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Fotografia Europea 2024 a Reggio Emilia. Proposte per le scuole: visite guidate e laboratori

Sono diverse le proposte per le scuole collegate alle mostre della XIX edizione di Fotografia Europea a Reggio Emilia, dal titolo La natura ama nascondersi e in programma fino al 9 giugno.

Visite guidate (anche per Scuole di Fotografia e Università) e quattro percorsi (per scuole dell'infanzia, primarie e secondarie) alla scoperta di un tema di grande urgenza, ovvero le connessioni tra uomo e natura

 

  • Natura dove sei? Dappertutto! 
    Attraverso l’esplorazione delle mostre e la lettura di un libro illustrato, ci immergeremo nella natura come piccoli giardinieri spontanei, per scoprirne la forza e la bellezza.
  • Costruire sulle nuvole
    Quante forme hanno le nuvole? I bambini e le bambine useranno le fotografie delle nuvole, trasformandole con la fantasia, per scrivere una breve storia.
  • La mia natura nascosta
    Cosa si nasconde dietro la mia immagine? È possibile raccontare una storia partendo da una propria foto, che vada oltre a ciò che si vede? Da uno scatto del proprio volto, gli studenti e le studentesse sono invitati a creare un’immagine della loro natura nascosta.
  • Paesaggio specchio dell’anima
    L’ambiente in cui stiamo non fa solo da sfondo alle nostre vite, ma è parte integrante della nostra natura. Gli studenti e le studentesse, dopo aver visitato le mostre, sono invitati a creare un proprio paesaggio personale.
  • Fonte: comunicato stampa

A Reggio Emilia convegno Enac su aeroporti minori

Promosso dall’Aeroporto di Reggio Emilia con il Patrocinio di Enac, si è tenuto Reggio Emilia un convegno incentrato sulle occasioni e sulle sfide che si prospettano per le piccole realtà aeroportuali, come quelle di Reggio Emilia, Ferrara e Pavullo nel Frignano, di cui sono stati presentati i progetti attivati, realizzati o in corso di realizzazione per valorizzare gli spazi non operativi a fini sociali.
All’incontro – rende noto l’Enac – hanno partecipato il direttore generale Enac, Alessio Quaranta, l’amministratore unico di Enac Servizi, Mauro Campana e il direttore centrale Programmazione Economica e Sviluppo Infrastrutture Enac, Claudio Eminente.

“Nell’ottica di una nuova visione degli aeroporti minori, l’Enac – ha detto il DG Alessio Quaranta – ha costituito una società in house, Enac Servizi S.r.l., per valorizzare al meglio queste realtà, per renderle anche economicamente sostenibili attraverso lo sfruttamento di aree non pienamente utilizzate, per un ‘riuso ai fini sociali’. Questo progetto – ha aggiunto – trova compimento in un piano nazionale dell’aeroportualità minore che dovrebbe prevedere non solo il consolidamento di quanto realizzato in Emilia Romagna, ma anche la sua estensione in tante altre realtà territoriali del nostro Paese”.

travelnostop.com

(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)


Reggio Emilia. Nelle marionette l'uomo di oggi ritrova il gioco. Ma anche la gnosi

 
L'ingresso di Palazzo Magnani a Reggio Emilia / - Foto di Alessandro Meloni

Otello Sarzi aveva una faccia da burattinaio buono, un vecchio signore dalla lunga barba bianca, ma che nella sua storia fece entrare anche la militanza antifascista. Reggio gli aveva reso omaggio nel 2022 per in centenario della nascita, ma ora ha allestito una rassegna che incorona l’arte di Sarzi con le opere dei maggiori artisti del Novecento che si sono misurati con la marionetta. Era il burattinaio che muoveva le storie per bambini e per adulti di un teatro popolare del quale, come scrisse mezzo secolo fa Gianni Rodari nel suo libro più ricco di idee, Grammatica della fantasia, Sarzi resisteva a tener desta la tradizione. Anzi, Rodari chiedeva: «Chi, a parte Otello Sarzi e pochi intimi?».

