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ENIT USA / Promozione dell' Italia MICE negli USA


ENIT ha promosso l'Italia a Las Vegas in occasione della fiera Imex. L'Agenzia ha lanciato una campagna promo pubblicitaria ad ampio spettro, digitale, cartacea, eventi promozionali, rivolta al MICE nel corso della fiera più importante della meeting industry su territorio USA, a cui partecipano migliaia di rappresentanti (buyers e suppliers) del settore provenienti da tutto il mondo. Per l'occasione ENIT ha allestito uno stand di circa 250 mq, all’interno del quale numerosi co-espositori italiani sono stati impegnati in tre giorni di appuntamenti B2B, group appointments e presentazioni con i più selezionati rappresentanti dell’industria MICE globale. 

ENIT USA partecipa a Signature Owners Meeting
Continua l’azione di co-marketing di ENIT con il gruppo Signature per la promozione della destinazione Italia lusso. Nell’ambito delle numerose iniziative di co-marketing già intraprese da ENIT con il gruppo Signature Travel Network per la promozione della destinazione “Italia lusso”, rientra la partecipazione di ENIT USA al “2019 Signature Owners Meeting” 11 - 14 settembre, Austin, TX. Circa 250 proprietari di agenzie affiliate Signature Travel Network, hanno partecipato al Foum, presenti operatori turistici, compagnie croceristiche, uffici del turismo, speakers di rilievo come il Presidente della Royal Caribbean, Richard Fein, ed il Presidente di Signature Travel Network, Alex Sharpe. Una “due giorni” di intensi incontri duranti i quali ENIT USA ha intrapreso un fitto network con agenzie Signature ed ha avuto modo di presentare le novità dell’offerta turistica italiana 2020.

Musei: record di ingressi per la prima domenica gratuita

Record di ingressi per questa prima domenica gratuita di ottobre. Alcuni dati dal Mibact: 

- Parco del Colosseo: 31.409


- Paestum: 13.865


- Giardini di Boboli: 12.931


- galleria dell'Accademia di Firenze: 7.993


- Villa d'Este: 7.810


- Uffizi: 7.152


- Museo nazionale Romano: 6.003


- Museo archeologico di Napoli: 5.382


- Terme di Caracalla: 4.820


- Villa Adriana: 4.652


- Palazzo Barberini e Corsini: 4.276


- Pinacoteca di Brera: 4.135


- Galleria nazionale delle Marche: 3.594


- Museo archeologico di Taranto: 1341

Giornata Mondiale degli Insegnanti: il futuro della professione

Promossa dall'UNESCO e da Education International, la Giornata si celebra il 5 ottobre di ogni anno come occasione per riflettere su una professione tanto bella quanto delicata

Quest'anno, la Giornata Mondiale degli Insegnanti è dedicata al tema “Young Teachers: The Future of Profession” (giovani insegnanti: il futuro della professione). L’intento è quello di riconoscere e riaffermare il valore prezioso degli insegnanti, la cui missione è quella di contribuire alla piena crescita dei ragazzi. “Non un mestiere qualsiasi, ma un vero e proprio servizio allo sviluppo della persona umana”, come la definisce Rosalba Candela, presidente nazionale dell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori) e professoressa di lettere.

“ Se tu rallenti, essi si perderanno. Se ti scoraggi, essi si fiaccheranno. Se ti siedi, essi si coricheranno. Se tu dubiti, essi si disperderanno. (Gesualdo Nosengo) ”

Un' insegnante con i suoi alunni durante una lezione
Il ruolo chiave degli insegnanti è riconosciuto dalle Nazioni Unite nel quarto obiettivo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che punta a garantire un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva. In particolare, assicurare opportunità di apprendimento per tutti, al fine di contrastare l’analfabetismo e l’abbandono scolastico, fenomeni ancora diffusi in Europa e in Italia. Come riportato dall’Istat, nel Bel Paese le competenze alfabetiche, numeriche e linguistiche si attestano al di sotto della media europea. Inoltre, l’uscita precoce dal sistema di istruzione e di formazione è aumentata negli ultimi due anni raggiungendo nel 2018 il 14,5%. “L’abbandono scolastico - spiega la presidente UCIIM - può essere combattuto in un solo modo: il raccordo con il territorio. È fondamentale che la scuola risponda alle esigenze del territorio, ma soprattutto che gli alunni vengano incoraggiati nel seguire le proprie passioni”.

L’UNESCO lancia un appello forte e chiaro ai Governi di tutto il mondo, affinché creino le condizioni necessarie all’assunzione di nuovi maestri; si prevede infatti che entro il 2030 oltre 69 milioni di docenti andranno in pensione. L’insegnamento deve tornare ad essere una professione di prima scelta.

