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Nasce ‘La Thuile Infinity Trekking’ per scoprire il lato wild del Monte Bianco


 Che siate amanti del trekking, della mountain bike o, semplicemente, desideriate godervi un momento di relax, La Thuile ha sempre qualcosa di straordinario da offrire a quanti amano praticare attività all’aperto, in un contesto naturalistico di alta montagna capace di donare benessere a corpo e mente.

Se siete alla ricerca di un luogo per staccare la spina da tutto (e tutti), lasciatevi stregare da questo angolo di Italia, posto nella parte più occidente della Valle d’Aosta, dove gli spazi sono così infiniti da perdersi oltre l’orizzonte, il silenzio è rotto solo dal canto degli uccelli, dal rumore del vento e dallo scorrere dell’acqua, e l’aria sottile della montagna è un toccasana che regala una sensazione immediata di rigenerazione ed equilibrio psicofisico. Una fonte di energia pura.
È in questo luogo che nasce ‘La Thuile Infinity Trekking’, rete di oltre 520 km di sentieri di trekking e hiking che si sviluppano tra i 1.440 e i 3.486 m di altitudine, adatti a tutti i livelli di difficoltà, dal principiante che vuole approcciare questa disciplina in scenari straordinari, alle famiglie e ai piccoli esploratori, dagli appassionati fino all’esperto in cerca di nuove sfide. Sono oltre 50 i tour a disposizione a La Thuile, immersi negli ambienti vergini e silenziosi di una montagna volutamente poco antropizzata, una montagna potente la cui energia diventa linfa per disintossicarsi dai ritmi imposti dalla vita metropolitana.

Osservando la cartina dei sentieri non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da una parte, le cascate del Rutor, le più potenti della Valle d’Aosta, tre salti d’acqua impetuosi che si gettano in gole e precipizi scavando la roccia, meraviglia della natura che riempie gli occhi e favorisce il rilassamento, dall’altra uno degli ultimi ghiacciai italiani, il Rutor, il più occidentale d’Italia e tra i più estesi della Valle d’Aosta e, naturalmente, la vista sul Monte Bianco che svetta impavido. E, ancora, i laghi primordiali – oltre 22 – che rappresentano un’importante risorsa per la flora e la fauna locali e offrono ai visitatori un luogo tranquillo e pittoresco per rilassarsi e godersi la bellezza della natura, i passi pianeggianti come al Piccolo San Bernardo, dove poter camminare lungo un anello di oltre2 km, i borghi montani e i reperti storici millenari.

Alcuni dei percorsi possono essere affrontati in totale autonomia, mentre per altri è necessario l’accompagnamento di guide alpine di alta montagna e professionisti che vi possano far vivere un’esperienza di super trekking in totale sicurezza.

I percorsi de ‘La Thuile Infinity Trekking’ sono presenti su Komoot attraverso mappe (2D e 3D), tracce GPS e navigazione, con percorsi pronti all’uso oppure programmabili e pianificabili secondo le proprie esigenze di avventura. Per godere al massimo dell’esperienza nel lato wild del Monte Bianco, è possibile usare i migliori device esistenti che supportano Koomot: computer GPS (Garmin, Sigma, ecc.), smartphone e smartwatch (Apple, Android, ecc.), e-bike di ultima generazione (Bosh, Yamaha, ecc.). Un mix perfetto tra natura assolutamente selvaggia e tecnologia assolutamente all’avanguardia che potenzia l’esperienza wild de La Thuile Infinity Trekking e le rende tra le più elettrizzanti e uniche del panorama alpino nazionale.

Infine, Funivie Piccolo San Bernardo garantisce l’apertura degli impianti di risalita dal 22 giugno all’8 settembre, permettendo così di raggiungere una rete di sentieri che conducono – tra le altre mete – anche al Piccolo San Bernardo senza l’utilizzo dell’auto. Sono diversi i biglietti di risalita che consentono di trovare la soluzione adeguata a ciascuna esigenza.

A disposizione degli utenti, vi sono, inoltre, due navette per agevolare gli spostamenti senza auto, attive tra il Colle San Carlo, il centro, La Joux e il Colle del Piccolo San Bernardo.

