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Arte. Dürer pellegrino in Italia sfodera la sua luce a Trento


Al Castello del Buonconsiglio in esposizione le opere dell’artista tedesco, trait-d’union tra la visione prospettica del Rinascimento italiano e il naturalismo fiammingoAlbrecht Dürer, "Adorazione dei magi"

Quando, nel 1494, il giovane Albrecht Dürer (1471-1528) arriva per la prima volta nel nostro Paese, percorre la strada classica del Reise nach Italien, quella che ancora oggi fanno milioni di turisti: da Norimberga, passando per Augusta, verso Innsbruck, Bolzano, Trento e poi Verona e finalmente Venezia che è la meta finale del viaggio. Per il ventitreenne Dürer (come per il turista di oggi), il momento più bello è quando ci si lascia alle spalle le montagne del Tirolo e appare, splendente nel sole, la valle dell’Adige.

Dürer consegna la sua emozione, la gioia di essere dentro la luce e i colori dell’Italia, ad alcuni acquerelli (come la celebre Veduta del Castello del Buonconsiglio), immagini di paese che aprono una nuova e grande stagione per la moderna storia delle arti a Nord e Sud delle Alpi fondata sull’intuizione di Dürer secondo il quale è possibile coniugare la visione luminosa e prospettica degli italiani con il naturalismo lenticolare dei fiamminghi.

E’ di questo incontro e delle tracce che ha lasciato il passaggio in Trentino dell’artista di Norimberga che parla la mostra “Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige” allestita a Trento al Castello del Buonconsiglio a cura di Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara e Claudio Salsi.

Con una infaticabile sete di conoscenza che lo porta a studiare gli ordini di Vitruvio e la prospettiva di Luca Pacioli, le proporzioni del corpo umano e i modelli dell’Antico, l’anatomia e la cosmografia, Mantegna e Giovanni Bellini, Leonardo e Raffaello, in costante appassionato dialogo con l’inseparabile amico umanista Willibald Pirckheimer, per Dürer la pittura è strumento intellettuale di comprensione e di rappresentazione, testimonia il vero e ardentemente insegue la bellezza.

Sono queste le linee ideali della fugace ma particolarmente significativa presenza di quel genio inquieto di Dürer in Trentino che dà luogo ad un incredibile impatto (l’artista è fra i primi pittori a fare del paesaggio il motivo predominante, talora unico, dei suoi acquerelli) sulla produzione artistica di quel territorio, luogo di transizione, primaria via di comunicazione culturale e commerciale fin dal Medioevo, e di passaggio obbligato per chi voleva andare dall’Italia alla Germania e viceversa.

Il Trentino e il Tirolo meridionale erano tutt’altro che aree periferiche vantando anche alcune sedi episcopali (Bressanone e Trento) e commerciali (Bolzano) che costituivano realtà urbane di prim’ordine, pronte ad accogliere innovative soluzioni artistiche in un’epoca – è l’età di Massimiliano I d’Asburgo e della sua contrapposizione alla Serenissima - di intense trasformazioni culturali in atto nell’intera Europa.

E’ in questo clima che, tra l’ultimo Quattrocento e il primo Cinquecento, si sviluppa in Trentino quel Rinascimento originale, “sui generis” lo definiscono i curatori della mostra secondo i quali «tale stile nuovo o, meglio, l’insieme di tali nuovi stili, perché in realtà si tratta di linguaggi di un Rinascimento variegato e diffuso», che prende corpo il confronto con l’opera di Dürer che la mostra documenta attraverso una novantina di lavori (grafiche, dipinti, sculture, manufatti).

La mostra è un percorso affascinante dove si alternano alcuni noti capolavori di Dürer quali l’Adorazione dei Magi, olio su tavola proveniente dagli Uffizi di Firenze, la tavola Cristo tra i dottori prestato dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e un considerevole numero di grafiche tra cui spiccano il disegno a penna dei Due giovani cavalieri e le incisioni a bulino de Il mostro marino e di Ercole al bivio.

