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Santanchè: via libera del CdM alla riorganizzazione del MiTur

“In CdM abbiamo approvato il decreto di riorganizzazione del ministero del Turismo, un provvedimento doveroso e che da compimento al piano industriale del turismo che è la bussola del ministero”. Con queste parole la ministra del Turismo Daniela Santanchè, annuncia la riorganizzazione del MiTur.
“Con questo provvedimento – sottolinea – rafforziamo un ente, nato da poco, che deve rispondere alle esigenze di un comparto strategico per l’Italia che rappresenta nel suo complesso, tra diretto ed indiretto, il 13% del Pil nazionale. Con questo provvedimento consentiamo al ministero di dotarsi di un Osservatorio nazionale del turismo in grado di analizzare e studiare i dati del comparto al fine di allineare sempre di più le politiche e le strategie alle reali esigenze delle attività produttive che esso rappresenta. Un chiaro segnale di quanto il governo creda nel turismo”.
Un totale complessivo di 324 unità, articolato in 7 dirigenti di prima fascia, 23 di seconda fascia (per un totale di 30), più 208 persone assegnate all’area dei funzionari e 86 all’area assistenti (per un totale di 294): è il quadro complessivo del personale attribuito al ministero del Turismo secondo la bozza di decreto del presidente del Consiglio dei ministri attesa sul tavolo della riunione di oggi del Cdm.
La bozza, che porta la firma della premier Giorgia Meloni e dei ministri Giorgetti, Zangrillo e Nordio, oltre che della ministra Santanchè, prevede che l’organizzazione del ministero (che vedrebbe così un aumento dell’organico rispetto al riordino voluto dal governo Draghi, che nel 2021 ricostituì un dicastero autonomo con portafoglio per il settore) venga sottoposta a verifica ogni due anni, “per accertarne funzionalità ed efficienza anche ai fini della sua eventuale revisione” e stabilisce anche che dall’attuazione del regolamento di riordino “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Lo schema prevede la possibilità di nominare sottosegretari, con relative segreterie (composte da massimo otto unità). Per il resto il MiTur è articolato in 4 Direzioni generali (Personale e affari legali; Controllo, acquisti, formazione e professioni turistiche; Promozione, investimenti e innovazione per il turismo; Tecnologia, retribuzione e statistica), coordinate da un segretario generale, più gli uffici di diretta collaborazione con il ministro (Ufficio di Gabinetto, Ufficio legislativo, segreteria del ministro, ufficio stampa e segreterie dei sottosegretari). Viene istituito un Organismo indipendente di valutazione della performance, con decreto del ministro, i cui componenti percepiscono un emolumento di 75mila euro all’anno.
Nella bozza anche l’Osservatorio nazionale del Turismo, con il compito di svolgere “il coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale del comparto” e di curare, d’intesa con le regioni e le province autonome e con l’Istat, “la predisposizione di un sistema informativo unificato a livello nazionale per l’analisi e il monitoraggio delle dinamiche socioeconomiche e tecnologiche” legate al turismo. L’Osservatorio è nominato con decreto del ministro, i componenti durano in carica per tre anni e possono essere rinnovati solo una volta. Per il presidente è previsto un compenso fino a 50mila euro l’anno.

travelnostop.com

SPIAGGE SICURE, DA VIMINALE 2,5 MILIONI A 54 COMUNI COSTIERI

SALVINI, 'FINALMENTE SICURE, RIPULITE, SENZA VENDITORI ABUSIVI' Due milioni e cinquecentomila euro ai 54 comuni rivieraschi a vocazione turistica che hanno presentato progetti per il piano Spiagge sicure-Estate 2018, illustrato lo scorso 6 luglio dal ministro dell'Interno Salvini. Assunzione a tempo determinato nella polizia locale, pagamento straordinari, acquisto di mezzi e attrezzature per il contrasto all'abusivismo commerciale, campagne di sensibilizzazione. Quindici comuni si trovano al Nord, 23 al Centro e 16 al Sud. "Finalmente spiagge sicure e ripulite, senza venditori abusivi. A differenza del passato, ai Comuni le risorse necessarie per i controlli. Dalle parole ai fatti!", twitta Salvini. 
ansa

