«Penso che Roma sia pronta per il Giubileo purchè si facciano alcuni passi importanti». A dirlo dal palco dell’assemblea generale di Federalberghi a Como è monsignor Liberio Andreatta, amministratore delegato dell’Opera Roma Pellegrinaggi. «Sono – dice Andreatta – completamente d’accordo con gli albergatori che il primo elemento di difficoltà è l’abusivismo. Bisogna combattere, e lo faremo insieme, l’illegalità ed è importante lavorare ad armi pari. Questo è un valore umano e non solo cristiano. Poi la città deve essere accogliente e non piena di ambulanti, borseggiatori e non parliamo di quelli che vendono una bottiglietta d’acqua da 1 euro a 5. Dobbiamo combattere quest’immagine di Roma ladrona perchè è un aspetto isolato che non va generalizzato. Servono poi sicurezza e decoro». Infine una considerazione generale: «Il turismo – spiega – è fatto di emozioni, i viaggiatori e i pellegrini hanno il cuore pieno di ciò che hanno vissuto. L’Enit spenderebbe meno soldi in promozione se i turisti tornassero a casa contenti per l’accoglienza che hanno ricevuto e si facessero ambasciatori delle belle emozioni provate in Italia». - Sono quattro i ‘pacchettì per il Giubileo che la Regione Lazio presenterà nei prossimi giorni: dopo la sanità, illustrata oggi, ci saranno i trasporti, l’accoglienza e Protezione civile e i ‘Camminì religiosi. Lo ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, delegato per l’Anno Santo. «Ci aspetta una riunione lunedì pomeriggio in Vaticano – ha affermato – Pensiamo che per essere fedeli alla squadra bisogna svolgere al meglio il proprio ruolo. Noi ci concentreremo sulle deleghe di competenza storica delle Regioni. In questo caso il pacchetto sanitario, sostanzialmente a costi invariati rispetto alla programmazione, ma con l’impegno di accelerare i processi riorganizzativi. La stessa cosa faremo sull’accoglienza e sul piano di Protezione civile, in cui la Regione gioca un ruolo molto importante. Poi lo faremo sui trasporti pubblici e sui percorsi spirituali fuori dalla città di Roma, con particolare attenzione a un dettato che ci arriva direttamente dalla Santa Sede, cioè favorire i pellegrini rispetto ai turisti, e il pellegrinaggio a piedi. Questo significa organizzare intorno alla Santa Sede tre o quattro punti di accoglienza – ha proseguito – e di valorizzare i Cammini storici, il più importante dei quali è quello di Francesco su cui siamo già a buon punto. Ci sono poi il Cammino di San Benedetto e la via Francigena che sostanzialmente attraversa verticalmente tutta la nostra Regione. Ci concentreremo su questi quattro aspetti – ha concluso Smeriglio – e ogni dieci-quindici giorni presenteremo alla stampa il dettaglio di questi quattro ‘pacchettì»
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