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Calore e acqua. Potere alla biosauna in Trentino Alto Adige

Tra Natale e Capodanno in tanti si sono concessi una vacanza in montagna. Dopo le maxi abbuffate e le lunghe giornate passate in pista, arriva anche il momento di rilassarsi, e magari depurarsi. Chi opta per una vacanza ad alta quota, non c’è trattamento migliore della biosauna. Come definirla? E’ la perfetta via di mezzo tra il bagno turco e la sauna finlandese. Mentre fuori le temperature sono gelide, al suo interno é il caldo ad avere la meglio visto che ci si aggira tra i 50-60°. Non é tutto, a fare la differenza é la presenza di erbe essiccate che, a contatto con l'acqua bollente, evaporano rilasciando un piacevole profumo che contribuisce ad assicurare una vera e propria esperienza rigenerante.
 
IL TRATTAMENTO. Nel cuore del Trentino chi è in cerca di una vacanza indimenticabile, a fare la differenza è la calorosa accoglienza della famiglia Moser. Il Family Hotel Belvedere, sito in quel di Montagnaga di Pinè, propone infatti una vacanza di puro benessere. In una superficie di 550 metri quadrati si trova la Wellness & Beauty "La Carezza Alpina", un’atmosfera d’incanto là dove l’acqua e il calore sono in grado di restituire benessere ed energia a chi è alla disperata ricerca di un modo efficace per riconciliare anima e corpo, spirito e mente. La biosauna permette di stimolare il benessere psicofisico della persona unendo le qualità benefiche del calore secco prodotto dalla sauna con il vapore. Stesso obiettivo quello del Dolomites Charming Hotel Tevini con il suo centro benessere Goccia d'Oro Wellness & Relax, un’oasi di pace e wellness nel cuore della Val di Sole, a Commezzadura, fra il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Naturale Adamello Brenta. Da provare la biosauna “Arnica” che, grazie al vapore generato dall'essicazione delle erbe di montagna inumidite, rende la pelle di velluto.
 
L’ESPERTO. I benefici della biosauna? Tantissimi. In primis rafforza il sistema immunitario e aiuta la circolazione sanguigna ma non solo perché purifica anche i pori della pelle migliorandone il suo aspetto, rendendola luminosa, elastica e più liscia.
 
I DINTORNI. L’inverno in Trentino è si relax ma anche sport. Andare sulla neve significa dilettarsi in uno nessuno e centomila sport. C’è chi rimane fedele al classico sci e chi, invece, vuole misurarsi con qualcosa di nuovo, stimolante ma sempre emozionante. C’è il Nordic Walking, ovvero una bella passeggiata alla scoperta delle bellezze paesaggistiche della zona o ancora, a garantire il divertimento, è l’Ice Rink Pinè, lo stadio di ghiaccio sito in quel di Baselga di Pinè. Qui, durante il periodo invernale, si può approfittare dell’anello esterno di 400 mt, una pista artificiale olimpionica sede di numerose Coppe del Mondo ed Europee per il pattinaggio di velocità su ghiaccio ma non solo perché è possibile praticare anche hockey, short track, broomball, curling etc.
turismo.it

Gusto sotto le stelle lungo la Strada del Vino in Alto Adige. Notte delle Cantine 2016

Oltre 40 cantine tra le più rinomate e apprezzate della Strada del Vino aprono i battenti a tutti gli amanti del vino, agli esperti, ai degustatori ed agli spiriti liberi della tarda ora. Notte delle Cantine offre la possibilità di apprezzare ottimi vini in una sola notte. Il trasferimento da cantina a cantina è assicurato da uno confortevole servizio navetta.
 
L’Evento conclude Vino in Festa, la due settimane in cui 15 comuni vitivinicoli lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige sono protagonisti di manifestazioni di alto livello intorno alla cultura del nettare degli dei. Tradizione e cultura, storia, economia, vigneti e cantine, come anche la buona cucina altoatesina. Il vino viene apprezzato in tutte le sue varietà, passando dai vigneti dolci e ondulati alle cantine fresche e profonde.

