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Il Venerdì Santo di Romagnano al Sacro Monte di Domodossola, domenica 23 giugno 2024

 


Domenica 23 giugno, edizione straordinaria delle
Sacre Rappresentazioni di Romagnano Sesia
al Sacro Monte Calvario di Domodossola.
Dopo le tre edizioni speciali al Sacro Monte di Varallo e al Sacro Monte di Orta, le scene della Passione di Cristo prendono vita nella scenografica cornice del Sacro Monte Calvario di Domodossola.

Gli attori del Venerdì Santo rappresenteranno undici quadri tra i più significativi, in un percorso itinerante tra le magnifiche cappelle del Sacro Monte Calvario.

PROGRAMMA
Ore 14.30 Processione

Ore 15.00 INIZIO DELLA RAPPRESENTAZIONE PRESSO LA CAPPELLA N.15
QUADRO I
Ultima cena – Lavanda dei Piedi
Istituzione dell’Eucarestia
QUADRO II
L’Orto del Getsemani
QUADRO III
Tribunale di Anna e Caifa
QUADRO IV
Il rinnegamento di Pietro
QUADRO V
Disperazione e morte di Giuda
QUADRO VI
Gesù al Tribunale di Pilato
QUADRO VII
Gesù al Tribunale di Erode
QUADRO VIII
Gesù ritorna al Tribunale di Pilato
QUADRO IX
La flagellazione
La dolorosa salita al Calvario
QUADRO X
Incontro con le Pie donne
Il Cireneo
QUADRO XI
La Crocifissione
Deposizione
Pianto della Madonna



Ingresso ad offerta libera

Ex cava del Sacro Monte Calvario di Domodossola, pronto il progetto per il recupero a fini turistici e culturali

 Dietro la tangenziale Dalla Chiesa di Domodossola, a ridosso della montagna del Calvario, per diversi anni era stata svolta un’attività estrattiva. La società Palissandro, proprietaria dell'area, ha iniziato a riqualificare nel 2020 il sito, per poi cederlo al comune nel 2025. L'assessore ai lavori pubblici Franco Falciola, rispondendo ad un'interpellanza del Pd in consiglio comunale, ha fatto il punto sull'andamento della bonifica. Si tratta di un intervento di recupero del sito ex cava Calvario per fini turistici, culturali.

“Il progetto - ha detto l'assessore Falciola - prevede la ricostruzione parziale del versante, la messa in sicurezza delle pareti rocciose che circondano l'area dell'ex cava oltre alla rinaturalizzazione con sistemazione a prato e parziale piantumazione con funzione di area verde urbana per usi pubblici. Sono previste quattro aree pianeggianti, destinate una allo sgambamento cani e le altre ad area verde attrezzata con panchine. Tutto l'iter è in capo alla verifica del controllo della Regione”.

Il comune, quando diventerà proprietario dell'area, valuterà la realizzazione anche di una palestra di roccia. “Già nel progetto originario si era valutato di fare una palestra di roccia - ga detto Falciola - . Un miglioramento sotto l'aspetto estetico si vede”. 

Si creerebbe così un’ulteriore possibilità turistica a pochi passi non solo dalla riserva del Sacro Monte Calvario ma anche dal centro di Domodossola. Il consigliere Ettore Ventrella, che ha illustrato l'interpellanza, si è dichiarato soddisfatto della risposta.

Ossola News

Visite guidate tematiche ai Sacri Monti Tre giorni dedicati a scoprire i Sacri Monti di Orta, Griffa, Varallo e Calvario di Domodossola e i cammini dell’Alto Piemonte che li collegano - Grand Tour del Lago d’Orta, Cammino di San Carlo e Cammino di San Bernardo

 Natura, storia, spiritualità, arte e cultura in rete per un nuovo turismo slow grazie al progetto “Le Vie dei Sacri Monti. Alla riscoperta di un paesaggio culturale”, realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il bando “Territori In Luce. Valorizzare le identità culturali dei luoghi per sviluppare il turismo sostenibile”

mercoledì 4 ottobre
ore 15.00 Arrivo giornalisti e sistemazione presso albergo Monterosa, Ameno
ore 17.00 Incontro presso Hotel San Rocco. Intro e focus sui cammini dell’Alto Piemonte
ore 19.30 Apericena con i prodotti del territorio

giovedì 5 ottobre
ore 8.30 Escursione lungo il Grand Tour del Lago d’Orta e Cammino di San Bernardo
ore 11.00 Imbarco per Pella con escursione a Egro
ore 12.30 Pranzo presso il Circolo Fantini di Egro
ore 14.00 Visita alla Croce di Egro
ore 15.00 Imbarco per isola di San Giulio con visita guidata
ore 16.30 Arrivo Orta San Giulio. Salita al Sacro Monte di Orta e visita guidata al tramonto
ore 20.00 Cena conviviale presso ristorante Sacromonte

venerdì 5 ottobre
ore 9.00 Transfer per Varallo (Cammino di San Carlo)
ore 10.00 Chiesa Santa Maria delle Grazie e Parete Gaudenziana. Salita al Sacro Monte di Varallo
ore 11.00 Visita guidata Sacro Monte di Varallo
ore 13.00 Pranzo presso ristorante
ore 15.00 Transfer per Borgosesia
ore 15.30 Escursione piedi sul Cammino di San Carlo verso Guardabosone
ore 16.30 Visita ai musei di Guardabosone
ore 18.30 Transfer per Orta San Giulio
ore 20.00 Cena conviviale

sabato 7 ottobre
ore 9.30 Partenza giornalisti

Segnaliamo inoltre che nella mattinata di sabato 7 ottobre si terrà presso il Sacro Monte di Orta il
Corso di Formazione per Giornalisti Comunicare i Sacri Monti: un patrimonio da riscoprire nel ventennale del riconoscimento Unesco promosso da Ordine dei Giornalisti del Piemonte ORG, in collaborazione con Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte.