Un’arte rara e, secondo alcuni, desueta quella delle marionette, a cui Palazzo Magnani, fino al 17 marzo, dedica una rassegna che lega il mondo dell’infanzia e le avanguardie. In realtà, i burattini sono una volgarizzazione di una delle più straordinarie creazioni nate dalla predisposizione umana al simulacro. S’intrecciano e, anzi, in qualche modo hanno un loro sviluppo nelle figure della Commedia dell’arte, ma la loro storia comincia molto prima e si dirama molto dopo, nelle diverse invenzioni della scienza moderna, tant’è che James Bradburne già direttore del Museo di Brera, si spinge fino alle recentissime discussioni che mettono in gioco l’etica davanti all’Intelligenza Artificiale e «ci costringono a riconsiderare la misura nella quale anche noi possiamo essere considerati delle marionette mosse da fili, poteri o programmi invisibili».

La mostra offre molti materiali tipici della storia che burattini e marionette hanno scritto in rapporto alla nostra umanità. Da Pulcinella a Pinocchio, “il” burattino italiano per eccellenza, il teatro degli attori e quello dei simulacri si sono scambiati le parti: ancora Bradburne nota che gli inizi del Novecento segnano una trasformazione del concetto di “infanzia” sul piano del diritto e della cultura. Ed è vero, ma gli studi sulla condizione del bambino in questo passaggio della modernità, la nuova centralità dell’infanzia nella costruzione sociale, parallela all’emancipazione delle donne, non deve far dimenticare che alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento il bambino è ancora un oggetto perturbante a cui vengono addossate colpe che relativizzano quelle dell’adulto. Questo sfondo che conserva una sua opacità, s’impregna di quei valori perturbanti di cui è portatore il bambino (a suo modo, una marionetta in carne e ossa, che l’adulto può manipolare perché «altamente influenzabile»). Ma, è sempre Bradburne che scrive, «il gioco creativo stesso dei bambini era una fonte estetica d’ispirazione per gli artisti che piuttosto che liquidare le marionette e i burattini come semplici giochi infantili, compresero il potenziale delle figure per immaginare un mondo migliore»: così forse lo vedeva Picasso nelle scenografie per il balletto Parade dove i costumi di scena e i personaggi raffigurati – nel contrasto fra il sipario dominato da Pegaso e il costume di scena del Cavallo –, hanno una chiara derivazione dalle fantasie infantili che diventano il fluido vitale di un’estetica cubistizzante e quasi fiabesca, ma sono anche un modo di abitare lo spazio; così si può dire per il Pupazzo bianco di Depero, la Scimmia e il Selvaggio Rosso, ovvero gli allestimenti per Strawinsky, e così via con i topi bianchi e i gatti neri, la gallina o il serpente.

Ma ecco che l’avanguardia e l’immaginazione satirica ispirano il pezzo più bello della mostra, i Dieci burattini futuristi, riuniti su una piattaforma circolare che ruota, con le figure di diversa altezza con le caricature di Vittorio Emanuele III, Giolitti e Mussolini, Gabriele d’Annunzio e Saverio Nitti e don Sturzo, ma anche personificazioni del fascismo, del Mondo di allora, del Diavolo (forse il comunismo), cui s’aggiunge un’attrice all’epoca di grande nome, Dina Galli – l’opera, che in origine doveva avere dodici personaggi, prese forma nella collaborazione di Prampolini col Cabaret del Diavolo di Gino Gori, un ritrovo romano che veniva pubblicizzato come fantastico, geniale, intellettuale, aristocratico, mondano nei primi decenni del secolo. Fino a un paio d’anni fa questo teatrino figurava anonimo e portava la data 1922, ma grazie a una fotografia che mostra Gori e questi fantocci, Nicoletta Boschiero ha potuto attribuirne definitivamente la paternità a Enrico Prampolini. In quest’opera avanguardia e teatro di figura convivono sotto una duplice valenza artistica e politica, come fu anche per le marionette d’artista russe, quando Lenin intuì che potevano servire all’alfabetizzazione dei futuri uomini sovietici.