L’11 giugno è dedicato al l'occasione unica di visitare gli angoli solitamente inaccessibili delle cantine accompagnati dai Kellermeister che, naturalmente, guideranno il pubblico a degustazioni consapevoli: Gewürztaminer, Kalterersee, Lagrein, Pinot Nero, Pinot Bianco, Santa Maddalena e molti altri vini e spumanti, per un’esperienza sensoriale e culturale unica che coinvolgerà ben trenta cantine a Bolzano, Appiano, Caldaro, Termeno, Cortaccia, Magrè, Cortina, Salorno, Montagna e Bronzolo. Nell’ultima notte di queste settimane speciali, le diverse cantine (quasi 40) lungo la Strada del Vino rimangono aperte fino a tardi offrendo un interessante programma d’intrattenimento, naturalmente dedicato al vino.
turismo.it

Trento, la più "green" d'Italia: tutti i luoghi della natura

PERCHE' SE NE PARLA A Trento l'onore di occupare il primo posto della classifica delle città più "green" d'Italia: lo rileva l'Istat in uno studio sulla qualità dell'ambiente che ha coinvolto 116 capoluoghi di provincia. In generale, però, si nota come i comuni del Nord abbiano in media più parchi cittadini rispetto a quelli del Centro e del Sud. Le Regioni più verdi sono Lombardia e Basilicata. Nel 2014 ogni cittadino italiano ha avuto a disposizione in media 31 metri quadrati di verde urbano. 
Dopo Trento (401,5 metri quadrati di verde urbano), a seguire troviamo Pavia, Lodi, Cremona e Matera. Bene anche Terni al Centro, Potenza e Reggio Calabria al Sud, entrambe sopra i 100 metri a testa. Taranto è la maglia nera d'Italia, ben al di sotto del limite di legge di 9 metri quadrati di verde urbano ad abitante. Poco peggio, però, di Bari e Genova.
 
PERCHE’ ANDARCI Le principali attrattive naturali nei dintorni di Trento sono il Parco naturale Doss Trento, residuato dell'età glaciale, che costituisce un insieme interessante di caratteristiche naturalistiche, storiche e artistiche; il Monte Bondone, grande simbolo dei trentini, raggiungibile in poco tempo dal centro cittadino; il Giardino botanico alpino delle Viote, una riserva naturale integrale di 185 ettari.
 
DA NON PERDERE Non solo ad impatto zero, ma addirittura benefica per l'ambiente: si tratta della prima abitazione italiana "super-sostenibile" certificata Living Building Challenge. “Casa Sn" sorgerà ad Arco, in provincia di Trento: la progettazione è in corso, l’inizio del cantiere è previsto per quest’estate, l’ultimazione nel 2017. La Co2 emessa nella fase di costruzione viene compensata tramite un fondo che promuove progetti di energie rinnovabili per organizzazioni sociali meritevoli.
 
PERCHE' NON ANDARCI  Trento, ma anche tutto il resto del Trentino, è uno di quei posti dove poter vivere a pieni polmoni, a stretto contatto con la natura, sempre variegata, adatta a tutti e per tutte le stagioni. Ottima per le famiglie, meno attraente per i giovani  che hanno voglia solo di divertirsi. C'è anche quello, certo, ma il vero punto di forza è proprio quel "green" d'eccezione.
 
COSA NON COMPRARE L'artigianato locale trentino comprende la lavorazione di legno, pietra, tessuti e ricami. Ci sono, ad esempio, i presepi intagliati dagli artigiani della val Gardena ma anche giocattoli e oggetti per l'arredamento. C'è ancora oggi la tradizione del Loden, la cosiddetta "lana cotta", o la lavorazione realizzata con il rachide di penna di pavone, che permette bellissime decorazioni per cinture di pelle e scarpe. Sono in vendita anche gli strofinacci con le foto da cartolina di Trento: brividi.
turismo.it

