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Apre a Domodossola la mostra "I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte"

tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte" è il titolo della nuova mostra che i Musei civici "Gian Giacomo Galletti" inaugurano oggi, giovedì 18 luglio, al Museo di Palazzo San Francesco di Domodossola, ideata e curata da Antonio D'Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti e realizzata dal Comune di Domodossola in partnership con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano e la Fondazione Angela Paola Ruminelli, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il fondamentale sostegno di Morgran Italia Srl, Findomo Srl, Ultravox Srl, Punta Est Srl.

All'interno della suggestiva cornice di Palazzo San Francesco, le oltre 40 opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, provenienti da importanti musei italiani e prestigiose collezioni private, raccontano i vari "Tempi del Bello", ovvero la ricerca, sulla scorta dei modelli classici, di un connubio di bellezza formale e valori spirituali, che attraversa la storia dell’arte, adattandosi alle esigenze culturali di ogni epoca.

Tra i grandi protagonisti della mostra di Domodossola, che torna a produrre e proporre al grande pubblico un percorso di ricerca e studio trasversale tra i secoli, si potrà ammirare il "divino" Guido Reni, che nell'arte europea del Seicento rappresenta il paladino della classicità, in contrapposizione alla teatralità dell'arte barocca e al naturalismo caravaggesco. Per questa occasione arrivano a Domodossola l'Annunciazione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, uno dei capolavori del grande maestro bolognese, e il San Sebastiano di collezione privata.

Sono inoltre esposte varie sculture rinascimentali di piccolo formato che documentano il gusto del collezionismo e la passione per l'Antico sviluppatisi in particolare dopo le scoperte archeologiche di primo Cinquecento.

Degli artisti Funi, Campigli, Sironi, De Chirico e Magritte la mostra offre significativi esempi accostati tra loro e in dialogo con le opere rinascimentali e classiche. Tra tutti si potrà ammirare eccezionalmente l’affascinante capolavoro di Renè Magritte, "Rena à la fenệtre" del 1937 (in foto), di collezione privata.

Ogni epoca declina un tempo del Bello e la mostra di Domodossola tenta di presentare anche con un intento didattico, particolarmente adatto alle scuole, alcuni eloquenti esempi che rendono immortale la bellezza classica, dal tardo Rinascimento al Novecento, evidenziando modelli che gli artisti fanno propri, ma adeguandoli alle esigenze culturali in auge nei diversi momenti storici.

L'allestimento della mostra è stato progettato da Studio Lys con il coordinamento di Matteo Fiorini, il progetto illuminotecnico è di LightScene Studio con Riccardo Rocco e Luca Moreni, mentre l’illuminazione è stata aggiornata e realizzata in collaborazione con Viabizzuno. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Sagep Editori d’Arte.

Novara Today

A Domodossola cerimonia per i 210 anni dell'Arma carabinieri


Anche nel Verbano-Cusio-Ossola è stato celebrato il 210/o annuale di fondazione dell'arma dei carabinieri.

La cerimonia militare, presieduta dal colonnello Domenico Baldassarre, comandante provinciale carabinieri di Verbania, si è svolta a Domodossola per ricordare l'80/o anniversario della Repubblica Partigiana dell'Ossola.
    Nel corso dell'ultimo anno, ha spiegato il colonnello Baldassarre, si è registrato un "incoraggiante calo sostanziale delle forme più gravi delle fenomenologie criminali".

Nel Vco, i carabinieri hanno effettuato 12mila pattuglie e soddisfatto 9mila richieste di intervento, controllato 54mila persone, 3mila delle quali sono state deferite all'autorità giudiziaria.
    Durante la cerimonia, svoltasi in piazza Madonna della Neve, sono stati assegnati tre encomi semplici concessi dal comandante della legione carabinieri Piemonte e Valle D'Aosta: al luogotenente carica speciale Massimo Verzotto e all'appuntato scelto qualifica speciale Guerino Molle, in servizio presso la sezione carabinieri di polizia giudiziaria, e al brigadiere capo qualifica speciale Alessandro Curcio, della Compagnia di Domodossola. Dodici, infine, gli elogi concessi dal comandante provinciale.

ansa

Da Domodossola, in mostra a Novara la Panhard et Levassor del 1895

Sino a domenica 28 maggio, dalle 14 alle 18 con ingresso libero, sarà eccezionalmente esposta al Salone Borsa la prima auto immatricolata in provincia di Novara.