Venerdì 7 ottobre 2023, dalle 10:00 alle 13:00
Sala convegni Sacro Monte di Orta, Via al Sacro Monte (senza numero civico), 28016, Orta San Giulio (No)
Chiusura iscrizioni 06/10/2023

Programma
Fra i Patrimoni mondiali riconosciuti dall’Unesco ci sono anche i Sacri Monti del Piemonte.
Nel ventennale del riconoscimento fra i beni Patrimonio mondiale dell’Umanità, la sfida per i Sacri Monti è quella di saper raccontare la propria ricchezza culturale e paesaggistica, sulla scia di quanto hanno fatto altri siti Unesco come Langhe, Roero e Monferrato.
Oggi il pubblico è attratto da esperienze di visita sempre più coinvolgenti, che lo ingaggino prima, durante e dopo la fruizione.
Il corso presenta agli operatori dell’informazione le principali tematiche e gli interventi realizzati e in progetto legati alla valorizzazione dei Sacri Monti piemontesi – dalla tutela del patrimonio culturale e spirituale, alla creazione di cammini sempre più apprezzati – e le attività di comunicazione e promozione realizzate verso i media tradizionali e i nuovi media.
Al termine del corso sarà possibile effettuare una visita guidata alle cappelle più rappresentative del Sacro Monte di Orta.

Intervengono:
Francesca Giordano, presidente Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte

Luca Di Palma, storico dell’arte

Roberto Conti, giornalista professionista, responsabile Ufficio Stampa Sacri Monti Piemonte


Per info SPORTWAY ETS
Francesca Naboni Tel. +39.377.1523573 info@sportway.org

I cammini del Progetto “Le vie dei Sacri Monti”

Cammino di San Bernardo delle Alpi
Uno spettacolare itinerario di 190 km circa, in 9 tappe più varianti, dal Passo del Sempione a Novara. Nato nel 2022 in occasione del millenario della nascita di San Bernardo, percorre l'antica Via Francisca Novarese, sulle tracce del santo nato ad Aosta e sepolto a Novara.

Cammino di San Carlo
205 Km, in 12 tappe più varianti, da Arona a Viverone, dove affluisce alla via Francigena, con un percorso che attraversa tutto l'Alto Piemonte. Qui passò San Carlo Borromeo a fine XVI sec, durante la costruzione del Sacro Monte di Varallo

Grand Tour del Lago d'Orta
115 km di cammino intorno al lago più romantico d'Italia, tra montagna, vigneti, boschi, torrenti e borghi dalla storia ultracentenaria. Nato nel 2022, il GTLO regala uno spettacolare viaggio tra panorami e natura incontaminata, storia e tesori artistici del Verbano Cusio Ossola.
https://www.grandtourlagodorta.it/

Ente di Gestione dei Sacri Monti
I nove Sacri Monti dell’Italia settentrionale sono complessi religiosi di cappelle e altre strutture monumentali eretti fra la fine del XV e l'inizio del XVIII secolo lungo le pendici di alture e punti di interesse paesaggistico, come percorsi devozionali e luoghi di preghiera, in cui sono stati chiamati a operare i migliori artisti della tradizione lombarda tardo-rinascimentale e barocca.
"Oltre al loro significato simbolico spirituale, offrono uno splendido esempio di integrazione degli elementi architettonici nei paesaggi circostanti, disseminati di colline, foreste e laghi; inoltre racchiudono un notevole patrimonio artistico in forma di scultura e affreschi". Con questa motivazione, nel 2003 l’UNESCO ha iscritto il sito “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” nella Lista del Patrimonio Mondiale (https://www.sacrimonti.org).
L'Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte si occupa della gestione e valorizzazione dei sette complessi piemontesi: Orta, Varallo, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Crea e Belmonte.
https://www.sacri-monti.com/

Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli d’Ossola
Agenzia turistica locale riconosciuta da Regione Piemonte per l'accoglienza, l'informazione e la promozione turistica di Lago Maggiore, Lago d'Orta, Lago di Mergozzo e delle Valli dell'Ossola.
https://www.distrettolaghi.it/

Amici di Santiago
Nata nel 2008 da pellegrini provenienti da esperienze diverse, l’associazione ha come fine la promozione della pratica del cammino, la conoscenza e la tutela del territorio. Promuove e organizzata cammini in Italia sulla Via Francigena e in Spagna sulle vie che portano a Santiago di Compostela.
https://santiagonovara.com

Sportway ETS
Nata nel 2021 Sportway ETS opera nella promozione dello sviluppo culturale, turistico, sociale e naturalistico dei territori in chiave sostenibile e responsabile, in particolare attraverso la diffusione di tutti gli sport ecologici. Promotrice del Grand Tour del Lago d'Orta, sostiene in particolare azioni e interventi di turismo slow e sostenibile, nel rispetto dell’ecosistema in ogni sua espressione.
https://www.sportway.org

Rotary Club Orta San Giulio ETS
Nato nel 2002 per interessamento e volontà del Rotary Club Pallanza–Stresa è un Club giovane che si prefigge di aiutare la comunità dell’incantevole bacino del Lago d’Orta.
https://ortasangiulio.rotary2031.org/
verbanianotizie.it

Sacro Monte Calvario di Domodossola. Un luogo per giorni da ricordare


La Casa del Sacro Monte Calvario è un luogo ideale per organizzare ritiri, esercizi spirituali, incontri di gruppo, vacanze e fine settimana di condivisione, corsi biblici, meditazioni, discernimento, presentazioni, convegni, concerti musicali, incontri e vacanze studio.
Durante la permanenza al Sacro Monte Calvario è possibile sperimentare la pace e silenzio di un luogo completamente immerso nella natura e tranquillità, circondato da un ampio giardino realizzato sui resti di un antico castello medievale.
La casa dispone di quattro aree notte distinte e gestibili in modo indipendente. Sono presenti camere singole e doppie, tutte dotate di bagno interno con acqua calda, doccia, sanitari.
Il Sacro Monte Calvario di Domodossola vi aspetta per un soggiorno di qualche giorno, di una giornata o per una visita di qualche ora.




Centro di Spiritualità Rosminiana

Borgata Sacro Monte Calvario
28845 Domodossola (VB)




Convegno al Sacro Monte Calvario di Domodossola su importanza del valico internazionale del Sempione

L'incontro, organizzato dalla Camera di Commercio, sarà moderato dal direttore di Sky Tg24 Giuseppe De Bellis

Si svolgerà il 13 settembre a Domodossola il convegno organizzato dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi e dalla Provincia del Vco sull'importanza del valico internazionale del Sempione.

Alle 15, al Centro di Spiritualità Rosminiana al Sacro Monte Calvario di Domodossola, interverranno tra gli altri anche i presidenti di Piemonte e Liguria Alberto Cirio e Giovanni Toti. A moderare l'incontro sarà Giuseppe De Bellis, direttore di Sky Tg24.   


(segnalazione Web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Il sentiero Stockalper tra Briga e Domodossola

 



OSSOLA- 14-11-2020-- Il sentiero Stockalper nel 2020:

tanti camminatori quanti 34 “Frecce Rosse” occupate fino all’ultimo posto! Malgrado le restrizioni che ci ha portato il Corona-Virus, il sentiero “ViaStockalper” ha attirato, tra giugno ed ottobre del 2020, 15'540 “Wanderer”, cioè camminatori, singoli, in gruppo o con la famiglia: sono arrivate a Gondo (confine e -purtroppo- fine sentiero) esattamente tante persone, quante ne contengono 34 lunghe “Frecce Rosse”..

Era il gran signore di Briga, Jodokus Stockalper, che 400 anni fa aveva creato questo sentiero per trasportare a dorso di mulo le sue merci da e verso l’Italia. Sicuramente non pensava che la sua “via” sarebbe diventata, ai tempi nostri, un’ambita meta del tempo libero. Per il percorso da Briga fino a Gondo-confine, i responsabili del successo sono Josef Escher e Silvio Burgener: il primo veglia a che il sentiero di montagna sia sempre in buon ordine ed il secondo si cura della promozione della “Via Stockalper” sui mercati più interessanti. Burgener ha creato “pacchetti” che comprendono pernottamento e trasporto bagaglio da un albergo all’altro, ed ovviamente una documentazione del percorso.

Chi non volesse camminare per un tratto, ha la possibilità di prendere un Autopostale, che lo porta fino alla fermata della sua tappa. Guardiamo ora alla ricaduta economica – cosa importantissima, specialmente in tempi di “Corona”- che questi 15'540 camminatori hanno avuto sul territorio, per spese di viaggio, ristorazione e pernottamento: quest’estate sono stati spesi ca. 2 mio di CHF ! Vi sembra poco? Grazie alla proposta di Brig-Simplon Turismo, è stato realizzato, dal mese di Luglio, un nuovo “pacchetto” che prevede il proseguimento del cammino fino in Italia: via Passo Monscera, con pernottamento a Bognanco e a Domodossola (tappa finale).

Questa nuova proposta ha già portato agl’ imprenditori privati dell’Ossola 1090 euro per trasporto bagaglio ed agli alberghi 2500 euro, per pernottamenti: un buon inizio no? Cosa succederà nel 2021? Si spera che, grazie al progetto Interreg V “Trenino verde delle Alpi”, sia completato il percorso da Gondo verso per Domodossola: una bellissima iniziativa che potrà portare a tanti nuovi scopritori della Via Stockalper, con gran soddisfazione di tutti. 

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Domosofia. Festival delle idee e dei saperi a Domodossola 18-23 Settembre per scoprire anche il Sacro Monte Calvario

Avarie


Per il terzo anno torna a Domodossola “Domosofia – Festival delle idee e dei saperi”: 40 appuntamenti con per un totale di 48 ospiti che dal 18 al 23 settembre animeranno il centro storico medioevale della graziosa città situata nell’alto Piemonte e denominata Borgo della Cultura.

Scienziati, studiosi, manager e intellettuali svilupperanno ognuno nella propria disciplina il tema conduttore della passione. E questo sarà fatto alla maniera caratteristica di Domosofia, cioè cercando la contaminazione di pensiero tra personalità attive in mondi diversi e generando così conversazioni assolutamente originali.

Accanto ai dibattiti, le cinque giornate di Domosofia saranno animate da laboratori che coinvolgeranno adulti e bambini.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e a ingresso libero.
Alle eccellenze enogastronomiche della Val d’Ossola sarà affidato il compito di chiudere la 3° edizione del festival, con una cena di arrivederci lunedì 23 organizzata al Sacro Monte Calvario di Domodossola, patrimonio Unesco.

