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In Ungheria a giugno 2023 un festival celebra la lavanda

 

Lunghe distese di colore lilla e viola, un profumo intenso e avvolgente, un’atmosfera fiabesca: è così che, nei mesi più caldi, Tihany accoglie i suoi visitatori. Famosa per la vastità dei campi di lavanda che i turisti amano visitare per rilassarsi, immergersi nella natura e raccogliere scatti memorabili, la città ospita una caratteristica Abbazia Benedettina e celebra il famoso fiore con un festival, musei, prodotti benefici e chicche gastronomiche per i palati più curiosi. La lavanda raccolta a Tihany ha un contenuto di oli essenziali superiore a quello della pianta francese, grazie alla particolare natura peninsulare della regione che è considerata uno dei luoghi più ricchi di ore di sole in Ungheria.

Il gioiello del Lago Balaton, che, anno dopo anno, incanta sempre più turisti con le sue bellezze naturali e i suoi tesori architettonici, ospita il Festival della Lavanda che si svolgerà dal 21 al 30 giugno. Durante tutta la settimana estiva, la pianta profumata è protagonista indiscussa e i visitatori sono invitati a partecipare alla raccolta della lavanda, iniziative a tema, alle mostre e ai tour guidati. Il programma prevede l’osservazione della distillazione, l’acquisizione delle conoscenze necessarie per la coltivazione della lavanda e la scoperta della vasta gamma di prodotti che ne derivano.

Per coadiuvare il benessere della mente e del corpo, gli oli essenziali di lavanda e i tè sono spesso utilizzati per ridurre lo stress o promuovere il sonno ristoratore. Ancora, i saponi sono popolari nella cura della pelle grazie ai loro effetti lenitivi e anche altri cosmetici come lozioni, creme per il viso o shampoo offrono benefici calmanti a coloro che li utilizzano. Anche nelle tante offerte culinarie della città, come nei pressi dell’Abbazia Benedettina (la prima a coltivare la pianta secoli fa), si trovano delizie dedicate al fiore lilla. Qui, i visitatori potranno trovare, e assaporare, caffè e cappuccino alla lavanda, dolci, limonate viola e cocktail frizzanti.

Tihany, grazie al suo fascino senza tempo e la sua attrazione floreale, si conferma come una destinazione imperdibile per chiunque desideri esplorare la bellezza e la cultura dell’Ungheria. Con i suoi campi di lavanda che si trasformano in un mare viola, questa pittoresca città sul Lago Balaton offre un’esperienza unica che resta impressa nella memoria di chiunque abbia il privilegio di visitarla. E per coloro che vogliono conoscere di più sul territorio, la regione ungherese nasconde attrazioni uniche come: la Casa della Paprika, dove si può scoprire la tradizione della lavorazione della spezia; la Casa della Lavanda al Centro visitatori; il “Viaggio nel tempo profumato”, una interattiva e gratuita presso la Casa dei Profumi; La Casa delle Bambole di porcellana; itinerari escursionistici e il giro in traghetto sul Lago Balaton.

travelnostop.com

A Domodossola il Festival Disegno e illustrazione. Dal 27 aprile al 26 maggio, a novembre la mostra di Hugo Pratt


Si apre il 27 aprile, e proseguirà fino al 26 maggio, la quarta edizione del Festival dell'illustrazione Di-Se di Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, nato nel 2021 nell'ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera "Di-Se - DiSegnare il territorio".

Alle 17, negli spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, inaugura 'Elektricon.

