Il Museo Egizio è un polo di ricerca scientifica a livello internazionale e una delle principali attrazioni turistiche del Paese. Il suo impatto economico sulla città metropolitana di Torino dal 2017 è raddoppiato, passando da 187 a 412,6 milioni di euro. Con oltre un milione di visitatori nel 2023 si attesta al settimo posto nella top ten dei musei italiani più visitati e sono sempre di più gli stranieri che vengono appositamente a Torino. A certificare le performance dell’Egizio è la Fondazione Sant’Agata per l’Economia della Cultura sulla base di un’indagine effettuata tra luglio e ottobre 2023 e sul bilancio 2022 del museo.
Tanti gli aspetti considerati: la qualità del programma culturale, l’impatto sociale, la capacità di incrementare il numero di visitatori e di acquisire risorse pubbliche e private per garantire la continuità della struttura. “Siamo una parte attiva della comunità e siamo utili alla nostra missione. Ogni euro investito per chi lavora per noi ne genera almeno due”, sottolinea la presidente Evelina Christillin. “È un cambio di passo iniziato dieci anni fa. Un museo non è un luogo statico, non è solo la parte espositiva, ma un organismo vivo, un ente di ricerca”, aggiunge il direttore Christian Greco.
In questo periodo il Museo è un cantiere: la Galleria dei Re è ancora inaccessibile e sarà svelata nella sua nuova versione a novembre, quando il museo festeggerà il bicentenario con il capo dello Stato Sergio Mattarella. Per un mese è stato addirittura chiuso e alla riapertura ha registrato un’affluenza record. La Fondazione Sant’Agata stima la spesa diretta attribuibile all’Egizio pari a 195,5 milioni di euro, cifra calcolata sommando le spese dirette del Museo (in beni, servizi e stipendi) e le spese dirette dei visitatori a cui vanno a sommarsi gli importi di impatto indiretto e indotto (81 milioni nel 2017). I visitatori dell’Egizio – raddoppiati dai 567.688 del 2014 alla cifra record di 1 milione 61 mila del 2023 – sono in maggioranza donne tra i 35 e i 64 anni (57,6%). I giovani tra i 18 e i 34 anni rappresentano il 15%. Il 61% sono turisti e, tra questi, quasi il 20% sono stranieri (il 14% proveniente da un altro paese europeo e il 5% da un paese extra Ue). Nel 2022 l’Egizio ha accolto il 22% del pubblico totale dei Musei torinesi.
Il turista medio che visita l’Egizio è laureato (49%), generalmente arriva in coppia (33%) o in famiglia (34%). Più della metà dei turisti (59%) è a Torino per vacanze, mentre il 19% dei turisti ha dichiarato di essere a Torino appositamente per visitare il Museo Egizio. L’analisi condotta dalla Fondazione Sant’Agata si è concentrata anche sulla propensione del pubblico a fare donazioni al Museo Egizio: è emerso che i ragazzi tra i 18 ei 24 anni sono la categoria che è più propensa a donare (73%). Greco ha ricordato che il bilancio di esercizio del 2023 si è chiuso a oltre 17 milioni di euro e che i dipendenti sono passati dai 13 del 2015 a 75.
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