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Capodanno carinziano per un 2020 da tradizione austriaca


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Dai portafortuna a forma di maialino, coccinella, quadrifoglio e spazzacamino, fino ai "Bleigiessen", piccoli pezzi di piombo che vengono messi su un cucchiaino, sciolti sopra una candela accesa e infine versati velocemente in una ciotola d'acqua fredda dove, in base a come si solidificheranno, sarà possibile interpretare all'istante che cosa riserva il futuro. Sono tante le tradizioni del Capodanno austriaco, che anche a Villach, la città carinziana a pochi chilometri dal confine con l'Italia, riserva molte sorprese per chi voglia assaporare un'atmosfera tipica a portata di mano e degustare prodotti locali autentici.
    Villach o Villaco è da sempre meta turistica per gli italiani, che vi trovano lo spirito natalizio settentrionale, a portata di mano, senza dover raggiungere la Germania o, ancor più lontano, i Paesi scandinavi.
    I prodotti tipici cominciano dalla birra maturata con cura nelle cantine dello storico birrificio Villacher, con sede proprio in città, che in occasione delle festività produce come specialità stagionale la Villacher Bock, una "doppio malto" dal colore giallo oro intenso, con un corpo forte e un sapore aromatico di dolce e una nota delicata di amaro sul retro-palato.
    Dal valzer di mezzanotte "Sul bel Danubio Blu" di Johann Strauss, che il 31 dicembre si danza in tutte le piazze dell'Austria (trasmesso anche alla radio e in televisione), fino alle già menzionate statuette portafortuna che si regalano aspettando il passaggio al nuovo anno e che possono essere sia di legno, ma anche di cioccolato o marzapane, Villach offre la possibilità di immergersi nella tipica lunga notte di San Silvestro austriaca, in occasione della quale, tra l'altro, vengono anche organizzate delle corse, Silvesterlauf, quasi tutte per beneficienza, per salutare l'anno appena trascorso.
    Dovunque si brinda con la classica frase augurale, "Guten Rutsch und Prosit Neujahr!" la cui prima parte si può tradurre letteralmente come "buona scivolata", ma che non contiene riferimenti al ghiaccio. Il termine, infatti, proviene dalla parola della lingua yiddish "rosch", che significa "inizio". Il termine "Prosit" proviene, invece, dal latino e significa "sia utile, faccia bene, giovi", ma è entrato nella più pura tradizione del mondo germanofono.
    A Villach, lo Stadtmarketing e tutta l'amministrazione comunale si impegnano al massimo per trasformare il centro cittadino in un'unica grande area di festa, con musica dal vivo, animazione, fuochi artificiali e il tradizionale mercato di Capodanno. Curiosando tra le colorate bancarelle, ecco spuntare i simpatici portafortuna per celebrare con i migliori auspici l'arrivo del 2020, ma anche i golosi dolci e i biscotti della tradizione. Oggetti e prodotti tipici fanno bella mostra di sé anche nel contemporaneo mercatino di Capodanno allestito nella Plaza di Atrio, il centro commerciale più grande della Carinzia sfavillante di decorazioni, che anche nell'ultima giornata dell'anno vale una puntata alla scoperta dei suoi quasi cento negozi, dei servizi a misura di famiglie e delle ariose architetture che lo rendono "uno degli shopping center più accoglienti ed ecologici del mondo". Il 31 dicembre da Atrio c'è anche una festa per i bambini nel regno dei giochi per i più piccoli, Planet Lollipop, dove i giovanissimi (dai 3 anni in su) possono divertirsi (sotto l'occhio attento di personale specializzato) mentre i genitori si dedicano allo shopping.  
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A Roma il primo Gauguin impressionista

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ROMA - Un Gauguin dalla luce straordinaria brilla nel centro di Roma. Il pittore francese aveva 34 anni quando nel 1882 trasferì sulla tela la sua visione del paesaggio nei dintorni di Pontoise, nella val d' Oise, a nord di Parigi. "Il sentiero di Gratte Coqs", splendido olio su tela di 54x46 centimetri firmato dall' autore in basso a sinistra, è in mostra in questi giorni nella Galleria Russo, a due passi da piazza di Spagna, nel cuore di Roma. Il dipinto torna ad essere ammirato dal pubblico trenta anni dopo l' ultima esposizione, nel 1986 in Francia al Musée Départemental Du Prieuré di Saint-Germain. E' un' opera preziosa, valore stimato due milioni di euro, che resterà visibile per un breve arco di tempo durante le festività di fine anno.
    Paul Gauguin realizzò quel dipinto nell' ultimo dei suoi tre soggiorni a Pontoise, ospite di Camille Pissarro, che vi si era stabilito da anni, al quale era legato da grande amicizia e stima. Pissarro abitava a poca distanza dal sentiero di Gratte Coqs e lo aveva scelto a sua volta per rappresentalo in diverse occasioni. Gauguin era andato una prima volta a Pontoise nel 1878 in compagnia, fra gli altri, di Paul Cezanne, e vi era tornato l' anno successivo, quando le sue opere furono esposte alla mostra parigina degli impressionisti. "Il soggiorno del 1882 - spiegano i curatori della mostra - coincide con la definitiva scelta di Gauguin di abbandonare il lavoro in banca e di dedicarsi esclusivamente all'arte e prelude ad una serie di trasferimenti, la Normandia, la Bretagna, la Provenza, che determineranno in maniera totale l'evoluzione del suo stile''.
    Seppur ancora fortemente ispirata da suggestioni impressioniste, nel dipinto Gauguin prelude "a quella visione intellettuale della natura non riprodotta fotograficamente, ma interpretata e ricreata con accenti che, nelle opere più mature, diventeranno esplicitamente simbolisti". Il sentiero di Gratte Coqs è considerato, quindi, cruciale nella vita di Gauguin, l' opera della svolta "che nella sua struttura e nella sua idea compositiva - è stato osservato - costituisce quasi uno spartiacque e contiene i germi dell'attività di Gauguin degli anni successivi. La sua pittura si allontana dalla semplice dimensione ottica e naturalistica rappresentando la profondità del sentiero in uno spazio che sembra espandersi e comprimersi allo stesso tempo con una stesura cromatica densa di materia nel pieno stile impressionista".
    "Questo capolavoro - dice Fabrizio Russo - è arrivato nella nostra galleria grazie al rapporto che alimentiamo da anni con un membro della famiglia reale saudita, ormai non più un cliente ma un amico, che dopo una visita ad alcune sue opere molto importanti a Ginevra ci ha dato l' incarico di seguirne la vendita". La risposta non si è fatta attendere. "Quattro musei internazionali, europei e americani, hanno mostrato interesse - osserva Russo - . E' un vero peccato che i musei italiani non siano nelle condizioni di poter immaginare una acquisizione di questo genere. Confido, comunque, di poter solleticare la curiosità di alcuni importantissimi collezionisti italiani che stanno costruendo collezioni memorabili". (ANSA).

Il nuovo Empire State Building, ultimo tassello ad 80mo piano #NYC

 Lea Michele,Empire State Building's 2019 holiday light show © AP
NEW YORK - Dopo oltre quattro anni di lavori il rinnovo dell'Empire State Building è ufficialmente completato. L'ultimo tassello lo spazio espositivo all'80mo piano che aprirà i battenti al pubblico dal 27 novembre. Si tratta di una superficie da oltre 1200 mq con sei mostre che consentiranno al visitatore di contestualizzare l'edificio nella città e di ricreare anche esperienze personali. Tra queste una partnership con NYC & Company, l'agenzia che si occupa della promozione turistica della Grande Mela, che con l'esperienza 'NYC: Above and Beyond' attraverso una serie di pannelli interattivi in diverse lingue consentirà di ricreare un itinerario di viaggio personalizzato attraverso tutte e cinque le municipalità della città.
    All'80 piano si avrà anche il primo assaggio di quella che è la vista spettacolare sulla città prima di passare all'osservatorio all'86mo piano, sia all'aperto che al chiuso, per finire con il panorama mozzafiato dal 102mo piano. Tra le altre esperienze, 'Scenes of New York', con dei telescopi puntati su nove punti di New York che mostrano un'immagine ravvicinata di come appaiono ad esempio la Statua della Libertà, la stazione Grand Central con la sua frenesia quotidiana, Coney Island a Brooklyn, la Borsa a Wall Street. Ancora un'altra mostra spiega come viene ricreato lo spettacolo di musica e luci che per tre volte all'anno rivela un Empire del tutto insolito con l'illuminazione che si sincronizza con le note musicali. Il primo spettacolo di luci e musica si è tenuto nel 2012 sulla musica di Alicia Keys.
    "Ora l'Empire State Building è totalmente reimmaginato dall'ingresso al 102mo piano - ha detto all'ANSA Holly Houghton di Squint/Opera, lo studio che si è occupato dell'aspetto digitale del progetto di rinnovo dell'Empire -. Ora è sia un museo che racconta la storia dell'edificio, celebra King Kong, trasporta il visitatore attraverso un'esperienza digitale all'80mo piano e infine affascina con le viste spettacoli all'86mo e al 102mo piano".
    Il progetto di rinnovo dell'Empire è costato 165 milioni di dollari. Il primo ad essere interessato è stato l'ingresso che dal 2018 si è spostato solo sulla 34ma strada snellendo le code.
    L'ultimo in ordine di tempo ad essere riaperto prima dell'80mo piano è stato l'osservatorio al 102mo piano. La porte sono state aperte lo scorso 12 ottobre rivelando una vista senza ostacoli della città al di là dello spettacolare. Si tratta di una vera e propria vetta sulla Grande Mela con una parte composta da 24 finestre che mostrano tutto il panorama. Fino allo scorso gennaio la parte inferiore era in muratura, limitando quindi la vista. Il secondo piano mostra invece come è stato realizzato l'edificio. L'Empire è considerato tra le sette meraviglie al mondo dalla societa' americana degli ingegneri civili e dal 1986 e' monumento nazionale. (ANSA)

