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A Cibus oltre 1.000 novità di prodotto che tracciano le nuove rotte del food

 (Parma, 29 aprile 2024) – Sostenibilità, benessere, nuovi sapori e ingredienti (spesso DOP e IGP). E ancora tradizione, contaminazione e reinterpretazione del gusto. È il viaggio di Cibus 2024 tra le nuove rotte del food. 

La 22esima manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy (Fiere di Parma 7 -10 maggio), frutto della consolidata collaborazione con Federalimentare, permette di scoprire le novità di prodotto che disegnano la mappa delle principali tendenze dell’alimentare italiano dei prossimi anni e che troveremo presto a scaffale: Health & Wellness, Taste of the world, Back to Nature, All Local e Comfort First.

Le oltre 1.000 novità di prodotto presenti a Cibus - 100 delle quali esposte nell’Innovation Corner - evidenziano il forte trend legato a salute e benessere, tanto che il cosiddetto Health & Wellness è un vero e proprio trend con tutta una serie di prodotti in grado di migliorare sia il fisico che la mente. 

Cibus conferma come il 2024 si possa considerare l’anno del collagene. Il proteico che già spopola tra i bar di Parigi, nella kermesse di Parma si allarga ad altri ambiti. Lo ritroviamo per esempio nel brodo proteico di carne mista a base di ingredienti 100% naturali senza glutammato, né conservanti ed anche senza glutine, a conferma di quanto resti ancora centrale il trend del freeform. Collagene protagonista anche nelle barrette ad elevato contenuto proteico, vegetariane e gluten free o nelle bevande senza zucchero. L'attenzione al benessere passa anche dai  condimenti ad alta densità a base di aceto e succo di rosa canina (ricca di vitamina C), dai  primi ad alto contenuto proteico e ricchi di fibra, come la pasta con i lupini e il macinato plant-based, pure ricco di fibre e proteine, adatto per polpette e condimenti per lasagne e pasta.  All’insegna del gusto, della sostenibilità e del benessere anche i trancetti di tonno a base di soia, 100% plant based, lavorati e confezionati completamente in Italia. 

A metà tra  green e wellness, la farina di pomodoro che, recuperata dal processo di produzione della passata di pomodoro, favorisce l’economia circolare. Tornando al mondo beverage, da provare l’acqua all’anguria, pensata in particolare per i bambini, che dà sapore all’acqua senza l’aggiunta di dolcificanti o la camomilla con griffonia, per un  effetto benefico sul sonno ma soprattutto sull’umore. 

Tendenza Taste of the world 

Cibus è anche un viaggio tra sapori e ingredienti del mondo, che spesso incontrano alcuni prodotti rinomati dell’agroalimentare italiano. Come il primo chutney - una salsa agrodolce di origine indiana - prodotta con aceto balsamico di Modena IGP o  il sale rosa dell’Himalaya al tartufo nero estivo. 

Dal tetto del mondo all’Oceano Indiano con il profumatissimo olio taggiasco alla vaniglia bourbon del Madagascar. Un viaggio che prosegue verso oriente con la salsa al curry, il popolare street food cinese Bao (i  panini cotti al vapore) e la sushi mayo. E si chiude con una contaminazione di geografie con la confettura di albicocca, mango e frutto della passione.

Tendenza Back to Nature 

Le oltre mille novità di prodotto testimoniano l’attenzione sempre maggiore delle aziende ai temi della sostenibilità e del consumo responsabile, in linea con gli obiettivi Esg tracciati dalla Nazioni Unite. 

Un back to nature che vede per esempio il debutto dell’uovo vegetale, un mix a base vegetale per la preparazione di ricette sia dolci che salate. E la reinterpretazione di ricette tipiche della tradizione italiana, come la farinata, che diventa uno snack con le sfogliatine croccanti di ceci. Restando negli snack: i crispy-veg-polli di patate e barbabietola presenti nella loro forma naturale, i gnocchi-pops da usare in alternativa alle patatine e i legumi tostati ricoperti di cioccolato. 