Domosofia è organizzato dalla Città di Domodossola e dal quotidiano La Stampa, con il sostegno economico di Fondazione Cariplo e di numerosi altri partner pubblici e privati.
48 ospiti

Umanisti, scienziati, giornalisti, scrittori, artisti e manager contribuiranno con momenti di riflessione e approfondimento a leggere il tema da diverse prospettive.
40 appuntamenti

Conferenze, laboratori e incontri con l’autore sul tema della PASSIONE.
Tante proposte per coinvolgere ogni pubblico.
In caso di pioggia gli incontri avranno luogo presso il Teatro Galletti o in Cappella Mellerio

tratto da varesenews e domosofia.it

Sport e Turismo. La casa di Ospitalità Religiosa del Calvario di Domodossola pronta a ricevere ospiti per il Trail running del 6 Ottobre 2019

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Contatti Padri Rosminiani Casa di Ospitalità Religiosa Sacro Monte Calvario Domodossola

Borgata Sacro Monte Calvario, 8 - 28845 Domodossola (VB)
Telefono: 0324 - 24 20 10
Fax: 0324 - 44 460
Rettore cell. 340 - 3544798
E–mail:
rettorecalvario@hotmail.com

lL Trail del Calvario, inserito all’interno del circuito VCO Top Race, è una suggestiva gara di trail running che, partendo dalla pittoresca Piazza Mercato nel cuore di Domodossola, raggiunge i resti dell’antico Castello di Mattarella e le pendici del Sacro Monte Calvario, patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.

E' ancora il tempo di condividere il respiro affannato, la carezza del vento in discesa, il sudore o la pioggia che grondano sin dentro il cuore. E' ancora il tempo di cercarsi con gli sguardi lungo boschi e sentieri. Di attendere il compagno di avventura, tendergli un sorriso e, se necessario, donargli un abbraccio di coraggio. Il tempo di sentire i battiti dei passi all'unisono, riempire le tasche di suggestivi silenzi, spezzare in due il pane della sofferenza e scambiarsi un "cinque" di soddisfazione e gioia.
E' ancora il tempo di condividere l'ebbrezza che ti scoppia dentro in vista della meta. Di prendersi per mano e tagliare sorridenti il traguardo, che non è un nastro, un arco, uno striscione, un tempo cronometrico, ma l'applauso dell'anima che spazza via la fatica e diventa eterna emozione. Da raccontare e da ricordare. E' tempo di correre insieme, qui, al Trail del Calvario.

5a edizione: le novità!
Dopo il successo dell'edizione 2018, premiata ai nastri di partenza dalla passione di 382 cuori pulsanti (più qualche "fido" amico, tra i quali il veterano "Pedro"), ci siamo chiesti se fosse il caso di introdurre altre novità: "squadra che vince non si cambia". Ma la voglia di migliorare, o perlomeno provarci, più i consigli e gli incentivi di alcuni amici runners, hanno prevalso. Ed eccoci qua, pregni della nostra beata incoscienza, a presentarvi le novità 2019.
Il Trail a coppie passa da 17 a 18 Km. Sono previste 3 novità sul percorso. 

- il passaggio nel bellissimo borgo de "La Tensa", un agglomerato di caratteristiche case di pietra a cui fa capo un agriturismo (grazie a Chiara, la proprietaria, per la cortese disponibilità); 

- il recupero di uno storico sentiero abbandonato e invaso da anni da arbusti e rovi (e per questo sconosciuto persino ai podisti Ossolani): il suo attraversamento consentirà il passaggio in un paio di suggestivi alpeggi;

- 'eliminazione di un tratto tra La Quana e Vallesone dov'era prevista una salita su disagevole rampa in cemento: ora il percorso è più fluido.


Grazie a queste modifiche il dislivello positivo sale da +950 a +1050 metri circa.
Altre novità riguardano il gemellaggio con la "Valle Intrasca a coppie" (vedi di seguito), la collaborazione con la Decathlon di Castelletto Ticino e con Luciani Sport di Borgomanero (due nuovi punti dove sarà possibile iscriversi, mentre il riferimento on line resta sempre Wedosport), una nuova sede per spogliatoi e docce.
Oltre alla canotta tecnica che arricchirà il pacco gara (vedi di seguito), anche nel 2019 il TdC non dimentica la beneficenza: quest'anno devolveremo parte del ricavato a Dottor Clown VCO
tratto da https://www.traildelcalvario.com/

Al Calvario di Domodossola anche esperienze di Turismo Conviviale

Anche per la Casa di Ospitalità religiosa del Sacro Monte Calvario di Domodossola può essere il turismo conviviale la declinazione al futuro – perché profetica – di quello che fino ad oggi è stato il turismo religioso! 