Accanto alle opere di Dürer sono collocati i lavori di artisti che rappresentano “casi” esemplari del laboratorio stilistico estremamente eterogeneo che caratterizza la ricerca artistica del tempo in quell’area geografica. Ecco allora la presenza del superbo dipinto a olio e tempera di Jakob Seisenegger Le figlie di Ferdinando I d’Asburgo e Anna di Boemia. Così come i ritratti dipinti da Alvise Vivarini, Jacopo de’ Barbari, Marx Reichlich e quello di Bernhard Strigel dedicato a Massimiliano I con le insegne imperiali, l’imperatore per il quale Dürer prestò il suo servizio e a cui dedicò, insieme a Hans Springinklee, la xilografia suddivisa in due fogli dal titolo Albero genealogico di Massimiliano I proveniente dall’Albertina di Vienna.

avvenire.it


Deserto Italia, la crisi climatica in mostra al Muse di Trento


 TRENTO - Alpi senza neve, fiumi senz'acqua, laghi ai minimi, ma anche intense piogge ed esondazioni: tra siccità e alluvioni gli impatti della crisi climatica sono ormai realtà e l'Italia ne è già particolarmente esposta, anche perché si trova nell'hotspot climatico del bacino Mediterraneo. La mostra fotografica Deserto Italia di Stefano Torrione, che verrà inaugurata al Museo delle Scienze di Trento il 16 giugno - in occasione della Giornata mondiale della desertificazione e della siccità - racconta attraverso 22 scatti in bianco e nero che ruotano attorno al concetto di deserto, i paesaggi italiani da nord a sud del Paese in cui sono state più evidenti le 'ferite' inferte dal clima.

La mostra sarà visitabile fino al 20 agosto 2023.
    Nel corso del 2022, Stefano Torrione ha perlustrato a piedi le aree glaciologiche, fluviali e lacustri, fotografando le zone più significative. In formato 16/9 e con il linguaggio austero del bianco e nero, gli scatti evidenziano gli effetti sul territorio del riscaldamento globale e affrontano il tema della "sofferente bellezza", come segno del paesaggio colpito dalla siccità.
    Il lavoro di ricerca fotografica sul paesaggio italiano di Stefano Torrione è ancora in corso e si concluderà alla fine di questo anno. Al centro del lavoro e della ricerca dell'autore, il concetto di "deserto": deserto sono i ghiacciai che si ritirano e si spaccano, deserto sono i fiumi che si asciugano lasciando emergere i letti sabbiosi, deserto sono i laghi che si abbassano facendo affiorare fondali rocciosi. Dal naturale all'artificiale, la ricerca si estende anche ai deserti causati dall'uomo o per i quali il fattore antropico è determinante, come ad esempio le zone di grandi incendi o degli impianti sciistici dismessi. 

ansa.it

Natale: mercatini aperti da oggi a Trento, fino al 6 gennaio

(ANSA) - TRENTO, 18 NOV - I mercatini di Natale di Trento hanno aperto oggi, con inaugurazione nel pomeriggio, con le oltre 90 casette complessive in due piazze. I colori, le luci, i profumi e l'artigianato natalizio vedono quest'anno aggiungersi maggiori misure di sicurezza, tra cui un'illuminazione più intensa, delle barriere di cemento sulle strade di accesso e degli altoparlanti, in caso di necessità di comunicazioni urgenti.
    L'appuntamento ha mostrato già dalle prime ore quanto fosse atteso, con i primi curiosi tra le bancarelle con le decorazioni di Natale, le sculture in legno, gli oggetti di artigianato da trasformare in doni e i prodotti gastronomici locali a farla da padrone per i primi assaggi, tra i salumi tipici, la polenta, il tortel di patate, e i dolci. Un pubblico soprattutto locale, ma con qualche turista che ha approfittato del primo fine settimana sulla neve per visitare anche i mercatini, che in piazza Fiera e in piazza Cesare Battisti resteranno aperti fino al 6 gennaio e chiusi nella giornata di Natale. (ANSA).
   
