Cento percorsi individuati per circa 30mila km complessivi: uno studio Enit e Touring Club ha messo ordine nei cammini italiani e nell’offerta turistica relativa analizzando tra questi i più visibili agli occhi dei potenziali fruitori, ovvero quelli con siti web turistici dedicati, in tutto 63.
La ricerca, presentata in Bit a Milano e realizzata in collaborazione con Ipsos pone l’accento sul turismo escursionistico, ossia un turismo itinerante, svolto prevalentemente a piedi in contesti generalmente rurali o montani per motivazioni naturalistiche, religiose/spirituali o di benessere psicofisico. “Il turismo legato ai cammini può favorire la nascita di attività artigianali e di produzione locale, permettendo alle
comunità di valorizzare le proprie tradizioni e risorse”, ha detto Ivana Jelinic, presidente e ceo di Enit.
Per il turismo lento (a piedi e in bicicletta), in Italia sono stati stimati circa 3,6 milioni di praticanti, in Francia 4,8 milioni, 5,6 in
Germania e 7,1 nel Regno Unito. Per tutti questi mercati, il Paese preferito per una vacanza lenta è sempre l’Italia. Anche il turismo escursionistico (solo a piedi) sta conquistando fette di mercato e in Italia sono stati stimati 2,7 milioni di praticanti, in Francia 4,5 milioni, 4,6 in Germania e 5,4 nel Regno Unito.
Questa ricerca sul turismo escursionistico, che Touring Club Italiano auspica di poter aggiornare nei prossimi anni ampliando
il numero di cammini analizzati, “permette di prendere sempre più consapevolezza dell’importanza di questo tipo di turismo, relativamente giovane per il nostro Paese – ha detto Giulio Lattanzi, DGdel Touring Club Italiano – Insieme alla recente certificazione ‘Cammini e percorsi’ rappresentano l’impegno concreto del Tci per un turismo sempre più sostenibile”.
travelnostop