REGGIO EMILIA – Un flusso continuo di appassionati, di professionisti, di curiosi, di famiglie ha invaso Reggio Emilia per quasi un mese e mezzo, periodo in cui la città è stata percorsa da una grande energia portata, oltre che dalle mostre, anche da eventi, laboratori, incontri, presentazioni, concorsi. Tutto questo è stato Fotografia Europea 2024, il più importante festival italiano dedicato alla fotografia contemporanea.
“LA NATURA AMA NASCONDERSI” è stato il tema di quest’anno, un titolo che ha cercato di raccontare – recuperando il celebre frammento di Eraclito – la potenza di una natura che molte volte cela la sua essenza ai nostri occhi, ma che sempre più spesso la rivela in modi distruttivi, in un processo continuo che può essere inteso come un’oscillazione tra l’essere e il divenire.
Hanno chiuso i battenti domenica 9 giugno le mostre organizzate dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio Emilia insieme agli altri soggetti che compongono la complessa macchina del festival, riscontrando un generalizzato incremento degli indicatori rispetto all’edizione dello scorso anno.
Sono stati 16.361 i biglietti venduti (+14% rispetto al 2023) per 35.732 presenze rilevate nelle sedi di Chiostri di San Pietro, Palazzo da Mosto, Palazzo Magnani e Villa Zironi, sedi in cui si accedeva con il biglietto. A queste si aggiungono i visitatori delle mostre gratuite allestite all’interno di Palazzo dei Musei – la mostra di Luigi Ghirri e la XI edizione di Giovane Fotografia Italiana -, dello Spazio Gerra e della Biblioteca Panizzi, che hanno raggiunto le 40.000 presenze. Il totale dei visitatori della XIX edizione è dunque di oltre 75.700.
stampareggiana.it
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