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Wedding Tourism, ad ottobre 60 buyer internazionali al BMII

 

Dirsi di sì tra dimore storiche e location mozzafiato, gustando ottimi cibo e vino, per vivere un’esperienza immersiva, a tutto tondo, nello stile e nella cultura italiana. È l’Italia il regalo di nozze a cui gli stranieri non vogliono rinunciare, una delle nazioni preferite dai promessi sposi di tutto il mondo che continuano a sceglierla come destinazione per l’organizzazione del giorno del proprio matrimonio, o meglio giorni, vista la durata media degli eventi. L’Italia anche nel 2024 si riconferma uno dei principali marketplace del wedding tourism, un fenomeno in continua ascesa che cattura sempre più l’attenzione di privati e istituzioni per la sua grande potenzialità di crescita economica. Per promuovere l’internazionalizzazione e l’attività di incoming legata alle nozze di stranieri nel nostro Paese l’appuntamento di riferimento è la BMII – Destination wedding in Italy, che quest’anno festeggia la sua decima edizione ospitando, il 25 e il 26 ottobre a Palazzo dei Congressi a Roma, oltre 60 buyer internazionali provenienti da oltre 20 paesi del mondo per scoprire le migliori soluzioni legate al mondo delle nozze made in Italy.

BMII è stata in questi dieci anni anticipatrice, testimone e promotrice dell’Italia come destination wedding, un fenomeno che sta diventando un vero fiore all’occhiello per il nostro Paese e in costante crescita: nel 2023, come riportato nel report Destination Wedding in Italy realizzato da Centro Studi Turistici (CST) per Convention Bureau Italia, sono stati 2.500 gli eventi in più rispetto al 2022 con un aumento importante delle coppie statunitensi e segnali significativi registrati per sposi australiani, canadesi, indiane, cinesi, messicani, singaporiani e indonesiani. La spinta inflattiva ha avuto ripercussioni sul budget medio degli eventi che è passato da circa 54 mila a 59 mila euro, ma non ha condizionato le scelte delle coppie straniere che hanno celebrato prevalentemente il matrimonio con rito simbolico e hanno festeggiato l’evento in location quali ville, residenze d’epoca, agriturismi, castelli e borghi. L’indagine ha rilevato anche un incremento del numero medio di partecipanti agli eventi (60,7), che ha certamente contribuito all’aumento del fatturato del settore, con oltre 2,4 milioni di pernottamenti (+19,5%) stimati per le presenze turistiche collegate alle cerimonie. Nel complesso si stima che lo scorso anno siano stati oltre 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia, cioè il +22,3% rispetto al 2022 (13.600 contro gli 11.100 del 2022).

“Tutti vogliono sposarsi in Italia e il wedding incide sempre di più sulla filiera del comparto turistico – sottolinea Ottorino Duratorre, presidente della BMII, la cui società specializzata da oltre 30 anni in eventi del settore Moda-Sposa è organizzatrice anche delle manifestazioni internazionali RomaSposa e Roma Travel Show. Obiettivo della Borsa del Matrimonio in Italia è quello di sviluppare l’attività di incoming, divenuta oramai fondamentale per sostenere il nostro territorio e introdurre le realtà italiane concretamente nel processo di internazionalizzazione, favorendo le opportunità commerciali, attraverso l’offerta del nostro artigianato di eccellenza e la presentazione di location dai paesaggi mozzafiato. Una vetrina e un’opportunità di business per enti territoriali, piccole e medie imprese che hanno nel nostro evento l’opportunità di presentarsi a wedding planner e buyer provenienti da tutto il mondo”.

travelnostop

Wedding tourism, Eolie destinazione in forte ascesa

Sono sempre più numerose le coppie italiane e straniere che decidono di sposarsi nelle isole Egadi. Con oltre una trentina di matrimoni già programmati per l’estate del 2024 e un numero in costante aumento, Favignana, Marettimo e Levanzo si confermano anche quest’anno una scelta ambita per celebrare le nozze e trascorrere la luna di miele.

