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SITI UNESCO, LA SICILIA OSPITA IL PROGETTO CHE METTE IN RETE 5 REGIONI DEL SUD ITALIA PER LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI

Da oggi al 5 settembre invasioni digitali, approfondimenti
e suggestioni di teatromusica con il Festival Experience



Da oggi, domenica 2 a mercoledì 5 settembre, la Sicilia ospiterà il PROGETTO RETE SITI UNESCOelaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia).
Dopo la presentazione ufficiale a Matera, in Basilicata, lo scorso 18 luglio, e le tappe in Puglia, Campania e Sardegna, è la volta della Sicilia accogliere il progetto nato con l’obiettivo di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, per promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand UNESCO, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

Interessati 14 siti Unesco del Meridione: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT), la Costiera Amalfitana (SA), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA), il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN), la  Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l'acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE), Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA), Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (SR), le Città tardo barocche del Val di Noto (SR), la villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN), l’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini  (SU), i trulli  di Alberobello  (BA), Castel del Monte (BT), il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant'Angelo (FG), la Foresta Umbra (FG).

Elemento fondamentale del progetto è il Festival Experience, la cui direzione artistica è stata affidata a Gaetano Stella, con la direzione organizzativa di Elena Salzano. Protagonisti i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità del Sud Italia della Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ad ogni spettacolo (tutti ad ingresso gratuito) è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Il viaggio della civiltà non viene cristallizzato in una storia già scritta e raccontata, ma prende vita e forma da un presente mutevole e da vivere. Dieci i temi trattati all’interno degli spettacoli del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria, la libertà e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.
In ogni tappa, dunque, protagonisti i siti Unesco presenti sul territorio, con seminari inerenti lo sviluppo turistico e culturale delle aree coinvolte, spettacoli di teatromusica, concerti, convegni, eventi collaterali, invasioni digitali, oltre ad un tour di blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger che raccontano queste cinque regioni italiane attraverso la loro storia, ma con uno sguardo sempre rivolto al presente e al futuro.
All’interno del Progetto si avranno, quindi, delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento #patrimonidelsud.
 
Questa sera, alle ore 20.30, nella Biblioteca Comunale di Piazza Armerina, si terrà lo spettacolo di teatromusica dal tema “L’orgoglio”. Protagonista “Il siciliano che inventò il jazz”, ovvero l’affascinante e suggestiva storia di Nick La Rocca, tra parole e musica.
 
Per la tappa siciliana del progetto, domani, 3 settembre, alle ore 18, le “invasioni digitali” saranno ambientate nell’antica Siracusa. Armati di smartphone, macchine fotografiche e videocamere, i visitatori potranno condividere la propria passione per far conoscere, attraverso il web, il nostro immenso patrimonio. Un social tour utile a fornire una visione differente e collettivamente costruita dei luoghi della cultura, regalando loro nuova vita.
 
Sempre il 3 settembre, alle ore 21, spettacolo di teatromusica nel Convitto delle Arti di Noto (Sr) con “BaroccoJazz”, Concerto di poesia barocca e musica jazz, un suggestivo spazio senza tempo dove passato e futuro si uniscono; la musica e la poesia, nell’universalità del loro linguaggio, travalicano stili, periodi storici e geografici per parlare al cuore degli uomini di ogni tempo.
 
Il 4 settembre, alle ore 17, nella Sala Consiliare del Comune di Cefalù (Pa), si terrà il seminario dal tema “I Presidi UNESCO: quali fattori di sviluppo turistico e culturale”durante il quale verrà presentata anche la rete "PatrimonidelSud", mirata a costruire il circuito di servizi nel territorio siciliano interessato dai Siti Unesco. Interverranno: il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora.
 
Alle ore 21.30, nell’atrio della Scuola Elementare via Giglio Cefalù (Pa), spettacolo di teatromusica dal titolo “Si cunta e s’arricunta…”, dove il tema portante è “La memoria”. Protagonisti, infatti, antichi cunti siciliani per raccontare, tra storia e leggenda, la memoria di un popolo.
 
