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Viaggi Piemonte. Dei e faraoni accoglieranno i visitatori nell'atrio dell'Egizio


Le statue degli dei e dei faraoni della Galleria dei Re del Museo Egizio saranno protagoniste dal 23 aprile di un nuovo allestimento temporaneo nell'atrio e sotto le arcate del Museo Egizio e dell'Accademia delle Scienze, dal titolo Verso la nuova Galleria dei Re.

L'esposizione, frutto della collaborazione tra le due istituzioni, offrirà fino a ottobre ai visitatori una suggestione dell'origine del Museo, 200 anni fa, quando arrivarono a Torino le grandi sculture di faraoni e divinità.

Nel 1823 queste, infatti, con migliaia di reperti della collezione Drovetti, varcarono la soglia del palazzo barocco che oggi ospita il Museo Egizio e l'Accademia delle Scienze e furono sistemate al piano terreno e nella corte.
    Un anno dopo nacque a Torino il primo Museo Egizio al mondo. In questo nuovo allestimento il visitatore potrà cogliere dettagli dei reperti, che prima non erano fruibili, come le iscrizioni geroglifiche sulla parte alta del trono della statua di Tutmosi I o come la parte posteriore del copricapo del sovrano Horemheb o il suo naso, che da lontano dà la falsa impressione di essere all'insù a causa di un restauro ottocentesco. "Questo allestimento permette finalmente di guardare in viso le statue. Si coglie il loro valore storico artistico, si notano dettagli fino a oggi preclusi alla vista a causa del posizionamento su alti piedistalli. Al pomeriggio quando il sole lambisce le Sekhmet penetrando tra le arcate del portico del Museo Egizio, esse sembrano tornare alla loro collocazione originaria nel tempio funerario di Amenhotep III a Tebe, l'odierna Luxor. Costituiscono davvero, come afferma il professor Jean Yoyotte, 'una splendida litania di pietra'," spiegano la presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin e il direttore, Christian Greco. "In occasione dell'allestimento temporaneo della Galleria dei Re abbiamo pensato di condividere i documenti originali che hanno dato vita al Museo come valore aggiunto per meglio comprendere il clima di grande fermento che in quegli anni caratterizzava la vita culturale e intellettuale di Torino" sottolinea Massimo Mori, presidente dell'Accademia delle Scienze.

ansa.it

Museo Egizio festeggerà i 200 anni con un nuovo look


Il Museo Egizio di Torino si prepara a festeggiare i 200 anni, nel 2024, con un nuovo look firmato dall’archistar olandese David Gianotten dello studio Oma – Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam.
L’ingresso del Museo diventerà una nuova agorà accessibile gratuitamente a tutti, cittadini e turisti. Dalla corte, su due livelli, sarà possibile entrare liberamente, in modo svincolato dal percorso museale, al Tempio di Ellesija, donato dall’Egitto nel 1970 come riconoscimento per la partecipazione dell’Italia al salvataggio dei templi della Nubia a seguito della costruzione della diga di Assuan.
Lo studio Oma, che realizzerà l’ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e riorganizzerà gli spazi, si è aggiudicato il concorso internazionale di progettazione Museo Egizio 2024. Il suo progetto è stato selezionato tra cinque raggruppamenti di professionisti finalisti: oltre a Oma, Pininfarina Architecture, Snohetta, Keno Kuma & Associates, Carlo Ratti Associati. Il costo dei lavori è di 12,5 milioni per i lavori, il 10% per la progettazione. L’obiettivo è la realizzazione dell’intervento entro ottobre 2024.
“Abbiamo svolto un ruolo di mecenate per la cultura. Non finanziamo solo il progetto, abbiamo gestito anche la selezione delle proposte arrivate da 47 Paesi e da studi che rappresentano il meglio dell’architettura a livello globale. Il Museo diventerà ancora di più patrimonio della città” ha detto il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo.
“E’ il calcio di inizio di un periodo bellissimo su cui stiamo lavorando già da anni. E’ stato fatto un lavoro incredibile, ora dobbiamo metterci a correre. Questo è il progetto pilota che guida tutti gli altri, la grande conchiglia in cui metteremo dentro delle perle” spiega Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio, che con il direttore Christian Greco sottolinea “l’operazione innovativa di mecenatismo della Compagnia San Paolo e le competenze messe in campo per accompagnare e sostenere il Museo Egizio, in un percorso di trasformazione e cambiamento, in vista del 2024”.
travelnostop
- Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - turismoculturale@yahoo.it https://viagginews.blogspot.com/