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WTE presenta la sua XV edizione, appuntamento a settembre a Genova

 

Nel 2024 il World Tourism Event – Salone Mondiale del Turismo nei siti Patrimonio Mondiale festeggia la sua 15^ edizione e lo fa a Genova dal 12 al 14 settembre con un evento che si presenta ricco di novità proprio per celebrare l’importante anniversario. Ad ospitare il WTE saranno due degli storici Palazzi dei Rolli, patrimonio UNESCO: a Palazzo Grimaldi della Meridiana avranno sede l’area espositiva e quella convegnista, mentre a Palazzo Spinola si svolgerà il workshop b2b, previsto per il 12 settembre.

Il WTE 2024 prevede un’Area espositiva, riservata non solo ai beni Patrimonio Mondiale, italiani e stranieri, ma anche a tutti quegli operatori turistici che vogliano offrire esperienze per vivere appieno la vacanza nei siti Unesco. Nell’area espositiva WTE, il visitatore potrà avere informazioni sui siti Patrimonio Mondiale, sull’offerta turistico-ricettiva ed entrare in contatto con enti del turismo e operatori.  Lo spazio resterà aperto e visitabile gratuitamente tutti e tre i giorni del WTE.

Nella giornata inaugurale dell’evento, il 12 settembre, si svolgerà anche il Workshop  b2b, ormai appuntamento di riferimento per gli operatori del settore. Il workshop è riservato a buyer internazionali specializzati nella valorizzazione dei siti Patrimonio Mondiale, che saranno selezionati in collaborazione con ENIT Agenzia Nazionale per il Turismo.

Infine, l’edizione 2024 avrà un’Area eventi ed esperienze, luogo di approfondimento e di animazione, pensata come uno spazio dinamico e sempre aperto a ingresso gratuito.
Focus specifici saranno dedicati alle scuole del territorio per sensibilizzare anche le nuove generazioni alla tutela dei beni Unesco e, allo stesso tempo, offrire loro nuove opportunità di crescita e di lavoro.

L’edizione 2024 del World Tourism Event è stata presentata a operatori e stampa specializzata in occasione della BIT, a Milano, nello spazio espositivo della Regione Liguria, alla presenza del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dell’Assessore agli impianti e attività sportive e Turismo della Città di Genova, Alessandra Bianchi, dell’Assessore al Turismo della Regione Liguria, Augusto Sartori.

“Dopo i primi quindici anni del WTE possiamo dire che l’evento è un’occasione costante, annuale e non spot di valorizzazione e promozione dei beni Patrimonio Mondiale, dal punto di vista turistico, ma più in generale gestionale e strategico -spiega Marco Citerbo, amministratore di M & C Marketing Consulting- La nostra sfida adesso è quella di consolidare ancora di più questo aspetto attraverso azioni, come la realizzazione di fam trip e workshop b2b dedicati al Patrimonio Mondiale italiano, una comunicazione, anche sui social, mirata a informare e sensibilizzare sul Patrimonio mondiale, durante tutto l’anno, che avranno il proprio culmine nella tre-giorni del WTE. Uno degli obiettivi -ha concluso- che il WTE ha raggiunto in questi 15 anni e che vogliamo consolidare sempre di più è, senz’altro, quello di favorire l’interazione concreta, fattiva, realmente utile a tutti, tra le istituzioni, gli esperti e gli operatori turistici sui temi del turismo e della gestione dei beni UNESCO. D’altro canto, teniamo particolarmente alla selezione degli operatori presenti, specializzati in un turismo culturale, responsabile e sostenibile, per favorire una domanda e offerta turistica di qualità”.

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In Piemonte per la 14^ edizione del World Tourism Event

Oltre 100 i siti Patrimonio Mondiale presenti all’edizione 2023 del World Tourism Event, in calendario a Torino, nella storica sede di Palazzo Carignano, dal 21 al 23 settembre prossimo. Oltre 50 anche i buyer internazionali specializzati che parteciperanno al workshop e all’educational organizzati per l’occasione.
“Come ogni anno abbiamo selezionato i buyer, grazie alla collaborazione delle sedi estere di ENIT -spiega Marco Citerbo, amministratore di M&C Marketing Consulting – e anche quest’anno abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni prima del tempo, creando anche una sorta di lista di attesa con circa 20 nominativi di TO che vorrebbero essere presenti. Ci stiamo impegnando – conclude – per organizzare un’edizione all’altezza di queste aspettative, che possa contribuire a un confronto tra istituzioni, esperti e operatori, che sia utile alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale nel suo complesso e alla sensibilizzazione verso un turismo sempre più responsabile e sostenibile. Dobbiamo, peraltro ringraziare per questo successo anche la Regione Piemonte che ci ha supportato fattivamente, mettendo a nostra disposizione risorse umane, economiche e strumentali che hanno fatto e fanno la differenza, dimostrando in modo concreto di credere nell’importanza del brand Unesco per la promozione turistica e nel ruolo del WTE per la sua valorizzazione”.
La tre giorni torinese prevede, oltre al workshop b2b, dedicato agli operatori della domanda e dell’offerta di turismo Unesco e all’ampio spazio espositivo aperto gratuitamente dalle 10 alle 18 ogni giorno, un interessante calendario di approfondimento sui temi del salone, che per la prossima edizione sarà particolarmente incentrato sui temi attuali del cambiamento climatico, dell’impatto dei grandi eventi sul Patrimonio mondiale, e sulla ricorrenza del ventesimo anniversario della Convenzione di Parigi che ha sancito la nascita del Patrimonio culturale immateriale. Proprio per partecipare al ricco palinsesto di approfondimenti saranno presenti al WTE numerosi esperti che daranno vita a momenti di riflessione e confronto aperti agli operatori culturali e turistici, ma anche al pubblico interessato alle tematiche. www.wtevent.it

