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Fiere, a Micam Milano 932 brand al Salone Internazionale della Calzatura

MILANO (ITALPRESS) - MICAM Milano, il salone internazionale della calzatura, dal 15 al 17 settembre prossimi, si prepara ad accogliere a Fiera Milano buyer da oltre 60 Paesi. Con 932 brand, di cui 475 italiani e 457 internazionali, provenienti principalmente da Spagna, Turchia, Brasile, Portogallo, Germania, MICAM sarà ancora una volta una piattaforma unica al mondo per la scoperta delle nuove tendenze, delle nuove tecnologie per produttori e retailer con il meglio delle calzature per la PE 2025.
"MICAM da sempre sostiene il comparto calzaturiero che rappresenta una delle colonne portanti del Made in Italy e promuove l'immagine del nostro Paese sul piano internazionale, contribuendo alla crescita dell'economia - afferma Giovanna Ceolini Presidente di MICAM e Assocalzaturifici -. Nonostante il periodo di grande incertezza MICAM cresce sia nel numero degli espositori che in quello dei marchi rappresentati, soprattutto quelli esteri. Muovendosi tra innovazione tecnologica, evoluzione degli stili e tradizione manifatturiera, MICAM è una vetrina unica e un appuntamento imprescindibile per conoscere lo stato dell'arte del settore a 360°. Qui a Milano, non solo si dettano i trend del comparto ma si scrive il presente e il futuro delle calzature".(ITALPRESS).Foto: Ufficio stampa Micam st1/trl/red 11-Set-24 16:39 .

Dal 15 al 17 settembre torna in scena a Milano MICAM, il salone internazionale delle calzature, dove si riuniscono produttori, buyer e giornalisti per scoprire le ultime tendenze SS 25


MICAM ha introdotto una “Area di Tendenze” e una “Buyer’s Guide” guidate da dati e intelligenza artificiale, una novità per una fiera internazionale. Questo progetto mira a migliorare l’esperienza dei visitatori fornendo previsioni accurate sulle tendenze stagionali, ottimizzando gli acquisti e riducendo gli invenduti, con un impatto positivo anche sull’ecologia.

La guida, creata in collaborazione con la startup Livetrend, analizza milioni di immagini e informazioni online per prevedere con precisione le tendenze, aiutando i buyer a selezionare i futuri bestseller. Organizzata in quattro tendenze stagionali, la guida classifica i prodotti in base al loro potenziale commerciale (manifest), alla rilevanza stagionale (invest) e alla loro tendenza innovativa (test), suddividendo i must-have per uomo e donna.

In un contesto globale di incertezza politica, economica e ambientale, la primavera-estate 2025 è vista non come una crisi, ma come un’opportunità per un risveglio spirituale e un rinascimento creativo. Questo periodo di riflessione porta a un’esplorazione più profonda del significato della vita, promuovendo una maggiore consapevolezza e contribuendo a un cambiamento positivo. La stagione PE25 si concentrerà sulla ricerca di nuovi percorsi sostenibili e innovativi, combinando logica, empirismo, intuizione e emozioni per costruire un futuro più interconnesso e di successo.

La tendenza Heirloom trae ispirazione dall‘estetica retrò e rurale, celebrando la bellezza dell‘artigianato e delle tecniche tradizionali ed esalta la tessitura artigianale, le pelli scamosciate e la rafia. Questi elementi creano scarpe nostalgiche ma contemporanee, offrendo un look rustico ma sofisticato.

La tendenza Avant-Garde mescola stili sportivi e preppy, stravolgendo i classici attraverso forme più spinte, l‘uso di materiali inspettati o color-block. Questa tendenza aggiunge estro creativo al look quotidiano da ufficio, offrendo scarpe che si distinguono per il loro stile accattivante e deciso. Dai vibranti contrasti di colore alle superfici lucide e brillanti.

La tendenza Empathy incarna un‘allure sensuale ed intima. Si concentra su materiali delicati, leggeri e scamosciati. Le calzature del trend Empathy celebrano la fusione di comfort e raffinatezza, invitando a connettersi con i propri sensi e ad abbracciare la bellezza delle imperfezioni e della vulnerabilità.

La tendenza Preservation incarna la fusione di innovazione e biotecnologia, proiettando un‘estetica futurista e sostenibile. Questa tendenza impiega materiali innovativi ed ecosostenibili, oltre a pellami e materiali riciclati. Il trend unisce forma e funzione, offrendo uno sguardo al domani, in cui moda e tecnologia convergono per creare stili duraturi.
in https://hubstyle.sport-press.it/

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Milano top destination del turismo indiano

Nel 2023 e in questo inizio 2024, è stato registrato un vero e proprio record di presenze di visitatori indiani in Italia: i dati forniti all’interno del white paper Tourism and luxury shopping: will India be the leading nationality of the future?, a cura di Indian Chamber of Commerce in Italy, Sea Milan Airports, Fidenza Village, Global Blue e Lybra Tech, certificano che la domanda turistica di quest’area geografica è costantemente cresciuta a partire dal 2008. Quest’anno, i turisti indiani faranno di Milano Malpensa il principale scalo italiano. La città meneghina è infatti tra le destinazioni preferite per gli acquisti tax free: la ricerca evidenzia come il turismo indiano sia sempre più legato al luxury made in Italy, con il 76% delle spese nel 2023 destinato a prodotti di lusso ed extralusso. Uno degli appuntamenti preferiti è la Milano Design Week, con uno scontrino medio di 889 euro (dati dell’edizione 2023).

Posizionato nel cuore di Milano, Hyatt Centric Milan Centrale rappresenta il punto di accesso ideale per esplorare la città. Con una posizione strategica, raggiungibile a piedi dalla stazione centrale, immerso tra grattacieli di Porta Nuova, situato a pochi passi dalla futuristica Piazza Gae Aulenti e dall’iconico Bosco Verticale, l’hotel offre ai propri ospiti un microcosmo di design, fashion, divertimento e cultura gastronomica capace di restituire l’anima più vera e autentica della metropoli. Con 141 camere, tra cui due Deluxe Suite, cinque Premium Suite con hammam privata, cinque King Suite, quattro Terrace Suite e una Skyline Suite, Hyatt Centric Milan Centrale si conferma tra i migliori design hotel della città.

Ma anche la ristorazione è fiore all’occhiello di questo lifestyle hotel, amatissimo da una clientela giovane e alla ricerca di spazi metropolitani stimolanti. Rivington Cucina New York è il primo, e unico, ristorante con cucina newyorkese in città con un menù studiato dallo chef Guglielmo Giudice; il bar Intermezzo, nella lounge, è di ispirazione pop anni ’70 spesso sede di eventi e vernissage; The ORGANICS SkyGarden è il signature venue dell’intero hotel: un rooftop immerso nella vegetazione al 13esimo piano da cui godere di una vista mozzafiato a 360° sulla città e programmazione con DJ set.

 Esclusivamente a disposizione degli ospiti, la SPA che combina stile urbano con un ambiente di puro relax e intimità: un suggestivo bagno romano permette di rilassarsi sotto una meravigliosa volta stellata, una sauna, un bagno turco, una grotta di sale, docce sensoriali e una sala relax dove potere sorseggiare una tisana rigenerante.

travelnostop.com

FS Treni Turistici Italiani, al via vendite per il nuovo Milano-Ventimiglia


 Aperte le vendite dell’Espresso Riviera, il treno che collega Milano con Ventimiglia, il primo di FS Treni Turistici Italiani su questa tratta. I biglietti sono disponibili sul sito internet www.fstrenituristici.it e su tutti i canali di vendita Trenitalia.

