'Napoli insolita e segreta', alla scoperta della città

di Angelo Cerulo


Una Vespa militare degli anni Cinquanta, prodotta in Francia per essere paracadutata in Vietnam, con tanto di cannone e munizioni conservata in un deposito segreto; oppure una testa di tigre, di elefante e di un raro rinoceronte con tre corni, giraffe e decine di antilopi ed animali della savana esposti all'interno della Biblioteca nazionale di Napoli. Sono due tra gli oltre 160 luoghi sconosciuti ai più illustrati dalla guida "Napoli insolita e segreta", curata dal giornalista napoletano Valerio Ceva Grimaldi, con testi tematici di Maria Franchini e fotografie di Fernando Pisacane.

Il volume appartiene ad una collana "scritta dagli abitanti" pubblicata dall'editore internazionale, dedicata alle città più famose del mondo e distribuita in italiano, francese, inglese e spagnolo in Nordamerica ed Europa. Al di là degli itinerari turistici tradizionali, grazie a "Napoli insolita e segreta" sarà possibile scoprire numerose particolarità della città come, ad esempio, sentirsi "Indiana Jones" ed attraversare un ponte tibetano sospeso a nove metri d'altezza per superare una cisterna che si trova a trenta metri di profondità, od anche ammirare gli splendidi saloni dell'esclusivo Circolo dell'Unione situato al piano nobile del Teatro di San Carlo, oppure visitare una galleria d'arte allestita all'interno di un ex rifugio antiaereo nei Quartieri spagnoli.

Ed ancora, proseguendo in un lungo percorso di esplorazione delle meraviglie nascoste della città indicato nel volume su apposite mappe, visitare un moderno hotel di cui alcune stanze appartenevano alla casa chiusa più elegante della città, la Suprema. Il volume, dedicato ai napoletani che volessero conoscere meglio la propria città e ai turisti più curiosi, descrive anche sotterranei di antiche Arciconfraternite, case d'artista, esperienze da fare in mare come una gita in kayak e cena su un peschereccio, luoghi d'arte al centro come in periferia che nascondono un mistero, che sfuggono ad uno sguardo affrettato o dall'accesso privato. E' il caso, ad esempio, dei quattro ipogei di età greca dei Vergini - visitabili su autorizzazione - dove sono ancora molto ben conservate decorazioni di oltre 2300 anni fa.

Anche luoghi noti della città, come la Stazione zoologica Anton Dohrn, nascondono particolari sconosciuti: quanti sanno che all'interno dell'edificio che ospita lo storico Acquario sono conservati gli affreschi del tedesco Hans Von Marees (1837-1887) il cui raffinato ciclo pittorico ritrae possenti corpi di pescatori nudi che avvolgono le reti e spingono in mare una barca? Oppure che nella zona di Cappella Vecchia una moderna palestra occupa i locali di un'antica chiesa, ora sconsacrata, di cui si conservano alcuni stucchi settecenteschi e il portale? E, ancora, che sul "lungomare liberato", a pochi metri da piazza Vittoria, c'è un interessante museo dell'Università Orientale che conserva una stele funeraria egiziana islamica dell'anno 819, tra le più antiche ritrovate fino ad ora? Per ogni luogo descritto nel volume sono indicati numeri di telefono e modalità di accesso. Prefazioni del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, del rettore dell'Università Federico II Massimo Marrelli e del soprintendente del Polo Museale di Napoli Fabrizio Vona.
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