“ Se tu vai innanzi, essi ti supereranno. Se tu doni la tua mano, essi doneranno la vita. Se tu preghi, essi saranno santi. (Gesualdo Nosengo) ”

Papa Francesco, in occasione dell’udienza con i membri dell’UCIIM, il 14 marzo del 2015, ha sottolineato la bellezza di questa professione mettendone in luce anche gli aspetti più complicati. “A voi chiedo di amare di più gli studenti ‘difficili’, quelli che non vogliono studiare, quelli che si trovano in condizioni di disagio (...) Se amate solo quelli che studiano, che sono ben educati, che merito avete?”. Francesco ha poi affermato: "In una società che fatica a trovare punti di riferimento, è necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo”. Ma in che modo? Secondo Rosalba Candela, solo se la scuola guarda all’alunno come persona e non si limita a veicolare concetti aridi e nozioni astratte. L’insegnante ideale - sottolinea - è colui che vive mentalmente e affettivamente con i suoi alunni, che mostra veramente di pensare a loro, agendo con persuasione, con fiducia e con ottimismo. Ed è a questo punto che entra in gioco anche il ruolo della famiglia il cui supporto rimane fondamentale: "Solo se instauriamo una circolarità tra docenti, alunni e genitori, potremo formare persone". 

“ Che tu sia sempre l'educatore, che non rallenta, che non si scoraggia, che non dubita, ma va innanzi, dona la mano, prega.. (Gesualdo Nosengo) ”

Turismo: città d'arte protagoniste dell'autunno

Le città d'arte italiane saranno le protagoniste dell'autunno turistico: quasi un intervistato su due ha intenzione di visitarne una. E i visitatori pensano sia necessario trascorrere oltre 3 notti per visitarne una. Emerge dall'Osservatorio di Confturismo Confcommercio realizzato con l'Istituto Piepoli. L'indice mensile di fiducia del viaggiatore italiano a settembre registra un valore di 69 punti Oltre tre italiani su dieci fanno la vacanza principale nei mesi di settembre, ottobre e novembre: motivo principale, perché tutto è più tranquillo e si può viaggiare con un budget più limitato. Musei e gallerie d'arte sono la motivazione principale di viaggio. Rimangono importanti nella scelta anche l'enogastronomia e la possibilità di visitare borghi e castelli vicini, a riprova del fatto che le grandi mete culturali rilanciano l'intero territorio circostante, se ben collegato e fruibile. Le prime tre mete citate dagli intervistati per trascorrere una vacanza autunnale sono Firenze, Roma e Venezia. Fra le destinazioni estere invece gli italiani prediligono Spagna, Regno Unito, Austria, Germania e Francia

Unwto e Isnart: il turismo religioso nel mondo muove il 20% della popolazione

ROMA\ aise\ – Sono 330 milioni i turisti che ogni anno si muovono nel mondo per fede, con un giro d’affari che si attesta sui 18 miliardi di dollari e che mostra un forte trend di crescita. Secondo gli ultimi dati prodotti daUnwto, Isnart e Aorl il 20% della popolazione mondiale nel corso dell’anno si sposta per un pellegrinaggio in chiese, santuari, eremi e altri luoghi di culto. Per il 41,4% i componenti di un pellegrinaggio sono compresi nella fascia d’età fra i 30 e i 50 anni, il 32,7% viaggia con il proprio partner mentre il 19,7% sceglie la compagnia di un gruppo di amici. Il pellegrinaggio solitario è scelto solo dal 9,8% dei turisti, mentre il 13,3% decide di effettuare i viaggi dello spirito insieme alla famiglia.
Il 20% dei pellegrini sceglie un tour organizzato e il 44,4% si affida a tour operator e agenzie.
L’Italia è meta classica di pellegrinaggio, non fosse altro che per la Città del Vaticano. La sola basilica di San Pietro a Roma accoglie ogni anno 11 milioni di visitatori, che contribuiscono a creare oltre 30 milioni di presenze nella Penisola. Assisi attrae ogni anno 5 milioni di visitatori, mentre il santuario di San Giovanni Rotondo, dove visse e operò San Pio, è visitato ogni anno da 5,6 milioni di fedeli.
E ancora, il santuario mariano di Loreto, nelle Marche, richiama 4 milioni di visitatori l’anno, mentre a Padova la devozione a Sant’Antonio porta in città 3 milioni di pellegrini l’anno, quasi quanti ne arrivano per venerare la Madonna a Pompei.
Un fenomeno che non piace molto al mondo del turismo organizzato, ma che va tenuto in considerazione, è quello dell’ospitalità nelle strutture religiose.
Il segmento è in grande evoluzione e sta progressivamente uscendo dalla zona grigia che lo aveva spesso associato a un’offerta cheap ma fuori dalle regole. E sta iniziando a diventare un vero e proprio asset da tenere in considerazione, soprattutto oggi che le esigenze dei nuovi pellegrini indicano una sempre maggiore preferenza per strutture che consentano loro di vivere appieno l’esperienza. Secondo l’Ori, associazione a servizio della Cei per l’ospitalità religiosa, sono stati 5,6 milioni i turisti che hanno scelto nel 2019 di soggiornare in una struttura associata, 3,3 milioni dei quali stranieri.