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San Giovenale, al via i festeggiamenti a Chia (VT)

Le vie del paese vestite a festa con le bandiere dei rioni appese alle finestre di ogni casa; l’inconfondibile odore del dolce tipico sfornato dalle signore del posto. Un sapore che sa di tradizioni decennali, quelle che rappresentano appartenenza e identità; che custodiscono il genius loci.

E’ tutto pronto nella piccolissima frazione di Chia per le celebrazioni in onore del patrono San Giovenale: la festa per eccellenza di tutti i residenti. Quella per cui, il Comitato festeggiamenti in carica, lavora un anno intero organizzando iniziative e proposte finalizzate alla raccolta fondi per l’organizzazione degli appuntamenti, con il supporto dell’amministrazione comunale e degli sponsor. Si inizia domani alle 17 con la funzione religiosa nella chiesa Santa Maria delle Grazie; per proseguire alle 21,30 in piazza Garibaldi (teatro di tutti gli appuntamenti) con il concerto di Sama; alle 22, nel paesino all’ombra dei Cimini, farà tappa Gianni Bismark nell’ambito del tour “Andata e Ritorno”. Ultimo evento della serata, alle 24, il djset di Carlo Giganti.

Sabato mattina le celebrazioni religiose, con la sfilata della banda musicale di Vitorchiano per le vie del paese accompagnata dalle majorettes, la messa alle 10,30 e, a seguire, la processione con la statua di San Giovenale portata a spalla dai ragazzi del Comitato festeggiamenti; mentre le ragazze, come da tradizione, porteranno una candela, considerata simbolicamente il “dono” offerto al Santo. Il pomeriggio, alle 17, lo spettacolo del Gruppo storico spadaccini di Soriano nel Cimino e l’aperitivo, sempre in piazza Garibaldi. La sera, alle 22, è in programma il concerto dei Ramiccia. Domenica l’ultima giornata di festa: durante la mattinata le celebrazioni religiose e, il pomeriggio, spazio al divertimento per i più piccoli con gonfiabili, giochi musicali, spettacoli di magia, baby dance, e tanto dolcissimo zucchero filato. Per tutta la durata della manifestazione sarà inoltre presente lo stand del Comitato.

civonline.it

(Trittico di Chia)

Come tutti i santi patroni d’Italia, anche Giovenale è particolarmente amato dai fedeli di Chia, in provincia di Viterbo.

Un legame secolare, inveterato, che affonda le radici nei primi anni di vita delle comunità cristiane a cavallo fra il Lazio e l’Umbria, che accolsero con affetto e devozione il medico africano nominato da papa Damaso I vescovo della diocesi di Narni. E la venerazione del “gregge pastorale nei confronti del Santo è tale da aver spinto Giuseppe Serrone, teologo e giornalista free lance, a ricomporre in un volume, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, la vita, le opere e il culto dell’uomo di fede.

Ma l’opera letteraria non raccoglie solo testimonianze relative a San Giovenale, con l’iconografia, le chiese a lui dedicate e il culto professato in suo onore a Chia, oltre che a Benevento, Cagliari e Fossano, ma costituisce anche un prezioso compendio della storia religiosa cittadina, grazie alla raccolta di notizie, documenti, atti ed anche bolle papali che rendono giustizia al glorioso passato della parrocchia laziale, sorta tra la fine del terzo e l’inizio del quarto secolo. Cenni speciali vengono poi riservati da Giuseppe Serrone alla prima visita pastorale a Chia, effettuata nel 1571, e allo statuto della Confraternita di San Rocco, sorta nel 1730. La parte relativa all’arte e all’architettura  di matrice religiosa è stata invece illustrata da Angela Goletti, docente di Storia dell’Arte a Viterbo.     

In basso la Copertina del libro: