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Musei: il 2 febbraio torna la domenica gratuita

(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Torna il 2 febbraio la #domenicalmuseo, reintrodotta e resa permanente dal ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, con l'ingresso gratuito in tutti i musei e i parchi archeologici statali e in quelli comunali che aderiscono all'iniziativa. Aperti e free tutti i musei e le aree archeologiche più prestigiose, dal Colosseo a Pompei, dalla Pinacoteca di Brera agli Uffizi, Capodimonte, La Reggia di Caserta Ma anche molto di più e l'iniziativa è ghiotta proprio per scoprire i tantissimi gioielli della cultura offerti dal territorio: dalla casa museo di Gabriele D'Annunzio a Pescara al tempio delle tavole palatine a Bernalda in Basilicata; dal museo e parco archeologico nazionale di Scolacium in Calabria all'area archeologica di Conza, in Campania. E ancora dagli Scavi di Oplontis, sempre in Campania all'Abbazia di Pomposa a Codigoro, in Emilia Romagna; dal Palazzo di Teodorico a Ravenna al museo archeologico di Aquileia; dalla Torre di Cicerone a Civitavecchia al Museo etrusco di Villa Giulia a Roma; dal Museo preistorico dei Balzi Rossi di Ventimiglia, in Liguria al santuario di Minerva di Breno, in Lombardia. L'elenco completo degli istituti coinvolti è consultabile all'indirizzo www.beniculturali.it/domenicalmuseo

BENI CULTURALI-TURISMO/ BORGONZONI (MIBAC) E CENTINAIO (MIPAAFT): BENE INCONTRO CON DELEGAZIONE CINESE SHAANXI

BENI CULTURALI-TURISMO/ BORGONZONI (MIBAC) E CENTINAIO (MIPAAFT): BENE INCONTRO CON DELEGAZIONE CINESE SHAANXI

ROMA\ aise\ - “Un proficuo incontro che conferma e rilancia la volontà e la grande capacità di cooperazione culturale tra Italia e Cina. Anche con la importante provincia di Shaanxi le opportunità di sinergia e di cooperazione sono moltissime e con oggi abbiamo posto le basi per un comune lavoro futuro sul piano della cultura, del turismo e delle imprese creative. Lo faremo con l’avvio di un confronto su possibili nuovi gemellaggi tra i reciproci siti Unesco, perché i nostri rispettivi Paesi, con i loro 55 siti riconosciuti Patrimonio Mondiale, sono leader a livello mondiale di promozione e tutela territoriale, una leadership che va rafforzata costruendo nuove occasioni di scambio e cooperazione anche per le misure di valorizzazione e di salvaguardia, di cui l’Italia ha una grande esperienza ed avanzate tecnologie”. 
Lo ha dichiarato il Sottosegretario al MIBAC, Lucia Borgonzoni, in merito all’incontro avuto ieri al MIBAC con il Governatore della Provincia di Shaanxi, Liang Gui, sul tema della cooperazione culturale e turistica, incontro a cui ha preso parte anche il Consigliere diplomatico del Ministro Centinaio, Giovanni Umberto De Vito, e il Direttore della Fondazione Italia Cina, Vincenzo Petrone.
“Il MIBAC”, ha proseguito Borgonzoni, “da circa un anno sta sperimentando alcuni progetti innovativi per la mitigazione del rischio e la salvaguardia del patrimonio storico artistico italiano, come il sistema di monitoraggio satellitare mediante misurazione interferometriche e iperspettrali, attualmente in sperimentazione al parco archeologico del Colosseo, e con l’obiettivo di estenderlo agli altri siti Unesco nazionali e internazionali. Abbiamo davanti a noi grandi opportunità e la sfida è creare una piattaforma di dialogo permanente tra i settori della cultura, del turismo e delle industrie creative. Un dialogo che dobbiamo rendere quanto più intenso e vivo in vista del 2020, che sarà l’anno della promozione turistico e culturale tra Italia e Cina, e per il quale verrà lanciata una piattaforma web plurilingue che permetterà, attraverso il dialogo con i canali web e sociali cinesi, di promuovere le nostre realtà culturali e territoriali: siti, musei, teatri e film locations”. 
“La Cina e l’Italia”, ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, in merito alle proposte avanzate nel corso della riunione, “sono i capisaldi di partenza e di arrivo del percorso reale ed ideale della Via della Seta, un ponte tra culture dagli enormi potenziali di sviluppo anche dal punto di vista turistico. Potenzialità che vanno attuate anche con la creazione di infrastrutture materiali dedicate”. 
“Per questo”, ha spiegato Centinaio, “mi trova pienamente favorevole la proposta avanzata dal Governatore Gui di uno speciale treno passeggeri sulla linea ferroviaria Xi’an – Roma che tocchi stazioni con particolari allestimenti culturali. Un treno che sia il segno concreto di quanti punti di incontro e di scambio ci siano tra i territori e le culture dei nostri rispettivi Paesi”. (aise)

Musei: Bonisoli, a aprile comunicazioni su rinnovo direttori


ROMA, 13 MAR - "Ad aprile le prime comunicazioni" sul rinnovo o meno del contratto ai direttori dei musei autonomi. A dirlo, il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, rispondendo oggi ai cronisti a margine della presentazione delle Giornate Fai di primavera. 

