FIRENZE - Nuovi spazi, al museo archeologico di Firenze, per esaltare la bellezza di due opere 'superstar' della galleria. Si tratta del celeberrimo Vaso François, il più antico cratere a volute dell'arte ceramica attica (570 a.C.) con le sue pitture dedicate agli eroi della mitologia greca, e il Sarcofago delle Amazzoni, tesoro etrusco del 350 a.C., unico esempio al mondo di sepolcro in marmo dipinto. Precedentemente inseriti nel percorso ordinario del museo, i due capolavori, grazie ad un intervento finanziato dai mecenati Usa Laura e Jack Winchester con la fondazione no profit Friends of Florence, hanno ora a disposizione due sale speciali, con luci che ne mettono in evidenza i ricchi e numerosi dettagli. Nella nuova stanza, il vaso François non è solo: a fargli compagnia c'è lo sgabello con cui nel 1900 un custode del museo in preda all'ira disintegrò il cratere in 638 pezzi, rendendo necessaria una certosina opera di ricomponimento dei frammenti effettuata dal restauratore Pietro Zei.
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