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Legambiente: al Sud treni e linee vecchi, altro che Ponte

 

Treni regionali e trasporto pubblico restano a rango di Cenerentola, soprattutto nel Mezzogiorno ma non solo, con treni vecchi e lenti, linee chiuse, ritardi cronici e finanziamenti insufficienti, nonostante i viaggiatori siano in aumento. Lo denuncia Legambiente nel nuovo report ‘Pendolaria’ rilevando che questa emergenza resta ‘secondaria’ con il governo Meloni che “risponde infatti con tagli e rimodulazioni. Nell’ultima legge di bilancio, per la prima volta dal 2017 non sono stati neanche previsti fondi per il trasporto rapido legato a metro, tramvie, e filovie, così come per la ciclabilità e la mobilità dolce”.

I pendolari e il trasporto su ferro devono invece diventare una priorità, è l’appello che l’associazione ambientalista lancia al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini a cui ribadisce che “il Sud non ha bisogno del Ponte sullo stretto di Messina”, un’opera “inutile e insensata e dal forte impatto ambientale e paesaggistico” per la quale c’è una spesa autorizzata di 11,63 miliardi di euro in 9 anni, ma di potenziare le linee ferroviarie con nuovi treni, di puntare su elettrificazione e collegamenti più veloci via terra, di migliorare il trasporto via nave e di traghetti elettrici”.

Presentando il rapporto a Reggio Calabria e a Messina nell’ambito della campagna Clean Cities, la ong ha messo in luce che in Calabria e Sicilia ci si continua a spostare quasi come 30 anni fa. Al Sud l’età media dei treni è di 18,1 anni rispetto ai 14,6 del nord, con due casi record di “anzianità”: in Molise l’età media dei convogli è di 22,6 anni, in Calabria 21,4 anni.

Quattro delle 12 linee ferroviarie peggiori segnalate nel 2024 si trovano al Sud: le ex circumvesuviane, la Catania-Caltagirone-Gela, e come new entry la linea Jonica (Taranto-Reggio Calabria), la linea adriatica nel tratto pugliese Barletta-Trani-Bari. Ma anche al centro-nord ci sono casi critici: la Roma-Lido, la Roma Nord, la Milano-Mortara, la Genova-Acqui-Asti (che vede ancora 46 km di binario unico sui 63 totali), la Verona-Rovigo, e come new entry la Ravenna-Bologna, la Pinerolo-Torino (linea tra le piemontesi con il maggior numero di utenti all’anno, è al contempo quella che registra ritardi e soppressioni a livello di servizio ferroviario metropolitano) e il suo proseguimento Pinerolo-Torre Pellice il cui servizio è sospeso dal 2012 e la Grosseto-Siena dove permangono rallentamenti e disagi per i viaggiatori.

Nel 2023 il Pnrr, che prevedeva ampi interventi sulle ferrovie, “è stato rimodulato: 620 milioni per velocizzare il corridoio Roma-Pescara sono stati bloccati” dalla burocrazia; la Palermo-Catania non sarebbe rientrata in tempo per il completamento degli interventi nel 2026, in totale, sul sistema di Av/Ac al sud, ci sono stati 840 milioni di tagli”.

Fra gli esempi dei trasporti lumaca: in Sicilia sono 1.267 i chilometri di linee a binario unico e imbarazzanti i tempi di percorrenza: da Trapani a Ragusa ci si impiegano 13 ore e 14 minuti, cambiando 4 treni regionali.

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Santanchè: via libera del CdM alla riorganizzazione del MiTur

