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Lavori tra Novara, Arona e Domodossola: niente treni per 5 giorni


Lavori sulla linea Novara-Arona e sulla Novara-Domodossola, che saranno interrotte per qualche giorno.

Da mercoledì 23 a domenica 27 luglio Rete Ferroviaria Italiana ha programmato interventi di manutenzione straordinaria sulla e di potenziamento infrastrutturale sulla linea Novara-Domodossola.

Tra Novara e Vignale verranno eseguiti lavori di consolidamento e sostituzione dell’opera di attraversamento della Roggia Olengo. Nei pressi della stazione di Cressa Fontaneto, invece, proseguono i lavori all’armamento e alle opere civili. Si tratta di attività preparatorie per adeguare al modulo 750 metri il binario di incrocio della stazione di Cressa, che potrà accogliere treni merci più lunghi, con sagome e pesi assiali adeguati agli standard europei, ma anche ottimizzare la gestione del traffico merci sull’intera linea Novara-Domodossola.

I treni quindi non circoleranno, ma ci saranno autobus sostitutivi.

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Lavori tra Novara, Arona e Domodossola: niente treni per 5 giorni
https://www.novaratoday.it/attualita/lavori-tra-novara-arona-e-domodossola-niente-treni-per-5-giorni.html
© NovaraToday

A Domodossola opere d’arte in vetrina per festeggiare il decennale di Casa de Rodis

 

La Stampa

Dal 15 Luglio 2025 esposta una tela di Carlo Fornara. Poi a settembre ci sarà la mostra che celebra i 10 anni della collezione Poscio

Domodossola: è un Rally Valli Ossolane stellare

 

È un Rally Valli Ossolane “stellare”:

129, gli equipaggi iscritti all’appuntamento valido per il Trofeo Italiano Rally.

L’evento, che coinvolgerà anche gli interpreti della Coppa Rally di Zona 1 e della Suzuki Rally Cup sulle strade del Verbano Cusio Ossola, si presenta con un elenco iscritti di grandissimi contenuti.

Partenza sabato, da Baveno.

È con un autentico successo di adesioni che il 61° Rally Valli Ossolane si presenta al Trofeo Italiano Rally: una partecipazione corale da “record”, quella garantita dall’appuntamento alla serie tricolore, con il Verbano Cusio Ossola pronto a coinvolgere 129 equipaggi, attesi alla partenza di Baveno. Una risposta, quella espressa dal plateau di partecipanti, in linea con le aspettative, a conferma di un appeal a tre cifre consolidato dalle precedenti edizioni.

La gara sarà valida anche per la Coppa Rally di Zona 1 e per la Suzuki Rally Cup.

Due esemplari WRC Plus e ben trentadue vetture di classe Rally2: queste le linee distintive di un evento che vedrà accendere i motori al sabato, che abbraccerà il territorio fino alla domenica, con l’arrivo a Domodossola, e che – oltre agli interpreti del Trofeo Italiano Rally – accoglierà l’agonismo della Coppa Rally di Zona 1 e della Suzuki Rally Cup.

Gli equipaggi.

Al volante delle due Citroën C3 WRC Plus siederanno Stefano Zambon e Guido Zanazio: per il pubblico, l’occasione di godere delle prestazioni di due esemplari di assoluto livello. Tra le “Rally2” attese alla partenza, le Skoda Fabia RS di Corrado Pinzano, Simone Miele, Alessandro Re, Ivan Carmellino, Mattia Pizio, Stefano Liburdi, Elwis Chentre, Federico Santini, Fabrizio Margaroli, Ilario Bondioni ed il giovane Igor Iani. Un lotto di piloti che si contrapporrà al recordman di vittorie al “Valli” – ben nove in carriera – Davide Caffoni, anch’egli atteso su Skoda Fabia RS. Nel confronto a due ruote motrici, riflettori puntati sugli esemplari di classe Rally4 con la presenza delle Lancia Ypsilon di Gabriel Di Pietro e Nicolò Ardizzone, vetture che si contrapporranno alla Renault Clio di Giuseppe Di Palma. Nel lotto di vetture a trazione anteriore, anche la Renault Clio R3 di Silvio Pelgantini e la Renault Clio S1600 di Sergio Bruni.

IL PROGRAMMA.

Cannobina, Druogno, Fomarco, Crodo e DomoBianca: questi i tratti che decideranno l’appuntamento tricolore.

Venerdì 18 luglio, le vetture protagoniste del 61° Rally Valli Ossolane coloreranno la città di Piedimulera, in provincia di Verbania, con lo svolgimento delle fasi di verifica sportiva e tecnica e con l’allestimento del parco assistenza, con l’ingresso dei team nell’area dedicata, quella della zona industriale. Sabato 19 luglio, dalle ore 8:30, motori accesi per l’effettuazione dello shakedown – il test con vetture da competizione previsto in un tratto chiuso alla normale circolazione stradale – proponendo agli appassionati i passaggi dei concorrenti a Trontano (VB), fino alle ore 13:30. Nella stessa giornata, alle ore 16:31, Baveno ambienterà la cerimonia di partenza della gara, con le vetture che – da Piazza IV novembre – si dirigeranno verso le otto prove speciali previste, distribuite tra la giornata di sabato e quella di domenica.

Saranno i 23,95 km della “Cannobina” ad inaugurare il confronto, alle ore 17:33 di sabato, tratto al quale farà seguito un riordinamento di un’ora previsto a Malesco ed una prima fase di parco assistenza, a Piedimulera, della durata di trenta minuti. Il secondo impegno con il cronometro vedrà i protagonisti affrontare per la seconda volta la lunga “Cannobina”, alle ore 21:28. Un orario che garantirà agli spettatori la possibilità di tornare a vivere il fascino dei rallies di una volta, con i fasci di luce ed il rombo dei motori ad illuminare la notte ossolana. Alle ore 22:10 la terza prova speciale, la “Zinox Laser -Druogno” di 1,60 km, con Malesco che – dalle ore 22:25 – ospiterà le vetture in regime di parco chiuso, nel suo riordinamento notturno. L’indomani, domenica 20 luglio, i motori verranno accesi dalle ore 7:01, con le vetture che si dirigeranno verso il parco assistenza di Piedimulera (ore 07:41), per le operazioni tecniche che i team potranno effettuare nell’arco di trenta minuti. Alle ore 8:27 è in programma una delle prove speciali più attese dagli appassionati, la “Fomarco” di 4,40 km, seguita dalla “Crodo”, tratto che gli equipaggi affronteranno a partire dalle 9:15 e della lunghezza di 9,500 km. La fase successiva vedrà le vetture interessate da una fase di riordinamento, a Domodossola, a partire dalle ore 9:57 e per la durata di due ore e trenta minuti. Da lì, gli equipaggi si dirigeranno poi verso l’ultimo parco assistenza, nell’area industriale di Piedimulera (ore 12:47. L’ultimo giro di prove speciali vedrà le vetture affrontare i chilometri di “Fomarco” (ore 13:33), “Crodo” (ore 14:21) con il gran finale sulla “DomoBianca 365”, l’ultimo tratto cronometrato in programma della lunghezza di 9,700 km. Archiviata la fase agonistica della gara, le vetture saranno interessate dall’ultimo riordinamento, a Lusentino, dove sosteranno per due ore e venti minuti a partire dalle 15:21.