È quanto affermato da don Gionatan De Marco, direttore dell’ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, nella pubblicazione “Turismo conviviale. Declinazione al futuro del turismo religioso. Lettera a Mohamed ed Elisheva” (edizioni Nicola Palumbi, 2019).
Ma come il turismo può definirsi conviviale? Il turismo conviviale è un tempo, uno spazio, e un’esperienza. È anzitutto «un tempo – afferma don De Marco – in cui le persone si incontrano e condividono insieme il tempo di un viaggio in cui scoprire la bellezza della convivialità delle differenze e dove l’egoismo viene gettato in mare a discapito della solidarietà e dell’amicizia. Il turismo conviviale è poi uno spazio in cui scoprire la bellezza della prossimità capace di guarire il dolore della solitudine e in cui si riscopre la bontà dell’altro. Il turismo conviviale è infine un’esperienza in cui le storie di ognuno divengono il vero paesaggio da scoprire e da arricchire, in cui si scopre la bellezza della felicità alternativa che nasce dal dare più che dal ricevere».
Facile pensare al Mediterraneo, un mare sulle cui sponde si sperimenta la convivialità delle differenze e dove l’umanità ha scoperto le relazioni e l’incontro tra culture e civiltà diverse. Il Mediterraneo che anche oggi è al centro di scambi e di un turismo che non sempre sa, però, apprezzare la bellezza, la cultura e la stessa missione che la storia ha affidato a questo specchio d’acqua. «Oggi, tante forze ci obbligano – ha sottolineato don De Marco – a volgere la nostra attenzione ai confini, per difenderli. Il nostro mare non è un confine, ma è prospettiva, orizzonte e, nello specifico, il Mediterraneo è la bellissima e straordinaria tavola attorno alla quale siamo seduti insieme».
Quando ci accostiamo al turismo religioso, andiamo con la mente ai pellegrinaggi ai grandi o piccoli santuari, a una vacanza in un monastero che sia oasi della nostra spiritualità, a un’esperienza missionaria o anche alla partecipazione a un appuntamento nazionale o internazionale dell’associazione o del movimento cui facciamo parte, un campo estivo di preghiera, lavoro o volontariato. Il turismo conviviale non cancella tutto questo ma lo sublima, offrendo una nuova prospettiva. Non l’esperienza in sé ma lo spirito con la quale si vuol vivere questo tempo e questa esperienza. «L’esperienza di un turismo conviviale, vuole restituire ad ogni persona – spiega don Di Marco – la percezione autentica della sua domanda di felicità. E non ci sarà mai turismo conviviale se, prima che proposte di viaggio, non siamo capaci di offrire messaggi per la vita e la speranza».
Il turismo conviviale può attivare anche prassi di economia, quella che don Di Marco chiama «l’economia della bellezza condivisa» che non rinuncia certo alla produzione di valore, ma lo fa attraverso il processo senza fare dell’obiettivo un’ossessione, diventando un’economia armonica.
fonte: insiemeragusa.it

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone turismoculturale@yahoo.it

Apertura festival Oxilia - teatro e musica per la terra d’Ossola, II ed.


Si apre ufficialmente sabato 29 giugno 2019 alle ore 21.15, presso i giardini del torrione nel parco del S. Monte Calvario di Domodossola il festival “Oxilia - teatro e musica per la terra d’Ossola, II ed” organizzato dalla Cappella Musicale del S. Monte Calvario, in collaborazione con Compagnia Dellozio. Il festival si aprirà con lo spettacolo Skua 1940, con la regia di Robi Lombardi e prodotto da Laribalta Artgroup di Novara. Uno spettacolo tratto da una storia vera, che narra le vicende di due equipaggi delle aviazioni tedesca e inglese, che nell’aprile del 1940 si abbattono a vicenda e trovano rifugio in una baracca isolata e lontana da qualsiasi segno di civilizzazione nel raggio di centinaia di chilometri. Malgrado l'ostilità reciproca, i nemici sono costretti a collaborare per sopravvivere alle condizioni ambientali avverse e alla scarsità di viveri. La convivenza forzata produrrà effetti inaspettati. Skua 1940 vede la regia cimentarsi con una storia drammatica, trattata con una intelligente e ben dosata ironia, che ne fa uno spettacolo dalle molte sfaccettature e in grado di parlare a vari livelli. La tragicità della guerra lascia scorre quasi senza che ce ne accorgiamo nel meccanismo della sterzata comica, caricando i personaggi di Skua di ritmo e piacevolezza, facendoli diventare più umani. Ci sono momenti divertenti e situazioni tragiche, la crudezza della guerra accanto al comico che scaturisce, inatteso, in condizioni estreme. Regia: Robi Lombardi Con Andrea Gattinoni, Federico Spaltini, Matteo Chippari, Matteo Minetti, Matteo Morigi Supervisione musicale: Luca Lombardi Adattamento: Matteo Chippari Costumi: Daria Pasinetti Scenotecnica: Giacomo Concina Lo spettacolo si svolgerà presso i giardini del torrione nel parco del Sacro Monte Calvario di Domodossola. Ingresso a offerta libera. In caso di maltempo la rappresentazione verrà spostata presso la sala Bozzetti, all’interno del convento dei P.P. Rosminiani del Sacro Monte Calvario. L’inaugurazione ufciale è stata preceduta dalla rievocazione storica “Peregrinatio Sancti Antonii”, che ha commemorato l’arrivo del quadro miracoloso del santuario di Anzino, in Valle Anzasca. Con questa iniziativa tra sacro e popolare Oxilia ha voluto manifestare il proprio profondo legame con il territorio e la volontà di collaborare con tutte le realtà che in esso operano. L’evento ha infatti goduto di una straordinaria partecipazione di pubblico. Il festival proseguirà poi il 5 luglio con un concerto per l’inaugurazione della mostra “La stanza in cui mi piace star solo” presso Palazzo Silva a Domodossola e la sera del 6 luglio con il concerto di San Quirico per i trent’anni dell’omonima Camerata Strumentale. Tutte le informazioni sul sito www.oxilia.it. 

Il Sacro Monte Calvario di Domodossola disturbato dallo «shake down» rally Due Laghi

Tutto è pronto in Ossola per la gara di apertura della stagione motoristica del Vco e del Novarese, il rally Due Laghi-Città di Domodossola che si correrà Domenica 14 Aprile 2019, tre prove speciali da ripetere due volte, e con ben 96 macchine alla partenza.
La manifestazione, organizzata dalla New Turbomark, segue la formula del rally day, ovvero tutto in un giorno, ma ha avuto un prologo già oggi con lo «shake down» a Calice, dalle 15 alle 18, durante il quale i tecnici hanno avuto la possibilità di mettere a punto le macchine, motori, sospensioni e gomme, in vista della gara. 