“Una destinazione ideale per coloro che cercano una combinazione tra bellezza e cultura”, afferma l’assessore alla Cultura, Monica Modica.

“È un grande onore per le nostre isole essere scelte da tante coppie italiane ma anche straniere per le loro nozze, – aggiunge il sindaco Francesco Forgione – Molti ritornano dopo essere stati nelle Egadi in vacanza. Vuol dire che hanno trovato qui luoghi, emozioni, sensazioni che stimolano desideri, passioni forti e, soprattutto, la voglia di amore”.

“Le Egadi offrono un ambiente unico e romantico, perfetto per celebrare momenti così speciali – osserva l’assessore Stefania Bevilacqua con delega al Turismo. – Ringraziamo tutte le coppie che scelgono le nostre isole per questo giorno speciale”.

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Amore e turismo: cresce la passione (e la spesa) degli stranieri per sposarsi in Italia

 

Sono sempre di più le coppie straniere che scelgono l’Italia e le sue bellezze per celebrare le loro nozze. E sono disposte a spendere sempre di più. Il 2023 è stato un anno da record per i “destination weddings” nel nostro Paese, con un aumento del 22,3% rispetto ai 12 mesi precedenti e per un fatturato di 803 milioni di euro, in aumento di ben il 34%. È quanto emerge dalla ricerca “Destination Wedding 2023” di Convention Bureau Italia, realizzata dal Centro Studi Turistici e presentata a Roma in occasione della seconda edizione di “Italy for Weddings, the Event”, manifestazione dedicata al settore dei matrimoni in Italia.

Rispetto al 2022, se si conferma il primato di eventi che hanno come protagoniste le coppie provenienti dagli Stati Uniti, con quasi il 31% del totale, seguiti da Regno Unito e Germania, aumentano gli eventi organizzati da coppie australiane, canadesi, indiane, cinesi, messicane, singaporiane e indonesiane. Nel complesso si stima che siano stati oltre 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia, 2.500 in più rispetto al 2022. Interessante anche il dato relativo alle presenze turistiche strettamente collegate alle celebrazioni, che coinvolgono dunque anche i partecipanti alle nozze, stimate in oltre 2,4 milioni di pernottamenti, in aumento del 19,5%).

L’indagine ha rilevato anche un incremento del numero medio di partecipanti agli eventi (60,7), che ha certamente contribuito all’aumento del fatturato del settore. La maggior parte degli eventi (60%) ha un numero di invitati compreso fra 51 e 100, mentre solo l’1% va oltre i 100. Anche la spesa media è in aumento: per sposarsi in Italia si spendono in media 59mila euro, rispetto ai 53.800 del 2022. Diminuiscono dunque di ben il 18% gli eventi compresi nelle prime tre fasce di budget medio (compreso fra 10mila e 50mila euro), a vantaggio delle fasce di budget più elevato. Budget che viene destinato soprattutto al food&beverage, con una quota del 35%, in lieve aumento rispetto al 2022.

Le aspettative per il 2024 sono di ulteriore crescita, pur se a un ritmo più moderato dell’8,8%, con circa 1.200 eventi stimati in più rispetto al 2023. E in base alle prenotazioni già registrate dagli operatori del settore prendono già forma alcune tendenze, come quella dei “micro matrimoni”, molto intimi, o al contrario della “Wedding week”, che prevede il prolungamento dei festeggiamenti per più giorni. Aumenta anche l’interesse per eventi “su misura”, come i matrimoni nel bosco, con degustazione di prodotti tipici, nonché quelli nei paesi di origine delle famiglie (legati dunque al Turismo delle Radici).

«C’è voglia di Italia in tutto il mondo: sposarsi nella Penisola sta diventando un “cult”, un elemento distintivo che riconosce lo status non soltanto economico ma anche culturale della famiglia - ha commentato a proposito Daniela Santanchè, ministro del Turismo -. I numeri della ricerca sono molto interessanti e mi fa piacere ricordare che nel nostro piano strategico il settore del matrimonio è legato in maniera fortissima al turismo delle radici. Chi viene a sposarsi in Italia è perché ha radici italiane e si sposa in luoghi anche meno conosciuti; non si sposano infatti solo nelle città più famose ma nell’Italia più segreta, nei paesini dove sono nati i genitori o i nonni, per sentire l’aria di casa».