A salutare l’arrivo del 61° Rally Valli Ossolane sarà Domodossola dove – alle ore 18 – verranno celebrati i vincitori dell’edizione 2025 della gara, in Piazza S. Maria della Neve. Villadossola ospiterà il centro direzionale dell’evento, con il Teatro La fabbrica – in Corso Italia – adibito a Direzione Gara, Segreteria di manifestazione e Sala Stampa.

PROVE SPECIALI

sabato 19 luglio

P.S. 1 Cannobina 1 ore 17:33

P.S. 2 Cannobina 2 ore 21:28

S.P.S. 3 Zinox Laser – Druogno ore 22:10

domenica 20 luglio

P.S. 4 Fomarco 1 ore 8:27

P.S. 5 Crodo 1 ore 9:15

P.S. 6 Fomarco 2 ore 13:33

P.S. 7 Crodo 2 ore 14:21

P.S. 8 Domobianca365 ore 15:07

eventivalsesia.info

A Domodossola la sesta edizione della scuola internazionale di matematica e fisica

 

Dal 14 al 18 luglio giovani ricercatori e docenti da tutto il mondo per un’intensa settimana di alta formazione. Atteso l’incontro pubblico con Andrea Crisanti

Domodossola si conferma polo d’eccellenza per l’alta formazione scientifica. Dal 14 al 18 luglio torna Domoschool, la Scuola Alpina Internazionale di Matematica e Fisica, giunta alla sua sesta edizione e promossa da Ars.Uni.Vco Ets. Un evento ormai consolidato nel panorama culturale e formativo del Vco, che richiama giovani laureati, dottorandi e docenti di fama internazionale per affrontare i temi più avanzati della fisica teorica e della matematica applicata.

Al centro dell’edizione 2025 il tema degli amplitools, strumenti matematici legati alla fisica delle particelle, alla gravitazione e alla cosmologia, fondamentali per interpretare gli esperimenti di punta come quelli del Cern o le rivelazioni di onde gravitazionali con Virgo e Ligo. Le lezioni saranno tenute da docenti di altissimo profilo, tra cui Rafael Porto (Desy, Amburgo), Anna Laura Sattelberger (Mpi Mis, Lipsia), Lorenzo Tancredi (Tum, Monaco) e Matthia Wilhelm (Usd, Odense), sotto la direzione scientifica del professor Sergio Cacciatori, ideatore della scuola.

"Domoschool si propone di insegnare a giovani ricercatori tecniche avanzate e ancora poco diffuse, utili per il progresso delle scienze fisiche e matematiche" – sottolinea Cacciatori – "ma anche di valorizzare il legame con il territorio, grazie al supporto delle istituzioni locali e al coinvolgimento della cittadinanza".

Giovedì 17 luglio, alle ore 21, presso il Collegio Rosmini, è in programma anche un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza, dal titolo: “Riscrivere le regole dell’ereditarietà: la genetica contro le malattie trasmesse dagli insetti”.
Protagonisti saranno Andrea Crisanti, microbiologo e divulgatore scientifico, e i professori Pierpaolo Mastrolia e Sergio Cacciatori, moderati dalla giornalista Arianna Parsi. L’evento, pensato come occasione di divulgazione scientifica, conferma la vocazione inclusiva e formativa della Scuola.

Il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, esprime con orgoglio il sostegno dell’amministrazione all’iniziativa: "La presenza in città di giovani ricercatori e docenti internazionali è motivo di grande orgoglio. Domoschool è espressione di valori scientifici e culturali che arricchiscono il nostro territorio anche grazie all’interesse dei cittadini e dei turisti".

La scuola, che prevede anche una visita guidata del territorio mercoledì 16 luglio, è resa possibile grazie al sostegno di Fondazione Crt, Comune di Domodossola, Infn, Pediacoop, Medicah24, e Università del Piemonte Orientale.

Stefania Cerutti, presidente di Ars.Uni.Vco Ets, conclude: "DomoSchool 2025 conferma l’importanza della formazione avanzata nel Vco. L’impegno del Comitato Scientifico, la qualità dei corsi e il coinvolgimento del territorio fanno di questa iniziativa un appuntamento strategico per l’innovazione e la cooperazione scientifica internazionale".


Ossola News

Cosa vedere a Domodossola in un giorno: tra bellezze medievali e riserve naturali


 siviaggia.it

L’Italia è un Paese ricco di tesori nascosti da scoprire e, tra le molte città che meritano almeno una visita, c’è senza dubbio quella di Domodossola. Situata in Val d’Ossola, nella provincia del Verbano-Cussio-Ossola, questa cittadina è da sempre un crocevia in una posizione strategica, poiché non è lontana da Milano, dalla Svizzera, dal lago Maggiore e dal resto del Piemonte.

Riscuote anche grande successo per i luoghi di interesse artistico che ne adornano il centro storico e le periferie. Se state quindi pensando di fare un salto da queste parti e dedicare una visita di un giorno a Domodossola, ecco quali sono i luoghi e le attrazioni imperdibili.

Tappa 1: il centro storico

Tra i luoghi da visitare a Domodossola merita una menzione il centro storico della città, che conserva ancora un aspetto medievale tra stradine e viuzze tortuose. Il fulcro è rappresentato dalla Piazza del Mercato, un vero e proprio gioiellino di arte rinascimentale adornata da affascinanti portici quattrocenteschi. Qui si svolge ogni sabato un suggestivo mercato, inaugurato nel 917 d.C. dal re Berengario.

Sulla piazza del Mercato si affacciano vari palazzi rinascimentali. Tra i più suggestivi c’è San Silva, costruito nel Rinascimento e oggi monumento nazionale. Questo edificio è famoso per le incorniciature delle finestre realizzate in marmo di Crevola e la scala a chiocciola che mette in comunicazione tutti i piani all’interno della casa.

Altrettanto suggestivo è Palazzo Mellerio, oggi sede della polizia municipale e di alcuni uffici comunali. Sulla sua facciata si trovano il medaglione del conte Giacomo Mellerio e il bassorilievo dell’abate Antonio Rosmini. Merita infine una menzione il Palazzo di Città, attuale sede comunale, costruito nel 1847. Al suo interno c’è la sala storica della Resistenza ossolana, mentre una lapide ricorda la motivazione della medaglia d’oro al valor militare conferita alla val d’Ossola dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Molto suggestiva è anche Via Briona, su cui si affacciano le caratteristiche case con tetti in piode. Nel vecchio quartiere La Motta, invece, spicca Piazza Fontana, al cui centro si possono ammirare la fontana ottagonale e l’obelisco. Piuttosto difficile, infine, scorgere i resti delle antiche mura pentagonali, che già dai primi del 1300 cingevano il borgo di Domodossola.

Tappa 2: le chiese

Domodossola è famosa anche per le bellissime chiese situate nel suo territorio. Tra tutte citiamo la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, costruita tra il 1792 e il 1798. L’edificio, composto da tre navate e sei cappelle, conserva un pregevole altare maggiore in marmi policromi.

Abbiamo poi il Santuario della Madonna della Neve, risalente al XVII secolo. Al suo interno si trovano numerosi affreschi di pregio, tra cui il dipinto Matrimonio della Vergine attribuito al pittore fiorentino Luigi Reali. Di fronte, sorge il Collegio Mellerio Rosmini, che contiene una ricchissima biblioteca (circa 60.000 volumi) ed è sede del Museo di Scienze Naturali, visitabile su richiesta.