Partenze nei weekend dal 3 agosto a fine settembre, da Milano Centrale, Pavia e Genova Piazza Principe verso Varazze, Savona, Albenga, Alassio, Diano, Imperia e Ventimiglia.

Salire a bordo dell’Espresso Riviera significa vivere da subito un’esperienza di viaggio unica che comincia con lo scorrere del paesaggio urbano meneghino, comodamente seduti nel salone ristorante dove è possibile – a colazione durante l’andata e a cena durante il ritorno – assaporare le portate del menù composto da pietanze Made in Italy basate sulla stagionalità e territorialità.

Quello di FS Treni Turistici Italia è l’unico convoglio circolante dotato di scompartimenti esclusivi di 1^ e 2^ classe capaci di ospitare nel massimo comfort 4-6 persone, senza trascurare i desideri di chi intende viaggiare da solo usufruendo dell’intero scompartimento o in compagnia del proprio animale domestico.
Oltre alle peculiarità che caratterizzano gli scompartimenti e il ristorante, l’Espresso Riviera offre – come tutti i convogli FS Treni Turistici Italiani – uno speciale vagone bagagliaio dedicato al trasporto di grandi bagagli e attrezzature sportive.

Sul sito www.fstrenituristici.it e sui canali di vendita Trenitalia, oltre ad acquistare il proprio viaggio, è possibile usufruire dell’offerta -50% TTI Special.

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Il SaloneSatellite 2025 torna dall’8 al 13 aprile in occasione della 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano

Fino al 31 agosto 2024 è possibile presentare la propria domanda di partecipazione alla Manifestazione dedicata ai designer under 35. Ecco i dettagli

Il SaloneSatellite 2025 torna dall’8 al 13 aprile in occasione della 63ª edizione del Salone del Mobile.Milano, aprendo ufficialmente le iscrizioni a tutti i designer under 35. Per la Manifestazione dedicata ai giovani designer fondata a curata da Marva Griffin Wilshire, il 2024 è stato un anno importante. Un anno di celebrazioni per il 25° compleanno di questo appuntamento imperdibile, con un’edizione che ha visto la presenza di 600 partecipanti da 36 Paesi e 22 Scuole di Design e Università internazionali da 14 Paesi. 

L’edizione appena conclusa ha preso forma sotto il tema “Connecting Design since 1998”. “Incredibile, 25 anni!”, ha dichiarato Marva Griffin Wilshire. “Mi sembra solo ieri che Manlio Armellini – all’epoca AD di Cosmit – dopo le nostre conversazioni sui giovani designer, mi affidò l’incarico di organizzare un evento dedicato a loro, all’interno del quartiere fieristico”. 

Non è mancato il SaloneSatellite Award, riconoscimento per premiare e incentivare i designer più meritevoli. La giuria di esperti di settore presieduta da Paola Antonelli, Senior Curator in the Department of Architecture and Design del MoMA (New York), ha insignito lo Studio Ololoo, l’architetto Filippo Andrighetto e lo studio Egoundesign. 

 Inoltre, per ripercorrere la storia di questo appuntamento unico per connessioni scoperte, Triennale Milano ha ospitato una grande mostra curata da due professionisti che hanno già celebrato con Marva Griffin Wilshire gli anniversari dei 10 anni (con la mostra “Avverati. A Dream Come True”, Fiera Milano, Rho, 2007) e dei 20 (“SaloneSatellite 20 Years of New Creativity”, Fabbrica del Vapore, 2017). Si tratta di Beppe Finessi e Ricardo Bello Dias, che con il suo studio firma anche gli allestimenti fieristici fin dalla prima edizione. La mostra è stata visitabile in occasione del Salone del Mobile dal 16 al 28 aprile, con un progetto grafico firmato da studio òbelo (Claude Marzotto e Maia Sambonet). 

Per presentare la propria candidatura per la selezione di partecipazione per il SaloneSatellite 2025 è sufficiente contattare l’indirizzo salonesatellite@salonemilano.it. 
Per farlo c’è tempo fino al 31 agosto 2024. 

Fonte: comunicato stampa

Al Museo Diocesano di Milano l''umanista' Robert Capa


Ripercorre le tappe principali della carriera del fotografo di guerra, dagli esordi nel 1932 fino alla morte avvenuta nel 1954 in Indocina per lo scoppio di una mina, la grande mostra 'Robert Capa.

L'opera 1932-1954', che apre il 14 maggio al Museo Diocesano di Milano.

 La mostra è composta da 300 opere, selezionate dagli archivi dell'Agenzia Magnum Photos. Nell'intento del curatore, Gabriel Bauret, il progetto vuole porre l'accento sulla dimensione umanista di Robert Capa, sulle altre angolazioni verso cui dirige il suo obiettivo: le popolazioni vittime dei conflitti, i bambini, le donne. "Se le fotografie di guerra plasmano la leggenda di Capa - afferma Bauret - nei suoi reportage lo vediamo anche guardare la realtà da diversi punti di vista, concentrandosi su quelli che il fotografo Raymond Depardon definiva "tempi deboli", in contrapposizione ai tempi forti che solitamente mobilitano l'attenzione dei giornalisti e richiedono loro di essere i primi e più vicini".
    L'esposizione si articola in 9 sezioni tematiche - Fotografie degli esordi, 1932-1935; La speranza di una società più giusta, 1936; Spagna: l'impegno civile, 1936-1939; La Cina sotto il fuoco del Giappone, 1938; A fianco dei soldati americani, 1943-1945; Verso una pace ritrovata, 1944-1954; Viaggi a est, 1947-1948; Israele terra promessa, 1948-1950; Ritorno in Asia: una guerra che non è la sua, 1954 - che evocano l'impostazione cronachistica con cui i reportage venivano pubblicati sulla stampa francese e americana dell'epoca. La retrospettiva è promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e prodotta da Silvana Editoriale, e realizzata grazie al supporto del main sponsor Dils, che il 12 maggio offre ai milanesi la possibilità di visitare la mostra gratuitamente e in anteprima.

ansa.it

Milano. Il festival. Social Walking, la rete si fa camminando


Cosa c’è di più social del cammino? “Camminando camminando”, canterebbe Angelo Branduardi, si possono fare grandi cose e andare lontano, insieme, in gruppo. Con i piedi per terra e lo sguardo che punta l'orizzonte, invece di essere perso su un display. Ed ecco che a Milano, al Parco Nord, prende piede – il 4 e 5 maggio - l’ottava edizione di “Camminare. Il Festival del Social Walking”, l'evento dedicato al tema del viaggio lento e a piedi. Camminare, parlando. O parlare, camminando. Scegliete voi. Per sentirsi “Comunità in cammino”, come il tema scelto per l'iniziativa organizzata da ViaggieMiraggi.

Il primo festival dedicato a questi temi a Milano punta a creare una cultura del cammino e del viaggio a piedi come strumento di scoperta, di approfondimento del territorio e di riflessione sulle tematiche ambientali.

Si parte sabato mattina, con l’escursione naturalistica nel Parco Nord Milano (ore 9.30) e, a seguire, entrambi i giorni, ci saranno laboratori didattici per i bambini, presentazioni di libri, conferenze, percorsi sensoriali e workshop, passeggiate letterarie e visite guidate, trattamenti benessere. Focus sull’incontro pomeridiano con Ilaria Canali, antropologa, esperta di formazione e comunicazione, walk experience designer, ideatrice e responsabile della Rete Nazionale Donne in Cammino. Alle 19.00, lo spettacolo teatrale itinerante “Just Walking”, una produzione di Campsirago Residenza, una performance in cammino dove il pubblico attraverserà il tema del vagabondare poetico, dei pellegrinaggi, delle marce. Attesissima, domenica alle 17, la Lectio Magistralis di Stefano Mancuso, botanico e saggista italiano. Sempre domenica, l’appuntamento con The Walking Robin per far conoscere il mondo del thru-hiking e i grandi benefici del camminare in una natura ancora selvaggia.