Portaluppi in Ossola' di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell'Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza. Per l'occasione Folì ha realizzato cinque grandi tavole e in mostra vi sono anche i disegni preparatori. L'esposizione è arricchita da una raccolta di fotografie, libri e memorabilia d'epoca relativi alla storia delle centrali.
    Lungo via Rosmini è allestita la mostra 'Passare le Alpi', percorso artistico dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d'Ossola e Canton Vallese, tra Italia e Svizzera. L'evento conclusivo sarà il 25 maggio, con una mostra-mercato nel centro storico di Domodossola a cui prenderanno parte trenta artisti protagonisti dei primi tre anni di festival. A novembre, infine, è in programma la seconda parte del festival con la mostra 'Passi silenziosi nel bosco. Da Hugo Pratt a Nicola Magrin lungo i sentieri degli indiani americani'.

ansa

Milano. Il festival. Social Walking, la rete si fa camminando


Cosa c’è di più social del cammino? “Camminando camminando”, canterebbe Angelo Branduardi, si possono fare grandi cose e andare lontano, insieme, in gruppo. Con i piedi per terra e lo sguardo che punta l'orizzonte, invece di essere perso su un display. Ed ecco che a Milano, al Parco Nord, prende piede – il 4 e 5 maggio - l’ottava edizione di “Camminare. Il Festival del Social Walking”, l'evento dedicato al tema del viaggio lento e a piedi. Camminare, parlando. O parlare, camminando. Scegliete voi. Per sentirsi “Comunità in cammino”, come il tema scelto per l'iniziativa organizzata da ViaggieMiraggi.

Il primo festival dedicato a questi temi a Milano punta a creare una cultura del cammino e del viaggio a piedi come strumento di scoperta, di approfondimento del territorio e di riflessione sulle tematiche ambientali.

Si parte sabato mattina, con l’escursione naturalistica nel Parco Nord Milano (ore 9.30) e, a seguire, entrambi i giorni, ci saranno laboratori didattici per i bambini, presentazioni di libri, conferenze, percorsi sensoriali e workshop, passeggiate letterarie e visite guidate, trattamenti benessere. Focus sull’incontro pomeridiano con Ilaria Canali, antropologa, esperta di formazione e comunicazione, walk experience designer, ideatrice e responsabile della Rete Nazionale Donne in Cammino. Alle 19.00, lo spettacolo teatrale itinerante “Just Walking”, una produzione di Campsirago Residenza, una performance in cammino dove il pubblico attraverserà il tema del vagabondare poetico, dei pellegrinaggi, delle marce. Attesissima, domenica alle 17, la Lectio Magistralis di Stefano Mancuso, botanico e saggista italiano. Sempre domenica, l’appuntamento con The Walking Robin per far conoscere il mondo del thru-hiking e i grandi benefici del camminare in una natura ancora selvaggia.

Prima del Festival, dal 27 Aprile al 2 Maggio, si è svolto il kick-off Festival Extra con gli appuntamenti milanesi di trekking urbani a Gorla e all’Ortica, la proiezione di “Resina” al Turnè Bar, un film di Renzo Carbonera (Italia, 2017) in la collaborazione del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, Club Alpino Italiano. Fino a domenica alla Cascina Centro Parco Nord, anche la mostra fotografica “Va’ Sentiero: 7850 km a piedi per le montagne italiane”, con una selezione di immagini dall’archivio della spedizione a piedi lungo il Sentiero Italia, tra il 2019 e il 2021, dal Friuli Venezia Giulia fino alla Sardegna dell’entroterra.

Come arrivare: il Parco Nord Milano è facilmente raggiungibile a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici da Milano e dai Comuni limitrofi della Città Metropolitana (M5 Bignami). Durante l'evento sarà anche possibile pranzare presso il punto ristoro presente nella Cascina Centro Parco del Parco Nord Milano.

Due giorni di passeggiate, laboratori, spettacoli e talks, attraverso i quali il pubblico del festival può conoscere camminatori, autori e associazioni che si dedicano al movimento lento, ma anche scoprire una prospettiva unica sul mondo dei cammini e conoscere i luoghi più insoliti della città. Così il cammino diventa davvero social.


avvenire.it

Promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore e Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune dal 13 al 17 marzo va in scena la prima edizione del Festival della Spiritualità

Dall’alba alla sera, cinque giorni per fare esperienza dello straordinario nell’ordinario, con protagonisti d’eccezione dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla musica, fino alla poesia: dal 13 al 17 marzo prende il via a Milano, in luoghi diversi della città, la prima edizione di SOUL Festival di Spiritualità, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Arcidiocesi di Milano con il patrocinio del Comune di Milano. Tutti gli eventi sono gratuiti previa prenotazione al sito www.soulfestival.it.
 
