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Terremoto in Albania, i soccorsi dall’Italia. La zona costiera più a sud, considerata più strategica per il turismo albanese, non risulta colpita

Terremoto in Albania, i soccorsi dall’Italia

Sono aumentate ancora le vittime del terremoto che ha colpito l’Albania nella notte tra il 25 e il 26 novembre. Salgono a 31 i morti accertati, ci sono una ventina di dispersi e i feriti sono più di 650.
soccorritori hanno lavorato tutta la notte – anche con droni, cani e ruspe – e scavano ancora tra le macerie a Thumane e Durazzo, i due centri più colpiti dal sisma.
Sono stati molti gli edifici crollati, tra cui due alberghi sulla costa di Durazzo. Il terremoto ha distrutto il Vila Palma, uno dei più importanti alberghi a quattro stelle della città.
La zona costiera più a sud, considerata più strategica per il turismo albanese, non risulta invece colpita.
L’Italia ha risposto alla richiesta di aiuto dell’Albania inviando 200 uomini e mezzi di soccorso, autorizzati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: si tratta di squadre operative dellaProtezione civile, dei Vigili del fuoco, della Croce Rossa.
In campo anche la Puglia, dove il presidente della Regione Michele Emiliano ha messo a disposizione strutture, soprattutto ospedali. Per l’emergenza feriti sono stati infatti predisposti 250 posti letto e sono allertati i centri per le trasfusioni di sangue.

Terremoto in Albania, apprensione nelle comunità albanesi in Sicilia

Terremoto in Albania, apprensione nelle comunità albanesi in Sicilia

"E' come se le scosse avessero distrutto il paese vicino al nostro. Ne abbiamo parlato a scuola, se ne parla in piazza. Seguiamo costantemente le notizie sui internet e in televisione”, dice Rosario Petta

A Piana degli Albanesi oggi non è stato un giorno come gli altri. Il terremoto che ha colpito Durazzo lo hanno sentito molto forte, nella comunità arbëreshë siciliana: “In Albania ci sono le nostre radici, è come se le scosse avessero distrutto il paese vicino al nostro. Ne abbiamo parlato a scuola, se ne parla in piazza. Seguiamo costantemente le notizie sui internet e in televisione”, dice Rosario Petta, il sindaco della cittadina palermitana. Sono 43 i comuni italiani, la maggior parte in Calabria, popolati da minoranze etno-linguistiche albanesi. Sono in Calabria, Sicilia, Molise e Campania. “I sindaci siamo riuniti in un gruppo whatsapp. Oltre ad esprimere il nostro dolore per le vittime e per la distruzione, ci stiamo organizzando per portare la nostra solidarietà”, continua Petta che è anche componente italiano del consiglio della diaspora, un organo riconosciuto dallo stato albanese. Passata la prima emergenza, racconta il primo cittadino, “invieremo ciò che servirà ai nostri fratelli. Faremo la nostra parta”.
Questa mattina Petta ha sentito la vicesindaca di Durazzo Etleva Kondi: “Mi ha detto che è un disastro, che le vittime sarebbero state più di quelle che raccontate dai telegiornali”.

palermo.repubblica.it