Tappa 3: i musei civici a Palazzo San Francesco

Se avete voglia di approfondire la storia della città visitando un museo, vi consigliamo quelli ospitati all’interno di Palazzo San Francesco, in passato chiesa francescana. Il percorso espositivo è suddiviso in tre piani e permette di passare dal Museo di Scienze Naturali alla Pinacoteca, fino alla sezione archeologica e a quella dedicata all’arte sacra.

Uno spazio è inoltre dedicato alla collezione grafica, mentre al pian terreno la chiesa duecentesca è destinata alle mostre temporanee. Durante la visita, non dimenticate di ammirare gli splendidi affreschi realizzati nel palazzo tra il XV e XVII secolo, rinvenuti durante le operazioni di restauro.

Tappa 4: il Sacro Monte Calvario

A circa 30 minuti dal centro di Domodossola sorge il Sacro Monte Calvario, Patrimonio UNESCO tra i Sacri Monti alpini dal 2003, fondato poco dopo la metà del Seicento. Durante la visita al complesso, tra le tappe più interessanti da fare in questa zona del Piemonte, scoprirete la cella che, nel XIX secolo, fu abitata dal teologo Antonio Rosmini, e gli altri edifici tutelati dalla Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario.

Tra questi citiamo il Castello Medievale di Mattarellal’Oratorio della Madonna delle Graziel’Orto Botanico avviato dai religiosi del Sacro Monte nei terreni destinati in parte a uso agrario e in parte a giardini ornamentali. Per scoprire l’orto potete partecipare anche alle visite guidate e alle attività didattiche organizzate durante l’anno.

Cosa vedere nei dintorni di Domodossola

Se avete più di un giorno a vostra disposizione, potete andare alla scoperta dei dintorni di Domodossola. Nelle vicinanze della città ci sono diversi borghi molto caratteristici, dove passeggiare tra case in pietra, latterie storiche e cantine, come il Borgo Canova.

Qui potrete ammirare la classica architettura rurale in pietra, un materiale caratteristico della Val d’Ossola, tra muri a secco e tetti in piode. Nelle vicinanze c’è anche l’area dei mulini che, in passato, sfruttavano l’abbondanza d’acqua dovuta al Toce e ai suoi immissari.

E, se volete vivere un’esperienza particolare, salite sul treno panoramico Vigezzina-Centovalli, un modo unico e sostenibile per scoprire il territorio.

Dal 1° agosto all’11 gennaio ai Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco Fuori dai confini della realtà. L'estate a Domodossola è con Klee, Picasso, Chagall


Samantha De Martin

Verbano-Cusio-Ossola - Manipolare la materia, il vetro, la ceramica per sondare gli universi della mente.
Tradurre in tela l’irrazionale, liberando l’immagine dai significati quotidiani, intrisi di realtà, riportandola a uno stato di purezza. Radicati in un contesto storico turbolento, le opere di artisti straordinari come Pablo Picasso, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Paul Klee, Marc Chagall e Gastone Novelli celebrano il ribaltamento dei vincoli razionali, riallacciandosi alla tradizione europea, aprendo, al tempo stesso, un varco verso il nuovo, attraverso un linguaggio che sfida la logica e la ragione.
Dal 1° agosto all’11 gennaio la mostra dal titolo Fuori dai confini della realtà. Tra Klee, Chagall e Picasso porta i maestri del Novecento ai Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco a Domodossola.
Ideata e curata da Antonio D’Amico con la collaborazione di Stefano Papetti e Federico Troletti e promossa dal Comune di Domodossola, in partnership con la Fondazione Angela Paola Ruminelli, prodotta dal Museo Bagatti Valsecchi di Milano, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Findomo S.r.l, l’esposizione fruga nel periodo a cavallo tra le due guerre, fino agli Sessanta.
Fulcro di questo viaggio è un nucleo di dipinti e opere d’arte applicata inediti che puntano a infrangere le regole imposte dalla razionalità per riscoprire una dimensione spirituale e liberatoria rispetto a tutto ciò che è visibile e tangibile.

La mostra si inserisce all’interno della V edizione dell’esposizione Italo Svizzera che sarà allestita dal 13 al 22 settembre 2025 proprio a Domodossola.
Come i protagonisti della mostra, molti artisti hanno trovato lungo il confine tra Italia e Svizzera un terreno fertile e un luogo di incontro ideale assieme agli altri colleghi. La lunga tradizione culturale e artistica dell’Italia e l’innovazione e lo sperimentalismo della Svizzera hanno alimentato tra loro rapporti fruttuosi, influenzando profondamente l’immaginario collettivo. Se Paul Klee, nato nei pressi di Berna da padre tedesco e madre svizzera, rappresenta un esempio emblematico della connessione tra Italia e Svizzera, con la sua arte che risente fortemente dell’influenza della sua formazione nel paese d’Oltralpe, Chagall, pur essendo di origine russa, lascia un segno indelebile in Svizzera, dove realizza un ciclo di cinque vetrate nella chiesa di Fraumünster a Zurigo, testimoniando il suo legame spirituale e artistico con il territorio.
Anche Picasso si lascia affascinare dal Rinascimento italiano. La storia per ciascuno di loro è una fucina di nuove idee, propizia alla nascita di movimenti come il Dadaismo e l’arte astratta.
Emblematico il titolo del percorso. “Fuori dai confini della realtà” testimonia come questi artisti, insieme ad altri, abbiano contribuito a trasferire l’immagine fuori dai limiti della realtà, riportandola a uno stato di purezza. Le opere di ceramica sperimentale di Fausto Melotti, e il Centauro, realizzate nel secondo dopoguerra, come anche le due versioni di Bambini in ceramica invetriata affiancano il Furetto e il Satiro di Picasso e ancora l’unica opera di Jean Cocteu, Tre occhi (1956). L’acquerello Baumgruppe realizzato nel 1931 da Paul Klee e del Suonatore di violino, e ancora la Composition au cirque del 1976- 77 di Marc Chagall, ammiccano alle opere pittoriche di Osvaldo Licini, come Angelo ribelle (1954), Amalassunta. Mano piede (1954) e il ciclo dei Notturni (1956).
Gastone Novelli sarà presente con una serie di opere che testimoniano l’interesse per un alfabeto fantastico che diventa la cifra stilistica di una pittura profondamente mentale. Accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, la mostra si pone l’obiettivo di riflettere sulla nascita di queste nuove forme artistiche immerse nell’immaginifico, nella fantasia, nel sogno, che cavalcano il Novecento, con un particolare focus sulle influenze degli artisti che hanno vissuto e operato tra Italia e Svizzera. Il progetto offre anche una riflessione sul futuro e su come l’irrazionale e la liberazione dell’immagine possano continuare a influenzare la nostra visione del mondo e della cultura contemporanea.
arte.it

“Un altro sguardo”: a luglio la biblioteca Contini di Domodossola si trasforma in sala cinema

 

Presentata in municipio l’iniziativa che animerà la biblioteca civica a luglio con quattro appuntamenti gratuiti

È stata presentata presso la sala consiliare del municipio di Domodossola la rassegna “Un altro sguardo – Il cinema in biblioteca”, un progetto che nasce dal dialogo tra l’assessorato alle politiche giovanili e un gruppo di giovani utenti della biblioteca civica, desiderosi di dare vita a uno spazio di condivisione culturale e creativa. Quattro gli appuntamenti in programma per il mese di luglio, tutti a ingresso libero fino a esaurimento posti.