"I contratti di diversi direttori scadono in autunno - dice Bonisoli - Vogliamo anticipare la comunicazione sulla nostra intenzione o meno di rinnovare il contratto per un altro quadriennio. Per farlo abbiamo iniziato a lavorare questo mese: stiamo raccogliendo i dati e valutando in termini tecnici le performance. Nulla di diverso da quello che avviene in qualunque azienda, ma tenendo conto di due aspetti. Il primo di natura quantitativa: per esempio le variazioni sul numero di visitatori dal momento dell'arrivo del direttore. Un dato molto semplice, sereno ed univoco perché il numero parla da solo. C'è poi il numero dei contratti, la sicurezza" e una serie di "elementi il più possibile oggettivi". 

"Poi c'è un aspetto legato alla parte 'soft' - prosegue il ministro - Ad esempio, come un certo dato è stato portato avanti rispetto al disegno originale, se è stato realizzato. O come è stato interpretato essere direttore di un certo museo e come questo museo si sia incastrato nel territorio. Secondo, è molto importante anche come l'operato del direttore del museo abbia partecipato al progetto culturale complessivo del luogo in cui si trova. La somma di tutto ci darà un'idea di quelle che riterremo essere le persone su cui continueremo a puntare e a quali invece, magari, suggeriremo di cercare altre opportunità professionali, mettendo i loro posti a bando. Io tengo a dare una risposta a queste esigenze. Volevo farlo entro marzo, spero aprile. Penso sia semplicemente dignitoso per un direttore di museo saperlo con qualche mese di anticipo in modo da potersi organizzare e rispettare la sua professionalità". (ANSA).

Fai: Giornate di primavera, un Ponte tra culture. Il 23 e 24/3 in 1100 luoghi, con guide anche di altri paesi


Giornate FAI di Primavera 2019 | Foto © FAI
(di Daniela Giammusso) (ANSA) - ROMA, 13 MAR - Il viaggio tra le lingue latina, araba, greca e volgare nei manoscritti che raccontano la nascita dell'algebra e dell'astronomia nella Biblioteca Carlo Viganò dell'Università Cattolica di Brescia. L'intera piazza Sett'angeli per rileggere sulle facciate dei suoi palazzi e chiese (persino una domus romana del I-II d.C.) la storia della città di Palermo. O ancora il Gabinetto cinese di Palazzo Reale a Torino, dove scoprire, tra lacche e pannelli, il significato originario di tanti decori e bellezza. Fino a Venezia e quel dialogo sempre vivo che si respira ancora alla Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone. Con oltre 1.100 siti aperti eccezionalmente, 296 luoghi di culto, 227 palazzi e ville, 30 castelli e 50 borghi in 430 località e 20 regioni, tornano le Giornate Fai di primavera, il 23 e 24 marzo, con una 27/a edizione che promette di guardare l'Italia come mai prima. Sarà ''un vero ponte tra culture'', spiegano il presidente e vicepresidente del Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini e Marco Magnifico. ''La nostra patria è un amalgama di metalli preziosi - spiega Carandini - ora indigeni, ora forestieri, persino esotici, che hanno dato vita al più significativo e bel crogiolo del nostro pianeta''. ''E' un paese che cambia a pochi chilometri di distanza - concorda il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli - Non è un caso, l'uomo ci ha messo del suo''. Il risultato sono ''culture, paesaggi, tradizioni, gastronomia diverse". E "quando si incontrano, con il giusto habitat e dialogo, il risultato è superiore alla somma degli addendi''. Ecco allora che tra i 40 mila apprendisti ciceroni del Fai, per la prima volta questa primavera ci saranno anche un centinaio di volontari di origine straniera a raccontare aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza, disseminati nel patrimonio italiano, ''dai Giardini panteschi che rivelano la grazia dello stile arabo - dice Carandini - ai decori egizi del Castello Masino a Torino fino a Villa Panza a Varese illustrata da una guida originaria del Sudan''. Ma ce n'è davvero per tutti i gusti e tutte le storie, ad ascoltare i frenetici racconti del vicepresidente Magnifico. Come, a Roma, la ''prima volta'' di Palazzo della Rovere a Roma, sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro con il Soffitto dei Semidei del Pinturicchio, o Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale dal 1955, con il calamaio con cui venne firmato l'armistizio di Villafranca. 