Balli antichi e maschere legno, rivive Carnevale Dolomiti


 I 'Rollàte', con le maschere di legno dai grandi baffoni, i campanacci alla cinta e la scopa di saggina per spaventare i bimbi, sono un po' il simbolo della tradizione del Carnevale dei paesi dolomitici, che ogni anno rivive a febbraio.
  Il Carnevale nelle Dolomiti è una festa di paese, tra maschere intagliate e spettacolari montagne, rese ancora più luminose dall'aria gelida dei mesi invernali. Si comincia da Canale d'Agordo, che festeggia il proprio carnevale con una tradizione tramandata nei ricordi degli anziani della Val del Biòis: la Zinghénesta la più importante figura femminile dei carnevali delle Dolomiti. A rappresentarla è la ragazza più graziosa del paese. In programma ancora oggi la sfilata dei personaggi e delle maschere lignee, la festa in piazza con i balli folcloristici che la giovane Zinghénesta esegue in compagnia degli ammiratori e di altre figure tradizionali, come i Matiéi, i Lachè, i Bér, el Caorón Spión. L'appuntamento è sempre l'ultima domenica di carnevale (7 febbraio) in Piazza Papa Luciani.
  Il 6 e 7 febbraio c'è anche il weekend della 'Gnaga', a Fornesighe. Fornesighe è un piccolo paese zoldano aggrappato su un costone assolato. Nelle corti illuminate gli artigiani intagliano le maschere di legno per l'annuale concorso di volti lignei, il fuoco scoppietta nelle case aperte ai visitatori, c'è chi suona l'armonica e qualche vecchina continua a cucire scarpet (le scarpine di stoffa). La Gnaga è una vecchia grinzosa che arranca per le vie del paese, portando a spalla un ragazzino spavaldo. Al suo seguito, un corteo di maschere tradizionali: il matazìn, il coco di lana bianca, gli sposi, l'ampezana, i musicisti fracassoni. Fuori dalla vecchia latteria (che da sola merita la visita), i turisti si mescolano con la gente del posto, si scaldano sorseggiando vin brulè e si godono la vista, magnifica, su Tamer, San Sebastiano e Spiz di Mezzodì.
Il carnevale di Sappada (Plodar Vosenòcht) è invece abitato da omoni burberi vestiti di folte pellicce d'orso e pantaloni a righe da carcerato. I Rollàte sfilano lungo le vie del paese durante tutto il periodo di carnevale: dal 24 gennaio al 9 febbraio. Oltre ai Rollàte, Sappada si riempie di figure mascherate di ogni tipo: per strada si incrociano facce ridicole o spaventose, tutte intagliate nel legno.   
ansa

Monte San Pietro, la prima malga vegan del Trentino Alto Adige

Monte San Pietro è la prima malga vegetariana del Trentino Alto Adige. Una scelta che si basa sul rispetto degli animali e dell'ambiente, sulla promozione della salute grazie all'alimentazione. Di certo una scelta controcorrente, che in ogni caso non dimentica di valorizzare i prodotti locali, pur rinunciando alla carne. A Pietralba, in provincia di Bolzano, è nata una malga molto diversa dalle altre, che offre ai propri ospiti un menù vegetariano e veganoAlexander Basin, che si occupa della Malga Monte San Pietro da sette anni. E' vegetariano da più di dieci anni. Non mangia carne e pesce e limita molto il consumo di uova e latticini. Fin dai primi anni la malga ha proposto un'offerta prevalentemente vegetariana, con pochi piatti a base di carne, ma da un anno e mezzo alla Malga Monte San Pietro trovate esclusivamente piatti vegetariani e vegani. Si tratta di una vera e propria sfida nella patria dello speck, che ci aiuta a comprendere che rinunciare alla carne è possibile continuando a sostenere i produttori locali con una visione ecologica.

Le motivazioni della scelta vegetariana

La scelta vegetariana per il menù della Malga Monte San Pietro, con piatti vegetariani e vegani, si basa soprattutto su motivazioni legate alla salute, all'ecologia, al rispetto dell'ambiente, del Pianeta e delle sue risorse. Alexander ci ha spiegato che: "Dal puntto di vista dell'ecosostenibilità consumare molta carne non può funzionare, poiché si tratta di prodotti fabbricati in serie, senza il minimo rispetto del Pianeta. Non voglio più incentivare la logica degli allevamnti intensivi, ma privilegiare i piccoli produttori locali che rispettano davvero gli animali".
Si tratta di quegli agricoltori che portano davvero gli animali al pascolo, che magari hanno poche mucche per mancanza di spazio e che poi venderanno il latte ad un prezzo un po' più caro, perché si tratterà di un prodotto differente da quello industriale: "Meno sfruttamento per gli animali, meno sfruttamento per il contadino (che riceverà una giusta paga)".
"Nella nostra società carne, latte e formaggi sono gli alimenti di base, mentre nella mia visione si tratta di alimenti di lusso" - ha sottolineato Alexander. I nostri nonni e bisnonni consumavano prodotti di derivazione animale molto meno di quanto avviene ora. La loro produzione su larga scala fa parte di un vero e proprio circolo vizioso dell'economia, che si basa su uno sfruttamento sempre più forte dei lavoratori e degli animali, con riferimento sia agli allevamenti intensivi che ai piccoli produttori non virtuosi.

La sfida più grande

Quali sono le sfide maggiori per chi, come Alexander, compie una scelta vegetariana e di sostenibilità alimentare in un mondo che va in tutt'altra direzione? "Uscire dal circolo vizioso dell'economia e cambiare paradigma, a partire da un approccio completamente diverso nei confronti degli animali e dell'alimentazione. Non serve mangiare tutti i giorni latte, formaggio, carne e speck, che sono solo beni di lusso e che tra l'altro non sono salutari. La sfida più grande è cambiare".