A curare l’iniziativa è Jacopo Cutri, giovane domese studente di cinema al Dams di Roma Tre e collaboratore di riviste specializzate come Screen World e Ciak Club, a cui è stata affidata la scelta dei film e la conduzione delle serate. "Abbiamo voluto mantenere il focus sulla dimensione giovanile – ha spiegato – scegliendo titoli legati dal filo rosso del racconto di formazione. Storie di crescita, smarrimento, scoperta e rinascita, in cui ciascuno può ritrovare un pezzo di sé".

L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo anche dall’amministrazione comunale. "Stiamo investendo molto sulla biblioteca – ha sottolineato il sindaco Lucio Pizzi – perché crediamo debba essere sempre più uno spazio vivo, dove cultura e socialità si incontrano. In un momento storico in cui mancano centri di aggregazione, poter offrire ai giovani occasioni come questa è per noi motivo di orgoglio".

Per l’assessore Gianluca Iervasi, che ha fortemente voluto il progetto, si tratta del risultato concreto di un lavoro di ascolto e coinvolgimento diretto dei ragazzi, "Abbiamo scelto di attivare un dialogo costante con i giovani che frequentano la biblioteca. È stato proprio da uno di questi momenti di confronto che è emersa l’idea di una rassegna cinematografica. Ho subito colto il valore della proposta e ho voluto sostenerla, perché si inserisce perfettamente nella direzione che vogliamo seguire: offrire spazi, strumenti e occasioni affinché i giovani possano esprimersi, confrontarsi, costruire cultura insieme".

Soddisfazione anche da parte di Marco Blardone"Siamo contenti che questa rassegna nasca proprio dal confronto con i giovani. La biblioteca vuole essere un luogo aperto, accogliente e dinamico, capace di evolversi e di rispondere ai bisogni di una comunità che cambia"Un altro sguardo invita tutti – giovani e non solo – a tuffarsi nella magia del cinema. 

La rassegna prenderà il via venerdì 4 luglio alle ore 21 con una lezione sul linguaggio delle immagini a cura del celebre critico Bruno Fornara, figura di riferimento nel panorama cinematografico nazionale e da anni membro della commissione selezionatrice della Mostra del Cinema di Venezia. 

Il secondo appuntamento sarà venerdì 11 luglio, sempre alle 21, con la proiezione de “L’impero del sole” di Steven Spielberg, dramma intenso e poetico che racconta la lotta per la sopravvivenza e il coraggio di un ragazzo inglese rinchiuso in un campo di concentramento giapponese durante la Seconda guerra mondiale.

Venerdì 18 luglio il viaggio continuerà in Irlanda con “The Quiet Girl” di Colm Bairéad, toccante ritratto di una bambina cresciuta in una famiglia incapace di accudirla e del suo delicato percorso verso l’autonomia emotiva, grazie all’incontro con chi le insegnerà ad amarsi.

La rassegna si concluderà venerdì 25 luglio con la visione di “Boyhood” di Richard Linklater, un’opera unica nel suo genere, girata nell’arco di dodici anni, che accompagna lo spettatore attraverso le trasformazioni di una famiglia e del giovane Mason, in un flusso continuo di emozioni che dalla fanciullezza conduce all’età adulta.

Ossola News

Domodossola, riapre Palazzo Silva. Intanto si prepara la nuova mostra


    La Stampa

Da 19 Giugno 2025 tornano le visite guidate alla dimora rinascimentale e alle antiche collezioni. Il 31 luglio invece si inaugura l’esposizione a Palazzo San Francesco con opere di Klee e Chagall

“Il Novecento in musica” a Domodossola. Protagonisti saranno Roberto Olzer al pianoforte, Indro Borreani al violino e Giacomo Arfacchia al clarinetto

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Domenica 18 maggio “Il Novecento in musica” a Domodossola. Nell'ambito della mostra “Concrete astrazioni”, in corso a Palazzo San Francesco di Domodossola, Fondazione Paola Angela Ruminelli organizza un concerto inedito. Sempre da domenica 18 in calendario nuove visite guidate con il curatore della mostra. Concrete astrazioni. Di Salvatore, Parnisari, Simionato, tra forma e invenzione è il titolo della inedita e ricca mostra in corso a Palazzo San Francesco a Domodossola, inaugurata lo scorso 12 aprile e visitabile fino al 13 luglio, promossa dalla Fondazione Paola Angela Ruminelli in partenariato con i Musei Civici Gian Giacomo Galletti e il Comune di Domodossola. Nell'ambito dell'esposizione dedicata a Nino Di Salvatore, Arrigo Parnisari e Antonio Simionato, domenica 18 maggio alle ore 15.30 il piano terra di Palazzo San Francesco ospiterà il concerto intitolato “Il Novecento in musica”. Protagonisti saranno Roberto Olzer al pianoforte, Indro Borreani al violino e Giacomo Arfacchia al clarinetto. "Nel Novecento non fu solo la pittura a cercare nuove forme di espressione, variamente aggregate nei grandi movimenti artistici di inizio secolo o riferibili a ricerca sperimentale individuale, come documentato dalle opere in mostra – chiarisce Aurelio Sciaraffa, membro della Fondazione Paola Angela Ruminelli e promotore dell'esposizione ospitata presso Palazzo San Francesco – Anche la musica, sia classica che popolare, si rinnovòmanifestandosi in generi diversi: jazz, pop, musica colta, folk, con innumerevoli forme di contaminazione. Roberto Olzer, Indro Borreani e Giacomo Arfacchia offriranno, nella splendida cornice di Palazzo San Francesco, una piccola, gradevole esperienza di queste forme musicali, in tutta coerenza con il senso ed il significato delle opere pittoriche esposte: un imperdibile momento immersivo nell'arte e nella bellezza". La mostra è nata con lo scopo di celebrare il centenario della nascita dell’artista e studioso Nino Di Salvatore, nato a Pallanza nel 1924 e morto a Milano nel 2001, oltre che di offrire l'approfondimento della figura di altri due maestri, meno noti al grande pubblico, ma che hanno lasciato traccia della loro creatività, Arrigo Parnisari (1926-1975) e Antonio Simionato (1934-1994). Il pomeriggio di domenica 18 maggio sarà un viaggio in musica con tappe contrassegnate da brani di Kurt Weill, Maurice Ravel, Eugene Ysaye, Georg Gershwin, Igor Stravinskji, Sergeji Rachmaninov, Astor Piazzolla, Pat Metheny. Ingresso a Palazzo San Francesco.

Dal mondo classico a Magritte, il 'Bello' a Domodossola


È stata inaugurata a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) la mostra intitolata "I tempi del Bello.

Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte".