I riti hanno nel 63,8% dei casi solo valore simbolico, e le ville sono state le location preferite dal 26% dei casi, seguite da residenze storiche (13%), agriturismi e aziende agricole (10,9%), mentre salgono di oltre 3 punti percentuali i castelli. Mete collocate principalmente nel Centro del Paese (oltre il 34% delle cerimonie), Sud e Isole (31,7%), seguite da Nord-Ovest (26%) e Nord Est (9,6%).

Oltre agli stranieri, anche gli stessi italiani amano trasferirsi un una regione diversa da quella di provenienza per sposarsi: nel 2023 lo hanno fatto circa 8mila coppie, in aumento rispetto alle 7.160 del 2022, numero nel quale spicca l’aumento esponenziale dei riti simbolici, passati dai 787 del 2022 ai 2.109 del 2023. In media gli italiani hanno speso 41.500 euro per il loro matrimonio, +11% rispetto al 2022. Il fatturato complessivo del turismo nuziale nazionale è stato di 331,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 266 milioni registrati nei 12 mesi precedenti.

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Vola il wedding tourism: sempre più stranieri si sposano nel Belpaese, +22%

Sono sempre di più, arrivano soprattutto dall’America. E si portano dietro parecchi invitati senza badare troppo a spese: per il sì scelgono soprattutto la Toscana ma sempre di più la Puglia. Prediligono i luoghi insoliti, come le vigne, o le atmosfere da favola, come quelle dei castelli o delle residenze storiche. Perdono quota i tradizionali alberghi e ristoranti. È la fotografia dei matrimoni di stranieri celebrati in Italia nel 2023.

Il settore del Destination Wedding ha archiviato il 2023 con un fatturato in crescita del 34%: dai 600 milioni di euro del 2022 agli 803 milioni di euro del 2023. Nel complesso si stima che nel 2023 siano stati oltre 13.600 i matrimoni di coppie straniere celebrati in Italia, cioè il 22,3% in più rispetto al 2022. In crescita le richieste da Australia, Canada, India, Cina, Messico, Singapore, Indonesia. Sulla base delle prenotazioni già acquisite e della conoscenza del mercato, gli operatori prevedono che nel 2024 il trend venga mantenuto, anche se a ritmi più contenuti: l’aumento stimato per l’anno in corso è dell’8,8%, cioè circa 1.200 eventi in più.

Sono i principali risultati emersi da un’indagine di Convention Bureau Italia e svolta su un campione di 814 imprenditori della filiera. I risultati sono stati presentati oggi a Roma alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanché nel corso della manifestazione Italy for Wedding.

Rispetto al 2022, nel 2023 è cresciuto il numero medio di invitati: da 55,6 è salito a 60,7. Alla gran parte dei matrimoni – il 63% rispetto al 41,3% del 2022 – hanno infatti partecipato tra le 51 e le 100 persone. Probabilmente, l’aumento del numero medio di invitati è legato a un ritorno degli incontri e delle occasioni di relazione, dopo le restrizioni del periodo pandemico. È invece diminuita la permanenza media di sposi e ospiti: da 3,2 notti a 2,9. Un dato che gli operatori ritengono legato all’aumento generalizzato dei prezzi per l’inflazione. Nel complesso, quindi, gli arrivi collegati al Destination Wedding sono stimati nel 2023 in oltre 826 mila, per un totale di 2,4 milioni di notti.
È cresciuta anche la spesa media per evento: nel 2023 è stata di 59 mila euro, circa il 10% in più rispetto al 2022. E sono cresciuti i matrimoni con budget elevato: nel 55% dei casi ha superato i 50 mila euro (anche se la fascia da 200 mila a 500 mila euro rappresenta solo lo 0,3%). Gli eventi sotto i 50 mila euro sono calati di 18 punti percentuali rispetto al 2022. La gran parte delle spese, cioè il 35% (il 2% in più rispetto al 2022), è stata destinata a cibo e bevande, il 20% alle location.