Peccato che l'evento di oggi Sabato 13 Aprile, con tanto di approvazione prefettizia, sia stato collocato nelle strade di accesso al Sacro Monte Calvario do Domodossola, dal 2003 Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco. 

Il Sabato il Sacro Monte di Domodossola è meta di numerosi pellegrini che raggiungono la Riserva protetta, a piedi o con mezzi privati. La manifestazione «shake down » legata al rally Due Laghi-Città di Domodossola ha arrecato un grande disturbo acustico e viabile ai pellegrini e agli abitanti della zona. 
iI 24 e 25 Marzo 2019 il Sacro Monte Calvario era stato scelto dal Fai come luogo delle "Giornate Fai di Primavera" per valorizzarne la bellezza.

a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Sacro Monte Calvario di Domodossola. Una pausa rigenerante per assaporare il risveglio della natura nelle Alpi Piemontesi

Tutto a pochi passi da una perla, il Sacro Monte Calvario di Domodossola.
Val d’Ossola: tutti i colori e i profumi della primavera


La natura primaverile che si risveglia è il momento migliore per ammirare splendidi paesaggi a bordo di una mountain bike o in sella ad un cavallo, lungo percorsi panoramici e rigorosamente "slow", nell'anno del turismo lento.


Appuntamenti con la primavera - Il benessere primaverile passa anche dai moderni centri termali della Val d'Ossola. Le Terme di Premia e quelle di Bognanco sono i due poli principali, con piscine interne ed esterne, getti idromassaggi e trattamenti benefici. Da non perdere le speciali e romanticheserate sotto le stelle del centro di Premia (la prossima il 20 aprile). In attesa dei celebri festival estivi, la primavera in Val d'Ossola può essere occasione di (ri)scoperta di borghi, tradizioni e sapori, grazie a due eventi in particolare. Il 28 aprile da non perdere il Palio degli Asini di Varzo. Domenica 5 maggio una prima assoluta, "Ossola in Cantina": otto cantine ossolane presenteranno i propri vitigni eroici, grazie ad un percorso di degustazione inedito, di calice in calice.



Trekking e bici - Il tutto senza dimenticare gli itinerari di trekking primaverili di media montagna tra sentieri poco affollati, aria frizzante, natura brillante e i profumi inconfondibili della flora che rinasce. Uno su tutti, l'antica Via dei Torchi e dei Mulini, semplice e per tutti, un viaggio nella storia rurale locale. L'intera piana della Val d'Ossola è attraversata da un'interminabile ciclovia di oltre 80 km, che parte dal Lago di Mergozzo e raggiunge Domodossola, una pista adatta a tutti, che attraversa paesaggi variegati: dai primi scorci fioriti sul delizioso lago di Mergozzo all'Oasi WWF del Bosco Tenso, lungo il fiume Toce, per addentrarsi tra boschi antichi e lungo sentieri ricchi di storia.



Il romantico lago di Mergozzo - Primavera, stagione ideale anche per l'arrampicata, grazie a temperature e condizioni climatiche perfette lungo le pareti della Val d'Ossola: sono molte le falesie e le vie lunghe segnalate per scoprire queste valli con un pizzico di adrenalina e avventura. Le città e i borghi si scuotono dal torpore invernale: come rimanere indifferenti davanti alle tranquille e splendide rive del Lago di Mergozzo (borgo Bandiera Arancione del TCI), sul cui lungolagouna passeggiata è d'obbligo; o ancora, con partenza dal suo romantico centro storico, un viaggio di scoperta tra archeologia e piccole perle naturalistiche.



La magnifica piazza di Domodossola - Domodossola apre la propria piazza-gioiello ai visitatori: i dehors estivi tornano a costellare il salotto cittadino dipiazza Mercato, un vero capolavoro di architettura quattrocentesca: visitare il centro storico del capoluogo ossolano sarà come compiere un tuffo nel passato dell'affascinante "Borgo della Cultura". E ancora, bastano pochi passi per avvicinarsi ad un'altra perla, il Sacro Monte Calvario di Domodossola.

fonte: tgcom24

La Filosofia dopo le “filosofie”. Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, convegno a Domodossola 26-27 ottobre 2018

La Filosofia dopo le “filosofie”. Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, convegno a Domodossola 26-27 ottobre 2018
Bellissima iniziativa culturale a Domodossola: è un'occasione privilegiata per conoscere anche il Sacro Monte Calvario di Domodossola dei Padri Rosminiani / http://sacromontecalvario.blogspot.com

