Visualizzazione post con etichetta Domodossola. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Domodossola. Mostra tutti i post

Dal mondo classico a Magritte, il 'Bello' a Domodossola


È stata inaugurata a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) la mostra intitolata "I tempi del Bello.

Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte".

Allestita in Palazzo San Francesco, all'interno dei musei civici Gian Giacomo Galletti, rimarrà aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2025.
    L'allestimento, curato da Antonio D'Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti, conta una quarantina di opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, che raccontano la ricerca, sulla scorta dei modelli classici, del connubio di bellezza formale e valori spirituali che ha attraversato la storia dell'arte. Sono esposte opere di Rubens, Carracci, Guido Reni, Pompeo Batoni, Canova, Funi, Sironi, De Chirico e Magritte. Punto di riferimento è la statuaria classica d'età romana, proveniente dal Museo nazionale romano e delle Terme di Diocleziano.
    "Quest'anno - è il commento del sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, in occasione del taglio del nastro - ci siamo superati.
    Per i visitatori sarà uno splendido viaggio nella bellezza". Per il curatore Papetti si tratta di "una mostra non solo di capolavori, ma di capolavori che vogliono raccontare la continuità del concetto di classicità", una "bellezza ideale e non naturale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA


La mostra “I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte“, ospitata dai Musei Civici Gian Giacomo Galletti nel Palazzo San Francesco a Domodossola

Guido Reni, Annunciazione, 1626 ca., Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno
Verbano-Cusio-Ossola - In principio fu il Classico. Giacomo Leopardi individuava il “Tempo de Bello” nella Grecia del V secolo a.C., quando artisti come Fidia, Mirone e Policleto facevano coincidere il concetto di bellezza con un equilibrio di valori estetici ed etici, espresso attraverso il termine kalokagathìa.
Questi diversi tempi del bello si raccontano adesso in una mostra intitolata I tempi del Bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte attesa dal 18 luglio al 25 gennaio presso i Musei civici “Gian Giacomo Galletti” in Palazzo San Francesco a Domodossola.
Oltre quaranta opere, tra dipinti e sculture in marmo e bronzo, in prestito da prestigiosi musei italiani e collezioni private, raccontano la ricerca, sulla base dei modelli classici, del connubio di bellezza formale e valori spirituali che da sempre attraversa la storia dell’arte, adattandosi alle esigenze culturali di ogni epoca. Ideato e curato da Antonio D’Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti, realizzato dal Comune di Domodossola in partnership con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano e la Fondazione Angela Paola Ruminelli, con il patrocinio della Regione Piemonte e con il sostegno di Morgran Italia S.r.l., Findomo S.r.l., Ultravox S.r.l., Punta Est S.r.l., il percorso trova il suo fulcro nella statuaria classica d’età romana del Museo Nazionale Romano e delle Terme di Diocleziano, esposta per la prima volta nel capoluogo ossolano.

Ospite d’eccezione sarà il “divino” Guido Reni, paladino della classicità nell’arte europea del Seicento permeata della teatralità dell’arte barocca del naturalismo caravaggesco. A Domodossola il pittore bolognese sarà presente con l’Annunciazione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, e con il San Sebastiano da collezione privata. Nella monumentale pala d’altare l’eleganza formale della Vergine e dell’angelo, la torsione del busto nel giovane santo costituiscono un esempio di come nella Bologna del Seicento la conoscenza della statuaria classica e il mito di Raffaello trovino una perfetta declinazione in linea con la cultura del tempo. Guido Reni raccoglie questa eredità dai Carracci. L’immagine del San Sebastiano come un moderno Apollo, un danzatore che si muove leggiadro nel pieno vigore della sua bellezza fisica dipinto da Ludovico Carracci sul finire del Cinquecento, si potrà ammirare in mostra, in prestito dalla Pinacoteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina di Puglia.

Approdato a Roma da Mantova agli albori del Seicento, Rubens, sensibilissimo al fascino della classicità, adattò invece i modelli studiati nelle raccolte principesche romane alle esigenze imposte dai suoi committenti. Atteggiamenti e gesti che possono ricondursi ai modelli classici, reinterpretati in chiave barocca sono ad esempio evidenti nella grandiosa Madonna del Rosario, documentata in mostra da un raro bozzetto proveniente da una collezione privata.
Tra il 1730 e il 1740 lo scalpore suscitato dal ritrovamento dei resti di Ercolano e Pompei indusse i teorici dell’arte neoclassica a recuperare il concetto della kalokagathìa tornando nuovamente ad associare i principi di ordine, armonia, compostezza e “quieta grandezza”, cari a Winckelmann, ai più elevati valori morali.

Lo scalpello di Antonio Canova è quello che, più di ogni altro, riesce a rendere attraverso le proprie opere questo connubio di bellezza e nobili sentimenti, finalizzato a raggiungere il bello ideale. I visitatori di Palazzo San Francesco potranno riconoscere nel Ritratto di Paolina Bonaparte, prestato dal Museo Napoleonico di Roma, il viso perfetto della sorella di Napoleone come Venere Vincitrice, esempio di come i temi della mitologia classica si pongano, in questo caso, al servizio del potere, assumendo finalità educative e celebrative.

Il richiamo alla tradizione greco-romana è evidente anche in campo architettonico. Accade soprattutto nel periodo post-unitario, come dimostra lo scultore genovese Demetrio Paernio, artefice di diversi monumenti funerari nel cimitero di Staglieno. Paernio celebra l’arte alessandrina modellando una delle figure più leziose della classicità, come il Puttino dormiente. La presenza in mostra di diverse sculture rinascimentali di piccolo formato documenta il gusto del collezionismo e la passione per l’antico maturato soprattutto all’indomani delle scoperte archeologiche a inizio Cinquecento. Se nei primi due decenni del Novecento, la scure delle Avanguardie si abbatte sulla classicità, nel 1924 il critico francese Maurice Rejnal auspica un ripensamento rispetto alle posizioni anti classiche, sostenendo la necessità di un “Ritorno all’Ordine” che si rintraccia nei lavori di artisti coma Achille Funi, Massimo Campigli, Mario Sironi, De Chirico e Magritte, convinti a riaffermare il perenne valore della classicità seguendo l’indirizzo teorico di Margherita Sarfatti. I loro lavori, tra i quali spicca l’affascinante Rena à la fenệtre del 1937 di Renè Magritte, di collezione privata, si potranno incontrare in mostra, in dialogo con le opere rinascimentali e classiche.

Fino al 29 settembre l'esposizione si potrà visitare da giovedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dal 30 settembre da giovedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Lunedì, martedì e mercoledì chiuso.

Reneé Magritte, Rena à la fenêtre (Portrait of Rena Schitz), 1937, Collezione privata

arte.it

Il Venerdì Santo di Romagnano al Sacro Monte di Domodossola, domenica 23 giugno 2024

 


Domenica 23 giugno, edizione straordinaria delle
Sacre Rappresentazioni di Romagnano Sesia
al Sacro Monte Calvario di Domodossola.
Dopo le tre edizioni speciali al Sacro Monte di Varallo e al Sacro Monte di Orta, le scene della Passione di Cristo prendono vita nella scenografica cornice del Sacro Monte Calvario di Domodossola.