Nel 2023, si sono rivolte alle imprese della filiera anche 8 mila coppie italiane che hanno celebrato il matrimonio in una regione diversa da quella di residenza: 763 mila arrivi, oltre 1,1 milioni di pernottamenti, per un fatturato di circa 332 milioni di euro. La media è stata di 95,6 invitati a cerimonia (90,1 nel 2022), per una permanenza che in media è stata di 1,5 notti. Ci sono diverse ragioni per cui le persone scelgono di spostarsi da una regione all’altra per celebrare il matrimonio: da segnalare il fenomeno del turismo di ritorno, per cui gli sposi decidono di tornare in un luogo specifico per celebrare il matrimonio, magari in luoghi che fanno parte delle proprie tradizioni familiari e culturali. Molte coppie scelgono invece di sposarsi in luoghi diversi dalla loro residenza abituale per godere di scenari più suggestivi, come spiagge, montagne, campagne o città storiche.

“Sposarsi nella Penisola – ha spiegato Daniela Santanchè, ministro del Turismo – sta diventando un ‘cult’, un elemento distintivo che riconosce lo status non soltanto economico ma anche culturale della famiglia. I numeri della ricerca sono molto interessanti e ricordo che nel nostro piano strategico il settore del matrimonio è legato in maniera fortissima al turismo delle radici. Chi viene a sposarsi in Italia è perché ha radici italiane e si sposa in luoghi anche meno conosciuti; non si sposano infatti solo nelle città più famose ma nell’Italia più segreta, nei paesini dove sono nati i genitori o i nonni, per sentire l’aria di casa. Ed infatti il settore nasce in Toscana ma ora è esteso un po’ in tutta la penisola”.

“Il nostro Paese è tra le destinazioni di punta per le coppie straniere che decidono di sposarsi all’estero e genera un consistente volume di affari destinato a crescere, secondo anche le tendenze registrate negli ultimi anni”, ha aggiunto Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.

“Come nel Mice l’Italia sta scalando le classifiche, nel wedding registra aumenti costanti e significativi come risulta dalla previsione di crescita dell’8,8% stimato di matrimoni nel 2024”, ha sottolineato Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia.

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Al via il primo Club Sposi Experience Novità nel wedding tourism

 

di Ida Bini (ANSA) - ROMA, 15 GEN - Nasce Club Sposi Experience, evento introdotto da clubsposi.it, la prima app italiana dedicata al wedding tourism con tante novità sostenibili ed esperienziali in ogni settore - dalla moda alla tavola e ai riti - e l'uso del mondo virtuale per modellare in ogni aspetto il proprio matrimonio o ricorrenza.

L'evento Club Sposi Experience, che viene presentato a Roma presso lo Spazio Field di via Merulana il 14 e il 15 gennaio, consente di scoprire in anteprima le nuove collezioni e tutte le novità del mondo delle nozze.
    «Abbiamo pensato a un club esclusivo rivolto alle coppie e a tutti coloro che vogliono festeggiare una ricorrenza - spiega Fabio Ridolfi, patron dell'evento - si accede attraverso l'app che consente di vivere il percorso virtuale prima dell'ingresso alla manifestazione.

