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A Firenze la festa delle famiglie 'diverse'. Il 4 maggio in piazza

(di Eugenia Romanelli)
E se invece di pensare la famiglia come modello statico si cominciasse a immaginarla in modo dinamico, come arcipelago di mondi, di modi diversi di amarsi e crescere insieme? Connessi e vicini, ma ognuno con caratteristiche uniche. Un nido di affetti capace di custodirli e generarli, certo, con genitori, figli e magari qualche animale domestico, ma senza sottomettersi al dogma degli standard. In poche parole, non sono famiglie anche quelle con un solo genitore, magari vedovo? O una coppia di persone con un animale cui dedicarsi? O due genitori separati o divorziati ma che continuano insieme a tirare su la prole? E genitori e figli adottivi dove li mettiamo? E i genitori con figli nati con tecniche di riproduzione assistita? Le declinazioni degli affetti e dei progetti sono moltissime, forse infinite, e comprendono anche le famiglie omogenitoriali, ossia formate da due donne o due uomini e i loro figli, siano essi nati da progetto condiviso, con tecniche di fecondazione assistita, oppure provenienti da precedente famiglia eterosessuale. Ecco perché scendere in piazza, domenica 4 maggio a Firenze, insieme ai genitori “arcobaleno”, riuniti da ogni parte dello stivale per sfilare coi loro bambini per le vie della città e raccontare, con la loro sola presenza, un modo nuovo di essere felici e di rendere felici i “nuovi” bambini.

Il programma? Alle 10.30, a Piazza degli Strozzi, prenderanno la parola testimoni, rappresentanti delle associazioni e della cultura nonché esperti impegnati sull’argomento, mentre i bambini si divertiranno in piazza ai giochi tradizionali di strada. Alle 12 una banda musicale e alcuni artisti di strada guideranno il corteo verso la Fondazione Kennedy e la Piazza delle Murate, passando per il centro storico. Alle 13 la conferenza stampa, sempre alla Fondazione Kennedy. Nel pomeriggio invece gare, giochi, concerti, spettacoli, attività formative per i piccoli, mentre i grandi si scambieranno esperienze idee e opinioni tra i banchetti di Famiglie Arcobaleno e della casa editrice Lo Stampatello, specializzata in libri per bambini delle famiglie omoparentali (www.lostampatello.com).

“L’idea della Festa delle Famiglie – spiega Giuseppina La Delfa, Presidente dell’Associazione - nasce nella primavera del 2009 dalla voglia di pensare ad una festa dove tutti si sentano inclusi. Un momento di aggregazione tra tutte le persone che si riconoscono in un’idea di società fondata sul dialogo, sullo scambio, sul rispetto di tutte le differenze. Perché, anche se la famiglia serena è tale qualunque sia la sua composizione, ci sono, nel nostro paese, famiglie riconosciute come tali e famiglie negate. Ora cosa di meglio di una giornata di festa dove tutte le famiglie si ritrovano per capire appunto che una famiglia è semplicemente una famiglia?”.

Soprattutto da quando, nel 2013, la Festa delle Famiglie è stata inserita nelle celebrazioni dell’IFED, la Giornata Internazionale per l’Uguaglianza tra le Famiglie che si festeggia in contemporanea in decine di paesi in tutto il mondo, la tematica è diventata di grande attualità e il confronto con l’intera società civile sembra ormai urgente e necessario. Partita dall’associazione Famiglie Arcobaleno, che riunisce genitori e aspiranti genitori omosessuali e transessuali, la Festa delle Famiglie da sempre coinvolge - oltre a tutta la rete delle associazioni LGBTI - l’associazionismo laico e progressista che lavora sui temi della famiglia, della scuola, dell’educazione: associazioni come il Coordinamento Genitori Democratici (l'unica associazione laica italiana dei genitori che opera sul territorio nazionale da quasi quarant’anni, da quando cioè Gianni Rodari e Marisa Musu la fondarono), realtà internazionali impegnate a tutto campo nella tutela dell’ambiente, nel sociale, dei diritti umani, come Legambiente e Amnesty International, e tante organizzazioni e persone che desiderano confrontarsi e avvicinarsi alle diverse realtà familiari.

“La Festa delle Famiglie è da sempre un evento di gioia e di vita che intende coinvolgere tutte le realtà associative e i singoli, perché pensiamo che solo insieme si possa abbattere il muro dell'odio e del pregiudizio – si legge sul sito www.famigliearcobaleno.org. Mai come in questi ultimi tempi in Italia, fanalino di coda per i diritti LGBT, si sente l’esigenza di mostrare le nostre famiglie, in un momento in cui gli attacchi si sono fatti più sistematici ed intimidatori. Si pensi al caso del consigliere comunale di Trento che ha proposto di schedare tutte le famiglie con almeno un genitore omosessuale e attenzionarle ai servizi sociali, fino a chiedere l’allontanamento dei bambini e l’affidamento a famiglie «tradizionali». Sono all’ordine del giorno manifestazioni liberticide che non vogliono leggi contro l’omofobia, e tantomeno vogliono riconoscere diritti ormai affermati in quasi tutte le democrazie occidentali, come il matrimonio egualitario e la possibilità, per il genitore non legale, di adottare il figlio del coniuge (la cosiddetta stepchild adoption). Si cerca di costruire muri, di togliere spazi, libertà, dignità, ma sono altrettanto forti le voci di chi crede nel rispetto e nell’uguaglianza dei diritti, e sono queste le voci che vogliamo unire e far sentire più forte.
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