Gli attori del Venerdì Santo rappresenteranno undici quadri tra i più significativi, in un percorso itinerante tra le magnifiche cappelle del Sacro Monte Calvario.

PROGRAMMA
Ore 14.30 Processione

Ore 15.00 INIZIO DELLA RAPPRESENTAZIONE PRESSO LA CAPPELLA N.15
QUADRO I
Ultima cena – Lavanda dei Piedi
Istituzione dell’Eucarestia
QUADRO II
L’Orto del Getsemani
QUADRO III
Tribunale di Anna e Caifa
QUADRO IV
Il rinnegamento di Pietro
QUADRO V
Disperazione e morte di Giuda
QUADRO VI
Gesù al Tribunale di Pilato
QUADRO VII
Gesù al Tribunale di Erode
QUADRO VIII
Gesù ritorna al Tribunale di Pilato
QUADRO IX
La flagellazione
La dolorosa salita al Calvario
QUADRO X
Incontro con le Pie donne
Il Cireneo
QUADRO XI
La Crocifissione
Deposizione
Pianto della Madonna



Ingresso ad offerta libera

Promozione per l'architettura locale ossolana

 

La Fondazione Canova è stata presentata questa mattina, sabato 8, a Domodossola in sala Falcioni, (ex Cappella Mellerio). Un cambio di passo, quello dell’associazione, oggi Fondazione, che dagli anni Novanta opera in Ossola per promuovere e sostenere l’architettura locale, e che vede impegnati i nuovi membri del Consiglio di amministrazione in progetti vecchi e nuovi.

In apertura ha portato il suo saluto il commissario della Fondazione Cariplo per il Vco, Giulia Margaroli: “Conosciamo il gruppo di Canova da molti anni. Il loro sembrava un sogno irrealizzabile invece poi abbiamo visto l’associazione crescere, organizzare iniziative culturali ma anche corsi, lavorare con le Università, sostenendo in modo importante lo sviluppo delle comunità locali, proprio come noi che siamo orgogliosi di dare il nostro contributo affinché i progetti della Fondazione Canova vengano portati avanti”.

Il presidente, Maurizio Cesprini, ha ringraziato quanti hanno sostenuto l’associazione in questi anni, il lavoro svolto, e ha spiegato i progetti sul tavolo oggi: “Nel Centro Culturale Ghesc_LAB, nel comune di Montecrestese, la Fondazione Canova dispone oggi di un’infrastruttura, in via di completamento, che ci permetterà di ampliare le attività e dare continuità lungo l’arco dell’anno.

Poi ci sono le iniziative culturali, tra cui il XX Incontro internazionale degli architetti che avrà luogo a breve; riproporremo lo sportello di consulenza sull’architettura tradizionale in pietra destinato alle comunità locali, non mancheranno iniziative rivolte alle scuole perché i giovani conoscano la storia dell’architettura del territorio, e proseguirà la collaborazione con le Università”.

Emozionato Ken Marquardt, fondatore dell’associazione, oggi vice presidente del Cda, nel raccontare 30 anni di storia che l’hanno visto personalmente impegnato. Marquardt ha anticipato interessanti novità sull’Incontro Internazionale degli architetti che quest’anno, a giugno, vedrà una tavola rotonda aperta al pubblico con oltre 20 architetti provenienti da tutti il mondo impegnati in un confronto su progetti di rinnovamento del comprensorio del Rosmini, dal Collegio fino ad arrivare al Sacro Monte Calvario.

Al tavolo dei relatori erano presenti anche gli altri membri del consiglio di amministrazione della Fondazione: Paola Gardin, architetto il cui lavoro si focalizza sull’integrazione di materiali sostenibili e sul concetto di conservazione storica, è inoltre autrice di molte pubblicazioni volte alla promozione del patrimonio architettonico locale. Andrea Mantello, torinese, architetto e lighting designer, ha scoperto la dimensione di Canova attraverso il villaggio laboratorio di Ghesc; Andreas Fries consigliere della Fondazione, senior partner del prestigioso studio Herzog & de Meuron dal 2011, responsabile di progetti in tutto il mondo, Insegna presso l'Accademia YAC a Bologna, dal 2021.

Ossola News

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

A Domodossola il Festival Disegno e illustrazione. Dal 27 aprile al 26 maggio, a novembre la mostra di Hugo Pratt


Si apre il 27 aprile, e proseguirà fino al 26 maggio, la quarta edizione del Festival dell'illustrazione Di-Se di Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, nato nel 2021 nell'ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera "Di-Se - DiSegnare il territorio".

Alle 17, negli spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, inaugura 'Elektricon.

Portaluppi in Ossola' di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell'Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza. Per l'occasione Folì ha realizzato cinque grandi tavole e in mostra vi sono anche i disegni preparatori. L'esposizione è arricchita da una raccolta di fotografie, libri e memorabilia d'epoca relativi alla storia delle centrali.
    Lungo via Rosmini è allestita la mostra 'Passare le Alpi', percorso artistico dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d'Ossola e Canton Vallese, tra Italia e Svizzera. L'evento conclusivo sarà il 25 maggio, con una mostra-mercato nel centro storico di Domodossola a cui prenderanno parte trenta artisti protagonisti dei primi tre anni di festival. A novembre, infine, è in programma la seconda parte del festival con la mostra 'Passi silenziosi nel bosco. Da Hugo Pratt a Nicola Magrin lungo i sentieri degli indiani americani'.

ansa

Tutti i sabati sera musica in piazza Mercato


I sabato sera di Domodossola, a partire da questo 4 maggio e sino al 28 settembre, saranno animati con concerti, feste, orchestre, musica e divertimento: gli amici del Trocadero capitanati da Tiziano Tanzerella, in collaborazione con la Pro Loco di Domodossola e i bar della piazza, propongono infatti un ricco calendario di appuntamenti, tutti gratuiti, per animare le serate domesi. E se piove? Gli eventi, sempre a ingresso gratuito, si svolgeranno al Trocadero.

"Mi era sembrato che la nostra bella Domo si stesse un po' spegnendo - spiega Tanzarella - e così il 7 dicembre, dopo un confronto con i bar della piazza, la Pro Loco e l'amministrazione comunale, ho organizzato una Festa Anni '80 il cui ricavato è stato posteggiato nelle casse della Pro Loco per finanziare il programma di musica dal vivo che si svolgerà tutti i sabato sera in piazza Mercato dalle 21.00".

"Ci tenevo che Domo tornasse a pulsare un pochino, senza eccessi - dice Tanza - vorrei che i molti turisti trovassero qualcosa di carino per sponsorizzare la città e poterlo raccontare ai loro conoscenti, in modo che possa diventare meta oltre che degli svizzeri, anche di persone del Verbano e del Cusio. Vorrei che i turisti non facessero solo una toccata e fuga per il mercato, ma che passeggiassero anche per negozi, fermandosi poi per un aperitivo, una cena e infine per trascorrere la serata in una piazza viva".