“In CdM abbiamo approvato il decreto di riorganizzazione del ministero del Turismo, un provvedimento doveroso e che da compimento al piano industriale del turismo che è la bussola del ministero”. Con queste parole la ministra del Turismo Daniela Santanchè, annuncia la riorganizzazione del MiTur.
“Con questo provvedimento – sottolinea – rafforziamo un ente, nato da poco, che deve rispondere alle esigenze di un comparto strategico per l’Italia che rappresenta nel suo complesso, tra diretto ed indiretto, il 13% del Pil nazionale. Con questo provvedimento consentiamo al ministero di dotarsi di un Osservatorio nazionale del turismo in grado di analizzare e studiare i dati del comparto al fine di allineare sempre di più le politiche e le strategie alle reali esigenze delle attività produttive che esso rappresenta. Un chiaro segnale di quanto il governo creda nel turismo”.
Un totale complessivo di 324 unità, articolato in 7 dirigenti di prima fascia, 23 di seconda fascia (per un totale di 30), più 208 persone assegnate all’area dei funzionari e 86 all’area assistenti (per un totale di 294): è il quadro complessivo del personale attribuito al ministero del Turismo secondo la bozza di decreto del presidente del Consiglio dei ministri attesa sul tavolo della riunione di oggi del Cdm.
La bozza, che porta la firma della premier Giorgia Meloni e dei ministri Giorgetti, Zangrillo e Nordio, oltre che della ministra Santanchè, prevede che l’organizzazione del ministero (che vedrebbe così un aumento dell’organico rispetto al riordino voluto dal governo Draghi, che nel 2021 ricostituì un dicastero autonomo con portafoglio per il settore) venga sottoposta a verifica ogni due anni, “per accertarne funzionalità ed efficienza anche ai fini della sua eventuale revisione” e stabilisce anche che dall’attuazione del regolamento di riordino “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Lo schema prevede la possibilità di nominare sottosegretari, con relative segreterie (composte da massimo otto unità). Per il resto il MiTur è articolato in 4 Direzioni generali (Personale e affari legali; Controllo, acquisti, formazione e professioni turistiche; Promozione, investimenti e innovazione per il turismo; Tecnologia, retribuzione e statistica), coordinate da un segretario generale, più gli uffici di diretta collaborazione con il ministro (Ufficio di Gabinetto, Ufficio legislativo, segreteria del ministro, ufficio stampa e segreterie dei sottosegretari). Viene istituito un Organismo indipendente di valutazione della performance, con decreto del ministro, i cui componenti percepiscono un emolumento di 75mila euro all’anno.
Nella bozza anche l’Osservatorio nazionale del Turismo, con il compito di svolgere “il coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale del comparto” e di curare, d’intesa con le regioni e le province autonome e con l’Istat, “la predisposizione di un sistema informativo unificato a livello nazionale per l’analisi e il monitoraggio delle dinamiche socioeconomiche e tecnologiche” legate al turismo. L’Osservatorio è nominato con decreto del ministro, i componenti durano in carica per tre anni e possono essere rinnovati solo una volta. Per il presidente è previsto un compenso fino a 50mila euro l’anno.

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Confturismo e Confesercenti, un'estate da dimenticare. Patanè, perdite da 100 miliardi. Messina, rivedere bonus vacanze

  © ANSA

ansa

Un'estate da dimenticare per il turismo italiano. E' l'amaro bilancio stilato da Confturismo Confcommercio e Assoturismo Confesercenti.
    Per la prima volta tra luglio e agosto - rileva Swg per conto di Confturismo - scende da 65 a 63 punti su scala da 0 a 100 l'indice di fiducia del viaggiatore. Non era mai successo in 5 anni di rilevazioni e il fatto che avvenga quest'anno, visti i record catastrofici da marzo in poi, è ancora più grave.
    Andranno quindi deluse le speranze riposte sul mese di settembre per cercare di recuperare una stagione senza stranieri. "A fine marzo ipotizzavamo una perdita di valore della produzione del turismo nel 2020 nell'ordine dei 100 miliardi di euro: allora sembrava una visione eccessivamente drammatica ma ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre più alla sua concretizzazione", commenta Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio, che al governo chiede "risposte adeguate per fare un salto di qualità. Con le risorse del Recovery Fund si può fare molto, ma bisogna mettere il turismo al centro delle politiche attive per la ripresa".
    Anche per Assoturismo Confesercenti, il lieve recupero del mercato italiano di agosto non basta a salvare l'estate 2020: nel trimestre giugno-agosto le presenze nelle strutture ricettive ufficiali in Italia si sono fermate a 148,5 milioni, oltre 65 milioni in meno rispetto al 2019 (-30,4%), con un calo più forte nell'alberghiero (-32,6%) rispetto all'extralberghiero (-27,5%). "Ora - fa notare Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti - le imprese sperano in un prolungamento della stagione estiva a settembre e in una graduale ripresa degli stranieri, anche se le notizie di una risalita dei contagi hanno frenato le prenotazioni e in qualche caso provocato delle disdette. L'emergenza è quindi tutto fuorché archiviata: occorre prolungare i sostegni al settore, che si trova di fronte ad una nuova stagione di incertezza. Ma anche estendere e modificare il meccanismo dei buoni vacanze: la bassa adesione dimostra che, così com'è, è troppo oneroso per gli imprenditori, che non sono nelle condizioni di perdere liquidità". (ANSA).

