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Ecco 20 idee per viaggiare da soli

  © ANSA

REYKJAVÍK - Se ancora temete il contatto con gli altri o semplicemente avete voglia di evadere da soli e cercate un luogo tranquillo e senza pericoli, eccone 20 perfetti per le vostre esigenze. La vacanza in solitaria non è solo per chi è single ma è anche un modo per staccare la spina e ritrovare se stessi; ciò che conta è rilassarsi, stare tranquilli e sentirsi al sicuro per ricominciare ogni nuova fase della vita con più energie. I benefici psicologici del viaggio in solitaria sono molti: rafforza l'autostima, migliora le capacità di apprendimento, apre la mente e rende più flessibili alle novità. Ecco 20 destinazioni dove andare sempre nel rispetto del distanziamento fisico e delle ormai consuete misure sanitarie.
    Secondo il Global Peace Index, l'indice della pace globale che classifica i paesi in base a fattori che ne determinano lo stato di pacificità, l'Islanda è al primo posto: è un luogo tranquillo e sicuro, dove regnano il silenzio e la natura di spazi incontaminati. Seguono la Nuova Zelanda, destinazione remota ma assolutamente tranquilla e piena di bellezza paesaggistica, e alcune mete più vicine, tra cui il Portogallo, l'Austria e la Danimarca, perfette destinazioni per viaggiare sicuri e felici secondo l'Happy Planet Index, l'indice che ne misura il benessere personale. Ma, a proposito di felicità, il podio dei Paesi con il maggior tasso di benessere spetta alla Finlandia, terra ricoperta da foreste e laghi, eletta il luogo più felice del mondo per il terzo anno consecutivo dal World Happiness Report 2020, che ha valutato 156 paesi basandosi sull'analisi del benessere della gente che vi abita. La classifica sulla felicità vede dopo la Finlandia altre nazioni scandinave, tra cui la Norvegia e le sue bellissime e sicure isole Lofoten, l'Olanda e la Svezia, seguite dalla Svizzera e dal Canada.
    L'Italia, invece, come nel 2019, si posiziona solo al 36esimo posto; tra i luoghi delle nostre regioni che meritano di essere considerate per vacanze in solitaria ci sono i cammini, spirituali e naturalistici, che invitano viaggiare zaino in spalla, a piedi o in bici, in assoluta tranquillità. Tra i cammini il più frequentato è quello della via Francigena, un percorso storico e leggendario che va dal Gran San Bernardo a Roma attraverso tante regioni e paesaggi diversi. Tra i numerosi cammini che si snodano sul nostro territorio tra i più suggestivi ci sono il percorso dedicato a san Francesco in Umbria, sulle tracce del santo tra opere d'arte e paesaggi mozzafiato; l'affascinante Alta via dei monti liguri, itinerario escursionistico lungo più di 400 chilometri tra la montagna e il mare della Liguria; e, dal Passo del Tonale alla Marmolada in Trentino, il sentiero della pace che ripercorre le vicende della Prima Guerra Mondiale tra natura e arte.
    Se amate il freddo potete scegliere la lontana ma sicura Groenlandia con Ittoqqortoormiit, la sua località più isolata, con solo 460 abitanti e pochi turisti attirati da una natura estrema. C'è anche la più vicina Irlanda che oltre ai grandi classici itinerari a Dublino - dal castello ai giardini botanici, dalla Old Library al Trinity College - offre escursioni nella tranquilla contea di Clare Island, sulla costa occidentale, dove per esempio si può scegliere di giocare a golf - o di fare una lezione - nel bellissimo Lahinch Golf Club, con vista sul mare. Se, invece, preferite il sole e il mare potete scegliere tra la vicina Malta con spiagge di tutti i tipi, attività sportive e passeggiate nella storia; oppure l'altrettanto vicina Spagna per tuffarvi nelle acque limpide di Formentera o di Minorca o lasciarvi coinvolgere dal folclore, dalla bellezza e dal calore dei borghi andalusi. Infine, se amate la tradizioni il Giappone è una meta tranquilla: ci si può spostare anche di notte sui treni ad alta velocità; così come si può scegliere in sicurezza di dormire nei Ryokan, le raffinate locande termali.
    Un consiglio però può essere utile per tutti i viaggiatori solitari: prima di partire è bene scaricare un'app di geolocalizzazione sullo smartphone o, se si sceglie una destinazione lontana, di procurarsi un telefono satellitare per essere sempre raggiungibili. (ANSA).