Da qui, dunque, l'impegno che ha portato al ricco calendario di eventi: "Abbiamo stilato un programma - racconta - cercando di soddisfare tutte le fasce d'età ed il maggior numero di gusti: i bambini, i giovani, gli amanti del liscio, quelli del latino, gli amanti della musica italiana, delle cover band. Tutti gli artisti che si esibiranno sono ossolani, staremo attentissimi ai volumi per non disturbare troppo gli abitanti del centro e termineremo sempre entro la mezzanotte.

Metteremo delle sedie in mezzo alla piazza per chi vorrà assistere agli spettacoli e l'imprenditore che c'è in me chiede di non occupare con una bottiglietta d'acqua ed un caffè i dehors dei bar, che contribuiranno con una quota ogni sera. Ricordo a tutti i clienti che il regolamento comunale vieta l'asporto e impone di consumare le bevande all'interno dei perimetri dei locali. Regole che vanno rispettate per evitare sanzioni ai clienti ed agli esercenti".

"In caso di pioggia - conclude Tanza - anche per tutelare gli artisti che hanno dato la disponibilità ad esserci rinunciando a serate sicure in posti coperti, gli eventi si svolgeranno con gli stessi orari al Troca. La comunicazione sarà data intorno alle 18.00 di ogni sabato".

Gli appuntamenti musicali prenderanno il via questo sabato 4 maggio con il tributo agli 883 della Decaband. Sabato 11 maggio pianobar con Lando Landi, il 18 maggio liscio con l'Orchestra Arcobaleno, e poi sabato 25 maggio Renato voce e chitarra.

A giugno si comincia con il Silent Party a cura di Karma sabato 1° giugno, l'8 giugno festa dei bambini con le ragazze della baby dance, sabato 15 giugno ci si sposta al Rosmini con il tributo ai Coldplay mentre sabato 22 giugno protagonisti i Giovani Musicisti Ossolani.

Si prosegue a luglio: il 6 luglio con le cover immortali di Atti e Angelo, il 13 luglio con il tributo a Lucio Battisti Luci dell'est, il 20 luglio con le cover internazionali dei The Others, sabato 27 luglio con la voce e la chitarra di Cecco.

Ad agosto si parte il 3 con la musica anni '80 degli Yabadabadu, il 10 con il pianobar di Lando Landi, il 17 agosto con Michele Guaglio e Sofia Canetta e il 31 agosto con il liscio di b.

Anche a settembre continueranno i sabato sera musicali: il 7 Renato con la sua voce e la sua chitarra, il 21 settembre con il latino americano con Wonder Dancing di Domenico Simmaco e sabato 28 settembre con il rock da ballo dei Midnight Kings.

Ossola News

Domodossola discute di come migliorare l’offerta ricettiva del turismo


A Domodossola il comparto del turismo è in crescita. Non lo dicono solo i numeri degli arrivi in città ma anche l’aumento delle strutture ricettive presenti sul territorio comunale. In pochi anni si è passati da poche decine alle attuali 107 con 951 posti letto complessivi. Nei giorni scorsi è stata promossa una sorta di assemblea del settore. Scopo dell’evento: sviluppare una nuova sinergia per accogliere al meglio il turista.
Dal 2018 è stata creato un gruppo wp a cui hanno aderito una trentina di strutture ricettive. L’obiettivo del team è quello di collaborare e nei periodi di maggiore afflusso di visitatori aiutare il turista a orientarsi tra le varie offerte che il territorio offre. Anima del progetto è Michela Ramundo titolare del B&b Tiffany di via Galletti. La passione per il mondo dell’accoglienza turistica l’ha ereditata dai genitori titolari per diverso tempo di un bar in città e prima di un albergo a Formazza. “Innanzitutto credo sia importante che noi del settore ci si conosca di persona e poi valutare proposte concrete per il nostro territorio “ spiega Michela che assieme alla collega Elena Petrulli dell’affittacamere NicoMat pensa all’organizzazione di corsi per qualificare l’offerta turistica domese.
“Il gruppo social creato negli anni passati ha come finalità quella di comunicare tra noi al fine di aiutarsi in caso di overbooking in maniera da sistemare i turisti anche nei giorni dove c’è più richiesta “ aggiunge Ramundo.
Nel corso della riunione di martedì scorso è stata affrontata anche la questione relativa alla tassa di soggiorno. Imposta che a Domodossola entrerà in vigore a partire dal 2025 e le cui tariffe, approvate dalla giunta, saranno in discussione lunedì sera in consiglio comunale.
vcoazzurratv


DISEGNARE IL TERRITORIO FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE Quarta edizione | Parte I | Domodossola | 27 aprile - 26 maggio


In arrivo la quarta edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 27 aprile a domenica 26 maggio. L’appuntamento si conferma tra i più attesi e originali del panorama nazionale: nato nel 2021 nell’ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, quello di Domodossola è un festival giovane che continua a tessere una valida e vivace rete di artisti e creativi intorno al tema del disegno e dell’illustrazione. Grazie a mostre d’arte, collettive e monografiche, incontri, laboratori, workshop, live painting e talk, continua a portare nel nord del Piemonte, in provincia di Verbania, alcuni dei nomi più interessanti e conosciuti legati al mondo dell’arte. Quella che sta per arrivare è la prima parte di un più vasto programma che continuerà a novembre con la mostra di Hugo Pratt in dialogo con Nicola Magrin.

Fulcro della manifestazione gli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola che continuano a dialogare con le opere esposte. Sabato 27 aprile alle ore 17 inaugura Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell’Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza. Gianluca Folì è un artista di punta nel panorama italiano dell’illustrazione, art-director del prestigioso calendario Epson. Per l’occasione Folì ha realizzato una serie di cinque grandi tavole a partire da alcuni schizzi realizzati durante la sua prima visita nelle valli ossolane. In mostra anche i disegni preparatori: un’opportunità per entrare nel vivo della tecnica di lavoro dell’artista che, dal bozzetto iniziale, arriva alla tavola finale. Completa l’esposizione una raccolta di fotografie che seguono la costruzione e l’uso delle centrali, accompagnate da libri e memorabilia d’epoca. Un percorso che illustra anche l’incredibile valenza architettonica, storica e artistica delle centrali idroelettriche d’Ossola, frutto dell’ingegno di uno dei più interessanti architetti del secolo scorso.

In contemporanea, lungo la centrale via Rosmini di Domodossola, sarà possibile visitare “Passare le Alpi”, percorso artistico realizzato completamente all’aperto e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d’Ossola e Canton Vallese. 28 gli illustratori e artisti coinvolti che hanno lavorato su diversi temi: paesaggi dei valichi tra Italia e Svizzera, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.