Ultimo appuntamento in Sicilia il 5 settembre, alle ore 21, nel Palazzo del Governo del Libero Consorzio di Siracusa con lo spettacolo di teatromusica dal titolo “Uomini, idee e musica” – un viaggio verso il nuovo mondo fra sogni, speranze e arte- che rientra nel fitto calendario del Festival Experience. Per tutti gli spettacoli di teatromusica inerenti il Festival Experience, in Sicilia, protagonisti gli attori Elena Parmense e Gaetano Stella, e l’Acustic swing trio con Mauro Carpi (violino), Michele Pantaleo (chitarra), Giacomo Bertuglia (contrabbasso), Antonella Parnasso (voce).


Tra le attività messe in campo per la valorizzazione dei siti Unesco e dei territori ad essi collegati, meritano particolare attenzione anche il Portale www.unesconet.eu e la virtual app card.
Il Portale è un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista; consente la visita virtuale ai luoghi Unesco, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori, la costruzione di itinerari personalizzati e l’accesso ad altri servizi.
La virtual app card, invece, è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete. In tal modo il turista potrà optare per soluzioni integrate (ricettività, tempo libero, trasporto locale, acquisto di prodotti tipici, visite ai siti) con la possibilità di predeterminare in anticipo le risorse di cui vuole godere e la migliore combinazione di agevolazioni per l’accesso.
Il progetto, dopo il ricco calendario in Sicilia, si concluderà in Basilicata il prossimo 14 settembre.

“Desidero, anche, in qualità di Responsabile della Comunicazione, - sottolinea Filippo Spallina, Responsabile Attività Operative Comunicazione e Disseminazione del Progetto Rete Siti Unesco -  ringraziare preliminarmente tutti coloro che hanno contribuito fattivamente sia a livello istituzionale che come società aggiudicatrici delle relative gare previste dal Progetto per aver consentito in tempi ristretti l’espletamento di un progetto la cui attuazione era prevista originariamente nell’arco di due anni e che invece si sta realizzando in pochi mesi.
Il progetto ha avuto la preziosa quanto sinergica collaborazione di Associazioni di Categoria degli Imprenditori e in particolare del settore turistico, alberghiero, della ristorazione, della cultura e dei servizi commerciali in genere.  Un segmento fondamentale del Progetto è il Festival Experience che in questi giorni vedrà protagonisti i Siti Unesco proprio della regione Sicilia. Infatti, si svolgeranno diverse manifestazioni/eventi presso il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, il Comune di Noto ed il Libero Consorzio Comunale di Enna. L’organizzazione degli eventi è avvenuta di concerto con la Società Ediguida Srl. Tanti gli appuntamenti che si terranno in questa tappa siciliana. Tra gli altri, a Cefalù, il 4 settembre, si svolgerà il seminario “I Presidi Unesco quali fattori di sviluppo turistico e culturale”. Saranno presenti i sindaci dell’Itinerario Arabo Normanno: il sindaco Metropolitano, Leoluca Orlando, il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, il sindaco Monreale, Piero Capizzi, il presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora e altri sindaci del territorio della Città Metropolitana di Palermo. Sono stati, altresì, invitati l’assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Sandro Pappalardo, l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, il Prefetto, Antonella De Miro, il Vescovo di Cefalù e altre autorità e rappresentanti delle Associazioni di categoria sia dell’Imprese che dei Consumatori". 

“La costituzione del progetto Rete Siti Unesco e la promozione del Festival Experience all’interno delle sue bellezze, – sostiene il sindaco di Ventimiglia di Sicilia, Antonio Rini - è la conferma di un cammino dei territori che costruiscono il proprio futuro in ragione dello sviluppo economico culturale e sociale, partendo dalle proprie radici. L’inserimento dell’itinerario Palermo Arabo Normanno come Patrimonio dell’umanità, ha aiutato cittadini e operatori ad una sana presa di coscienza prestando attenzione ai crescenti flussi turistici che costituiscono la conferma che, partendo dalla propria storia, è possibile coniugare cultura, futuro e sviluppo economico”.