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Settembre di eventi lungo la strada del vino e dei sapori

TRENTO - Parte la vendemmia nelle valli trentine e le città e i borghi di montagna si preparano a ospitare eventi e feste. Si aprono le cantine e le distillerie per visite guidate e degustazioni in attesa di festeggiare la vendemmia.
A Trento il 15 settembre, a partire dalle ore 17, si svolge una rassegna che quest’anno compie 10 anni: Doc-Denominazione di origine cinematografica (www.tastetrentino.it/DOCcinema), che unisce la passione per il cinema a quella per i vini regionali. Per le vie del centro e tra i palazzi nobili di Trento - città ricca di storia e di arte, crocevia di culture europee - si fanno degustazioni di prodotti enogastronomici, si visitano le cantine e al Teatro Sociale di piazza Cesare Battisti si assiste sotto le stelle alla proiezione di un film dedicato alla storia del cinema, rigorosamente con un calice di grappa trentina da degustare. In ogni piazza e in ogni palazzo del capoluogo viene presentato un vino tipico del Trentino, creando così un viaggio virtuale attraverso le zone enologiche più importanti del territorio: dalla Valle dei Laghi con il Vino Santo alla Piana Rotaliana con il Teroldego, dalla Vallagarina con il Marzemino alla Valle di Cembra con il Müller Thurgau, fino alle colline del capoluogo con il Trentodoc.
Oltre agli ottimi prodotti gastronomici a Palazzo Firmian si degusta il Teroldego Rotaliano, a Palazzo Lodron il Marzemino, a Palazzo Thun e nella Torre Mirana si beve Müller Thurgau, a Palazzo Roccabruna il Trentodoc e al castello del Buonconsiglio viene presentato il Vino Santo. A ogni tappa, inoltre, c’è la possibilità di fare visite guidate per scoprire la storia e le curiosità di ogni palazzo e di assistere a concerti di musica folcloristica.
Punto di riferimento per la storia enologica regionale è Palazzo Roccabruna, prestigiosa sede dell’enoteca provinciale del Trentino e vetrina delle eccellenze enologiche locali. Qui si visitano sale piene di storia delle antiche famiglie nobiliari e si degustano le prelibatezze trentine dello chef Marcello Franceschi del famoso ristorante Al Forte Alto di Nago: dalla spuma di trota al fil di fumo ai ravioli di pasta all’uovo e farina di canapa ripieni di lavarello del Garda. La manifestazione termina nella centralissima piazza Cesare Battisti dove, dopo un brindisi conclusivo a base di grappa trentina, si assisterà alla proiezione del film.
La rassegna è un’ottima occasione per passeggiare tra le strade e le piazze di Trento, fermarsi nei suoi ristoranti storici come la raffinata Osteria Le Due Spade, Ai Tre Garofani e Ristorante al Vò; scoprire le cantine e le distillerie della zona e fare escursioni nei dintorni, sempre all’insegna del buon vino e del cibo regionale.
Tra le visite, assistite e organizzate dalla Strada del vino e dei sapori (www.stradavinotrentino.com), ci sono luoghi incantevoli immersi nella natura come il lago di Toblino, dove si cammina con la brezza del lago di Garda fino alla centrale idroelettrica di Santa Massenza, l’impianto più potente del Trentino, scavato nella roccia a 600 metri di profondità. E’ un edificio considerato storico, realizzato dall’architetto Giovanni Muzio, dove si fanno interessanti visite guidate. Salendo un in alto si arriva nel piccolo paese di Santa Massenza, il comune italiano con la più alta concentrazione di distillerie di grappa; qui si visitano le cantine storiche come Casimiro o Maxentia, dove si degustano grappe di Nosiola e di Vino Santo oltre a un vino passito prodotto nella Valle dei Laghi. Si prosegue, poi, lungo una stradina panoramica che costeggia il lago fino al castello di Toblino, un luogo incantato, circondato dall’acqua dove l’atmosfera è fiabesca: si narra, infatti, che il luogo fosse anticamente abitato da fate, a cui venne dedicato un tempietto. Da 50 anni il castello ospita un ristorante panoramico dove si degustano piatti regionali e si bevono ottime etichette di vino trentino.
Un’altra escursione nei dintorni di Trento è la Piana Rotaliana, che Cesare Battisti nel 1905 definì “il giardino vitato più bello d’Europa”, da scoprire in sella a una bicicletta: si attraversano dolci pendii ricoperti di vigneti e punteggiati da masi dove l’ospitalità è sacra. Maso Poli, nato nel 1700 e gestito da 3 sorelle vignaiole della famiglia Togn, è una cantina ristrutturata e panoramica, un balcone sulla Val d’Adige. C’è anche il Molino dei Lessi, dove si produce uva Johanniter biologica. Pedalando si arriva alla Trattoria Vecchia Sorni, dove lo chef Lorenzo Callegari propone un ottimo sformatino di comede, spinacio selvatico con fiori di Calendula e formaggio della Val di Bresimo. Qui, come nei masi della zona, si può bere un ottimo Teroldego, il vino principe della Piana Rotaliana. Nei primi tre giorni di settembre si terrà il Settembre rotaliano con mostre, passeggiate, menu speciali e degustazioni (www.settembrerotaliano.it).
Dal 2 settembre fino al primo ottobre si svolge la manifestazione VendemmiAmo, con visite guidate alle cantine , picnic tra i vigneti e degustazioni. Infine, poco fuori Trento, assolutamente da non perdere è l’escursione a Mezzocorona dove si visita Palazzo Martini, storico edificio nobiliare risalente alla seconda metà del XVII secolo, e dove si prende la funivia per scoprire un piccolo angolo di paradiso: si sale fino a un luogo incantato dove non esistono auto né moto e dove c’è solo un albergo; qui, a 887 metri d’altezza, si trova il vigneto di Nadia, una giovane trentina che ha scelto di coltivare uve di Pinot nero e bianco e Chardonney e che a novembre produrrà le prime bottiglie di spumante. Vive in una ex riserva di caccia e abita in una casa del 1772 dove offre un ottimo strudel tradizionale. 
Durante le escursioni è possibile alloggiare in accoglienti masi o in agritur che producono ottimi vini da degustare e da comprare: maso Cobelli, a Sorni, e Maso Grener, a Lavis.