Evento centrale della quarta edizione, sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18, Mostra mercato “Plein Air” nel centro storico di Domodossola, tra le piazze Chiossi e Fontana, e la via Motta. Trenta artisti che hanno collaborato con il progetto Di-Se nei suoi primi tre anni tornano in Ossola per presentare dal vivo i propri lavori. Nel corso dell’evento realizzeranno per il pubblico sketch e dimostrazioni delle tecniche utilizzate. Tra gli espositori: Cristina Amodei, Sara Bernardi, Cecilia Campironi, Lorenzo Duina, Andrea Legnaioli, Sofia Maltempi, Marco Goran Romano, Gabriele Pino, Carol Rollo, Antonello Ruggieri, Federico Salis, Paola Tassetti, Ilaria Zanellato. Alle 18.30 presso il Collegio Mellerio Rosmini, presentazione di The Milaneser Book, la prima raccolta di cover della rivista immaginaria The Milaneser. Il volume raccoglie illustrazioni dal 2020 al 2023 con contributi di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. A seguire apericena con gli artisti lungo la via Rosmini. L’evento è organizzato in collaborazione con Proloco Domodossola.

Tanti gli eventi collaterali previsti per questa prima parte di programma. Sabato 4 maggio alle ore 18 al Collegio Mellerio Rosmini presentazione del libro Centomila cavalli per Milano di e con Andrea Cannata. L’autore parlerà dello sviluppo idroelettrico delle Valli Devero, Formazza e Antigorio da fine Ottocento al 1962. Domenica 5 maggio visita guidata alla centrale idroelettrica di Verampio, a seguire tappa con degustazione al laboratorio del Consorzio Erba Böna dove sarà esposta una selezione delle tavole della mostra “Herbarium Vagans” (visitabile dal 27 aprile al 26 maggio).

Sabato 11 maggio, inaugurazione alle ore 17 a Calasca Castiglione della mostra Calasca e le sue frazioni, venti acquarelli originali di Caterina Gomirato (aperta fino al 30 giugno).

Sabato 18 maggio, alle ore 15 al Collegio Mellerio Rosmini, laboratorio creativo Alla ricerca delle Creature Fantastiche con l’illustratore Gabriele Pino. Pino da tempo ha avviato una ricerca sul mondo del fantastico nella tradizione popolare delle regioni d’Italia. Il laboratorio è rivolto a bambini da 6 a 10 anni (è richiesta la prenotazione ad amossola2015@gmail.com). A seguire, alle 17.30 presentazione di Sul dorso del basilisco, il quaderno d’artista di Gabriele Pino frutto di una ricerca sul mondo del fantastico nelle vallate ossolane.

Continua inoltre la proposta dell’Artoteca Di-Se, progetto che, primo in Piemonte, promuove il prestito domestico gratuito di opere d’arte. Maggiori informazioni su: artotecadise.it

Il festival Di-Se è a cura di Paolo Lampugnani e di Associazione Musei d’Ossola. La realizzazione di Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del VCO.

La seconda parte del festival porterà a Domodossola nuovi grandi artisti e opere, tra cui le tavole del celebre Hugo Pratt, uno dei fumettisti più noti in Italia, padre di Corto Maltese, in dialogo con Nicola Magrin, pittore e illustratore, compagno di viaggio dello scrittore Paolo Cognetti, autore della copertina di “Le otto montagne”. La mostra Passi silenziosi nel bosco. Da Hugo Pratt a Nicola Magrin lungo i sentieri degli indiani americani sarà allestita al Collegio Mellerio Rosmini a novembre di quest’anno.

FESTIVAL DI-SE | QUARTA EDIZIONE | PARTE I

tutte le mostre sono aperte dal 27 aprile al 26 maggio

ingresso libero

amossola.it

MOSTRE

Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

inaugurazione, sabato 27 aprile ore 17

aperture | venerdì 15-19 | sabato e domenica 10-13 | 16-19

aperture straordinarie lunedì 29 e martedì 30 aprile, mercoledì 1 maggio 16-19

visite guidate su prenotazione amossola2015@gmail.com (costo 3€ a persona, minimo 5 persone, massimo 20)

PASSARE LE ALPI

mostra outdoor lungo via Rosmini, Domodossola (VB)

visite guidate per scolaresche su prenotazione amossola2015@gmail.com

HERBARIUM VAGANS

laboratorio Consorzio Erba Böna, località Verampio 20, Crodo (VB)

CALAsCA E LE SUE FRAZIONI di Caterina Gomirato

inaugurazione, sabato 11 maggio ore 17

sala polivalente località Antrogna 67, Calasca Castiglione (VB)

apertura fino al 30 giugno (su prenotazione al numero 0324-81007)

IN GIORNATA

PRESENTAZIONE LIBRO | CENTOMILA CAVALLI PER MILANO di e con Andrea Cannata

sabato 4 maggio ore 18

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

VISITA GUIDATA ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI VERAMPIO

domenica 5 maggio ore 15

a seguire tappa con degustazione al laboratorio del Consorzio Erba Böna + Herbarium Vagans

su prenotazione progettiproloco@gmail.com | 3780624798

LABORATORIO CREATIVO | ALLA RICERCA DELLE CREATURE FANTASTICHE con Gabriele Pino

sabato 18 maggio ore 15

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

per bambini da 6 a 10 anni

su prenotazione amossola2015@gmail.com

ore 17.30

presentazione del quaderno d’artista Sul dorso del basilisco di Gabriele Pino

MOSTRA MERCATO “PLEIN AIR”

sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18

centro storico di Domodossola (VB), tra piazza Chiossi, piazza Fontana e via Motta

PRESENTAZIONE DI THE MILANESER BOOK

sabato 25 maggio ore 18.30

Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)

*La mostra Elektricon. Portaluppi in Ossola sarà visitabile fino alle ore 22



BIO DEGLI ARTISTI OSPITI

GIANLUCA FOLÌ

Straordinario illustratore, il suo lavoro è riconosciuto e premiato a livello internazionale. Dal suo studio di Grottaferrata nei Castelli Romani, lavora con clienti di tutto il mondo. Nel 2015 le sue opere sono state selezionate e premiate dalla Society of Illustrators di New York con la medaglia d’oro, categoria Editorials and Books, e nello stesso anno con la medaglia d’argento alla Society of Illustrators di Los Angeles. Folì è anche stato scelto per due anni consecutivi da Creative Quarterly, Applied Arts Annual e Communications Arts Annual. Il suo lavoro di illustratore è stato esposto in varie collettive in Italia e all’estero.

