a cura di Vitaliano Biondi ed Andrea Reggianini
festa del risveglio della natura al declinar dell'inverno,
festa delle colture biologiche,
tipiche e dimenticate,
festa della ruralità,
della "rosina perduta", del magalasso, del Tasso e del Tassoni,
festa del bensone e dell'aceto
balsamico,
festa dei giardini
letterarari, degli animali fantastici e dei libri perduti
Modena
gennaio 2015 - Due giornate interamente consacrate alle eccellenze biologiche
del Bel Paese, impreziosite da un programma di eventi: incontri tematici, degustazioni,
dimostrazioni di antichi mestieri, visite guidate, attività per bambini, mostre.
Tutto questo si potrà trovare sabato 7
e domenica 8 marzo a “Parva Naturalia” - Modena
città del biologico - manifestazione dell’eccellenza
biologica certificata, dedicata alle
produzioni e colture biologiche, tipiche e dimenticate, al mondo rurale ed ai
sapori di un tempo, che si svolgerà nella città
dell’Emilia, capitale del Ducato Estense per quattro secoli.
La rassegna, che non a caso trae
il suo nome dall’opera di Aristotele,
sulla collaborazione fra corpo ed anima, per la realizzazione delle funzioni
vitali, si candida a diventare una delle più significative vetrine in Italia del biologico di qualità, grazie
alla presenza di produttori biologici
certificati. A cura di Vitaliano
Biondi ed Andrea Reggianini, è organizzata
dall’Associazione Salviamo il Biologico con il patrocinio del Comune di Modena.
“Siamo ciò che mangiamo”, affermava nell’Ottocento
il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach.
Se dunque il cibo è alla base della nostra vita, non solamente fisica, ma anche
in senso culturale, è ampio il ventaglio delle argomentazioni proposte da “Parva
Naturalia”. Nell’anno di Expo,
che ha per titolo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, la manifestazione,
con modalità diverse, intende valorizzare le produzioni provenienti
dall’agricoltura biologica, favorire
un rapporto diretto fra produttore e consumatore, salvaguardare la biodiversità, rappresentare un nuovo approccio
all’educazione alimentare in senso umanistico, stimolando nelle nuove
generazioni l'interesse per uno stile di vita più rispettoso della natura e
dell’ambiente.
Agricoltori,
piccoli produttori ma anche artigiani e vivaisti, metteranno in mostra
i loro saperi antichi ed i prodotti della terra e delle loro mani. Innanzitutto
si insedieranno in piazza Grande che
con la Cattedrale, capolavoro mondiale del Romanico e la Torre campanaria Ghirlandina è stata dichiarata nel 1997 dall' Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità; poi saranno
presenti in piazza Torre, sulla
quale si affaccia il bellissimo campanile e al cui centro è posta la statua del
poeta modenese Alessandro Tassoni (1565-1635),
autore del poema eroicomico La secchia rapita, sulle vicende della
guerra trecentesca con Bologna. Infine, saranno in piazza XX Settembre, vivace anticamera di piazza Grande, da cui si
può accedere alla ‘galleria
del pane’ del mercato coperto Albinelli, esempio di
architettura in stile liberty,
dove trovare le specialità della famosa cucina tipica modenese.
Parva
Naturalia
presenterà, anche una selezione di piante
antiche, che un tempo popolavano le nostre campagne e i giardini, salvate
dalla passione dei vivaisti e dei collezionisti.
Protagonisti in
egual misura saranno l'artigianato tradizionale e di qualità,
mentre il programma sarà arricchito
da diverse iniziative per bambini e
ragazzi.
“PARVA
NATURALIA” - MODENA CITTÀ DEL BIOLOGICO
Info: www.parvanaturalia.it - www.salviamoilbiologico.com
Officina di
Progettazione Architetto - Vitaliano Biondi, tel.(+39) 0522 922111 (+39) 335
6128094
E-mail: officinageo@gmail.com
Associazione
Salviamo Il Biologico - tel.(+39) 059 798971 (+39) 335 5228854
E-mail: info@salviamoilbiologico.com
Ufficio stampa: Patrizia
Paterlini tel. 348 8080539/348 7352352 ppaterlini@alice.it
COSA VEDERE A
MODENA
“Parva Naturalia”
- Modena città del biologico
- si svolge alle porte della primavera, il periodo migliore per concedersi
anche una visita culturale e artistica di Modena. Modena offre al turista numerose bellezze, concentrate nel suo centro storico,
che raccontano i fasti di una città per lungo tempo capitale di un ducato,
quello dei Signori d'Este, che qui risiedettero dal 1598. L'Unesco ha
riconosciuto il valore universale dei suoi tesori dichiarando Il Duomo, Piazza
Grande e la Torre
Ghirlandina Patrimonio
Mondiale dell'Umanità. Piazza Grande è il cuore della vita modenese
e il luogo in cui sono riuniti i monumenti più significativi e più amati: il Duomo, opera del grande
architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo, uno dei massimi capolavori del
Romanico europeo; il Palazzo Comunale,
la cui costruzione ha conosciuto diverse fasi a partire dal Medioevo; a poca
distanza dalla Ghirlandina, il seicentesco Palazzo Ducale, opera di Bartolomeo Avanzini, oggi sede della
prestigiosa Accademia Militare. Lungo la via Emilia, la grande arteria romana
che attraversa la città, in Piazza Sant'Agostino si affacciano l'omonima
Chiesa, che conserva il "Compianto
del Cristo morto" del Begarelli, scultore modenese del 1500, e il Palazzo
dei Musei, sede di numerosi istituti culturali tra cui il Museo Civico
d'Arte e quello Archeologico
– Etnologico; la Galleria Estense, importante collezione che testimonia
l'interesse della Signoria per le più diverse arti e la Biblioteca estense, con
i preziosi codici miniati dal XIV al XVI secolo chiusa per restauri a seguito
del sisma del 2012. Nella sede del Palazzo Santa Margherita, è ospitato inoltre
il Museo della Figurina; nato
dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini. Da segnalare anche il MEF-Museo
Casa Enzo Ferrari. Un avveniristico padiglione dove vivere, tra le
automobili più significative della sua vita, la storia di Enzo Ferrari pilota,
creatore della Scuderia negli anni ‘30 e costruttore dal 1947.
Da
visitare, previo appuntamento, anche la Sinagoga, una
delle maggiori in Italia, segno della popolosa comunità ebraica che seguì i
Duchi da Ferrara.
Modena,
fu importante nella produzione e circolazione del pensiero cabalistico. Grazie
all’attività di Mordekhay ben Yehudah Dato fin dal Cinquecento vennero poste le
basi di una sensibilità mistica.
La
presenza della Sinagoga a Modena in questo luogo è anche il simbolo della
pacifica convivenza in città di tutte le minoranze religiose.
A
pochi passi da Piazza Grande c’è il Mercato Albinelli, mercato coperto di
generi alimentari inaugurato nel 1931, per
ospitare il commercio che sino ad allora
si teneva in Piazza Grande. L’Albinelli fa parte delle botteghe storiche della
città di Modena,
qui,
si può ancora acquistare il Bensone, dolce che è abitudine inzuppare nel
lambrusco o nello spumante nei giorni di festa.