Guardando a salse e condimenti insieme alla maionese di soia alla cipolla, abbiamo il condimento balsamico rosé al tartufo, 100% naturale, ottenuto con pregiati mosti di uva Ancellotta, affinati in botti di rovere; il condimento balsamico bianco all’acero, il condimento agrodolce al lampone e il sugo allo zafferano. 

Tra i “primi” da segnalare il riso rosa -  frutto della lavorazione di una particolare varietà di riso nero integrale che, sottoposta a pilatura, dona ai suoi chicchi, il peculiare colore rosato; tra i formaggi invece l’erborinato ai frutti di bosco in purea di melagrana siciliana e il pecorino stagionato sotto foglie di noce.

Tendenza All Local

Dalle tendenze delle cucine del mondo a quelle all local, che vedono spesso abbinare grandi eccellenze del nostro agroalimentare, anche DOP, come il basilico genovese con il lardo di colonnata, un tributo all’artigianalità cha caratterizza l’alimentare italiano. 

Si resta nei prodotti DOP con lo squacquerone di Romagna servito con erbette di campo e i taralli gourmet al parmigiano reggiano. Da segnalare anche la burrata ‘nduja, un tripudio di puro gusto italiano, utilizzabile anche in microonde grazie a un innovativo packaging o la ’nduja presente anche con carne di bovino certificato Halal. 

Dalla Calabria al mare di Sardegna con la polpa di granchio blu, un prodotto lavorato totalmente in loco, per passare  alla Puglia con gli spaghetti - realizzati con grani 100% local - da cuocere in soli 2 minuti senza alcuna perdita del gusto, grazie alle sue scanalature. Tra i condimenti l’aglio Nero di Voghiera, mentre lato beverage è presente l’acquavite di birra artigianale da filiera agricola italiana, distillata in modo del tutto artigianale. 

Novità anche nel comparto delle olive da tavola, che si arricchisce con la Nocellara, una delle più buone e pregiate cultivar biologiche di olive verdi italiane, in versione non denocciolata.

Tendenza Comfort first

Dal dolce al salato è il comfort first, dove  il cibo diventa un piacere e i prodotti si fanno  curiosi, come i lecca-lecca musicali, un mix di tecnologia e caramelle. Questi deliziosi lecca-lecca non solo offrono un'esplosione di gusti, ma hanno anche una sorpresa: l'innovativa tecnologia audio a conduzione ossea integrata che riproduce brani orecchiabili mentre li gusti.

Non meno curioso il “Tartufami”, un  salame al tartufo con copertura a base di parmigiano.Il mondo del comfort first presenta anche coloratissimi petali di rosa rossa commestibili, disidratati a freddo. Tra le novità le gocciole in formato finger, il plum cake arricchito con yogurt e polvere di grillo e il burro al gambero rosso di Mazara del Vallo, che crea un'armonia assoluta per il palato ed un pieno appagamento per gli amanti del crostaceo.Tra i prodotti Comfort first anche i filetti di alice delicious, pescati in maniera tradizionale e confezionati in modo sfuso per facilitarne l’utilizzo come condimento sulla pizza. 

Horeca

Tra le novità le cannucce di gelatina assortite, ai gusti fragola, ciliegia, mela, uva. I  condimenti vedono protagonista il tartufo, che troviamo abbinato al carpaccio in acqua di mare e a un insaporitore sempre a base di acqua di mare. Diventa condimento il famoso cocktail Moscow Mule, a base di aceto, ginger e lime per esaltare il gusto di tartare di carne e pesce. Novità anche l’olio affumicato nero, ricavato dalla polvere di carbone di  bamboo vegetale.