Con “Colorseeker: l’origine dei colori”, la sua edizione del Calendario Epson 2021, è stato selezionato per il 63° Premio annuale della Society of Illustrators NY, massimo riconoscimento nel mondo dell’illustrazione, unico italiano nella categoria Institutional Series. È nella lista dei vincitori dei Creative Quarterly 62, importante rivista newyorkese specializzata in arte, fotografia e design che ogni anno seleziona i migliori lavori nell’ambito della comunicazione visiva. “Colorseeker: l’origine dei colori” ha vinto anche il ComArts Award of Excellence 2021 nella categoria Institutional Project (su 4.000 candidature), primo classificato nella categoria. Il calendario è stato inserito nell’Annual (tiratura di 250.000 copie per gli USA e 450.000 copie nel resto del mondo), che viene spedito ad art director, designer, agenzie e a tutti gli abbonati al ComArts Award. Ancora, il calendario è tra i finalisti degli ADC 100th Annual Awards - Shortlist nella categoria Brand / Communication Design (unico progetto italiano tra i 20 finalisti in questa sezione). Gli ADC Annual Awards premiano ogni anno a livello globale le eccellenze dal mondo del design e della pubblicità in termini di creatività e innovazione. Nel 2021 ha vinto l’ADCI Bronze Awards, il premio più ambito dalla community creativa italiana assegnato dall’Art Directors Club Italiano. Infine, Folì è tra i Merit Winners selezionati e pubblicati nell’annuario dedicato all’illustrazione N°18 (Professional Show).


CATERINA GOMIRATO

Nata nel 1977, si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove integra la sua formazione seguendo anche corsi di pittura. Successivamente, grazie a una borsa di studio, lavora a Vienna nel laboratorio di scenografia “Art for Art” Theater Service GHmb, in qualità di pittrice di scena. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi, mostre personali e collettive. Collabora con associazioni artistiche e culturali. La sua ricerca artistica mantiene un’evidente impostazione scenografica e si concretizza in composizioni astratte grafico-pittoriche essenziali. Altro elemento fondamentale del suo procedimento artistico e della poetica è l’interesse per la musica jazz, in particolare nelle sue caratteristiche di sospensione, frammentazione, silenzio e asimmetria.


GABRIELE PINO

Da bambino sognava di fare magie, poi ha iniziato a disegnare e ha realizzato il suo sogno. Lavora come illustratore e comunicatore visivo: ha collaborato e collabora con case editrici italiane e francesi. Tra queste Mondadori, A2MIMO e ADDeditore, giornali come LaStampa e Focus Junior, e diverse aziende. Ha lavorato anche con la tivù e il teatro per RAIgulp, RAIplay e il Teatro alla Scala di Milano. Realizza laboratori di disegno e illustrazione “qua e là” nelle scuole d’Italia e in Francia. Lavora per IED Torino come docente. Viaggia nella provincia italiana e nel mondo, principalmente nelle zone rurali, alla ricerca delle creature fantastiche della tradizione orale che raccoglie nel suo progetto vissuto, scritto e illustrato: “Il Bestiario d’Italia”. È cresciuto a Moncrivello e a Cigliano ed è proprio qui che, circondato da Masche, Babau, folletti, Om Servaj, Fate Melusine e Pe d’Oca, ha sviluppato la sua passione per le creature fantastiche. La Natura e gli esseri umani sono la sua fonte di ispirazione: ne ama tanto la poesia quanto le stranezze. E nel tempo libero lascia che la vita lo sorprenda.

Fonte: Comunicato Stampa Ufficio stampa

Al via la quarta edizione del Festival dell'illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 27 aprile a domenica 26 maggio

 

L'appuntamento si conferma tra i più attesi e originali del panorama nazionale: nato nel 2021 nell'ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera "Di-Se - DiSegnare il territorio", quello di Domodossola è un festival giovane
che continua a tessere una valida e vivace rete di artisti e creativi intorno al tema del disegno e dell'illustrazione.

Grazie a mostre d'arte, collettive e monografiche, incontri, laboratori, workshop, live painting e talk, continua a portare nel nord del Piemonte, in Ossola, alcuni dei nomi più interessanti e conosciuti legati al mondo dell'arte. Quella che sta per arrivare è la prima parte di un più vasto programma che continuerà a novembre con la mostra di Hugo Pratt in dialogo con Nicola Magrin.

Fulcro della manifestazione gli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, che continuano a dialogare con le opere esposte. Sabato 27 aprile alle ore 17 inaugura "Elektricon. Portaluppi in Ossola" di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell'architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche delle valli Antigorio e Formazza. Gianluca Folì è un artista di punta nel panorama italiano dell'illustrazione, art-director del prestigioso calendario Epson. Per l'occasione Folì ha realizzato una serie di cinque grandi tavole a partire da alcuni schizzi realizzati durante la sua prima visita nelle valli ossolane. In mostra anche i disegni preparatori: un'opportunità per entrare nel vivo della tecnica di lavoro dell'artista che, dal bozzetto iniziale, arriva alla tavola finale. Completa l'esposizione una raccolta di fotografie che seguono la costruzione e l'uso delle centrali, accompagnate da libri e memorabilia d'epoca. Un percorso che illustra anche l'incredibile valenza architettonica, storica e artistica delle centrali idroelettriche dell'Ossola, frutto dell'ingegno di uno dei più interessanti architetti del secolo scorso.

In contemporanea, lungo la centrale via Rosmini di Domodossola, sarà possibile visitare "Passare le Alpi", percorso artistico realizzato completamente all'aperto e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d'Ossola e Canton Vallese. Ventotto gli illustratori e artisti coinvolti che hanno lavorato su diversi temi: paesaggi dei valichi tra Italia e Svizzera, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.

Evento centrale della quarta edizione, sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18, la mostra  mercato "Plein Air" nel centro storico di Domodossola, tra le piazze Chiossi e Fontana, e la via Motta. Trenta artisti che hanno collaborato con il progetto Di-Se nei suoi primi tre anni tornano in Ossola per presentare dal vivo i propri lavori. Nel corso dell'evento realizzeranno per il pubblico sketch e dimostrazioni delle tecniche utilizzate. Tra gli espositori: Cristina Amodei, Sara Bernardi, Cecilia Campironi, Lorenzo Duina, Andrea Legnaioli, Sofia Maltempi, Marco Goran Romano, Gabriele Pino, Carol Rollo, Antonello Ruggieri, Federico Salis, Paola Tassetti, Ilaria Zanellato. Alle 18.30 presso il Collegio Mellerio Rosmini, presentazione di "The Milaneser Book", la prima raccolta di cover della rivista immaginaria The Milaneser. Il volume raccoglie illustrazioni dal 2020 al 2023 con contributi di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. A seguire apericena con gli artisti lungo la via Rosmini. L'evento è organizzato in collaborazione con la Proloco di Domodossola.

Tanti gli eventi collaterali previsti per questa prima parte di programma. Sabato 4 maggio alle ore 18 al Collegio Mellerio Rosmini presentazione del libro "Centomila cavalli per Milano" di e con Andrea Cannata. L'autore parlerà dello sviluppo idroelettrico delle valli Devero, Formazza e Antigorio da fine Ottocento al 1962. Domenica 5 maggio visita guidata alla centrale idroelettrica di Verampio, a seguire tappa con degustazione al laboratorio del Consorzio Erba Böna dove sarà esposta una selezione delle tavole della mostra "Herbarium Vagans" (visitabile dal 27 aprile al 26 maggio). Sabato 11 maggio, inaugurazione alle ore 17 a Calasca Castiglione della mostra "Calasca e le sue frazioni", venti acquarelli originali di Caterina Gomirato (aperta fino al 30 giugno). Sabato 18 maggio, alle ore 15 al Collegio Mellerio Rosmini, laboratorio creativo "Alla ricerca delle Creature Fantastiche" con l'illustratore Gabriele Pino. Il laboratorio è rivolto a bambini da 6 a 10 anni (è richiesta la prenotazione ad amossola2015@gmail.com). A seguire, alle 17.30 presentazione di "Sul dorso del
basilisco", il quaderno d'artista di Gabriele Pino frutto di una ricerca sul mondo del fantastico nelle vallate ossolane.