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Estinzioni al Muse di Trento

Negli ultimi cinquecento milioni di anni i cataclismi hanno già minacciato cinque volte la vita sulla terra. Viviamo oggi una sesta estinzione di massa, causata dall’uomo. Ma non tutto è perduto. Tramite lo studio del passato, la mostraEstinzioni: storie di catastrofi e altre opportunità, che sarà inaugurata il16 luglio al MUSE di Trento e resterà aperta  fino al 26 giugno 2017, ci fornirà un ventaglio di possibili approcci per un futuro sostenibile.
L’ambizioso progetto di ricerca del Museo delle Scienze di Trento, l’avveniristica struttura disegnata da Renzo Piano, unisce, infatti, ricerche sull’attuale crisi ecologica e sulle estinzioni paleontologiche. La ricca esposizione comprende reperti originali di vertebrati estinti o fortemente minacciati, provenienti dalle collezioni d’importanti musei italiani, che permetteranno di conoscere sia la storia delle specie carismatiche che di quelle meno note. Il percorso espositivo si snoderà tra video, raffinate installazioni multimediali, animazioni originali, interviste ed exhibit interattivi che coinvolgeranno direttamente i visitatori. L’inaugurazione sarà anche occasione per festeggiare i tre anni dall’apertura del MUSE.
Tra i pezzi pregiati, lo scheletro di un grande dinosauro e il cranio di Homo Neanderthalensis Guattari I, il più completo preservato in Italia, ma anche documenti inediti e filmati eccellenti. Un corpus di testimonianze che per la prima volta mette in dialogo paleontologia e sociologia, biologia della conservazione ed economia in una analisi lucida su dinamiche passate pericolosamente assimilabili a quelle attuali, nelle quali l’Homo sapiens si distingue sia per creatività che per pratiche invasive e insostenibili, causa dell’estinzione di megafaune e di altri esseri umani
plenair.it