 
Il 26 e 27 ottobre a Domodossola due giorni dedicati ad Antonio Rosmini ad oltre 220 anni dalla nascita. La Filosofia dopo le “filosofie” - La sfida rosminiana alla contemporaneità  è il convegno di studi, aperto a tutti e con ingresso libero che porterà esperti, studiosi e filosofi per un confronto sul pensiero rosminiano. Tra gli appuntamenti anche un workshop filosofico e l'anteprima nazionale del docufilm dedicato ad uno dei maggiori filosofi dell'Ottocento europeo.
Investigare l'importanza del pensiero rosminiano per i nostri giorni, l'obiettivo del convegno, che non sarà dunque rivolto esclusivamente al passato, ma che a partire dal pensiero rosminiano, cercherà di definire quali risultati potrebbero produrre nella società di oggi le sue teorie.
Beato dal 2007, Antonio Rosmini fu ordinato sacerdote a 24 anni appena compiuti, e da subito mostrò un grande interesse verso gli studi filosofici. Dal 1826 si trasferì a Milano dove strinse un profondo rapporto d'amicizia con Alessandro Manzoni che di lui affermò: “È una delle sei o sette intelligenze che più onorano l'umanità”.
Scrivono gli organizzatori: "Le tesi filosofiche di Rosmini risultano di assoluta attualità, partendo da postulati fondanti come l'inalienabilità dei diritti naturali della persona e strizzando l'occhio alla filosofia di Kant, pur nella consapevolezza dei limiti che le teorie del filosofo tedesco contenevano. Quello del 26 e 27 ottobre sarà dunque un momento di confronto non solo per 'addetti ai lavori', ma aperto a tutti coloro che – magari anche per la prima volta –desiderano avvicinarsi alla conoscenza del Beato Rosmini, la cui salma oggi riposa a pochi chilometri da Domodossola, presso il Santuario del SS. Crocifisso di Stresa.
Il convegno del 26 e 27 ottobre sarà decisamente innovativo, grazie soprattutto all'organizzazione del workshop filosofico in programma alle ore 15 della prima giornata: un laboratorio in cui i quattro relatori converseranno con le ragazze e i ragazzi dei licei interessati ad approfondire le tematiche legate alla metodologia di studio della filosofia e a stabilire un corretto approccio di confronto con i grandi pensatori del passato".

Il convegno è promosso da: Fondazione “Paola Angela Ruminelli” di Domodossola, Liceo delle Scienze Umane / Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale “Antonio Rosmini” di Domodossola, Associazione Culturale “Mario Ruminelli” di Domodossola in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa, Rosmini Institute “Philosophical Research Center” di Varese, Comune di Domodossola con il patrocinio del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Ambito Territoriale del Verbano-Cusio-Ossola.
Il convegno consente il riconoscimento di crediti per gli insegnanti partecipanti.

Il programma dettagliato del convegno:
Venerdì 26 ottobre
Sala Conferenze della Unione Montana delle Valli dell’Ossola
Ore 09:30 Saluti istituzionali
Ore 10:15 Apertura dei lavori a cura di Samuele Francesco Tadini
Ore 10:30 Luciano Malusa: Antonio Rosmini tra “Risorgimento” e “Rinnovamento”. Una prospettiva storico- filosofica
Ore 11:30 Dibattito
Ore 15:00 Laboratorio filosofico (Philosophical Workshop) aperto agli studenti di filosofia dei licei.
Luciano Malusa, Il filosofo e il suo contesto storico-culturale
Markus Krienke, Approcciare il pensiero di un filosofo in lingua straniera
Stefania Zanardi, Oltre le opere: conoscere un filosofo attraverso le lettere e i diari
Samuele Francesco Tadini, Interpretare il pensiero di un filosofo
Sabato 27 ottobre
Sala Bozzetti presso il Sacro Monte Calvario
Ore 09:00 Stefania Zanardi – Rosmini oggi: dalla condanna ecclesiastica alla beatificazione
Ore 10:00 Markus Krienke – Morale, diritto e politica: quale filosofia cristiana per la nostra contemporaneità? Ore 11:00 Coffee break
Ore 11:30 Dibattito
Ore 15.00 Samuele Francesco Tadini: Metafisica rosminiana e “metafisiche” contemporanee
Ore 16.00 Dibattito
Ore 16.30 Marco Finola: Presentazione e proiezione in anteprima nazionale del Docufilm dedicato ad Antonio Rosmini
Ore 18.30 Chiusura dei lavori a cura di Massimo Gianoglio
Ore 19.30 Cena conviviale
Ore 21.30 Concerto di musica classica promosso dall’Associazione Culturale “Mario Ruminelli” a cura della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale

Tendenze. Cammini e pellegrinaggi: tra libri e persone mai stati così affollati

Una ragazza sul Cammino di Santiago (Ansa/Epa)
Una ragazza sul Cammino di Santiago (Ansa/Epa)

