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Impressionismo tra sogno e colore, 300 opere a Torino. Fino al 4 giugno in mostra 100 artisti

 

TORINO - Con circa 300 opere di oltre 100 artisti apre a Torino la mostra Impressionisti tra sogno e colore, fino al 4 giugno al Mastio della Cittadella-Museo Nazionale di Artiglieria gestito da Difesa Servizi. "È una mostra che collega Torino, con la sua tradizione e la sua civiltà legata alla Francia, al momento in cui l'arte moderna non è più arte italiana, ma è arte francese e quindi chi viene a visitare questa mostra sente qualcosa che non è soltanto di Monet, di Sisley o di Renoir, ma è di un mondo cambiato, una sensibilità diffusa, è la necessità di essere tutti impressionisti.

In fondo siamo tutti impressionisti" commenta il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, presente al vernissage. "L'arte moderna comincia qui ed è giusto che cominci da Torino, la città più moderna di Italia" aggiunge Sgarbi che ha fatto parte del comitato scientifico internazionale per la mostra. L'esposizione, prodotta dalla società Navigare in collaborazione con Aics e Artbookweb, con il patrocinio del Comune di Torino e della Regione Piemonte, mira a raccontare le origini e la storia del rivoluzionario movimento artistico nato in Francia a metà dell'Ottocento. La mostra raccoglie opere rappresentative di tutti gli artisti che hanno partecipato alle 8 mostre impressioniste, tenutesi tra il 1874 e il 1886, con 45 dipinti ad olio, 23 opere tecnica mista, opere grafiche, studi preparatori, ceramiche, sculture. La prima sezione 'Da David all'École de Barbizon, i fermenti dell'Impressionismo' è dedicata ai cosiddetti pre impressionisti, con opere di 40 artisti (16 dipinti) tra le quali il dipinto Etude pour la mort de Sardanapale di Delacroix, tre dipinti di Courbet, disegni, acqueforti e l'arazzo Le spigolatrici di Jean-François Millet, oltre a una rarissima serie di cliche-verre di Corot e Daubigny. La seconda sezione, 'L'Impressionismo', vede raccolte oltre 150 opere di circa 50 artisti (16 dipinti) che del movimento impressionista furono i protagonisti, con successiva maggiore o minore fortuna. In questa sezione trovano posto dipinti, disegni e acqueforti di Degas, Pissarro, Cézanne, xilografie e sculture di Gauguin; il dipinto Vase de fleurs di Manet insieme ad alcune sue litografie, come il ritratto di Berthe Morisot, e l'acquaforte Bar aux Folies Bergère; i piatti in ceramica dipinta di Bracquemond e l'acquaforte di Renoir del celebre dipinto La loge. Tra le opere si segnala La Saone se jetant dans les bras du Rhône, uno dei pastelli più grandi esistenti al mondo di Renoir. Infine, la terza sezione è dedicata a 'L'eredità dell'Impressionismo', attraverso le opere di 30 artisti (13 dipinti) come Bonnard, Toulouse Lautrec, Suzanne Valadon e il figlio Maurice Utrillo, Ѐmile Bernard, Vlaminck.

ansa

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