Un programma sorprendente con cinquanta incontri e appuntamenti sui temi della spiritualità - fra lezioni e dialoghi, spettacoli e concerti, performance artistiche, laboratori esperienziali, momenti meditativi, attività per le scuole - proposti attraverso la visione di tradizioni spirituali e discipline differenti, e sviluppati attorno al filo conduttore di questa edizione ‘meraviglia, la vigilia di ogni cosa’ dal comitato curatoriale composto da Luca BressanArmando BuonaiutoValeria Cantoni Mamiani Aurelio Mottola, con la partecipazione di un illustre comitato scientifico.
 
Il festival è reso possibile grazie ai Main Partner Intesa Sanpaolo e Humanitas University , al Partner CFMT - Centro di Formazione Management del Terziario e al contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Rocca. Si ringraziano A2A e Comieco e, per la Media Partnership, Rai CulturaTGR Rai e Radio Marconi.
 
Ad aprire la manifestazione sarà mercoledì 13 marzo la lecture di Alessandro Baricco Tutto mi meraviglia nell’Aula Magna dell’Università Cattolica e, a concluderla, domenica 17 marzo Una voce come di bambino, dalle Confessioni di Sant’Agostino, con Massimo Popolizio, interprete tra i più stimati della scena teatrale e cinematografica, accompagnato nella Basilica di San Lorenzo Maggiore dai suggestivi canti della tradizione di Taizé.
 
Tra questi due momenti, un intenso alternarsi di appuntamenti e di interpreti capaci di interrogarsi e dialogare attorno alla spiritualità e alla meraviglia, offrendoci sguardi nuovi e inattesi. Ad ospitarli saranno luoghi significativi e ricchi di suggestione, grazie alla partecipazione di importanti istituzioni culturali, artistiche, educative, sociali, laiche e religiose della città, a partire dai Partner culturali del festival: Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Memoriale della Shoah di Milano, Philo - Pratiche filosofiche, Piccolo Teatro di Milano, Triennale Milano.
«Questo Festival intende raccogliere e dare voce a un bisogno espresso da molti soggetti nella città di Milano: ricordare a tutti noi e a questa città che si sta muovendo molto velocemente verso il suo futuro qual è il fondamento senza il quale nulla potrebbe funzionare, qual è l'anima della città, qual è il legame che tiene uniti i diversi popoli che abitano lo spazio urbano. Per la Diocesi questo evento si presenta anche come un grande laboratorio in cui sperimentare nuovi linguaggi e nuovi format per dire un messaggio che custodiamo da secoli e che siamo convinti possa essere anche oggi una buona notizia per tutti», afferma l’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini.
 
«Soul nasce da una felice sintonia fra la nostra Università e la Curia di Milano: insieme abbiamo proposto l’intuizione alla base di Soul ai molti partner che hanno scelto con generosità di accompagnarci in questa avventura.  L’idea è semplice: in questi tempi tumultuosi e difficili, prendersi cura della comunità - in questo caso la Città di Milano - significa riscoprire ciò che è meno evidente e visibile, eppure si svela capace di dare un senso all’esistenza e di richiamarci al bene comune. La spiritualità in questo contesto si esprime come attenzione a ciò che è peculiare dell’essere umano. La prima edizione del Festival ruota attorno al tema della meraviglia, capace di ridare significato alle routine quotidiane e di far emergere in noi, e in ciò che ci circonda, la bellezza spesso nascosta dall’abitudine e dall’esteriorità», dichiara il Prof. Franco AnelliRettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
 
«È ricchissima di suggestioni e di spunti di riflessione questa edizione d’esordio del Festival Soul, che propone alla città cinque giorni di appuntamenti per concedere a tutti noi la possibilità di stupirci: una possibilità che a volte il solo fermarsi, staccandosi dalla frenesia del quotidiano, ci offre – afferma l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –.  La ricerca di senso, che fa parte della nostra natura di esseri umani, è sottesa ad ogni nostra azione quotidiana: avere l’occasione di riscoprirla in un momento di pausa e di riflessione è un’occasione preziosa, e meravigliosa, per ritrovarsi e affrontare con rinnovata consapevolezza le proprie giornate e i propri progetti».