Gli spalmabili presentano una maionese al rafano che arricchisce e rende più gustosa ogni genere di portata, e una crema di champignon tritati, olive nere e scaglie di tartufo nero estivo. Continua infine il successo dei formaggi spalmabili, a base di pecorino, parmigiano e ancora l’onnipresente tartufo. 

Un menù tra innovazione e tradizione da chiudere gustando un caffè limited edition ispirato alla serie TV “Bridgerton” in onda su Netflix.

Cibus (Fiere di Parma, 7 -10 maggio)

 


Cibus 2024 Agroalimentare, l’export continua a sostenere il settore

Nel 2023 è aumentato il valore dell’export, che supera i 52 miliardi di euro, ma calano leggermente i volumi. I dati presentati in occasione del lancio della 22esima edizione di Cibus, al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Il Ministro Francesco Lollobrigida: "Cibus rappresenta senz'altro un momento per affermare il nostro modello alimentare come riferimento globale"

Lo sviluppo internazionale coniugato ad un aumento della competitività sono e restano la ricetta vincente delle Imprese Agroalimentari Italiane per continuare ad aumentare le loro quote rispetto ai diretti concorrenti e combattere l’inflazione.

I numeri della 22esima edizione di Cibus superano tutte le manifestazioni precedenti segnando un nuovo record per le Fiere del Settore in Italia: Più di 3.000 brand presenti e 2.000 top buyer internazionali provenienti dai principali mercati obiettivo. Per guardare al futuro del Settore Fiere di Parma e Università Cattolica lanciano il nuovo Food Global Monitor.

(Roma,19.03.2024) – Per continuare a crescere l’agroalimentare made in Italy deve guardare all’estero e al futuro. Sta emergendo infatti un mix di fattori che possono rappresentare un rischio ma anche una opportunità per le nostre imprese: volatilità materie prime, costi energetici, polarizzazione dei canali distributivi. Un made in Italy sempre più presente sulle tavole di tutto il mondo e consapevole di un ruolo guida sul piano della qualità e sostenibilità si presenterà al gran completo in occasione della 22esima edizione di Cibus (Fiere di Parma, 7 -10 maggio), come illustrato oggi al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida.

"Il made in Italy è l'insieme delle migliori qualità che possiamo offrire. Dobbiamo raccontare al resto del mondo l'eccellenza del sistema agroalimentare italiano facendo conoscere sempre di più i nostri prodotti. L'export rappresenta un asset primario per l'economia della Nazione, per questo è fondamentale creare occasioni, in cui incontrarsi e discutere dei nuovi scenari e delle nuove strategie per il settore. Cibus, che ho avuto modo di presentare a inizio marzo in Giappone insieme al presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas e all’ambasciatore Gianluigi Benedetti, rappresenta senz'altro un momento per affermare il nostro modello alimentare come riferimento globale", dichiara il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

Nel 2023 l’export, secondo i dati Istat, nonostante un leggero calo dei volumi ha registrato un valore pari a oltre 52 miliardi di euro, con un aumento del +6,6% rispetto al 2022.

L’orizzonte del settore è molto incerto a livello globale per l’incertezza degli scenari internazionali, ma anche delle normative intra ed extra UE. Nonostante la  riduzione dei margini e del reddito disponibile, il rischio di nuovi dazi e di legislazioni iper restrittive, le aziende del settore continuano ad investire e innovare guardando con crescente attenzione alle esigenze del consumatore e del pianeta, come dimostrano le migliaia di prodotti che saranno esposti a Cibus 2024 per ridare valore a categorie messe a dura prova dalle guerre e dalla crisi climatica.

