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Meraviglia Georgia, culla dell'Homo europeo Un ritrovamento archeologico eccezionale invita a scoprire il Paese caucasico

“Siamo tutti Georgiani”. Il ritrovamento in Georgia di un teschio risalente a quasi 2 milioni di anni fa ribalta le certezze scientifiche: l’uomo europeo viene dal Caucaso.
L’archeologo David Lordkipanidze presenta a Roma, in occasione dell’evento GeorgiaOne a cura dell’associazione Scudo di san Giorgio, il ritrovamento di Skull 5, un teschio risalente a 1,8 milioni di anni fa che ribalta secoli di certezze. “Si tratta di una scoperta che ha portato alla luce il teschio di un antenato dell’uomo, il più completo mai ritrovato, in grado di mutare il nostro modo di comprendere le origini e l’evolversi del genere homo”. L’eccezionale scoperta, che ha scosso il mondo accademico internazionale, testimonia la migrazione dei primi ominidi al di fuori dell’Africa e la loro diffusione nel continente europeo, avvenuta circa due milioni di anni fa. I primi europei, dunque, vivevano in Georgia e le differenze morfologiche, prima ritenute segni evidenti di una evoluzione da una specie all’altra, dimostrano invece come il genere cui appartiene l’uomo derivi da un’unica specie, caratterizzata da grande varietà morfologica tra i singoli individui.

Il ritrovamento del teschio Skull 5 nel sito archeologico di Dmanisi, nella regione di Kvemo Kartli, è anche l’occasione per parlare della Georgia, un’interessante e nuova destinazione turistica, culturale ed economica, ponte geografico e politico tra l’Europa e l’Asia. Musicisti, antropologi, intellettuali, diplomatici e il regista Zaza Urushadze, che con il film Mandariinid ha ricevuto la nomination come miglior film straniero sia agli Oscar sia ai Golden Globe nel 2015, presentano in Italia per la prima volta il passato e il futuro della Georgia, uscita dalla fase di declino dopo l’indipendenza dal regime sovietico e il confronto militare con la Russia nel 2008 per l’Ossezia del sud.
Oggi la Georgia sta vivendo una fase di interesse turistico con una rilevante crescita di visitatori nelle antiche città di Tbilisi, Kutaisi e Telavi, sulle splendide spiagge di Batumi e nelle aree montuose del Caucaso. Inoltre, va evidenziato che la stabilità politica, il favorevole regime fiscale, i costi competitivi e il basso livello di corruzione hanno portato in Georgia numerosi investitori stranieri in diversi settori, dal finanziario al manifatturiero. Da un punto di vista turistico, infine, hanno dato grande slancio e vitalità al Paese il porto di Anaklia, esempio di apertura verso l’Europa grazie agli investimenti da parte della Cina, e il ripristino della storica Via della Seta, che permette a beni e a merci di viaggiare attraverso il più breve percorso geografico.
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