È un’esperienza che, per sua natura, mal si presta ad analisi statistiche troppo dettagliate. Ma quando i dati vengono raccolti, sono impressionanti. Ci riferiamo al fenomeno dei “cammini” e al caso virtuoso di Santiago di Compostela, dove la precisione sembra di matrice svizzera più che spagnola. L’Ufficio del Pellegrino censisce infatti numero, nazionalità, sesso, età e persino mezzo di trasporto di chi giunge alla Cattedrale dell’enormebotafumeiro: si scopre così che nel 2017 sono arrivati a Santiago 301.036 pellegrini (compresi i 43 che hanno fatto il percorso sulla sedia a rotelle), praticamente il triplo di quelli censiti solo dieci anni prima (114.466) e cento volte più che nel 1985, alla vigilia del boom legato in particolare al celebre e controverso bestseller di Paulo Coelho, datato 1987, e alla Gmg con papa Wojtyla del 1989.
Trend analoghi, anche se con valori assoluti inferiori, si registrano sui principali cammini religiosi italiani, dallaVia Francigena (le stime più prudenti parlano di 5mila pellegrini lo scorso anno ma c’è chi si spinge a contarne 40mila) ai numerosi itinerari sulle orme di san Francesco. Non sorprende, allora, la parallela e continuacrescita di attenzione del mondo editoriale, religioso e laico, con nuovi titoli ogni anno, non poche ristampe (a fine luglio è uscita l’11ª edizione della Guida al Cammino di Santiago, di Terre di mezzo), alcune fortunate collane e qualche prima sperimentazione in ambito digitale.
Ma con quale livello qualitativo e soprattutto quale aderenza allo spirito più autentico di un’esperienza sempre a rischio di semplificazioni? Lo abbiamo chiesto ad alcuni esperti e operatori del settore, a cominciare da donPaolo Asolan, docente alla Pontificia Università Lateranense e cappellano della Confraternita di San Jacopo di Compostella, che ci aiuta anzitutto a fotografare la tipologia di offerta editoriale. «Bisogna distinguere tra le guide, la letteratura di pellegrinaggio (la cosiddetta odeporica) e i reportage fotografici. Sulle guide c’è un ventaglio molto ampio. Direi che le migliori sono quelle di Terre di mezzo, precise e aggiornate, con un catalogo che copre ormai tutti gli itinerari; ora anche Edizioni della Porziuncola ha iniziato a pubblicare alcune cose interessanti, come la Via Francigena del Pellegrino, di Monica D’Atti. Valuto meno bene le guide del Touring, o in generale le guide firmate da chi fa diventare legge universale la propria esperienza. Anche l’odeporica è molto varia: c’è chi ha avuto la vita cambiata dal pellegrinaggio e dunque condivide questa ricchezza, ma c’è anche il pellegrino narciso che vuole dire a tutti quanto è stato bravo. In questi casi il pellegrinaggio fa da ambientazione scenografica di altro... Infine, i reportage fotografici: possono essere preziosi perché normalmente quando uno valuta se fare un pellegrinaggio ha anche bisogno di vedere; e spesso è un’immagine quella che determina la decisione di partire».
Ma come si spiega, chiediamo a Miriam Giovanzana, direttrice editoriale di Terre di mezzo, il caso di un editore laico che sulle guide dei cammini religiosi ha fondato una buona fetta della sua reputazione? «È indubbio che i cammini nascano con una radice religiosa e spirituale. Per noi è importante aiutare a conservarne l’intuizione originaria, la storia. Altrimenti è difficile capire che cosa distingue la Francigena o il Cammino di san Benedetto da un qualunque trekking, pur con tutto ciò di bello che anche questa esperienza rappresenta. Camminando si entra in una storia, si mettono i propri piedi sulle orme di un popolo che ci ha preceduto. Custodire questo tipo di memoria può essere un regalo anche per gli uomini e le donne di oggi, a prescindere dalle convinzioni di chi si mette in cammino».
Sul Cammino di Santiago (AP)
Sul Cammino di Santiago (AP)
Chi porta in libreria l’esperienza dei cammini partendo da un punto di osservazione privilegiato è certamente padre Gianpaolo Masotti, francescano, direttore delle Edizioni della Porziuncola, con sede ad Assisi. Nel 2018 sono uscite le prime due guide, alla Francigena e al Cammino della Gran Madre: «Abbiamo deciso di dare un taglio specifico alla collana. Pur presentando tutti i dati e le informazioni pratiche necessarie (altimetrie, carte, scale di difficoltà), abbiamo voluto offrire un valore aggiunto, quello spirituale, che per antica tradizione appartiene di per sé al pellegrino. Nelle nostre guide, infatti, è possibile trovare sia le indicazioni dei più importanti luoghi di fede come anche le accoglienze nei conventi e le ospitalità “povere”. Tutto questo nella consapevolezza che a volte il cammino è l’inizio di una riscoperta della fede e, tornati a casa, l’esperienza si prolunga nella quotidianità».
L’importanza del pellegrinaggio a piedi nel rianimare un itinerario di fede, magari con l’aiuto di una buona guida, è confermata da padre Alberto Tortelli, francescano conventuale a Padova, tra i promotori della recentissima Guida al Cammino di sant’Antonio (Edizioni Messaggero in collaborazione con Terre di mezzo), che va dal capoluogo veneto a La Verna: «Il cammino ti segna, è un’esperienza totalizzante, in cui spesso i frutti arrivano sulla lunga distanza».
Questa dimensione del prima e del dopo pellegrinaggio è cruciale per gli editori, come spiega Miriam Giovanzana: «Noi diciamo sempre che il viaggio non comincia con il primo passo, ma nel momento in cui ti lasci prendere dal desiderio di camminare, ad esempio sfogliando una guida. Possono anche esserci “pellegrini da divano”, che magari non partiranno mai, ma con quel libro fanno comunque un percorso. Questo è uno dei significati della nuova collana dei “percorsi spirituali”, che comprende ad esempio la Guida al Cammino di sant’Ignazio, da Loyola a Manresa: certamente una guida in senso classico ma anche uno strumento per conoscere meglio una figura così attuale del cristianesimo».
Detto che le cose si muovono anche sul fronte delle nuove tecnologie, con la prima “app edicola” sui cammini proposta da Terre di mezzo, che cosa manca allora in libreria per prepararsi a un’esperienza così profondamente spirituale? «Non essendoci più oggi un alfabeto religioso – riflette Asolan –, ci vorrebbe qualcosa che aiuti a capire le emozioni che provi durante il cammino, che dica qual è la promessa che potrebbe diventare realtà se parti, quali corde va a toccare questa esperienza dentro di te. C’è chi parla genericamente di magia del cammino. Ma non c’è nessuna magia! C’è che nel cammino la tua anima viene ridestata, si risveglia il bisogno di un incontro, sperimenti la provvisorietà e l’essenzialità. Sarebbe bello trovare in libreria qualcosa che aiuti questa decodificazione in termini spirituali».
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