"Federalimentare è onorata di contribuire, insieme a Fiere di Parma, alla realizzazione di Cibus 2024. Un’edizione che si preannuncia da record, come dimostra il numero dei partecipanti. Per la Federazione si tratta di un’importante occasione in quanto l’industria alimentare, oltre a generare prodotti e occupazione, con le sue attività contribuisce alla sicurezza alimentare e al benessere degli italiani, a dimostrazione del suo elevato valore sociale. L’industria alimentare italiana, inoltre, si presenta a Cibus 2024 come un comparto sano, in costante crescita e che gode di grande fiducia da parte dei consumatori. Tale fiducia si riflette anche all’estero, dove l’industria alimentare italiana sta conquistando sempre più mercati, contribuendo ad esportare il Made in Italy e lo stile di vita italiano nel mondo", dichiara il Presidente di FederalimentarePaolo Mascarino.

I prezzi alimentari al consumo purtroppo per fattori esogeni alle imprese - secondo i dati di Federalimentare - corrono così più dell’inflazione: una tendenza che contraddice le antiche doti calmieratrici del settore e che si evidenzia anche nei primi mesi del 2024. Nel 2023, a fronte di un’inflazione media del 5,7%, i prezzi al consumo del comparto si sono attestati al +9,8% e questi aumenti non riusciranno a coprire l’impennata dei costi di produzione.

Segnali ulteriori di vulnerabilità emergono guardando anche le macro quotazioni internazionali delle materie prime agricole, che nel decennio 2014 - 2024 sono tutte cresciute a doppia cifra (Fonte Banca Mondiale). 

Elementi che si sommano, secondo Federalimentare, alle tensioni delle importazioni cerealicole che – anche a causa del conflitto Ucraino – sono ad alto rischio con evidenti conseguenze sulla volatilità dei prezzi dei prodotti che sono alla base della dieta mediterranea.

Un caso emblematico per esempio è rappresentato dall’olio extravergine di oliva, dove il raddoppio dei costi della materia prima, e quindi l’aumento esponenziale dei prezzi del prodotto finito, ha costretto un consumatore italiano su 3 ha ridurne il consumo, come ha rilevato una recente ricerca presentata in occasione del Cibus Lab a Bitonto lo scorso 8 marzo.

"C’è una mutazione negli assetti fieristici e nella loro internazionalizzazione che vanno cavalcati perché altrimenti rischiamo di restare indietro rispetto agli altri paesi; non è solo questione di dove possiamo arrivare sfruttando questi mutamenti ma dove rimarremmo se non lo facessimo. Sia un esempio quanto sta accadendo nel panorama delle piattaforme fieristiche fuori dall’Italia legate al mondo del vino. Eventi come Cibus sono molto importanti per fare il punto sulla situazione dei mercati domestici ed internazionali, ma anche l’opportunità, soprattutto per le PMI, per iniziare o accrescere il proprio percorso di internazionalizzazione, rafforzando la presenza e individuando nuove opportunità e nuovi mercati", afferma Matteo Zoppas, Presidente di ICE.

"Le fiere - continua - sono il punto di incontro tra buyer esteri, che arrivano in italia anche grazie all’Agenzia ICE, e gli imprenditori italiani, soprattutto quelli delle PMI, che hanno la possibilità di stringere i rapporti e concludere contratti che in alcuni casi potrebbero far raddoppiare il fatturato in pochi anni. Stiamo assistendo ad una forte accelerazione di tutto il Sistema paese, attraverso l’intensa collaborazione tra ICE, CDP, Sace e Simest, sotto la guida dei ministeri coinvolti che anche loro stanno serrando i ranghi, nel sostegno agli imprenditori che vogliono andare all’estero. Un esempio della capacità di far sistema è senza dubbio l’operazione che ha portato la pasta italiana nello spazio e che rappresenta un’opportunità promozionale incredibile per la cucina italiana soprattutto se la colleghiamo alla candidatura a Patrimonio immateriale UNESCO promossa dai ministri Sangiuliano e Lollobrigida. Dobbiamo essere bravi a sfruttare queste attività di promozione perché la cucina italiana non è solo valore numerico ma ha un ruolo ed un valore strategico per l’Export italiano nel mondo", conclude Zoppas.