Trento, la più "green" d'Italia: tutti i luoghi della natura

PERCHE' SE NE PARLA A Trento l'onore di occupare il primo posto della classifica delle città più "green" d'Italia: lo rileva l'Istat in uno studio sulla qualità dell'ambiente che ha coinvolto 116 capoluoghi di provincia. In generale, però, si nota come i comuni del Nord abbiano in media più parchi cittadini rispetto a quelli del Centro e del Sud. Le Regioni più verdi sono Lombardia e Basilicata. Nel 2014 ogni cittadino italiano ha avuto a disposizione in media 31 metri quadrati di verde urbano. 
Dopo Trento (401,5 metri quadrati di verde urbano), a seguire troviamo Pavia, Lodi, Cremona e Matera. Bene anche Terni al Centro, Potenza e Reggio Calabria al Sud, entrambe sopra i 100 metri a testa. Taranto è la maglia nera d'Italia, ben al di sotto del limite di legge di 9 metri quadrati di verde urbano ad abitante. Poco peggio, però, di Bari e Genova.
 
PERCHE’ ANDARCI Le principali attrattive naturali nei dintorni di Trento sono il Parco naturale Doss Trento, residuato dell'età glaciale, che costituisce un insieme interessante di caratteristiche naturalistiche, storiche e artistiche; il Monte Bondone, grande simbolo dei trentini, raggiungibile in poco tempo dal centro cittadino; il Giardino botanico alpino delle Viote, una riserva naturale integrale di 185 ettari.
 
DA NON PERDERE Non solo ad impatto zero, ma addirittura benefica per l'ambiente: si tratta della prima abitazione italiana "super-sostenibile" certificata Living Building Challenge. “Casa Sn" sorgerà ad Arco, in provincia di Trento: la progettazione è in corso, l’inizio del cantiere è previsto per quest’estate, l’ultimazione nel 2017. La Co2 emessa nella fase di costruzione viene compensata tramite un fondo che promuove progetti di energie rinnovabili per organizzazioni sociali meritevoli.
 
PERCHE' NON ANDARCI  Trento, ma anche tutto il resto del Trentino, è uno di quei posti dove poter vivere a pieni polmoni, a stretto contatto con la natura, sempre variegata, adatta a tutti e per tutte le stagioni. Ottima per le famiglie, meno attraente per i giovani  che hanno voglia solo di divertirsi. C'è anche quello, certo, ma il vero punto di forza è proprio quel "green" d'eccezione.
 
COSA NON COMPRARE L'artigianato locale trentino comprende la lavorazione di legno, pietra, tessuti e ricami. Ci sono, ad esempio, i presepi intagliati dagli artigiani della val Gardena ma anche giocattoli e oggetti per l'arredamento. C'è ancora oggi la tradizione del Loden, la cosiddetta "lana cotta", o la lavorazione realizzata con il rachide di penna di pavone, che permette bellissime decorazioni per cinture di pelle e scarpe. Sono in vendita anche gli strofinacci con le foto da cartolina di Trento: brividi.
turismo.it

Visita i Mercatini di Rovereto e Trento alla scoperta della magia del Natale



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Polsa di Brentonico (TN)
Altitudine: 1260 metri slm

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Situato sulla piazza principale a soli 20 mt. dalle piste da sci, dalla scuola sci e dal tappeto primi passi sulla neve.
A disposizione degli ospiti inoltre oltre all’ufficio skipass in Hotel troverete i ampie sale comuni che comprendono bar con solarium nella piazza principale, a disposizione delle mamme una cucina attrezzata aperta 24 ore per soddisfare l’ esigenze dei vostri bambini, ascensore, piscina, sauna, idromassaggio, lampada U.V.A., parcheggio, ski-box e per i più piccoli un fantastico Baby Parking sulla neve e in Albergo.