Natale e Capodanno, 18,3 mln italiani in viaggio +10%

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Circa 18 milioni e 287 mila italiani, pari al 30,3% della popolazione, si godranno una vacanza tra Natale e Capodanno, facendo segnare un incremento del 9,82% rispetto all'anno scorso. In crescita anche il giro d'affari, che supererà i 13 miliardi di euro (+12,5%). Lo rileva Federalberghi. In particolare, saranno 9,8 milioni gli italiani che si muoveranno per le vacanze di Natale (+9,3%): l'89,9% resterà in Italia (87,9% nel 2018) contro un 10,1% che sceglierà l'estero. In 8,4 milioni partiranno per Capodanno (+10,5%): Italia ancora meta preferita (per il 69,4%), mentre il 30,6% opterà per l'estero.
Numeri che rappresentano "segnali positivi che fanno ben sperare in prospettiva, senza peraltro illuderci che le festività natalizie siano sufficienti a risollevare le sorti di un anno a corrente alternata, durante il quale le imprese turistico ricettive italiane hanno continuato a soffrire in solitudine, a causa del dilagare incontrastato delle attività abusive, delle avversità metereologiche, dei fallimenti dei tour operator e della riapertura di alcuni mercati concorrenti". A sottolinearlo è il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che chiede al governo maggiore impegno sul fronte del settore turistico. "Ci riempie d'orgoglio la circostanza - prosegue Bocca - che l'Italia sia di gran lunga la destinazione scelta dagli italiani, con l'89,9% di preferenze a Natale ed il 69,4% a Capodanno. E' un dato che conferma come il nostro sistema Paese continui ad esprimere un'offerta di qualità, che viene riconosciuta e premiata dal mercato, e ci spinge a perseverare nell'impegno per un miglioramento continuo". "Non si può tuttavia contare solo sulle iniziative degli imprenditori privati - conclude il presidente di Federalberghi - Ora tocca al governo adottare misure adeguate che facciano bene al Paese. Più di un milione di persone sarà al lavoro durante le festività, per accogliere i turisti italiani e stranieri che visiteranno le nostre destinazioni. Spiace constatare come questo grande alveare operoso, che produce ricchezza per l'Italia ed offre lavoro ai nostri giovani, sia stato dimenticato dalla manovra di bilancio per il 2020, che si è occupata dell'economia del turismo solo al fine di raddoppiare l'imposta di soggiorno".
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In bici da Carpi a Guastalla percorrendo una “ciclovia”: un progetto corale pensato per pendolari e turisti

Una “ciclovia” da Carpi a Guastalla, che attraverserà cinque comuni con peculiarità ambientali e paesaggistiche, oltre che dal rilevante patrimonio storico e architettonico: è il progetto per cui è stato firmato oggi un protocollo d’intesa fra le Amministrazioni promotrici, prima “pedalata” per avviare il tavolo operativo che studierà il tracciato (ca. 35 km.) e cercherà i finanziamenti, soprattutto europei e regionali.
La cerimonia è avvenuta nel Municipio di Carpi, in quanto la città dei Pio è comune capofila: ma – è stato sottolineato – si tratta di un lavoro di squadra, un’azione corale che nei mesi scorsi ha visto tutti i consigli comunali approvare lo stesso ordine del giorno per dare il via, in tempi stretti, all’iter attuativo.
La “ciclovia”, è stato spiegato, non è da confondersi con una pista ciclabile: è infatti di un percorso che, pur potendo prevedere tratti riservati alle biciclette – per esempio ciclabili già esistenti in questi comuni – comprende anche strade secondarie con traffico promiscuo, strade che comunque i ciclisti e i cicloturisti possono percorrere in condizioni di sicurezza rispetto ad arterie principali e molto trafficate.
L’ambizioso progetto – pensato per la mobilità locale dei pendolari ma anche per un turismo “lento”, enogastronomico e ambientale – vede insieme Enti appartenenti a due province e quattro Unioni comunali: Carpi (“Terre d’Argine”), Rio Saliceto e Campagnola (“Pianura Reggiana”), Novellara e Guastalla (“Bassa Reggiana”), e Bagnolo in Piano (“Unione Terra di Mezzo”), quest’ultimo coinvolto perché al tracciato Est-Ovest si aggiungerà una diramazione Nord-Sud, per raggiungere attraverso appunto Bagnolo la stazione “Mediopadana” di Reggio, sulla ferrovia ad alta velocità.
Sei quindi complessivamente gli Enti locali firmatari, rappresentati oggi dai seguenti amministratori: il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli con l’assessore ai Lavori pubblici e frazioni”  Marco Truzzi; l’assessore a turismo e attività produttive di Guastalla Ivano Pavesi; il primo cittadino di Rio Saliceto Lucio Malavasi; il Sindaco di Campagnola Alessandro Santachiara; il primo cittadino di Novellara Elena Carletti con l’assessore all’Ambiente Alberto Razzini;  il Sindaco di Bagnolo in Piano Gianluca Paoli, accompagnato dall’assessore all’ambiente Luisa Ghiselli
 
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