"Con il riconoscimento della World Heritage List dell'Unesco, - sottolinea Andrea Cusumano, assessore alla Cultura, Beni Culturali del Comune di Palermo - l'itinerario Arabo-Normanno di Palermo Cefalù e Monreale è diventato ancor più fortemente simbolo di quell’ideale di bellezza che unisce i popoli e sollecita la costruzione di un mondo di pace. La dimensione sincretica del nostro patrimonio monumentale ha consentito di ricostruire una narrazione su Palermo come città dell’accoglienza e del dialogo tra le culture, riportandoci al centro dell’attenzione internazionale. Capitale della Cultura e Manifesta, proseguendo in questo solco, rappresentano l’impegno che la città sta sostenendo per imporre autorevolmente la propria voce su temi d'importanza globale come la mobilità internazionale ed i cambiamenti climatici. Questo il senso più profondo del cambiamento culturale a cui ha contribuito il riconoscimento Unesco, a cui va certamente aggiunto una maggior attenzione alla cura del nostro patrimonio materiale ed una crescita significativa del settore turistico".

"L’equilibrio tra protezione della natura e tutela dei beni culturali – illustra Antonella Fucile, Capo Settore pubblica istruzione, servizi sociali, cultura e sport Libero Consorzio Comunale di Siracusa - rappresenta una continua interazione tra l’uomo e la natura, spesso in antitesi e conflitto. Le cronache quotidiane ci raccontano di quanto difficile sia il mantenimento di questa armonia ed evidenziano come sia importante conoscere ogni bene rispettandone la cornice civile e politica. Con il progetto "Rete Siti Unesco" i territori del Sud Italia hanno messo al centro i loro "gioielli di famiglia", i siti UNESCO, portatori di esperienza di vita, costumi, linguaggi diversi, per creare, attraverso la passione della civiltà del passato, occasioni di incontro e di dialogo, superando le differenze e diffondendo una cultura comune nell’unicità che i siti rappresentano”.

“Il Festival Experience - sottolinea Vincenzo Garbo, assessore alle Politiche culturali del Comune di Cefalù - può essere una opportunità per analizzare l’importanza dei siti Unesco come fattore di sviluppo dei territori. Elemento assai importante, specialmente in Sicilia e nel Meridione d’Italia. La sfida che ci attende è fare del riconoscimento Unesco dei nostri siti, tra i quali “Palermo arabo- normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale” una occasione per incrementare il turismo culturale, in maniera tale da puntare su un target che consenta la progressiva destagionalizzazione dei flussi turistici. L’auspicio è che si possano incrementare le sinergie tra gli Enti di governance del territorio, istituzioni culturali e operatori del settore della ricettività turistica. In tal senso i segnali sono incoraggianti. Occorre continuare a lavorare in questa direzione”.  


“Siamo molto contenti – dice l’assessore al Turismo del Comune di NotoGiusi Solerte – che la nostra città sia stata scelta per ospitare la tappa di un appuntamento che coinvolge tutto il Sud Italia, zona che ospita un grande numero di Siti Unesco. Sarà l’occasione per uno scambio culturale e per la creazione di un sistema di rete per la valorizzazione dell’enorme patrimonio artistico che accomuna i territori coinvolti, guardando anche alle ricadute in termini economici e all’indotto portato da politiche che puntano sul turismo esperienziale e culturale. È una straordinaria opportunità per la nostra città,  di confronto ma anche e soprattutto di messa in campo delle best practice in tema di turismo esperienziale e  valorizzazione delle  risorse artistiche e architettoniche, accompagnato dalla matura consapevolezza che la sinergia tra i diversi siti Unesco, possa realizzare compiutamente la virtuosa  promozione di un vasto territorio, senza perdersi in sterili campanilismi, con una offerta variegata ed esaustiva in grado di soddisfare la richiesta del viaggiatore esigente, che vuole immergersi nel territorio e sentirsi parte della storia di esso, respirare le sensazioni ed emozioni della tradizione locale, segno di un genius loci che va preservato, tutelato e diffuso".

