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Viaggi Piemonte. Dei e faraoni accoglieranno i visitatori nell'atrio dell'Egizio


Le statue degli dei e dei faraoni della Galleria dei Re del Museo Egizio saranno protagoniste dal 23 aprile di un nuovo allestimento temporaneo nell'atrio e sotto le arcate del Museo Egizio e dell'Accademia delle Scienze, dal titolo Verso la nuova Galleria dei Re.

L'esposizione, frutto della collaborazione tra le due istituzioni, offrirà fino a ottobre ai visitatori una suggestione dell'origine del Museo, 200 anni fa, quando arrivarono a Torino le grandi sculture di faraoni e divinità.

Nel 1823 queste, infatti, con migliaia di reperti della collezione Drovetti, varcarono la soglia del palazzo barocco che oggi ospita il Museo Egizio e l'Accademia delle Scienze e furono sistemate al piano terreno e nella corte.
    Un anno dopo nacque a Torino il primo Museo Egizio al mondo. In questo nuovo allestimento il visitatore potrà cogliere dettagli dei reperti, che prima non erano fruibili, come le iscrizioni geroglifiche sulla parte alta del trono della statua di Tutmosi I o come la parte posteriore del copricapo del sovrano Horemheb o il suo naso, che da lontano dà la falsa impressione di essere all'insù a causa di un restauro ottocentesco. "Questo allestimento permette finalmente di guardare in viso le statue. Si coglie il loro valore storico artistico, si notano dettagli fino a oggi preclusi alla vista a causa del posizionamento su alti piedistalli. Al pomeriggio quando il sole lambisce le Sekhmet penetrando tra le arcate del portico del Museo Egizio, esse sembrano tornare alla loro collocazione originaria nel tempio funerario di Amenhotep III a Tebe, l'odierna Luxor. Costituiscono davvero, come afferma il professor Jean Yoyotte, 'una splendida litania di pietra'," spiegano la presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin e il direttore, Christian Greco. "In occasione dell'allestimento temporaneo della Galleria dei Re abbiamo pensato di condividere i documenti originali che hanno dato vita al Museo come valore aggiunto per meglio comprendere il clima di grande fermento che in quegli anni caratterizzava la vita culturale e intellettuale di Torino" sottolinea Massimo Mori, presidente dell'Accademia delle Scienze.

ansa.it

Guercino a Torino, opere da 30 musei e collezioni. Dal 23 marzo al 28 luglio a Palazzo Chiablese dei Musei Reali

 

Oltre un centinaio di opere provenienti da più di 30 musei e collezioni per raccontare non solo un artista ma il mondo dell'arte nel '600.

'Guercino.

Il mestiere del pittore' è la mostra ospitata dai Musei Reali di Torino a Palazzo Chiablese, dal 23 marzo al 28 luglio che presenta, in 10 sezioni, le opere di uno dei maggiori protagonisti della scena artistica dell'epoca e di suoi contemporanei.
    "Volevamo non tanto fare una mostra monografica -, spiega Annamaria Bava, curatrice dell'esposizione insieme a Gelsomina Spione - ma far sì che Il Guercino diventasse una voce narrante per raccontare il mestiere dell'artista nel 600, la sua vita quotidiana, come si forma, le persone che frequenta, la rete che gli sta intorno, i colpi di fortuna che gli permettono di diventare un grande artista, come si confronta con la scienza e le credenze del tempo. La mostra - aggiunge - vuole entrare nella bottega e svelare qual era lo stupore che suscitava questo artista che sa far emozionare e mettere in scena, cose che lo fanno diventare un grande protagonista amato da tutti".
    La mostra, prodotta da CoopCulture con Villaggio Globale International, arriva all'indomani della riapertura della Pinacoteca Civica di Cento, paese natale del Guercino, e si sviluppa partendo da un importante nucleo di dipinti e disegni appartenenti alle collezioni della Galleria Sabaudia e della Biblioteca Reale di Torino.
    In esposizione anche due opere inedite provenienti da collezioni private e lavori di artisti coevi come Guido Reni, i Carracci e Domenichino. A chiudere il percorso espositivo una sezione dedicata a Sibille e 'Femmes fortes', le grandi eroine del mito e della storia.

ANSA.IT

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Palazzo Madama a Torino è l'Europa, in 15 illustrazioni

 

TORINO - Palazzo Madama di Torino, con i suoi duemila anni di storia, rivendica il ruolo di "un edificio capace di attraversare la storia e farsene protagonista, un luogo generatore dell'Europa dei popoli".

E' questo il senso del nuovo allestimento nella Corte medievale, dedicato ai valori fondanti dei popoli del vecchio continente attraverso quindici illustrazioni.

  "Palazzo Madama è la porta romana della città di Torino, ma anche uno dei più importanti castelli medievali d'Europa. E' il luogo in cui si è fatta l'Italia perché qui c'era il Senato del Regno e, insieme, il luogo in cui si sono fatti i grandi documenti della storia europea" spiega il direttore Giovanni Carlo Federico Villa. "Abbiamo fatto un'operazione rara per i musei italiani: da alcuni anni stiamo commissionando ad alcuni anni a grandi illustratori italiani, che sono superstar a livello mondiale, di raccontare cosa l'Italia fa per l'Europa e i grandi valori del popolo europeo, ma anche parlare di Torino e del Piemonte. Abbiamo inventariato queste illustrazioni che sono diventate patrimonio del museo. L'anno scorso una parte è andata in giro per il mondo in 43 Paesi di cinque continenti. Ora abbiamo completato questo lavoro" Allo Statuto Albertino carta fondamentale del Regno fino all'entrata in vigore della nostra Costituzione repubblicana, è dedicata all'illustrazione realizzata da Marta Signori. Ci sono il Manifesto di Ventotene del 1941 e l'immagine che rievoca la nascita della Comunità Economica Europea con i Trattati di Roma del 25 marzo 1957, due tra i più significativi documenti compiuti dall'Italia per il farsi della comune storia europea, che hanno integrato il progetto Europa. In mostra le illustrazioni compiute nel 2022 da Lucio Schiavon, Ale Giorgini, Emiliano Ponzi, Bianca Bagnarelli, Marina Marcolin, Francesco Poroli, Giulia Conoscenti, l'opera dedicata da Andrea Mongia alla Carta Sociale Europea. L'idea è di lasciare le illustrazioni nella Corte medievale sempre, tranne quando ci saranno mostre, ad esempio nl mese di aprile durante il Festival della fotografia.

ansa.it

L'evento. Un viaggio nella storia: Torino ritrova il suo Salone dell'Auto

 

In tempi della TV più romantica, della Rai in bianco e nero, non avrebbe avuto dubbi di fronte alla fatidica domanda: lascia o raddoppia? Era il gioco quiz condotto per la prima volta nel 1955 da Mike Bongiorno. Di recente, scenario differente, il signor Andrea Levy da Torino ha risposto senza alcun dubbio: “Raddoppio”. Il collezionista-pilota-presidente-lungimirante imprenditore che ha creato Parco Valentino, MiMo e Autolook, aveva annunciato nel novembre scorso che il Salone dell’Auto avrebbe riabbracciato Torino nel 2024, con una formula innovativa, gratuito e open air. Nel contempo aveva anche rassicurato sulla continuità del MiMo, la rassegna dell’auto lanciata tre anni fa a Milano e Monza. Da buon imprenditore, insomma, ha raddoppiato: "Due eventi senza alcuna contrapposizione - spiega -, differenti nella concezione e nella struttura. Milano più legato alla pista di Monza e alla sportività, Torino più diffuso per la città e Provincia nel rispetto della vita quotidiana, con un format diverso esteso ad aspetti culturali, tra storia e leggenda. Insomma, a Torino torna il Salone dell’Auto ma con un nuovo vestito".