Questa estate non perdete l’occasione di trascorrere un weekend avvolti dall’atmosfera benefica del lato wild del Monte Bianco. Ad attendervi, una vasta scelta di sentieri naturali e vie di montagna, adatti sia per quanti sono alla ricerca di percorsi tecnici e alte performance, sia per chi preferisce vivere una tranquilla giornata in compagnia della propria famiglia o di amici, circondati da un ambiente rigenerante di straordinaria bellezza.

Avrete modo di scegliere tra diverse proposte, pensate proprio per quanti intendono concedersi una giornata all’insegna dello sport, del relax, al cospetto delle vette più alte d’Europa e apprezzare il silenzio della natura wild, percorrendo magari il sentiero dell’antica via romana per ritornare a La Thuile. Qualunque sia il pacchetto che sceglierete, potrete assaporare antiche ricette in una delle splendide baite di montagna, dal Punto GI a Lo Ratrak o Lo Riondet e, incluso, avrete il biglietto per l’uso degli impianti di risalita. Affidatevi anche all’esperienza delle guide alpine di Zerovertigo che vi porteranno fino al ghiacciaio del Rutor attraverso sentieri di diversa difficoltà, oppure a raggiungere la 3° cascata del Rutor, il rifugio Deffeyes o a pernottare al Bivacco Camardella, per spingersi fino alla Testa del Rutor. Qualsiasi sia la vostra scelta in base al vostro allenamento, queste proposte donano benessere agli occhi, tra ghiacci e salti d’acqua in cui si riflettono le cime delle montagne.

Anche i biker avranno di che sbizzarrirsi. Il La Thuile Bike World, super comprensorio disegnato per gli appassionati delle due ruote, propone diversi pacchetti turistici, per la prossima estate, adatti a tutti gli sportivi appassionati e amanti del lato wild del Monte Bianco, per vivere in prima persona l’anima bike della località valdostana e fare il pieno di energia allo stato puro. Da chi preferisce vivere la natura a pedalata lenta e, quindi, rilassarsi in piscina, a chi dopo un po’ di sano sport, vuole ricaricare le energie con un pranzo in quota, da chi vuole divertirsi senza pensieri nel bike park agli impavidi che vorranno spingersi al limite con MTB da enduro o downhill, per idee e i pacchetti sono davvero innumerevoli per soddisfare davvero tutti.

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Terme Pré-Saint-Didier, benessere ai piedi del Monte Bianco

Terme di Pré-Saint-Didier

Esistono luoghi la cui rara bellezza è in grado di mozzare il fiato. Come Pré-Saint-Didier, ridente località turistica sita ai piedi del Monte Bianco che, data la ricchezza paesaggistica, offre ai turisti stimoli continui. Sono tante infatti le escursioni così come le attività sportive che permettono di avventurarsi alla scoperta del territorio e di riscoprire il contatto con la natura. Ma non solo.

Oltre a deliziare tutti coloro che desiderano trascorrere una vacanza attiva, Pré-Saint-Didier asseconda anche le esigenze dei vacanzieri che intendono ritrovare quella sensazione di pace ormai dimenticata. Ad assicurare intensi attimi di spensieratezza e vitalità ci pensano le preziose acque termali (famose per le virtù antireumatiche) che sgorgano dal cuore della montagna a una temperatura di circa 37°.

Le salubri acque sorgive erano note e apprezzate, in realtà, già in epoca romana ma fu a partire dalla metà del Seicento che le fonti termali iniziarono ad essere sfruttate a scopo curativo tanto che, nell’Ottocento, Pré-Saint-Didier divenne una gettonata località di villeggiatura cara soprattutto ai Savoia. Risale invece al 1834 la costruzione dello storico stabilimento termale che, per 150 anni, rappresentò una delle attrazioni principali della Valle d’Aosta. Dopo oltre 30 anni di abbandono recentemente, al fine di continuare a offrire agli ospiti piacevoli esperienze multisensoriali, quest'oasi del benessere (appartenente al circuito Qc Terme) è stata ristrutturata e riportata all'antico splendore.
 