Sul versante astratto ed esoterico che rivive nelle esperienze del Cabaret Voltaire, di Sophie Täuber-Arp e Paul Klee al Bauhaus, e, in particolare, col geniale allievo di Oskar Schlemmer – l’autore del Balletto Triadico e riscopritore del classico di Kleist sul Teatro delle marionette – ossia Andor Weininger, il quale realizzò forme astratte colorate che stavano sulla scena sostituendo gli attori in carne e ossa, il Mechanische Buhnen-Revue che rifiutava ogni elemento naturalistico (il nuovo orizzonte del Teatro di marionette è infatti inseparabile dall’esperienza della Grande Guerra dove i giovani europei tornavano alle loro case, molti di loro feriti o mutilati. Il burattino con i suoi arti slegati e mossi da fili era anche l’immagine di un uomo a cui avessero reciso i tendini, in cui tanti forse si rispecchiavano: così potè sembrare il manichino di Carrà e De Chirico).

La persistenza del teatro di marionette giavanesi e le ricerche simboliche e orientaleggianti del burattinaio viennese Richard Teschner, che si formò all’accademia d’arte di Praga, ricreano il dualismo insito nella figura del burattino, in un legame che dal XII secolo arriva fino all’età moderna e contemporanea aprendo lo sguardo a due “prototipi” che, peraltro, trovano poco spazio nella mostra reggiana: il precedente degli automi arabi del XII secolo, di cui ci sono giunte varie documentazioni e che legano il tema della meraviglia alla scienza grazie agli “ingegnosi meccanismi” semoventi che anticipano di secoli la gnosi sepolta negli automi moderni degli inventori settecenteschi; e l’altro tema, quasi ignorato dalla mostra, del Golem che collega il burattinaio di marionette all’uomo che, nell’antica leggenda ebraica, sfida Dio, plasma un uomo artificiale dal fango ma cade sotto le more divine che puniscono l’hybris umana.

avvenire.it

“Marionette e avanguardia. Picasso Depero Klee Sarzi”, Reggio Emilia

 

La mostra a Palazzo Magnani di Reggio Emilia si sviluppa intorno al concetto di “quarta parete”, ovvero la capacità di coinvolgimento emotivo che fa di uno spettacolo ben riuscito una realtà capace di immergere lo spettatore nella storia messa in scena. Sono esposti, per esempio, i costumi disegnati da Picasso per il balletto Parade, poi marionette, burattini con esemplari antichi… un mondo di follie estetiche che hanno connesso la storia dell’arte con quella dello spettacolo. Ingresso a pagamento; fino al 17 marzo.
italia.it