Volto a celebrare la storia dell’automobilismo, il Salone Auto Torino dal 13 al 15 settembre prossimi racconterà un lungo viaggio, dalle carrozze alle prime auto a motore, dai capolavori del design degli Anni 60 e 70 alle auto sostenibili che ci porteranno alla transizione del 2035. Nello specifico, il Salotto di Torino (da piazza Carlo Felice a piazza Castello) proporrà le tecnologie a basse emissioni sviluppate dalle principali Case automobilistiche attraverso test da effettuare in viabilità ordinaria. Spazio poi alle Supercar da sogno, auto iconiche, i prototipi e le one off dei grandi designer, le due ruote per i test drive, le innovazioni delle aziende dell’indotto, con l’intrattenimento garantito dai media partner, un approfondimento a cielo aperto nell’area tra via Roma, piazza San Carlo, piazza Castello, piazzetta Reale, Giardini Reali e piazza Vittorio Veneto. Zona in cui è previsto anche un circuito dinamico dedicato a esibizioni e sfilate delle Formula 1, delle regine del Motorsport, di prototipi e delle più belle auto classiche. La “sezione divulgativa” troverà casa in piazza Arbarello, tra intrattenimento e focus sulla mobilità, mentre è previsto uno spazio dedicato ai collezionisti e alla parata storica. Inoltre, in collaborazione con Autolook saranno organizzati gli Autolook Awards dedicato alle discipline del Motorsport.

Il Free Pass Salone, biglietto elettronico gratuito da scaricare online, permette di accedere a numerose iniziative, prima fra tutte la possibilità di effettuare i test drive degli ultimi modelli messi a disposizione dai Costruttori. Inoltre, convenzioni per treni e pullman, sconti e ingressi speciali nei musei della città, sconti e iniziative da esercizi commerciali e ristoranti convenzionati. In sostanza c’è l’ampio coinvolgimento del territorio con importanti ricadute turistiche. Il tutto in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unione Industriali, Federalberghi, Turismo Torino e Provincia, Museo Nazionale dell’Automobile, ACI Torino e Automobil Club, ASI, IAAD, IED e Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

avvenire.it

Sarà un 2024 ricco di eventi per Torino e il Piemonte

 

Che cosa fare e vedere a Torino e in Piemonte? C’è davvero l’imbarazzo della scelta. L’anno in corso si prospetta ricchissimo di mostre, eventi ed appuntamenti di ogni genere in grado di soddisfare qualunque esigenza e curiosità.
Il palco è Torino, una città in perenne fermento, con le sue eleganti piazze e vie porticate, con i suoi innumerevoli caffè storici – dove regalarsi piacevoli momenti magari degustando la dolce bevanda il Bicerin e la pasticceria mignon – e le maestose Residenze Reali, Patrimonio Unesco, ben sei nel centro storico. Luoghi da visitare, in modo semplice ed economico, acquistando il Royal Pass e/o la Torino+Piemonte Card; quest’ultima per una durata di 1, 2, 3 o 5 giorni consecutivi permette l’ingresso gratuito nei più importanti musei e mostre di Torino, nei castelli, nelle fortezze e nelle Residenze Reali di Torino e del Piemonte, ridotto presso molti altri siti culturali del Piemonte e sui principali servizi turistici di Torino oltre a molteplici agevolazioni.
Ma Torino è solo il punto di partenza per esplorare il Piemonte, tra cime e pianure, parchi e siti Patrimonio UNESCO, laghi e colline. Un territorio ricco di attrattive storico culturali e di una cultura enogastronomica che esalta sapori unici e una sapiente tradizione artigianale. E poi lo sport da vivere in libertà e i mille appuntamenti tra spettacoli, festival musicali e rassegne artistiche, incontri sportivi culturali e enogastronomici, cinema danza, teatro per ogni passione.

IL BICENTENARIO DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO
Quest’anno festeggia i suoi 200 anni di vita: per celebrare al meglio i due secoli di storia, il museo del capoluogo piemontese cambia pelle, portando grandi novità e mostre inedite, a partire da quella dell’Aida al fine di mostrare la possibilità di integrare tradizione e innovazione. Tra i cambiamenti: la nascita di un’agorà accessibile da cittadini e turisti, un significativo ampliamento del percorso museale, offrendo così al pubblico ulteriori possibilità di fruizione della collezione museale, nuovi accessi al museo, l’entrata diretta al Tempio di Ellesija – il più antico tempio rupestre della Nubia, che approdò a Torino nel 1966 – , la nascita di una nuova sala immersiva al piano ipogeo in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e la riapertura al pubblico della Galleria della Scrittura, 600 metri quadrati dedicati alle lingue e alle scritture dell’antico Egitto, geroglifici, ma non solo.

LA RIAPERTURA DEL MUSEO DI SCIENZE NATURALI
Dopo dieci anni di chiusura ha recentemente aperto, seppur parzialmente, uno degli spazi più iconici del Piemonte: il Museo di Scienze Naturali. Il pubblico può visitare il Museo Storico di Zoologia, l’Arca delle Esplorazioni e la Sala delle Meraviglie, resi agibili da importanti e lunghi lavori costati 8,3 milioni di euro. Tra le novità, a disposizione del pubblico, 2 videomapping e un totem dotato di Intelligenza Artificiale generativa. Il nuovo percorso espositivo, infatti, si è arricchito di installazioni multimediali e il visitatore sarà accolto da coinvolgenti esperienze immersive. Con altri lavori per un totale di 4 milioni di euro dal 2024 saranno riaperti altri settori.

I 150 ANNI DEL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
Quest’anno festeggia il suo centocinquantenario portando con sé molte novità tra cui l’inaugurazione di una nuova sezione permanente dedicata al K2, in occasione del 70/o anniversario della spedizione italiana che per prima ne raggiunse la vetta nel 1954, e il progetto legato alla sostenibilità ambientale Stay with Me e la mostra A Walking Mountain, che verrà inaugurata durante la Torino Art Week 2024. Si tratta di un progetto espositivo che, mediante il dialogo tra le ricerche di artisti contemporanei italiani e internazionali e le collezioni storiche del Museo della Montagna, propone una panoramica sulla pratica del cammino in montagna e della Walking Art.

LA PRIMA EDIZIONE DI EXPOSED. TORINO FOTO FESTIVAL
Dal 2 maggio al 2 giugno si accendono invece i riflettori sul nuovo Festival Internazionale di Fotografia della città di Torino con la Direzione Artistica di Menno Liauw e Salvatore Vitale dal titolo New Landscapes – Nuovi Paesaggi: 15 mostre temporanee in 15 sedi e un unico cartellone di eventi dedicati alla fotografia, realizzati coinvolgendo nella loro progettazione e produzione le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine.
10 ANNI UNESCO

Nel corso di quest’anno si festeggiano i 10 anni del riconoscimento Unesco dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe Roero e Monferrato.