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
Turismo Culturale
turismoculturale@simail.it

Nasce la 'rete' dei siti Unesco del Sud Italia 14 luoghi coinvolti. Festival itinerante luglio-settembre 2019

Da Matera una 'rete' siti Unesco di 5 regioni del Sud, Castel del Monte © ANSA

Multimedialità, nuove tecnologie, comunicazione, promozione di percorsi personalizzati e un festival itinerante da luglio a settembre 2019: costituiscono il cuore del progetto "Rete Siti Unesco", elaborato dall'Associazione Province Unesco Sud Italia e che coinvolge 14 siti del Mezzogiorno patrimonio dell'Umanità. Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 1.080.000 euro, è stato cofinanziato dal ministero per i Beni culturali e promosso dall'Unione provin5ce italiane (Upi). I siti Unesco coinvolti sono i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera, la Costiera Amalfitana, il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, il Complesso monumentale di Santa Sofia, la Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l'acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio, Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, le Città tardo barocche del Val di Noto, la villa romana del Casale di Piazza Armerina, l'Area archeologica su Nuraxi di Barumini, i trulli di Alberobello, Castel del Monte, il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant'Angelo e la Foresta Umbra. Il programma, illustrato oggi a Matera, Capitale europea della Cultura per il 2019, vede capofila la provincia di Matera e coinvolge anche quelle di Barletta Andria Trani, Caserta, Foggia e Salerno, i Comuni di Alberobello (Bari), Benevento, Matera, Monte Sant'Angelo (Foggia) Noto (Siracusa), Barumini (Su), i Liberi Consorzi Comunali di Siracusa ed Enna e le Città Metropolitane di Bari e Palermo. Al centro del progetto il portale internet www.unesconet.eu che, con un'app dedicata, offre servizi e informazioni per il turista, con la visita virtuale dei luoghi patrimonio dell'Umanità dei 14 siti del Mezzogiorno, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori e la possibilità di costruire itinerari personalizzati con l'utilizzo dell'Unesco Trip planner. Uno dei cardini del progetto è #UNESCOfestivalexperience (il cui direttore artistico è Gaetano Stella): primo festival dei siti Unesco del Sud, che si svolgerà da 21 luglio al 14 settembre nei 14 siti Unesco. Il progetto "sarà sviluppato - è stato spiegato - su più segmenti con l'obiettivo di attivare una rete per promuovere attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, l'offerta delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche dei territori".
ansa

Alla scoperta dei nuovi siti patrimonio Unesco

GULANGYU (CINA) - Nel mondo sono oltre un migliaio i patrimoni dell’umanità, e ogni anno l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura riceve svariate decine di candidature per nuovi siti. Per essere selezionato, il sito deve essere di inestimabile valore e rientrare almeno in uno dei dieci rigidi criteri richiesti. Quest’anno l’Unesco ha annunciato 21 nuovi siti patrimonio dell’umanità, di cui 3 naturali e 18 culturali, disseminati in vari angoli del pianeta, dai ghiacci della Groenlandia al deserto del Kalahari, dalle Ande ai templi cambogiani.
Per celebrare l’introduzione di queste nuove meraviglie culturali e naturali,Booking.com ha selezionato alcuni dei siti più straordinari, a volte situati in zone piuttosto remote, ma sempre nei pressi di una struttura in cui poter soggiornare.
Los Alerces National Park (Argentina)
Il parco nazionale di Los Alerces sorge sulle Ande, nella provincia argentina di Chubut ed è una delle nuove aree naturalistiche protette dall’UNESCO. Il nome deriva dai numerosi “alberi alerce” che lo popolano, in un paesaggio composto da vaste foreste, prati alpini e meravigliosi fiumi e laghi. Il parco ospita anche diverse specie in via di estinzione, come la lontra provocax, lo huemul della Patagonia e il cervo puda puda.
Dove soggiornare: Laguna Larga Lodge Lago Futalaufquen - Il Laguna Larga Lodge è situato in una tenuta di 120 ettari all’interno del parco nazionale, a poco meno di 5 km dallo splendido lago di Futalaufquen e a pochi passi dal lago di Laguna Larga. 