Non si tratta dunque di una consueta fiera di sposi, ma di un itinerario all'interno dell'evento nel quale si alternano espositori ed esperti del settore». Cuore del progetto è l'app clubsposi.it con la quale le coppie possono scegliere direttamente i fornitori selezionati che hanno aderito al progetto, fissare un appuntamento e, soprattutto, ricevere agevolazioni e sconti per organizzare le proprie nozze. Inoltre le coppie iscritte al club possono ricevere in anteprima le offerte delle aziende e conoscere le novità del settore, potendo partecipare alla presentazione di collezioni di abiti, all'inaugurazione di nuove location e altri eventi legati al mondo del wedding.
    Se il 2022 era l'anno della ripresa per il turismo matrimoniale, il 2023 si prospetta ancora più forte e con dati promettenti. In attesa di conoscere le previsioni di quest'anno da parte dell'Osservatorio Destination Wedding Tourism di Jfc, le rilevazioni arrivano dai singoli territori che evidenziano un rilancio vigoroso di alcune destinazioni italiane come il lago di Como, grazie al mercato americano, e un aumento di richieste di città uniche e romantiche come Venezia e Firenze. Tra le ultime tendenze, le location esclusive e le esperienze insolite, dai luoghi iconici e instagrammabili ai borghi autentici e diffusi, mentre i brand tendono sempre più al lusso e all'esclusività.
    In questa prima edizione del Club Sposi Experience tutto è colorato di magenta, nuance ufficiale del 2023, portatrice di energia e ottimismo: il colore Vivi Magenta lo troviamo così negli arredi e negli allestimenti, negli abiti e negli accessori, ma anche sulla tavola e nei fiori. Grande attenzione viene data all'ambiente, a partire dalle creazioni e da un'alta moda ecosostenibile. All'interno della manifestazione si può fare un percorso anche tra esperti di beauty e consulenti di immagine che danno suggerimenti e consigli sui brand più adatti.
    Per la salute e la bellezza vengono utilizzate tecnologie all'avanguardia e cosmetici d'eccellenza. La stilista Tamara D'Andria, esperta di immagine e di portamento, accompagna le future spose nella scelta dell'abito e dà consigli di armocromia, body e facial shape e linguaggio del corpo. Novità anche per lo sposo con le nuove tendenze per gli abiti, dal taglio classico ai dettagli, come le pietre e i bottoni preziosi e dal disegno d'antan.
    Dall'abito all'intera organizzazione della cerimonia, la manifestazione affronta il matrimonio in tutte le 4 stagioni dell'anno con le loro differenze e peculiarità grazie alla presenza di creativi e designer specialisti del settore. Con la partecipazione di 30 chilometri di gusto - l'associazione che raccoglie i sapori del territorio dell'Etruria meridionale - sono presenti alcune tra le più importanti cantine laziali e le creazioni di chef tra cultura e arte. Per maggiori informazioni: experience.clubsposi.it (ANSA).

Da glamping a cineturismo, ecco nuovi viaggi trendy A TTG Incontri si parla anche di wedding e taste tourism

RIMINI - Mettersi in viaggio per sposarsi in Italia come Katie Holmes o George Clooney oppure per fare glamping dormendo in un tenda più lussuosa di un albergo a 5 stelle o per sedersi alla tavola di uno chef pluristellato o ancora per visitare un luogo che ci ha incantato al cinema e in tv dal terrazzino del Commissario di Montalbano (che però è tutto prenotato fino al 2019) alla Firenze di Inferno, dall'Irlanda de Il Trono di spade alla Tokio di Lost in Translation. Oggi a TTG Incontri va di scena l'innovazione di prodotto grazie a storie e ospiti illustri come Andrea Naar Alba, una delle 5 wedding planner più famose al mondo, e L'Albereta.
   
GLAMPING - Lusso essenziale, a contatto diretto con la natura è il binomio che rende irresistibili e sempre più di tendenza gli alloggi di lusso all'aria aperta e nell'area Camping del Sun, che assieme a Sia Guest si svolge in contemporanea a Rimini, ci si può "rifare gli occhi" guardando alcuni dei prodotti più all'avanguardia in questo campo. "Si tratta di un prodotto protagonista da diversi anni soprattutto nell'Europa del nord - dice Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e autore di una serie di indagini su questi turismi innovativi - ma che sta prendendo sempre più piede anche in Italia dove a oggi genera un fatturato quantificato intorno ai 22,7 milioni di euro. Chi sono i glampers? In prevalenza (57,1%) famiglie, età media 44 anni, e poi coppie (39,3%), età media 31 anni".

    TASTE TOURISM - Segmento di mercato promettente anche quello legato al food e in particolare alla ristorazione stellata. La ricerca Jfc sul Taste Tourism ha portato a rilevare un giro di affari intorno ai 285 milioni di euro legato ai ristoranti Michelin Italia, con un +10,3% nel 2017 rispetto al 2016. Una quota importante, che sfiora il 14%, dei clienti dei ristoranti Michelin è data da turisti che soggiornano nelle varie località.