Allestita in Palazzo San Francesco, all'interno dei musei civici Gian Giacomo Galletti, rimarrà aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2025.
    L'allestimento, curato da Antonio D'Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti, conta una quarantina di opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, che raccontano la ricerca, sulla scorta dei modelli classici, del connubio di bellezza formale e valori spirituali che ha attraversato la storia dell'arte. Sono esposte opere di Rubens, Carracci, Guido Reni, Pompeo Batoni, Canova, Funi, Sironi, De Chirico e Magritte. Punto di riferimento è la statuaria classica d'età romana, proveniente dal Museo nazionale romano e delle Terme di Diocleziano.
    "Quest'anno - è il commento del sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, in occasione del taglio del nastro - ci siamo superati.
    Per i visitatori sarà uno splendido viaggio nella bellezza". Per il curatore Papetti si tratta di "una mostra non solo di capolavori, ma di capolavori che vogliono raccontare la continuità del concetto di classicità", una "bellezza ideale e non naturale".
   

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La mostra “I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte“, ospitata dai Musei Civici Gian Giacomo Galletti nel Palazzo San Francesco a Domodossola

Guido Reni, Annunciazione, 1626 ca., Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno
Verbano-Cusio-Ossola - In principio fu il Classico. Giacomo Leopardi individuava il “Tempo de Bello” nella Grecia del V secolo a.C., quando artisti come Fidia, Mirone e Policleto facevano coincidere il concetto di bellezza con un equilibrio di valori estetici ed etici, espresso attraverso il termine kalokagathìa.
Questi diversi tempi del bello si raccontano adesso in una mostra intitolata I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte attesa dal 18 luglio al 25 gennaio presso i Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco a Domodossola.
Oltre quaranta opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, in prestito da prestigiosi musei italiani e collezioni private, raccontano la ricerca, sulla base dei modelli classici, del connubio di bellezza formale e valori spirituali che da sempre attraversa la storia dell’arte, adattandosi alle esigenze culturali di ogni epoca. Ideato e curato da Antonio D’Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti, realizzato dal Comune di Domodossola in partnership con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano e la Fondazione Angela Paola Ruminelli, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Morgran Italia S.r.l., Findomo S.r.l., Ultravox S.r.l., Punta Est S.r.l., il percorso trova il suo fulcro nella statuaria classica d’età romana del Museo Nazionale Romano e delle Terme di Diocleziano, esposta per la prima volta nel capoluogo ossolano.

Ospite d’eccezione sarà il “divino” Guido Reni, paladino della classicità nell’arte europea del Seicento permeata della teatralità dell’arte barocca del naturalismo caravaggesco. A Domodossola il pittore bolognese sarà presente con l’Annunciazione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, e con il San Sebastiano da collezione privata. Nella monumentale pala d’altare l’eleganza formale della Vergine e dell’angelo, la torsione del busto nel giovane santo costituiscono un esempio di come nella Bologna del Seicento la conoscenza della statuaria classica e il mito di Raffaello trovino una perfetta declinazione in linea con la cultura del tempo. Guido Reni raccoglie questa eredità dai Carracci. L’immagine del San Sebastiano come un moderno Apollo, un danzatore che si muove leggiadro nel pieno vigore della sua bellezza fisica dipinto da Ludovico Carracci sul finire del Cinquecento, si potrà ammirare in mostra, in prestito dalla Pinacoteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina di Puglia.

Approdato a Roma da Mantova agli albori del Seicento, Rubens, sensibilissimo al fascino della classicità, adattò invece i modelli studiati nelle raccolte principesche romane alle esigenze imposte dai suoi committenti. Atteggiamenti e gesti che possono ricondursi ai modelli classici, reinterpretati in chiave barocca sono ad esempio evidenti nella grandiosa Madonna del Rosario, documentata in mostra da un raro bozzetto proveniente da una collezione privata.
Tra il 1730 e il 1740 lo scalpore suscitato dal ritrovamento dei resti di Ercolano e Pompei indusse i teorici dell’arte neoclassica a recuperare il concetto della kalokagathìa tornando nuovamente ad associare i principi di ordine, armonia, compostezza e “quieta grandezza”, cari a Winckelmann, ai più elevati valori morali.

Lo scalpello di Antonio Canova è quello che, più di ogni altro, riesce a rendere attraverso le proprie opere questo connubio di bellezza e nobili sentimenti, finalizzato a raggiungere il bello ideale. I visitatori di Palazzo San Francesco potranno riconoscere nel Ritratto di Paolina Bonaparte, prestato dal Museo Napoleonico di Roma, il viso perfetto della sorella di Napoleone come Venere Vincitrice, esempio di come i temi della mitologia classica si pongano, in questo caso, al servizio del potere, assumendo finalità educative e celebrative.

Il richiamo alla tradizione greco-romana è evidente anche in campo architettonico. Accade soprattutto nel periodo post-unitario, come dimostra lo scultore genovese Demetrio Paernio, artefice di diversi monumenti funerari nel cimitero di Staglieno. Paernio celebra l’arte alessandrina modellando una delle figure più leziose della classicità, come il Puttino dormiente. La presenza in mostra di diverse sculture rinascimentali di piccolo formato documenta il gusto del collezionismo e la passione per l’antico maturato soprattutto all’indomani delle scoperte archeologiche a inizio Cinquecento. Se nei primi due decenni del Novecento, la scure delle Avanguardie si abbatte sulla classicità, nel 1924 il critico francese Maurice Rejnal auspica un ripensamento rispetto alle posizioni anti classiche, sostenendo la necessità di un “Ritorno all’Ordine” che si rintraccia nei lavori di artisti coma Achille Funi, Massimo Campigli, Mario Sironi, De Chirico e Magritte, convinti a riaffermare il perenne valore della classicità seguendo l’indirizzo teorico di Margherita Sarfatti. I loro lavori, tra i quali spicca l’affascinante Rena à la fenệtre del 1937 di Renè Magritte, di collezione privata, si potranno incontrare in mostra, in dialogo con le opere rinascimentali e classiche.

Fino al 29 settembre l'esposizione si potrà visitare da giovedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dal 30 settembre da giovedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì, martedì e mercoledì chiuso.

Reneé Magritte, Rena à la fenêtre (Portrait of Rena Schitz), 1937, Collezione privata

arte.it

Il Venerdì Santo di Romagnano al Sacro Monte di Domodossola, domenica 23 giugno 2024

 


Domenica 23 giugno, edizione straordinaria delle
Sacre Rappresentazioni di Romagnano Sesia
al Sacro Monte Calvario di Domodossola.
Dopo le tre edizioni speciali al Sacro Monte di Varallo e al Sacro Monte di Orta, le scene della Passione di Cristo prendono vita nella scenografica cornice del Sacro Monte Calvario di Domodossola.

Gli attori del Venerdì Santo rappresenteranno undici quadri tra i più significativi, in un percorso itinerante tra le magnifiche cappelle del Sacro Monte Calvario.

PROGRAMMA
Ore 14.30 Processione

Ore 15.00 INIZIO DELLA RAPPRESENTAZIONE PRESSO LA CAPPELLA N.15
QUADRO I
Ultima cena – Lavanda dei Piedi
Istituzione dell’Eucarestia
QUADRO II
L’Orto del Getsemani
QUADRO III
Tribunale di Anna e Caifa
QUADRO IV
Il rinnegamento di Pietro
QUADRO V
Disperazione e morte di Giuda
QUADRO VI
Gesù al Tribunale di Pilato
QUADRO VII
Gesù al Tribunale di Erode
QUADRO VIII
Gesù ritorna al Tribunale di Pilato
QUADRO IX
La flagellazione
La dolorosa salita al Calvario
QUADRO X
Incontro con le Pie donne
Il Cireneo
QUADRO XI
La Crocifissione
Deposizione
Pianto della Madonna



Ingresso ad offerta libera

Promozione per l'architettura locale ossolana

 

La Fondazione Canova è stata presentata questa mattina, sabato 8, a Domodossola in sala Falcioni, (ex Cappella Mellerio). Un cambio di passo, quello dell’associazione, oggi Fondazione, che dagli anni Novanta opera in Ossola per promuovere e sostenere l’architettura locale, e che vede impegnati i nuovi membri del Consiglio di amministrazione in progetti vecchi e nuovi.