Esempi che evidenziano nel complesso come l'Industria alimentare nazionale, nonostante sia strutturalmente “ostaggio” dei trader internazionali per circa un terzo delle materie prime, continua a competere e a crescere grazie ad una straordinaria flessibilità e creatività che ha consentito ai consumatori italiani di non impoverire troppo il proprio carrello della spesa e ai distributori internazionali adattare rapidamente i propri assortimenti per non perdere troppi volumi.  

Il futuro del Made in Italy Alimentare - afferma Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma - dipenderà dalla sua capacità di continuare ad innovare e investire restando fedele a tradizioni e territori. Dall’osservatorio privilegiato di Cibus siamo molto fiduciosi rispetto alla consistenza delle nostre imprese e dei nostri prodotti. Negli ultimi anni abbiamo ulteriormente incrementato il value for money della nostra offerta che diventa sempre più interessante per le principali geografie del nostro export a tutto vantaggio della bilancia commerciale e delle varie filiere”.

In questa chiave Cibus ha promosso e realizzato un Osservatorio sul settore food, che Fiere di Parma svilupperà in collaborazione con il CERSI, Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un Monitor per offrire a imprenditori, manager e policy-makers un quadro costantemente aggiornato sull’andamento internazionale del settore food, fornendo indicazioni utili ai fini della ricerca di opportunità di sviluppo commerciale nei mercati esteri attraverso una metodologia comparata e costantemente aggiornata.

Già in occasione del salone verrà presentato in anteprima un primo nucleo di dati della ricerca volta ad analizzare i trend della competitività delle principali regioni del mondo (Europa, America, Asia). Uno studio che vedrà la sua piena realizzazione in autunno, con l’analisi dei dati sulle esportazioni di 11 Paesi chiave: Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Polonia Belgio, Paesi Bassi, USA, Cina, Brasile e Thailandia. L’obiettivo è fare un assessment sulla competitività internazionale di ciascun paese, attraverso l’analisi dell’evoluzione della posizione competitiva negli ultimi cinque anni e dei principali mercati di destinazione dei prodotti alimentari.

 

CIBUS 2024. IL FORMAT

La manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy, frutto della consolidata collaborazione tra Fiere di Parma e Federalimentare, presenta una 22esima edizione che quest’anno supererà ogni altra per numero di espositori (oltre 3.000 brand e una lista di attesa di 600 aziende) e per la presenza di buyer della grande distribuzione italiana e internazionale - ad oggi quasi 2.000 già registrati - provenienti da mercati come Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente. Il 2024 sarà inoltre l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina, la grande assente durante la pandemia, e un’importante delegazione dal Giappone. 

Cibus - 120mila mq di superficie espositiva distribuita su 8 padiglioni - offrirà uno spaccato completo del settore alimentare italiano, presentando in fiera tutto il meglio dei principali settori dell’Agroalimentare Made in Italy:  formaggi e derivati del latte, carni e salumi, gastronomia e prodotti surgelati, oltre alla sezione grocery, con pasta, dolci, conserve e condimenti, pilastro del nostro export agroalimentare.

A Parma, grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, saranno infatti presenti buyer, category manager e responsabili acquisti delle più importanti catene di supermercati, tra cui hanno già aderito Loblow e Metro Canada, Albertsons, Central Market, H-E-B, Hy-Vee, Walmart, Whole Foods Market USA (dal Nord America); Grupo Pao de Açucar, Alkosto, Tottus e Cencosud (dal Sud America); Billa, Rewe, Spar, Colruyt, Metro, Iki, Maxima, Hanos, Jumbo Supermarkten, Auchan Retail, Sonae, Eroski, Manor, Migros, Marks & Spencer, Ocado, Waitrose (dall’Europa); Aeon, Itochu, Kato Sangyo, Ok Corporation, City Super Shanghai, Hyundai Green Food, Lotte Mart, Nongshim (dall’Asia); Lulu Group, Shufersal (dal Medio Oriente), Pick n Pay, Woolworths, Coles da Sud Africa e Australia.

