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Le famiglie che viaggeranno di più: indagine Italy Family Hotels


Nel 2024 le famiglie – se possono – viaggeranno di più, ricercando soprattutto il divertimento dei bambini, ma anche il tutto incluso e puntando ad almeno una settimana di vacanza, anche se trovare in hotel spazi e servizi per lo smartworking sarebbe l’ideale.

Sono questi alcuni dei trend per le vacanze in famiglia emersi dall’indagine presentata da Italy Family Hotels, consorzio che riunisce 145 strutture certificate family al mare, in montagna, al lago e in collina. Il sondaggio, condotto da Area38, ha coinvolto intervistato un campione di 1.724 famiglie italiane e 47 albergatori Italy Family Hotels, ed è stato redatto anche in base al monitoraggio di richieste di preventivo e di prenotazione inviate a italyfamilyhotels.it.

La stagione estiva promette bene: il 62% degli albergatori prevede di arrivare a un’occupazione media di oltre il 90%. Si stima un aumento del fatturato annuo del 5% rispetto al 2023, che diventa +10% se paragonato al 2019. La conferma di questa tendenza arriva anche dal numero di richieste di preventivo inviate a Italy Family Hotels nel 2024, in crescita del 19% rispetto al 2023, per un totale di 78.431 (nel periodo 1° gennaio – 17 aprile 2024), con un aumento del 22% specifico per l’estate.

Il 30% delle famiglie rispondenti punta a viaggiare di più, mentre il 54,9% intraprenderà lo stesso numero di viaggi dello scorso anno, e il 15,3% viaggerà di meno. Nel corso del 2024, il 40% degli intervistati desidera effettuare tre o più viaggi, il 37% farà due viaggi e il restante 23% farà un solo viaggio, o non viaggerà affatto. Questo nonostante i costi generali di una vacanza siano in salita. Per quanto riguarda il soggiorno in hotel, i dati Italy Family Hotels dicono che il valore medio del pacchetto vacanza è cresciuto del 10,6% rispetto al 2023. Il 72% delle famiglie è comunque fiduciosa di riuscire a spendere nel complesso più o meno la stessa cifra del 2023 per la propria vacanza, mentre il 15% prevede di spendere di più.

La vacanza più ricercata è quella di sette notti. E costo divertimento per i bambini svettano tra gli elementi fondamentali nella scelta, lasciando molto indietro il parametro della destinazione. Il rapporto qualità/prezzo è essenziale, scelto dal 61% delle famiglie, che cercano in vacanza soprattutto l’offerta All Inclusive, e quella che prevede i bambini gratis (menzionate rispettivamente dal 68% e dal 60% degli intervistati).

Fattori decisionali cruciali sono anche l’animazione e attività per i bambini (48%) e, a una certa distanza, l’affaccio sul mare o sulla spiaggia (26%), la presenza di piscina per adulti e bambini (24%), il comfort delle camere (14%) e solo per il 12% il luogo della vacanza. Ecco dunque che proprio l’hotel tende ad essere sempre più considerato come una vera e propria destinazione.

Le famiglie italiane inoltre sono propense ai pacchetti che prevedono il servizio di babysitting (28% di preferenze), che vince rispetto alla Spa inclusa (indicata dal 12% degli intervistati). Importanza, quella del servizio di babysitter, confermata anche dagli albergatori, che la attestano, nel 57% dei casi, come tendenza più rilevante nel 2024 rispetto all’anno scorso, insieme alle attività specifiche pensate per la fascia 0-2 anni.