A Melegnano (MI) il castello cinquecentesco ''che nessuno conosce - dice Magnifico - come la storia del suo signore, il 'furfante' Medeghino'' dei Medici, aprirà straordinariamente l'ala est non restaurata, mentre a Torino si potrà passeggiare come il Re da Palazzo Reale attraverso appartamenti, luoghi sacri e di loisir fino ai 25 chilometri di documenti dell'Archivio di Stato (Statuto Albertino compreso). E ancora Matera, Capitale della cultura europea 2019, svelerà la Fabbrica del carro trionfale della Bruna mentre a Catania saranno visitabili al porto le opere di Street Art Silos. Due navi, l'Italia e la Bergamini, per La Spezia e uno stadio, l'Artemio Franchi, a Firenze. E ancora 35 parchi e giardini, 22 siti archeologici, 23 campanili e torri, 11 biblioteche, 8 ex ospedali psichiatrici e antichi ospedali, 12 teatri e 20 biciclettate in collaborazione con la FIAB. Se dal 1993 le Giornate Fai hanno appassionato quasi 11 milioni di visitatori, obbiettivo dichiarato è passare ''entro il prossimo anno da 190 mila a 250 mila iscritti''. Per il quinto anno le Giornate chiudono la Settimana Rai dedicata ai beni culturali (18-24 marzo). Si può sostenere la campagna fondi Tu che puoi Fai fino al 31 marzo con sms al 45584.

Società \ Cultura e arte \ Musei italiani aperti anche nel giorno di Ferragosto

Musei aperti a Ferragosto. Il ministero dei Beni culturali rinnova anche quest’anno la tradizione e, nonostante la festa capiti di lunedì, giornata in cui generalmente i luoghi della cultura sono chiusi, ha organizzato, per il 15 agosto, un vero e proprio appuntamento speciale con l’arte, per turisti e cittadini. 
Un Ferragosto pieno di sole e di cultura: queste le previsioni in Italia per la festa dell’Assunta. Non solo quindi pranzi all’aperto, passeggiate o escursioni al mare e in montagna, ma anche un’occasione e la possibilità per un’avventura della mente e aprire le porte di musei, parchi, chiese e palazzi.
All’incirca 300 i musei aperti: dai gioielli più amati - il Colosseo, gli Uffizi a Firenze, i Bronzi di Riace - ai luoghi romantici - la grotta azzurra di Anacapri, Villa d’Este a Tivoli, l’Eremo di S. Leonardo a Monteriggioni. Un’apertura significativa perché avviene di lunedì, giorno dedicato di solito al riposo e alla manutenzione e un’apertura che strizza l’occhio alle Olimpiadi di Rio, come spiega l’architetto Manuel Roberto Guido, direttore dei servizi di gestione e valorizzazione dei Musei del Ministero:
“Stiamo vivendo l’emozione delle Olimpiadi di Rio e il nostro Ministero ha voluto in qualche modo essere presente a questo evento così importante attraverso un paio di iniziative. La prima, è la presenza italiana a Rio de Janeiro nel Museo delle Belle Arti, con una mostra dedicata ai giochi nell’antichità – nell’antica Grecia e nell’antica Roma –, in cui sono presenti opere provenienti da molti dei nostri musei nazionali. Per quanto riguarda il pubblico italiano, lo stesso tema è stato ripreso su iniziativa del ministro Franceschini, all’interno dei nostri luoghi della cultura, dove i direttori dei singoli musei sono stati chiamati ad individuare un’opera – e devo dire che non ci sono grossi problemi, nell’ambito delle nostre collezioni ce ne sono parecchie - che in qualche modo richiamasse direttamente o indirettamente il tema dello sport. Quest’opera, che permane naturalmente nella sua sede originale, viene comunque evidenziata con didascalie, con pannelli che ne consentono una lettura in collegamento con questo particolare evento che stiamo vivendo in questi giorni”.
E l’offerta passa dalla città alla provincia fino ai luoghi più caratteristici di villeggiatura, venendo incontro a tutte le esigenze dei turisti. Ancora Roberto Guido:
“Noi abbiamo la possibilità di tenere aperti alcuni dei nostri più importanti luoghi della cultura – musei ed aree archeologiche – con un’apertura straordinaria, prolungata la sera, in modo da consentire anche ai villeggianti di poter usufruire del nostro patrimonio dopo cena. Vorrei ricordare, per esempio, il caso dei Templi di Paestum, che sono aperti fino alle 24.00, dal giovedì alla domenica, fino all’11 settembre. Ma pure i famosissimi Pompei ed Ercolano, molto raggiungibili da tutti coloro che sono in villeggiatura sulla Costiera, sono aperti il sabato sera fino alle 23.00. Anche il Museo Archeologico di Taranto e quello di Reggio Calabria, raggiungibile da tutti quelli che soggiornano sulla costa calabrese, è aperto addirittura fino al 31 ottobre, tutti i sabati fino alle 22.30. Per andare sull’Adriatico, abbiamo la Galleria Nazionale delle Marche ad Urbino, che non è precisamente sulla costa, ma molto facilmente raggiungibile da chi soggiorna sulla costa marchigiana e romagnola, che fino al 6 ottobre apre il giovedì sera fino alle 22.30”.
Confortati allora dai numeri positivi del Ministero che vedono gli italiani come turisti affascinati dal mondo artistico del Bel Paese, l’appuntamento è sul sito Internet www.beniculturali.it per informazioni, costi e orari. Buon viaggio nel mondo dell’arte.
da Radio Vaticana