Reggio Emilia, musei aperti nella settimana di Ferragosto

Per chi resta in città in questo lungo ponte del ferragosto è possibile visitare gratuitamente diverse sedi museali. Inoltre martedì 15 agosto saranno aperti al mattino dalle ore 10 alle 13 Palazzo dei Musei e il Museo del Tricolore. REGGIO EMILIA – I Musei Civici di Reggio contengono raccolte e collezioni riferibili all’Archeologia (Mosaici romani, Museo Chierici di Paletnologia, Portico dei Marmi-sezione romana, Museo di Regium Lepidi), EtnografiaStoria dell’Arte (Galleria dei Marmi-sezione medievale, Mosaici medievali), Storia Naturale (Museo Spallanzani, Raccolte zoologiche, anatomiche, botaniche, geo-mineralogiche e paleontologiche), Storia della città.
Nelle quattro gallerie disposte a quadrilatero l’allestimento propone una narrazione dalla Preistoria del territorio Reggiano, fino alla presenza etrusca e alla conquista romana, all’alto-medioevo, per proseguire verso i secoli degli Estensi fino al Primo Tricolore. Il percorso termina con le sale dedicate all’Ottocento e alla contemporaneità, rappresentata dal vasto patrimonio fotografico delle opere, esposte a rotazione, di Luigi Ghirri. Inoltre al piano terra del Palazzo dei Musei è visitabile la mostra “Parliamo ancora di me. Zavattini tra parola e immagine”, curata da Alberto Ferraboschi e Alessandro Gazzotti, che intende illustrare la sostanziale organicità e coerenza dell’opera zavattiniana nell’impegno per una riflessione sulla propria autorappresentazione e la sua trasfigurazione nel campo della scrittura e della pittura.
Aperto anche il Museo del Tricolore nei locali prospicienti la Sala del Tricolore. In mostra, documenti e cimeli relativi alla storia della bandiera e l’importante nucleo di opere del progetto “Novanta artisti per una bandiera”. Il percorso espositivo inizia con gli spazi riqualificati al piano terra, intitolati Ispirazione Tricolore, dove il Museo del Tricolore si apre al confronto con l’arte contemporanea e la creatività, con l’importante nucleo di opere del progetto Novanta artisti per una bandiera, voluto da Deanna Veroni per il sostegno dell’Ospedale della Mamma e del Bambino e donato dalla famiglia Storchi alla città. Al primo piano, la sezione Bandiera Tricolore (ex sala Napoleonica) documenta la storia delle vicende politiche di Reggio Emilia dal 1796 all’inizio della Restaurazione. Il percorso espositivo si snoda su due linee parallele: la storia della bandiera nazionale e la storia delle vicende politiche di Reggio Emilia, dalla nascita della Repubblica Reggiana alle testimonianze del contributo offerto dai reggiani alle battaglie per il riscatto nazionale. Al secondo piano, nella sezione Italia Tricolore (ex sala Risorgimentale) sono esposti materiali e cimeli che vanno dalla Restaurazione al completamento dell’Unità Nazionale fino al 1897 anno delle celebrazioni del primo centenario del Tricolore che culminarono con il celebre discorso di Giosuè Carducci. Il percorso si compie nella settecentesca Sala del Tricolore, edificio confinante con il palazzo Casotti, dove il 7 Gennaio 1797 i delegati delle città di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia decretarono e proclamarono la nascita del vessillo verde, bianco e rosso quale emblema della Repubblica Cispadana.
La collezione del Museo del Tricolore venne avviata da Gaetano Chierici e poi arricchita da Naborre Campanini. L’idea di un Museo dedicato al Tricolore si deve però allo storico Ugo Bellocchi, che nel 1966 ricostruì, su basi documentarie, il modello del primo Tricolore. Nel fine settimana è possibile visitare anche la Galleria Parmeggiani, singolare esempio di casa-museo dell’ottocento che si è aggiudicata per l’anno 2023 il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia Romagna“.  Il palazzo visitabile in Corso Cairoli, di stile gotico-rinascimentale, fu fatto costruire da Luigi Parmeggiani tra il 1925 e il 1928, su progetto dell’ingegnere reggiano Ascanio Ferrari per ospitare la sua raccolta d’arte. Sia dentro che fuori, esso sembra esprimere una sintesi di modelli del mondo antico, medievale e rinascimentale, perfettamente in sintonia con le caratteristiche della collezione ospitata, che riunisce infatti diversi nuclei: la raccolta del pittore, collezionista e antiquario Ignacio Leon y Escosura, i falsi Marcy, preziosa e rara testimonianza dell’artigianato artistico e del gusto collezionistico ottocentesco, e per finire, la produzione pittorica di Cesare Detti (1848 – 1919) collega di Escosura a Parigi e suocero di Parmeggiani. Martedì 15 agosto resteranno chiusi la Galleria Parmeggiani, il Museo di Storia della Psichiatria, chiuso per manutenzione fino a data da destinarsi, il Mauriziano, il Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara. Palazzo dei Musei –  orari per tutto il mese di agosto: martedì, giovedì, domenica10.00 – 13.00; mercoledì, venerdì, sabato 10.00 – 13.00 / 21.00-24.00; lunedì chiuso. Galleria Parmeggiani – orari: venerdì 10.00 – 13.00 / 21.00 – 24.00, sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00. Chiuso da lunedì a giovedì. Museo Del Tricolore:  orari di accesso sono da martedì a venerdì 10.00 – 13.00, sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00 /15.00 – 19.00. Lunedì chiuso. INFO: www.musei.re.it
stampareggiana.it

La XVIII edizione di Fotografia Europea si è conclusa lo scorso weekend

 Fotografia Europea 2023 ha regalato un grande risultato: 14.326 biglietti venduti per oltre 73.000 presenze nelle diverse sedi delle mostre (il biglietto valeva per più sedi, mentre alcune erano ad accesso gratuito), con un 30% in più rispetto ai visitatori dello scorso anno!  

Un flusso continuo di appassionati, di professionisti, di curiosi e di famiglie ha invaso Reggio Emilia per quasi un mese e mezzo, partecipando a mostre, eventi, laboratori, incontri, presentazioni e concorsi. 