Continua inoltre la proposta dell'Artoteca Di-Se, progetto che, primo in Piemonte, promuove il prestito domestico gratuito di opere d'arte.

Il festival Di-Se è a cura di Paolo Lampugnani e di Associazione Musei 'Ossola. La realizzazione di "Elektricon. Portaluppi in Ossola" di Gianluca Folì è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del Vco.

La seconda parte del festival porterà a Domodossola nuovi grandi artisti e opere, tra cui le tavole del celebre Hugo Pratt, uno dei fumettisti più noti in Italia, padre di Corto Maltese, in dialogo con Nicola Magrin, pittore e illustratore, compagno di viaggio dello scrittore Paolo Cognetti, autore della copertina di "Le otto montagne". La mostra "Passi silenziosi nel bosco. Da Hugo Pratt a Nicola Magrin lungo i sentieri degli indiani americani"
sarà allestita al Collegio Mellerio Rosmini a novembre di quest'anno.

novaratoday.it

Ex cava del Sacro Monte Calvario di Domodossola, pronto il progetto per il recupero a fini turistici e culturali

 Dietro la tangenziale Dalla Chiesa di Domodossola, a ridosso della montagna del Calvario, per diversi anni era stata svolta un’attività estrattiva. La società Palissandro, proprietaria dell'area, ha iniziato a riqualificare nel 2020 il sito, per poi cederlo al comune nel 2025. L'assessore ai lavori pubblici Franco Falciola, rispondendo ad un'interpellanza del Pd in consiglio comunale, ha fatto il punto sull'andamento della bonifica. Si tratta di un intervento di recupero del sito ex cava Calvario per fini turistici, culturali.

“Il progetto - ha detto l'assessore Falciola - prevede la ricostruzione parziale del versante, la messa in sicurezza delle pareti rocciose che circondano l'area dell'ex cava oltre alla rinaturalizzazione con sistemazione a prato e parziale piantumazione con funzione di area verde urbana per usi pubblici. Sono previste quattro aree pianeggianti, destinate una allo sgambamento cani e le altre ad area verde attrezzata con panchine. Tutto l'iter è in capo alla verifica del controllo della Regione”.

Il comune, quando diventerà proprietario dell'area, valuterà la realizzazione anche di una palestra di roccia. “Già nel progetto originario si era valutato di fare una palestra di roccia - ga detto Falciola - . Un miglioramento sotto l'aspetto estetico si vede”. 

Si creerebbe così un’ulteriore possibilità turistica a pochi passi non solo dalla riserva del Sacro Monte Calvario ma anche dal centro di Domodossola. Il consigliere Ettore Ventrella, che ha illustrato l'interpellanza, si è dichiarato soddisfatto della risposta.

Ossola News

Dal 4 al 10 marzo sconti per le donne sulla Ferrovia Vigezzina-Centovalli

Il 2024 della Ferrovia Vigezzina-Centovalli è iniziato con un nuovo riconoscimento internazionale, la menzione come ‘treno del mese’ sul britannico The Guardian, accompagnata dal successo della promozione ‘Inverno per 2’ che ha visto viaggiare più di 2000 passeggeri.

Adesso la ferrovia che collega la piemontese Domodossola alla ticinese Locarno propone una nuova offerta: dal 4 al 10 marzo tutte le viaggiatrici potranno salire a bordo a soli 8 euro (anziché 37 euro, viaggio a/r, senza soste intermedie) con il biglietto speciale ‘Settimana della donna’, acquistabile online su http://prenota.vigezzinacentovalli.com/

Dopo l’ennesimo inverno decisamente povero di neve, i paesaggi attraversati dai treni bianchi e blu sono pronti a trasformarsi e il viaggio tra Italia e Svizzera sarà un’opportunità irripetibile per ammirare il risveglio della natura in Valle Vigezzo e nelle Centovalli, ma soprattutto a Locarno, sul Lago Maggiore, grazie alle fioriture di camelie. Un’occasione di viaggio che la Ferrovia Vigezzina-Centovalli arricchisce con la promozione dedicata all’apprezzatissima rassegna floreale “Camelie Locarno”, in programma dal 20 al 24 marzo.

Da Domodossola a Locarno, in poco meno di due ore, un viaggio lento e panoramico conduce sulla sponda elvetica del Lago Maggiore per ammirare le fioriture della rinomata manifestazione internazionale ‘Camelie Locarno’, alla 25^ edizione. Sede dell’evento è il Parco delle Camelie di Locarno, raggiungibile a piedi o con servizio autobus speciale dalla stazione di Locarno, che accoglie oltre un migliaio di varietà di camelie: la mostra, curata nei minimi dettagli e in grado di attirare appassionati, ma anche semplici amanti delle straordinarie fioriture primaverili, ospiterà oltre 200 esemplari recisi.

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli offre un biglietto speciale che include il tragitto di andata e ritorno da Domodossola a Locarno, valido uno/due giorni, con prenotazione del posto a sedere e ingresso a Camelie Locarno. Il biglietto denominato “Festival delle Camelie Locarno”, acquistabile online su prenota.vigezzinacentovalli.com/, è in vendita a 36 euro (adulti) e 14 euro (ragazzi dai 6 ai 16 anni).
Viaggiano gratis i bambini fino a 6 anni non compiuti. Sarà sufficiente consegnare il voucher allegato al biglietto ferroviario per poter accedere al Parco delle Camelie.

travelnostop.com

Vanity Fair alla scoperta dei "tesori nascosti" dell'Ossola

 

Sono sempre più numerosi i turisti che ogni giorno affollano la provincia del Vco, e ciò anche grazie alle sempre più frequenti menzioni dei tesori del nostro territorio su giornali nazionali e internazionali. Questa volta parliamo di Vanity Fair, dove è stato pubblicato un articolo di Raffaella Serini dal titolo “7 esperienze insolite che puoi vivere in Piemonte (e non lo sapevi)”. Tra queste meraviglie nascoste della regione, ben due si trovano in Ossola: le centrali idroelettriche di Piero Portaluppi e Domodossola, definita come “la città dello spelling”.

Quello di Portaluppi, come scrive la giornalista di Vanity Fair, è un nome molto noto per l’architettura milanese. Ma in molti non sanno che “Prima di plasmare Milano, Portaluppi aveva progettato quattro centrali idroelettriche in Val d'Ossola, che già ai tempi vennero considerate uno straordinario esempio di architettura industriale del XX secolo. Le ispirazioni moderniste e liberty negli impianti di Crego, Valdo e Cadarese, quelle medievali a Verampio, che, ancora oggi, con le sue torri e le decorazioni geometriche somiglia più a un castello che a una centrale idroelettrica”, si legge nell’articolo di Raffaella Serini.

