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Italiani scoprono effetto antiossidante del latte fermentato

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 Il probiotico di latte fermentato, che si trova nel banco frigo del supermercato, oltre ad essere antinfiammatorio è, per l'intestino, anche antiossidante. Tutto ciò, grazie a un batterio 'buono', il Lactobacillus casei Shirota, scoperto negli anni Trenta da Minoru Shirota, un microbiologo dell'Università di Kyoto. Questa ricerca ha firme tutte italiane: infatti, lo studio è stato realizzato dall'Università di Teramo e dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria. Il lavoro è in corso di pubblicazione su Frontiers on Immunology. A contribuire sono stati i ricercatori Mauro Serafini, Alberto Finamore, Fabio Nobili, Anna Raguzzini, Roberto Ambra e Ivana Garaguso. "La novità è l'effetto antiossidante del Lactobacillus casei Shirota, del quale già era stato notato l'effetto antinfiammatorio - hanno spiegato Mauro Serafini, docente di nutrizione umana dell'Università di Teramo e Fabio Nobili, ricercatore del Crea - Il probiotico, infatti, interagisce con la cellula dell'intestino che, se si trova sotto stress, viene protetta".
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Italiani in cucina, più etnico e km zero E la grande distribuzione segue il trend

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 I consumatori italiani si dividono a tavola in due popolazioni, da un lato chi cerca nuove esperienze sperimentando le cucine di altri Paesi sia al ristorante sia tra le mura domestiche cimentandosi ai fornelli; dall'altro chi del prezzo è costretto a fare una discriminante basandosi su offerte e discount. Se ne è parlato a Linkontro, evento annuale che Nielsen Italia organizza in Sardegna, quest'anno a Santa Margherita di Pula, per analizzare trend e futuro del largo consumo.

"Una parte di consumatori guarda principalmente al prezzo, differenziando anche i luoghi di acquisto, non ha né i mezzi né la cultura della sperimentazione alimentare. Un'altra parte vuole sperimentare in cucina, compra la burrata dal casaro e si indirizza sull'offerta 'premium' della grande distribuzione dai 'Gourmet Carrefour' al Viaggiatore Goloso di Unes, a Eté di Vegè, cercando nuovi prodotti - spiega Giorgio Santambrogio, presidente di Adm (Associazione distribuzione moderna) - e l'offerta deve adeguarsi".

Sopratutto i millennials scelgono di cucinare una cena a base di Falafel libanesi o di Guacamole messicana e la domanda di ingredienti etnici sugli scaffali cresce seguendo le nuove culture alimentari. "Attenzione però - aggiunge Santambrogio - non sempre il contadino è migliore se guardiamo a sicurezza e qualità. Se vogliamo i prodotti a km zero sugli scaffali devono essere a filiera certificata e corretta catena del freddo".

Sono 14 milioni gli italiani che scelgono di provare la cucina etnica e continuare a farlo, ma all'aperitivo e al digestivo prevale l'italianità.

"Notiamo - afferma Leonardo Vena, ad di Amaro Lucano - la tendenza dei locali etnici che aprono con banco bar, come messicani, giapponesi, vietnamiti o hawaiani, ad utilizzare amari italiani per miscelare i cocktail e i consumatori a berlo liscio come dopo pasto". (ANSA).

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Fao, le api devono essere protette per tutelare nostro cibo Domenica 20 si celebra la prima Giornata Mondiale delle Api

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Alla vigilia della prima Giornata mondiale delle api, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) ha esortato paesi e singoli individui a fare di più per proteggere le api e gli altri impollinatori per non rischiare un brusco calo della diversità alimentare.

In Slovenia, per la cerimonia ufficiale della Giornata mondiale delle api, il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, ha affermato che i paesi devono passare a politiche e sistemi alimentari più favorevoli agli impollinatori e più sostenibili. "Non possiamo continuare a concentrarci sull'aumento della produzione e della produttività basandoci sull'uso diffuso di pesticidi e di sostanze chimiche che minacciano le colture e gli impollinatori", ha affermato Graziano da Silva. 