Altra grande notizia è relativa al libro Dear Kairos, il progetto di Simon Bray edito da Skinnerboox, vincitore del FE+SK Book Award e per questo prodotto da Fotografia Europea. Il libro è stato presentato ai Chiostri di San Pietro durante le giornate inaugurali ed è stato selezionato tra i migliori libri fotografici nella shortlist del PRIX DU LIVRE des Rencontres d’Arles 2023. 

L'organizzazione è già al lavoro per la XIX edizione di FE che sarà dal 26 aprile al 9 giugno 2024 e con un nuovissimo tema che sarà comunicato a breve, in collaborazione con i tre curatori Luce Lebart, Tim Clark e Walter Guadagnini.

A presto! 

Fonte: Comunicato Stampa

Questi sono gli ultimi giorni per visitare le mostre di Fotografia Europea 2023!


Fino a domenica 11 giugno alle ore 20, potrai visitare le mostre nelle tre sedi espositive dei Chiostri di San Pietro, Chiostri di San Domenico e Palazzo da Mosto, nei seguenti orari: 

  • giovedì  › 10-13 e 15-19
  • venerdì – sabato – domenica › 10-20
Le altre sedi espositive del festival invece sono aperte nei seguenti orari! 

Spazio Gerra: 
  • giovedì  › 10-13 e 15-19
  • venerdì – sabato – domenica › 10-20
Palazzo dei Musei Un piede nell’Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi: 
  • giovedì › 10-13
  • venerdì – sabato – domenica › 10-20
Palazzo dei Musei Giovane Fotografia Italiana #10 | Premio Luigi Ghirri 2023: 
  • venerdì – sabato – domenica › 10-20
Biblioteca Panizzi (la mostra prosegue fino al 10 settembre): 
  • lunedì – sabato › 9-19
  • le mostre sono chiuse la domenica
These are the last days to visit the Fotografia Europea 2023 exhibitions!

Until Sunday 11th June at 8 pm, you can visit the exhibitions at the Chiostri di San Pietro, Chiostri di San Domenico and Palazzo da Mosto, at the following times:
  • Thursday  › 10-13 and 15-19
  • Friday – Saturday – Sunday › 10-20
The other exhibition venues of the festival are open at the following times!

Spazio Gerra: 
  • Thursday  › 10-13 and 15-19
  • Friday – Saturday – Sunday › 10-20
Palazzo dei Musei Un piede nell’Eden. Luigi Ghirri e altri sguardi:
  • Thursday › 10-13
  • Friday – Saturday – Sunday › 10-20
Palazzo dei Musei Giovane Fotografia Italiana #10 | Premio Luigi Ghirri 2023: 
  • Friday – Saturday – Sunday › 10-20
Panizzi Library (the exhibition continues until 10th September):
  • Monday – Saturday › 9-19

Sono le ultime 2 settimane per visitare Fotografia Europea 2023: approfitta di questo weekend lungo per visitare le mostre!


 Sono le ultime 2 settimane per visitare Fotografia Europea 2023: approfitta di questo weekend lungo per visitare le mostre! 

Venerdì 2 giugno infatti, tutte le mostre saranno aperte e visitabili. Ecco gli orari del weekend: 
  • venerdì 2 giugno › 10-20
  • sabato 3 giugno › 10-20 
  • domenica 4 giugno › 10-20 
  • Ultime visite guidate in programma per questa edizione di Fotografia Europea! 
    • Domenica 4 giugno alle 11 puoi partecipare alla visita guidata che si terrà ai Chiostri di San Pietro
    • Domenica 11 giugno alle 11 puoi partecipare alla visita guidata che si terrà ai Chiostri di San Domenico e Palazzo da Mosto (sarà anche l'ultimo giorno di apertura di FE!). 
These are the last 2 weeks to visit Fotografia Europea 2023: take advantage of this long weekend to visit the exhibitions!