Saranno altresì presenti le realtà di riferimento a livello internazionale per l'horeca, così come gli importatori e i distributori chiave per il Made in Italy nel mondo, tra questi per esempio Kehe Distributors, US Food, Baldor, Atalanta, Sysco, Bidfood, Angliss, Classic Fine Food, Sodexo, Winterbotham Darby, AMS Sourcing, Dagab, Haugen Gruppen, Coop Trading, Sligro, Transmed, Choitrams, Truebell, Ali bin Ali, Bright View, COFCO, Emporium Corporation, Giraud Restaurant System, Monte Bussan Global Pacific Victory, Gourmet Partner, Food Gallery Limited, Jagota.

Una nutrita presenza internazionale, risultato del roadshow che Cibus ha sviluppato nell’ultimo anno nei principali mercati insieme ad Agenzia ICE. Un tour globale che ha già toccato Colonia, Shanghai, Las Vegas e che vedrà tra le prossime tappe Dubai e Tokyo, per concludersi tra giugno e ottobre a New York (USA) e Parigi.

Tantissimi i Top Buyer che potranno vivere l’esperienza immersiva dei Cibus Destination, un programma di retail e technical tour altamente coinvolgenti, organizzati nel territorio e all'interno delle aziende della Food Valley.
Previsti anche tour on site, tra gli stand di Cibus, con  visite e degustazioni dedicate alle richieste ed esigenze specifiche dei top buyer italiani ed esteri.
Prodotti regionali, fuori casa, innovazione, prodotti di nicchia e per il segmento fine dining: sono solo alcuni percorsi di scoperta che guideranno i visitatori professionali tra gli stand della fiera.

Lo spazio, collocato strategicamente all’ingresso del padiglione 7 (ingresso Ovest), ospiterà alcune aree di successo di Cibus, come l’Innovation Corner – la vetrina espositiva delle novità di prodotto presentate in fiera dagli espositori – e la Startup Area nata in collaborazione con Le Village di Crédit Agricole.

Per la prima volta a Cibus  “T-OWN”: un progetto che, in modo originale, presenterà le idee e le iniziative messe in campo dalle aziende agroalimentari per informare i consumatori finali delle caratteristiche sociali, energetiche e nutrizionali dei singoli prodotti.
Una call for ideas progettata dallo spin off T_OOL.

Tra le anticipazioni, anche un ricco programma di convegni e iniziative dedicato all’Authentic Italian Food&Beverage. Il focus interesserà tre grandi filoni tematici: i nuovi equilibri tra distribuzione e industria di marca, esplorando le ricadute sulla filiera dopo i recenti patti anti-inflazione; la protezione e valorizzazione del patrimonio gastronomico tradizionale attraverso il confronto delle diverse esperienze e best practice dei consorzi nazionali ed esteri; i percorsi tematici negli spazi di Cibus dedicati agli operatori dell’Ho.Re.Ca.

Fonte: Ufficio stampa Cibus I Mirandola Comunicazione

(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)

Al via Cibus 2014 Parma diventa capitale del food. Fino all'8 maggio di scena la grande rassegna del made in Italy

2700 aziende alimentari italiane, dai colossi del food alle piccole imprese familiari, attendono 10mila operatori commerciali provenienti da 115 Paesi, aspettando l'Expo. Il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, interverrà il 7 maggio

Il mondo è attirato dal cibo made in Italy. Da ogni angolo del pianeta cresce la richiesta dei nostri prodotti. Anche i più particolari, così, escono sempre più dalla classificazione di "prodotto di nicchia" con l'obiettivo di diventare di largo consumo, arrivando sugli scaffali della gdo anche all'estero. Per questo si stanno organizzando le 2700 aziende alimentari italiane che espongono a Cibus 2014, la fiera internazionale dell'alimentare italiano, a Parma, fino all'8 maggio, dove sono attesi circa 10 mila operatori commerciali provenienti da 115 Paesi. I Paesi focus della fiera quest'anno sono Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Benelux per quanto riguarda l'Europa. Poi Usa,  Canada, Brasile, Giappone e Russia nel resto del mondo; un'attenzione particolare sara' riservata ai Paesi del mercato del Sud Est Asiatico "Asean".

