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Giornate dei Castelli, visite guidate l'11 e il 12 maggio


 25 anni di visite guidate, 60 anni di attività dell'Istituto italiano dei Castelli, 25 siti aperti e 19 regioni coinvolte: sono alcuni dei numeri della manifestazione 'Giornate nazionali dei Castelli' che il prossimo 11 e 12 maggio torna ad aprire le porte di torri, castelli, borghi murati, forti e fortezze in Italia.

Oltre alle visite guidate gratuite, sono numerose le attività culturali legate all'evento: mostre, concerti, presentazioni di libri, conferenze e trekking culturali.

Ecco, regione per regione, le architetture fortificate aperte alle visite. L'Abruzzo celebra Vasto l'11 maggio con una passeggiata guidata alle mura cittadine, alle chiese principali e alle terme romane di Histonium. La Basilicata apre alle visite guidate di entrambe le giornate il castello Tramontano di Matera: in stile aragonese con un maschio centrale e due torri laterali più basse, sorge nel centro storico dei Sassi. In Calabria il 12 maggio si visita il castello di Vibo Valentia, completamente restaurato e sede del Museo Archeologico Nazionale. In Campania il programma è molto ricco, con particolare attenzione alle visite guidate dell'11 maggio al castello di Camerota e al borgo fortificato, oltre che ad alcune torri costiere. Sempre l'11 si visita il castello di Avella e il 12 maggio il Castel Cicala di Nola. In Emilia Romagna il 12 maggio è aperto alle visite delle Giornate il borgo fortificato mediceo di Terra del Sole, a meno di 10 km da Forlì. La città fortezza, costruita da Cosimo I de' Medici, è considerata un complesso urbanistico e architettonico unico nel suo genere in Romagna. La Casaforte Nussi Deciani Zamò a Case di Manzano, in Friuli Venezia Giulia, è aperta alle visite l'11 maggio, mentre nel Lazio è il suggestivo castello di Sermoneta il protagonista delle due giornate nazionali. I soci dell'Istituto Italiano Castelli Liguria offrono una doppia visita guidata a piedi: la mattina a Finale, chiuso tra mura medievali ancora ben conservate, e il pomeriggio al borgo marinaro di Noli. In Lombardia visite e programmi delle due giornate vertono sul Castello Sforzesco di Milano con sopralluoghi tematici e storici del celebre monumento fortificato. I soci volontari della sezione Marche rendono protagonista lo straordinario borgo di Sassocorvaro con la sua rocca ubaldinesca, perfettamente conservata. Le visite si effettuano dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 di entrambe le giornate. Il 12 maggio in Molise si visita il borgo fortificato di Montorio nei Frentani, in provincia di Campobasso, mentre in Piemonte è aperto il castello di Volpiano del XIV secolo, possedimento sabaudo dal Seicento, ai confini della Riserva naturale della Vauda. In Puglia i soci volontari hanno realizzato un itinerario inedito sul Castello Alfonsino, detto anche 'Forte a Mare' di Brindisi. In Sicilia protagonista è il castello di Taormina o del Monte Tauro del X secolo con visite guidate l'11 maggio. In Sardegna protagonista di entrambe le giornate è la fortezza Capo d'Orso a Palau, realizzato dalla seconda metà del XIX secolo a difesa dell'arcipelago di La Maddalena. In Toscana è previsto un convegno a Firenze sulla memoria di Gazzola e sul restauro dei castelli, mentre in Trentino Alto Adige nel pomeriggio dell'11 maggio si visita il Forte Belvedere, che ora è un monumento alla pace e alla condanna delle atrocità della guerra. L'Umbria organizza visite guidate al castello e al borgo fortificato di Antria, nel comune di Magione, mentre in Veneto viene proposta la riscoperta delle mura urbane e dei forti di Verona, della città murata di Montagnana, una delle meglio conservate d'Italia e d'Europa, e di Forte Monte Tesoro con visite che si protrarranno anche dopo le giornate nazionali.
   