    WEDDING TOURISM - Sono arrivati a quota 7.147 i matrimoni di stranieri in Italia nel 2017, generando oltre 1,2 milioni di presenze turistiche. L'incremento previsto per il 2018 secondo Jfc è del +6,8%. La fetta più consistente di wedding tourist proviene dagli Usa, 24,1%, seguiti da Inghilterra (21,9%).
    Quanto alle destinazioni prescelte, la preferita è la Toscana (24,4%), seguita da Costa Amalfitana e Capri (16,9%).

    CINETURISMO - Si può viaggiare alla scoperta dei luoghi dei film che ci hanno fatto sognare. "Nel 2016 - spiega Feruzzi - sono stati 86.400 i movie-tourist internazionali in Italia, per un valore economico generato pari a 12 milioni e 632mila euro.
    Regioni più film friendly sono Toscana (14,5%), Puglia (9,2%)".
    Per trarre ispirazione ci si può perdere sul sito www.italyformovies.it, il portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione, realizzato da Istituto Luce-Cinecittà, in collaborazione con l'associazione Italian Film Commissions e sotto il coordinamento del Mibact.
ansa

Wedding Tourism, ecco i posti più belli dove andare a sposarsi

Sposarsi a piedi nudi sulla sabbia di una spiaggia esotica o con un abito da favola in un castello principesco: quello che un tempo era un capriccio da star, oggi è realizzabile da tutte le coppie che desiderano un matrimonio da sogno. E se sono sempre più numerose le celebrities che scelgono l’Italia come meta romantica per promettersi amore eterno, dalla Puglia al Veneto, dalla Toscana al lago di Como, sono altrettanto numerose le coppie che partono per mete lontane, dai Caraibi alle Hawaii, per il giorno del fatidico sì. Magari lo fanno con tutta la famiglia e gli amici: Buddymoon, il viaggio di nozze con amici e parenti, infatti è l’ultima tendenza tra i promessi sposi. Sandals Resorts International è stato il primo gruppo turistico-alberghiero a organizzare in ogni dettaglio i Weddingmoons group, matrimoni o rinnovi dei voti matrimoniali con amici sulle più belle spiagge e nei resort dei Caraibi, dalla Giamaica ad Antigua, da Barbados alle Bahamas.
Tra le ultime tendenze per chi vuole giurarsi amore eterno ci sono anche proposte davvero originali e stravaganti, la maggior parte delle quali dedicate alle coppie più avventurose: al St.Regis di Bora Bora, nella Polinesia francese, ci si sposa sott’acqua in una cerimonia tradizionale con bouquet, scambio degli anelli e decorazioni floreali, nella laguna a 4 metri sotto il livello dell’oceano; al posto dei vestiti da cerimonia si indossano mute eleganti e invece del sì è sufficiente alzare il pollice. L’insolito matrimonio su un’isola privata costa da 2.300 euro con servizio fotografico e pranzo inclusi. Un’altra idea originale è quella di di lanciarsi con il parapendio da 1.380 metri d’altezza e atterrare vicino a un altare allestito tra i boschi delle valli bergamasche: Latterraggio organizza l’adrenalinica cerimonia e il pranzo nella valle di San Martino. Infine c’è la possibilità di sposarsi su La Signora del Vento, un veliero d’epoca ormeggiato a Civitavecchia, che consente agli sposi e a 106 invitati di celebrare a bordo il matrimonio, officiato dal Capitano, e di prolungare la crociera sull’imbarcazione, facendosi cullare dal mare.
Chi desidera una cerimonia più tradizionale ma in una location originale ed esclusiva ha numerose possibilità, che rispecchiano i gusti e le passioni di ogni coppia. Per gli amanti delle atmosfere polari c’è la possibilità di sposarsi in Lapponia, nel castello di neve di Kemi; qui il rito si celebra nella cappella di ghiaccio dove le panche sono ricoperte di pelli di renna. Nel pacchetto di viaggio, organizzato dai maggiori tour che hanno come destinazione il Nord Europa, è prevista anche una crociera a bordo del rompighiaccio Sampo e un bagno artico nelle acque del golfo di Botnia per i più temerari. 