Turismo: già persi 220mila posti più l'indotto

 Ben 220 mila posti in fumo la cui metà è concentrata nei sistemi turistici del Nord a cui, ovviamente, va aggiunto l'intero indotto. E poi 50 mila imprese che rischiano di chiudere. La crisi nera delle città d'arte trascinate nel baratro dal calo del 70% dei turisti stranieri che sono anche quelli che spendono di più. E l'anno non è ancora concluso... A fare la fotografia del turismo "sfiancato" dal Covid in un'intervista a 360 gradi con l'ANSA è Raffaele Rio, presidente dell'istituto Demoskopika.

"Ben 50mila imprese del comparto turistico - spiega - rischiano il fallimento a causa della perdita di solidità finanziaria con una contrazione del fatturato di almeno 12 miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che non può non ripercuotersi inevitabilmente sul mercato del lavoro con una perdita diretta di ben 220 mila posti la cui metà è concentrata nei sistemi turistici del Nord a cui, ovviamente, va aggiunto l'intero indotto. Non va dimenticato, se a qualcuno fosse sfuggito, che nel primo trimestre del 2020, si è registrato il peggiore bilancio della nati-mortalità del sistema turistico degli ultimi 25 anni. E ancora l'anno non è concluso". Quanto ai flussi il presidente di Demoskopika dice: "Sinceramente il sold out che alcuni speravano per Ferragosto, eccezion fatta per qualche area storicamente più attrattiva di altre, non l'ho rilevato. Provo a spiegarmi meglio. Lo scorso anno (elaborando i dati di Banca d'Italia) nel solo mese di agosto, sono stati oltre 5 milioni i viaggiatori stranieri che hanno scelto di trascorrere le vacanze in Italia generando oltre 37 milioni di pernottamenti nel sistema alberghiero ed extra-alberghiero del Belpaese con una spesa di circa 4 miliardi di euro. Quest'anno, noi stimiamo, nello stesso periodo, un calo pari a circa il 70%, con un decremento di 3,6 milioni di turisti stranieri e una contrazione della spesa di quasi 2 miliardi di euro. In questa direzione, comprendo perfettamente la reazione delle associazioni degli operatori turistici".

Per quanto riguarda la crisi nera delle città d'arte Rio aggiunge: "Resto dell'opinione che gli italiani siano fortemente tradizionalisti nella scelta di consumo turistico. Dai dati rilevati da Demoskopika emerge che, al netto dell'osservanza del distanziamento sociale tanto ricercata dai turisti quanto poco praticata, circa 6 italiani su 10 di chi ha dichiarato di andare in vacanza, hanno scelto località balneari principalmente in Sicilia, Puglia, Calabria, Emilia-Romagna e Sardegna. A seguire nelle indicazioni dei vacanzieri anche la montagna e le città d'arte. Non vi è dubbio, che, in proporzione le città d'arte hanno subito maggiormente il crollo del settore soprattutto per la rilevante contrazione del turismo internazionale. Alcune nostre elaborazioni stimano in circa 2,7 milioni gli stranieri che hanno rinunciato ad un soggiorno nelle città d'arte del Belpaese tra luglio e agosto".

Non molte settimane fa, Demoskopika ha rilevato come almeno 8 milioni di italiani hanno rinunciato alla vacanza con la famiglia per l'assenza di disponibilità economiche. "Una difficile condizione - sottolinea Rio - alimentata dalla ripresa del prelievo fiscale richiesto ai contribuenti dai vari livelli istituzionali dello Stato. I soli Comuni, ad esempio, nei mesi di giugno e luglio dell'anno in corso, hanno incrementato gli incassi tributari derivanti principalmente dall'imposta municipale propria (Imu), dalla Tassa sui rifiuti (Tari), dall'addizionale comunale all'Irpef e dalla tassa sui servizi indivisibili (Tasi) di quasi 4 miliardi di euro, con una impennata del 285% rispetto al bimestre marzo/aprile dello stesso anno".

Infine l'intervento del Governo: è bastato? E' stato indirizzato nella giusta direzione? "C'è un problema prioritario di governance - dice Rio - da cui consegue anche la misura dell'efficacia dei fondi messi a disposizione per la ripresa del sistema turistico. L'Italia, nella forma e nella sostanza, non ha ancora fatto del turismo un settore strategico per la propria economia. Anzi, presenta una governance caratterizzata da una rilevante frammentazione delle competenze che genera un coordinamento delle politiche sul turismo assolutamente inadeguato. Non è un caso, ad esempio, che anche l'attuale Piano strategico del turismo italiano sia strutturato più secondo la logica di un "libro dei sogni" che in relazione ad una concreta attuazione di azioni misurabili nel tempo. E, ancora, dopo anni di discussioni e confronti, non siamo ancora riusciti a calibrare una leadership centrale che riesca a uniformare e orientare le differenti strategie regionali in obiettivi condivisi e, soprattutto comuni. L'idea che la nostra Costituzione abbia reso il turismo una materia di competenza "esclusiva" per le Regioni, viene intesa quale legittimazione di una "giungla normativa e attuativa" della programmazione turistica".

E così secondo Rio, degli oltre 4 miliardi messi in campo dalle istituzioni ai vari livelli per fronteggiare la crisi economica post Covid-19, tutti ne conosciamo l'entità ma si contano sulle dita di una mano quelli che ne conoscono i possibili impatti reali sul sistema poiché sono frutto, in molti casi, di scelte non concertate, condizionate spesso più da un'euforia interventista del Governo che da una programmazione consapevole. "Mi sarei aspettato che dagli Stati generali dell'Economia, convocati dal presidente del Consiglio, Conte, - conclude - avesse visto la luce un unico Piano di ripresa del turismo italiano condiviso, in termini di indirizzo politico e di apporto di risorse finanziarie, da parte di tutti i decisori istituzionali ai vari livelli indicante consapevolmente obiettivi, strategie, azioni, risorse finanziarie e indicatori di risultato. Ma chi lo ha visto?".

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Turismo: Assoturismo, è la peggior crisi di sempre

"Ci troviamo ad attraversare la peggiore crisi del turismo degli ultimi 20 anni. Forse la peggiore di sempre, ed i dati sul traffico aereo parlano chiaro: i flussi di turisti stranieri, che valgono la metà dei nostri visitatori, sono ridotti ai minimi termini". Si scalda parlando con l'ANSA Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo Confesercenti. "È del tutto fuorviante - dice - dipingere il turismo come se fosse in ripresa, in particolare alla vigilia degli interventi promessi per il sostegno del settore. Interventi lungamente attesi dalle imprese, visto che finora per il turismo non c'è stato nulla, a parte il bonus vacanze, sulla cui effettiva capacità di spingere a viaggiare chi sarebbe rimasto a casa ho qualche dubbio. Servono misure mirate ed efficaci, molte imprese - conclude - sono allo stremo". (ANSA).

Turismo:Assoturismo,ma quale sold out? 23mila rimasti chiusi. "Fotografia Enit incompleta e troppo ottimistica"

"Ma quale sold out, ci sono oltre 23 mila imprese ricettive che quest'estate non hanno proprio aperto". Così Vittorio Messina, Presidente nazionale Assoturismo Confesercenti all'ANSA. "I dati di Enit sono stati interpretati con un eccesso di ottimismo. Si tratta infatti solo del tasso di occupazione delle stanze disponibili online, e quindi è una fotografia incompleta: dal calcolo mancano completamente le oltre 23 mila imprese ricettive - 3 mila alberghi - che hanno scelto di rimanere chiuse per la stagione, e che quindi non sono presenti sui motori di ricerca. Inoltre, molte delle attività rimaste aperte hanno ridotto l'offerta di camere, per contenere i costi". "La realtà dei fatti è molto più amara. E' vero che le località balneari, vedranno un po' più di turisti, in particolare nei weekend e nella settimana di Ferragosto, che del resto è sempre stato fisiologicamente il picco della domanda italiana per le mete balneari. Ma il 15 agosto, quest'anno, sarà lontanissimo dai picchi raggiunti nel 2018 e nel 2017, e certamente non basterà a rimediare la perdita prevista per il 2020 di 56 milioni di pernottamenti". (ANSA).

Domodossola Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola giovedì 13 agosto alle ore 21.00 concerto di Thomas Hewitt-Jones


La Parrocchia dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola e la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, nell’ambito della“Stagione artistica 2020”, propongono un appuntamento di livello internazionale e di grande rilievo: il concerto d’organo che si terrà nell’Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola giovedì 13 agosto alle ore 21.00,e che vedrà impegnato, sullo storico e importante Organo Bernasconi del 1889, l’organista, violoncellista e compositore londinese Thomas Hewitt-Jones.

Dopo la pausa forzata della stagione, dovuta all’emergenza sanitaria, il concerto vuole farsi voce della ripresa delle attività musicali partendo da un luogo e da uno strumento simbolici per Domodossola e l’Ossola intera. La preziosa partecipazione di un musicista eclettico, eccezionalmente talentuoso e brillante come Thomas Ewitt-Jones porta questo evento a un livello artistico altissimo e collocabile sul piano internazionale grazie alla rilevanza dell’operato di questo musicista, già ricco di riconoscimenti in Gran Bretagna e all’estero (vedi curriculum).

La collocazione all’interno della collegiata dei SS. Gervaso e Protaso, grazie alla parrocchia di Domodossola e all’Arciprete Don Vincenzo Barone, valorizzerà uno dei più valevoli strumenti del territorio ossolanoe provinciale quale il grande organo Bernasconi.

Questo evento dunque si colloca nello spirito di unire un grande nome della musica internazionale alle ricchezze e alla cultura del nostro splendido territorio, che saprà aiutare la nostra città e l’Ossola intera a riprendere il cammino dopo questi mesi difficili.Il concerto sarà dedicato alla memoria dello studioso Dario Gnemmia quindici anni dalla sua scomparsa.

Il pubblico sarà ammesso in chiesa nei limiti e alle condizioni previste dalla vigente normativa in materia di contenimento del contagio da coronavirus.

Compositore e produttore musicale,Thomas Hewitt-Jones nasce a Dulwich, Londra, in una famiglia di musicisti. Sua nonna Anita era compositrice e violoncellista, e suo nonno Tony era compositore di musica corale e organista. Thomas inizia lo studio del violoncello a 4 anni, sotto la guida del padre, Tim, violoncellista alla Royal Opera House di Covent Garden, e inizia ad interessarsi al mondo della composizione. Inizia in quegli anni anche lo studio del pianoforte, ed entra a far parte della National Youth Orchestra della Gran Bretagna, in cui rimarrà per otto anni come violoncellista e principal composer. Thomas frequenta il Dulwich College di Londra e il Royal College of Music, per poi continuare gli studi a Cambridge, dove entra come "organ scholar" al Gonville and Caius College e ottiene il diploma ARCO, conferitogli dal Royal College of Organists. Ottiene la laurea in Musica con menzione d'onore, alternando gli studi accademici a svariate produzioni musicali con il coinvolgimento di cori e orchestre professioniste di tutto il paese. Terminati gli studi accademici, Thomas decide di dedicarsi al lavoro di compositore a tempo pieno, scrivendo, arrangiando e producendo da sè le proprie composizioni. Nel 2003 vince il premio della BBC come migliore giovane compositore, per poi lavorare nel mondo del cinema ad Hollywood per un breve periodo. Nel frattempo pubblica svariati album e composizioni corali, inclusi quattro balletti e due musical, e crive la colonna sonora delle Olimpiadi di Londra 2012. Thomascollabora attualmente con Sony EMI, Universal Music, Oxford University Press, Cavendish Music, Boosey & Hawkese molte altre etichette discografiche. 

Il concerto è reso possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il prezioso contributo della Fondazione Comunitaria del VCO e della Fondazione CRT, nell’ambito del bando “Not&sipari 2020”, con il patrocinio della Città di Domodossola.
Fonte: Comunicato Stampa
(segnlazione web a cura di Giuseppe Serrone)