Ascoltare, pensare, dialogare, meditare, sperimentare: SOUL Festival di Spiritualità è un progetto che mira a offrire occasioni di riflessione attorno all'“umano che è comune” , colto nelle sue molteplici manifestazioni, in costante dialogo con diverse sensibilità culturali e tradizioni religiose.
 
Alla base dei cinque giorni, il desiderio di rispondere al passo febbrile della smart city con un’iniziativa che pone al centro la ricerca di significato che anima ogni essere umano, provando a suggerire altri ritmi e itinerari del pensiero, delle relazioni, dell’indagine interiore. Dalla cena monastica al Refettorio Ambrosiano - una parentesi di sospensione e rarefazione per condividere cibo e ascolto con musiche e letture dal racconto Il pranzo di Babette di Karen Blixen - alle passeggiate di meraviglia e di stupore in diversi luoghi di Milano , fino all’incontro all’alba sulle terrazze del Duomo, guidato da mons. Mario Delpini, a ricordarci che ogni giorno è un nuovo inizio che la vita ci dona.
 
A ispirare riflessioni e momenti di confronto saranno, fra gli ospiti del festival, noti scrittori, filosofi, teologi e studiosi: al Piccolo Teatro Strehler Massimo Recalcati si sofferma sulla meraviglia suscitata dai miracoli di Gesù nei racconti evangelici; alla Basilica di San Nazaro in Brolo lo scrittore Alessandro D’Avenia propone una lezione sull’ambivalenza della parola ‘stupefacenti’; il Museo Diocesano accoglie la riflessione del filosofo e teologo Vito Mancuso sulla necessità per i manager di oggi di trovare stabili fondamenti nella frenesia e nella richiesta di performatività, oltre all’incontro A occhi bendati sulla Terra, che vede lo scrittore Paolo Giordano e il cardinale José Tolentino de Mendonça confrontarsi sull’incanto della natura e sulla sua custodia, che è custodia della nostra stessa vita. Sempre al Museo Diocesano, Massimo Cacciari dedica una lezione a thauma, la meraviglia, che è all’origine della ricerca filosofica, mentre presso Triennale Milano Stefano Boeri , architetto, urbanista e Presidente dell'istituzione, interviene sulla progettazione dei luoghi sacri a partire dalle esperienze dello studio di valorizzazione dello Stupa di Ramagrama, sito archeologico buddhista presso Lumbini, in Nepal, e della Abrahamic Family House progettata ad Abu Dhabi dall’architetto David Adjaye.
I mezzi di comunicazione sono dalle loro origini “macchine della meraviglia”, apparati di costruzione di esperienze di stupefazione e incanto, nel bene e nel male. Ne discutono alla Fondazione Feltrinelli il sociologo della comunicazione Fausto Colombo e lo storico dei media Massimo Scaglioni con la scrittrice e saggista Cristina Battocletti Lodo Guenzi , musicista, attore di teatro e cinema e frontman del gruppo Lo Stato Sociale. Sempre alla Fondazione Feltrinelli si tiene anche l’incontro con la filosofa Ilaria Gaspari, accompagnato dal live drawing dell’illustratore Michele Tranquillini, dedicato alla figura di Alice nel paese delle meraviglie, icona della curiosità infantile creata nel 1865 dal genio di Lewis Carroll. Nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie Claudia Baracchi Gabriella Caramore alternano riflessioni e narrazioni, ripercorrendo le vite e il pensiero di Simone Weil e Pavel Florenskij, tra le figure più luminose del Novecento. Alla Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana Romano Madera analizza la meraviglia in una lezione che spiega come a quest’esperienza ci si possa avvicinare con una disposizione psichica, dell’anima, che è tanto originaria quanto potenziale frutto di esercizio.
 