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Fai: Giornate di primavera, un Ponte tra culture. Il 23 e 24/3 in 1100 luoghi, con guide anche di altri paesi


Giornate FAI di Primavera 2019 | Foto © FAI
(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 13 MAR - Il viaggio tra le lingue latina, araba, greca e volgare nei manoscritti che raccontano la nascita dell'algebra e dell'astronomia nella Biblioteca Carlo Viganò dell'Università Cattolica di Brescia. L'intera piazza Sett'angeli per rileggere sulle facciate dei suoi palazzi e chiese (persino una domus romana del I-II d.C.) la storia della città di Palermo. O ancora il Gabinetto cinese di Palazzo Reale a Torino, dove scoprire, tra lacche e pannelli, il significato originario di tanti decori e bellezza. Fino a Venezia e quel dialogo sempre vivo che si respira ancora alla Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone. Con oltre 1.100 siti aperti eccezionalmente, 296 luoghi di culto, 227 palazzi e ville, 30 castelli e 50 borghi in 430 località e 20 regioni, tornano le Giornate Fai di primavera, il 23 e 24 marzo, con una 27/a edizione che promette di guardare l'Italia come mai prima. Sarà ''un vero ponte tra culture'', spiegano il presidente e vicepresidente del Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini e Marco Magnifico. ''La nostra patria è un amalgama di metalli preziosi - spiega Carandini - ora indigeni, ora forestieri, persino esotici, che hanno dato vita al più significativo e bel crogiolo del nostro pianeta''. ''E' un paese che cambia a pochi chilometri di distanza - concorda il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli - Non è un caso, l'uomo ci ha messo del suo''. Il risultato sono ''culture, paesaggi, tradizioni, gastronomia diverse". E "quando si incontrano, con il giusto habitat e dialogo, il risultato è superiore alla somma degli addendi''. Ecco allora che tra i 40 mila apprendisti ciceroni del Fai, per la prima volta questa primavera ci saranno anche un centinaio di volontari di origine straniera a raccontare aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza, disseminati nel patrimonio italiano, ''dai Giardini panteschi che rivelano la grazia dello stile arabo - dice Carandini - ai decori egizi del Castello Masino a Torino fino a Villa Panza a Varese illustrata da una guida originaria del Sudan''. Ma ce n'è davvero per tutti i gusti e tutte le storie, ad ascoltare i frenetici racconti del vicepresidente Magnifico. Come, a Roma, la ''prima volta'' di Palazzo della Rovere a Roma, sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro con il Soffitto dei Semidei del Pinturicchio, o Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale dal 1955, con il calamaio con cui venne firmato l'armistizio di Villafranca. 

A Melegnano (MI) il castello cinquecentesco ''che nessuno conosce - dice Magnifico - come la storia del suo signore, il 'furfante' Medeghino'' dei Medici, aprirà straordinariamente l'ala est non restaurata, mentre a Torino si potrà passeggiare come il Re da Palazzo Reale attraverso appartamenti, luoghi sacri e di loisir fino ai 25 chilometri di documenti dell'Archivio di Stato (Statuto Albertino compreso). E ancora Matera, Capitale della cultura europea 2019, svelerà la Fabbrica del carro trionfale della Bruna mentre a Catania saranno visitabili al porto le opere di Street Art Silos. Due navi, l'Italia e la Bergamini, per La Spezia e uno stadio, l'Artemio Franchi, a Firenze. E ancora 35 parchi e giardini, 22 siti archeologici, 23 campanili e torri, 11 biblioteche, 8 ex ospedali psichiatrici e antichi ospedali, 12 teatri e 20 biciclettate in collaborazione con la FIAB. Se dal 1993 le Giornate Fai hanno appassionato quasi 11 milioni di visitatori, obbiettivo dichiarato è passare ''entro il prossimo anno da 190 mila a 250 mila iscritti''. Per il quinto anno le Giornate chiudono la Settimana Rai dedicata ai beni culturali (18-24 marzo). Si può sostenere la campagna fondi Tu che puoi Fai fino al 31 marzo con sms al 45584.