Prodotti bio e a chilometri zero

Come ci ha spiegato Alexander, la Malga Monte San Pietro per la propria cucina sceglie soltanto ingredienti di cui conosce bene la provenienza. Alcuni prodotti sono a chilometri zero, altri sono biologici, altri ancora sono prodotti tradizionali locali, e poi non mancano gli ingredienti del commercio equo e solidale, ad esempio il cioccolato e il cacao, che non potranno mai essere a chilometri zero. Il vino è a chilometri zero, così come il latte e i latticini. La pasta è biologica, prodotta da una ditta regionale. "Si preparano sciroppi fatti in casa con il sambuco, la menta e altre erbe raccolte dall'orto. Da bere troverete anche le tisane e il succo di mela locale, ma niente Coca Cola".

I piatti vegetariani e vegani

Il menù può variare durante la settimana e nel weekend, a seconda delle stagioni e dei prodotti disponibili. Si fa attenzione alle esigenze di tutti. Non soltanto troviamo piatti vegetariani e vegani, ma anche adatti agli intolleranti al glutine e al lattosio. Alexander ha pensato di rivisitare alcuni piatti tipici in versione vegan. Ad esempio troverete i canederli preparati con il pane raffermo, le verdure e il latte vegetale, e il goulsah vegan. Ci sono piatti ricchi a base di patate e verdure, da servire accompagnati con le uova o con le salsicce di tofu, a seconda della propria scelta alimentare. Non mancano poi le polpette vegan preparate con grano saraceno, miglio e patate e le lasagne farcite con le verdure anziché con la carne.
Altri ingredienti di provenienza locale sono i funghi, con cui accompagnare ad esempio la polenta. Con le ortiche si preparano i canederli e i gnocchetti spätzle. Per quanto riguarda i dolci, troverete delle torte tradizionali rivisitate adatte ai vegani e preparate senza uova e con il latte vegetale, accanto alle torte classiche. Non manca l'attenzione verso i diabetici. Su richiesta la malga prepara dolci senza zucchero raffinato che viene sostituito dall'eritritolo, un dolcificante naturale a zero calorie, privo di retrogusto, ad indice glicemico ed indice insulinico pressoché nulli.
Alexander ha particolarmente a cuore il desiderio di offrire agli ospiti della malga degli alimenti salutari e per questo è disposto a spendere di più per l'acquisto degli ingredienti. A suo parere il problema dell'alimentazione, e dell'offerta alimentare odierna nella ristorazione, si risolve in poche parole: "Come fare ad offrire cibi sani e ad investire sugli ingredienti che costano di più se si fa parte di un ciclo basato sulla massimizzazione dei guadagni che richiede di ridurre le spese?". L'eritritolo, ad esempio, costa quattro volte di più rispetto allo zucchero.
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Come arrivare e cosa fare alla malga

La Malga Monte San Pietro si trova nelle vicinanze dell'affascinante Gran Canyon dell'Alto Adige, il Bletterbach. La si raggiunge da Pietralba in 35-40 minuti di strada forestale, percorribile anche con il passeggino. Pietralba è raggiungibile da Bolzano anche con i mezzi pubblici. Oltre alla ristorazione, la malga offe un programma alternativo per le scuole, i gruppi e le famiglie. In questo periodo ogni domenica pomeriggio ci son laboratori per bambini dedicati al riciclo creativo, ai lavoretti con il feltro e con la carta.
L'associazione turistica locale, in collaborazione con la malga, propone per le famiglie delle escursioni sul lago di Carezza, sul passo Costa Lunga e sul lago delle Streghe, con la riscoperta delle tradizioni locali e il racconto di antiche leggende. Per chi alloggia nella zona ci sono anche escursioni gratuite, ad esempio incentrate sul riconoscimento dei fiori e delle erbe selvatiche. Alexander inoltre guida un'escursione dedicata a Sebastian Kneipp, con percorso nei torrenti. Il 16 agosto ci sarà una manifestazione locale, con tavola rotonda di discussione e musica, dedicata ai temi dell'ecosostenibilità e della giustizia sociale, cucina con menù antispreco con piatti nati dal riciclo degli avanzi ad offerta libera.
Per maggiori informazioni sulle iniziative e sulla malga vegetariana: www.naturheilt.it.
Marta Albè
greenme.it