Camere
Tutte le camere sono dotate di servizi privati con doccia, asciugacapelli, telefono, cassaforte e Tv Satellitare.
Servizi in evidenza
Ufficio Skipass in hotel
Piscina coperta
Idromassaggio teuco
Lampada uva
Sauna
Wi – fi con copertura totale dell’albergo
Mini club con orario continuato dalle ore 10 alle 18
Teatro e parco gonfiabili sulla neve presso il vicino Hotel Dolomiti
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Massaggi: possibilità di includere i massaggi nel pacchetto full ski oppure Hotel + Skipass


segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@simail.it




TURISMO. Trentino? Italian style Parola di Miller e Svindal

I due campioni dello sci protagonisti del nuovo spot girato a Campiglio. Non solo discese mozzafiato, va in scena il lato “italiano delle montagne”
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TRENTO. Niente da invidiare all’Alto Adige, ecco a voi l’italianissimo Trentino dove una vacanza sugli sci può diventare un’«italian experience». Parola di Bode Miller e Aksel Lund Svindal, campioni dello sci, che compaiono nell’ultimo spot di Trentino marketing in veste di turisti. E non deve essere stato difficile calarsi nella parte visto che entrambi frequentano il Trentino durante le vacanze, dalla Paganella a Riva del Garda. Ieri la presentazione ufficiale dello spot che è stato accolto da un applauso dei presenti (giornalisti e operatori del turismo, nella sala di Trentino marketing) divertiti dall’ironia del messaggio e dalla complicità tra l’americano e il norvegese che - almeno per 30 secondi - hanno messo da parte la rivalità.

Chi immagina discese mozzafiato e piste innevate (che pure si vedono nel finale) è fuori strada. Perché questi due giganti dello sci (anche in senso letterale del termine, vedere da vicino per credere) raccontano una storia che va oltre gli sport invernali. Siamo a Madonna di Campiglio (con tante grazie degli albergatori rendenesi), nella centralissima piazza Righi, dove Miller e Svindal attendono (con un paio di sci in mano) il furgone che li porterà a casa davanti al Bar Suisse (che nello spot diventa un albergo). In realtà non basta un furgone per portarsi a casa l’italian experience di un turista in Trentino, con il tassista preoccupato: pasta (Felicetti), una chitarra, mele (Melinda), abiti, una poltrona rossa (Frau), una grossa forma di formaggio (Trentingrana) e infine una nonna, probabilmente di quelle a cui è impossibile non affezionarsi. E ancora non basta perché Miller e Svindal fanno segno al tassista di caricare pure una mucca, che muggisce fuori campo. Così il Trentino diventa Italia, anzi “the italian side of the mountains” cioè il lato italiano delle montagne. Sottinteso: quello più trendy. Ecco il messaggio di Trentino marketing che alle “esperienze vere” affianca le “esperienze italiane” strizzando naturalmente l’occhio ai turisti esteri, dove i volti dei due campioni sono noti più che in Italia. Nel primo copione c’era anche una gigantesca bottiglia di spumante Trento doc, sacrificata nell’ultima versione.
Lo spot è stato girato l’ottobre scorso (agenzia Leo Burnet, regista Edoardo Lugari) con qualche complicazione nel rendere l’atmosfera natalizia. Se il tassista è un attore professionista (e si vede), nel breve spot (30 secondi) compaiono due donne di Campiglio: Maria Cristina Roberti (che porge una cassetta di Melinda) ed Elisabetta Masè (la nonna da cui i due sciatori non vogliono più separarsi). In realtà Campiglio non viene citata nel filmato, ma è facilmente riconoscibile, anche perché accanto alla porta dell’«albergo» c’è la Bottega di Cesare Maestri.
Alla presentazione di ieri c’era anche Marco Dallapiccola, il manager che ha portato sulla Paganella gli sciatori statunitensi e norvegesi. Maurizio Rossini - amministratore di Trentino marketing - l’ha ringraziato personalmente: «Con questi atleti il Trentino ha ormai un rapporto di amicizia» ha detto. E Dallapiccola ha raccontato alcuni retroscena: «In realtà per loro è stato molto facile entrare nella parte, visto che quando viaggiano sono davvero carichi di bagagli». Una testimonianza molto “costosa”? Trentino marketing non è voluta entrare nel dettaglio, ma fonti interne spiegano che i due atleti hanno partecipato di “buon grado” e quindi “a buon mercato”.
La promozione dell’inverno trentino è pronta. All’appello mancano però neve e freddo, tanto che Francesco Bosco (direttore degli impianti di Campiglio e presidente degli impiantisti trentini) ha manifestato ieri una certa preoccupazione: «La situazione climatica non è facile, proprio alle porte di una stagione che ha già registrato grande interesse da parte dei turisti e su cui abbiamo grandi aspettative».
fonte: Trentino Corriere Alpi