Ebbene sì il tempo passa ma le sue calde acque, ricche di minerali, oggi come ieri rappresentano la soluzione ideale per curare il corpo, rigenerare lo spirito, lenire la stanchezza e ritrovare la pace interiore. La teoria però non è sufficiente: bisogna dunque lasciarsi andare all’esperienza dei sensi e liberarsi da ogni tensione per sperimentare una sensazione di benessere assoluto.
 
Fare visita al QC Terme Pré-Saint-Didier significa dunque catapultarsi in una dimensione senza tempo che tra magici silenzi, cascate tonificanti, idromassaggi con acqua termale, saune e piscine termali (sia interne che esterne), invita a rallentare il passo e a rilassarsi. Non ha prezzo immergersi tra i vapori termali e ritrovarsi circondati ora dal candore della neve ora da un verde prato di montagna: a prescindere dalla stagione, ogni visita è unica e memorabile. 
 
Non è da meno il QC Termemontebianco, un vero e proprio rifugio del benessere sito alle pendici delMonte Bianco che, all’interno, ospita una SPA di oltre 1.000 mq dove concedersi momenti di assoluta quiete tra idromassaggi, vasca panoramica, saune, bagno turco e un ricco menu di trattamenti. 

Ingegneria & turismo Pronte le nuove funivie del Monte Bianco


Appena 19 minuti per sfiorare il tetto d'Europa a quasi 3.500 metri, nel comfort più assoluto e con un panorama mozzafiato. Queste sono le nuove funivie del Monte Bianco, che oggi hanno avuto la preapertura in vista dell'inaugurazione ufficiale alla presenza del premier Matteo Renzi (tra il 22 e il 26 giugno).

Ma più di ogni altra cosa parla il dito indice che un freerider francese mette sulle proprie labbra per zittire il compagno di escursione, a cui è stato chiesto un confronto tra gli impianti italiani e quelli d'Oltralpe. Già, l'ammirazione e l'entusiasmo, celati o meno, non sono mancati tra chi è salito sull'impianto. Quattro anni di lavoro inarrestabile e spesso in condizioni estreme, per un investimento da 105 milioni di euro.
L'acciaio e il vetro delle due stazioni e delle quattro cabine si inseriscono in un contesto che rimane dominato dai giganti delle Alpi, ma che ora è più accessibile: anche i diversamente abili infatti possono raggiungere Punta Helbronner (3.462 metri) dove la terrazza panoramica, dal diametro di 14 metri, in caso di necessità "si trasforma in elisuperficie", spiega Sergio Ravet, coordinatore della sicurezza del cantiere.

Rispetto alla vecchia funivia, ormai dismessa per limiti di età, questa è "una nuova dimensione". "Innanzitutto - spiega la guida alpina Gianluca Marra, salito alle 7.30 sulla prima cabinovia partita - è più veloce e poi non facciamo più le scale per arrivare sul ghiacciaio".

Ma anche chi la montagna la guarda soltanto, non si annoia di certo. Sia la stazione del Pavillon del Mont Frety (2.172 metri) sia quella di Punta Helbronner sono trasparenti, grazie alle amplissime vetrate. Come le cabine, che durante la corsa a 9 metri al secondo (poco più di 30 chilometri orari) ruotano su loro stesse di 360 gradi, con tanto di sottofondo musicale.

Un capolavoro di ingegneria e design, che va dal pilone alto 102 metri (nel secondo tratto della funivia) ai due ristoranti (con capienza di 150 persone), alla sala conferenze-cinema (150 posti a sedere) al locale commerciale della stazione del Pavillon del Monte Frety. "Se non fosse per le vetrate, sembrerebbe di essere in un aeroporto!", si lascia scappare la ristoratrice.

Un'opera complessa anche per l'adattamento di chi ha lavorato in quota. A Punta Helbronner il termometro d'inverno arriva anche a -25 gradi. "Il problema più grande? Sicuramente è il freddo!", conferma Jean Paul, operaio senegalese che ha visto nascere il cantiere, mentre con altri colleghi ultima alcuni lavori di rifinitura. "Non siamo ancora in grado di fornire tutti i servizi. La vera apertura sarà verso fine giugno", spiega l'amministratore delegato, Roberto Francesconi.
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