IL TERRITORIO E LO SPORT
Torino, dopo aver ospitato dal 09 all’11 febbraio il Fencing Grand Prix Torino, dal 14-18 febbraio ospita le Final Eight di coppa Italia di basket e il 3 marzo la corsa in rosa Just The Woman I Am e dal 16 al 17 marzo il Judo Turin Cup.  La giornata del 4 maggio sarà scandita dalla Grande Partenza del Giro d’Italia 2024 in ricordo alla tragedia del Grande Torino del 1949, quando tutta la squadra di calcio perì nello schianto aereo contro la basilica di Superga.  Il Piemonte è protagonista del Tour de France 2024 con due tappe: il 1° luglio con la Grande Partenza da Piacenza a Torino, il giorno successivo, il 2 luglio con quella da Pinerolo verso la Val Chisone e le Valli Olimpiche prima di passare il confine e arrivare in Francia. Dal 10 al 17 novembre va in scena la quarta edizione delle NITTO ATP FINALS di tennis che vedrà sfidarsi i migliori otto giocatori del mondo (e le migliori otto coppie di doppio). Torino sarà nuovamente al centro dell’attenzione internazionale, per il quarto anno di fila, con un programma sempre più ricco, non solo di partite, ma anche di eventi collaterali distribuiti in tutta la città oltre al Fan Village. Per l’occasione, come da tradizione, le piazze e le strade di Torino si animeranno di attività, degustazioni, location e iniziative speciali per vivere di giorno e di notte il grande tennis internazionale.

FESTIVAL E SALONI
Dal 27 al 4 marzo 500 cantine, cene ed enocultura danno il via al Salone del Vino tra OGR, Museo del Risorgimento, Combo e Circolo dei Lettori; dal 12 al 14 aprile ritorna Torino Comics & Games, ad aprile Lovers Film Festival, dal 9 al 13 maggio il Salone Internazionale del Libro, dal 23 al 26 maggio l’European Championship of Magic; dal 13 al 15 settembre al via il Salone dell’Auto al Parco del Valentino seguito da Torino Spiritualità e dall’appuntamento con Terra Madre Salone del Gusto al Parco Dora (26-30 Settembre) la manifestazione enogastronomica internazionale che riunisce ogni due anni a Torino produttori e artigiani del settore agroalimentare provenienti da tutto il mondo; a novembre ritorna Vendemmia a Torino. Grapes in Town – Portici Divini per tutti gli amanti del vino con un ricco calendario di degustazioni, workshop, percorsi storico-culturali, esperienze enogastronomiche e molto altro; sino al 3 dicembre si svolge la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
Novembre è anche il periodo più cool dell’anno con Artissima, l’unica fiera italiana esclusivamente dedicata all’arte contemporanea e con l’inaugurazione dello spettacolo en plein airi di Luci d’Artista; prosegue con la 42° edizione del Torino Film Festival attento da sempre alle nuove forme e tendenze del cinema sostenendo le produzioni indipendenti, le opere prime e seconde, i documentari e la sperimentazione. Non mancherà lo spettacolo d’arte contemporanea in plein d’air di Luci d’Artista mentre un ricco calendario di eventi – tra mercatini, presepi, musica e spettacoli – animerà il periodo natalizio per arrivare fino al Capodanno con una grande festa corale.

LE MOSTRE
Nelle Sale Chiablese dei Musei Reali in scena la mostra Africa. Le Collezioni dimenticate con oltre 150 oggetti tra statue, utensili, amuleti, gioielli, armi, scudi, tamburi e fotografie (sino al 25 febbraio) e dal 22 marzo la mostra Guercino. il mestiere di pittore; Da Casorati a Sironi ai nuovi futuristi. Torino-Milano 1920-1930 pittura tra classico e avanguardia è la mostra ospitata al Museo Accorsi-Ometto di Torino sino all’11 febbraio e fino al 18 febbraio Luca Locatelli. The Circle – soluzioni per un futuro possibile alle Gallerie d’Italia e sino al 12 maggio la mostra Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976; c’è tempo fino al 7 aprile per scoprire Il mondo di Tim Burton al Museo Nazionale del Cinema e dal 28 maggio al 13 gennaio 2025 la mostra Movie Icons dedicata al collezionismo nel cinema; sino al 9 aprile è possibile  visitare la mostra Pablo Picasso rendez-vous a torino! a Palazzo Saluzzo Paesana; la Promotrice delle Belle Arti di Torino ospita invece sino la 26 maggio Ligabue. La Grande Mostra;  tris di mostre a Camera: la vicenda professionale e affettiva di Robert Capa e Gerda Taro, i graffiti di Saul Steinberg negli scatti di Ugo Mulas, le immagini del mondo contadino attraverso lo sguardo di Michele Pellegrino oltre all’esposizione multimediale permanente “La storia della fotografia nelle tue mani”; per gli amanti dell’arte contemporanea c’è tempo sino al 2 marzo per la mostra Visual Persuasion Paulina Olowska alla Fondazione Sandretto; Hayez l’officina del pittore romantico è ospitato alla Galleria d’Arte Moderna di Torino fino al 1 Aprile come Italo Cremona Tutto il resto è profonda notte dal 24 aprile al 15 settembre e Il paesaggio dell’arte. Fotografia dal 1839 dal 3 maggio sino all’8 settembre; Thomas Bayrle Form SuperFrom è ospite alla Pinacoteca Agnelli fino al 2 Aprile mentre c’è tempo sino al 10 giugno per ammirare la mostra Liberty Torino Capitale a Palazzo Madama e Change! Ieri, oggi e domani, il Po dal 27 giugno sino al 13 gennaio 2025. Dal 29 marzo al 15 settembre la Reggia di Venaria ospita la mostra Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolovori da Masaccio a Andy Warhol.

A SUON DI MUSICA
Ad aprile torna in scena il Torino Jazz Festival, a maggio il Torino Fringe Festival e nei mesi estivi un ricco calendario di festival anima la città; dal Kappa Futur Festival, il festival di musica elettronica, al Sonic Park Festival ambientato nella splendida cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dalla 16^ edizione di Collisioni Festival ad Alba al Todays Festival, dallo Stresa Festival a Monforte in Jazz sino al Movement Torino Music Festival e a MITO SettembreMusica e nei mesi autunnali Club To Club — C2C Festival. Ricco, inoltre, il calendario della stagione d’opera e di balletto del Teatro Regio, uno dei più antichi teatri d’opera al mondo in attività le sue origini risalgono al 1740.
E per gli amanti della musica classica imperdibile Armonia Trio Card: il carnet digitale, al prezzo di 60 euro che permette di assistere a tre concerti tra quelli proposti dalle istituzioni musicali aderenti a Sistema Musica (Academia Montis Regalis, Accademia Maghini, Accademia Corale Stefano Tempia, EstOvest Festival, Lingotto Musica, Orchestra Filarmonica di TorinoOrchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Polincontri, Teatro Regio TorinoUnione Musicale.