Expo: a Trento una riflessione su iconografia Ultima Cena

L'iconografia dell'Ultima Cena è al centro della mostra "Alla stessa mensa, tra rito e quotidianità Percorsi di riflessione attraverso l'arte". Al Museo diocesano tridentino di Trento dal 6 febbraio al 6 aprile, quale contributo alla riflessione sul tema "Nutrire il pianeta.
    Energia per la vita", lanciato dall'Expo Milano 2015. La mostra intende proporre una riflessione sugli aspetti iconografici che la tradizione artistica ha elaborato, in un accostamento tra arte antica e contemporanea.
   
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A Trento, dal 23 giugno fino al 18 novembre p.v., è possibile ammirare una mostra dedicata alle armi rinascimentali sul tema dei duelli e dell’amor cortese

TRENTO E I CASTELLI TRENTINI OFFRONO IL MAGICO ITINERARIO DEI CAVALIERI DEL MEDIOEVO: a Trento, dal 23 giugno fino al 18 novembre p.v., è possibile ammirare una mostra dedicata alle armi rinascimentali sul tema dei duelli e dell’amor cortese, immergendosi nella epopea di tornei e di giostre con rappresentazioni teatrali nel Castello “il Buon Consiglio”. A sud di Trento nel castello Beseno una mostra dal titolo “i Cavalieri dell’imperatore: tornei, battaglie e castelli” illustra i temi più cruenti degli scontri, degli assedi e delle tattiche militari. Il Castel Pietra invece presenta affreschi sull’amor cortese, mentre sulla sponda opposta dell’Adige il Castello Noarna vanta una cappella che ospita una pala con l’incoronazione della Vergine unita ai Santi Nicola e Francesco. Nella Valle dell’Adige si può ammirare il Castel d’Avio (FAI): il giro dei castelli del Trentino prosegue a Rovereto ed ancora nella val d’Adige (alle porte del parco Adamello Brenta) con il maniero di Stenico ricco di affreschi, di sculture e di mobilio d’epoca. Magnifici il castello di San Giovanni di Bondone sul lago d’Idro, il castel Pergine nell’alta Valsugana ed il castello Thun tra la Val di Non e la Val di Sole. Al Buon Consiglio di Trento si può ammirare l’opera di Rubens. Sono 300 i castelli, le rocche, le fortificazioni del Trentino così ricchi di storia e di leggende e costituiscono un’ offerta culturale di assoluto prestigio che fa onore all’arco alpino facendo di Trento la vera capitale Europea della montagna.
unionturismo.it

Dal 26 aprile al 6 maggio Trento torna a essere la capitale internazionale della montagna

Dal 26 aprile al 6 maggio Trento torna a essere la capitale internazionale della montagna grazie al TrentoFilmfestival, la prima rassegna cinematografica al mondo per età e importanz, che nel 2012 festeggia 60 edizioni.

