Fu musa di artisti come Edward Weston e Diego Rivera, recitò nel cinema
muto di Rodolfo Valentino, amò perdutamente il rivoluzionario cubano
Julio Antonio Mella che finì ucciso nel 1929. Tina Modotti, umili
origini udinesi e una vita fra Usa, Messico, Spagna, Francia, Germania e
Unione Sovietica, fu però soprattutto una attivista comunista e
un'artista. Ai suoi scatti, anticipatori della fotografia di reportage
sociale di epoca posteriore, è dedicata una retrospettiva della
Fondazione Torino Musei curata da Cinemazero.
Dopo Eve Arnold,
il torinese Palazzo Madama prosegue con Modotti la nuova serie sulla
fotografia declinata al femminile. Molte immagini sono dedicate al
Messico, terra di elezione dell'artista, che vi morì nel 1942. Lì si
trova la sua tomba, che sulla lapide reca inciso l'elogio funebre
scritto per lei da Pablo Neruda. Il sepolcro è stato a lungo
abbandonato, racconta il curatore Pino Cacucci nel catalogo di Silvana
Editoriale, come per molti anni è stata quasi cancellata la sua memoria.
L'attivismo politico rese l'artista agli occhi di molti benpensanti
dell'epoca nient'altro che "una prostituta comunista".
E gli
splendidi scatti di Edward Weston che la ritraevano nuda, inclusi nella
mostra di Torino, completarono con la complicità dei giornali del tempo
l'opera di svilimento messa in campo contro di lei da molti regimi
politici. Fu espulsa dal Messico nel 1930 con la falsa accusa di avere
partecipato a un attentato contro il presidente della Repubblica. Non
venne accolta negli Usa, di cui pure era diventata cittadina. Riparò in
una Berlino che non le piacque, poi in una Mosca incupita dalle purghe
staliniane. Le circa cento foto di Tina Modotti esposte a Torino,
presentate oggi alla stampa, rivelano una grande attenzione formale e
profonda sensibilità nei confronti degli ultimi. Sono immagini di
campesinos, pescatori, donne che lavano i panni e che allattano,
bambini. Scatti magnifici, dei quali l'autrice non era mai soddisfatta.
"Caro Edward - scrive l'artista nel 1929 a Weston, inviandogli un pacco
di foto per il Berkeley Art Museum - certe volte sento che sarebbe più
onesto da parte mia rinunciare a tutte le pretese e non fare più
fotografia, al di fuori del lavoro puramente commerciale dei ritratti.
Tuttavia è un sacrificio e mi addolora soltanto pensarlo, così continuo
ma i risultati non mi soddisfano mai". La mostra 'Tina Modotti,
retrospettiva' è visitabile dal 1 maggio al 5 ottobre nella Corte
Medievale di Palazzo Madama, il biglietto costa 8 euro e include
un'audioguida.
ansa