Ma non è finita qui. Tra le meraviglie piemontesi citate da Vanity Fair c’è anche Domodossola, cuore pulsante dell’Ossola e nota in tutta Italia soprattutto per l’ormai iconica “D”. La città, però, è molto più di un semplice strumento di spelling, come racconta Serini: “Quante volte lo avrete detto, «D di Domodossola». Ebbene, adesso è giunto il momento di dare finalmente un volto (o quantomeno una immagine) a questa città. Anche perché non si tratta solo della città “dello spelling” più famosa d'Italia, ma anche di una gran bella cittadina (che si trova in Piemonte, sì, quasi al confine con la Svizzera). Al centro della Val d'Ossola, tra il Lago Maggiore e le montagne, Domodossola è una roccaforte medievale che è stata anche terra di passaggio e di confine, quindi con una forte impronta cosmopolita e (inter)culturale”, spiega la giornalista. “L'esplorazione non può che cominciare da Piazza Mercato, vero e proprio salotto cittadino, circondato da portici quattrocenteschi e da palazzi con logge e balconate (anche di legno), da cui parte Via Briona, l'antica strada dei mercanti oggi costellata di piccole botteghe storiche. Ogni tanto bisogna alzare lo sguardo per non perdere le cariatidi che sostengono i balconcini. Passeggiando per il centro storico (oggi interamente riqualificato e pedonalizzato) vi imbatterete anche in una casa interamente in pietra e legno, simile a una baita: si tratta di un'antica dimora Walser, nome con cui si definisce la popolazione germanica che qui si trasferì dalla Svizzera in epoca medievale”.

ossolanews.it

Domodossola. Inaugurata la mostra 'Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia'. Fino al 6 Agosto


È stata inaugurata ufficialmente nel tardo pomeriggio di venerdì la mostra “Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia”, omaggio al pittore e musicista ossolano di origini novaresi scomparso nel gennaio del 2021 a 85 anni.

Composta da un'ottantina di opere, ed affettuosamente voluta dai figli dell'artista Fanny e Stefano, l'ampia esposizione è curata da Francesco Maria Ferrari e organizzata da Collezione Poscio e Associazione Culturale Mario Ruminelli per la nuova stagione culturale di Casa De Rodis.

“In mostra, per la prima volta, sono riunite opere che comprendono l’intero percorso artistico del pittore, lungo anni di infaticabile ricerca e tensione morale verso una verità personale irrinunciabile e sempre attuale nella poetica dell’artista, quella dell’Arte come motivo esistenziale e capace di penetrare tra vero e falso, tra reale e immaginario, con la consapevolezza di rappresentare la propria 'realtà'” dichiara il curatore della mostra, Francesco Maria Ferrari – I dipinti scelti, spartiti colorati con splendidi arrangiamenti, con segno e colori inediti e unici, sono palpitanti delle emozioni vissute dal pittore stesso, tempestivo nello sperimentare ogni tipo di tecnica applicata alle tematiche più diverse con lo spirito contrappuntista dell’invenzione che distingue le opere una dall’altra.”

Un ricco percorso di visita su più piani, che diventa ancor più coinvolgente grazie alle parole di Giuliano Crivelli e di altri autori da lui amati che il visitatore incontrerà lungo i propri passi.

"Siamo lieti di ospitare a Casa De Rodis le opere di Giuliano Crivelli, artista ed amico a noi molto caro, – commenta Paola Poscio, in rappresentanza dell'omonima Associazione – quasi tornasse a farci visita, com'era solito, a volte a casa, a volte in ufficio, sempre con il suo garbo, la sua gentilezza, la sua profonda umanità."

"La retrospettiva dedicata a Giuliano Crivelli non è solo l'opportunità per celebrare uno dei più eclettici artisti ossolani della seconda metà del Novecento, ma rappresenta anche l'incontro (fortemente auspicato) tra due realtà associative, Ruminelli e Poscio, che hanno tutte le carte in regola per divenire un riferimento culturale imprescindibile per Domodossola ed il suo territorio. È nel DNA dell'Associazione Ruminelli – conferma il Presidente, Massimo Gianoglio – agire in sinergia quando si tratta di portare avanti progetti validi ed importanti come questo."

La mostra “Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia” sarà visitabile presso Casa De Rodis, in Piazza Mercato a Domodossola, dal 6 maggio al 6 agosto 2023, con ingresso libero, il venerdì dalle ore 15 alle ore 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19.

In programma anche alcuni appuntamenti a corollario della mostra: Venerdì 16 giugno, ore 17 – Cappella Mellerio, Piazza Rovereto

Presentazione del libro Giuliano Crivelli. Ritratto d'artista di Francesco Maria Ferrari, Grossi Edizioni Venerdì 23 giugno, ore 18 – Casa De Rodis

Concerto jam-session del Quintetto Saxology

Visite guidate gratuite con il curatore Francesco Maria Ferrari Venerdì 23 giugno, al termine del concerto jam-session del Quintetto Saxology Venerdì 14 luglio, ore 18

Per maggiori informazioni: info@collezioneposcio.it | 347 7140135 Casa De Rodis, Piazza Mercato 8, Domodossola (VB) www.collezioneposcio.it – www.ruminelli.it FB/IG Collezione Poscio – FB/IG Associazione Culturale Mario Ruminelli

Giuliano Crivelli

Giuliano Crivelli nasce nel 1935 a Novara. Nel 1947 la famiglia si trasferisce a Domodossola e in Ossola Crivelli attraversa il corso della vita sino alla morte avvenuta l’11 gennaio 2021 a Trontano. In Val d’Ossola, il giovane Giuliano incontra un paesaggio profondamente diverso da quello novarese: i sentieri sono in salita, non ci sono più le strade piane da percorrere tra i folti e sterminati filari di pioppi della pianura che si perdono verso orizzonti lontanissimi; alte e rocciose quinte montane restringono lo spazio del cielo e mettono in evidenza una luce nuova che leviga le pietre, gli alberi e ogni altra cosa.

Sin da allora la sua attività è equamente ripartita tra musica – classica e jazz – e pittura. Avvia giovanissimo lo studio del violino presso l’Istituto Brera di Novara e verso il 1950 inizia a frequentare la scuola d’arte del maestro Nino di Salvatore, esponente tra i più validi e creativi del Movimento Arte Concreta. Grazie a Di Salvatore fanno colpo su Crivelli nuovi incantamenti, da Franz Kline a Nicolas De Stael, fino a Jackson Pollock. Dopo tali folgorazioni, lasciati gli anni legati all’Arte Concreta, l’esperienza astratta si svilupperà nell’esplorazione coloristica orientata all'emotività spontanea dell’Informale, in particolare ispirata allo sperimentalismo nordamericano dell’Action Painting.