Infine, non manca il riferimento agli animali domestici, il 54% delle famiglie intervistate dichiara di averne uno ma solo il 13%, per vari motivi, lo porterà in vacanza con sé. Scelta che probabilmente deriva anche dalla difficoltà di intercettare servizi e attenzioni dedicate nel mondo della ricettività, non sempre ancora pronta. Il 40% di chi partirà con l’animale al seguito dichiara di avere difficoltà a reperire una struttura family adatta, mentre il 28% non ha problemi in tal senso. Per quanto riguarda gli Italy Family Hotels, il 70% di essi accetta animali di piccola taglia nella propria struttura, e il 27% di questi dichiara, ad esempio, che oltre il 20% delle famiglie ospiti viaggia con il proprio animale.

lagenziadiviaggimag.it

Cybersecurity nel settore travel: i 10 consigli di BizAway

 

Dal 2018 al primo semestre dello scorso anno gli attacchi informatici in Italia siano aumentati del 300%. “Se guardiamo ai dati messi a disposizione da Clusit, l’Italia è soggetta a numerosi attacchi che raggiungono il loro scopo per mancanza di preparazione a livello professionale e per la mancanza di sistemi di prevenzioni adeguati – commenta Luca Papinutti, IT & Security Coordinator di BizAway – In un sistema economico e sociale fortemente interconnesso dove il digitale è uno strumento sempre più pervasivo nelle nostre vite, non si può prescindere da questi aspetti in tutti i settori: dal settore finanziario (che ha subito il 9% degli attacchi nell’ultimo anno) sino al settore industriale (con il 17% degli attacchi hacker). Ci servono figure specializzate, sistemi d’avanguardia e più di tutto formazione e informazione, e nel nostro settore la sicurezza fa davvero la differenza”.

Il potenziale accesso a dati finanziari e dettagli di itinerari rende le piattaforme particolarmente sensibili a varie forme di attacchi informatici. Tra le frodi più diffuse spiccano situazioni in cui i truffatori utilizzano identità contraffatte o rubate per effettuare prenotazioni con ovvie ricadute anche sui fornitori stessi. Altro raggiro molto frequente è l’utilizzo di carte di credito rubate e l’imitazione di agenzie di viaggio legittime. “Riconoscere e comprendere le tattiche utilizzate dai truffatori è cruciale. Le aziende devono adottare misure di sicurezza avanzate, educare i propri dipendenti e clienti sulle potenziali minacce, oltre ad investire in tecnologie innovative”, conferma Luca Papinutti.

Innanzitutto è necessario da parte delle aziende avere un approccio proattivo per ridurre al minimo i rischi, a partire dall’attivazione di campagne di sensibilizzazione rivolte ai propri clienti per incoraggiarli ad utilizzare sistemi come l’autenticazione a due fattori e password più robuste. Puntare sulla formazione del personale, educandolo a riconoscere segnali di potenziali attività fraudolente, e implementando i sistemi di analisi avanzati con algoritmi di rilevamento delle anomalie per bloccare operazioni ad alto rischio in tempo reale. A questo proposito è indubbiamente efficace l’uso della crittografia avanzata per proteggere le comunicazioni in transito e i dati sensibili presenti sui dispositivi (es. server, smartphone e laptop). La crittografia robusta rappresenta infatti un fondamento cruciale per preservare la riservatezza delle informazioni durante le transazioni online e la gestione dei dati.

E gli utenti come possono prevenire le frodi?
I metodi di sicurezza che possono essere messi in atto da parte del viaggiatore sono:
1) Installare una suite di sicurezza, proteggendo così il proprio laptop e telefono con software antivirus e antimalware affidabili.
2) Acquistare kit di accessori powerbank usb per non dover dipendere da prese di corrente pubbliche in viaggio, o una pellicola proteggi schermo per lo smartphone o per pc con “schermo privacy” così da evitare occhi indiscreti.
3) Ricordarsi di aggiornare sempre i sistemi e le app di prenotazione!
4) Cifrare i dispositivi e impostare codici di blocco.
5) Rafforzare la sicurezza dell’indirizzo email (usato per ricevere biglietti) attivando l’autenticazione a due fattori.
6) Verificare il lucchetto HTTPS.
7) Evitare di connettersi a Wi-Fi pubblici per prevenire furti di dati o la trasmissione di virus. Utilizzare invece hotspot e reti personali.
8) Utilizzare carte prepagate per limitare il rischio di frodi finanziarie
9) Prestare attenzione alle richieste di pagamento extra. Se si prenota tramite piattaforme, i pagamenti vengono generalmente gestiti interamente dalle stesse. Se si riceve comunicazioni dirette dall’hotel o da altri fornitori di servizi, che richiedono pagamenti aggiuntivi o minacciano la cancellazione della prenotazione, c’è un’alta probabilità che possa essere una truffa. In questi casi, è fondamentale non effettuare nessun pagamento immediato e confermare sempre la legittimità della richiesta direttamente con la società tramite cui si è effettuata la prenotazione
10) Utilizzare VPN in paesi ad alto rischio di sorveglianza o censura per proteggere la connessione.