Prima del Festival, dal 27 Aprile al 2 Maggio, si è svolto il kick-off Festival Extra con gli appuntamenti milanesi di trekking urbani a Gorla e all’Ortica, la proiezione di “Resina” al Turnè Bar, un film di Renzo Carbonera (Italia, 2017) in la collaborazione del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, Club Alpino Italiano. Fino a domenica alla Cascina Centro Parco Nord, anche la mostra fotografica “Va’ Sentiero: 7850 km a piedi per le montagne italiane”, con una selezione di immagini dall’archivio della spedizione a piedi lungo il Sentiero Italia, tra il 2019 e il 2021, dal Friuli Venezia Giulia fino alla Sardegna dell’entroterra.

Come arrivare: il Parco Nord Milano è facilmente raggiungibile a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici da Milano e dai Comuni limitrofi della Città Metropolitana (M5 Bignami). Durante l'evento sarà anche possibile pranzare presso il punto ristoro presente nella Cascina Centro Parco del Parco Nord Milano.

Due giorni di passeggiate, laboratori, spettacoli e talks, attraverso i quali il pubblico del festival può conoscere camminatori, autori e associazioni che si dedicano al movimento lento, ma anche scoprire una prospettiva unica sul mondo dei cammini e conoscere i luoghi più insoliti della città. Così il cammino diventa davvero social.


avvenire.it

Santanchè: il Wttc Global Summit nel 2025 si terrà a Roma

 

La ministra del Turismo Daniela Santanchè ha partecipato alla riunione del consiglio esecutivo del World Tourism and Travel Council (WTTC), che si è svolta a Milano e che ha visto fra i presenti Julia Simpson, ceo del Greg O’Hara, fondatrice e direttrice Certares e presidente del Consiglio Esecutivo, oltre a personalità del calibro di Jason Liberty, ceo e presidente di Royal Carribean Cruise, Nelson Boyce, manager Director di Travel Google, Paolo Barletta, ceo di Arsenale Spa, Pierfrancesco Vago, presidente Msc Cruises.

L’incontro ha avuto l’obiettivo di ufficializzare la realizzazione del Wttc Global Summit in Italia, a Roma nel 2025, l’evento di settore più prestigioso e influente al mondo, dove operatori del comparto e rappresentanti del governo si riuniscono per allineare gli sforzi a sostegno del turismo in chiave di sicurezza, resilienza, inclusività e sostenibilità.

“Il ministero ha improntato la propria strategia favorendo sinergie fra il pubblico ed il settore privato che sta già dando importanti risultati per il settore. L’appuntamento che ospiteremo sarà occasione per rafforzare queste sinergie e per dare le migliori condizioni di lavoro al comparto, perché questo deve fare la politica: creare le migliori condizioni per chi fa impresa. Il governo italiano non disturberà mai chi lavora ma semmai supporta al massimo, anche rafforzando le occasioni di cooperazione internazionale che eventi come il global summit offrono”, commenta Santanchè.

travelnostop.com

Milano celebra Enrico Baj e i suoi libri d'artista


 Celebra Enrico Baj, nell'anno in cui ricorrono i cento anni dalla sua nascita, la mostra 'Baj.

Libri in libertà', aperta da domani al 6 luglio alla Biblioteca Nazionale Braidense, che organizza l'esposizione insieme all'Accademia di Belle Arti di Brera e all'Archivio Baj di Vergiate.

La rassegna, che anticipa la retrospettiva in programma il prossimo ottobre a Palazzo Reale, presenta 26 libri d'artista dei circa 56 realizzati da Baj nel corso della sua vita. Le opere esposte provengono principalmente dall'Archivio Baj ma sono presenti anche volumi conservati alla Braidense e nella Biblioteca d'Arte Contemporanea dell'Accademia di Brera. Curata da Angela Sanna, Michele Tavola e Marina Zetti, la mostra indaga questa sezione della produzione di Baj partendo dai primi volumi degli anni Cinquanta, primo fra tutti il De Rerum Natura, del 1958, fino all'ultimo, Sull'acqua, pubblicato nel 2003. Un percorso che mette in evidenza il rapporto del pittore e scultore con la letteratura e in particolare con la poesia, che ha costantemente ispirato la sua opera. Al centro dell'esposizione sia il dialogo a distanza con i grandi autori del passato, da Lucrezio a Marziale a Lewis Carroll, sia il lavoro a stretto contatto con scrittori, poeti e critici internazionali come André Breton, Raymond Queneau, André Pieyre de Mandiargues, Jorge Luis Borges, e autori italiani di spicco come Edoardo Sanguineti, Alda Merini, Giovanni Giudici. Tra tutti il più poetico, segnala il direttore di Brera, Angelo Crespi, il 'Baj Merini' a ricordare l'amicizia con Alda Merini e quei versi a lui dedicati e che ne riassumono il carattere immaginifico con cui affrontò la vita: "Baj, ricorda il tempo della passata avventura/ quando il treno che conglobava i poeti/ lungo porte di ferro/ a perdonare questi spazi orrendi/ che tu solo chiamavi fantasia". "Questa mostra - aggiunge Roberta Cerini Baj, vedova dell'artista - ha dato ai libri l'occasione di essere in libertà, liberi dagli scaffali e dalle custodie e liberi di mostrarsi a chi da esperto li sappia apprezzare e a chi da novizio impari a conoscerli. A me ha regalato un fiume di ricordi". E ha riaperto una speranza, quella di trovare una sede per 'I funerali dell'anarchico Pinelli', il quadro che suo marito regalò alla vedova di Giuseppe Pinelli, che lo cedette poi alla galleria Giò Marconi. La fondazione Marconi aveva espresso il desiderio di donarlo alla città. Raramente esposto, il quadro dalle dimensioni monumentali, 3 metri di altezza per 12 di lunghezza, con 18 figure ritagliate nel legno e unite con la tecnica del collage, è ancora in attesa di una sistemazione definitiva, dopo alcune ipotesi suggerite dall'allora assessore alla cultura di Milano Filippo Del Corno, che aveva proposto prima l'anagrafe di via Larga e poi annunciato l'esposizione a Palazzo Citterio. Cosa non avvenuta, ma Roberta Cerini Baj spera ancora in una soluzione. "Sono scaramantica. Speriamo che ci siano buone notizie, ma - aggiunge - non dico niente. Non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco. Sono 20 anni che si parla di trovargli una sistemazione permanente, speriamo qualcosa si muova .. vediamo. Ne sarei felicissima, non dipende da me, il quadro non è mio". Pensato per essere collocato nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, il quadro non fu mai presentato nella data stabilita, il 17 maggio 1972, perché quella mattina venne assassinato il commissario Luigi Calabresi. "Un'opera d'arte - sottolinea la moglie di Baj - deve andare oltre le polemiche. Ci sono ancora evidentemente delle resistenze. Un'opera d'arte può raccontare una storia per quello che è stata senza rappresentare un'accusa". Concorda Crespi: "Credo - commenta - sia un'opera importante che debba essere esposta".

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Capitali o città d’arte, dove andranno gli italiani per i Ponti?

