e sociale essenziale per il futuro del Paese».

«La burocrazia – prosegue Ciminnisi – non dovrebbe mai fermare la crescita né imprenditoriale, né umana; ci auguriamo che questo sia un nuovo dialogo aperto per le diverse riforme richieste ai tavoli di confronto con il governo in merito al turismo scolastico, un settore dove la semplificazione ha un ruolo essenziale. Anche di recente, al tavolo con il ministero del Turismo e quello dell’Istruzione e del merito, abbiamo ribadito la richiesta di un intervento politico che possa prevedere, con una norma ad hoc, l’esclusione del turismo scolastico dal Codice dei contratti pubblici, come già previsto per altri tipologie di affidamenti di beni e servizi. C’è poi urgente bisogno di varare delle linee guida o un “Quaderno amministrativo” per dare indicazioni di massima uniformi alle scuole sugli affidamenti del turismo scolastico, per mettere ordine in un settore strategico e rilevante per l’economia del settore e per il mondo della scuola».

“Un sospiro di sollievo” – come si legge in una nota ufficiale – da parte dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Federturismo-Confindustria, che ringrazia Anac “per la revoca temporanea della norma che, da dicembre 2023, obbligava le istituzioni scolastiche e i Comuni ad avvalersi del Mepa – la piattaforma digitale del ministero delle Finanze per l’acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni pubbliche – per l’acquisto delle attività ludico/ricreative, inclusi i biglietti di ingresso a parchi tematici, avventura, acquatici, faunistici, oltre che a cinema, teatri e musei.

«Finalmente prevale il buon senso – aggiunge il presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, Luciano Pareschi – i dati a oggi dimostravano già una preoccupante flessione del 40% delle prenotazioni da parte delle scuole, destinata ad aumentare con l’entrata nel vivo della stagione. Era necessario un intervento di semplificazione della procedura per non penalizzare tanto il diritto delle nostre imprese di salvaguardare gli introiti, quanto il diritto dei giovani di divertirsi e di accedere ai contenuti didattici disponibili nelle strutture del comparto».

laganziadiviaggimag.it

La mostra a Forlì. Preraffaelliti: l’arte del passato per parlare dell'uomo moderno

 

Ford Madox Brown, “Deposizione”, 1868 (particolare) - Forlì, Musei San Domenico


Con oltre 300 opere ai Musei San Domenico di Forlì un’esposizione scruta la lezione dei pittori inglesi, di Morris e Ruskin

L’obiettivo, confessato o sottinteso, dei Musei San Domenico di Forlì, è sempre stato quello di dire l’ultima parola, quella definitiva, sugli artisti e i movimenti presentati, sui temi affrontati. A volte l’obiettivo è stato raggiunto e riconosciuto da attestati prestigiosi a livello internazionale quale il Global Fine Art Awards che ha premiato le mostre L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio (2019) e Ulisse. L’arte e il mito (2021). Altre volte i riconoscimenti internazionali sono mancati, ma non quelli di gran parte della critica nostrana e anche il riscontro del pubblico è stato sempre lusinghiero.

Così che anche in questa occasione, come del resto nelle precedenti, non ci si è risparmiati nello sforzo organizzativo e nell’impiego di risorse finanziarie per mettere in piedi una rassegna che lasciasse un’impronta. E la mostra Preraffaelliti. Rinascimento moderno (fino al 30 giugno; maxi catalogo Dario Cimorelli Editore), recentemente inaugurata dopo una preparazione che ha richiesto più di tre anni, con un monumentale allestimento che presenta trecentocinquanta opere (si va dalle tele, alle sculture, dai gioielli, agli oggetti d’arredo), parecchie delle quali escono eccezionalmente da prestigiosi musei e da esclusive collezioni private, un segno di sicuro lo lascerà. Almeno per un quinquennio.

Sì, perché da un po’ di tempo a questa parte le mostre sui Preraffaelliti si confezionano a scadenza quinquennale. Questa di oggi, infatti, segue la mostra Preraffaelliti. Amore e desiderio tenuta a Milano nel 2019 che a sua volta veniva dopo Preraffaelliti. L’utopia della bellezza realizzata nel 2014 a Torino. Dunque il tema è stato ampiamente indagato e allora quali sono i punti di interesse di questa avvincente quanto impegnativa esposizione? Li sottolinea Gianfranco Brunelli, direttore generale delle grandi mostre dei Musei San Domenico, che ha coordinato la rassegna curata da un nutrito gruppo di studiosi italiani e stranieri.