PRODOTTI TURISTICI
Tra una mostra e un evento da non dimenticare che il celebre Vermouth può essere degustato con l’iniziativa Extra Vermouth aromi e sapori da gustare: un’esperienza unica proposta da molteplici locali aderenti dove degustarlo in purezza o in cocktail accompagnato da assaggi tipici della tradizione piemontese. E per un salto nella vita di corte, nel Settecento, cosa c’è di meglio di una Merenda Reale? Un rito amato da Casa Savoia per allietare le giornate a base di cioccolata calda accompagnata dalla pasticceria di corte e, nell’Ottocento riproposta con il Bicerin. Per pranzare o cenare con i piatti della tradizione piemontese Mangébin propone una rete di ristoranti di cucina tipica piemontese.

travelnostop.com

Torino, via al treno tra l’aeroporto e il centro

Torino, via al treno tra l’aeroporto e il centro 
 Il sole 24 Ore - Le prove tecniche si faranno tra una settimana, lunedì 8 gennaio. Poi dal 20 diventerà operativo il collegamento ferroviario tra l’Aeroporto di Caselle e il centro di Torino, dopo il viaggio inaugurale del 19. Si tratta di un’opera molto attesa, che ha alle spalle una lunga gestazione e che contribuirà ad aumentare la dotazione infrastrutturale della città che registra negli ultimi anni un crescente appeal sul fronte del turismo. Lo scalo aereo ha registrato nel corso del 2023 i migliori risultati di traffico di sempre, con 4,2 milioni di passeggeri raggiunti già a inizio dicembre, superando i dati del 2019 e incrementando in maniera significativa la quota di viaggiatori dall’estero. Al contempo l’ultima rilevazione di Federalberghi Torino conferma per il 2023 tassi di occupazione delle camere alberghiere in media del 70%, con picchi dell’85% a novembre.

Con il nuovo collegamento, in 31 minuti sarà possibile raggiungere l’aeroporto di Caselle dalla stazione di Torino Porta Susa e viceversa. A gestire il servizio sarà Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, soggetto attuatore di lavori per 180 milioni di euro finanziati perlopiù dalla Regione Regione Piemonte, 120,5 dei quali sono stati messi in campo dal Pnrr. A questo ammontare si sommano altri 50 milioni per gli interventi sugli standard di sicurezza delle due linee ferroviarie coinvolte, per un totale di 230 milioni. La Regione stessa ha integrato con risorse proprie - oltre 33 milioni di euro - lo stanziamento iniziale che è risultato aumentato negli anni rispetto alle previsioni per i rincari delle materie prime e per l’aggiornamento delle normative sulla sicurezza, che hanno reso necessari ulteriori interventi sui binari.

Il progetto in particolare era stato approvato nel 2012 e i lavori sono stati appaltati nel 2017 da Scr, la società di committenza regionale, ed eseguiti dall’associazione temporanea d’impresa Itinera spa e Consorzio Integra con il coinvolgimento di 2700 operai e 90 imprese. I lavori realizzati includono la nuova galleria di oltre 3 chilometri, a doppio binario, che parte dalla stazione Rebaudengo Fossata, per immettersi sulla linea storica. Tra le altre cose, gli interventi su nuove fermate e le opere di ammodernamento del tratto di galleria storica renderanno possibile raggiungere sia l’Allianz stadium che la Reggia di Venaria in treno, direttamente dal centro della città.

Il collegamento ferroviario tra Torino e lo scalo aereo “Sandro Pertini” rientra nei lavori di potenziamento dei collegamenti tra il capoluogo e le Valli di Lanzo lungo le linee Torino-Ceres e Settimo Rivarolo, con interventi di adeguamento sulla linea per il futuro transito dei treni Jazz, Pop, Rock e Taf fino a Ciriè. A questo primo slot di lavori infatti segruranno ulteriori interventi da qui al 2026, con un investimento di altri 350 milioni di euro, da finanziare.

L’8 gennaio la Prefettura di Torino, insieme ai Comuni interessati, ha organizzato l’esercitazione propedeutica ai viaggi di prova in vista dell’avvio dei servizi commerciali veri e propri. L’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria ha rilasciato a dicembre le autorizzazioni necessarie per la messa in esercizio della linea che sarà gestita da Rfi, dopo il passaggio di competenze da Gtt - azienda metropolitana responsabile dei servizi di trasporto pubblico locale – con il contestuale trasferimento dei 110 operatori.

Liberty a Torino, una mostra racconta le sue originali bellezze

TORINO - La Torino del liberty, uno degli stili artistici e architettorinici che più caratterizzano la sua storia, è protagonista della mostra 'Liberty.

Torino Capitale', a Palazzo Madama - Museo civico d'Arte Antica dal 26 ottobre al prossimo 10 giugno.

L'esposizione, a cura di Palazzo Madama e di Siat-Società degli ingegneri e degli architetti in Torino con la collaborazione di MondoMostre, racconta, con un centinaio di opere, il fondamentale ruolo di Torino per l'affermarsi del Liberty, un'arte che nella capitale sabauda travolse letteralmente ogni aspetto della vita e della società andando poi a diffondersi nel mondo.
    Una mostra importante nell'ambito dell'ingresso di Torino nel Rann di Bruxelles e della candidatura a Città Patrimonio mondiale Unesco per il Liberty. Un allestimento coinvolgente che affronta ogni aspetto delle manifestazioni artistiche del Liberty in modo inedito, consentendo al visitatore di comprendere i meccanismi della creazione architettonica ed estetica, attraverso l'analisi delle tante opere, siano esse di architettura, di design d'interni, pitture, sculture, lavori grafici o di decorazione, oggetti d'uso, testi letterari, poesia o musica.
    Il liberty, con le sue decorazioni dolci, sinuose e avvolgenti e il suo amore per le forme della natura, si sviluppa nella cosiddetta Belle Époque, periodo di fiducia sconfinata nel progresso e in un mondo senza confini - spiegano i curatori -.
    Uno stile allora molto originale che trova in Torino la sua capitale e la sua cassa di risonanza nel parco del Valentino, protagonista dei nuovi valori della nazione e del progresso, cornice ideale per mettere in mostra la produzione italiana in campo industriale, agricolo e artistico. Una stagione 'europea' orientata a superare il naturalismo in nome di un simbolismo decorativo, come ben racconta la mostra centrata sul concetto 'metamorfosi', parola scelta per evidenziare il passaggio tra Ottocento e Novecento. All'esposizione si accompagna il programma off 'Libertyamo', mirato a coinvolgere l'intera città alla riscoperta delle sue radici.
   

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Artissima compie 30 anni, 181 gallerie a Torino da 33 Paesi

Artissima Internazionale d'Arte Contemporanea di Torino, unica fiera in Italia esclusivamente dedicata all'arte contemporanea, compie 30 anni e conferma la sua capacità di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori tra i più interessanti a livello internazionale.

Da venerdì 3 novembre a domenica 5 novembre negli spazi dell'Oval saranno presenti 181 gallerie da 4 continenti e 33 Paesi, 68 delle quali propongono progetti monografici e curati per meglio presentare al pubblico il lavoro dei propri artisti.