Legge Stabilità: le 20 novità per turismo e cultura

Dal concorso per l'assunzione di 500 professionisti ai fondi in più per musei, archivi e biblioteche, la card di 500 euro per i 18enni, la conferma degli sgravi fiscali al 65 per cento per i mecenati dell'arte, gli incentivi per cinema e audiovisivo, anche 50 mln per le ciclabili. Con la legge di stabilità approvata in questi giorni dal Parlamento, annuncia il ministro Franceschini, il bilancio del Mibact torna a superare dopo anni i 2 miliardi di euro, in aumento del 27% nel 2016 rispetto al 2015. Queste,in sintesi, le misure previste per il settore:
1) CONCORSO 500 PROFESSIONISTI: in deroga ai limiti previsti per le assunzioni nella P.A, è stato autorizzato un concorso straordinario per l'assunzione a tempo indeterminato di 500 funzionari dei beni culturali selezionati tra antropologi, archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, esperti di promozione e comunicazione, restauratori e storici dell'arte.
2) ART BONUS: viene resa permanente l'agevolazione fiscale del 65% per le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
3) CARD GIOVANI: I ragazzi che compiranno 18 anni nel 2016 avranno una carta elettronica con 500 euro da usare per teatri, musei, aree archeologiche, mostre, eventi culturali e per l'acquisto di libri.
4) PERIFERIE: 500 milioni di euro per la riqualificazione urbana e la sicurezza nelle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, lo sviluppo di pratiche di inclusione sociale anche con il coinvolgimento del terzo settore e del Servizio civile nazionale.
5) CINEMA E AUDIOVISIVO: I fondi per i Tax Credit sono aumentati di 25 milioni di euro - si passa dai 115 milioni di euro del 2015 ai 140 milioni nel 2016 con un incremento di +21%.
6) PROMOZIONE TURISTICA: La nuova Enit avrà a disposizione 10 milioni di euro aggiuntivi annui per la promozione internazionale del Paese.
7) ARCHIVI, BIBLIOTECHE, ISTITUTI: 30 milioni di euro in più ogni anno per il funzionamento di Archivi e Biblioteche e per gli Istituti del Ministero. Inoltre, aumenta di 1 milione e 700 mila euro la dotazione complessiva di 4 istituti del Mibact: l'Archivio centrale dello Stato, l'Istituto centrale per la Grafica, l'Istituto centrale per gli Archivi e l'Istituto Centrale la demoetnoantropologia.
8) ISTITUTI CULTURALI: Raddoppiano le risorse per enti istituti e associazioni e fondazioni del mondo della cultura. In particolare 1 mln in più per Crusca Lincei.
9) MUSEI: 20 milioni di euro in più ogni anno per il sistema museale (spese funzionamento, servizi per il pubblico).
10) MATERA CAPITALE CULTURA: 28 mln di euro in 4 anni per Matera Capitale Europea della Cultura 2019
11) BENI CULTURALI: Stanziati 30 mln per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019 per interventi di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione dei beni culturali.
12) FONDI PER GRANDI PROGETTI: 70 mln di euro in più nel 2017 per il Piano strategico "Grandi Progetti Culturali"e +65 milioni dal 2018. Confermato il nuovo fondo di 100 mln euro annui dal 2016 per interventi di tutela del patrimonio storico artistico della Nazione
13) SIAE PER I GIOVANI: Viene destinato il 10% dei compensi percepiti dalla SIAE per copia privata, ad attività di produzione culturale nazionale e internazionale.
14) FONDAZIONI LIRICHE: Prorogato al 2018 il termine per il raggiungimento dell'equilibrio strutturale di bilancio per le fondazioni che hanno aderito al risanamento e incrementato di 10 mln il fondo di rotazione.
15) CORI E BANDE: stanziato 1 mln euro anno per il periodo 2016--2018 per il finanziamento di festival, cori e bande.
16) NUOVA ALES: vengono razionalizzate le società in house del Mibact, Ales incorporerà Arcus.
17) 2 X MILLE CULTURA: I contribuenti potranno decidere di destinate il 2x1000 del reddito alle associazioni culturali.
18) MOBILITA' E TURISMO SOSTENIBILE: 50 mln di euro per un sistema nazionale di ciclovie turistiche e ciclostazioni e interventi per la sicurezza della ciclabilità cittadina; 3 mln euro per itinerari turistici a piedi.
19) LAVORATORI STAGIONALI: Estensione deducibilità del costo del lavoro dall'imponibile IRAP, nel limite del 70 %, per i lavoratori stagionali.
20) RIMBORSO IVA AI TURISTI: tabelle fisseranno le percentuali minime di rimborso IVA ai turisti cittadini extra UE che fanno acquisti in Italia.
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SIENA. La Brambilla e il Palio, la guerra continua

Duro attacco del ministro del Turismo a pochi giorni dalla corsa dell’Assunta
«Il mondo non ruota intorno a Siena e alla sua criticata manifestazione. Nè tanto meno l’agenda del governo ». Così il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha riacceso la sua vecchia battaglia contro il Palio di Siena. Una polemica che va avanti da oltre un anno. Fin da quanto il ministro, nell’agosto 2010, paragonò il Palio alla corrida e propose di cancellarlo.
Ora, a pochi giorni dal Palio dell'Assunta, il 16 agosto, e alla vigilia della presentazione del drappellone (che avviene oggi alle 19) la Brambilla, da sempre ostile al Palio, ha scritto una lettera aperta ai toscani in risposta «alla strumentale ossessione con la quale certi amministratori ed esponenti politici locali riempiono la stampa toscana cercando di inscenare una inesistente polemica con il ministro» che denota, secondo lei, «una disperata ricerca di visibilità per sè e per i propri palii». Un attacco duro nei confronti del Palio, escluso pochi giorni fa anche dal riconoscimento "Patrimonio d'Italia per la tradizione", «perché non vi può essere nulla di culturale e condiviso a livello nazionale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte».
Nessun commento è venuto da parte del sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, ma Armando Cirillo, responsabile del Turismo del Pd, parlando di “toni sempre più grotteschi” ha dichiarato anche che: «Il palio di Siena è divenuto una vera ossessione  per il ministro Brambilla alla quale continua a sfuggire la funzione sociale, culturale ed economica della manifestazione». A difendere il Palio è intervenuto anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi:  «Queste manifestazioni - ha detto -  non solo non devono essere messe in discussione, ma rappresentano un grande patrimonio di identità che appartiene a tutti gli italiani».
D'accordo con il ministro sono invece Enpa e Lav che hanno commentato: «Dal 1970 sono morti nelle prove e nello svolgimento delle gare del palio più di 50 cavalli. Gli organizzatori del Palio di Siena non hanno mai voluto instaurare alcun dialogo e confronto costruttivo per tener conto delle ragioni di chi non vuole più veder morire cavalli a causa di questa "festa"».
vita.it