'Altri' turismi, cammini e tour etici Dal No-Mafia Bike alle passeggiate urbane di Migrantour

 Alternativi, etici, ecologici, consapevoli, in condivisione: gli 'altri' viaggi, quelli che oltre l'obiettivo della vacanza si pongono quello della scoperta di altri territori e culture in una dimensione lontana dal mordi e fuggi, dal torpedone parcheggiato davanti al museo pronto a ripartire un'ora dopo, ma anche della vacanza tutto relax. Ecco, quel tipo di viaggi, declinati in molti modi, sono in crescita in tutto il mondo nell'anno internazionale del Turismo Sostenibile indetto dalle Nazioni Unite. In Italia con i molti cammini aperti, gli itinerari per il turismo accessibile e i viaggi con l'ospitalità diffusa e mezzi alternativi alle auto come la bicicletta, questo turismo diverso, slow e consapevole, rappresenta una grande tendenza che è uno dei temi al centro di Fa' la cosa giusta, in programma a Milano 10-12 marzo. Tra gli esempi: SloWays organizza il No-Mafia Bike Tour: progetto realizzato in collaborazione con Addiopizzo e Migrantour, passeggiate urbane interculturali accompagnate da migranti.
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Formazza punta al turismo “green” con un percorso ciclabile d’alta quota Il progetto prevede il collegamento con il Canton Ticino attraverso il passo San Giacomo

Un collegamento cicloturistico tra l’Italia e la Svizzera attraverso il passo San Giacomo. È questo il sogno delle amministrazioni delle valli Antigorio e Formazza decise a puntare sulla mobilità dolce, quella del cosiddetto turismo «lento». È con la partecipazione al bando Interreg che l’Unione montana Alta Ossola e il Comune di Bedretto (Canton Ticino) si sono messi insieme per realizzare un percorso che dal fondovalle ossolano, in località Pontetto di Montecrestese, risalendo il fiume Toce, arriverebbe fino a Riale. Da qui la risalita al passo San Giacomo, già antica via di transito commerciale, per raggiungere la valle di Bedretto. Un tracciato immerso nella natura, ricco di alpeggi e strutture rurali. Si svilupperà su sentieri, mulattiere e strade che necessiteranno di interventi di messa in sicurezza.  


Opere per 1,5 milioni
Il costo dell’operazione si aggira attorno al milione e mezzo di euro. «Quest’idea è nata dai rinnovati rapporti di amicizia con il comune di Bedretto - spiega il sindaco di Formazza Bruna Papa, che ha avanzato la proposta all’Unione -. Il passo San Giacomo era una via di interscambio tra due comunità che avevano molto in comune. Da Riale a Bedretto ci sono non più di trenta chilometri di distanza». Al di là delle Alpi si snoda il percorso ciclabile dell’area del San Gottardo. Bedretto è proprio su uno dei tracciati che per molti chilometri tocca otto passi alpini a ridosso dei cantoni svizzeri (Ticino, Vallese e Uri).  


«Quello della nuova ciclovia è un progetto ambizioso - dice il presidente dell’Unione Alta Ossola Bruno Stefanetti -, diversi gli scenari che aprirebbe per il futuro. C’è la prospettiva di coinvolgere anche la valle Divedro con un circuito fino al Sempione, ma anche l’attivazione di punti di ricarica per i mezzi elettrici nelle centrali idroelettriche». Prevista inoltre la ristrutturazione dell’ex caserma di confine. 
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