On Friday June 2nd, all the exhibitions will be open. Here are the weekend hours:
  • Friday 2nd June › 10-20
  • Saturday 3rd June › 10-20
  • Sunday 4th June › 10-20
  • Last chance to attend the guided tours of Fotografia Europea 2023! 
    • On Sunday June 4th at 11 you can attend the guided tour at the Chiostri di San Pietro
    • On Sunday June 11th at 11 you can attend the guided tour at the Chiostri di San Domenico and Palazzo da Mosto (it will also be the last day of opening of FE!).
    Fonte: Comunicato Stampa Palazzo Magnani

Sei ancora in tempo per partecipare alle visite guidate delle mostre di Fotografia Europea 2023! Ecco le ultime date in programma

 Ecco le ultime date in programma: 

  • Chiostri di San Pietro - domenica 4 giugno ore 11
  • Chiostri di San Domenico e Palazzo da Mosto - domenica 11 giugno ore 11 

Prenota via email: info@palazzomagnani.it

Le visite guidate delle mostre a Palazzo dei Musei si svolgono invece nelle seguenti date: 

  • "Un piede nell'Eden. Luighi Ghirri e altri sguardi. Giardini in Europa e l'architettura degli alberi" - ogni sabato fino al 10/06 ore 11
  • Giovane Fotografia Italiana #10 - 10 giugno ore 18 
Fonte: Comunicato Stampa Palazzo Magnani

Fotografia Europea a Reggio Emilia: tornano le attività per famiglie


 Sabato 27 maggio alle 16 è tornato  laboratorio "La vita di un seme" che, a partire dalla mostra di Geoffroy Mathieu, ha permesso ai piccoli partecipanti di costruire la storia della vita di un seme attraverso il linguaggio video-fotografico. 

Il laboratorio sarà ai chiostri di San Pietro ed è per bambini e bambine dai 6 agli 11 anni! 

Fonte: Comunicato Stampa - Palazzo Magnani

Accoglienza per immagini a Reggio Emilia

I luoghi di accoglienza a Reggio Emilia, tra cui le mense e le locande Caritas, le persone che li abitano e operatori e volontari che li animano compongono la mostra “Comfort zone is over” inserita nel circuito OFF di Fotografia Europea. Le opere sono esposte dal 28 aprile al ristorante “DiVino” in via del Guazzatoio a Reggio Emilia.


Il 28 aprile, al parco Santa Maria di Reggio Emilia, inaugura “Le fil de bois” una mostra di opere realizzate da ragazze accolte in una struttura della Caritas. L’esposizione è curata da Marianna Esposito che ha svolto un laboratorio di terapeutica artistica con le ragazze.

laliberta.info

CONFERENZE #FE2023: IL PROGRAMMA È ONLINE!

Come tutti gli anni, tornano gli appuntamenti con grandi artisti e autori che  accompagneranno in riflessioni relative al tema "Europe Matters". 
Si parte venerdì 28 aprile h. 18 con la conferenza per l'opening della XVIII EDIZIONE DI FOTOGRAFIA EUROPEA, con i saluti delle autorità e l'intervento dei curatori, modera Nicolas Ballario. Ecco gli altri appuntamenti: 
  • Sabato 29/04 h. 11 | Rosella Postorino dialoga con Loredana Lipperini "Una guerra che abbiamo dimenticato"
  • Sabato 29/04 h. 16 | Emanuele Coccia, conferenza dedicata all’approfondimento delle tematiche legate alla fotografia di Luigi Ghirri, introduce Ilaria Campioli 
  • Domenica 30/04 h. 11 | Paolo Rumiz legge "Canto per Europa", introduce Loredana Lipperini
  • Domenica 30/04 h. 16 | "Emilio Isgrò: un'identità da non cancellare. Un dialogo su arte e cultura" con Emilio Isgrò, Luca Beatrice, Elena Loewenthal. 
Fonte: Comunicato Stampa
Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Turismo Culturale

Mancano pochi giorni all'opening di #FE2023


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Fino al 27 aprile alle 23.59 puoi acquistare i biglietti ad un prezzo promozionale di 14€+dp. Dal 28 aprile troverete, sia online che direttamente in biglietteria (Chiostri di San Pietro):

  • il biglietto intero
  • il biglietto ridotto
  • il biglietto studenti 
  • il biglietto famiglie
  • il biglietto sostenibile (per contribuire a compensare il tuo impatto ambientale per venire al festival)
The opening of FE2023 is just a few days away and pre-sales are open from today!

Until April 27th at 11.59 pm you can buy tickets at a promotional price of €14+dp. From 28 April you will find different types of tickets (full price, reduces, students, family and sustainable) both online and directly at the ticket office in Chiostri di San Pietro!

