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48 ore a Dubai, il Paese che si è arricchito vendendo quel che non ha48 ore a Dubai, il Paese che si è arricchito vendendo quel che non ha

 

EXPO DUBAI Partnership Bracco per innovazione

Il commissariato generale per l’Italia a Expo 2020 Dubai e il Gruppo Bracco annunciano un accordo di partnership per rafforzare il progetto di innovazione, sostenibilità e diplomazia scientifica che il nostro Paese porterà all’Expo del prossimo anno.
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Duomo Viaggi, già venduti 2 mln ticket per Expo


Sono quasi 2 milioni i biglietti di Expo 2015 venduti finora dalla Duomo Viaggi, società specializzata in turismo religioso e pellegrinaggi della Diocesi di Milano. È quanto ha annunciato Silvano Mezzenzana, ad della società. 
I ticket d'ingresso per l'Expo venduti e consegnati dalla Duomo Viaggi sono 1.755.000 del tipo adulti (erano 800 mila all’1 maggio), oltre a 17.822 biglietti per le scuole e 18.423 per gli oratori.
“La clientela - ha spiegato Mezzenzana - è formata dal mondo ecclesiale (diocesi, parrocchie, oratori, circoli culturali, Caritas), da soci e amici delle associazioni e delle espressioni della società civile e dal mondo aggregativo legato al lavoro. Puntiamo a 3 milioni di biglietti - ha annunciato Mezzenzana - un traguardo che contiamo di raggiungere grazie agli accordi con le nostre concessionarie, alla partecipazione degli oratori estivi lombardi ispirati quest'anno ai temi di Expo, a un coinvolgimento più stretto con le parrocchie delle altre diocesi lombarde e alla proposta di nuovi itinerari all'interno del sito messi a punto dal Pime".
in http://www.travelnostop.com/

Cirque du Soleil: «Portiamo all'Expo la gioia della vita»

La compagnia prova a Milano il nuovo spettacolo “Allavita!” che debutterà il 13 maggio. Una produzione da 8 milioni di euro in scena fino al 30 agosto.
Siamo andati a vedere le prove e abbiamo intervistato i protagonisti.

Un’esclusiva festa per i sensi» promette il sottotitolo di Allavita! lo show che il Cirque du Soleil deposita dal 13 maggio tra i padiglioni dell’Expo con un’agenda di ottanta repliche che lo terrà a Milano fino al 30 agosto. E le prove in corso al Palaghiaccio di via Piranesi sembrano proprio dargli ragione. Acrobati che si lanciano da un trapezio all’altro traversando scroscianti pareti d’acqua, tappeti giganti, un elfo in volo sulle teste del pubblico appeso a grappoli di palloni aerostatici, gli “sway poles”, le lunghe pertiche flessibili che consentono agli acrobati formidabili coreografie ondeggianti, sono solo alcune delle sorprese di Allavita!, spettacolo in quattordici quadri in scena per cinque sere la settimana, con turni di riposo il lunedì e il martedì.

Questo sorprendente mix tra musical e circo racconta di un ragazzino che riceve in dono un seme magico da sua nonna. Da questo seme appare un amico immaginario che lo guida in un fantastico viaggio tra stupore, coraggio e speranza. Ovviamente è stato il tema di Expo Milano 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, ad avere ispirato la storia.

Pur discussa e criticata, la scelta dell’ensemble canadese risponde a quei criteri d’internazionalità con cui un evento di portata globale come l’esposizione universale è tenuta a confrontarsi. Davanti alla scelta dei circensi nordamericani alcuni addetti ai lavori nazionali hanno storto la bocca parlando di mortificazione della cultura italiana e di “provincialismo esterofilo”, di mancata valorizzazione della nostra eccellenza nello spettacolo e, per non farsi mancare proprio nulla, di trionfo dello show business sull’arte. Il Cirque ha risposto coi fatti, mettendo in campo un’organizzazione inesorabile; e mentre a Rho la costruzione dei padiglioni arrancava dilaniata dai ritardi, dai commissariamenti e dalle vertenze giudiziarie, nella “fabbrica del sogno” di Montréal l’organizzazione di Allavita! procedeva come un gioiosa macchina da guerra. Inizialmente l’Expo aveva progettato di ospitare come spettacolo residente un “must” della compagnia canadese già in tournée quale Amanluna, portato al debutto tre anni fa e liberamente ispirato a La tempesta di Shakespeare.Poi però si è preferito puntare su una produzione originale, realizzata con un investimento di otto milioni di euro, sei dei quali per il Cirque du Soleil e due per l’infrastruttura, ovvero un teatro sotto le stelle da seimila posti. Anche se presumibilmente queste cifre non tengono conto di delle spese accessorie di Allavita!, a cominciare da infrastrutture tecniche come l’impianto luci o quello di amplificazione, personale specializzato, addetti alla sicurezza, servizio catering e quant’altro. In totale altri quattro-sei milioni di euro, alleviati dall’intervento degli sponsor.

Amaluna approderà in Italia con il suo tendone solo a primavera 2016. «Storicamente ogni edizione dell’Expo ha fatto del tema e del contesto in cui si svolgeva il suo elemento caratterizzante, quindi sarebbe stato difficile adattare al tema dell’alimentazione uno spettacolo già esistente» spiega Krista Monson, regista di Allavita!. «Ho diretto a Las Vegas One day One drop, evento unico a sostegno dell’omonima organizzazione [impegnata a garantire a tutti l’accesso ad un bene primario della vita quale l’acqua, ndr] che aveva un messaggio altrettanto forte e un soggetto ugualmente importante. Il tutto fondendo, anche in quella circostanza, spettacolarità e poesia. Qui abbiamo puntato ad uno show internazionale che avesse però un sapore italiano. Molta musica e molta passione, quindi. Pure il finale, a sorpresa, è molto italiano». 