«Quella che viene raccontata, ampiamente come non mai, è la storia di un movimento che non rappresenta un ritorno reazionario agli stili del passato, ma un progetto visionario capace sia di rendere le opere che ne nacquero qualcosa di decisamente moderno, sia di restituire forza e presenza alla tradizione italiana. Per questo, per la prima volta viene affiancata una consistente rappresentanza di artisti italiani, tra cui opere di antichi maestri, alle opere britanniche, ma anche opere di artisti italiani di fine Ottocento ispirate ai precursori d’oltre manica, così da creare una sintesi tra le diverse esperienze della Gran Bretagna e dell’Italia».

Dunque siamo a metà del XIX secolo quando si sta schiudendo il mondo del futuro con la caotica e sorprendente rivoluzione industriale alle porte. Perfettamente consapevoli di vivere un momento storico irripetibile che ribalta e accelera ogni aspetto della società, uniti da un comune sentire ostile alla società formalistica e arida che sembra dominare l’Inghilterra e in sintonia con la filosofia purista di John Ruskin, un terzetto di artisti decide che l’arte deve farsi foriera di un cambiamento di stile e di contenuti in opposizione alle alienanti contraddizioni della nascente produzione industriale.

Dove trovare ispirazione, strumenti e valori per affrontare tale compito? Nell’antichità, nel passato. Un passato più fantastico che storico, più sognato che reale. L’arte deve forgiare un nuovo alfabeto e la bellezza è la grande sorgente a cui abbeverarsi, una pozione magica che avrebbe nutrito spirito e mente con la sua purezza e sincerità. Una bellezza da rintracciare in momenti storici precisi, a partire dall’arte italiana pre-rinascimentale per arrivare fino alla linea di confine rappresentata da Raffaello che è l’emblema del cortigiano, di colui che pone la sua indubbia eccellenza al servizio del potere.

Un’autentica rivoluzione agli occhi della tradizione accademica dell’Inghilterra vittoriana. I tre, sui vent’anni, John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Hunt (ai quali la mostra dedica ampi focus con opere iconiche) fondano nel 1848 la confraternita dei Preraffaelliti che elegge come riferimenti Old Masters del Medioevo e del primo Rinascimento quali Cimabue, Beato Angelico, Sandro Botticelli, Filippo Lippi, Luca Signorelli, che aprono il percorso espositivo. Un percorso che si allarga alla seconda generazione preraffaellita che comprende William Morris, Edward Burne-Jones, Frederic Leighton, George Frederic Watts (presenti con vere e proprie personali: di Burne-Jones ci sono oltre venticinque opere) che con una rilettura formale dell’intero Cinquecento gettano lo sguardo fino all’area veneta di Veronese e Tiziano e realizzano lavori di sorprendente originalità visiva e di perfezione estetica, contraddistinte da una messa a fuoco nitida e dall’attenzione al dettaglio in ogni punto della superficie.

Blu oltremare, rosso carminio, verde pavone (è il colore utilizzato nell’allestimento) sono i pigmenti principali della tavolozza preraffaellita, stesi in macchie nette a mosaico e mai velati, sulla tela preparata con il bianco per mantenere i colori abbaglianti, dalle tonalità stridenti e dissonanti. A condurre il movimento all’interno del Novecento è la terza generazione dei Preraffaelliti influenzati dai giganteschi arazzi (sono in mostra) di Burne-Jones dedicati al Santo Graal presentati alla Esposizione Universale di Parigi del 1900.