Zona del tempio di Sambor Prei Kuk, sito archeologico dell’antica Ishanapura (Cambogia)
Isanapura era la capitale del regno di Chenla, fiorito tra la fine del VI e l’inizio del VII secolo. Oggi è ancora possibile ammirare le rovine di decine di templi ed edifici presso il sito archeologico di Sambor Prei Kuk nella provincia di Kompong Thom. L’architettura e l’arte che si svilupparono in questi luoghi posero le basi per l’inconfondibile stile Khmer del periodo Angkor, che si riconosce nei templi a forma ottagonale e nei colonnati, architravi e frontoni meravigliosamente decorati. 
Dove soggiornare: Sambor Village Hotel Kompong Thom - Affacciato sul pittoresco fiume Stung Sen, il Sambor Village Hotel sorge a meno di 600 metri dal centro di Kompong Thom e a 40 minuti in auto da Sambor Prei Kuk. Secondo i viaggiatori di Booking.com, questo è l’hotel con il miglior rapporto qualità-prezzo a Kompong Thom.

Gulangy, uno storico insediamento internazionale (Cina)
Isoletta situata nell’estuario del fiume Chiu-lung, al largo della costa dello Xiamen, Gulangyu vide arrivare i primi visitatori stranieri nel 1842, quando il porto di Xiamen fu aperto al commercio internazionale, e nel 1903 divenne addirittura un insediamento internazionale. Questo scambio culturale è visibile negli eccezionali stili architettonici dell’isola, come l’Amoy Deco. Con oltre 10 milioni di visitatori all’anno, Gulangyu è una nota meta turistica ed è raggiungibile in traghetto dal centro di Xiamen in soli 5 minuti. L’accesso ad auto e biciclette è vietato.
Dove soggiornare: Flower Yard Inn Xiamen Gulangyu Anhai Garden Branch. Situata a Guilangyu, a meno di 2 km dal porticciolo dei traghetti di Huangu, questa locanda si trova a non più di 4 km dal tempio di Nanputuo, che può essere visitato con una delle escursioni organizzate dallo staff. E' una delle strutture con le migliori recensioni degli ospiti per la posizione.

Taputapuātea (Polinesia francese)
Taputapuātea è un comune della Polinesia francese che si estende sulla parte orientale dell’isola di Ra’iatea. È considerato il centro del triangolo polinesiano ed è formata da Avera, Puohine e Opoa, dove si può ammirare il “marae”, luogo sacro che rappresenta un centro cerimoniale, politico e funerario per il popolo Ma’ohi. Fondato 1000 anni prima dell’era volgare e restaurato nel 1994, consiste di un ampio cortile pavimentato e affacciato sul mare, di una grande pietra verticale e di diversi tiki. È uno dei marae più grandi e importanti del mondo.
Dove soggiornare: Fare Oviri Lodge Opoa - Il Fare Oviri Lodge affaccia sulla propria spiaggia privata e offre bungalow in stile polinesiano con patio privato e una splendida vista sulle montagne e sul mare. La struttura ha ottime recensioni per la gentilezza dello staff! L’Oviri Lodge dista poco meno di 5 km dal marae di Taputapuātea.

Cattedrale e Monastero dell’Assunzione sull’isola-città di Sviyazhsk (Russia)
Sviyazhsk è un’isola e una città della Repubblica del Tatarstan, in Russia, fondata nel 1551 da Ivan il Terribile e utilizzata come avamposto per la sua conquista del Kazan Khanate. In origine non era un’isola, ma quando fu creato il Bacino di Samara, i terreni tutt’intorno furono inondati. Esiste tuttavia una strada che ancora collega Sviyazhsk alla terraferma. Sull’isola si trovano la Cattedrale e il Monastero dell’Assunzione, entrambi risalenti al XVI secolo. La cattedrale è caratterizzata da affreschi originali, tra gli esempi più rari di pittura muraria ortodossa orientale.
Dove soggiornare: Hotel Complex Dejavu Innopolis  - L’Innopolis Hotel Complex Dejavu si trova a Innopolis, un parco tecnologico che ha acquisito lo status di città nel 2014. Situato a 30 minuti in auto da Sviyazhsk e Kazan, è apprezzato particolarmente per la posizione.