SPIAGGE SICURE, DA VIMINALE 2,5 MILIONI A 54 COMUNI COSTIERI

SALVINI, 'FINALMENTE SICURE, RIPULITE, SENZA VENDITORI ABUSIVI' Due milioni e cinquecentomila euro ai 54 comuni rivieraschi a vocazione turistica che hanno presentato progetti per il piano Spiagge sicure-Estate 2018, illustrato lo scorso 6 luglio dal ministro dell'Interno Salvini. Assunzione a tempo determinato nella polizia locale, pagamento straordinari, acquisto di mezzi e attrezzature per il contrasto all'abusivismo commerciale, campagne di sensibilizzazione. Quindici comuni si trovano al Nord, 23 al Centro e 16 al Sud. "Finalmente spiagge sicure e ripulite, senza venditori abusivi. A differenza del passato, ai Comuni le risorse necessarie per i controlli. Dalle parole ai fatti!", twitta Salvini. 
ansa

Mibact in arrivo 300 milioni di euro per arte cultura turismo

La Befana porta buone notizie per l’arte e la cultura in Italia: il Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) ha infatti approvato, con l’approvazione del Consiglio superiore dei beni culturali, il programma triennale degli investimenti per il patrimonio: “Si tratta di un investimento di 300 milioni di euro per 241 interventi in tutta Italia – ha dichiarato il ministroDario Franceschini – che conferma quanto la cultura sia tornata al centro della politica nazionale. Dall’arte all’archeologia, dalle biblioteche agli archivi, dai musei alle eccellenze del restauro”. I 300 milioni di euro – che integrano i circa 360 milioni del Pon Cultura destinati agli interventi di tutela nelle 5 regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) – serviranno anche a rafforzare i sistemi e le misure di sicurezza dei musei italiani (50 milioni di euro) e a cofinanziare i progetti che si avvarranno dell’ArtBonus (45 milioni di euro).

webitmag.it

Legge Stabilità: le 20 novità per turismo e cultura

Dal concorso per l'assunzione di 500 professionisti ai fondi in più per musei, archivi e biblioteche, la card di 500 euro per i 18enni, la conferma degli sgravi fiscali al 65 per cento per i mecenati dell'arte, gli incentivi per cinema e audiovisivo, anche 50 mln per le ciclabili. Con la legge di stabilità approvata in questi giorni dal Parlamento, annuncia il ministro Franceschini, il bilancio del Mibact torna a superare dopo anni i 2 miliardi di euro, in aumento del 27% nel 2016 rispetto al 2015. Queste,in sintesi, le misure previste per il settore:
1) CONCORSO 500 PROFESSIONISTI: in deroga ai limiti previsti per le assunzioni nella P.A, è stato autorizzato un concorso straordinario per l'assunzione a tempo indeterminato di 500 funzionari dei beni culturali selezionati tra antropologi, archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, esperti di promozione e comunicazione, restauratori e storici dell'arte.
2) ART BONUS: viene resa permanente l'agevolazione fiscale del 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
3) CARD GIOVANI: I ragazzi che compiranno 18 anni nel 2016 avranno una carta elettronica con 500 euro da usare per teatri, musei, aree archeologiche, mostre, eventi culturali e per l'acquisto di libri.
4) PERIFERIE: 500 milioni di euro per la riqualificazione urbana e la sicurezza nelle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, lo sviluppo di pratiche di inclusione sociale anche con il coinvolgimento del terzo settore e del Servizio civile nazionale.
5) CINEMA E AUDIOVISIVO: I fondi per i Tax Credit sono aumentati di 25 milioni di euro - si passa dai 115 milioni di euro del 2015 ai 140 milioni nel 2016 con un incremento di +21%.
6) PROMOZIONE TURISTICA: La nuova Enit avrà a disposizione 10 milioni di euro aggiuntivi annui per la promozione internazionale del Paese.
7) ARCHIVI, BIBLIOTECHE, ISTITUTI: 30 milioni di euro in più ogni anno per il funzionamento di Archivi e Biblioteche e per gli Istituti del Ministero. Inoltre, aumenta di 1 milione e 700 mila euro la dotazione complessiva di 4 istituti del Mibact: l'Archivio centrale dello Stato, l'Istituto centrale per la Grafica, l'Istituto centrale per gli Archivi e l'Istituto Centrale la demoetnoantropologia.
8) ISTITUTI CULTURALI: Raddoppiano le risorse per enti istituti e associazioni e fondazioni del mondo della cultura. In particolare 1 mln in più per Crusca Lincei.
9) MUSEI: 20 milioni di euro in più ogni anno per il sistema museale (spese funzionamento, servizi per il pubblico).
10) MATERA CAPITALE CULTURA: 28 mln di euro in 4 anni per Matera Capitale Europea della Cultura 2019
11) BENI CULTURALI: Stanziati 30 mln per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019 per interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione dei beni culturali.
12) FONDI PER GRANDI PROGETTI: 70 mln di euro in più nel 2017 per il Piano strategico "Grandi Progetti Culturali"e +65 milioni dal 2018. Confermato il nuovo fondo di 100 mln euro annui dal 2016 per interventi di tutela del patrimonio storico artistico della Nazione
13) SIAE PER I GIOVANI: Viene destinato il 10% dei compensi percepiti dalla SIAE per copia privata, ad attività di produzione culturale nazionale e internazionale.
14) FONDAZIONI LIRICHE: Prorogato al 2018 il termine per il raggiungimento dell'equilibrio strutturale di bilancio per le fondazioni che hanno aderito al risanamento e incrementato di 10 mln il fondo di rotazione.
15) CORI E BANDE: stanziato 1 mln euro anno per il periodo 2016--2018 per il finanziamento di festival, cori e bande.
16) NUOVA ALES: vengono razionalizzate le società in house del Mibact, Ales incorporerà Arcus.
17) 2 X MILLE CULTURA: I contribuenti potranno decidere di destinate il 2x1000 del reddito alle associazioni culturali.
18) MOBILITA' E TURISMO SOSTENIBILE: 50 mln di euro per un sistema nazionale di ciclovie turistiche e ciclostazioni e interventi per la sicurezza della ciclabilità cittadina; 3 mln euro per itinerari turistici a piedi.
19) LAVORATORI STAGIONALI: Estensione deducibilità del costo del lavoro dall'imponibile IRAP, nel limite del 70 %, per i lavoratori stagionali.
20) RIMBORSO IVA AI TURISTI: tabelle fisseranno le percentuali minime di rimborso IVA ai turisti cittadini extra UE che fanno acquisti in Italia.
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Basta con il pensare ad aumentare la tassa di soggiorno: turismo penalizzato dalla politica