travelnostop.com

È nato Carrefour Viaggi in collaborazione con il TO Eurotours



travelnonstop
Carrefour Italia estende l’ambito dei servizi offerti ai propri clienti e collaboratori e si apre al mondo Travel con il servizio Carrefour Viaggi, che permetterà di prenotare pacchetti vacanze, hotel, crociere e altre soluzioni a prezzi vantaggiosi. Il servizio ha come obbiettivo quello di fornire un’ulteriore risposta alla sempre più crescente necessità dei consumatori di accedere ad una customer experience omnicanale, ottimizzando tempi di fruizione e coniugando l’engagement del cliente.
Carrefour Viaggi è gestito in partnership con Eurotours, TO italiano, e dal mese di aprile sarà possibile accedere al servizio tramite il sito viaggi.carrefour.it, tramite call center al numero 045. 8969966 o inviando un email all’indirizzo prenotazioni@viaggi.carrefour.it

Siviglia Best in Travel 2018 per Lonely Planet

LaRedoute
SIVIGLIA - Sono stati i molti set cinematografici, da Guerre stellari a Lawrence d'Arabia, fino al fenomeno Trono di spade. Il richiamo del flamenco, della tapas, delle architetture arabe e della bellissima Plaza de Espana. Ma soprattutto, è grazie al suo rifiorire ''da metropoli congestionata dal traffico che riposava sugli allori della storia'' a ''città piena di biciclette e tram'', e ai tanti eventi per il 400/o anniversario della nascita del pittore barocco Bartolomé Esteban Murillo, che Siviglia è la città più ambita per ilBest in Travel 2018, la classifica internazionale delle mete da non perdere della guida Lonely Planet, che sarà presentata domani a Roma, in libreria dal 26 ottobre (ed. Edt, 208 pagine - 14,50 euro).
''Qual è il posto migliore da visitare adesso? Tutti gli anni - si legge - chiediamo a ciascuno dei nostri collaboratori i consigli più aggiornati''. Dopo accese discussioni, ''ogni destinazione è scelta perché attuale, stimolante e sorprendente. Non ci limitiamo insomma a registrare le tendenze, ma le creiamo in prima persona, invitandovi ad andare nei posti che vale la pena vedere prima che ci arrivino tutti gli altri''.
E allora, nella Top Ten delle città da (ri)scoprire, dopo la capitale dell'Andalusia, ecco la statunitense Detroit, seconda, e Camberra in Australia, terza. Tra le prime dieci nessuna delle grandi città d'arte italiane, ma Matera, settima, che ''con le sue case in pietra dorata abbarbicate sui pendii di un profondo vallone'', i celebri Sassi patrimonio Unesco, oggi si avvicina all'appuntamento da Capitale europea della cultura 2019, accompagnata anche dal risalto internazionale che può offrire la Lonely Planet.