Altrettanto originale è il matrimonio con rito buddista a Phi Phi Island, paradisiaca isola della Thailandia, officiato dai monaci che accompagnano gli sposi con canti e benedizioni per lo scambio dei voti. Al termine del rito la coppia pianta un albero e libera un pesce in segno di compassione. Anche in questo caso è possibile rivolgersi ai tour operator specializzati in viaggi verso l’Oriente, che organizzano persino matrimoni in Giappone secondo il rito scintoista. E’ il caso dell’antico monastero di Shimogamo, a Kyoto, che risale al VI secolo e sorge nella suggestiva Tadasu no Mori, la foresta della verità. Qui l’unione è celebrata da un sacerdote e gli sposi possono anche usare i tradizionali kimono, non prima però di essersi purificati con l’acqua delle fontane poste davanti al tempio. Gli sposi bevono a turno tre piccoli sorsi di sakè da tre tazze di diverse dimensioni e, dopo una breve invocazione, pronunciano il proprio nome; poi, tenendo in mano un ramo di una pianta sempreverde, si inchinano due volte e offrono i rami alla divinità per dimostrare la sincerità delle proprie intenzioni; infine si scambiano gli anelli. Per chi ama il Medioriente, invece, c’è la suggestiva cerimonia in stile beduino nel deserto di Wadi Rum, in Giordania: il matrimonio si svolge in un lussuoso campo tendato in abiti tradizionali e con musica e balli locali.
I più tradizionalisti hanno a disposizione un’ampia scelta di luoghi esotici e romanticissimi che fanno sognare sposi e amici: per l’organizzazione del matrimonio, legalmente riconosciuto in Italia, e la scelta delle destinazioni ci si può rivolgere al sito ViaggidiNozze.net o al tour operator Wedding in Paradise. Chi vuole rivivere le atmosfere da film può scegliere di recarsi all’isola di Barbados, la più orientale delle isole caraibiche con spiagge tropicali di sabbia bianca e acque turchesi, o sulle più famose isole delle Hawaii. In entrambi i luoghi le promesse si svolgono al tramonto, sotto archi decorati con fiori tra candele accese, deliziose musiche e lo sciabordio delle onde. Stessa atmosfera da sogno anche alle isole Cook, in Polinesia, dove c’è solo l’imbarazzo della scelta: spiagge morbide e bianche dove sposarsi a piedi nudi davanti a un mare che regala già da sé uno spettacolo unico. Nelle isole polinesiane è possibile anche sposarsi con un rito wild, per veri avventurieri, promettendosi reciproco amore nella giungla tropicale a ridosso delle spiagge bianche.
ansa

Bit2016, il leisure è nel segno di “I Love Wedding”

Puntando con decisione su un’offerta leisure declinata sui binari di arricchimento e diversificazione,Bit2016 propone come novità del prossimo anno il programma I Love Wedding. Gli espositori del settore incoming e outgoing (destinazioni, Tour Operator ma anche location per matrimoni) che vantano un prodotto ad hoc per il segmento nozze possono aderire al programma gratuito I Love Wedding: in questo modo si ampliano le occasioni di business grazie allagenda di due giorni di appuntamenti con agenzie di viaggio e wedding planner presso il proprio stand, in un programma di business matching. Bit 2016 si svolge dall’11 al 13 febbraio.
I Love Wedding consente non soltanto di proporre al meglio la propria offerta alla domanda intermediata, ma di presentarla anche, nella giornata di sabato 13, al consumatore finale, capitalizzando le potenzialità di un segmento di business che produce un giro d’affari di oltre 5 milioni di euro. Nella sala convegni dedicata I Love Wedding sarà inoltre possibile presentare approfonditamente la propria offerta “nozze” a operatori e consumatori. Secondo le statistiche, i viaggi di nozze sono più di 350.000 l’anno e l’85% delle coppie non vi rinuncerebbe: un motivo in più per non lasciarsi sfuggire l’opportunità offerta da Bit2016.
Ma i vantaggi per gli espositori aderenti al progetto I Love Wedding non finiscono qui: la visibilità sarà infatti amplificata da una segnaletica dedicata e dall’inserimento dei riferimenti dell’espositorein una sezione speciale della pocket-guide e del sito web Bit, rendendo lo stand facilmente rintracciabile dai buyer di settore. Sarà inoltre implementato un piano gratuito di comunicazione online attraverso i canali social e il blog di Bit, e un piano di PR con il coinvolgimento di giornalisti e testate specializzate nel segmento nozze per aumentare la visibilità delle realtà coinvolte, con l’obiettivo di promuovere la loro offerta wedding.
webitmag.it