In apertura ha portato il suo saluto il commissario della Fondazione Cariplo per il Vco, Giulia Margaroli: “Conosciamo il gruppo di Canova da molti anni. Il loro sembrava un sogno irrealizzabile invece poi abbiamo visto l’associazione crescere, organizzare iniziative culturali ma anche corsi, lavorare con le Università, sostenendo in modo importante lo sviluppo delle comunità locali, proprio come noi che siamo orgogliosi di dare il nostro contributo affinché i progetti della Fondazione Canova vengano portati avanti”.

Il presidente, Maurizio Cesprini, ha ringraziato quanti hanno sostenuto l’associazione in questi anni, il lavoro svolto, e ha spiegato i progetti sul tavolo oggi: “Nel Centro Culturale Ghesc_LAB, nel comune di Montecrestese, la Fondazione Canova dispone oggi di un’infrastruttura, in via di completamento, che ci permetterà di ampliare le attività e dare continuità lungo l’arco dell’anno.

Poi ci sono le iniziative culturali, tra cui il XX Incontro internazionale degli architetti che avrà luogo a breve; riproporremo lo sportello di consulenza sull’architettura tradizionale in pietra destinato alle comunità locali, non mancheranno iniziative rivolte alle scuole perché i giovani conoscano la storia dell’architettura del territorio, e proseguirà la collaborazione con le Università”.

Emozionato Ken Marquardt, fondatore dell’associazione, oggi vice presidente del Cda, nel raccontare 30 anni di storia che l’hanno visto personalmente impegnato. Marquardt ha anticipato interessanti novità sull’Incontro Internazionale degli architetti che quest’anno, a giugno, vedrà una tavola rotonda aperta al pubblico con oltre 20 architetti provenienti da tutti il mondo impegnati in un confronto su progetti di rinnovamento del comprensorio del Rosmini, dal Collegio fino ad arrivare al Sacro Monte Calvario.

Al tavolo dei relatori erano presenti anche gli altri membri del consiglio di amministrazione della Fondazione: Paola Gardin, architetto il cui lavoro si focalizza sull’integrazione di materiali sostenibili e sul concetto di conservazione storica, è inoltre autrice di molte pubblicazioni volte alla promozione del patrimonio architettonico locale. Andrea Mantello, torinese, architetto e lighting designer, ha scoperto la dimensione di Canova attraverso il villaggio laboratorio di Ghesc; Andreas Fries consigliere della Fondazione, senior partner del prestigioso studio Herzog & de Meuron dal 2011, responsabile di progetti in tutto il mondo, Insegna presso l'Accademia YAC a Bologna, dal 2021.

Ossola News

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

A Domodossola il Festival Disegno e illustrazione. Dal 27 aprile al 26 maggio, a novembre la mostra di Hugo Pratt


Si apre il 27 aprile, e proseguirà fino al 26 maggio, la quarta edizione del Festival dell'illustrazione Di-Se di Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, nato nel 2021 nell'ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera "Di-Se - DiSegnare il territorio".

Alle 17, negli spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, inaugura 'Elektricon.

Portaluppi in Ossola' di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell'Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza. Per l'occasione Folì ha realizzato cinque grandi tavole e in mostra vi sono anche i disegni preparatori. L'esposizione è arricchita da una raccolta di fotografie, libri e memorabilia d'epoca relativi alla storia delle centrali.
    Lungo via Rosmini è allestita la mostra 'Passare le Alpi', percorso artistico dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d'Ossola e Canton Vallese, tra Italia e Svizzera. L'evento conclusivo sarà il 25 maggio, con una mostra-mercato nel centro storico di Domodossola a cui prenderanno parte trenta artisti protagonisti dei primi tre anni di festival. A novembre, infine, è in programma la seconda parte del festival con la mostra 'Passi silenziosi nel bosco. Da Hugo Pratt a Nicola Magrin lungo i sentieri degli indiani americani'.

ansa

Tutti i sabati sera musica in piazza Mercato


I sabato sera di Domodossola, a partire da questo 4 maggio e sino al 28 settembre, saranno animati con concerti, feste, orchestre, musica e divertimento: gli amici del Trocadero capitanati da Tiziano Tanzerella, in collaborazione con la Pro Loco di Domodossola e i bar della piazza, propongono infatti un ricco calendario di appuntamenti, tutti gratuiti, per animare le serate domesi. E se piove? Gli eventi, sempre a ingresso gratuito, si svolgeranno al Trocadero.

"Mi era sembrato che la nostra bella Domo si stesse un po' spegnendo - spiega Tanzarella - e così il 7 dicembre, dopo un confronto con i bar della piazza, la Pro Loco e l'amministrazione comunale, ho organizzato una Festa Anni '80 il cui ricavato è stato posteggiato nelle casse della Pro Loco per finanziare il programma di musica dal vivo che si svolgerà tutti i sabato sera in piazza Mercato dalle 21.00".

"Ci tenevo che Domo tornasse a pulsare un pochino, senza eccessi - dice Tanza - vorrei che i molti turisti trovassero qualcosa di carino per sponsorizzare la città e poterlo raccontare ai loro conoscenti, in modo che possa diventare meta oltre che degli svizzeri, anche di persone del Verbano e del Cusio. Vorrei che i turisti non facessero solo una toccata e fuga per il mercato, ma che passeggiassero anche per negozi, fermandosi poi per un aperitivo, una cena e infine per trascorrere la serata in una piazza viva".

Da qui, dunque, l'impegno che ha portato al ricco calendario di eventi: "Abbiamo stilato un programma - racconta - cercando di soddisfare tutte le fasce d'età ed il maggior numero di gusti: i bambini, i giovani, gli amanti del liscio, quelli del latino, gli amanti della musica italiana, delle cover band. Tutti gli artisti che si esibiranno sono ossolani, staremo attentissimi ai volumi per non disturbare troppo gli abitanti del centro e termineremo sempre entro la mezzanotte.

Metteremo delle sedie in mezzo alla piazza per chi vorrà assistere agli spettacoli e l'imprenditore che c'è in me chiede di non occupare con una bottiglietta d'acqua ed un caffè i dehors dei bar, che contribuiranno con una quota ogni sera. Ricordo a tutti i clienti che il regolamento comunale vieta l'asporto e impone di consumare le bevande all'interno dei perimetri dei locali. Regole che vanno rispettate per evitare sanzioni ai clienti ed agli esercenti".

"In caso di pioggia - conclude Tanza - anche per tutelare gli artisti che hanno dato la disponibilità ad esserci rinunciando a serate sicure in posti coperti, gli eventi si svolgeranno con gli stessi orari al Troca. La comunicazione sarà data intorno alle 18.00 di ogni sabato".

Gli appuntamenti musicali prenderanno il via questo sabato 4 maggio con il tributo agli 883 della Decaband. Sabato 11 maggio pianobar con Lando Landi, il 18 maggio liscio con l'Orchestra Arcobaleno, e poi sabato 25 maggio Renato voce e chitarra.