 

Con la primavera tornano i ponti e gli italiani si organizzano per ritagliarsi una vacanza tra giorni di ferie, feste comandate e weekend. Quali sono le mete e le date preferite per le partenze tra 25 aprile e primo maggio? eDreams ha indagato sulle destinazioni più prenotate e sulla durata dei viaggi per italiani ed europei nelle prossime settimane.

Oltre alle capitali e metropoli europee che non passano mai di moda – su tutte spiccano Barcellona, Parigi e Amsterdam – quest’anno le prenotazioni dall’Italia puntano forte anche sulla capitale albanese, Tirana. Le prime italiane in classifica sono invece Catania e Roma.
Per quanto riguarda la durata, ben il 37% dei connazionali ha scelto di concedersi una vacanza di 3 giorni mentre il 15% unirà le due festività per un break di 6 o 7 giorni. Ma quali sono le date più popolari per la partenza? I giorni più gettonati sono il 25 aprile (scelto dal 30% del campione) e il 26 (22%).

Secondo la tradizione, questi primi ponti di primavera saranno anche un’ottima occasione per i turisti e viaggiatori stranieri che verranno a scoprire le meraviglie nostrane. Anche nel 2024, la primavera sembra il periodo ideale per ammirare in particolare le città d’arte. Tra il 25 aprile e il primo maggio quest’anno – secondo eDreams – sceglieranno una vacanza in Italia prevalentemente i francesi (30%), seguiti dagli spagnoli (19%) e dai tedeschi (18%). Complessivamente quasi la metà dei turisti che visiteranno il nostro Paese ha prenotato un soggiorno di 3 o più giorni (il 27% di 3 giorni e il 26% di quattro), leggermente più alta degli italiani la percentuale di chi imposterà l’out of office per 6 o 7 giorni, del 19%. Le date più congeniali per la partenza degli europei saranno il 26 e 25 aprile.
Quanto alle destinazioni più amate, gli stranieri stilano così la loro top 5 delle città d’arte italiane: in testa Roma seguita da Milano, poi Venezia, Napoli e Firenze.

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Salone del Mobile volano per turismo nazionale

 

Il Salone del Mobile di Milano è “un grande aiuto e un volano per il turismo nazionale”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè intervenendo all’inaugurazione della 62/a edizione dell’evento alla Fiera di Milano a Rho. “Cito solo due numeri, l’intero comparto turistico, di tutte le fiere, ogni anno attiva un valore aggiunto di 10 miliardi di euro e genera un valore aggiunto di quasi 5 miliardi – ha aggiunto -. Inoltre il comparto delle fiere per il turismo porta con sé un valore aggiunto, cioè aiuta a destagionalizzare, perchè le fiere non sono mai nei periodi canonici delle nostre vacanze. Questo significa anche stabilizzare i nostri lavoratori”.

E in effetti guardando ai dati della biglietteria questa edizione del Salone del Mobile si preannuncia gia un successo con numeri vicini al record di visitatori da 130 Paesi. “Ci aspettiamo un grande successo – ha commentato la presidente dell’evento Maria Porro al taglio del nastro -, anche per le biennali della cucina e del bagno. Con un’alta qualità di prodotti, nel rispetto del pianeta, e una grande piattaforma di networking commerciale”. Sono oltre 1.950 gli espositori da 35 Paesi, 185 brand tra debutti e ritorni. Un focus sul design della cucina e del bagno; 25 anni di SaloneSatellite e un biglietto speciale per gli studenti a 15 euro. Con in più una proposta culturale diffusa in tutti i padiglioni che ha il suo cuore nell’installazione ‘A Thinking Room’, progettata da David Lynch, il celebre regista dell’inconscio. Si tratta di due ‘stanze del pensiero’, speculari, immaginate come porte simboliche da attraversare per immergersi nella manifestazione.

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Il Teatro alla Scala per l’inaugurazione del 62° Salone del Mobile.Milano

Riccardo Chailly e Juan Diego Flórez per l’inaugurazione del Salone del Mobile.Milano 

La collaborazione tra il Teatro alla Scala e il Salone del Mobile.Milano prosegue e si rafforza con una straordinaria occasione musicale: lunedì 15 aprile alle 20 la serata inaugurale ospiterà nella sala del Piermarini l’Orchestra del Teatro alla Scala diretta dal Maestro Riccardo Chailly con la partecipazione di uno dei più celebri cantanti del nostro tempo, il tenore Juan Diego Flórez. Il programma include una selezione di Ouverture, Intermezzi e arie di Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini e Giacomo Puccini, di cui nel 2024 si celebra il centenario della scomparsa. Apre la serata la Sinfonia di Nabucco, il capolavoro con cui Verdi trionfò alla Scala nel 1842 e che assunse valenza patriottica negli anni del Risorgimento: già nella Sinfonia si annuncia la melodia del celebre coro “Va’ pensiero”. Un’atmosfera più intima è evocata dal preludio della Traviata (1853), seguito dall’appassionata aria di Alfredo del Secondo atto “Lunge da lei… De’ miei bollenti spiriti”. Si ritorna alle melodie del belcanto con la Sinfonia dei Capuleti e i Montecchi (1830) di Vincenzo Bellini da cui è tratta anche l’ardente aria d’ingresso del tenore “È serbata a quest’acciaro”. Verdi torna con i ballabili di due tra le sue opere più grandiose e spettacolari, pensate per un pubblico internazionale: Don Carlo (Parigi 1867) e Aida (Il Cairo 1871). Il centenario pucciniano è celebrato dallo struggente intermezzo da Manon Lescaut (1893) aperto dalle note appassionate della viola e del violoncello, e dalla celeberrima aria di Rodolfo dalla Bohème (1896) “Che gelida manina”. Conclude il programma ufficiale la Sinfonia della Forza del destino di Verdi, un cavallo di battaglia di Orchestra e Direttore che anticipa il prossimo 7 dicembre. 

 Riccardo Chailly 

Già direttore stabile di alcune tra le più prestigiose orchestre europee tra cui il Concertgebouw di Amsterdam e il Gewandhaus di Lipsia oltre alla Sinfonica di Milano, Riccardo Chailly è Direttore Musicale del Teatro alla Scala e dell’Orchestra del Festival di Lucerna dal 2015. È regolarmente invitato dalle principali orchestre tra cui i Berliner e i Wiener Philharmoniker. Chailly dirige la sua prima opera al Teatro alla Scala nel 1978: il Direttore Artistico Claudio Abbado, di cui Chailly era stato assistente in produzioni leggendarie come Simon Boccanegra di Verdi, lo chiama a sostituire Gianandrea Gavazzeni nella nuova produzione de I masnadieri di Verdi nella Stagione del bicentenario del Teatro. È l’inizio di un percorso musicale comune mai interrotto: in campo operistico il M°Chailly spazia in un repertorio che, saldamente centrato sul repertorio italiano con Rossini, Verdi, Puccini, si estende a Stravinskij, Musorgskij e Prokof’ev. Importanti le collaborazioni con i registi, che da Pizzi a Bussotti, Cobelli, Ronconi e Zeffirelli fino a Gabriele Salvatores, Davide Livcermore e Leo Muscato, disegnano una mappa significativa del teatro italiano, mentre in campo internazionale vanno ricordati almeno Cox, Lehnhoff, Carsen e Hermanis. In campo sinfonico il repertorio, che comprende oltre 150 concerti in sede e in tournée con l’Orchestra del Teatro e la Filarmonica ma anche con orchestre come il Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia e i Wiener Philharmoniker, si fa vastissimo spaziando dal classico al contemporaneo. Tra le tournée vanno ricordate almeno il tour americano con la Filarmonica della scala nel 2007 e i recenti ritorni dell’Orchestra nelle grandi sedi concertistiche: con la Filarmonica dal Festival di Salisburgo, Lucerna e Proms, con Coro e Orchestra della Scala in tutte le principali capitali europee. 

