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Enit: “L'Italia resta il Paese più desiderato al mondo”


"La pandemia non ha intaccato l'immagine dell'Italia. Anzi, la Penisola resta il Paese più desiderato dai turisti". Lo ha assicurato il presidente dell'Enit Giorgio Palmucci intervenendo alla presentazione online della nuova guida dei Borghi più belli d'Italia.

"L'immagine negativa che nel primo lockdown aveva intaccato i punti di forza del nostro Paese è stata superata e attraverso l'analisi dei social abbiamo visto che l'Italia è ancora il Paese più desiderato dai turisti di tutto il mondo".
Un appeal che hanno mantenuto anche i Borghi più belli d'Italia, rete di 315 piccoli comuni che nel 2019 ha registrato, dicono i dati elaborati da Istat, oltre 4 milioni arrivi. "I borghi - ha detto il presidente dell'associazione Fiorello Primi - sono la spina dorsale del nostro Paese. Lo abbiamo visto anche questa estate, quando in alcune realtà il turismo ha raggiunto dati persino migliori dello stesso 2019".
ttgitalia.com

Palmucci, Enit: “Con l’Italia minore combattiamo l’overtourism”



Ci si può difendere dai rischi dell'overtourism? A questa domanda ha risposto il presidente di Enit, Giorgio Palmucci (nella foto), intervenendo al Forum che a Roma ha dato avvio all'Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina.

"L'overtourism non riguarda tutte le nostre destinazioni e tutti i periodi dell'anno, ma è un tema che ci tocca da vicino. Oltre alle conseguenze sulla tutela del patrimonio artistico è un fenomeno che condiziona le motivazioni che spingono i turisti a venire in Italia e che - ha aggiunto - fa perdere quell'autenticità dell'offerta che invece dobbiamo tutelare".

L'imperativo
Ecco perché l'imperativo è spostare i flussi nei piccoli centri e nelle aree interne. "Il fatto di avere il 60% dei nostri 55 siti Unesco in comuni con meno di 5 mila abitanti - ha sottolineato Palmucci - ci aiuta molto: abbiamo davvero la possibilità di promuovere destinazioni che non soffrono di overtourism".

Qualcosa sta cambiando
E che l'attenzione si stia spostando sui piccoli centri lo dimostrano del resto i dati: "Negli ultimi 5 anni il 10% delle località con meno di 10mila presenze all'anno sono passate alla classe successiva e questo prova che stiamo spostando il turismo".

Amina D'Addario
ttgitalia.com