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Fiere di Parma. Dal Salone del Camper suggerimenti per la scoperta di alcune destinazioni italiane



Centomila metri quadrati e oltre 300 espositori per la 14^ edizione del Salone del Camper, in programma dal 9 al 17 settembre 2023, organizzata da Fiere di Parma in collaborazione con APC, Associazione Produttori Camper. Non si tratta solo dell’appuntamento più atteso per chi ama le vacanze in movimento, ma la principale fiera italiana (seconda in Europa) del caravanning e del turismo open air. Il Salone del Camper, con i suoi 5 padiglioni più le aree esterne, sarà l’evento di traino di un mercato in continua crescita, grazie alla presenza dei più importanti produttori italiani ed europei di veicoli ricreazionali e dei marchi leader nella componentistica e nelle attrezzature e accessori da campeggio.

L’expo, visitata lo scorso anno da oltre 110.000 visitatori (+10% sul 2021) attratti dalle novità di costruttori provenienti da ben 15 paesi, si presenta nel 2023 sempre più anche come happening per i viaggiatori e per le aziende che gravitano attorno all’universo del turismo open air e delle vacanze sane, a contatto con la natura. Il focus naturalmente sarà su caravan e camper, con le altre sezioni che completano l’offerta: Area shopping (prodotti per i piccoli spazi), Accessori per il camping e Percorsi e Mete riservato alle proposte turistiche e alla Strada dei Sapori con le eccellenze dell’enogastronomia artigianale. Non mancano poi le attività di corollario: per i più piccoli, gli sport da provare, i corsi di Pilates, i test di bike, le prove di Agility e i giochi per gli animali da compagnia.

Ecco le prime 6 regioni scelte dal Salone del Camper come destinazioni a misura di camperista. Si parte dal Friuli Venezia Giulia con Sportland, itinerari in Carnia dedicati agli sport outdoor; si prosegue in Emilia Romagna alla scoperta della Food Valley che da Reggio Emilia arriva a Parma passando per Felino e Langhirano; si fa sosta nelle Marche con una spiaggia al giorno da Fano a San Benedetto del Tronto; si arriva in Abruzzo per attraversare la Costa dei trabocchi; si visitano i borghi molisani passando per i tratturi e si scende in Sicilia sulla via dei Fenici

Fonte: comunicato stampa

Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci  - turismoculturale@yahoo.it 


Emergono resti a Fano, forse è la Basilica di Vitruvio

 

 - La Basilica di Vitruvio, architetto attivo nella seconda metà del I sec. a.C, citata nel suo trattato 'De Architectura' potrebbe essere stata finalmente trovata.

Sono emersi a Fano (Pesaro Urbino), a seguito di lavori edili, i resti di un importante edificio con funzione pubblica di epoca romana, nell'area in cui, secondo alcuni, sarebbe localizzata la celebre basilica. I funzionari della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ancona-Pesaro Urbino e il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale hanno eseguito delle rilevazioni con un drone sui resti di un importante edificio pubblico romano ricco di marmi pregiati.
    Le osservazioni, fa sapere la Soprintendenza, hanno consentito di definire con più precisione le aree di intervento e fornire una completa panoramica della parte del sito venuta alla luce. La collocazione, la tipologia della struttura, la ricchezza della pavimentazione e la presenza, anche sulle pareti dei locali, di coperture marmoree, permette di ritenere che possa trattarsi di un importante edificio pubblico romano di epoca augustea (I sec. a.C. - I sec. d.C.). "Non si esclude che possa, addirittura, trattarsi della Basilica di Vitruvio - dice all'ANSA l'archeologa della Soprintendenza Ilaria Venanzoni -.
    Non resta che attendere le risultanze di una più approfondita attività di scavo e analisi del complesso". (ANSA).

Riapre a Fano il Museo della via Flaminia Multiproiezioni, app immersive, tavoli touch, ricostruzioni in 3D

 

FANO - Multiproiezioni, app immersive, tavoli touch, ricostruzioni in 3D. E’ un museo senza opere, completamente virtuale, ma coinvolgente e suggestivo, quello che riapre i battenti nella città di Fano, in provincia di Pesaro Urbino. Ospitato nella splendente ex chiesa medievale di San Michele e adiacente l’Arco di Augusto, proprio là dove la via Flaminia entrava in città, tracciando il decumano massimo, per poi proseguire fino a Rimini. Un luogo dove, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, poter rivivere lo splendore della Fano romana, snodo strategico sull’Adriatico, e censire il patrimonio archeologico sparso lungo la via Flaminia.

Ecco quindi rinascere virtualmente, grazie a una nuova grandiosa proiezione a parete, le strade e i monumenti dell’antica Fanum Fortunae (così chiamata per via di un famoso tempio dedicato alla dea Fortuna), insieme al basolato della via Flaminia.

Ma anche seguire, lungo le mura della porta augustea, videointerviste con alcuni studiosi del settore, primo tra tutti Pierre Gros, uno dei massimi esperti di architettura romana antica.

Per poi incontrare nella postazione Oculus Go, in un vis à vis virtuale, il grande architetto Vitruvio, pronto ad accompagnare il visitatore all’interno della sua Basilica: visto che Fano è l’unica città dove l’artista documenta, in quel che resta del suo celebre trattato De Architectura, di aver costruito effettivamente un edificio. Tutto da scoprire grazie ad appositi occhiali in grado di immergersi in una realtà aumentata.

Da non perdere infine le ricostruzioni in 3D, inquadrando con appositi tablet le planimetrie a disposizione, e i totem con i video sulla storia del complesso del San Michele.

“E’ un museo unico in Italia, dove è presente una sintesi di tutte le tecnologie oggi a disposizione”, spiega Paolo Clini, ordinario di Storia dell’architettura antica e documentazione digitale del patrimonio all’Università Politecnica delle Marche e responsabile scientifico del progetto. “Tecnologie che vengono declinate per la trasformazione spettacolare e coinvolgente di un patrimonio reale. Perché contestualizzando i resti archeologici facciamo capire cosa esisteva prima: ridando non solo vita a quelle che agli occhi sono solo pietre ma ricostruendo anche siti che non si possono più vedere”. Insomma, un museo - macchina del tempo che permette di muoversi nella città romana e tra i suoi monumenti, visitabile anche sul sito https://distori.org/VIRTUAL_TOUR/MuseoVirtualeFlaminia/index.html

E poi c'è la visita "reale". "Il virtuale non fa altro che aumentare l’aspettativa”, spiega Clini. “E’ una sorta di antipasto: viene anticipata una bellezza che poi si desidera di andare a scoprire".

Non è un caso quindi che Fano sia entrata far parte dell’Itinerario della Bellezza, progetto di marketing territoriale che vede coinvolti 13 comuni della provincia, ideato da Confcommercio Pesaro Urbino/Marche Nord per condurre turisti curiosi negli angoli più suggestivi del territorio.

“Il rinnovato Museo della via Flaminia di Fano, con tutte le sue soluzioni tecnologiche, può diventare il punto di riferimento per un turismo di nicchia come quello archeologico e quindi un volano importante per la destagionalizzazione”, ha dichiarato il direttore di Confcommercio Pesaro Urbino Amerigo Varotti, presente alla riapertura. “Fondamentale è però una gestione museale che si dedichi non solo alla apertura dei locali ma anche ad un’adeguata attività di promozione”.

ansa