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World Tourism Expo2015 SALONE MONDIALE DEL TURISMO CITTA' E SITI PATRIMONIO MONDIALE 18/19/20 Settembre 2015 Padova

Idea

Il Turismo Culturale è un filone sempre in crescita del turismo sia da un punto di vista di domanda che di offerta turistica, in cui protagonista principale è il Patrimonio culturale.
Le meraviglie del Mondo sono considerate delle ricchezze per gli esseri umani, questo capitale deriva il suo pregio non solo dalla possibilità di essere sfruttato economicamente ma soprattutto dai valori sia culturali sia spirituali che gli sono riconosciuti: questi “beni patrimoniali” ci regalano l’impressione di essere lì per noi, per farsi ammirare, perché ne possiamo godere e sentirci più soddisfatti.

La Conferenza Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel 1972 ha approvato la Convenzione internazionale per la protezione del Patrimonio Mondiale dell'Umanità in cui viene sancita l'inalienabilità della cultura e della natura come elementi fondamentali per lo sviluppo della società di tutto il pianeta, e per il mantenimento della pace e della solidarietà.
Il Patrimonio Mondiale dell’Unesco rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future. L’Unesco si è posto come obiettivo di catalogare ed eleggere a World Heritage alcune di queste bellezze e di questi siti per la propria salvaguardia e per il trasferimento ai posteri e alle generazioni future.
Essere inclusi tra i siti del World Heritage Centre permette di avere un riconoscimento universale delle sue particolarità a livello culturale, paesaggistico e sociale.

Per essere inclusi nella lista del Patrimonio dell'Umanità i siti devono avere valori di universalità, unicità ed insostituibilità (nel caso andassero perduti) e devono soddisfare almeno uno dei criteri fissati dal Comitato per il Patrimonio dell'Umanità.
Il progetto di costruzione di un Patrimonio Mondiale appare qualcosa di più della semplice collezione di beni culturali e naturali in pericolo: è, infatti, intimamente legato al processo di costruzione di un’identità collettiva, di un soggetto unico.La World Heritage List è dunque il punto centrale e più importante di tutte le attività legate alla WHC, un bene patrimoniale che prima dell’iscrizione è riferimento semplicemente per una comunità locale o nazionale, diventa attraverso l’atto d’iscrizione Patrimonio della più vasta comunità internazionale, o in termini di retorica della WHC Patrimonio dell’Umanità intera.
L'iscrizione dei siti nella Lista del Patrimonio Mondiale consente ad ogni Stato membro di ottenere la cooperazione della comunità internazionale, per informare la popolazione del valore eccezionale di un sito e, quindi, per contribuire a conservare il proprio Patrimonio nazionale.
Da questa Lista occorre partire per portare a termine il progetto di diffusione di un senso di appartenenza allargato.
Per esattezza l’UNESCO ha finora riconosciuto un totale di 1007 siti (779 beni culturali, 197 naturali e 31 misti), presenti in 161 Paesi del mondo. Attualmente l'Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.
Purtroppo sono in molti a pensare che una volta entrati a far parte di quest’elite il gioco sia fatto invece le statistiche sui flussi turistici dimostrano come dal momento dell’inclusione nella lista, i siti non hanno rilevato incrementi significativi in termini di arrivi e presenze. L’inclusione nella Lista Unesco è, infatti, solo il punto di partenza per poter beneficiare in termini imprenditoriali di questa grande opportunità.
Bisogna avere la forza, anche economica, di comunicare al Mondo e di saper utilizzare i propri plus per strategie vincenti. Il calo di competitività di alcune località turistiche e’ molto evidente e richiede strategie in grado di far fronte alle reali situazioni createsi.
Da queste motivazioni di fondo nasce l'idea di uno strumento che soddisfi queste esigenze: la Wte, il Salone espositivo al mondo dei Siti inseriti nella World Heritage List Unesco si propone di creare un punto di incontro tra il mondo della cultura e quello dell’economia. La manifestazione è ideata e organizzata dalla CML Consulting con l’obiettivo di favorire la commercializzazione di prodotti turistici riguardanti questi luoghi; attraverso questa manifestazione ogni “eccellenza territoriale” diventerà soggetto attivo per un progetto che miri alla loro reale valorizzazione.