Fonte: Newsletter 

Le scuole reggiane aderiscono con entusiasmo alla 38^edizione di Vivicittà attesa per il primo weekend di Aprile

Reggio Emilia – C’è grande attesa per VivicittàDopo una sola settimana dall’apertura delle iscrizioni, la manifestazione UISP registra più di 1.000 iscritti con importanti adesioni in tante scuole della provinciache parteciperanno alla 38esima edizione di Vivicittà. 

Il Comitato UISP di Reggio Emilia, organizzatore della due giorni di sport e divertimento in programma per il primo weekend di Aprile, è all’opera in questi giorni per le iscrizioni e la consegna nelle scuole del kit di Vivicittà, composto dalla t-shirt e dal buono sconto Coop in omaggio per tutti i partecipanti alla manifestazione.  

 

Lo staff Uisp è al lavoro anche su altri due fronti: il programma di attività e iniziative per grandi e piccoli che animeranno la piazza il sabato pomeriggio e la misurazione del percorso competitivo in centro, che sarà di 10 km perfetti e varierà leggermente rispetto a quello della scorsa edizione.  

 

Premi e iscrizioni Trofeo Scuole 

Le iscrizioni possono avvenire attraverso le scuole, ma anche nella sede della UISP o direttamente in Piazza della Vittoria sabato 1 e domenica 2 Aprileprima della partenza della corsa competitiva fissata per le 9:30 a cui seguirà l’allegra sfilata di scuole e famiglie.  

 

In palio per tutte le scuole con almeno 10 iscritti: buoni spesa in materiali sportivi e didattici offerti dagli sponsor con premi aggiuntivi per le scuole che si aggiudicheranno i tre premi speciali per la scuola più colorata, quella più rumorosa e quella che dedicherà il messaggio più bello ispirato ai diritti, che sono anche il tema dell’edizione 2023 di Vivicittà. 


Reggio Emilia. VIVICITTA’ torna l'1-2 Aprile. La 40^edizione con diritti e ambiente anche nelle scuole



Reggio Emilia – La macchina di Vivicittà è già partita con le iscrizioni per la corsa più lunga del mondo. Come ogni anno la manifestazione promossa da Uisp in tutta Italia coinvolge tutte le scuole di ordine e grado della città per la corsa e la camminata che si svolgerà domenica 2 Aprile in Piazza della Vittoria con il supporto sul territorio di Coop Alleanza 3.0, Decathlon Reggio Emilia e la partnership di Marsh a livello nazionale.  

Ogni anno Vivicittà ha un tema per cui battersi: la pace, i diritti umani, il rispetto ambientale, l’uguaglianza sociale, la solidarietà tra i popoli. Il tema della 40esima edizione nazionale sono i DIRITTI, perché la libertà (di correre) non sia un privilegio di pochi. 

 

I diritti sono un tema molto caro anche alle scuole reggiane e per l’occasione diventa oggetto di uno dei tre premi speciali dedicati agli istituti scolastici. La scuola che il 2 aprile porterà in piazza il messaggio più bello dedicato ai diritti avrà un premio speciale insieme alla scuola più colorata e a quella più rumorosa. 

 

Tra i diritti per le future generazioni c’è anche quello a un mondo più sostenibile ecco perché quest’anno Vivicittà sposa la causa “Mettiamo radici per il futuro” della Regione Emilia-Romagna e sostiene le scuole che vorranno adottare un albero consegnandolo proprio in piazza la mattina della manifestazione. 

 

Per partecipare al Trofeo Scuole di Vivicittà basta mettersi in contatto con il Comitato Uisp di Reggio Emilia (eventi@uispre.it). Tutte le scuole con almeno 10 iscritti verranno premiate con buoni spesa in materiali sportivi e didattici offerti dagli sponsor, mentre tutti riceveranno la maglietta della manifestazione insieme a un buono sconto Coop all’atto dell’iscrizione. 

 

Vivicittà coinvolge tutta la cittadinanza: famiglie, scuole, sportivi e associazioni sportive e di volontariato. Le iscrizioni alla corsa non competitiva sono già aperte in Comitato, mentre per la competitiva di 10 km i podisti possono iscriversi su irunning.it o in piazza la mattina della gara. Tutte le info sul sito Uisp Reggio Emilia.