Paesaggio Culturale del Khomani (Sud Africa)
Il Paesaggio Culturale del Khomani si trova nel deserto del Kalahari, nell’Africa meridionale, ai confini con la Namibia e il Botswana. Il popolo nomade ǂKhomani San fu il primo a insediarsi in Sudafrica e imparò ad adattarsi alle dure condizioni climatiche del deserto e ad altre caratteristiche geografiche dell’ambiente. Imperdibile una visita al Kalahari Gemsbok National Park per farsi un’idea del Paesaggio Culturale del Khomani.
Dove soggiornare: Xaus Lodge, Parco transfrontaliero Kgalagadi - Lo Xaus Lodge si trova nel Kalahari Gemsbok National Park, che fa parte del Parco transfrontaliero Kgalagadi. Il lodge è proprietà di alcune comunità autoctone sudafricane e gli chalet sono progettati secondo il modello delle dimore tradizionali e una vista sulle diverse specie animali nell’acqua. È possibile esplorare la vegetazione circostante o visitare il villaggio del popolo San. Gli ospiti di Booking.com hanno apprezzato la gentilezza dello staff.

ansa

I viaggi dello spirito più efficaci: dal Gange a Compostela

Quando si parla di viaggi spirituali si viene incontro ad un’esigenza che sta prendendo sempre più piede nella società occidentale. Sarà per la crisi economica, sociale e finanziaria che sta mettendo in discussione il nostro essere, ma sono molte le persone che vanno alla ricerca di se stesse, interpretando il viaggio come una rinascita, un cambiamento di vita, un pellegrinaggio che diventa il punto di partenza per ricominciare da capo. L’India rimane sempre la destinazione regina per questo tipo di esperienze: se la località di Maha Kumbh è apprezzata da pellegrini che arrivano da ogni parte del mondo ed ogni 12 anni offre lo spettacolo della suggestiva unione dei fiumi sacri Ganga e Jamuna, le città gemelle di Mathura e Vrindavan sono celebri perché la prima ha dato i natali a Lord Krishna, celebrato con la maestosità del Tempio Krishna Janmasthan, la seconda è la località della sua giovinezza.

Uno dei sei luoghi più sacri per l’induismo è l’antica città di Haridwar, detta la Porta di Dio, ai piedi delle alte vette dell’Himalaya dove, al tramonto e all’alba, i fedeli si radunano per bagnarsi nelle acque sacre in segno di devozione e di purificazione. Varanasi è un’altra realtà affascinante e complessa carica di una forza mistica senza eguali poiché città di Lord Shiva, mentre a rendere lo stato del Punjab luogo sacro per eccellenza è il Tempio d’oro di Amritsar, l’Harmandir Sahib, considerato il tempio più sacro della religione sikh che, come la Mecca per i musulmani, deve essere raggiunto almeno una volta nella vita. Ci sono quattro entrate al tempio, a simboleggiare l’importanza dell’accettazione e dell’apertura: infatti vi può accedere chiunque, indipendentemente dalla religione, dal colore, dal credo o dal sesso, basta che segua le poche regole di non bere alcol, mangiare carne, fumare sigarette e assumere droghe, avere la testa coperta in segno di rispetto e lavarsi prima i piedi nel piccolo lago d’acqua.

Si cambia continente per arrivare a Gerusalemme, crocevia di religioni oltre che di culture e tradizioni: il percorso spirituale profondo porta ai luoghi simbolo come la Moschea di Omar, la Basilica dell’Agoniao il Santo Sepolcro. In Europa si ritagliano un posto di primo piano Medjugorje, il piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina che fino a pochi anni fa era pressochè sconosciuto; Lourdes, considerata luogo sacro sin dal 1858 quando la Vergine Maria è apparsa nella grotta di Massabielle alla piccola Bernadette;Fatima e Santiago de Compostela che richiamano anche i più giovani, perfetti per confrontarsi con se stessi. Dopo ogni viaggio con queste modalità si torna a destinazione profondamente mutati, se non nel corpo sicuramente nello spirito.
La Stampa