Agli anni Cinquanta risale anche l’incontro con la musica jazz, grazie, tra gli altri, allo straordinario linguaggio musicale di John Coltrane. Nel 1966 un grave incidente segnerà la vicenda dell’uomo e quindi dell’artista Crivelli, cui seguirà la scelta di abbandonare la pittura di gesto e di rivedere nel profondo le proprie concezioni. Il pittore si calerà con totale coinvolgimento nella contemporaneità e nella “civiltà dell’immagine”, toccando la Pop Art, il Nouveau Realisme e l’Iperrealismo per giungere sino alla pubblicità e al graphic design.

All’impegno in pittura corrisponde, sul versante musicale, il conseguimento del Diploma di flauto nel 1971 presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Verso gli anni '70 avviene un altro cambiamento, tanto determinante quanto poco rumoroso, e Giuliano Crivelli scopre la sorgente della sua pittura sull’uscio di casa, nel cielo e nelle nuvole, negli amici alati e nelle creature tutte dell’universo naturale. Nel cerchio magico del suo mondo radicato nelle vallate dell’Ossola, lo sguardo di Crivelli ripropone incessantemente e con emozionante meraviglia le scoperte svelate in un rapporto vitale con il microcosmo ossolano sempre rinnovato tra realtà e poesia.

Nel 1973 realizza il proprio sogno e vola in America dove visita Vancouver, New York e Boston e negli Stati Uniti e in Canada tornerà anche come protagonista di alcune mostre.

ossolanews.it

In arrivo la terza edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 6 maggio a domenica 2 luglio

vconews.it

Tre gli artisti che espongono quest’anno negli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di DomodossolaElisa MacellariPaolo Metaldi e Paola Tassetti.

Ognuno concepisce l’illustrazione in modo diverso: Metaldi si muove nel poliedrico universo del designMacellari in quello della graphic novelTassetti coglie aspetti più legati al mondo dell’arte contemporanea.


Inaugurazione Sabato 6 Maggio alle ore 18. 

in https://www.facebook.com/dise2020/

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci turismoculturale@yahoo.it


Da Domodossola a Berna scavalcando due catene alpine. Il nuovo treno Italia-Svizzera tra bellezza e brivido

 Il Trenino Verde delle Alpi collega la Val d'Ossola con la capitale elvetica in due ore attraverso la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Tutto quello che c'è da scoprire durante il viaggio e nelle varie tappe del viaggio

C’è un nuovo treno turistico che attraversa i monti tra Italia e Svizzera. Nell'anno in cui il Paese d'oltralpe sta rilanciando il suo network di ferrovie di montagna, un unicum a livello mondiale, che pochi mesi fa si è arricchito della prima linea a scartamento variabile, e per farlo ha messo in campo il testimonial n.1 del suo turismo, Roger Federer, ecco anche il Trenino Verde delle Alpi. Parte, ogni due ore, da Domodossola e porta fino a Berna percorrendo la linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg. Un biglietto giornaliero, a prezzi particolarmente convenienti per i turisti italiani, offre l’opportunità di salire e scendere dal treno liberamente nelle diverse stazioni e di utilizzare gratuitamente i battelli che solcano le acque del suggestivo lago di Thun. Il viaggio parte da Domodossola – comodamente raggiungibile in treno da tutta la penisola -, borgo protetto da una cinta muraria che il sabato si anima con un antico e vivace mercato cittadino.

E proprio dai porticati di piazza del Mercato, facilmente raggiungibile dalla stazione, può partire la passeggiata alla scoperta degli eleganti palazzi del Borgo della Cultura ( il centro storico),  tra i quali Palazzo Silva,  una delle più belle costruzioni gentilizie rinascimentali della regione subalpina, e Palazzo San Francesco, edificato lungo i muri perimetrali di una maestosa chiesa del 1200 e oggi sede dei Musei Civici. Poco dopo aver lasciato Domodossola, il Trenino Verde delle Alpi entra nel traforo ferroviario del Sempione, scavato sotto il monte Leone (3552 m), lungo oltre 19 km e inaugurato nel lontano 1906, per poi riemergere a Briga. Una breve sosta in questa graziosa cittadina dominata dalle tre torri con dorate cupole a cipolla di castello Stockalper,  fatto erigere nel Seicento dallo scaltro mercante  Kaspar Stockalper, permette di visitare il caratteristico centro storico.

E chi viaggia con bambini può raggiungere il World Nature Forum, un nuovissimo museo interattivo dedicato a questo angolo delle Alpi. Lasciata Briga il trenino risale la valle del Rodano, si inerpica per quasi 500 metri di dislivello sulla “rampa sud” regalando ai passeggeri piacevoli panorami, passa da Goppenstein, percorre per circa 15 km la galleria in quota del Lötschberg, attraversa una galleria elicoidale di 1655 metri e arditi viadotti fino a raggiungere il borgo medievale di Thun. Qui vale la pena programmare una sosta un po’ più lunga per visitare il museo ospitato nel  castello degli Zähringen, risalente al XII secolo, passeggiare per il centro storico, attraversare i ponti in legno sul fiume Aare ( il più lungo corso d’acqua della Svizzera, immissario del Reno)  e imbarcarsi sul battello che naviga il lago di Thun tra castelli, borghi romantici e una breve escursione che porta alle Grotte di San Beato, visitabili per circa un chilometro.

L’ultima tappa del nostro viaggio è Berna, la  capitale della Svizzera, Patrimonio UNESCO per il suo centro storico. Un piccolo gioiello di urbanistica medievale, fondato nel 1191, con ben sei km di portici, diverse fontane rinascimentali, la  Zytglogge (torre dell’orologio) sulla quale salire, le 294 figure del Giudizio Universale presenti sul portale principale della cattedrale tardomedievale, la casa dove per sette anni alloggiò Einstein  e il Zentrum Paul Klee, progettato nel 2005 da Renzo Piano, che ospita la più importante collezione di opere del pittore svizzero considerato uno degli artisti  più importanti del modernismo. E con un po’ di fortuna nella Fossa degli Orsi in riva al fiume Aare si possono ammirare i tre orsi bruni bernesi, mammifero dichiarato nel 1224  animale araldico ufficiale della città. Il viaggio sul Trenino Verde delle Alpi permette anche di provare l’esemplare integrazione tra ferrovia e trasporto pubblico su gomma, ferro o lacustre, che offre l’opportunità di partire dalle diverse stazioni toccate dal treno turistico per escursioni in alcune delle più belle località delle Alpi Svizzere, inclusa Interlaken lo Jungfrau-Aletsch,  proclamato primo patrimonio alpino naturalistico dell’UNESCO.

repubblica.it

- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it

in https://viagginews.blogspot.com/

Oxilia - Teatro e musica per la terra d'Ossola, IV ed. 28 agosto 2022 Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso Domodossola

28 agosto 2022

Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso Domodossola

Esecuzione integrale de

I Concerti Brandeburghesi
di J.S. Bach
Ensemble Pecelli
Andrea Pecelli: direttore

Ore 19.30: prima parte
Ore 21.30: seconda parte


Fonte: Comunicato Stampa
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale