PERCHE’ SE NE PARLA
Mettete da parte Firenze, Roma, Parigi, Kyoto, Istanbul. Le città ‘banalmente’ considerate le più belle da visitare nel mondo hanno lasciato il posto a cittadine meno note, più raccolte, ma che dal punto di vista della bellezza storico-architettonico-artistica non hanno nulla da invidiare alle più gettonate mete del turismo. O almeno è quello che pensano i lettori di Travel + Leisure, che nel 2016 hanno votato Charleston, Carolina del Sud, la città più piacevole da visitare. Salire sul podio della lista, sbaragliando le più note città d’arte, ha fatto guadagnare a Charleston migliaia di turisti. Si calcolano 4,3 milioni di visitatori all’anno, secondo Lonely Planet. Dati destinati ad aumentare.
PERCHE’ ANDARE
Charleston si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti del sud. E’ un luogo pittoresco, la cui architettura risale al periodo delle colonie del 18esimo secolo, quando era un importante porto per il commercio del cotone. Fondata dai coloni inglesi nel 1670, è stata sede di scontri durante la guerra civile americana, schierata con la Carolina del Sud tra le forze sudiste. Venne duramente bombardata, quindi ricostruita (colpita da un terremoto, la ricostruzione fu lunga e difficile). Charleston è una cittadina ricca di storia, che gli edifici, le strade acciottolate, i giardini in fiore rievocano quasi come in una scenografia cinematografica.
DA NON PERDERE
Sono diversi i tour a tema storico che vale la pena di seguire con una guida locale, alla scoperta dei palazzi, delle strade, delle piazze dove si sono svolte alcune delle vicende più salienti della storia americana. Per calarsi perfettamente nel ruolo, alcuni si possono far a bordo di calessi ottocenteschi.
PERCHE’ NON ANDARE
Charleston è una città piuttosto piccola, quindi forse non vale da sola il viaggio fin qui. Includerla in un tour degli Stati Uniti del sud è un’ottima idea, altrimenti volare fino a New York e poi prendere un volo interno di altre 2 ore e mezzo per visitare solo questa città potrebbe essere piuttosto impegnativo.
COSA NON COMPRARE
Sono molti i souvenir artigianali locali. Forse quelli che rievocano i tempi dello schiavismo sono un tantino di cattivo gusto.
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