Riccardo Chailly e Juan Diego Flórez per l’inaugurazione del Salone del Mobile.Milano
La collaborazione tra il Teatro alla Scala e il Salone del Mobile.Milano prosegue e si rafforza con una straordinaria occasione musicale: lunedì 15 aprile alle 20 la serata inaugurale ospiterà nella sala del Piermarini l’Orchestra del Teatro alla Scala diretta dal Maestro Riccardo Chailly con la partecipazione di uno dei più celebri cantanti del nostro tempo, il tenore Juan Diego Flórez. Il programma include una selezione di Ouverture, Intermezzi e arie di Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini e Giacomo Puccini, di cui nel 2024 si celebra il centenario della scomparsa. Apre la serata la Sinfonia di Nabucco, il capolavoro con cui Verdi trionfò alla Scala nel 1842 e che assunse valenza patriottica negli anni del Risorgimento: già nella Sinfonia si annuncia la melodia del celebre coro “Va’ pensiero”. Un’atmosfera più intima è evocata dal preludio della Traviata (1853), seguito dall’appassionata aria di Alfredo del Secondo atto “Lunge da lei… De’ miei bollenti spiriti”. Si ritorna alle melodie del belcanto con la Sinfonia dei Capuleti e i Montecchi (1830) di Vincenzo Bellini da cui è tratta anche l’ardente aria d’ingresso del tenore “È serbata a quest’acciaro”. Verdi torna con i ballabili di due tra le sue opere più grandiose e spettacolari, pensate per un pubblico internazionale: Don Carlo (Parigi 1867) e Aida (Il Cairo 1871). Il centenario pucciniano è celebrato dallo struggente intermezzo da Manon Lescaut (1893) aperto dalle note appassionate della viola e del violoncello, e dalla celeberrima aria di Rodolfo dalla Bohème (1896) “Che gelida manina”. Conclude il programma ufficiale la Sinfonia della Forza del destino di Verdi, un cavallo di battaglia di Orchestra e Direttore che anticipa il prossimo 7 dicembre.
Riccardo Chailly
Già direttore stabile di alcune tra le più prestigiose orchestre europee tra cui il Concertgebouw di Amsterdam e il Gewandhaus di Lipsia oltre alla Sinfonica di Milano, Riccardo Chailly è Direttore Musicale del Teatro alla Scala e dell’Orchestra del Festival di Lucerna dal 2015. È regolarmente invitato dalle principali orchestre tra cui i Berliner e i Wiener Philharmoniker. Chailly dirige la sua prima opera al Teatro alla Scala nel 1978: il Direttore Artistico Claudio Abbado, di cui Chailly era stato assistente in produzioni leggendarie come Simon Boccanegra di Verdi, lo chiama a sostituire Gianandrea Gavazzeni nella nuova produzione de I masnadieri di Verdi nella Stagione del bicentenario del Teatro. È l’inizio di un percorso musicale comune mai interrotto: in campo operistico il M°Chailly spazia in un repertorio che, saldamente centrato sul repertorio italiano con Rossini, Verdi, Puccini, si estende a Stravinskij, Musorgskij e Prokof’ev. Importanti le collaborazioni con i registi, che da Pizzi a Bussotti, Cobelli, Ronconi e Zeffirelli fino a Gabriele Salvatores, Davide Livcermore e Leo Muscato, disegnano una mappa significativa del teatro italiano, mentre in campo internazionale vanno ricordati almeno Cox, Lehnhoff, Carsen e Hermanis. In campo sinfonico il repertorio, che comprende oltre 150 concerti in sede e in tournée con l’Orchestra del Teatro e la Filarmonica ma anche con orchestre come il Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia e i Wiener Philharmoniker, si fa vastissimo spaziando dal classico al contemporaneo. Tra le tournée vanno ricordate almeno il tour americano con la Filarmonica della scala nel 2007 e i recenti ritorni dell’Orchestra nelle grandi sedi concertistiche: con la Filarmonica dal Festival di Salisburgo, Lucerna e Proms, con Coro e Orchestra della Scala in tutte le principali capitali europee.
Juan Diego Flórez
Nato a Lima, inizia da bambino a cantare e a suonare rock e musica popolare peruviana; in seguito studia al Conservatorio Nazionale del Perù e poi ottiene una borsa di studio al Curtis Institute of Music di Philadelphia. Nel 1996 ha esordito al Rossini Opera Festival di Pesaro come Corradino in Matilde di Shabran. A ventitré anni debutta alla Scala in Armide diretta da Riccardo Muti, e da allora si esibisce nelle sedi più prestigiose e con i più grandi direttori d’orchestra. Nel 2007 segna un momento storico alla Scala, offrendo – non accadeva dal 1933 – il bis di “Ah! Mes amis”, la famosa aria della Fille du régiment che contiene nove “do di petto”: bis poi richiesto anche al Metropolitan di New York e all’Opéra di Parigi. Torna alla Scala varie volte, come Don Ramiro (La Cenerentola, 2005), Rodrigo (Otello di Rossini, 2015) e Orphée (Orphée et Euridice, 2018) e partecipa allo spettacolo inaugurale della Stagione 2020-2021 A riveder le stelle; nel 2023 è Edgardo in Lucia di Lammermoor diretta da Riccardo Chailly. Famoso per i suoi ruoli belcantistici, negli ultimi anni ha ampliato il suo repertorio con opere del romanticismo francese. Ultimamente è stato Raoul de Nangis (Les Huguenots) alla Deutsche Oper Berlin, Gennaro (Lucrezia Borgia) alla Bayerische Staatsoper di Monaco e in versione da concerto al Festival di Salisburgo, Hoffmann (Les contes d’Hoffmann) all’Opéra di Monte-Carlo, Ricciardo (Ricciardo e Zoraide) al Rossini Opera Festival di Pesaro, Alfredo (La traviata) al Metropolitan di New York, Des Grieux (Manon) e Faust nell’opera omonima alla Staatsoper di Vienna, Rodolfo (La bohème) all’Opera di Zurigo. Ha inciso un CD di arie mozartiane e uno di canzoni popolari latinoamericane, Bésame mucho. Fra i numerosi riconoscimenti ricevuti, la Gran Cruz de la Orden El Sol del Perù e il titolo di “Österreichischer Kammersänger”. Nel 2011 fonda “Sinfonía por el Perú”, un progetto sociale ispirato a El Sistema venezuelano, per favorire lo sviluppo artistico e individuale dei bambini e dei ragazzi. Per questa iniziativa l’UNESCO lo nomina Goodwill Ambassador nel 2012 e nel 2014 riceve il Crystal Award dal World Economic Forum
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