È una Panhard et Levassor Dog Cart del 1895. L'auto è targata 41-1: 41 indicava il numero della provincia, l'1 quello di immatricolazione.

L' automobile appartiene ai Musei Civici Galletti di Domodossola, e l'evento è organizzato da Auto Amatori Club Panhard Novara che è anche l'organizzatore del Raduno Internazionale di Panhard, giunto quest'anno alla 31ˆ edizione e che si svolge sempre in periodo di Pentecoste.

L' evento è supportato dalla Regione Piemonte, dalla Città di Novara e da ATL.
La Panhard è la più antica fabbrica di automobili al mondo, avendo iniziato la produzione nel 1891 di veicoli con motore a scoppio.
ossola24.it

Domodossola.Tutto pronto per la quinta edizione di Domosofia


Le 'connessioni' al centro dell'edizione 2023 che si svolgerà nel centro di Domodossola dal 15 al 17 settembre

Dietro le quinte di Domosofia, il festival delle idee e dei saperi che colora la città di Domodossola ogni anno nel mese di settembre, si inizia a tessere con giusto anticipo la tela del contesto e del ricco programma di questa quinta edizione. La manifestazione, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale, è diventata in questi ultimi anni un appuntamento culturale imperdibile non solo per i cittadini domesi ma anche per appassionati provenienti da tutta la provincia del Verbano Cusio Ossola e anche da diverse aree del novarese e del milanese.

Le piazze e le vie del centro storico di Domodossola si riempiono di persone incuriosite dalle tante proposte, che spaziano tra conferenze, incontri, conversazioni con autori e momenti musicali. Quest’anno il tema centrale che lega tutti gli eventi di Domosofia, in programma dal 15 al 17 settembre, sarà “le connessioni”. L’essere connesso in intima unione tra due o più persone o cose rivela un legame di stretta relazione e interdipendenza tra fatti, idee e simboli; questo si contrappone alla mancanza di connessione.

L’edizione 2023 del festival intende dunque proporre ad un ampio pubblico incontri, conferenze, laboratori e talk show che possano essere vissuti come momenti di connessione fisica e psicologica al mondo reale nelle sue complessità, ma allo stesso tempo di disconnessione dal mondo digitale nel quale queste stesse complessità si risolvono in sintesi banalizzanti.

In questo senso si vuole valorizzare l’importanza dell’essere connessi attraverso eventi che permettano di approfondire argomenti di attualità, rimanendo per un momento sconnessi da un mondo fatto di dinamiche non reali e offrendo così un contributo alla crescita culturale collettiva. 

L’obiettivo è quello di recuperare il significato originale dell’essere in sintonia, dell’avere affinità tanto da poter condividere informazioni in forma immediata e diretta, dell’essere partecipi nelle connessioni in modo da creare legami veri con il mondo che ci circonda.

Il Sindaco Lucio Pizzi: "Lo scenario attuale risulta significativamente stravolto dai nuovi mezzi tecnologici e tutto ciò che finora ci ha guidato nella storia - sensazioni, percezioni, sentimenti - risulta inadeguato al contesto in cui viviamo. Siamo, come ricorda lo stesso Galimberti “analfabeti emotivi” in un mondo dove la razionalità della tecnica diventa per noi irrazionale ed incomprensibile per le nostre vecchie conoscenze. Domosofia 2023 sarà un vero e proprio percorso culturale tramite il quale il pubblico avrà la possibilità di connettersi al mondo e, in fondo, ri-connettersi con il sé più autentico e con l’essenza stessa della vita.”

 L’Assessore Daniele Folino: “La nuova generazione cresciuta con modelli tecnologici avanzati fin dalla prima infanzia ha sviluppato un linguaggio nuovo ed adeguato ai moderni mondi virtuali che risultano complessi a molti appartenenti della vecchia generazione; quest'ultima assiste ad uno scollamento tra la propria esperienza reale e la vita sempre più virtuale dei figli. Assistiamo oggi a linguaggi nuovi, sovraffollamento di stimoli, velocità di immagini e soprattutto la possibilità di acquisire nuove e plurime identità attraverso il web. Domosofia 2023 vuole essere occasione per approfondire questo contesto e nello stesso creare dei tempi nuovi in cui il pubblico possa allontanarsi dal mondo virtuale e vivere la cultura del reale".

ossolanews.it