Oltre il 75% delle colture alimentari mondiali dipendono in una certa misura dall'impollinazione per resa e qualità. Le api sono gravemente minacciate dagli effetti combinati del cambiamento climatico, dell'agricoltura intensiva, dei pesticidi, della perdita di biodiversità e dell'inquinamento. L'assenza di api e di altri impollinatori eliminerebbe la produzione di caffè, mele, mandorle, pomodori e cacao, per citare solo alcune delle colture che si basano sull'impollinazione. "Ognuno di noi ha una responsabilità individuale nei confronti della protezione delle api e dovremmo tutti fare scelte rispettose degli insetti impollinatori", ha aggiunto Graziano da Silva. "Anche la crescita dei fiori a casa per nutrire le api contribuisce a questo sforzo".

Impollinatori, come api, api selvatiche, uccelli, pipistrelli, farfalle e coleotteri volando, saltano e strisciano sui fiori aiutando le piante a fertilizzarsi. Tuttavia, il numero e la diversità degli impollinatori sono diminuiti negli ultimi decenni e le prove indicano che il declino è principalmente conseguenza delle attività umane, compreso il cambiamento climatico, che possono interrompere le stagioni di fioritura. Le pratiche agricole sostenibili, in particolare l'agro-ecologia, possono aiutare a proteggere le api riducendo l'esposizione ai pesticidi e contribuendo a diversificare il paesaggio agricolo.

Con l'Organizzazione mondiale della sanità )Oms), la Fao ha anche sviluppato il Codice di condotta internazionale sulla gestione dei pesticidi.

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Giornata delle Oasi Wwf, domenica si celebra la biodiversità Il 20/5 ingresso gratuito anche nelle Riserve dello Stato

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In vista della Giornata Mondiale della Biodiversità del 22 maggio, indetta dall'Onu per sottolineare l'importanza di preservare la ricchezza della vita sulla Terra, torna la Giornata delle oasi Wwf. Domenica prossima, 20 maggio, le riserve naturali saranno aperte gratuitamente al pubblico, con speciali eventi per conoscere i tesori nascosti della natura dal nord al sud e ammirare anatre, falchi, cervi, lontre e cavalieri d'Italia. Ci saranno visite guidate, attività di educazione ambientale con i più giovani, inaugurazioni di nuovi sentieri e centri vista, lezioni all'aperto, liberazione di animali curati, laboratori e birdwatching.

Grazie alle Oasi (più di 100 in tutta Italia, oltre 35.000 ettari di territorio protetto) in Italia si sono salvate specie a rischio come la lontra, il lupo, il cervo sardo, il lanario, la testuggine acquatica e diverse specie di anfibi. Anche quest'anno, spiega l'associazione ambientalista, si rinnova la collaborazione tra Wwf e Carabinieri Forestali e alla festa delle Oasi si affiancherà "RiservAmica 2018", la manifestazione che apre al pubblico le 130 Riserve Naturali Statali gestite dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, giunta alla sua sesta edizione.

Il Wwf aderisce alla "Primavera della Mobilità Dolce (promossa da AMoDo - Alleanza per la Mobilità Dolce dal 21 marzo al 21 giugno) e invita chi vorrà visitare le sue Oasi ad avvicinarsi "a questi ambienti preziosi e delicati usando preferibilmente le ferrovie turistiche e locali, le biciclette, i cammini storici e i sentieri, curando il proprio benessere e dando valore al tempo".

RiservAmica 2018: Alla Riserva Biogenetica del Cansiglio (Belluno), sarà organizzata una passeggiata nella foresta alla scoperta "dell'Italia selvatica", l'inaugurazione di una mostra sulla Grande Guerra, che in quei boschi ha visto parte del suo teatro principale, per finire con uno spettacolo teatrale musicale. Nella Riserva dell'Orecchiella (LU) saranno allestiti diversi "spazi scoperta" delle attività dei Carabinieri Forestali, laboratori sensoriali di educazione ambientale e visite guidate presso i musei naturalistici, i recinti faunistici e i sentieri della Riserva. A Magliano dei Marsi (AQ) sarà possibile conoscere l'attività dei nuclei cinofili antiveleno, visitare il nuovo Museo dell'Uomo e della Natura (MUN), la scoprire i reperti CITES e sperimentare il "battesimo della sella" con i cavalli del Reparto di Feudozzo. Programma completo: www.carabinieri.it sezione "eventi". (Programma completo: www.carabinieri.it sezione “eventi”).


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