Wedding tourism, stranieri amano Italia affaire da 350 mln. 2 e il 3 dicembre torna a Roma la Borsa del Matrimonio

(Di Cinzia Conti)
 Le sposine greche di rito ortodosso festeggiano per 6 giorni e hanno bisogno di un agnellino per un ballo tradizionale. Gli statunitensi, che adorano le luci più di ogni altro addobbo, vanno pazzi per i video mapping in 3D proiettati su palazzi e residenze d'epoca. I nordeuropei sognano il matrimonio in spiaggia ma la legislazione italiana spesso impedisce di realizzare cerimonie valide legalmente tra candele e conchiglie. Su cosa desiderano e cosa possono realizzare gli indiani, quelli estremamente facoltosi, c'è stato un esempio più che esaustivo i giorni scorsi a Firenze dove Rohan, figlio del petroliere indiano Yogesh Mehta, ha sposato la bella Roshni in un matrimonio da oltre 6 milioni di euro. Ma tra tutte queste coppie, ricche e meno ricche, c'è un comune denominatore: forse suggestionati dai tanti vip che l'hanno fatto "all'italiana" - da Tom Cruise a Sofia Coppola, da George Clooney a Petra Ecclestone - questi stranieri scelgono l'Italia per celebrare le loro nozze e generano un vero e proprio "turismo matrimoniale". Se infatti, secondo gli ultimi dati Istat, diminuiscono i matrimoni di coppie italiane, nel 2014 sono state 6.724 le nozze di stranieri celebrate in Italia, il 3,5% dei matrimoni totali, un dato in netta crescita rispetto a quello del 2013 (che registrava 4.728 matrimoni). E tra agenzie specializzate e wedding planner esteri che propongono pacchetti esclusivi per matrimoni da sogno Made in Italy questa moda all'insegna del lusso genera un indotto del valore di 350 milioni di euro. Per indagare su questo fenomeno, il 2 e 3 dicembre, torna a Roma al Salone delle Fontane la seconda edizione della BMII - Borsa del Matrimonio in Italia, nata per favorire l'incontro di buyer internazionali e operatori del settore. Su tutti sono gli inglesi a prediligere le nozze nel Belpaese, immediatamente seguiti da americani e russi. Non disdegnano giapponesi, irlandesi e arabi mentre i meno interessati sembrano essere i mediterranei, in particolare i francesi. Il numero degli ospiti, a parte rari casi, non è mai eccessivo e il budget a disposizione è generalmente molto alto: la spesa media è di 51 mila euro per un matrimonio con non più di 30 persone presenti, sposi inclusi. La richiesta è sempre più quella di organizzare un'esperienza, non solamente un matrimonio, ma una piccola vacanza. E allora spazio a hotel di charme e relais, ville, castelli, fortezze e palazzi storici, che siano a Venezia, in Toscana o in Puglia. Ma anche a borghi rurali, cantine e fattorie. E sulla tavola cannelloni e altre prelibatezze italiane ma non mancano piatti tradizionali provenienti da rispettivi luoghi d'origine. A parte gli indiani che non rinunciano alla loro cucina speziata e a qualcuno che cede e fa arrivare la torta addirittura da New York. 
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