Claudio Giuliani, 41 anni, marchigiano, è uno dei 23 italiani impegnati in un cast di 48 artisti. Viene da Corinaldo, il paese dell’anconetano in cui è nata santa Maria Goretti. «Con altri tre colleghi, cooptati pure loro nello spettacolo, sono uno sbandieratore nel gruppo storico Combusta Revixi, ma la velocità e la contrazione degli spazi imposti dagli alti ritmi di Allavita! rendono tutto molto più spettacolare e complicato» ammette. «Lo scorso ottobre, alle selezioni, la prima cosa che ci hanno chiesto la regista e i suoi collaboratori è stata quella di uscire dall’area protetta in cui siamo abituati ad operare, per stupire loro e noi stessi. Ovviamente non utilizziamo le nostre bandiere abituali ma dei drappi che evocano l’inafferrabilità di un elemento naturale come il vento. Abbiamo iniziato a lavorare qui al Palazzo del ghiaccio il 30 marzo; nove ore al giorno con solo qualche momento di pausa. La settimana prossima iniziano le prove a Rho e da quel momento sarà vietato sbagliare. Krista – aggiunge – ci chiede di non aver paura di mostrare quel che ci portiamo dentro soprattutto quando abbandoniamo la manualità dei nostri strumenti per trasformarci ora in ballerini ora in attori. È entusiasmante vedere dal di dentro come nasce un mega-show del genere, anche perché finora in Italia il Cirque uno spettacolo di queste dimensioni non l’aveva mai prodotto».
avvenire

Sarà il Papa ad "aprire" l'Expo il 1° maggio



Non sarà presente fisicamente, ma farà sentire la sua voce. In occasione dell'inaugurazione dell'Expo di Milano Papa Bergoglio interverrà venerdì 1° maggio con un collegamento in diretta reso possibile dalla collaborazione tra la Rai e il Ctv, Centro televisivo vaticano. La decisione del Pontefice di partecipare all’apertura dell’Esposizione universale ribadisce il coinvolgimento della Chiesa nei confronti dei temi evocati da “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” cui è dedicata questa edizione dell’Expo. 

La Chiesa cattolica, infatti, partecipa all’evento in diverse forme. La Santa Sede è presente in Expo 2015 ufficialmente come Paese espositore, con un proprio Padiglione intitolato “Non di solo pane” all’interno del quale si sviluppa un percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici, dai più tradizionali a quelli innovativi, suddiviso in quattro grandi capitoli: “un giardino da custodire”, “un cibo da condividere”, “un pasto che educa”, “un pane che rende presente Dio nel mondo”. Per conoscere i dettagli della presenza della Santa Sede in Expo, sono stati attivati dei canali specifici di comunicazione: un sito internetwww.expoholysee.org, un profilo Twitter @expoholysee e la pagina Facebook Chiesa in Expo.

Ha un proprio spazio espositivo anche Caritas Internationalis, organismo che raccoglie tutte le Caritas del mondo, che ha aderito ad Expo 2015 come “Civil Society Participant”. Cuore di questo percorso è il messaggio “Dividere per Moltiplicare. Spezzare il pane” che declina la campagna mondiale di Caritas contro il dramma della fame. Sono attivi un sito internet www.expo.caritasambrosiana.it, un blog www.expoblogcaritas.com e due profili di twitter @expoblogcaritas e @caritas_milano. 

Sia la Santa Sede sia Caritas Internationalis proporranno, inoltre, un ampio palinsesto culturale lungo tutto il semestre espositivo incentrato sulle molteplici dimensioni, culturali, spirituali, sociali, ed economiche che il cibo assume. Inoltre anche la Chiesa ambrosiana guidata dal cardinale Angelo Scola, nella cui Diocesi Expo si svolge, fin dall'annuncio di Milano come città prescelta per l'edizione 2015 ha guardato con attenzione a questa manifestazione cogliendola come opportunità pastorale, dedicando interventi e riflessioni per interrogare e arricchire la vita quotidiana e i percorsi di fede. All’indirizzo www.chiesadimilano.it/expo il sito ufficiale della Diocesi in Expo, al quale si aggiunge l’account di Twitter @chiesadimilano. Un ricco programma di incontri di sensibilizzazione si è già svolto e continuerà nei prossimi mesi nelle 1.107 parrocchie in cui è articolata la Chiesa ambrosiana.
Avvenire

Expo: a Trento una riflessione su iconografia Ultima Cena

L'iconografia dell'Ultima Cena è al centro della mostra "Alla stessa mensa, tra rito e quotidianità Percorsi di riflessione attraverso l'arte". Al Museo diocesano tridentino di Trento dal 6 febbraio al 6 aprile, quale contributo alla riflessione sul tema "Nutrire il pianeta.
    Energia per la vita", lanciato dall'Expo Milano 2015. La mostra intende proporre una riflessione sugli aspetti iconografici che la tradizione artistica ha elaborato, in un accostamento tra arte antica e contemporanea.
   
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