Juan Diego Flórez 

Nato a Lima, inizia da bambino a cantare e a suonare rock e musica popolare peruviana; in seguito studia al Conservatorio Nazionale del Perù e poi ottiene una borsa di studio al Curtis Institute of Music di Philadelphia. Nel 1996 ha esordito al Rossini Opera Festival di Pesaro come Corradino in Matilde di Shabran. A ventitré anni debutta alla Scala in Armide diretta da Riccardo Muti, e da allora si esibisce nelle sedi più prestigiose e con i più grandi direttori d’orchestra. Nel 2007 segna un momento storico alla Scala, offrendo – non accadeva dal 1933 – il bis di “Ah! Mes amis”, la famosa aria della Fille du régiment che contiene nove “do di petto”: bis poi richiesto anche al Metropolitan di New York e all’Opéra di Parigi. Torna alla Scala varie volte, come Don Ramiro (La Cenerentola, 2005), Rodrigo (Otello di Rossini, 2015) e Orphée (Orphée et Euridice, 2018) e partecipa allo spettacolo inaugurale della Stagione 2020-2021 A riveder le stelle; nel 2023 è Edgardo in Lucia di Lammermoor diretta da Riccardo Chailly. Famoso per i suoi ruoli belcantistici, negli ultimi anni ha ampliato il suo repertorio con opere del romanticismo francese. Ultimamente è stato Raoul de Nangis (Les Huguenots) alla Deutsche Oper Berlin, Gennaro (Lucrezia Borgia) alla Bayerische Staatsoper di Monaco e in versione da concerto al Festival di Salisburgo, Hoffmann (Les contes d’Hoffmann) all’Opéra di Monte-Carlo, Ricciardo (Ricciardo e Zoraide) al Rossini Opera Festival di Pesaro, Alfredo (La traviata) al Metropolitan di New York, Des Grieux (Manon) e Faust nell’opera omonima alla Staatsoper di Vienna, Rodolfo (La bohème) all’Opera di Zurigo. Ha inciso un CD di arie mozartiane e uno di canzoni popolari latinoamericane, Bésame mucho. Fra i numerosi riconoscimenti ricevuti, la Gran Cruz de la Orden El Sol del Perù e il titolo di “Österreichischer Kammersänger”. Nel 2011 fonda “Sinfonía por el Perú”, un progetto sociale ispirato a El Sistema venezuelano, per favorire lo sviluppo artistico e individuale dei bambini e dei ragazzi. Per questa iniziativa l’UNESCO lo nomina Goodwill Ambassador nel 2012 e nel 2014 riceve il Crystal Award dal World Economic Forum

Salone del Mobile 2024: in 10 ristoranti il design è un ingrediente


Milano (e i ristoranti) impazzisce con il Salone del Mobile e il FuoriSalone uniti da tempo sotto l’etichetta Design Week che si tiene dal 16 al 21 aprile 2024.

Non una singola manifestazione o una fiera (a proposito, quest’anno è di scena Eurocucina che per gli appassionati di gastronomia domestica è come andare alla Mecca), ma un’esplosione di eventi. Spesso a tema food perché il cibo va a braccetto con il design (e la moda). A volte imperdibili per la capacità di mettere insieme due passioni o due interessi degli architetti e degli interior designer.

La parola magica è presenziare agli appuntamenti con l’inossidabile rito dell’aperitivo – ahi noi, anche dell’apericena – con buffet che si allungano tra installazioni e presentazioni di nuove linee di prodotto. Lo sfarzo sarà direttamente proporzionale al tema di questa 62ª edizione del Salone del Mobile? Vedremo se il tema dell’evoluzione e l’approccio human centric si diffonderà ai luoghi carismatici, i cosiddetti – dagli operatori del settore – “sepolcri” del design. Sepolcri non nel senso di morti, ma di stazioni/chiese da non mancare al Fuorisalone. Lo Studio Lombardini 22, dopo aver ridisegnato il layout dello scorso Euroluce (definito memorabile dall’87% dei visitatori), ha compiuto l’evoluzione nel nuovo spazio espositivo di Eurocucina.
Il ristorante del prossimo futuro è human centric


Human centric, con l’ausilio delle neuroscienze e dell’intelligenza artificiale, che potrebbe essere anche il modello della futura ristorazione. O che è già qui. L’uomo al centro della progettazione di un ristorante. Non solo il cliente, ma anche chi ci lavora. Il vecchio concetto di ergonomia degli spazi si trasforma in sostenibilità e memorabilità. Un rapporto biunivoco che tesse nuove relazioni tra chi lavora e chi sceglie il ristorante (la pizzeria o qualsiasi luogo del food) per divertirsi. Nel Salone del Mobile si accorciano i tempi (e la fatica) per transitare da un lato all’altro della fiera e si aumenta l’orientamento e la capacità di ricordare quanto visto. Al ristorante, il passaggio avviene sulla tavola. E nel menu. Memorabile, appunto, e reso facile per orientarsi. Percorrendo con leggerezza le tappe/portate.

Il Salone del Mobile, il Fuorisalone e la Design Week 2024 a Milano possono dare molti spunti a chef, ristoratori, ristoranti e operatori del food. Coglierne gli aspetti essenziali è operazione di messa a nudo degli aspetti sociali, economici e di “trend” che si annusano. Per ora fermi all’età social con chef e pizzaioli assoluti protagonisti delle piattaforme. Ai clienti resta lo scroll, TripAdvisor e i siparietti delle Storie e dei video TikTok.

Molti pizzaioli sostengono che la storia contemporanea della pizza sia mettere al centro dell’evoluzione il pizzaiolo che fa, studia, inventa. Dimenticano i clienti o, meglio, li coccolano e li attizzano con sequenze studiate al ritmo di copioni pre-confezionati. Funziona. Aprono pizzerie e diventano sempre più centrali. Mettendo da parte istanze e richieste che Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano ha intelligentemente indicato nell’ascolto di tutti i protagonisti.
10 ristoranti a Milano che fanno del design un ingrediente

Per ora accontentiamoci dell’aspetto estetico e della relazione che si può creare tra la forma del ristorante e il contenuto del piatto. Emanuele Bonati ha selezionato 10 ristoranti che hanno da dire sul rapporto tra design e food. Ristoranti che possono essere meta per i visitatori della Design Week 2024 con i loro eventi, menu speciali, installazioni. L’idea di una progettazione di oggetti pensati per essere prodotti in serie e la replicabilità del prototipo elaborata da Gillo Dorfles è alla base di quella fenomenologia del gusto che vediamo nel menu di un ristorante.

Per Gillo Dorfles il design è scottante e mai parola sarebbe più adatta tra i fornelli delle cucine e i forni delle pizzerie. Silvana Annichiarico ripercorre il filo della discussione per individuare cos’è e dov’è il design (che non è il decorativismo delle posate o gli impiattamenti arzigogolati) in un articolo pubblicato da Domus. E ricorda una necessità: per Gillo Dorfles utile e bello sono inscindibili negli oggetti di design.