Per conquistare i mercati esteri le aziende alimentari hanno messo a punto centinaia di nuovi prodotti che verranno presentati a Cibus per la prima volta (vedi la selezione sul sito Cibus.it nella rubrica 'Novita' di Prodotto'). L'aumento esponenziale dei nuovi prodotti presentati a Cibus è un altro dato che testimonia dello sviluppo della fiera che è passata dai 2100 espositori del 2010 ai 2300 espositori del 2012 per arrivare poi ai 2700 di quest'anno (Cibus è biennale). Dopo l'inaugurazione nella sala Pietro Barilla, alla presenza del vice ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, via tra gli stand a cercare prodotti classici o nuovi e alle conferenze sui temi di attualità del food. Tra questi, il 7 maggio il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, terrà una conferenza stampa sui temi più rilevanti del comparto agroalimentare e sulla partecipazione di circa 500 aziende alimentari ad EXPO 2015, nel padiglione ad hoc "Federalimentare4Expo", realizzato da Federalimentare con la consulenza tecnica ed organizzativa di Fiere di Parma. Oltre alla presentazione del padiglione ''Federalimentare4Expo'' si svolgerà' anche Assemblea annuale dei soci di Federalimentare.

Centinaia gli show cooking e le degustazioni negli stand, con tutti i grandi chef schierati a partire da Cracco, Oldani e Vissani, e il vincitore di Masterchef Italia, Federico Ferrero. Giocano in casa gli chef della scuola Alma e quelli di Academia Barilla che celebra dieci anni di attivita' di promozione della cultura gastronomica italiana all'estero. Al Cibus anche campionissimi sportivi: la pattinatrice su ghiaccio Carolina Kostner, Mauro Bergamasco della nazionale italiana di rugby, il campione di motociclismo Jorge Lorenzo e la squadra di ciclismo Neri in partenza per il Giro d'Italia.

Parole chiave di questa edizione sono: internazionalizzazione; sostenibilità e lotta agli sprechi; innovazione di prodotto e di servizi; lotta alle contraffazioni. ''Immagina il tuo nuovo business nel food'' è l'invito dell'appuntamento fieristico biennale. ''La richiesta di cibo made in Italy da ogni angolo del pianeta - sottolinea Fiera di Parma Spa - sta rapidamente crescendo e la nostra produzione sta cercando di divenire prodotto di largo consumo, arrivando sugli scaffali della grande distribuzione estera''. Al debutto anche dieci produzioni certificate Dop e Igp nonché' il Consorzio di tutela dell'Aceto balsamico di Modena Igp, coi suoi 007 che combattono abusi e usi impropri della denominazione, mentre il Grana Padano Dop sara' protagonista del Progetto SOS food blogger "Aiutaci a difendere le Dop''.

Complementare a Cibus, la quinta edizione di "Pianeta Nutrizione & Integrazione", forum interdisciplinare sulla sana nutrizione. Fuori salone "Cibus Land", con degustazioni, mostre e corsi di fotografia culinaria, spettacoli ed eventi nelle strade di Parma. E nella 'Digital Food Night', il 6 maggio, le startup tecnologiche incontreranno il 'food'.

Il 17/mo Salone internazionale dell'Alimentazione il Made in Italy agroalimentare, come detto, punta sull'innovazione per raggiungere quei consumatori che scelgono di portare a tavola qualità dell'alta gastronomia italiana, anche se hanno
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