11 giorni di eventi e proiezioni e un'affascinante opportunità per conoscere la città, con il suo prezioso centro storico, ricco di monumenti e palazzi rinascimentali costruiti all’epoca del celebre Concilio Tridentino. Quest'anno il festival diventa “diffuso”, tra piazze e palazzi del centro storico che durante il festival diventeranno sede degli appuntamenti.
Scopriamo insieme i luoghi del festival:
  • Castello del Buonconsiglio: ospiterà la proclamazione ufficiale dei vincitori e la consegna dei premi delle giurie speciali
  • Teatro Sociale: E' stato la sede ufficiale della manifestazione dal 1953 al 1983 e ospiterà la cerimonia di chiusura con uno speciale omaggio a Dino Buzzati e la consegna delle prestigiose Genziane d'oro e d'argento
  • Palazzo Trentini: Qui verrà ospitata la più importante mostra del Festival dedicata all'esploratore e alpinista Julius Payer che 150 anni fa scopriva oltre il Circolo Polare la Terra di Francesco Giuseppe
  • Palazzo Saracini-Cresseri: L’edificio che precede Palazzo Trentini ospiterà la cerimonia di consegna dei Premi SAT 2012
  • Piazza Cesare Battisti – SASS: Nello Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas vengono ospitati reading, incontri e divertissement notturni del TrentoFilmfestival
  • Palazzo Larcher – Fogazzaro: Sotto le volte affrescate di questo edificio, sede della SOSAT, la Sezione Operaia della SAT, si ritrovano durante il Festival le nuove e le vecchie generazioni di alpinisti in occasione dell’incontro Cordate nel futuro
  • Palazzo Calepini: A ridosso dell’abside del monumentale Duomo di Trento, è il principale luogo dedicato agli incontri del TrentoFilmfestival che hanno come protagonisti scrittori, registi e alpinisti
  • Palazzo Sardagna: ll sede del Museo delle Scienze naturali ospiterà la mostra Geological Landscape e la sezione cinematografica Natura DOC, dedicata ai documentari spiccatamente naturalistici
  • Palazzo Roccabruna: I sapori della montagna saranno invece gustosi ospiti questo luogo deputato agli incontri quotidiani per i protagonisti del TrentoFilmfestival
  • Torre Mirana: Le sale di Torre Mirana all'inizio della antica “Contrada larga” che sale verso Piazza Duomo ospitano la mostra fotografica Dancalia - L'emozione diventa silenzio di Paolo Ronc
  • Piazza Fiera: Ai piedi delle mura medievali della città sarà innalzato anche in questa edizione lo spazio espositivo di MontagnaLibri, la rassegna internazionale dell'editoria di montagna
  • Giardini dell'Arcivescovado: Il giardino a est del Palazzo arcivescovile accoglie fin dalla sua prima proposizione il Parco dei mestieri della Montagna, uno spazio dedicato ai ragazzi e alle famiglie dove i ragazzi possono conoscere i mestieri tipici delle montagne
  • Centro Culturale S. Chiara: E' questo il cuore pulsante della manifestazione sede dell’Auditorium che ospita le serate evento della rassegna e vero e proprio “campo base” del festival
  • Cinema Multisala G. Modena: E' la sede ufficiale delle proiezioni del TrentoFilmfestival, ogni giorno una no-stop che inizia nel primo pomeriggio e si conclude a tarda sera.
L’azienda Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ha organizzato anche quest'anno speciali pacchetti che permetteranno di vivere tutta la magia del festival e scoprire le meraviglie della città che lo ospita.
a cura di Luca Lorenzini - discoveryalps.it