Noi potremmo traslare questa affermazione in “utile e buono” sedendoci al tavolo di un ristorante che si dice di design e che cura il rapporto con il piatto. Andando oltre la tradizione, le nonne, la cura della selezione delle materie prime, la stagionalità e tutto il caravanserraglio che si portano dietro gli storytelling. Non so se Dorfles, che ho anche avuto come Maestro in alcune occasioni alla rivista Ottagono, approverebbe. Ma la replicabilità del piatto è essa stessa momento di design del cibo. Quanto possa essere arte o artigianato è affidato alla sensibilità di chi ne riceve cura e relazione.

scattidigusto.it

Salone del Mobile è "alla 62esima edizione ed è un esempio di fare sistema"

 

Quest'anno abbiamo numeri incredibili: 174mila metri quadri di superficie espositiva, 1900 espositori da oltre 30 Paesi.

Se guardiamo ai dati della biglietteria, siamo vicini a un numero record di visitatori da 130 Paesi". Lo dice la presidente Maria Porro agli Stati generali dell'economia organizzati da Forza Italia a Milano. "Questo grazie anche alla collaborazione con il Ministero degli Esteri e Ice: abbiamo contattato tutti i continenti per raccontare un settore, che è creativo e manifatturiero. Stiamo parlando di una filiera con 66mila imprese, piccole e medie imprese, questa è anche la forza di questo settore che è riuscito post covid e anche durante il covid a registrare dati incredibili", rileva Porro.

Fonte: ansa.it

Salone del Mobile, quegli eventi off che fanno sposare cibo e design

Una selezione di 11 eventi o installazioni da scoprire a Milano nel "Fuorisalone" durante la manifestazione in programma dal 16 al 21 aprile

Milano in occasione del Salone del Mobile (dal 16 al 21 aprile) si trasforma e diventa sempre più internazionale  E si dice che questo sarà il grande anno di ritorno dei livelli pre pandemia della fiera (e soprattutto del suo atteso fuori fiera). Secondo il report “The Next”, osservatorio frutto della partnership tra Global Blue Lybra Tech il 76,6% dei partecipanti verrà dall’estero. Tra le nazionalità extra-Ue, gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato, con il 21,5%, seguito a distanza dal Regno Unito (5,2%). E per la 62esima edizione del fuori fiera più importante di Milano c'è una ancora più importante svolta food: nel padiglione di EuroCucina diventerà un grande palcoscenico che ospiterà sei riviste gastronomiche indipendenti e internazionali. Insieme ad artisti, designer e chef provenienti da tutto il mondo, presenteranno una visione nuova e originale sul presente e futuro degli ingredienti naturali. Il panel "All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances” includerà riflessioni, esposizioni, talk e esperienze di degustazione, svolgendosi giorno dopo giorno (appuntamento alle ore 14:30 ai padiglioni 2 e 4) con Family Style (Stati Uniti), L’Integrale (Italia), Linseed Journal (Gran Bretagna), Magazine F (Corea del Sud), The Preserve Journal (Austria) e Farta (Portogallo). E per il Fuorisalone? Ecco 11 eventi da non perdere:

Torna il Temporary Bistrot &Restaurant “Famiglia Rana”

Colazione, pranzo, aperitivo e cena: la sesta edizione dell'incredibile collaborazione tra le famiglie Rana e Marras racconta di un'esperienza multisensoriale, artistica e gastronomica dove lo showroom “NonostanteMarras”, in via Cola di Rienzo 8, diventa ancora una volta una delle location più creative della città, questa volta legata al tema “Il mare dove non si tocca”. E mentre il cortile bucolico del giardino-bistrot dal maestoso glicine rimane tra i luoghi più iconici (ed esclusivi) del Fuori Salone, la sala dedicata alla cena si trasforma in Atlantide, portando gli ospiti in una grotta immaginaria in un punto profondo ed inesplorato del mare. “La mia Sardegna” come racconta Marras, la sua Atlantide, al centro del Mediterraneo. E i piatti dello chef Francesco Sodano, ora al comando del Ristorante Famiglia Rana di Vallese di Oppeano, 1 stella Michelin nel veronese, unisce piatti iconici della cucina veneta con sapori e profumi sardi, in omaggio alla terra di Antonio Marras. Una cucina che Antonella Rana definisce “molto sexy”. Da provare tra i piatti i gamberi, agrumi e acqua di mare, un antipasto della cena, dove, boccone dopo boccone “si sente la sabbia sotto i piedi”. Lo spazio Marras è aperto al pubblico da martedì 16 aprile a domenica 21 aprile da colazione a cena, con menu degustazione a 130 euro vini esclusi, su prenotazione.

Praline limited edition di design

L'architetto del cioccolato Simona Solbiati presenta una collezione di quattro praline limited edition per il Fuori Salone chiamata "Nature", che rappresenta una fusione armoniosa tra design e cibo, materia e natura. Appuntamento per "Nature’s Connection: Quando il design incontra la natura", che si terrà tutta la mattinata di giovedì 18 aprile 2024 presso Zepter Milano in Via San Pietro all’Orto, 10.  La capsule "Nature" è una creazione che si basa su canoni estetici naturali, combinando linee e sapori per creare un'esperienza visiva e gustativa unica. La collezione consiste in quattro praline, ognuna ispirata a un elemento della natura: acqua, aria, terra e fuoco; ogni pralina presenta un design che richiama elementi organici e vegetali, con combinazioni di colori e sapori corrispondenti.

Seletti lancia il pop-up bar “Siamo tornati. E siamo alla frutta”

Seletti, l'innovativa casa di design italiana, ha lanciato un'esperienza senza precedenti nel suo showroom con il pop-up bar "Siamo tornati. E siamo alla frutta". Questo bar insolito propone non solo la classica Keglevich nella sua iconica bottiglia "curvy", ma anche una vasta selezione di varianti alla frutta, dai gusti più tradizionali ai più audaci. Il bar è immerso in un ambiente suggestivo che mescola ironia vintage ed eccentricità dandy, creando un'atmosfera informale e divertente. Entrando nel "secret garden" di Seletti, ci si trova di fronte a un bancone nascosto dietro giganteschi agrumi di plastica, tra fragole, pesche, mele e limoni. Lo showroom è in Corso Garibaldi al 117 ed è aperto al pubblico da martedì 16 a domenica 21 aprile. Qui è possibile gustare i signature cocktail Keglevich Fruit & Soda e i nuovi cocktail pronti da bere, con la loro bassa gradazione alcolica. Il bar "Siamo tornati. E siamo alla frutta" è una celebrazione dell'estro e dell'audacia, sposando il design innovativo di Seletti con la gioia della frutta fresca e delle bevande rinfrescanti.

All'Arabesque un dolce dedicato all'eclissi solare

Nel cuore di Milano in via Francesco Sforza 2, l’Arabesque Cafè presenta due progetti dedicati al Salone: “In the Mood for Eyes”, una limited edition di gioielli di design e MONDRIAN a Milano, un nuovo pop up store che crea lo sfondo per una selezione di luci e arredi Mid-Century. E per l'occasione ha creato un dolce che si può assaggiare in questo periodo: Vaniglia Assoluta, un tortino sole-luna dedicato all'eclissi solare dello scorso 8 aprile. E al cafè si trovano anche le ricette tratte dal libro dei ricordi di Chichi Meroni personalità milanese, appassionata di arte e cultura, designer, interior designer e stilista - ideatrice del ristorante parte del cult store L’Arabesque e della design gallery. 