Per 39 è un debutto, per la prima volta arriva una galleria dalla Thailandia. Artissima - diretta per il secondo anno da Luigi Fassi e realizzata con il sostegno del main partner Intesa Sanpaolo - prevede quattro sezioni consolidate, Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions, e tre sezioni curate - Disegni, Present Future e Back to the Future - che sono ospitate anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over. Il tema è Relations of Care, le relazioni di cura, concetto sviluppato in un recente saggio dall'antropologo brasiliano Renzo Taddei.
    "Artissima - sottolinea Fassi - dimostra la sua capacità di trarre una visione progettuale dai suoi tre decenni di attività per continuare a proiettarsi nel futuro. Tutto ciò è stato reso possibile grazie a un'intensa attività di ricerca e scouting a livello globale, per continuare a offrire al collezionismo e agli operatori museali l'entusiasmo dell'incontro con gallerie e artisti di altissimo livello da Europa, Americhe, Africa e Asia.
    Le quasi quaranta gallerie che partecipano per la prima volta ad Artissima, con le innumerevoli conferme e i ritorni, testimoniano l'attrattività della fiera e il suo saper essere catalizzatore di esperimenti, ricerche e investimenti di mercato in ambito artistico".
   

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A Torino. Motorsport e competizione, torna Autolook Week

Da sabato a lunedì in piazza San Carlo e in altre zone cittadine la manifestazione che prevede anche esibizioni dinamiche di vetture di Formula 1, Rally, Endurance e Moto GP
La parata della passata edizione di Autolook

La parata della passata edizione di Autolook - (foto Mauro Ujetto)

avvenire.it Sabato 2 e domenica 3 settembre si svolgerà la 2ª edizione di Autolook Week Torino, la manifestazione che in piazza San Carlo celebra il motorsport con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, OGR Torino e Camera di Commercio di Torino. I riflettori saranno puntati sulle esibizioni dinamiche di Formula 1, Rally, Endurance e Moto GP che animeranno il centro della città, con un circuito di 1,5 Km creato ad hoc per accogliere il pubblico tra piazza San Carlo, via Roma e piazza Castello. Autolook Week e Sparco, team supplier e partner ufficiale della manifestazione, porteranno lo Show Run della monoposto del Team di Formula 1 Oracle Red Bull Racing, che accenderà i motori alle ore 11.30 di sabato 2 e domenica 3 settembre, con partenza da piazza San Carlo. Super ospite di questa edizione e alla guida della vettura di Formula 1 Oracle Red Bull Racing, simbolo di questa edizione di Autolook Week, sarà il pilota automobilistico austriaco Patrick Friesacher.
A seguire, il motorsport si fa bello con la parata dinamica dei modelli esposti nel salotto di Torino realizzata in collaborazione con Aci Torino, Fondazione Gino Macaluso e Museo Nazionale dell’Automobile. Ad aprire la sfilata saranno Kevin Schwantz, campione mondiale ’93 di Moto GP, e Franco Uncini, i quali saluteranno il pubblico accorso a bordo delle loro due Suzuki da competizione, seguiti da tutti gli altri modelli Formula 1, Endurance, Rally protagonisti della 2ª edizione di Autolook Week. Sempre sabato 2 settembre, a partire dalle ore 15, Kevin Schwantz e Franco Uncini saranno anche protagonisti di un momento di incontro diretto con i fan che potranno scattare foto e ricevere autografi dei due campioni direttamente nell’area Suzuki presente in piazza San Carlo. Alle ore 18, invece, è atteso l’arrivo della 38ª edizione del Rally Città di Torino, promossa da RT Motorvent, competizione a cui farà da sfondo Piazza San Carlo, dove si svolgerà la cerimonia di arrivo e di premiazione.
Dice Andrea Levy, presidente di Autolook Week Torino: “Il motorsport è la parte più emozionante di tutto il settore automobilistico, la più coinvolgente. E noi vogliamo coinvolgere Torino con uno spettacolo dinamico e di esposizione che metta in luce i modelli più iconici di Formula 1, Endurance, Rally e Moto GP che hanno saputo far sognare e appassionare generazioni di persone”.
La Red Bull RB8, monoposto con motore V8 da 2,4 litri e 800 cavalli del Team di Formula 1 Oracle Red Bull Racing, è anche la protagonista dell’immagine guida di Autolook Week 2023, che apparirà sulla locandina ufficiale dell’evento. La città sarà colorata di Autolook anche grazie alla mostra fotografica ROSSO, curata da Paolo D’Alessio e in esposizione in piazza San Carlo e in via Po, che racconta i momenti più memorabili e più importanti della storia della Ferrari, immortalati da oltre venti fotografi internazionali di Formula 1.
Lunedì 4 settembre, dalle ore 12, le figure più iconiche del motorsport saranno premiate alle OGR Torino, agli Autolook Awards, la cerimonia condotta da Federica Masolin, giornalista SKY, e Andrea Levy che chiameranno sul palco della Sala Fucine i vincitori delle seguenti categorie: Total Look Award, Endurance Award, Anniversary Award, Collection Award, Moto GP Award, Communication Award, Autoimage Award, Photography Award. Contestualmente, una selezione delle fotografie dei più grandi fotografi sportivi internazionali, che hanno messo a disposizione di Autolook Week i loro scatti, sarà accessibile gratuitamente lunedì 4 settembre presso le OGR Torino, in corso Castelfidardo 22.
Il calendario aggiornato con tutte le attività in programma per Autolook Week 2023 è disponibile sul sito www.autolookweek.com in cui è possibile trovare tutte le convenzioni promosse insieme ai principali musei e hotel della città.

In Piemonte per la 14^ edizione del World Tourism Event

Oltre 100 i siti Patrimonio Mondiale presenti all’edizione 2023 del World Tourism Event, in calendario a Torino, nella storica sede di Palazzo Carignano, dal 21 al 23 settembre prossimo. Oltre 50 anche i buyer internazionali specializzati che parteciperanno al workshop e all’educational organizzati per l’occasione.
“Come ogni anno abbiamo selezionato i buyer, grazie alla collaborazione delle sedi estere di ENIT -spiega Marco Citerbo, amministratore di M&C Marketing Consulting – e anche quest’anno abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni prima del tempo, creando anche una sorta di lista di attesa con circa 20 nominativi di TO che vorrebbero essere presenti. Ci stiamo impegnando – conclude – per organizzare un’edizione all’altezza di queste aspettative, che possa contribuire a un confronto tra istituzioni, esperti e operatori, che sia utile alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale nel suo complesso e alla sensibilizzazione verso un turismo sempre più responsabile e sostenibile. Dobbiamo, peraltro ringraziare per questo successo anche la Regione Piemonte che ci ha supportato fattivamente, mettendo a nostra disposizione risorse umane, economiche e strumentali che hanno fatto e fanno la differenza, dimostrando in modo concreto di credere nell’importanza del brand Unesco per la promozione turistica e nel ruolo del WTE per la sua valorizzazione”.
La tre giorni torinese prevede, oltre al workshop b2b, dedicato agli operatori della domanda e dell’offerta di turismo Unesco e all’ampio spazio espositivo aperto gratuitamente dalle 10 alle 18 ogni giorno, un interessante calendario di approfondimento sui temi del salone, che per la prossima edizione sarà particolarmente incentrato sui temi attuali del cambiamento climatico, dell’impatto dei grandi eventi sul Patrimonio mondiale, e sulla ricorrenza del ventesimo anniversario della Convenzione di Parigi che ha sancito la nascita del Patrimonio culturale immateriale. Proprio per partecipare al ricco palinsesto di approfondimenti saranno presenti al WTE numerosi esperti che daranno vita a momenti di riflessione e confronto aperti agli operatori culturali e turistici, ma anche al pubblico interessato alle tematiche. www.wtevent.it

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A Camera Torino Dorothea Lange e la sua Mio grant Mother dal 19 luglio 200 opere sulla crisi climatica e le migrazioni


È Dorothea Lange la nuova protagonista dell'estate di Camera. Dopo Eve Arnold continua il viaggio nella storia della fotografia con un'altra maestra dell'immagine documentaria, autrice di una delle icone più celebri del Novecento: la toccante Migrant Mother scattata nel 1936.