di Cinzia Conti

La tassa di soggiorno, che in Italia vale 270 milioni in 650 Comuni e viene pagata in base al numero delle stelle degli hotel, non è mai piaciuta al mondo del turismo, ma se si ipotizzano strette e rincari allora si scatena la rivolta degli albergatori. "Siamo imprenditori e non esattori, il Governo pensi stanare e a colpire chi gli abusivi che quella tassa non la pagano" dicono in coro gli operatori.

    "In Italia - attacca il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - succede sempre la stessa cosa: ogni volta che un settore rialza la testa, come è successo al turismo che dopo tanti patimenti ha dato quest'estate segnali di ripresa, si pensa subito ad aumentargli le tasse. Basta con il pensare ad aumentare la tassa di soggiorno. Inviterei piuttosto il Governo a fare i controlli e far pagare la tassa a tutti quelli che la devono pagare, a cominciare dai bed and breakfast abusivi (ne spuntano ogni giorni di nuovi) e agli affitti in nero di seconde case (anche di una sola notte) soprattutto a Milano e a Roma".

    "L'imposta di soggiorno in Italia è già oggi di gran lunga la più alta d'Europa ed immaginare un ulteriore incremento sarebbe di fatto un suicidio sapendo in più che non si tratta di una tassa di scopo i cui introiti vengono spesi per migliorare i servizi offerti ai turisti" dice Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, secondo cui "l'ipotesi che i ministeri stanno valutando sarebbe ancora una volta un esempio di come tale tassa serva solo per coprire buchi di bilancio dei comuni".

    "Se questo è il modo con cui si vuole sostenere un settore chiave dell'economia che in questi mesi dava finalmente segnali positivi, non serve nemmeno fare commenti" gli fa eco il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio. "Basta massacrare i turisti stranieri in un momento i cui si sta cercando di rilanciare l'immagine dell'Italia nel mondo - aggiunge - e basta randellare quelli italiani in un momento in cui il turismo interno cominciava a riprendersi. Mettiamo a confronto i 14 euro di tassa pagati da una coppia a Roma (con servizi e attenzioni sui trasporti ecc. oggettivamente discutibili) e 3 che si pagano a Parigi. Non ci paragoni. E poi ci si stupisce che i flussi si spostano?. L'imposta va diminuita e, come diciamo da anni, spalmata sulla pluralità di soggetti che fanno parte del turismo (dai bar ai ristoranti etc.) sul modello della City Tax di New York".

    Secondo Filippo Donati, presidente Assohotel Confesercenti, il cuore del problema è come vengono investiti questi soldi: "La nostra classe dirigente si è abituata a spendere e non a investire e questo si vede chiaramente dalle nostre ferrovie e dalle nostre infrastrutture. Diamoci regole chiare e precise e investiamo questi soldi per dare i servizi ai turisti. Basta colpire sempre gli stessi, gli albergatori, che tra l'altro già pagano tutte le tasse".
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