A dominare la Top Ten dei paesi è invece il Cile, con''la sempre più trendy Santiago'', negli ultimi anni diventata "il regno dei gourmet'', dove magari unirsi ai travolgenti festeggiamenti per i 200 anni dell'indipendenza. Sul podio, anche la Corea del Sud e il Portogallo. Tra le regioni, vincono Belfast e la Causeway Coast nell'Irlanda del Nord, con quella ''bellezza senza tempo'' e poi ''il golf, il whiskey e rocce tra le più famose del mondo''. Secondo posto per l'infinito indomito dell'Alaska, negli Usa; e terzo per le Alpi Giulie in Slovenia, angolo d'Europa spesso fuori dai grandi flussi. L'Italia conquista la sesta posizione grazie all'arcipelago delle Isole Eolie, ''paradiso dello slow travel'', si legge, ''tra sublimi paesaggi marini, coni vulcanici, spiagge di sabbia nera e alcuni dei sentieri costieri e dei fondali più belli d'Europa''.
Ma non solo mete. In viaggio conta anche il ''come'' oltre che il ''dove''. Ecco allora che tra i top trend per andare alla scoperta del mondo prendono corpo le ''mete di corsa'': nulla a che vedere con la maratona di Boston o New York, queste gare a piedi, in bici o a nuoto attraversano il Kenya (come la Safaricom Marathon ''senza alcune barriera fisica tra voi, 26 leoni, 137 rinoceronti, 182 giraffe e 1160 zebre'') o laGrande Muraglia in Cina. Ormai quasi must, da non perdere i viaggi vegetariani e vegan. E poi ancora le crociere esplorative, i soggiorni sulle isole private per una vera esperienza Vip, ma ''democratica'', e il ritorno delle vacanze con i genitori, che ''da adulti non sono più le stesse''. Si va dai bagni alle terme di Budapest allacrociera sul Nilo. Se poi, ''la vostra famiglia si rende conto di non avere proprio niente in comune - il consiglio - l'ultima spiaggia è mangiare una pizza insieme''. Ovviamente a Napoli, Italy.   
ansa

Manzù e Fontana, un dialogo spirituale Ad Ardea e Castel Sant'Angelo opere dei due maestri del '900

ROMA - La ricerca della dimensione spirituale che ha idealmente accomunato due maestri del '900, Giacomo Manzù e Lucio Fontana, è al centro di una grande mostra allestita dall'8 dicembre al 5 marzo nelle sedi di Castel Sant'Angelo e del Museo Manzù di Ardea (Roma). Esposte quasi 70 opere, provenienti da importanti raccolte pubbliche e private, in grado di restituire il dialogo profondo e vissuto tutto a distanza tra questi protagonisti della scena internazionale, che, ognuno a suo modo, si sono interrogati sulle implicazioni e potenzialità dell'arte sacra con esiti potenti.
Con il titolo 'Manzù. Dialoghi sulla spiritualità, con Lucio Fontana', la rassegna è stata organizzata dal Polo Museale del Lazio con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e in collaborazione con il comune di Ardea e la Fondazione Giacomo Manzù, nonché con l'università la Sapienza, il dipartimento di Architettura e Progetto e lo Csac-Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma. Se la cura scientifica della mostra è di Barbara Cinelli (università di Roma Tre) insieme a Davide Colombo (università di Parma), l'allestimento di indubbia suggestione è di Pisana Posocco e Filippo Lambertucci, con il coordinamento di Sonia Martone (Polo Museale del Lazio). Non era infatti semplice presentare al pubblico sculture, disegni, acquarelli concepiti in solitudine sia da Manzù sia da Fontana, turbati dalla tragedia della guerra e dagli orrori dell'Olocausto, tanto da ricercare, proprio attraverso la spiritualità, la rinascita dell'uomo.
La scelta espositiva è stata quindi quella di mantenere la separazione fisica dei due maestri, ospitando l'opera di Manzù negli spazi di Castel Sant'Angelo, mentre i capolavori di Fontana si possono ammirare nel museo di Ardea, fortemente voluto dallo scultore bergamasco. "Lo scopo - ha spiegato la curatrice intervenendo alla vernice per la stampa - era di dare al pubblico un'immagine della produzione di Manzù fuori dagli stereotipi". Dell'artista, che è soprattutto ricordato per la serie dei celeberrimi 'cardinali' e per la realizzazione (partecipa al concorso nel '49 e la porta a termine nel '64) della Porta della Morte della Basilica di San Pietro, "viene data spesso - ha detto la Cinelli - una lettura in chiave religiosa e autoreferenziale, intesa in modo astorico". Invece Manzù, prosegue la studiosa, approfondisce la sua riflessione fin dal '39, alla vigilia del conflitto mondiale che lo scuote al punto di interrogarsi su quell'assenza di umanità. Perciò approda a un nuovo sentire legato alla passione di Cristo e realizza una serie di formelle che, esposte per la prima volta a Milano nel 1941, destano scandalo per la rappresentazione anti-canonica delle vicende sacre. In questo tentativo di stabilire un dialogo vivo e fruttuoso con l'arte contemporanea (come dimostra la partecipazione al concorso per la porta di San Pietro), la strada di Manzù non è dissimile dalla scelta di Lucio Fontana, che, nello stesso periodo, tenta di rispondere a interrogativi molto simili proponendosi nel 1950 per le porte del Duomo di Milano.
Il Museo di Ardea, rinnovato per l'occasione, riunisce 30 fra sculture e disegni di Lucio Fontana. Significativi, fra gli altri, due bozzetti e una formella per la Porta del Duomo di Milano, dai Musei Vaticani, come pure una serie di altri importanti lavori concessi in prestito dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Grazie al numero e soprattutto alla qualità, le opere di Fontana stabiliscono dialoghi inediti e fruttuosi con i capolavori della collezione permanente di Manzù.
ansa