E ancora: perché è importante parlare di meraviglia quando il mondo è attraversato da conflitti tanto sanguinosi quanto irrisolvibili? Ne parla lo scrittore e poeta Tahar Ben Jelloun, in conversazione con Alessandro Zaccuri . Il tema del conflitto e della meraviglia nell’incontro dell’altro è centrale anche nel dialogo fra Agnese Moro e Grazia Grena, partecipanti a percorsi di giustizia riparativa, insieme al criminologo Adolfo Ceretti e ai giuristi Gabrio Forti e Claudia Mazzucato alla Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana , che riflettono sul peso della ‘catena del male’ e sulle aperture che possono nascere dagli incontri difficili. Il biblista Luciano Manicardi e lo psichiatra Vittorio Lingiardi si confrontano invece su altre condizioni che possono offuscare l'esperienza del meraviglioso, come cinismo, disincanto, mancanza di curiosità e di desiderio, per indagare le radici di ciò che ci impedisce di sorprenderci.
Il Memoriale della Shoah ospita gli incontri La lettura infinita, lezione in cui Alfonso Arbib , rabbino capo della Comunità ebraica di Milano, si sofferma sulle scintille di meraviglia che scaturiscono dallo studio della Scrittura, e Shabbat, il tempo sospeso, dove Davide Assael, fondatore e presidente dell’associazione Lech Lechà, e il filosofo Silvano Petrosino riflettono sulla necessità di ritrovare anche nell’odierna società accelerata pause di sospensione, come accade nello Shabbat, ozio comandato che rallenta il quotidiano per vederne meglio la luce. Prende le mosse dalle caratteristiche della società di oggi, in cui sembra che tutto possa essere valutato secondo criteri di convenienza o efficacia, anche il dialogo tra il monaco benedettino Michael Davide Semeraro e il monaco zen Carlo Tetsugen Serra  che indagano, ognuno a partire dalle rispettive tradizioni, l'incalcolabilità dell’esperienza spirituale, estranea a ogni scala di misura.
 
La relazione con la scienza viene esplorata in diversi momenti del festival: la Fondazione Corriere della Sera ospita il dialogo Meravigliarsi ai tempi dell’IAemozioni e tecnologia tra il docente di Psicologia della comunicazione Giuseppe Riva e il sacerdote ed esperto di nuove tecnologie Luca Peyron; nel campus di Humanitas University l’intervento della direttrice generale del CERN di Ginevra, Fabiola Gianotti, allarga i confini del festival oltre il circuito culturale più tradizionale: si intratterrà sulla meraviglia dell’infinitamente piccolo nella fisica delle particelle elementari; al Piccolo Teatro Grassi l’immunologo Alberto Mantovani racconta l’esperienza del ricercatore scientifico, fatta di tentativi, fallimenti, attese e talvolta meravigliose scoperte, a cui fa eco il preludio e alcuni movimenti della suite n.1 di Bach per violoncello.
 
Non potevano mancare al centro del palinsesto alcuni fra i maggiori capolavori artistici simbolo di Milano: nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie lo storico dell’arte Pietro Marani e la scrittrice Melania Mazzucco riflettono sulle reazioni del cuore umano davanti all’inatteso, soffermandosi sulla composizione dell’Ultima Cena di Leonardo, mentre al Castello Sforzesco il filologo e critico letterario Carlo Ossola e lo storico dell’arte Victor Stoichita dialogano sulla bellezza incompiuta davanti alla Pietà Rondanini di Michelangelo. Il cartone della Scuola di Atene, capolavoro di Raffaello, viene esplorato nei suoi ricchissimi dettagli dalla storica dell’arte e direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta con Benedetta Spadaccini alla Pinacoteca Ambrosiana. Nell’incontro Oltrecolore alle Gallerie d’Italia – Milano, museo di Intesa Sanpaolo, il teologo gesuita Antonio Spadaro si sofferma sulle opere di quattro protagonisti dell’arte statunitense del Novecento - Edward Hopper, Mark Rothko, Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat - per i quali il colore sembra costituire una soglia dell’oltre.
 