L’esposizione ha il merito di soffermarsi su questo periodo, quasi mai o raramente approfondito, e di offrire l’occasione di apprezzare l’opera di artisti quali John William Waterhouse, Robert Anning Bell, Charles Haslewood Shannon, poco conosciuti, ma che reggono benissimo il confronto con i loro più affermati colleghi delle generazioni precedenti. Così come è altrettanto apprezzabile l’attenzione che viene riservata, al termine del percorso espositivo, alla fascinazione che gli artisti italiani di fine Ottocento (tra questi Giulio Aristide Sartorio e Adolfo De Carolis) subiscono per il “Rinascimento moderno” d’oltre Manica.

avvenire.it

Turismo archeologico e culturale: premiato il progetto Trexenta Experience

 

L’Unione dei Comuni della Trexenta si è aggiudicata il secondo premio Luigi Crespellani con il progetto Trexenta Experience promosso da diversi anni per promuovere in chiave turistica i siti archeologici, gli antichi mestieri e le tradizioni del territorio. Il Premio Crespellani, nato su iniziativa della Regione Sardegna, è destinato agli Enti locali che si distinguono nella promozione di progetti di innovazione organizzativa nell’ambito del paesaggio, dello sviluppo sostenibile, della valorizzazione dei beni culturali e sociali.

«È un riconoscimento che ci riempie di soddisfazione per un progetto sul quale abbiamo scommesso con grande piacere e che ha raggiunto risultati ragguardevoli», dice la presidente dell’Unione dei Comuni della Trexenta e sindaca di Guasila, Paola Casula.

La manifestazione Trexenta Experience è un programma triennale di attività di turismo esperienziale che ha come obiettivo la promozione dei siti archeologici dei territori che divengono luoghi di narrazione e di conoscenza di antichi mestieri e tradizioni. Il progetto si inserisce nel cartellone del turismo esperienziale finanziato dall’assessorato al Turismo della Regione Sardegna con i fondi della Legge 7/55. I Comuni che fanno parte dell’Unione Trexenta sono Guasila, Suelli, Ortacesus, Gesico, Selegas, Guamaggiore, Siurgus Donigala, Pimentel e Senorbì. 

unionesarda.it


Nel 2023 +10% turismo culturale in Toscana, a fare da traino i flussi intercontinentali

Il 2023 è stato un anno positivo per il turismo culturale in Toscana, con una crescita di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. È quanto emerso dalle prime stime fatte del Centro studi turistici di Firenze presentante durante la X edizione di Tourisma. In occasione del panel ‘Toscana Terra Etrusca’, Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro studi turistici ha detto che “è stato un anno molto positivo per il turismo culturale, grazie a un recupero molto importante dei flussi intercontinentali, Stati Uniti in primis. Non abbiamo ancora dati percentuali precisi, ma si arriva quasi a una crescita del 10% del 2023 sul 2022, per il solo turismo culturale in Toscana”.

Tortelli ha ricordato che “nel 2022 parlammo di ‘Toscana diffusa’ perché i piccoli comuni avevano già recuperato in maniera importante dopo il Covid, lì c’è un mantenimento nel 2023, ma c’è anche un recupero importante delle grandi città. Per il turismo delle grandi città è stato il primo anno di vera ripresa del turismo culturale”.

Guardando al futuro, ha poi continuato Tortelli, è evidente che sia “finita la bolla del Covid, i turismo internazionale aumenta, e il mercato italiano aumenta all’estero. Ma oggi abbiamo delle previsioni che preoccupano: l’inflazione che pesa sulle famiglie, una situazione politica internazionale che preoccupa, e poi i cambiamenti climatici che stanno cambiando le nostre vacanze”.

travelnostop.com

Turismo culturale in Italia: Roma regina, ma Piazza Duomo a Firenze è attrazione più amata

 

Durante la decima edizione di tourismA - Salone Archeologia e Turismo Culturale è stato presentato il Report sul Turismo Culturale 2024 di The Data Appeal Company – Gruppo Almawave. L’analisi offre una fotografia del turismo culturale in Italia nel 2023: le attività più popolari, la demografia dei visitatori, i punteggi di soddisfazione, l’impatto delle tracce digitali. Non manca qualche sorpresa

Nei giorni scorsi qui è stato presentato il Report sul Turismo Culturale 2024 di The Data Appeal Company – Gruppo Almawave. Lo studio fa il quadro sul turismo culturale italiano - uno dei settori di punta del nostro turismo - nel 2023: le attività più popolari, la demografia dei visitatori, i punteggi di soddisfazione, le tracce digitali. E c’è qualche sorpresa: se Roma è la regina, Piazza Duomo a Firenze è l’attrazione più amata

tg24.sky.it