 Curata dal direttore artistico di Camera Walter Guadagnini e dalla curatrice Monica Poggi, la mostra presenta il percorso della fotografa in oltre 200 opere, con particolare riferimento agli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della sua attività. La crisi climatica, le migrazioni e le discriminazioni sono alcuni dei temi attualissimi trattati.

    Il percorso di mostra, visitabile dal 19 luglio all'8 ottobre, si concentra in particolare sugli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della sua attività, periodo nel quale documenta gli eventi epocali che hanno modificato l'assetto economico e sociale degli Stati Uniti. Fra il 1931 e il 1939, il Sud degli Stati Uniti viene infatti colpito da una grave siccità e da continue tempeste di sabbia, che mettono in ginocchio l'agricoltura dell'area, costringendo migliaia di persone a migrare. Dorothea Lange fa parte del gruppo di fotografi chiamati dalla Farm Security Administration (agenzia governativa incaricata di promuovere le politiche del New Deal) a documentare l'esodo dei lavoratori agricoli in cerca di un'occupazione nelle grandi piantagioni della Central Valley: Lange realizza migliaia di scatti, raccogliendo storie e racconti, riportati poi nelle dettagliate didascalie che completano le immagini. È in questo contesto che realizza il ritratto, passato alla storia, di una giovane madre disperata e stremata dalla povertà (Migrant Mother), che vive insieme ai sette figli in un accampamento di tende e auto dismesse. 

La Sicilia in vetrina al Salone del Libro di Torino


La Regione Siciliana, con l’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, è presente alla XXXV edizione del Salone internazionale del Libro, in programma a Torino fino a lunedì 22 maggio, con un’area espositiva dedicata alle pubblicazioni edite dalla Regione e alla presentazione dei testi degli editori siciliani.

L’allestimento dello stand ha come obiettivo la promozione dei luoghi della cultura dell’Isola e ripropone immagini emblematiche dei beni culturali siciliani, come l’Annunziata di Antonello da Messina e il Satiro danzante di Mazara del Vallo, creando contestualmente un parallelismo tra alcune fotografie dei beni culturali, messe a confronto con stampe antiche, tratte da volumi custoditi presso la biblioteca regionale.

Nell’area dedicata saranno organizzati 24 appuntamenti, fra dibattiti e presentazioni di libri, organizzati in collaborazione con l’Ase, Associazione siciliana editori, e l’Adesi, Associazione editori siciliani indipendenti, con ospiti d’eccezione tra cui il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi.

Quest’anno un’attenzione particolare è stata data al tema del “viaggio letterario”, inteso come itinerario di un rinnovamento culturale che vuole focalizzare l’attenzione sulla nuova stagione letteraria siciliana, documentando i cambiamenti e rivelando le nuove voci del nostro patrimonio editoriale, che continua a dialogare con i grandi scrittori siciliani del passato. Il riferimento al viaggio riguarda la particolare attenzione che si vuole attribuire al tema dei luoghi letterari che in diversi casi sono diventati luoghi cinematografici, autentico volano per la rinnovata offerta turistica della regione.

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Salone del Libro Torino, pronta la festa con incognita maltempo

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 - Fervono i lavori negli spazi del Lingotto in vista dell'inaugurazione della XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. "Le premesse sono buone. Tutto lascia pensare che sarà un Salone festoso, bello come negli ultimi anni. Ci sono gli autori e le autrici, gli allestimenti sono belli, c'è di nuovo paese ospite, l'Albania e torna una regione la Sardegna", osserva il direttore Nicola Lagioia alla vigilia dell'ultimo Salone sotto la sua guida. "Spero che sia un'edizione in cui funzioni tutto. Il salone è pronto ad accogliere editori e lettori che si ritrovano ogni anno qui a Torino. L'unica incognita è il maltempo, ma il Salone è tutto al coperto. Nessuna defezione di editori dall'Emilia Romagna, qualche problema con le scuole, ma stiamo lavorando per spostare la visita dei ragazzi a lunedì", ha aggiunto Silvio Viale, presidente dell'associazione Torino città peril Libro che rappresenta il socio privato del Salone. Tra le novità c'è l'allestimento all'esterno della Sala Oro dove domani si svolgerà l'inaugurazione. La Sala Bianca ha una capienza maggiore rispetto all'anno scorso. Il paese ospite l'Albania per il suo stand, gestito dal Centro di Cultura Albanese, si è ispirato al romanzo Chronical in Stone di Ismail Kadare, con una struttura rossa che richiama la roccia. Bellissimo il Bookstock - 7.900 mq con 13 laboratori e 4 sale - allestito dal Castello di Rivoli con una fantasmagoria di specchi che richiamano Alice nel Paese delle Meraviglie. Ha un più ampio spazio (100 metri in più) il Bosco degli scrittori intitolato quest'anno alla cultura della biodiversità. Nuovo lo stand della Regione Piemonte.
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Museo Egizio festeggerà i 200 anni con un nuovo look


Il Museo Egizio di Torino si prepara a festeggiare i 200 anni, nel 2024, con un nuovo look firmato dall’archistar olandese David Gianotten dello studio Oma – Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam.
L’ingresso del Museo diventerà una nuova agorà accessibile gratuitamente a tutti, cittadini e turisti. Dalla corte, su due livelli, sarà possibile entrare liberamente, in modo svincolato dal percorso museale, al Tempio di Ellesija, donato dall’Egitto nel 1970 come riconoscimento per la partecipazione dell’Italia al salvataggio dei templi della Nubia a seguito della costruzione della diga di Assuan.
Lo studio Oma, che realizzerà l’ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e riorganizzerà gli spazi, si è aggiudicato il concorso internazionale di progettazione Museo Egizio 2024. Il suo progetto è stato selezionato tra cinque raggruppamenti di professionisti finalisti: oltre a Oma, Pininfarina Architecture, Snohetta, Keno Kuma & Associates, Carlo Ratti Associati. Il costo dei lavori è di 12,5 milioni per i lavori, il 10% per la progettazione. L’obiettivo è la realizzazione dell’intervento entro ottobre 2024.
“Abbiamo svolto un ruolo di mecenate per la cultura. Non finanziamo solo il progetto, abbiamo gestito anche la selezione delle proposte arrivate da 47 Paesi e da studi che rappresentano il meglio dell’architettura a livello globale. Il Museo diventerà ancora di più patrimonio della città” ha detto il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo.
“E’ il calcio di inizio di un periodo bellissimo su cui stiamo lavorando già da anni. E’ stato fatto un lavoro incredibile, ora dobbiamo metterci a correre. Questo è il progetto pilota che guida tutti gli altri, la grande conchiglia in cui metteremo dentro delle perle” spiega Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio, che con il direttore Christian Greco sottolinea “l’operazione innovativa di mecenatismo della Compagnia San Paolo e le competenze messe in campo per accompagnare e sostenere il Museo Egizio, in un percorso di trasformazione e cambiamento, in vista del 2024”.
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- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it https://viagginews.blogspot.com/

