Un collegamento cicloturistico tra l’Italia e la Svizzera attraverso il passo San Giacomo. È questo il sogno delle amministrazioni delle valli Antigorio e Formazza decise a puntare sulla mobilità dolce, quella del cosiddetto turismo «lento». È con la partecipazione al bando Interreg che l’Unione montana Alta Ossola e il Comune di Bedretto (Canton Ticino) si sono messi insieme per realizzare un percorso che dal fondovalle ossolano, in località Pontetto di Montecrestese, risalendo il fiume Toce, arriverebbe fino a Riale. Da qui la risalita al passo San Giacomo, già antica via di transito commerciale, per raggiungere la valle di Bedretto. Un tracciato immerso nella natura, ricco di alpeggi e strutture rurali. Si svilupperà su sentieri, mulattiere e strade che necessiteranno di interventi di messa in sicurezza.
Opere per 1,5 milioni
Il costo dell’operazione si aggira attorno al milione e mezzo di euro. «Quest’idea è nata dai rinnovati rapporti di amicizia con il comune di Bedretto - spiega il sindaco di Formazza Bruna Papa, che ha avanzato la proposta all’Unione -. Il passo San Giacomo era una via di interscambio tra due comunità che avevano molto in comune. Da Riale a Bedretto ci sono non più di trenta chilometri di distanza». Al di là delle Alpi si snoda il percorso ciclabile dell’area del San Gottardo. Bedretto è proprio su uno dei tracciati che per molti chilometri tocca otto passi alpini a ridosso dei cantoni svizzeri (Ticino, Vallese e Uri).
«Quello della nuova ciclovia è un progetto ambizioso - dice il presidente dell’Unione Alta Ossola Bruno Stefanetti -, diversi gli scenari che aprirebbe per il futuro. C’è la prospettiva di coinvolgere anche la valle Divedro con un circuito fino al Sempione, ma anche l’attivazione di punti di ricarica per i mezzi elettrici nelle centrali idroelettriche». Prevista inoltre la ristrutturazione dell’ex caserma di confine.
lastampa.it
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