Autostrade Gourmet, 3 mila consigli per chi viaggia in auto

In allegato gratuito con il quotidiano il 19 dicembre in tutte le edicole d'Italia il primo volume nazionale realizzato da Le Guide di Repubblica in collaborazione con Aiscat. Quasi tremila consigli su mete turistiche e culturali, ristoranti, strutture per pernottare e botteghe per l'acquisto di tipicità nel territorio che si apre intorno alle uscite autostradali. A impreziosire la Guida sono i racconti di dieci illustri scrittori italiani
“La lentezza del vivere contrapposta alla celerità che ci impone spesso la vita, una stupenda contraddizione che abbiamo provato a raccontare con una guida che ci porta direttamente negli angoli più veri, più affascinanti, più intriganti d'Italia”. È così che Giuseppe Cerasa, Direttore de Le Guide di Repubblica, introduce Autostrade Gourmet: Guida ai sapori e ai piaceri d'Italia, volume che farà la sua comparsa in tutte le edicole del Paese lunedì 19 dicembre in allegato gratuito con il quotidiano la Repubblica.
Realizzata in collaborazione con Aiscat, è una guida che disegna un percorso inedito tra le autostrade che attraversano lo stivale. Ogni tratto è infatti riassunto non solo in uno schema grafico che permette di visualizzare con facilità la conformazione del tracciato, ma anche dettagliato nelle singole uscite permettendo la scoperta del bello, e del buono, che si trovano sul territorio che circonda ognuna di esse. Il lettore potrà quindi trovare per ogni località attraversata dal tracciato consigli sulle località, i monumenti, i tesori naturali e gli itinerari imperdibili che si possono raggiungere con brevi, e affascinanti, deviazioni. Indicazioni che affiancano quelle sulle destinazioni per mangiare, con oltre 1500 ristoranti segnalati, dormire e acquistare tipicità territoriali ed eccellenze dell'enogastronomia o dell'artigianato locali. Il raggio chilometrico delle segnalazioni va dalle poche centinaia di metri ai 30 chilometri da ogni singola uscita.
Sono così oltre 2900 i consigli contenuti in una Guida che, senza dimenticare tutte le informazioni di servizio utili per viaggiare informati e in piena sicurezza, viene impreziosita dai dieci “Racconti d'autore” firmati da illustri scrittori italiani che forniscono una visione letteraria, suggestiva, anche romantica della rete autostradale. Nello specifico, sfogliando il volume ci si imbatte nei racconti di Fulvio Abbate, Ascanio Celestini, Luigi Guarnieri, Nicola Lagioia, Marco Lodoli, Melania Mazzucco, Antonio Pascale, Aurelio Picca, Francesco Piccolo e Lidia Ravera.
“Abbiamo pensato – prosegue il Direttore Cerasa – che ci può ancora essere un modo intelligente, colto, controcorrente per conoscere l'Italia, quella piccola Italia di provincia che si nasconde dietro una curva, una collina, quasi gelosa della sua identità e del suo passato. Con Autostrade Gourmet mettiamo nelle mani di migliaia di Italiani un vademecum alle bellezze del nostro Paese".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Capodanno di luci a Tokyo

Durante tutto l’anno il centro Caretta Shiodome, nell’area di Shiodome nel quartiere di Minato, Tokyo, ospita una vasta gamma di intrattenimenti e, in inverno, una delle più belle illuminazioni invernali della città, periodo durante il quale tutta l’area si tinge di atmosfera natalizia e i ristoranti offrono menù dedicati alla stagione. Da adesso e fino al 14 febbraio, sarà possibile ammirare la fantastica foresta azzurra creata da migliaia di luci LED grazie allo spettacolo di illuminazione Canyon d’Azur – The blue forest of spirits, giunto alla sua undicesima edizione dopo il successo di 50 mila visitatori lo scorso anno. Al rintocco della "campana dell'anima", otto pareti luminose si animano illuminando di magia il paesaggio del cuore.
Nell’area di Omotesando, sarà possibile ammirare in questo magico periodo invernale, fino al 9 gennaio, SWEETS by NAKEDuna installazione e spettacolo di computer grafica 3D e proiezione in 4K che vi porterà in un magico mondo incantato pieno di dolciumi ispirato alle ambientazioni parigine e newyorchesi. Nell’area speciale dell’installazione saranno presenti anche un sarto cioccolataio, by HUGO & VICTOR, che potrà produrre per voi degli anelli di cioccolato e un … fiorista gelataio dove sarà possibile gustare gelati a forma di fiori.
Per coloro che invece si trovassero a visitare il parco divertimenti Yomiuri Land, nel periodo invernale e fino al 19 febbraio 2017 sarà possibile ammirare lo spettacolo Jewel Color Illumination prodotto dal light designer Motoko Ishii. Nel parco saranno presenti 6 aree di illuminazioni con 500 mila luci, ognuna con un tema diverso come gioielli nella jewelry area, o un tema acquativo nella aqua area.
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Che sia Brexit o no, per gli inglesi l’Italia è il top in Europa. Pizza, pasta, cappuccino e prosecco e Leonardo Da Vinci tra i più amati

Il referendum sulla Brexit è ormai alle porte ma che siano pro o contro, gli inglesi votano all’unanimità l’Italia come paese europeo preferito in fatto di cibo, bevande e monumenti. Emerge da una ricerca di lastminute.com su ciò che gli inglesi amano di più dell’Europa.
Fedele alla sua fama di paese in cui il cibo è di per sè un’attrazione turistica, l’Italia scalza tutti gli altri paesi europei e si posiziona al top della classifica dei piatti tipici che gli inglesi amano di più in assoluto. I primi due elementi in cima? Pizza e la pasta (62% e 56%), di gran lunga le più popolari e amate dai britannici.
La Top 10 dei cibi europei più amati dagli inglesi
1. Pizza 62%
2. Pasta 56%
3. Frites (patatine) francesi 41%
4. Baguette e cioccolata belga 39%
5. Croissant 34%
6. Olio d’oliva 30%
7. Pita 26%
8. Mozzarella 25%
9. Chorizo 24%
10. Tapas 23%
E se nel cibo l’Italia vince nettamente, quali sono le bevande più amate dagli inglesi? Ancora una volta è l’Italia ad occupare le prime due posizioni con...il cappuccino (33%) seguito dalle bollicine al secondo e terzo posto con il prosecco (29%) e lo champagne (27%). Nella top 10 troviamo anche il caffè espresso, il Chianti e il limoncello.
La Top 10 dei drink europei più amati dagli inglesi 
1. Cappuccino 33%
2. Prosecco 29%
3. Champagne 27%
4. Vodka 21%
5. Chardonnaye birra tedesca 19%
6. Whiskey irlandese 16%
7. Sangria e Caffè Espresso 15%
8. Chianti 11%
9. Limoncelloe Sherry 10%
10. Riesling 8%
Quando poi si arriva al capitolo monumenti, l’Italia sembra davvero surclassare tutti gli altri paesi europei, sebbene la prima posizione sia occupata dalla Tour Eiffel (42% delle preferenze). Seguono il Colosseo (30%) e la Torre di Pisa (26%), due dei più incredibili monumenti che caratterizzano il nostro paese e che accolgono migliaia di turisti inglesi (e non solo!) ogni anno. Il Louvre (25%) conquista la quarta posizione ma in quinta troviamo di nuovo un pezzo d’Italia, con Pompei e Piazza San Marco (entrambi preferiti dal 23% degli inglesi). Altri monumenti italiani che figurano nella Top 10 dei più amati dagli inglesi sono la Fontana di Trevi (18%), la Basilica di San Pietro (17%), il Duomo di Firenze (14%) e il Pantheon di Roma (13%). Quando si tratta invece di scegliere i propri preferiti tra i personaggi europei più influentidel passato e del presente, gli inglesi votano come numero uno Leonardo da Vinci (40%) che batte l’altro gigante rinascimentale, Michelangelo (28%).
La Top 10 dei monumenti europei più amati dagli inglesi
1. Torre Eiffel 42%
2. Colosseo 30%
3. Torre di Pisa 26%
4. Louvre 25%
5. Pompei e Piazza San Marco 23%
6. Acropoli 21%
7. Fontana di Trevi 18%
8. Basilica di S.Pietro 17%
9. Duomo di Firenze 14%
10. Pantheon di Roma 13%

