ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo in occasione della terza "Settimana
della Cucina Italiana nel Mondo", in collaborazione con il Sistema Italia,
realizzerà ben 109 iniziative promozionali di cui 62 in area Emea, 10 in Nord
America, 6 in Sud America, 25 in Asia e 4 in Oceania. La terza edizione della
Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, dal 19 al 25 novembre 2018, promuove
l'agroalimentare di qualità all'estero, segno distintivo del Made in Italy sulla
scia dei temi lanciati a partire da Expo 2015 Milano: qualità, sostenibilità,
cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità,
territorio, biodiversità, insieme all’opera di valorizzazione, anche a fini
turistici, dei territori, degli itinerari dell’arte culinaria italiana, nonché
della dieta mediterranea, uno degli elementi che rende l’Italia il Paese più
sano del mondo. Il progetto, ideato e coordinato dalla Direzione Generale per la
Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale, è stato sviluppato da un gruppo di lavoro che
coinvolge il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del
Turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonché tutti i principali enti,
associazioni ed istituzioni che rappresentano la cucina italiana e l’Italia nel
mondo: Regioni, ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, ICE, università, sistema
camerale, associazioni di categoria, scuole di cucina, reti dei ristoranti
italiani certificati e operatori del settore enogastronomico e del design. Punto
di riferimento per le oltre 1000 attività previste sono le quasi 300 sedi
diplomatico-consolari e degli Istituti italiani di cultura, che coordinano le
iniziative dei vari partner per ottimizzare l’uso delle risorse, fare massa
critica e garantirne la coerenza. Previsti seminari e conferenze, incontri con
gli chef, degustazioni e cene, eventi di promozione commerciale, corsi di
cucina, proiezioni di film e documentari legati al cibo, convegni, concerti,
corsi di lingua, mostre fotografiche.
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Notte bianca del cibo, è festa con le ricette di Artusi Da Los Angeles a Manila si celebra padre della cucina italiana
Più che una festa sarà una vera e propria standing ovation per il padre della cucina italiana: si celebra il 4 agosto oltreoceano e in Italia, con la notte Bianca del cibo italiano, Pellegrino Artusi nel giorno della sua nascita avvenuta a Forlimpopoli in Emilia Romagna (Forlì-Cesena) nel 1820.
L'iniziativa, la prima di un calendario di appuntamenti promossi dal ministero dei Beni e delle attività culturali in accordo con il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nell'Anno del Cibo Italiano, prevede dimostrazioni e festeggiamenti enogastronomici da Los Angeles a Manila all'Aia, passando per le tre capitali d'Italia (Torino, Firenze e Roma) e decine di altre località. Tra le attività in programma, tese a ricordare l'autore che nel 1891 diede vita al libro che ha fatto l'unità d'Italia a tavola ("Scienza in cucina e l'arte di mangiare bene"), è proposto ad esempio negli Eataly di Torino, Firenze, Roma - spiegano gli organizzatori della festa - il "Dolce Torino (ricetta n.649)", il "Dolce Firenze n.650" e il "Dolce Roma n.648", entrambi previsti dal volume-manuale sulla cucina di Artusi.
A Milano invece lo chef Pietro Leemann onorerà Artusi dedicando due piatti al gastronomo, mentre a Firenze, città d'adozione di Artusi, la mattina di sabato al Mercato Centrale a San Lorenzo è previsto un focus su Pellegrino Artusi e la sua Cucina in collaborazione con l'Accademia della Cucina italiana. Stessi onori alla Fabrica italiana contadina (Fico) a Bologna dove sono in calendario ricette dal manuale artusiano, una mostra "100-120-150 Pellegrino Artusi e l'unità italiana in cucina", dimostrazioni, show-cooking e 'Aperitivo con delitto' dal libro 'Brividi a cena".
Infine sul fronte estero festa a Los Angeles con lo chef Gino Angelini (premio Artusi 2011) che propone i Cappelletti all'Uso di Romagna, ricetta numero 7 del Manuale Artusiano, mentre Margarita Fores (Premio Marietta Honorem 2013) mette a Manila nelle Filippine in tavola Polpette (ricetta n.340) e Tagliatelle col prosciutto (n.69). In Olanda, all'Aia, a proporre un menù tutto artusiamo è invece lo chef Roberto Illari con le Tagliatelle con prosciutto (ricetta 69).
Hong Kong è la città più visitata al mondo, Roma solo dodicesima
HONG KONG - I passi avanti dell'Italia del turismo sono numerosi e costanti ma la strada da fare è indubitabilmente ancora molto lunga. La conferma, dopo le buone notizie di ieri sia da parte del ministro Dario Franceschini sia da parte dell'Enit sulle performance del turismo italiano al World Travel Market (Wtm) di Londra, arriva oggi dalla classifica delle 100 città più visitate al mondo nel 2016 presentata da Euromonitor che vede in testa Hong Kong, Bangkok e Londra.
Sono ben 4 le città che l'Italia piazza in classifica (Roma al 12/o posto, Milano al 27/o, Venezia al 38/o e Firenze al 44/o), infatti, stabilendo il record come paese europeo con il maggior numero di città in classifica. Ma nessuna di queste è nella top ten e la più altra in classifica, cioè la Capitale, terza a livello europeo con 9.4 milioni di visitatori, riceve meno della metà del numero di arrivi internazionali di Londra (oltre 19 milioni).
Milano da parte sua registra il maggior tasso di crescita tra le città italiane e si posiziona ventisettesima con 6.8 milioni di arrivi. Venezia, trentottesima, ne mette a segno 5.2 milioni mentre la 44/a Firenze 4.9 milioni. La somma degli arrivi internazionali nelle quattro città ammonta a 26 milioni, superando il numero di turisti stranieri che hanno visitato le città in classifica di qualsiasi altro paese europeo.
Londra, città europea più frequentata dal turismo internazionale, è l'unica città inglese in classifica. Gli arrivi nelle città spagnole tra le cento più visitate al mondo (Barcellona 23/a e Madrid 39/a) ammontano a poco più di 12 milioni. Mentre le città francesi in classifica (Parigi 7/a e Nizza 93/a) attirano 16 milioni di arrivi internazionali e registrano un calo di arrivi.
Secondo Euromonitor il turismo in Italia continuerà a crescere, totalizzando oltre 60 milioni di arrivi internazionali entro il 2022. E nella Capitale supereranno i 10 milioni entro il 2020. "Un segnale positivo - dice - per il Bel Paese. Ma attenzione alla pressione turistica in pochi centri storici che sta creando tensioni in diverse città europee, tra cui Venezia. E' importante diversificare l'offerta e valorizzando tutto il territorio".
"L'Italia - dice Wouter Geerts, analista di viaggi presso Euromonitor International - rappresenta uno dei paesi più frequentati al mondo dal turismo internazionale. Il numero di arrivi nelle città italiane è in continua crescita, in quanto offrono un mix unico di arte, enogastronomia, cultura, natura e architettura che attira turisti da tutto il mondo. Ma il successo di una destinazione dipende anche da altri fattori, quali infrastrutture, appeal economico, nuove tecnologie e sicurezza".
Geerts sottolinea anche come la crescita di arrivi in Italia e altri paesi affacciati sul Mediterraneo sia stata anche favorita dall'instabilità geopolitica in altri paesi europei e medio-orientali. "Gli attacchi terroristici in Medio Oriente e Nord Africa, in particolare in Tunisia ed Egitto, ma anche in città europee come Parigi e Barcellona - sottolinea - hanno favorito la crescita di arrivi in destinazioni con un'offerta simile, come Grecia ed Italia".
ECCO LA CLASSIFICA:
1- Hong Kong: 26.5 milioni visitatori
2- Bangkok: 21.2 milioni
3- London: 19.2 milioni
4- Singapore: 16.6 milioni
5- Macau: 15.4 milioni
6- Dubai: 14.9 milioni
7- Paris: 14.4 milioni
8- New York: 12.7 milioni
9- Shenzhen: 12.6 milioni
10- Kuala Lumpur: 12.3 milioni
ansa
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