A giugno si comincia con il Silent Party a cura di Karma sabato 1° giugno, l'8 giugno festa dei bambini con le ragazze della baby dance, sabato 15 giugno ci si sposta al Rosmini con il tributo ai Coldplay mentre sabato 22 giugno protagonisti i Giovani Musicisti Ossolani.

Si prosegue a luglio: il 6 luglio con le cover immortali di Atti e Angelo, il 13 luglio con il tributo a Lucio Battisti Luci dell'est, il 20 luglio con le cover internazionali dei The Others, sabato 27 luglio con la voce e la chitarra di Cecco.

Ad agosto si parte il 3 con la musica anni '80 degli Yabadabadu, il 10 con il pianobar di Lando Landi, il 17 agosto con Michele Guaglio e Sofia Canetta e il 31 agosto con il liscio di b.

Anche a settembre continueranno i sabato sera musicali: il 7 Renato con la sua voce e la sua chitarra, il 21 settembre con il latino americano con Wonder Dancing di Domenico Simmaco e sabato 28 settembre con il rock da ballo dei Midnight Kings.

Ossola News

Domodossola discute di come migliorare l’offerta ricettiva del turismo


A Domodossola il comparto del turismo è in crescita. Non lo dicono solo i numeri degli arrivi in città ma anche l’aumento delle strutture ricettive presenti sul territorio comunale. In pochi anni si è passati da poche decine alle attuali 107 con 951 posti letto complessivi. Nei giorni scorsi è stata promossa una sorta di assemblea del settore. Scopo dell’evento: sviluppare una nuova sinergia per accogliere al meglio il turista.
Dal 2018 è stata creato un gruppo wp a cui hanno aderito una trentina di strutture ricettive. L’obiettivo del team è quello di collaborare e nei periodi di maggiore afflusso di visitatori aiutare il turista a orientarsi tra le varie offerte che il territorio offre. Anima del progetto è Michela Ramundo titolare del B&b Tiffany di via Galletti. La passione per il mondo dell’accoglienza turistica l’ha ereditata dai genitori titolari per diverso tempo di un bar in città e prima di un albergo a Formazza. “Innanzitutto credo sia importante che noi del settore ci si conosca di persona e poi valutare proposte concrete per il nostro territorio “ spiega Michela che assieme alla collega Elena Petrulli dell’affittacamere NicoMat pensa all’organizzazione di corsi per qualificare l’offerta turistica domese.
“Il gruppo social creato negli anni passati ha come finalità quella di comunicare tra noi al fine di aiutarsi in caso di overbooking in maniera da sistemare i turisti anche nei giorni dove c’è più richiesta “ aggiunge Ramundo.
Nel corso della riunione di martedì scorso è stata affrontata anche la questione relativa alla tassa di soggiorno. Imposta che a Domodossola entrerà in vigore a partire dal 2025 e le cui tariffe, approvate dalla giunta, saranno in discussione lunedì sera in consiglio comunale.
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DISEGNARE IL TERRITORIO FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE Quarta edizione | Parte I | Domodossola | 27 aprile - 26 maggio


In arrivo la quarta edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 27 aprile a domenica 26 maggio. L’appuntamento si conferma tra i più attesi e originali del panorama nazionale: nato nel 2021 nell’ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, quello di Domodossola è un festival giovane che continua a tessere una valida e vivace rete di artisti e creativi intorno al tema del disegno e dell’illustrazione. Grazie a mostre d’arte, collettive e monografiche, incontri, laboratori, workshop, live painting e talk, continua a portare nel nord del Piemonte, in provincia di Verbania, alcuni dei nomi più interessanti e conosciuti legati al mondo dell’arte. Quella che sta per arrivare è la prima parte di un più vasto programma che continuerà a novembre con la mostra di Hugo Pratt in dialogo con Nicola Magrin.

Fulcro della manifestazione gli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola che continuano a dialogare con le opere esposte. Sabato 27 aprile alle ore 17 inaugura Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell’Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza. Gianluca Folì è un artista di punta nel panorama italiano dell’illustrazione, art-director del prestigioso calendario Epson. Per l’occasione Folì ha realizzato una serie di cinque grandi tavole a partire da alcuni schizzi realizzati durante la sua prima visita nelle valli ossolane. In mostra anche i disegni preparatori: un’opportunità per entrare nel vivo della tecnica di lavoro dell’artista che, dal bozzetto iniziale, arriva alla tavola finale. Completa l’esposizione una raccolta di fotografie che seguono la costruzione e l’uso delle centrali, accompagnate da libri e memorabilia d’epoca. Un percorso che illustra anche l’incredibile valenza architettonica, storica e artistica delle centrali idroelettriche d’Ossola, frutto dell’ingegno di uno dei più interessanti architetti del secolo scorso.

In contemporanea, lungo la centrale via Rosmini di Domodossola, sarà possibile visitare “Passare le Alpi”, percorso artistico realizzato completamente all’aperto e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d’Ossola e Canton Vallese. 28 gli illustratori e artisti coinvolti che hanno lavorato su diversi temi: paesaggi dei valichi tra Italia e Svizzera, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.

Evento centrale della quarta edizione, sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18, Mostra mercato “Plein Air” nel centro storico di Domodossola, tra le piazze Chiossi e Fontana, e la via Motta. Trenta artisti che hanno collaborato con il progetto Di-Se nei suoi primi tre anni tornano in Ossola per presentare dal vivo i propri lavori. Nel corso dell’evento realizzeranno per il pubblico sketch e dimostrazioni delle tecniche utilizzate. Tra gli espositori: Cristina Amodei, Sara Bernardi, Cecilia Campironi, Lorenzo Duina, Andrea Legnaioli, Sofia Maltempi, Marco Goran Romano, Gabriele Pino, Carol Rollo, Antonello Ruggieri, Federico Salis, Paola Tassetti, Ilaria Zanellato. Alle 18.30 presso il Collegio Mellerio Rosmini, presentazione di The Milaneser Book, la prima raccolta di cover della rivista immaginaria The Milaneser. Il volume raccoglie illustrazioni dal 2020 al 2023 con contributi di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. A seguire apericena con gli artisti lungo la via Rosmini. L’evento è organizzato in collaborazione con Proloco Domodossola.

Tanti gli eventi collaterali previsti per questa prima parte di programma. Sabato 4 maggio alle ore 18 al Collegio Mellerio Rosmini presentazione del libro Centomila cavalli per Milano di e con Andrea Cannata. L’autore parlerà dello sviluppo idroelettrico delle Valli Devero, Formazza e Antigorio da fine Ottocento al 1962. Domenica 5 maggio visita guidata alla centrale idroelettrica di Verampio, a seguire tappa con degustazione al laboratorio del Consorzio Erba Böna dove sarà esposta una selezione delle tavole della mostra “Herbarium Vagans” (visitabile dal 27 aprile al 26 maggio).

Sabato 11 maggio, inaugurazione alle ore 17 a Calasca Castiglione della mostra Calasca e le sue frazioni, venti acquarelli originali di Caterina Gomirato (aperta fino al 30 giugno).