"L'Europa può contare su un patrimonio meraviglioso fatto di cibi deliziosi, cultura autentica e attrazioni d’eccezione. Che gli inglesi decidano di rimanere o di lasciare l'UE, siamo sicuri che vorranno sempre viaggiare in Europa e la nostra ricerca rivela che è soprattutto lo stile italiano quello che amano di più". dice Fabio Cannavale, ceo di lastminute.com group.
 Brexit o no: top 37 delle icone europee che gli Inglesi ameranno per sempre 
1. Pizza 62%
2. Pasta 56%
3. Torre Eiffel 42%
4. Frites (patatine) francesi 41%
5. Giochi olimpici 41%
6. Leonardo da Vinci 40%
7. Baguettes 39%
8. Cioccolata belga 39%
9. Albert Einstein 36%
10. Democrazia 35%
11. Il Papa 34%
12. Croissants 34%
13. Marie Curie 33%
14. Cappuccino 33%
15. Teatro 32%
16. Olio d’oliva 30%
17. Colosseo 30%
18. Prosecco 29%
19. Van Gogh 29%
20. Michelangelo 28%
21. Filosofia 27%
22. Champagne 27%
23. Torre di Pisa 26%
24. Pita 26%
25. Louvre 25%
26. Picasso 25%
27. Mozzarella 25%
28. Chorizo 24%
29. Pompei 23%
30. Beethoven 23%
31. Piazza San Marco a Venezia 23%
32. Sigmund Freud 23%
33. Tapas 23%
34. Opera 22%
35. Feta 21%
36. Vodka 21%
37. Paella 21%
ansa

Duomo Viaggi, già venduti 2 mln ticket per Expo


Sono quasi 2 milioni i biglietti di Expo 2015 venduti finora dalla Duomo Viaggi, società specializzata in turismo religioso e pellegrinaggi della Diocesi di Milano. È quanto ha annunciato Silvano Mezzenzana, ad della società. 
I ticket d'ingresso per l'Expo venduti e consegnati dalla Duomo Viaggi sono 1.755.000 del tipo adulti (erano 800 mila all’1 maggio), oltre a 17.822 biglietti per le scuole e 18.423 per gli oratori.
“La clientela - ha spiegato Mezzenzana - è formata dal mondo ecclesiale (diocesi, parrocchie, oratori, circoli culturali, Caritas), da soci e amici delle associazioni e delle espressioni della società civile e dal mondo aggregativo legato al lavoro. Puntiamo a 3 milioni di biglietti - ha annunciato Mezzenzana - un traguardo che contiamo di raggiungere grazie agli accordi con le nostre concessionarie, alla partecipazione degli oratori estivi lombardi ispirati quest'anno ai temi di Expo, a un coinvolgimento più stretto con le parrocchie delle altre diocesi lombarde e alla proposta di nuovi itinerari all'interno del sito messi a punto dal Pime".
in http://www.travelnostop.com/