Mostre provocatorie al ristorante Motelombroso

Motelombroso, ristorante gourmet in Alzaia Naviglio Pavese 256in collaborazione con Tempesta Gallery ospita una serie di opere di quattro artisti internazionali contemporanei: Alma Heikkilä (b.1984, Finlandia), Diana Orving (b. 1985 Svezia) , Christa Joo Hyun D’Angelo (New York) e Viktor Petrov (b. 1991, Bulgaria) che raccontano tematiche “urgenti” con una particolare attenzione alla coesistenza armoniosa tra l’uomo e la natura. Le opere impattano sugli spazi interni ed esterni del ristorante, dialogando tra loro e con gli ospiti, lasciandosi scoprire lentamente. All’ingresso, vicino al bar, le impattanti opere appese di Viktor Petrov della serie “Suspensorium”, che sfidano le dinamiche di potere politico e sessuale attraverso scudi trasparenti e elementi in acciaio. Nella sala principale, Alma Heikkilä ci trasporta nel suo mondo con la monumentale opera “Dark Biosphere”, parte della mostra “Ubiquitous, not visible nor recognizable in any form”: le sue opere vogliono rappresentare ciò che non può essere sperimentato direttamente attraverso i sensi umani, esplorando il microscopico e il macroscopico attraverso ecosistemi forestali e del sottosuolo. Nel portico, Christa Joo Hyun D’angelo irrompe con due video: “Cool Girl” e “Bitches and Witches”, che esplorano temi di razza, femminilità e misoginia attraverso collage visivi e sonori audaci e provocatori. Nella sala speciale “Amore ad Ore” al piano superiore, le opere di Diana Orving “Still mesh Cocoon” e “Inhale”, descrivendole come una meditazione attiva focalizzata sulla respirazione. I movimenti fluidi nelle sue opere riecheggiano linee elastiche e vitali, catturando l’essenza dell’interconnessione.

Alla Statale la mostra immersiva Unlocking No. 3 flavours

Sapori intensi che accendono un’orchestra di profumi, creando un’esperienza sensoriale immersiva in una spirale ispirata al mito del genio della lampada: è questo il concept che sta dietro all’installazione “Unlocking No. 3 flavours” di No. 3 London Dry Gin. Questa creativa commistione tra mixology e arte prende forma in questa installazione ideata dalla designer Alessandra Baldereschi in occasione del FuoriSalone: in mostra dal 15 al 28 aprile all’Università Statale di Milano (Via Festa del Perdono 7 - Sottoportico Cortile d'Onore), l’opera si inserisce nell'ambito della mostra evento “INTERNI Cross Vision” di INTERNI, che evidenzia il know-how italiano in un confronto con le culture di altri paesi, approfondendo ricerca, innovazione e sperimentazione ed è visitabile sempre nel cortile dell'Università.

In Cavaeu: in esposizione vini pregiati

Sempre in via Festa del Perdono a un civico di differenza, al 6, venerdì 19 aprile dalle ore 18 alle ore 22 apre le porte “In Caveau”, l’evento firmato Collecto, la startup che democratizza l'accesso ai beni di lusso. Per l'occasione verrano esposti vini pregiati come Romanée Conti, Echezeaux Bizot ed il whisky Macallan 1936 per un  valore complessivo di 130 mila euro. Ma anche icone del design e della moda come l’opera d’arte “Uccello: a Brancusi” di Arnaldo Pomodoro, orologi quali Rolex Daytona e Vacheron Constantin, la borsa di lusso Kelly di Hermès e le sneakers Air Jordan 10. Special Guest della serata sarà l’artista contemporaneo Alessandro Malossi che esporrà una sua opera interattiva le cui quote saranno acquistabili accedendo all'app Collecto.

Al cocktail bar Gesto un'esposizione realizzata con l'intelligenza artificiale

In occasione della seconda edizione di Porta Venezia Design District, il cocktail bar Gesto presenta “Almost Home”, un progetto espositivo a cura di Galleria Lampo con le opere degli artisti Lisa Carletta, Giuseppe Palmisano e Sofia Uslenghi. Sentirsi a casa è una condizione ben precisa, inconfutabile e difficile da simulare. Mentre l’architetto e il designer individuano alcune soluzioni in risposta alle esigenze del committente e del suo pubblico, gli artisti sintetizzano attraverso il loro linguaggio le esperienze che gravitano intorno alla vita di tutti noi. Nelle fotografie di Lisa Carletta, l’autorialità dell’artista si alterna con quella dell’intelligenza artificiale. Il risultato è un’interpretazione inverosimile e approssimativa della realtà. Giuseppe Palmisano costruisce scenografie in cui il soggetto femminile si inserisce in contesti domestici e paesaggi naturali. Un paio di collant riproposti in mille forme e varianti cromatiche richiamano la tendenza umana alla serialità delle proprie azioni. Sofia Uslenghi ricorre alla fotografia come mezzo per mettere ordine tra i ricordi. Una serie di autoritratti, ritratti della sua famiglia e paesaggi delle sue terre d’origine tra la Sicilia e la Calabria, si sovrappongono fino a azzerarsi in superficie in un gioco di velature.

Installazione al ristorante: la lampada banana

Il Ristorante Mezzo all’interno dell'Hotel Indigo Milan, boutique hotel a 4 stelle del gruppo Planetaria Hotels, per il Fuori Salone ospiterà l’installazione Going Bananas (che significa “impazzire” o “perdere la testa”): si tratta di un progetto firmato da SLIDE, realtà italiana che realizza complementi d’arredo per interno ed esterno, che vede come protagonista Banana Leaf, una lampada a forma di foglia di banano progettata dal noto designer Marcantonio, ideale per arredare sia indoor che outdoor. Parte della collezione Afrika, è stata proprio questa lampada – lanciata in occasione della Settimana del Design – a dare il nome all’installazione che è visitabile da tutti gli appassionati di arte in ogni momento della settimana.

Un ponte di una nave in via Tortona

Explora Journeys, il marchio di lusso per viaggi oceanici del Gruppo MSC, che nel suo ristorante Anthology ha ospitato i menu di  Mauro Uliassi, patron del ristorante tristellato di Senigallia che porta il suo nome, della chef svedese Emma Bengtsson del bistellato Aquavit di New York e di Claude Le Tohic del Joël Robuchon all’Mgm Grand, tre stelle Michelin, presenta un'installazione di design immersiva insieme a Archiproducts, piattaforma digitale leader nel settore del design. L'installazione si chiama AQUA è curata dallo studio di architettura Studiopepe, esplorerà l'interior design con un'attenzione particolare all'elemento acquatico, integrando mobili e forme che richiamano il mondo marino. L'installazione trasformerà lo spazio lungo via Tortona in una suggestiva rappresentazione di un ponte di nave, arredato con la collezione Davos di Matteo Nunziati per Unopiù.  Visitabile a tutti presso lo showroom di via Tortona 31, aperta al pubblico dalle 10:00 alle 20:00 dal 16 al 21 aprile.

Seletti Market alla Rinascente

“Il primo supermercato italiano è nato a Milano nel 1957 e pochi anni dopo mio padre Romano ha fondato la Seletti”, spiega Stefano Seletti, art director del brand. “Quando Rinascente ci ha offerto la zona centrale del piano interrato nella sede di Piazza Duomo ho pensato subito a uno spazio che si rifacesse a quella estetica. SELETTI MARKET è un modo divertente di reinterpretare gli stilemi classici della ‘società dei consumi’ in cui siamo cresciuti”. E così dall’11 al 29 aprile Seletti sarà protagonista assoluto della parte centrale del piano -1 della Rinascente con la reinterpretazione di un vero e proprio supermercato degli anni ’60, perfettamente attivo e funzionante, sui cui scaffali si potranno trovare i best seller del catalogo Seletti insieme a prodotti “fake” creati ad hoc per l’installazione. A questi si aggiungono i nuovi prodotti realizzati dal creativo Gianpiero D’Alessandro: il cactus Love Hurts You e la serie di tableware in melanina Monster.