Sabato 18 maggio, alle ore 15 al Collegio Mellerio Rosmini, laboratorio creativo Alla ricerca delle Creature Fantastiche con l’illustratore Gabriele Pino. Pino da tempo ha avviato una ricerca sul mondo del fantastico nella tradizione popolare delle regioni d’Italia. Il laboratorio è rivolto a bambini da 6 a 10 anni (è richiesta la prenotazione ad amossola2015@gmail.com). A seguire, alle 17.30 presentazione di Sul dorso del basilisco, il quaderno d’artista di Gabriele Pino frutto di una ricerca sul mondo del fantastico nelle vallate ossolane.

Continua inoltre la proposta dell’Artoteca Di-Se, progetto che, primo in Piemonte, promuove il prestito domestico gratuito di opere d’arte. Maggiori informazioni su: artotecadise.it

Il festival Di-Se è a cura di Paolo Lampugnani e di Associazione Musei d’Ossola. La realizzazione di Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del VCO.

La seconda parte del festival porterà a Domodossola nuovi grandi artisti e opere, tra cui le tavole del celebre Hugo Pratt, uno dei fumettisti più noti in Italia, padre di Corto Maltese, in dialogo con Nicola Magrin, pittore e illustratore, compagno di viaggio dello scrittore Paolo Cognetti, autore della copertina di “Le otto montagne”. La mostra Passi silenziosi nel bosco. Da Hugo Pratt a Nicola Magrin lungo i sentieri degli indiani americani sarà allestita al Collegio Mellerio Rosmini a novembre di quest’anno.

FESTIVAL DI-SE | QUARTA EDIZIONE | PARTE I

tutte le mostre sono aperte dal 27 aprile al 26 maggio

ingresso libero

amossola.it

MOSTRE

Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

inaugurazione, sabato 27 aprile ore 17

aperture | venerdì 15-19 | sabato e domenica 10-13 | 16-19

aperture straordinarie lunedì 29 e martedì 30 aprile, mercoledì 1 maggio 16-19

visite guidate su prenotazione amossola2015@gmail.com (costo 3€ a persona, minimo 5 persone, massimo 20)

PASSARE LE ALPI

mostra outdoor lungo via Rosmini, Domodossola (VB)

visite guidate per scolaresche su prenotazione amossola2015@gmail.com

HERBARIUM VAGANS

laboratorio Consorzio Erba Böna, località Verampio 20, Crodo (VB)

CALAsCA E LE SUE FRAZIONI di Caterina Gomirato

inaugurazione, sabato 11 maggio ore 17

sala polivalente località Antrogna 67, Calasca Castiglione (VB)

apertura fino al 30 giugno (su prenotazione al numero 0324-81007)

IN GIORNATA

PRESENTAZIONE LIBRO | CENTOMILA CAVALLI PER MILANO di e con Andrea Cannata

sabato 4 maggio ore 18

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

VISITA GUIDATA ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI VERAMPIO

domenica 5 maggio ore 15

a seguire tappa con degustazione al laboratorio del Consorzio Erba Böna + Herbarium Vagans

su prenotazione progettiproloco@gmail.com | 3780624798

LABORATORIO CREATIVO | ALLA RICERCA DELLE CREATURE FANTASTICHE con Gabriele Pino

sabato 18 maggio ore 15

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

per bambini da 6 a 10 anni

su prenotazione amossola2015@gmail.com

ore 17.30

presentazione del quaderno d’artista Sul dorso del basilisco di Gabriele Pino

MOSTRA MERCATO “PLEIN AIR”

sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18

centro storico di Domodossola (VB), tra piazza Chiossi, piazza Fontana e via Motta

PRESENTAZIONE DI THE MILANESER BOOK

sabato 25 maggio ore 18.30

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

*La mostra Elektricon. Portaluppi in Ossola sarà visitabile fino alle ore 22



BIO DEGLI ARTISTI OSPITI

GIANLUCA FOLÌ

Straordinario illustratore, il suo lavoro è riconosciuto e premiato a livello internazionale. Dal suo studio di Grottaferrata nei Castelli Romani, lavora con clienti di tutto il mondo. Nel 2015 le sue opere sono state selezionate e premiate dalla Society of Illustrators di New York con la medaglia d’oro, categoria Editorials and Books, e nello stesso anno con la medaglia d’argento alla Society of Illustrators di Los Angeles. Folì è anche stato scelto per due anni consecutivi da Creative Quarterly, Applied Arts Annual e Communications Arts Annual. Il suo lavoro di illustratore è stato esposto in varie collettive in Italia e all’estero.

Con “Colorseeker: l’origine dei colori”, la sua edizione del Calendario Epson 2021, è stato selezionato per il 63° Premio annuale della Society of Illustrators NY, massimo riconoscimento nel mondo dell’illustrazione, unico italiano nella categoria Institutional Series. È nella lista dei vincitori dei Creative Quarterly 62, importante rivista newyorkese specializzata in arte, fotografia e design che ogni anno seleziona i migliori lavori nell’ambito della comunicazione visiva. “Colorseeker: l’origine dei colori” ha vinto anche il ComArts Award of Excellence 2021 nella categoria Institutional Project (su 4.000 candidature), primo classificato nella categoria. Il calendario è stato inserito nell’Annual (tiratura di 250.000 copie per gli USA e 450.000 copie nel resto del mondo), che viene spedito ad art director, designer, agenzie e a tutti gli abbonati al ComArts Award. Ancora, il calendario è tra i finalisti degli ADC 100th Annual Awards - Shortlist nella categoria Brand / Communication Design (unico progetto italiano tra i 20 finalisti in questa sezione). Gli ADC Annual Awards premiano ogni anno a livello globale le eccellenze dal mondo del design e della pubblicità in termini di creatività e innovazione. Nel 2021 ha vinto l’ADCI Bronze Awards, il premio più ambito dalla community creativa italiana assegnato dall’Art Directors Club Italiano. Infine, Folì è tra i Merit Winners selezionati e pubblicati nell’annuario dedicato all’illustrazione N°18 (Professional Show).


CATERINA GOMIRATO

Nata nel 1977, si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia “Art for Art” Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del suo procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica jazz, in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.


GABRIELE PINO

Da bambino sognava di fare magie, poi ha iniziato a disegnare e ha realizzato il suo sogno. Lavora come illustratore e comunicatore visivo: ha collaborato e collabora con case editrici italiane e francesi. Tra queste Mondadori, A2MIMO e ADDeditore, giornali come LaStampa e Focus Junior, e diverse aziende. Ha lavorato anche con la tivù e il teatro per RAIgulp, RAIplay e il Teatro alla Scala di Milano. Realizza laboratori di disegno e illustrazione “qua e là” nelle scuole d’Italia e in Francia. Lavora per IED Torino come docente. Viaggia nella provincia italiana e nel mondo, principalmente nelle zone rurali, alla ricerca delle creature fantastiche della tradizione orale che raccoglie nel suo progetto vissuto, scritto e illustrato: “Il Bestiario d’Italia”. È cresciuto a Moncrivello e a Cigliano ed è proprio qui che, circondato da Masche, Babau, folletti, Om Servaj, Fate Melusine e Pe d’Oca, ha sviluppato la sua passione per le creature fantastiche. La Natura e gli esseri umani sono la sua fonte di ispirazione: ne ama tanto la poesia quanto le stranezze. E nel tempo libero lascia che la vita lo sorprenda.

Fonte: Comunicato Stampa Ufficio stampa