Torino sarà sede del WTE 2023


Nel 2023 sarà Torino a ospitare la 14^ edizione del World Tourism Event – Salone Mondiale del Turismo nei siti Patrimonio Mondiale, in programma dal 21 al 23 settembre. Un’edizione rinnovata, che oltre al tradizionale spazio espositivo dedicato ai siti Patrimonio Mondiale e all’immancabile workshop b2b riservato a buyer e seller del settore italiani e internazionali, vedrà un ricco calendario di approfondimenti sui temi di attualità legati al turismo e alla conservazione, promozione e valorizzazione dei siti Patrimonio Mondiale.
L’edizione 2023 del World Tourism Event è stata presentata alla BIT, nello spazio espositivo della Regione Piemonte, alla presenza dell’assessora alla Cultura e Turismo Vittoria Poggio, del Direttrice Cultura e Commercio della Regione Piemonte Raffaella Tittone e di Marco Citerbo, amministratore dell’agenzia M & C Marketing Consulting, organizzatrice dell’appuntamento.
“Il Piemonte è ricco di cultura, di valori e saperi da comunicare ai viaggiatori. Far conoscere e valorizzare i nostri siti patrimonio Unesco è quanto intendiamo fare attraverso il World Tourism Event -ha spiegato l’assessora Vittoria Poggio- Senza dimenticare il grande patrimonio immateriale che il Piemonte può vantare”.
L’attenzione particolare che la Regione Piemonte intende dare alla trasmissione dei valori e dei saperi regionali è stato ribadito anche dalla Direttrice Cultura e Commercio della stessa Regione Piemonte, Raffaella Tittone, che a questo proposito ha ricordato come “nel 2023 ricorra il ventennale della convenzione per il patrimonio immateriale. Intendiamo trasmettere questi valori soprattutto alle giovani generazioni – ha detto- perchè possano farsene, a loro volta, portavoce. Ad essi sarà rivolta, quindi, un’attenzione particolare con il coinvolgimento delle scuole del territorio”.
L’importanza dell’aspetto educazionale del World Tourism Event è stato evidenziato anche dall’organizzatore Marco Citerbo, amministratore della M & C Marketing Consulting. “Quando abbiano iniziato a fare promozione dei siti e beni patrimonio mondiale, organizzando il WTE, quattordici anni fa -ha spiegato- non lo faceva nessun altro. Oggi, molte regioni hanno scelto di puntare sul brand Unesco per la promozione turistica del proprio territorio e questo, forse, anche grazie al WTE, che ancora resta l’unico evento al mondo specializzato nella promo-commercializzazione del patrimonio mondiale”, ha detto.
Citerbo ha anche ricordato la ormai consolidata collaborazione con ENIT per la selezione dei buyer internazionali che parteciperanno al workshop b2b del 21 settembre, ma che avranno anche l’opportunità di conoscere e fare esperienza del territorio piemontese nel corso della tre-giorni.
Il WTE 2023 offrirà, dunque, l’opportunità di conoscere e sperimentare le tante esperienze legate ai beni Patrimonio Mondiale. Del resto, non c’è modo migliore di conoscere un luogo, la sua storia, la sua cultura che immergendosi in esso e sperimentandolo in tutto ciò che ha da offrire. Paesaggi unici e come scoprirli in modo slow e attento. Prodotti tipici ed enogastronomia, perchè la storia di una terra passa anche dalla sua cucina. I cambiamenti climatici e la necessità di un turismo ancora più sostenibile e responsabile. La tutela dei beni Patrimonio Mondiale, di cui la nostra generazione è custode, con il dovere di proseguirne l’eredità alle generazioni future. Saranno questi alcuni dei temi al centro della prossima edizione del WTE.
La scelta di Torino come sede del World Tourism Event è motivata, oltre che dall’ampia offerta di beni e siti Patrimonio Mondiale della città e della Regione Piemonte, dalla dinamicità e dalla varietà del comparto turistico operante nel territorio, che fanno del WTE un’importante opportunità per gli espositori di entrare in contatto con il bacino di operatori della regione e del nord ovest dell’Italia.
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Alla Venaria All'ombra di Leonardo, arazzi e cerimonie papali. Con i Musei Vaticani. In mostra il baldacchino di Clemente VII

TORINO - La Reggia di Venaria inaugura la nuova stagione con la mostra All'ombra di Leonardo, Arazzi e cerimonie alla corte dei papi, organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude in collaborazione con i Musei Vaticani.
    La mostra, aperta al pubblico dal 21 marzo e fino al 18 giugno presso le Sale delle Arti, raccoglie opere provenienti, oltre che dai Musei Vaticani, dal Palazzo del Quirinale, dal Museo di Roma, dai Musei Reali di Torino, dal Museo Diocesano Tridentino, dalla Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli di Milano e da diverse collezioni private.
La mostra, a cura di Alessandra Rodolfo ed Andrea Merlotti, consente di fare un viaggio fra le più importanti cerimonie papali come la Lavanda dei piedi e la Coena Domini che si svolgevano il Giovedì Santo nel cuore del Palazzo Vaticano. In mostra ci sono il prezioso arazzo raffigurante l'Ultima Cena di Leonardo e l'arazzo per il dossale del baldacchino papale, disegnato per Clemente VII dagli allievi di Raffaello. A quarant'anni di distanza dalla sua ultima esposizione l'imponente baldacchino viene ricostruito in mostra. C'è anche il grande arazzo raffigurante Gesù che lava i piedi agli Apostoli, donato da Napoleone a papa Pio VII, mentre la brocca usata da Carlo Felice e Carlo Alberto di Savoia, ora nei depositi dei Musei Reali di Torino, è associata a due analoghe provenienti dalla Sagrestia Pontificia.

    "E' una mostra prestigiosa non solo per la preziosa collaborazione con i Musei Vaticani, ma anche perché occasione imperdibile per ammirare da vicino capolavori unici che consentono di conoscere rituali e cerimonie ricchi di simboli e significati lontani nel tempo" commentano Michele Briamonte e Guido Curto, presidente e direttore generale del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
    Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, sottolinea "la collaborazione importante fra le due istituzioni nel periodo quaresimale incentrata su due opere significative per la storia delle collezioni pontificie".