REPUBBLICA.IT

Design Kiosk: il Salone del Mobile.Milano in città


Uno spazio temporaneo, firmato DWA Design Studio, con un ricco programma culturale e una selezione prodotti editoriali, oggetti di design e molto altro ancora. Dall'8 al 21 in Piazza della Scala

Per promuovere la cultura del design e consolidare la relazione con la città, in occasione della 62ª edizione, il Salone del Mobile.Milano presenta Design Kiosk, uno spazio temporaneo che offre un ricco programma culturale, una selezione prodotti editoriali e prodotti esclusivi legati al mondo del design. Il progetto speciale firmato da Frederik De Wachter e Alberto Artesani, fondatori di DWA Design Studio, in co-ideazione con Interbrand, sarà presente in Piazza della Scala dall’8 al 21 aprile.

Design Kiosk è un nuovo avamposto in città che incarna i valori di cui la Manifestazione si fa portavoce, in primis la promozione del Meaningful design. Uno spazio temporaneo che approderà in un luogo simbolo della città, Piazza della Scala, con un imperdibile programma culturale di appuntamenti con i protagonisti del mondo del progetto e una ricca selezione di libri, magazine italiani e internazionali, oggetti di design e di arredo, cartoleria, abbigliamento, poster e accessori a cura di Corraini Edizioni.

Design Kiosk è realizzato con materiali sostenibili ad alta innovazione tecnologica ed è progettato per poter essere facilmente smontato e rimontato, in ottica di riuso.

“L’approccio progettuale che ci ha guidati a immaginare Design Kiosk ha tratto ispirazione dai caratteristici chioschi delle edicole italiane che sono immediatamente riconoscibili da tutti. Il nostro obiettivo è stato quello di perpetuare una tradizione, ma anche quello di transitare attraverso l’essenza contemporanea del Salone del Mobile, unendo il valore identitario di un luogo-simbolo di Milano, quale è piazza della Scala, alla forza iconica di un’edicola dalle vaghe sembianze di una navicella spaziale”, commentano Frederik De Wachter e Alberto Artesani. “Con un involucro in alluminio e un interno rosso vivo, che ricorda il colore istituzionale dell’evento, il chiosco si distingue come simbolo di innovazione e sostenibilità. Proprio su quest’ultimo aspetto, infatti, il nostro focus si è esteso oltre le scelte dei materiali. Abbiamo progettato il chiosco per massimizzare il suo potenziale di riutilizzo in vari contesti. Ciò ha significato garantire che potesse essere facilmente smontato e rimontato, consentendo flessibilità e longevità nella sua durata. Dando priorità all’adattabilità e riducendo al minimo gli sprechi, abbiamo creato un progetto che funzioni sia nel suo scopo immediato, sia in un secondo momento, lasciando un impatto positivo sull’ambiente.”

Il palinsesto degli appuntamenti è attivo prima e durante la settimana della Manifestazione partire dalle 18.00, orario di chiusura della Manifestazione a Rho Fiera. I protagonisti sono designer italiani e internazionali, direttori e autori di riviste di settore, autori e curatori di libri con focus sulla design industry.

Design Kiosk è inoltre pensato per fornire un servizio di formazione per turisti e visitatori, grazie al coinvolgimento di studenti legati al Progetto Accoglienza, che nel corso della settimana distribuiranno mappe del Comune e forniranno indicazioni utili per orientarsi.

Design Kiosk: il calendario degli eventi

Giovedì 11 aprile, ore 18.00
“A conversation with Stefano Boeri”

Sabato 13 aprile, ore 18.00
“A conversation with Piero Lissoni”

Lunedì 15 aprile, ore 18.00
“A conversation with Luca Nichetto”

Mercoledì 17 aprile, ore 18.30
“Collective keywords, collective books. Parasite 2.0 with Alessio D’Ellena, Lukas Feireiss, Matylda Krzykowski and Jerszy Seymour”
Fonte: salonemilano.it


Il Salone del Mobile.Milano viaggia su due iconici tram “vestiti” dall’Intelligenza Artificiale, in 350 tra stazioni e metro e prende il volo in 13 aeroporti, da Milano a Roma


La campagna di comunicazione del Salone si muove per le vie di Milano, ma non solo, raccontando con pattern e colori le storie, le relazioni e le emozioni che la Manifestazione fa emergere proprio nel momento in cui ci si avvicina ai nastri di partenza. Buona la prima, buona la seconda, ma, ancora di più, buona la terza: l’ultimo artwork del progetto di comunicazione del Salone del Mobile.Milano – studiato e realizzato da Publicis Groupe con la collaborazione scientifica di Paolo Ciuccarelli, fondatore del DensityDesign Lab al Politecnico di Milano e direttore del Center for Design alla Northeastern University, Boston – è una potente e immediata narrazione delle esperienze, delle suggestioni e delle conversazioni di chi la Manifestazione la sta realmente preparando. Una comunicazione che vedremo attraversare Milano sui binari della linea del tram storico (1, 5, 10) a partire dal 27 marzo e su 500 bus. Ma non solo. Racconterà l’universo e la community del Salone del Mobile anche in 13 aeroporti italiani e in 350 tra stazioni e treni della metropolitana di Milano, Roma, Genova e Brescia. Questo nuovo visual esplicita, grazie a un’iconografia originale e contemporanea, la terza fase del progetto di comunicazione della Manifestazione in cui, all’ascolto “da lontano” delle conversazioni pubbliche e a quelle mediate dagli “esperti”, si aggiunge l’osservazione più ravvicinata, in senso spaziale e temporale, del pubblico e della comunità del Salone del Mobile.Milano: un ascolto “qui e ora”, in tempo reale. Di queste conversazioni si sono analizzate le sfumature emotive – senso di fiducia o scetticismo; desiderio e coinvolgimento; empatia e connessione – e le componenti razionali – qualità del design e artigianalità; funzionalità e praticità; creatività e originalità; etica e sostenibilità; accessibilità e inclusività –, che l’Intelligenza Artificiale ha poi trasformato in quei colori e pattern che segneranno il percorso, simbolico e fisico, fino alla Manifestazione. Non è un caso che la campagna di comunicazione – e il Salone del Mobile con lei – sia salita a bordo di tram, bus, metropolitane, la si trovi negli aeroporti, cogliendola e leggendola costantemente in movimento. “Movimento”, infatti, non è un termine casuale, al contrario descrive il Salone di oggi, il suo percorso di evoluzione e innovazione. Anche il nuovo body copy, “Where Experience Evolves” interpreta l’essenza della Manifestazione, trascendendo l’idea che sia solo una destinazione ed evidenziando come, al contrario, sia il palcoscenico su cui il design, attraverso l’esperienza, accade, si evolve e definisce il futuro. La scelta, poi, del tram a Milano ha un altro significato rilevante: il tram, infatti, fa parte dell’immaginario della città, è un punto di riferimento iconico nonché simbolo del capoluogo lombardo. Rappresenta il legame tra la città e il Salone, che è certamente un evento globale ma anche parte integrante della cultura e dell’identità milanese. Proprio come il tram che attraversa le strade di Milano, collegando aree e quartieri, la Press Manifestazione connette persone, idee e creatività provenienti da tutto il mondo e guida il design verso il futuro, mantenendo saldo il legame con le sue radici e con la città che ha reso (e lo ha reso) grande.

Fonte: comunicato stampa salonemilano.it
(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)