Protagonista anche la musica, con il NefEsh Trio che ci porta nei racconti chassidici di Martin Buber al Memoriale della Shoah e con il concerto al buio nella Basilica di San Lorenzo Maggiore, dove il fisioterapista e musicoterapeuta Wolfgang Fasser, diventato cieco in giovane età, conduce il pubblico alla scoperta della meraviglia che si cela sotto l’oscurità, accompagnato dalle musiche del quartetto Shalom Klezmer di cui è parte. Alla Fondazione Feltrinelli L’abîme des oiseaux, per clarinetto solo, dal Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, composto nel lager nazista di Görlitz, contrappunta l’intervento del teologo e musicologo Pierangelo Sequeri e riapre la contemporaneità alla meraviglia della vibrazione creatrice della musica. Sarà presentato al Piccolo Teatro Grassi Naturale sconosciuto, rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi, nuova produzione a cura del Teatro Valdoca. Nella Basilica di San Nazaro in Brolo luce e musica sono invece protagoniste della performance installazione sonora e luminosa dal titolo Meravigliosa energia. Arpa di Luce, di e con l’artista musicista Pietro Pirelli, presentata in collaborazione con A2A.
 
Numerose anche le visite guidate e i workshop, come quello con Maia Cornacchia che conduce le persone in due passeggiate dedicate alla meraviglia che sorge nell’attenzione aperta, quelli di fotografia dedicati agli studenti del Liceo Agnesi condotti dal fotografo Pietro Bologna, o ancora il workshop con l’analista filosofa Susanna Fresko, realizzato in collaborazione con Philo – Pratiche filosofiche, che si propone di far sperimentare attraverso pratiche ispirate all’esperienza dello Shabbat la grande valenza spirituale di questa pratica millenaria; Sempre in collaborazione con Philo – Pratiche filosofiche il laboratorio di pratica artistica con il pedagogista e psicologo Uber Sossi, e l’incontro con Massimo Diana e Marina Vicario , per esplorare la pratica della Compagnia di Spiritualità Laica, un’esperienza per coltivare la dimensione spirituale anche per chi non si riconosce in una specifica confessione religiosa.
La Fondazione Corriere della Sera apre le porte al pubblico con una visita guidata alla scoperta dello  Spirito solidale di Milano nell’Archivio storico del Corriere della Sera e con la proiezione del documentario La buona crescita. 200 anni di Cariplo, prodotto da 3D Produzioni, in collaborazione con Rai Documentari e con il sostegno di Intesa Sanpaolo,  che ripercorre due secoli di Cariplo e di vita lombarda con Neri Marcorè in veste di narratore e preziosi filmati d'archivio: un viaggio nella storia d'Italia e della Lombardia alle cui eccellenze - produttive, culturali, del sistema sanitario - Cariplo ha dato un contributo decisivo. Visite in archivio anche alla Fondazione Feltrinelli  con due appuntamenti, il primo dedicato al tema della tolleranza, il secondo alle pubblicazioni della casa editrice e alle collezioni della fondazione.
 
Attraverso i cinque giorni del festival, seguendo il tema di questa prima edizione - ‘meraviglia, la vigilia di ogni cosa’ - siamo invitati a vedere lo straordinario nell'ordinario, con un’attitudine nuova e accogliente. Se attraversassimo spazi e tempi del nostro quotidiano con sguardo aperto, saremmo infatti colpiti da quanto sia frequente intorno a noi ciò che eccede l’ovvio e il ripetitivo : qualcosa che anima i dettagli e illumina l’ordinario, sorprese grandi e piccole, grazie sacre e profane in cui gli automatismi dell’abitudine si interrompono e lasciano affiorare l’inatteso. 
 
Il festival è curato da Luca Bressan, Armando Buonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani, Aurelio Mottola (ideatore).
 
Si ringrazia il Comitato scientifico: Fausto Colombo, Claudia Mazzucato, Massimo Scaglioni, Silvano Petrosino, Giuseppe Lupo, Anna Maria Fellegara, Ivana Pais, Pierangelo Sequeri, Elena Granata, Francesco Castelli.
Famiglia Cristiana