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Impressionismo tra sogno e colore, 300 opere a Torino. Fino al 4 giugno in mostra 100 artisti

 

TORINO - Con circa 300 opere di oltre 100 artisti apre a Torino la mostra Impressionisti tra sogno e colore, fino al 4 giugno al Mastio della Cittadella-Museo Nazionale di Artiglieria gestito da Difesa Servizi. "È una mostra che collega Torino, con la sua tradizione e la sua civiltà legata alla Francia, al momento in cui l'arte moderna non è più arte italiana, ma è arte francese e quindi chi viene a visitare questa mostra sente qualcosa che non è soltanto di Monet, di Sisley o di Renoir, ma è di un mondo cambiato, una sensibilità diffusa, è la necessità di essere tutti impressionisti.

In fondo siamo tutti impressionisti" commenta il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, presente al vernissage. "L'arte moderna comincia qui ed è giusto che cominci da Torino, la città più moderna di Italia" aggiunge Sgarbi che ha fatto parte del comitato scientifico internazionale per la mostra. L'esposizione, prodotta dalla società Navigare in collaborazione con Aics e Artbookweb, con il patrocinio del Comune di Torino e della Regione Piemonte, mira a raccontare le origini e la storia del rivoluzionario movimento artistico nato in Francia a metà dell'Ottocento. La mostra raccoglie opere rappresentative di tutti gli artisti che hanno partecipato alle 8 mostre impressioniste, tenutesi tra il 1874 e il 1886, con 45 dipinti ad olio, 23 opere tecnica mista, opere grafiche, studi preparatori, ceramiche, sculture. La prima sezione 'Da David all'École de Barbizon, i fermenti dell'Impressionismo' è dedicata ai cosiddetti pre impressionisti, con opere di 40 artisti (16 dipinti) tra le quali il dipinto Etude pour la mort de Sardanapale di Delacroix, tre dipinti di Courbet, disegni, acqueforti e l'arazzo Le spigolatrici di Jean-François Millet, oltre a una rarissima serie di cliche-verre di Corot e Daubigny. La seconda sezione, 'L'Impressionismo', vede raccolte oltre 150 opere di circa 50 artisti (16 dipinti) che del movimento impressionista furono i protagonisti, con successiva maggiore o minore fortuna. In questa sezione trovano posto dipinti, disegni e acqueforti di Degas, Pissarro, Cézanne, xilografie e sculture di Gauguin; il dipinto Vase de fleurs di Manet insieme ad alcune sue litografie, come il ritratto di Berthe Morisot, e l'acquaforte Bar aux Folies Bergère; i piatti in ceramica dipinta di Bracquemond e l'acquaforte di Renoir del celebre dipinto La loge. Tra le opere si segnala La Saone se jetant dans les bras du Rhône, uno dei pastelli più grandi esistenti al mondo di Renoir. Infine, la terza sezione è dedicata a 'L'eredità dell'Impressionismo', attraverso le opere di 30 artisti (13 dipinti) come Bonnard, Toulouse Lautrec, Suzanne Valadon e il figlio Maurice Utrillo, Ѐmile Bernard, Vlaminck.

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I volti dei bambini di Doisneau nella letteratura 12 gennaio a Camera in collaborazione con Alliance Française Torino

 

I volti dei bambini del fotografo francese Robert Doisneau a Camera - Centro Italiano per la Fotografia, in collaborazione con Alliance Française Torino. In compagnia di Chiara Ramero, ricercatrice specializzata in letteratura per ragazzi, il pubblico giovedì 12 gennaio alle 18.30, avrà l'occasione di scoprire opere letterarie che condividono quell'immagine dell'infanzia che ritroviamo nella fotografia di Doisneau, in un racconto sui sogni e sui desideri dei bambini del Secondo Dopoguerra.

Soggetto ricorrente nelle fotografie di Doisneau, i bambini sono tra i principali interpreti dell'ottimismo e della positività di cui la fotografia umanista è impregnata e della quale Doisneau è superbo interprete. Ritratti principalmente in strada mentre giocano e fanno marachelle, Doisneau non ne sminuisce le attività, le tratta anzi con il massimo rispetto, raccontando attraverso i gesti dei più piccoli un importante spaccato di vita urbana. Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, la letteratura francese dedica molte delle sue pagine all'infanzia e all'adolescenza: personaggi o lettori, i bambini prima e gli adolescenti poi ottengono una considerazione crescente da parte della letteratura. L'albo illustrato vive la sua più grande rivoluzione, il fumetto conquista i giovani lettori, il romanzo per ragazzi inizia ad interessarsi a temi esplorati raramente prima di allora, le serie per bambini e ragazzi ottengono un successo editoriale strabiliante.

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Arte: Torino, al via Luci d'artista

 

TORINO - A Torino al via  la XXIII edizione di Luci d'Artista, progetto del Comune nato nel 1998 come esposizione a cielo aperto di installazioni d'arte contemporanea realizzate con la luce, divenuta negli anni un evento culturale simbolo della città apprezzato in Italia e all'estero. La presentazione oggi in videoconferenza con tutti i soggetti coinvolti: oltre alla Città di Torino anche Iren, Fondazione Teatro Regio, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt.
    Quest'anno le opere saranno 26, di cui 14 in centro. Fra le novità, 'My Noon' di Tobias Rehberger in Borgata Lesna, e la collocazione di 'Concerto di parole' di Mario Molinari nel piazzale davanti all'ospedale infantile Regina Margherita, dove saranno realizzati percorsi di animazione.
    "Con Luci d'Artista e anche con tutta la programmazione di Contemporaty Art, modificata nel rispetto delle misure anti-Covid - ha sottolineato l'assessore alla Cultura della Giunta Appendino, Francesca Leon - vogliamo mantenere, seppure in situazione complicata come l'attuale, il linguaggio del contemporaneo come uno dei tratti distintivi del nostro territorio. E' un modo per dare un segno di esistenza e di resistenza".
    L'inaugurazione, domani alle 17,30, potrà essere seguita in diretta streming dal sito del Comune di Torino e sui canali social di Luci d'artista e Contemporary Art. (ANSA).

Tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude

 

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TORINO - Nell'anno delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello, una piccola mostra legata ad alcuni episodi significativi della corte sabauda, al via a Torino, racconta l'importanza di questo protagonista del Rinascimento e la sua influenza sugli artisti a lui contemporanei o successivi in tutta Europa. L'esposizione, visitabile alla Galleria Sabauda fino al 14 marzo del prossimo anno, è stata illustrata alla stampa oggi in modalità da remoto.
    Sostenuta dal Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquecentenario del Mibact, è stata realizzata in partnership con Intesa Sanpaolo e in collaborazione con il Centro di Restauro La Venaria Reale. Presenta 33 opere, lavori che derivano direttamente dai modelli del maestro nella forma di copie o di reinterpretazioni.
    In mostra fra le altre opere, anche alcune copie antiche della Madonna d'Orléans, opera giovanile di Raffaello forse appartenuta al duca Carlo II di Savoia, oggi conservata presso il Museo Condé di Chantilly e replicata già nella prima metà del Cinquecento da alcuni dei principali artisti attivi in area piemontese. L'originale, testimonia una lettera, fu a Torino, ma probabilmente in seguito a un furto denunciato da Cristina di Francia se ne persero le tracce fino al '700, quando riapparve nelle collezioni del reggente di Francia Filippo d'Orleans.